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And Watched The Sound Of Silence: A Zonzo Nel Cinema Muto


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74 replies to this topic

#1 Tom

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Inviato 03 ottobre 2018 - 19:52

*
POPOLARE

Qualche notte d'insonnia + smart tv + necessita' di tenere il volume a zero per non disturbare = 1920 in horror

 

In ordine di gradimento...

 

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Das Cabinet des Dr. Caligari Robert Wiene

Lo avevo visto secoli fa in una di quelle versioni tutte a scatti e immagini smangiucchiate, mi aveva lasciato l'idea di un film "importante", ma piuttosto farraginoso. Rivisto oggi splendidamente restaurato, in una definizione dei particolari persino eccessiva risulta il capolavorone che e'. Folle e onirico, incredibilmente "lynchiano" nel ritmo sonnambolico e "burtoniano" nelle fantastiche scenografie, e scusate la banalita' degli esempi. Sequenze come il primo piano del risveglio di Cesare sono ancora oggi inquietanti, all'epoca dovevano essere sconvolgenti. Il prologo e l'epilogo imposti dalla produzione sono in genere criticati, ma secondo me aggiungono al tutto un'ambiguita' molto moderna.

 

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Dr. Jekyll and Mr. Hyde di John S. Robertson

Notevolissima prima versione "moderna" del celebre romanzo. Come sempre il film mette in scena solo la seconda parte del romanzo, quella che conosco tutti, ponendo un'attenzione particolare agli stravizi di Hyde (la cui natura nel romanzo non e' mai specifiata), cioe' andare a puttane per bettole e fumerie d'oppio. Le allusioni sessuali sono per altro notevoli: 13 anni dopo con l'entrata i vigore del codice Hays non sarebbero state piu' possibili per un bel pezzo. La regia e' elegante e raffinata, la recitazione singolarmente compassata per gli standard del muto, l'atmosfera ottocentesca adeguatamente sinistra e opprimente. Il clima morboso funziona anche oggi, anche perche' tutte le donnine traviate da Hyde (se non ricordo male nel romanzo non ce n'era mezza) sono ancora piuttosto sexi. John Barrymore, il nonno di Drew, nella doppia parte, e' perfetto: bello e malinconico come Jekyll, vampiresco e man mano sempre piu' repellente come Hyde. Immagino che la scena in cui si trasforma sotto gli occhi del suocero e poi lo uccide a bastonate dovesse essere terrorizzante per l'epoca. L'allucinazione dell'Hyde-ragno che si impossessa di Jeckyll fa impressione anche adesso.

 

Golem_2.jpg

 

Der Golem Paul Wegener, Carl Boese

Confesso che del mito e della leggenda del Golem mi e' sempre fregato poco e il film racconta la storia nota: il rabbino Loew crea il Golem per difendere il ghetto, quello pero' si innamora della figlia di lui un po' zoccola e impazzisce. Il film pero' visivamente spacca. Senza arrivare al delirio di "Caligari" il ghetto ebreo e' una fantastica scenografia espressionista, e tutto il film ha un'atmosfera da fiaba un po' matta, o da pre-fantasy, che prende e affascina ancora oggi. Il Golem, un ciccione col parrucone, e' piu' grottesco che spaventoso, ma chissa' che effetto faceva all'epoca. Film pro-ebraico, ma inquieta parecchio il pensiero come anche un film cosi' deve aver contribuito parecchio a cementare l'idea degli ebrei come razza a parte detentrici di chissa' quali segreti. 

 

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The Penalty di Wallace Worsley

Piu' che un horror un dark melodrama, come li chiamavano allora. Il davvero grandissimo Lon Chaney fa la parte politcamente scorretta di un tizio rimasto senza gambe quando era bambino a causa di un errore medico e "quindi" diventato un super-criminale anarchico, che sogna di mettere a ferro e fuoco San Francisco, sedurre la figlia del dottore che lo rovino', e a tempo perso farsi trapiantare le gambe del di lei fidanzato. Gli americani avevano gia' capito tutto: fottendosene delle ricercatezze formali degli europei, puntavano gia' tutto su ritmo, chiarezza di inquadrature ed esposizione narrativa, sequenze veloci e alternate, personaggi forti e moderni (c'e' pure una donna poliziotto che fuma e si infiltra nalla gang del protagonista... va beh, poi se ne innamora), una bella dose di violenza. E' il personaggio di Chaney, sinistro e satanico, ma anche tormentato, che sposta il film nei territori vicini all'horror. Ancora impressionante vederlo muoversi e recitare sulle ginocchia: sembra davvero senza gambe, occultate con qualche doloroso  trucco masochista dei suoi, immagino. 

