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I Beatlesiani


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124 replies to this topic

#101 clapat71

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Inviato 17 aprile 2021 - 10:33

Mi sembra che molti dei citati si connettano ai Beatles tramite la lezione dei Badfinger...
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#102 Garp Buzzy Power

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Inviato 21 giugno 2021 - 08:51

201662823_10225696128978593_442764491473

 

https://www.cherryre...75-5cd-box-set/


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"Garp sei un pochino troppo monotematico coi gusti secondo me."
 
"Io sono tutto ciò che vale. Non sono uno come Garp che ascolta solo un genere."
 
"Che imabarazzante battuta e due cretini ti hanno dato pure i più riparatori. Sei sempre fortunato, prima o poi ti arriverà una mazzata in testa riparatrice spero."
 
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."
 
"Coglione"
 
"Ma basta sto tipo di musica da sfattone finto dai"
 
"vabbeh garp te oltre alla barriera linguistica c'hai pure la barriera monogenere"
 

 


#103 wago

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Inviato 07 febbraio 2022 - 09:34

Molto fighi gli americani Crack the Sky, tra power pop, hard rock, flash-rock, progressive pop. Negli album dopo si amplifica la componente Rush, ma nel primo la figliolanza beatlesiana è plateale:

 

 

 


  • 2
"It's a strange world." "Let's keep it that way."

#104 Bernardus

    Roadie

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Inviato 09 febbraio 2022 - 01:00

I Beatles li paragono (con le pinze) a Guillaume Dufay.

 

Ecco le somiglianze:

 

1) Sono il fenomeno popolare più importante del novecento musicale. Dufay è il musicista di riferimento del quattrocento musicale

 

2) Moltissimi artisti, dei più disparati generi si sono cimentati con brani dei Beatles, anche riarrangiati. Moltissimi artisti, dei più disparati luoghi si cimentarono con le messe e le chanson di Dufay

 

3) I Beatles pubblicano dei dischi e gli altri seguono a ruota una via maestra. Dufay scrive la messa sulla melodia  profana "L'Homme Armè" e tutti si cimentano nella stessissima cosa. Homme Armè come se piovesse.

 

4) I Beatles vengono considerati dai contemporanei come "Quella cosa che è inarrivabile, la migliore della storia". Tutto ciò ignorando la storia antecedente, dei secoli precedenti. Dufay è considerato dai contemporanei "Quella cosa che è inarrivabile, la migliore della storia". Tutto ciò ignorando la storia antecedente, dei secoli precedenti.

 

5) I Beatles hanno portato le armonizzazioni vocali già preesistenti in un tessuto nuovo, creando degli standard vocali per le band rock del periodo. Dufay ha portato le armonizzazioni vocali preesistenti in una nuova luce. creando degli standard per i maestri di cappella dell'epoca

 

6) Tutti imitano i Beatles ma nessuno è i Beatles. Tutti imitavano Dufay ma nessuno era Dufay.


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#105 Gozer

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Inviato 09 febbraio 2022 - 15:49

Concordo coi numeri 2 e 4. Con gli altri molto meno. asd
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#106 Bernardus

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Inviato 10 febbraio 2022 - 09:11

Ci sta.  Il punto uno è una considerazione rispetto all'impatto sulla cultura pop del novecento. Non lo penso affatto da un punto di vista musicale propriamente detto.


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#107 pasquale

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Inviato 13 febbraio 2022 - 11:02

Facciamo il gioco al contrario. Chi ha influenzato in maniera decisiva i Beatles prima che esplodesse il fenomeno?
Io dico Buddy Holly (scontato), Gozer gli Everly Brothers, poi?
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#108 Bernardus

    Roadie

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Inviato 13 febbraio 2022 - 17:56

Non saprei, di quale fenomeno parliamo? Della musica pop intesa ad ampio spettro?


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#109 pasquale

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Inviato 13 febbraio 2022 - 21:00

Del loro stile musicale, penso
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#110 happiness stan

    Groupie

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Inviato 15 febbraio 2022 - 20:01

Chuck Berry.