 

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Genuine di Robert Wiene

Wiene ritenta il colpaccio di "Caligari", non riuscendoci. Storia di un eccentrico vecchio riccone che compra al mercato delle schiave (dove si vedono culi e tette appena velati) una sacerdotessa perversa rapita dal suo tempio. La porta nel suo palazzo, ma lei seduce il barbiere e gli fa tagliare la gola. Segue melodrammatica storia d'amore col nipote del morto. Motivo d'interesse del film e' il palazzo del riccone, uno sgangherato miscuglio di esotismo, espressionisimo, decorativismo e particolari stile famiglia Adams (un pendolo-scheletro), ma la regia e' staticissima, la storia noiosissima, incasinata e con troppi personaggi. Quel che affossa il tutto e' che la protagonista seduttrice e' un cesso inguardabile, resa ancora piu' grottesca dai ridicoli costumini futuristi che dovrebbero fare personaggio barbaro ed eccentrico. Lontanissimo il fascino ipnotico di "Caligari", probabilmente attribuibile solo in parte al lavoro di Wiene.

 

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per completezza...
Januskopf film perduto di Friedrich Wilhelm Murnau

E ahime' quando si parla di cinema muto bisogna parlare dei tanti film andati perduti. Questo di Murnau era un'altra versione di "Dottor Jeckill e Mister Hyde", raccontata dal punto vista di... una testa di gesso posta nel laboratorio del dottore. Premessa folle e genialoide di un probabile ennesimo capolavoro di Murnau, ma non lo sapremmo mai.  


  • 14

#2 Trickster017

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Inviato 04 ottobre 2018 - 06:16

Caligarissss

E Griffith?
Io lo adoro, è come se fosse mio padre.
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Keine Gegenstaende aus dem Fenster werfen


#3 100000

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Inviato 04 ottobre 2018 - 06:37

Caligari l'ho visto anch'io di recente, e anch'io ho pensato tutto il tempo a Lynch e Burton, ma anche: Shutter Island non ha più senso di essere visto dopo il finale del Dr. Caligari (non sapevo fosse voluto dalla produzione, uno dei pochi casi in cui ha fatto qualcosa di buono - tra l'altro strano che voglia un controfinale così disturbante a un film che altrimenti si era chiuso "bene", no?).


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#4 Tom

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Inviato 04 ottobre 2018 - 08:34

Mi par di ricordare che Caligari avrebbe dovuto ribaltare la situazione in suo favore e riuscire a far rinchiudere i protagonisti nel suo manicomio, insomma sarebbe rimasto chiaramente malvagio e non ci sarebbe stato lo scarto tra realta' e allucinazione. Se non sbaglio era prevista anche una spiegazione piu' logica degli omicidi. Insomma, per una volta viva i produttori.

 

A "Shutter Island" non ci avevo mai pensato, ma in effetti e' davvero la stessa cosa.


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#5 100000

    Enciclopedista

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Inviato 04 ottobre 2018 - 08:36

Beh, prima del ribaltone, Caligari viene comunque incamiciadiforzato, quindi si poteva vedere come un finale più positivo. Credo.


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#6 Tom

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Inviato 04 ottobre 2018 - 08:59

L'ho visto una decina di giorni fa, "ovviamente" non mi ricordo gia' piu' i partcolari.
Magari i produttori erano gia' intervenuti in fase di sceneggiatura.
 

L'allucinazione dell'Hyde-ragno che si impossessa di Jeckyll fa impressione anche adesso.

 
Cioe'... :fear:
 

prima che arrivi qualcuno a commentare a vanvera: il fatto che si veda che e' un uomo travestito e' voluto, e' appunto Hyde.


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#7 100000

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Inviato 04 ottobre 2018 - 09:09

Fantastico, questo mi manca.

Comunque guardando questi vecchi film horror mi sembra di vedere davvero le origini della filmografia di Lynch, soprattutto.


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#8 ucca

    CRM

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Inviato 04 ottobre 2018 - 10:10

L'ho visto una decina di giorni fa, "ovviamente" non mi ricordo gia' piu' i partcolari.
Magari i produttori erano gia' intervenuti in fase di sceneggiatura.
 

L'allucinazione dell'Hyde-ragno che si impossessa di Jeckyll fa impressione anche adesso.

 
Cioe'... :fear:
 

prima che arrivi qualcuno a commentare a vanvera: il fatto che si veda che e' un uomo travestito e' voluto, e' appunto Hyde.

 

ho capito da dove viene il video di lullaby dei cure!


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www.crm-music.com

 

Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.


#9 pooneil

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Inviato 04 ottobre 2018 - 10:20

Non mi ricordavo la scena del ragno ed infatti avevo visto la versione del 1931.


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#10 William Blake

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Inviato 04 ottobre 2018 - 13:26

Fantastico, questo mi manca.
Comunque guardando questi vecchi film horror mi sembra di vedere davvero le origini della filmografia di Lynch, soprattutto.

Sì, manca all'appello La caduta della casa degli Usher di Epstein.
Su "Shutter Island" ricordo un prof. che ci invitò a vederlo, dicendo che era la rilettura Scorsesiana di Caligari (ma dando per scontato che tutti sapessero chi fosse Caligari asd)
  • 0
Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#11 100000

    Enciclopedista

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Inviato 04 ottobre 2018 - 13:43

Segnato, ma il lapsus?


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#12 William Blake

    Titolista ufficiale

  • Redattore OndaCinema
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Inviato 04 ottobre 2018 - 13:49

Il mio colto smartphone
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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#13 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 04 ottobre 2018 - 14:53

Non mi ricordavo la scena del ragno ed infatti avevo visto la versione del 1931.

 

Ottimo anche quello, quello del 41 invece, pur diretto dal grande Victor Flemming è forse il meno efficace dei tre, un po' proprio a causa del codice Haynes che lo limita e un po' per uno Spencer Tracy decisamente fuori parte.

Il tutto ovviamente al netto del cast femminile di prim'ordine

 

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ma soprattutto

 

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:wub:  :sbav:  :eyebrows:


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#14 Tom

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Inviato 04 ottobre 2018 - 16:07

Quello con Tracy l'ho visto da ragazzino e la scena onirica in cui la Bergman viene presa a frustate come un cavallo mi conturbo' parecchio. Ma gia' allora Tracy mi era sembrato fuori parte, almeno come Hyde. Con quel faccione da nonno poteva anche fare il cattivo, ma non il cattivo pervertito e sinistro.


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#15 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 04 ottobre 2018 - 16:19

E' fuori parte anche come Jekyll secondo me, per funzionare il buon dottore deve essere antipatico il giusto altrimenti si perde il senso di selvaggia liberazione della trasformazione in Hyde, infatti anche nel romanzo è il classico tipo snob con un palo ben ficcato nel culo asd

Poi Tracy non c'ha proprio la faccia giusta per il fantastico, è troppo terragno.


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#16 Reynard

    No OGM

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Inviato 05 ottobre 2018 - 12:30

Secondo me siete un po' troppo severi con il film di Fleming, vero che Spencer Tracy non funziona granché come Jeckyll/Hyde ma tutto il resto è ben fatto e confezionato con cura.

 

Il film di Mamoulian secondo me è più grezzo, ma straordinariamente efficace.

 

(E visti i conturbamenti di Tom, Miriam Hopkins non sarà la Bergman ma non la si butta via, dai)


  • 0
La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#17 Tom

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Inviato 13 ottobre 2018 - 16:36

Visto che ho ancora il sonno difettoso io continuo: 1921 in horror... anche se a 'sto giro nessuno e' un vero e proprio horror.

 

1.jpg

 

Der müde Tod (Destino) Fritz Lang

Fantasmagoria scatenata di Lang, per quanto mi riguarda superiore ai piu' celebri "Metropolis" e "I Nibelunghi". Capi pure quelli, eh. Ma questo di piu'. Favola nerissima e caleidoscopica, con esplosioni di ironia grottesca. La Morte, un tetro signore, va abitare vicino a un paesino ottocentesco in una casa circondata da mura altissime senza cancelli o porte (gia' genialata visiva da applausi). Quando muore l'amato una donna va a supplicare la grazia e la Morte le offre una sfida: salvare tre vite in tre diverse epoche storiche. Da li' partono tre film nel film, girati in tre stile completamente diversi, che offrono un fantastico campionario dell'immaginario dell'epoca: l'episodio esotico e arabo girato come un film d'avventura, l'episodio veneziano girato come uno stilizzato dramma teatrale shakespeariano, l'episodio cinese girato come una buffa "cineseria" magica alla Méliès. E a far da cornice un perfetto gotico tedesco. Il sunto del film potrebbe essere: "il Male ha sempre trionfato e sempre trionfera', divertendosi pure", con in aggiunta svariati chili di misantropia, che pure offre lo spunto per una gag folgorante: la protagonista che si aggira per il paesino chiedendo agli anziani, ai malati e ai poveracci di offrire la loro vita alla Morte in cambio di quella del suo giovane amato: ovviamente tutti scappano. Insomma una capolavorone di quel genione di Lang. Ovunque si e' imposta la traduzione del titolo inglese "Destiny", ma il vero titolo tedesco e' bellissimo: "La morte stanca".