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#111 Bernardus

    Roadie

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Inviato 15 febbraio 2022 - 20:31

Del loro stile musicale, penso

C'è un saggio dal nome "Fuoriclasse" di Malcolm Gladwell che analizza da varie prospettive come molti grandi personaggi siano giunti al successo; analizza anche i Beatles.

 

Secondo Gladwell l'elemento che più ha cambiato le sorti dei Beatles è stato il loro periodo ad Amburgo. In effetti hanno suonato una varietà di repertori, arrangiato sopratutto brani dei più disparati artisti  ampliando di molto le loro prospettive. Per me come la vedo io, alla luce anche di questo elemento i Beatles sono stati influenzati da una marea di artisti.


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#112 il mistico

    proxima centauri

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Inviato 15 febbraio 2022 - 23:08

ho comprato stu vinile a 1 euro un anno fa,

 

 

THE-BEATLES-rock-n-roll-music-volume-2.j

 

l'avevo scordato ma l'ho visto qua


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#113 pasquale

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Inviato 18 febbraio 2022 - 00:00

Ho ascoltato un paio di interviste di McCartney. Praticamente
- ad Amburgo suonavano di tutto
- erano frustrati dal fatto che altri gruppi, che li precedevano sul palco, suonassero le stesse cover che loro avevano preparato in scaletta, e ciò spinse lui e Lennon a scrivere le proprie personali canzoni (cosa da lui realizzata soltanto di recente)
- che quando suonava il piano pensava ai pezzi di Eddie Cochran e Jerry Lee Lewis, ma che in seguito lui e Lennon si appassionarono a Bach
- non avevano registratori, ma era un bene, perché se non riuscivi a ricordarti una canzone e una melodia che avevi scritto tu il giorno prima, non potevi aspettarti che fosse il pubblico a memorizzarla
- Tutti i Beatles, più George Martin, avevano potere di veto. Se a uno di loro la canzone non piaceva, la canzone non veniva pubblicata, e questo era un bene, perchè se una canzone piace a cinque persone, allora ci sono buone possibilità che possa piacere ad un pubblico più numeroso (anche se leggendo le dichiarazioni di Lennon post scioglimento a me non sembra proprio che quest'ultimo le gradisse tutte)
- Ringo non ha mai esercitato il potere di veto, accettava sempre tutto
- Quando si sentiva triste, gli venivano fuori canzoni felici
  • 3

#114 Bernardus

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Inviato 18 febbraio 2022 - 13:20

Eh si. Ad Amburgo erano praticamente costretti a suonare qualsiasi cosa ed è stata una fortuna enorme.

 

Gladwell la analizza da un'importante prospettiva, quella cioè delle fatidiche "diecimila ore".

 

Ora, faccio una premessa. Questa famosa regola è stata travisata spesso dai più. Secondo Gladwell occorrono almeno diecimila ore per raggiungere maestria in un ambito.

Chiaramente, ed è qui che il pubblico cade in fallo, serve che quelle diecimila ore siano di qualità ed è un numero standard che non intende essere un parametro scientifico. Possono volercene anche il triplo.

 

Fatto sta che i Beatles ad Amburgo:

 

1) Suonarono effettivamente migliaia di ore tra preparazione dei repertori e concerti

2) Fecero migliaia di ore di palco, tante quante molti musicisti non faranno mai in tutta la loro carriera, perchè suonavano due o tre set al giorno

3) Suonarono una varietà di generi diversi che tornarono utilissimi al quartetto

4) Impararono ad essere estremamente ricettivi e rapidi, pena non riuscire a suonare dignitosamente tante cose tra loro diverse

 

Insomma, potremmo paragonarlo all'allenamento che fece Goku a gravità cento.

 

In effetti prima di Amburgo erano a detta di molti un gruppetto, molto potenziale ma niente di diverso dal seminato.

 

Quella situazione unica nel suo genere, unita al loro grande talento ha sicuramente influito molto.