 

2.jpg

 

Körkarlen (Il carretto fantasma) Victor Sjöström

Nonostante la fama non l'avevo mai visto. Capolavoro davvero impressionante e ancora oggi coinvolgente. Messa in scena raffinatissima, con flashback nei flashback, sequenze illusorie, scarti visivi tra atmosfere fantastiche e ambienti sordidamente realistici. Impressiona in particolare la modernita' della recitazione, sotto tono e misurata come in un film sonoro. Nonostante lo spunto fantastico (l'ultimo che muore prima di capodanno diventa il carettiere che deve portare le anime alla Morte), e' un foschissimo dramma realista sull'alcolismo. Sjöström (attore IMMENSO) e' una specie di Scrooge alcolizzato che il carrettiere di turno (un suo vecchio compare di bevute) tenta di far rinsavire mostrandogli le conseguenze delle sue azioni. Ma se Scrooge era un malvagio che in fondo strappava un'umana simpatia, il protagonista di questo film e' una vera incarnazione dell'abbruttimento umano (e maschile: come in molto cinema svedese le donne sono il polo positivo), un bastardo che corrompe e disprezza ogni cosa. Nonostante la morale cristiana un film che lascia addosso un certo disagio. Se e' riconosciuta l'influenza che il film ha avuto su Bergman ("Il settimo sigillo" e "Il posto delle fragole" vengono da qui) e Kubrick (alcol & ascia + porta -> "Shining"), mi pare poco considerata l'influenza sul Fellini de "La strada": o Fellini o Anthony Quinn dovevano avercelo molto presente per Zampano'

 

3.jpg

 

The Ace of Hearts Wallace Worsley

Altro "dark melodrama" per Chaney, che qui limita il suo trasformismo a una pettinatura da "capellone" anarchico piuttosto ridicola. E' piu' un thriller-noir, con una setta di terroristi borghesi che sembrano usciti da un film di Bunuel. La setta organizza un attentato, ma l'unica donna del gruppo inceppa il meccanismo di morte... il succo pare essere che dopo aver rimediato di che scopare la voglia di diventare martiri per una causa non e' piu' tanto attraente. asd L'asso di cuori del titolo e' la carta che decide chi sara' il boia. Di "horror" c'e' l'atmosfera cupa e plumbea, con un senso di morte che aleggia su tutto. Notevole, per un film muto, che per una buona meta' del tempo si veda della gente cospirare attorno a un tavolo senza avvertire pesantezza o notare un eccessivo uso delle didascalie. Chaney e' quasi piu' un co-protagonista, ma il Gran Finale folle-romantico e' tutto suo.

 

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Schloß Vogelöd (Il castello di Vogelod) Friedrich Wilhelm Murnau

A dispetto del fuorviante titolo inglese (The Haunted Castle) questo di horror non ha manco l'atmosfera, c'e' giusto una notevole sequenza onirica, comunque ironica. E' un melodramma con colpo di scena finale, per altro ancora abbastanza ingegnoso. A Murnau sembra piu' che altro interessare ricreare un'atmosfera autunnale e da "nido di nobili", tra inquadrature pittoriche e raffinatezze registiche. Bello, ma siamo dalle parti di Visconti e Renoir.

 

5.jpg

 

Príchozí z temnot (t.l. Venuto dalle tenebre) Jan S. Kolár

Gotico cecoslovacco che e' praticamente un film vampirico con le formule alchemiche al posto del sangue. Un nobile bibliofilo finisce in una stanza segreta, dove trova un tizio del 600 che attraverso una formula chimica si era auto-mummificato. Lo risveglia, ma quello vuole concupirgli la moglie, che guarda caso e' una sosia della sua amata morta di peste. L'inizio e' promettente e tetro il giusto, ma quando il tipo si risveglia dal sonno secolare e, sia per lui che per tutti, sembra la cosa piu' normale del mondo il film precipita nel ridicolo involontario. Da li' in poi diventa un pallosissimo dramma di gelosie e passioni poco appassionanti, che si risolve con l'espediente "era tutto un sogno o forse non tutto" che doveva sembrare vecchio come il cucco gia' allora. Peccato.

 

Drakula-hal-la-Drakula-and-Mary-Land.jpg

 

Dracula's Death [perduto] Károly Lajthay

Invece del mezzo ciofecone cecoslovacco qui sopra sarebbe stato meglio sopravvivesse questa prima trasposizione lunga di Dracula (un anno prima di Murnau) ungherese. Dai pochi fotogrammi arrivati fino a noi sembra interessante ed era pure l'unico vero horror dell'anno.


  • 4

#18 ucca

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Inviato 16 ottobre 2018 - 08:28

Fantastico, sono tutti muti?


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#19 Earl Bassett

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Inviato 16 ottobre 2018 - 08:41

O signur.... :facepalm:


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#20 Tom

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Inviato 16 ottobre 2018 - 09:18

Fantastico, sono tutti muti?

 

Beh si', il cinema sonoro ha preso piede dal 1930 in poi.

 

Ma visto che piu' o meno e' tutto e' un grande OT e mi sto appassionando alla materia, chiederei al primo moderatore che passa di staccare in una nuova discussione questo post e i sucessivi. Titolo del topic: Sul presente ci scatarro su: ovvero quanto era figo il cinema muto


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#21 ucca

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Inviato 16 ottobre 2018 - 09:42

No problem, non avevo visto le date. Ho qualche problema con il cinema muto, lo confesso. Però ci lavoro su.


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#22 murphy

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Inviato 16 ottobre 2018 - 11:58

Dove recuperate questi film?
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#23 Tom

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Inviato 16 ottobre 2018 - 12:33

Ovunque. Sono tutti di dominio pubblico, credo.

Io li vedo banalmente su youtube, quasi sempre in ottima definizione.

C'e giusta da stare attenti a non beccarsi le versioni tagliate o monche, che i film all'epoca subivano ogni genere di taglio e ridimensionamento.

 

(Grazie moderazione.)


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#24 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 16 ottobre 2018 - 13:13

Aspetto con ansia il giudizio su Haxan, 1922.


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#25 Tom

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Inviato 16 ottobre 2018 - 13:22

A breve me lo guardo (mai visto per altro). Al momento sto scalando "Il dottor Mabuse"... quattro ore e mezza. ashd Pensavo che certe durate fossero solo un'invenzione della famosa gag di Fantozzi.

Comunque scivolano via benissimo questi film. Succede piu' roba in un'ora e mezza che in intere stagioni di molte serie tv.

 

Naturalmente mica e' un topic "mio", ognuno e' libero di scrivere quello che vuole, anche non solo di horror o pseudo tali.


  • 0

#26 John Trent

    Genio incomprensibile

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Inviato 16 ottobre 2018 - 13:28

Haxan delusione enorme, se il valore di un film muto è inversamente proporzionale alla quantità di didascalie presenti, si capisce bene come sia poco riuscito. Fama comprensibile ma immeritata. Niente a che vedere con i molti capolavori già descritti da Tom in queste pagine.
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#27 Earl Bassett

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Inviato 16 ottobre 2018 - 13:35

Haxan, aka La stregoneria attraverso i secoli l'ho visto parecchi anni fa, la cornice del documentario è più che altro una scusa per dare sfogo a una eccezionale sarabanda visiva morbosa e scatenata, diverse scene fanno decisamente impressione ancora oggi.

Anche questo lo si trova senza problemi sul tubo.

 

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#28 Earl Bassett

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Inviato 16 ottobre 2018 - 13:38

Haxan delusione enorme, se il valore di un film muto è inversamente proporzionale alla quantità di didascalie presenti, si capisce bene come sia poco riuscito. Fama comprensibile ma immeritata. Niente a che vedere con i molti capolavori già descritti da Tom in queste pagine.

 

Didascalie pesanti ok, ma la parte visiva è spesso impressionante e alla fine stiamo parlando di un documentario, quindi il paragone con i film di intrattenimento citati sinora non è molto sensato secondo me.


  • 0

#29 lazlotoz

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Inviato 16 ottobre 2018 - 14:58

Io son rimasto folgorato da Una pagina di follia di Kinugasa, uno dei film più incredibili mai visti. Di quelli che mi fanno ri-innamorare del cinema, ne ho scritto una pietra, qui. Pochi film per me son stati così potenti.

Sicuramente ve l'ho già segnalato una decina di volte, ma mi ripeto. 

 

220px-A_Page_of_Madness_Still.jpg

 

crossways-imgur.jpg

 

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#30 Reynard

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Inviato 16 ottobre 2018 - 15:08

Aspetto con ansia il giudizio su Haxan, 1922.