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#115 Gozer

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Inviato 18 febbraio 2022 - 13:30

- Tutti i Beatles, più George Martin, avevano potere di veto. Se a uno di loro la canzone non piaceva, la canzone non veniva pubblicata, e questo era un bene, perchè se una canzone piace a cinque persone, allora ci sono buone possibilità che possa piacere ad un pubblico più numeroso 

 

Se questa roba è vera, George Harrison non ha saputo farsi rispettare. asd


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#116 Jet

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Inviato 22 aprile 2022 - 14:47

Signor McCartney, è lei?

 

 

Al di là della voce che è quasi uguale, la canzone è mccartneyana nella melodia (quelle settime maggiori) e nell'arrangiamento. Sembra uscita dal periodo di Band On The Run.


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#117 wago

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Inviato 31 agosto 2022 - 17:20

Ho riascoltato stamattina andando al lavoro "Explorer Suite" dei bostoniani New England, album del 1980 posto in un equilibrio tutto suo fra power-pop, progressive pop, AOR ed elementi heavy. È un album con un songwriting fenomenale, penalizzato purtroppo da una produzione un po' opaca (o è la versione presente su Spotify? D'altra parte ha pure qualche glitch sui brani finali).

Ne scrivo in questo thread perché oltre a rimandi coevi o giù di lì — è facile sentirci la ELO e gli Styx di quegli anni o lanciarsi in parallelismi coi Cars, e il fatto che il chitarrista/cantante ci sia rimasto sotto con Brian May è più che palese — la matrice beatlesiana è in primo piano in gran parte dei brani. Passaggi armonici marchiati fab four, stereotipati ma efficaci, linee di basso che procedono melodicissime a passi lineari... Trovare queste cose insieme a chitarroni in palm mute o terzine alla Iron Maiden fa un effetto strano ma è anche decisamente figo. Qui un paio di esempi che trovo particolarmente riusciti. Ovviamente asterenersi cultori del contegno!

 

 


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#118 Connacht

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Inviato 31 agosto 2022 - 17:36

Visto che è morto Gorbacev:

 

 

Type O Negative - Back in the USSR


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jazz-sebastian-bach-2.png

 

The sun is far away
It goes in circles
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It is burning
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Under the moon

#119 Connacht

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Inviato 01 settembre 2022 - 19:20

Visto che è uscito il nuovo album dei Muse da poco:

 

 

While my guitar gently weeps, if it were performed by Muse, by Andre Antunes


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#120 Garp Buzzy Power

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Inviato 05 settembre 2022 - 14:02

La beatlesianità dei Supergrass in 2 minuti e 44

 


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"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."
 
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#121 clapat71

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Inviato 06 settembre 2022 - 13:10

 

- Tutti i Beatles, più George Martin, avevano potere di veto. Se a uno di loro la canzone non piaceva, la canzone non veniva pubblicata, e questo era un bene, perchè se una canzone piace a cinque persone, allora ci sono buone possibilità che possa piacere ad un pubblico più numeroso 

 

Se questa roba è vera, George Harrison non ha saputo farsi rispettare. asd

 

Ma infatti è così. Al di là del fatto che prima del '66 Harrison era decisamente indietro come songwriting e che anche nel '67 non è che proprio brillasse (vedi Blue jay way), rimango convinto (e il documentario ultimo dal mio punto di vosta lo conferma) che Harrison le canzoni che ha messo in All Thing Must Pass non le volesse suonare con i Beatles. Oltre al fatto che, bellissimo album eccetera eccetera, ma non è che siano tutti capolavori...


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#122 Jet

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Inviato 07 settembre 2022 - 13:05

Secondo me la questione è un po' più complessa. Harrison ha avuto il tempo di crescere negli anni come autore, apprendendo direttamente da due maestri assoluti dell'arte. Non c'erano pressioni su di lui affinché scrivesse canzoni nuove, e allo stesso tempo però quando ha iniziato a portarne sempre di più si è dovuto scontrare con l'opposizione (anche tacita) di Lennon e McCartney. Basta guardare il documentario per averne un'idea: per trasformare Dig A Pony da meno di un abbozzo a un rock'n'roll fatto e finito si perdono ore di prove, stesso dicasi per altre canzoni meno che brillanti del duo, ma per All Things Must Pass, Old Brown Shoe e altre canzoni che Harrison porta praticamente già pronte non c'è spazio, tempo e voglia di lavorarci. L'impressione è che a Harrison manchi la volontà di alzare la voce, che i Beatles siano la coperta di Linus da cui non sa se staccarsi o meno. È un'indecisione che è figlia dell'insicurezza: lasciare i Beatles e dimostrare al mondo di essere diventato un autore fatto e finito, al pari dei suoi compari, col rischio però di fare un tonfo colossale, o rimanere il chitarrista (frustrato) dei Beatles?