 

Copincollo quanto scritto su un altro forum:

 

“La stregoneria attraverso i secoli” è un ibrido di documentario e fiction, in sette capitoli, girato dal danese Benjamin Christensen nel 1922. Dopo una prima parte in cui si fa una sommaria panoramica storica delle credenze legate alla stregoneria, si succedono cinque ricostruzioni narrative di vicende di stregoneria, caccia alle strege, sabba infernali e crisi di follia in conventi femminili. L’ultima parte si sofferma sui moderni casi di isteria per mostrare il parallelismo con i comportamenti delle presunte streghe. 
Il filo conduttore documentaristico e la pretesa didattica si rivelano dei pallidi pretesti per una creatività visiva strabordante, incredibile. Le azioni avvengono all’interno di scenari ricostruiti meticolosamente, con inquadrature per lo più fisse (il dinamismo del film è quasi tutto dovuto al montaggio) che delineano scorci quasi pittorici, fortemente inquadrati in spazi prospettici rigorosi. All’interno, la fotografia mette in risalto, con un iperrealismo da pittura fiamminga, ogni singolo dettaglio, volti oggetti ambienti pareti con la stessa nitidezza quasi allucinante, rendendo plastico e quasi tridimensionale ogni elemento, conferendo una qualità quasi tattile alle rughe dei volti (che ricordano le sculture lignee del medioevo tedesco) così come alle crepe nei muri. Ogni scena è costruita su chiaroscuri potenti. Sembra quasi di vedere animarsi vecchie incisioni cinquecentesche, acqueforti rembrandtiane, stampe di Durer. Si indugia soprattutto sul grottesco, sia quello dei demoni rappresentati con un realismo tale da farli apparire laidi più che spaventosi, sia quello dei volti di vecchi, storpi, folli, o degli invasati inquisitori. In una sequenza protagonisti sono gli strumenti di tortura, che non vengono quasi mai mostrati all’opera, ma basta solo il loro avvicinarsi alle carni in attesa delle vittime per dare la sensazione quasi fisica del dolore. 
Ogni tanto, ad equilibrare questo realismo grottesco sulla scia di Bruegel, ci sono sovrimpressioni e dissolvenze di qualità quasi “spiritata”, ma dotate della stessa nettezza visiva dell’insieme. 
 


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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#31 John Trent

    Genio incomprensibile

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Inviato 16 ottobre 2018 - 15:20

Appunto Man, è un finto documentario e questo taglio pseudodidattico da una pesantezza clamorosa al film e lo sbilancia molto. Tra l'altro l'impostazione filosofica è di un bigottismo rivoltante. Per me classico film di cui si commenta la fama e non la reale visione. Non scherzo: una metà buona di minutaggio sono didascalie, mai visto niente del genere in nessun altro film muto.
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#32 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 16 ottobre 2018 - 15:31

Me lo riguarderò ma non ricordo di essere stato particolarmente infastidito né dal bigottismo né dalle didascalie, che sono tante ma non certo metà film.

Al contrario mi colpì molto la parte visiva, anche a livello tecnico, e una tendenza al morboso e al licenzioso piuttosto pronunciata e in evidente contrasto con i presunti intenti pedagogici.


  • 0

#33 pooneil

    Enciclopedista

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Inviato 17 ottobre 2018 - 05:27

se il valore di un film muto è inversamente proporzionale alla quantità di didascalie presenti, si capisce bene come sia poco riuscito.

 

Penso la stessa cosa di Giovanna D'Arco di Dreyer, più simile ad un libro illustrato che ad un film.


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#34 woody

    Classic Rocker

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Inviato 17 ottobre 2018 - 13:53

Ovunque. Sono tutti di dominio pubblico, credo.

Io li vedo banalmente su youtube, quasi sempre in ottima definizione.

C'e giusta da stare attenti a non beccarsi le versioni tagliate o monche, che i film all'epoca subivano ogni genere di taglio e ridimensionamento.

 

(Grazie moderazione.)

Ho avuto il problema opposto con uno dei capolavori di Buster Keaton. Mi sembra fosse "Come vinsi la guerra". L'avevo già visto e mi piacque un casino, la seconda volta su youtube non arrivai alla fine. Poi mi misi a cercare ed era una versione allungata con scene ritrovate in seguito, non aggiungeva niente ma se ad esempio una scena in cui si vedeva arrivare un treno prima durava 10 secondi nella versione dopo durava un'eternità e in più avevano messo come colonna sonora pezzi di musica classica a caso, quindi scene in cui non succedeva niente magari sotto c'era una musica epica con l'orchestra potentissima e scene ritmate con musica lenta e in sottofondo. ritrovata la versione meno lunga mi resi conto del troiaio che avevano fatto.

Mi scuso per l'OT ma magari può succedere pure con i film del thread in questione


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#35 Tom

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Inviato 17 ottobre 2018 - 14:13

Si', meglio informarsi prima qual'era la durata originale o della natura delle versioni che circolano.

 

Altro problema appunto la musica, quasi sempre posticcia, a volte esageratamente classica, a volte esageratamente moderna, e quando fatta appositamente per il film spesso fastidiosamente didascalica. Io la tolgo quasi sempre e metto musica strumentale che puo' assecondare l'atmosfera del film, funziona sempre meglio cosi'. Abbastanza straniante vedere i film senza niente, cosa che all'epoca immagino accadesse invece spesso.