Alla fine saranno altri a sciogliere il gruppo, a permettere a Harrison di scoprirsi pronto, anche troppo pronto. All Things Must Pass è un fiume in piena che libera tutta l'energia creativa che era rimasta intrappolata negli ultimi due anni da Beatle, una serie quasi perfetta di canzoni rock a cui nessun disco di Lennon o McCartney può tenere testa. Sarà anche un unicum nella carriera di Harrison; forse, senza più l'urgenza di dimostrarsi all'altezza, anche la creatività ne ha risentito.


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#123 clapat71

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Inviato 07 settembre 2022 - 15:50

una serie quasi perfetta di canzoni rock a cui nessun disco di Lennon o McCartney può tenere testa. Sarà anche un unicum nella carriera di Harrison

mah... il primo di Lennon è eccezionale e McCartney non avrà fatto il disco perfetto (anche se qualcuno potrebbe anche dire di sì), però ha dalla sua una quantità enorme di canzoni strepitose anche da solista che Harrison proprio se le sogna. E a me Harrison solista (a parte Gone Troppo) piace tutto eh, Living in the material world è un altro album bellissimo per non parlare dell'ultimo che è un delitto sia passato praticamente sotto silenzio.


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#124 Tom

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Inviato 10 novembre 2022 - 15:51

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2022 Father John Misty Chloë and the Next 20th Century

Per quanto mi riguarda uno dei dischi piu' profondamente e compositamente beatlesiani degli ultimi anni. Anche se "(Everything But) Her Love" e' praticamente la "And I Love Her" del 2022, anche se pezzi come "Chloë" o "Only a Fool" tracimano malinconica futilita' mccartneyana, e anche se "Q4" e' una lennonata di un John Lennon uscito da un film di Wes Anderson, forse i quattro non sono neanche la principale fonte di ispirazione per Tillman, che ci butta dentro tanta altra roba. A cominciare da una everybody'stalking-ata in puro stile Nilsson (uno dei migliori amici di Lennon, comunque non si casca troppo lontano) come "Goodbye Mr. Blue". E poi jazz, bossa nova, croonerismi vari. Del resto parliamo di autore americano, anzi californiano fino al midollo. Va beh i riferimenti diretti non mi interessano piu' di tanto, conta che di affine ai Beatles ci "vedo" quello spazio sonoro in cui i pezzi svolazzano come valzerini un po' allegri un po' tristi, conta che ci sento quella stessa atmosfera "spostata"... che se sapessi spiegarla e spiegarmela non sarebbe piu' un mistero e tutto perderebbe fascino. Per dire, un pezzo come "Buddy's Rendezvous" non ha niente di beatlesiano in senso stretto, ma cavolo se c'ha QUEL gusto dolcissimo/amarissimo che solo loro e anche loro solo in certi momenti. O, ancora, non so se la conclusiva "The Next 20th Century" voleva essere la sua "A Day in the Life" (processata via il Neil Young per l'atmosfera "metafisica" e Cohen per i testi), ma a me suona tanto come se volesse esserlo.

 

 

(Per gli ignoranti come me, che me lo hanno dovuto spiegare: il Q4 e' il quarto trimestre dell'anno, quello in cui convenzionalmente le aziende tirano i conti.)


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#125 good vibrations

    Il primo disco del White Album è davvero un disc one

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Inviato 10 novembre 2022 - 16:12

 

2022 Father John Misty Chloë and the Next 20th Century

 

Per me lui è da sempre l'esempio perfetto del Vorrei, ma non posso in musica.


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