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#36 woody

    Classic Rocker

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Inviato 17 ottobre 2018 - 14:26

Io voto per quella esageratamente didascalica, rag-time, dixieland etc magari non proprio il massimo ma svolge il suo lavoro senza stonare troppo. Anche a me risulta impossibile senza musica, ma non potrei nemmeno con musica a caso.
Sempre con Keaton c'era una versione di Sherlock Jr con una colonna sonora bellissima ma troppo moderna, con chitarre elettriche e effetti vari, stonava troppo.

Comunque per tornare in topic i vecchi horror anni 20, se si esclude Wampyr di Dreyer, mi hanno sempre annoiato. Forse ho provato nei momenti sbagliati, ma non mi danno nessuna suspance e anche se apprezzo certe soluzioni visive il film di solito non mi prende e dopo un po' mi annoio.
Magari grazie a sto thread ci riprovo.


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#37 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 17 ottobre 2018 - 14:26

In realtà all'epoca quasi tutte le proiezioni erano accompagnate da musica dal vivo che veniva solitamente eseguita da un pianista, anche se nei cinema più prestigiosi o per le anteprime a volte veniva utilizzata un'orchestra intera.


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#38 Tom

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Inviato 17 ottobre 2018 - 14:37

Pero' immagino che nelle sale di periferia e dei paesini non fosse raro che non ci fosse manco il pianista.

 

Comunque per tornare in topic i vecchi horror anni 20, se si esclude Wampyr di Dreyer, mi hanno sempre annoiato. Forse ho provato nei momenti sbagliati, ma non mi danno nessuna suspance e anche se apprezzo certe soluzioni visive il film di solito non mi prende e dopo un po' mi annoio.

 

Certo suspense e paura e' dura che possano evocarle film di quasi cent'anni fa, ma se li si prende per favole nere o film genericamente fantastici direi che sono film pienamente godibili. Per altro, a parte il "Jekyll e Hyde" con Barrymore, tutti i film che ho visto finora puntano quasi nulla sulla suspense per come la intendiamo noi oggi. Erano piu' film che volevano evocare atmosfere d'inquietudine.

 

(Wampyr e' degli anni 30, ma essendo girato come un film muto (pur non essendolo) e' normale che si tenda a retrodatarlo.)


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#39 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 17 ottobre 2018 - 14:55

Pero' immagino che nelle sale di periferia e dei paesini non fosse raro che non ci fosse manco il pianista.

 

 

Non saprei, però penso che ci fosse quasi sempre, anche nei cinema più scalcagnati, tanto che fare il pianista di sala era considerato per lo più un lavoro piuttosto umiliante oltre che massacrante.

A quel che so per diversi film muti importanti furono scritte anche delle colonne sonore ad uopo che venivano eseguite dal vivo durante la proiezione.


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#40 Reynard

    No OGM

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Inviato 17 ottobre 2018 - 15:16

 

A quel che so per diversi film muti importanti furono scritte anche delle colonne sonore ad uopo che venivano eseguite dal vivo durante la proiezione.

 

 

La "Sinfonia del fuoco" di Pizzetti per Cabiria.


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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#41 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 17 ottobre 2018 - 15:57

http://www.progetto-.../il-cinema-muto


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#42 Tom

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Inviato 18 ottobre 2018 - 09:04

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1922 Salomé

di Charles Bryant con Alla Nazimova

 

L'ho visto perche' consigliato da youtube senza sapere cosa fosse. Reperto di cinema liberty, non solo per via delle scenografie, ma anche per le pose degli attori, perennemente in pose “decorative”. Ora, confesso la mia ignoranza e perdonatemi l'indelicatezza, ma dopo un quarto d'ora che lo stavo guardando mi e' venuto da pensare “ma perche' sembrano tutti ricchioni in questo film?” ashd

E in effetti andando a leggerne la storia ho scoperto che e' un incredibile oggetto di cinema “gay”. La protagonista Alla Nazimova (di ovvie origini russe) oggi e' totalmente dimenticata, ma all'epoca era una diva talmente famosa e potente che, non solo non faceva mistero del suo lesbismo, ma riusciva ad imporre agli studios un film come questo, girato con attori e cast tecnico interamente gay, il tutto in onore ovviamente di Oscar Wilde.

 

Film dunque talmente folle di cui mi piacerebbe dire un gran bene, ma onestamente al di la' di un certo fascino camp non e' un film di facile digestione. La regia e' staticissima, imprigionata nella teatralita' della scena (il tutto si svolge in un unico set) e onestamente tanto i costumi che la recitazione si inabissano spesso e volentieri nel ridicolo involontario. Funzionano davvero solo la bella sequenza del ballo di Salome' e l'allucinato simbolisimo del bacio alla testa mozzata del Battista.

 

Ma sopratutto funziona la Nazimova, profilino e fisichetto da ballerina ancora oggi modernissimi, mezza nuda per quasi tutto il film, credibilissima a 43 anni (non ci credevo quando ho fatto il conto) nella parte della ninfetta seduttrice e spietata. In effetti dalle foto sembra davvero l'incarnazione vivente delle figure femminili dell'art noveau. Pare abbia ispirato Debbie Harry e Lady Gaga...

 

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#43 Perfect Prey

    Fumettaro della porta accanto

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Inviato 18 ottobre 2018 - 09:22

Il Cavallo di Ferro di John Ford, capolavorone.
Il pensionante di Hitchcock capolavorone.
Anche i film ipermassacrati di Von Stroheim hanno un enorme fascino.

E, nonostante tutto, a me piace anche Nascita di una nazione...
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#44 Tom

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Inviato 19 ottobre 2018 - 08:24

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Dato che leggevo avrebbe dovuto contenere elementi di mystery e suspense (addirittura una didascalia all'inizio chiede agli spettatori di non rivelare agli amici il finale del film), ho provato a vedere One Exciting Night del '22 di Griffith, che naturalmente tutti noi “adoriamo come se fosse nostro padre”. Onestamente non ce l'ho fatta. A parte che per quel che ho retto e' un melenso melodrammone con orfanella ereditiera tagliato con l'accetta, l'ho trovato proprio “antichissimo” rispetto agli altri film che sto vedendo. Infarcito fino allo sfinimento di didascalie grondanti retorica, narrativamente pedantissimo, con inquadrature sciattamente teatreali e statiche, recitazione da filodrammatica. E poi, si', razzista da far schifo: passino ancora le macchiette “negre” fatte da attori neri, ma gli attori bianchi con la faccia pitturata che fanno i negri scemi no, dai. Insomma, boh, forse ho beccato il film sbagliato, ma mi ha dato l'idea di un cinema gia' allora superatissimo, con gente come Lang e Murnau (ma anche un regista medio come il Worlsely, quello che faceva i film con Lon Chaney) che gia' praticamente facevano un cinema moderno e "il padre del cinema americano" Griffith rimasto all'800.


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#45 Perfect Prey

    Fumettaro della porta accanto

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Inviato 19 ottobre 2018 - 15:43

Guardando i film di Ford (ad esempio ora Sentieri Selvaggi) si vede sùbito l'imprinting datogli dal cinema muto in cui si era fatto le ossa. Molte sequenze quasi non avrebbero bisogno di dialogo. Nello stesso tempo sa usare in modo intelligente il sonoro.


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#46 Tom

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Inviato 22 ottobre 2018 - 06:37

1922, de paura.

 

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Nosferatu Wilhelm Murnau
Eccomi al mega-classicone che di solito ha visto anche chi non ama il muto. L'avevo visto da ragazzo e ammetto che mi aveva un po' deluso, perche' avevo ancora il cervello occupato dall'ipnotico rifacimento di Herzog e soprattutto perche' - me ne rendo conto rivedendolo - ero rimasto disorientato dal miscuglio di stili messi in scena da Murnau. Il film parte ghignando, carico di ironia grottesca come una favola dei fratelli Grimm, con il protagonista che fa lo scemo come in una farsa anticipando praticamente di 45 anni la parodia di Polanski. Nella parte in Transilvania diventa un esempio di cinema surreale che mischia varie tecniche di ripresa come (e ridagli) in un film di Lynch, tipo l'uso straniante del passo uno. Nelle scene del viaggio del veliero diventa un film poetico, in cui Muranu alterna quasi per libera associazione scene e immagini di varia natura (anche scientifiche) per descrivere “musicalmente” l'avvento del Male. Tutta la parte del vampiro in citta' e' una plumbea cronaca della peste, senza quasi piu' nulla di ironico e fantastico. Il triste epilogo e' infine intriso di simbolismo malinconico e decadente. Il Nosferatu di Schreck e' ancora adesso una figura sinistra e repulsiva, posso solo immaginare il panico che doveva creare allora in sequenze tutt'oggi inquietanti, come la sua prima apparizione notturna o quella in cui si alza dalla bara sulla nave. Semplificandola Murnau rendeva piu' coerente e simmetrica la storia di Stoker. Significativa l'eliminazione di ogni antagonisto positivo. E va beh, CAPOLAVORONE tutto maiusclo. Ovvio.

Anche se storicamente esatta, non mi convince l'edizione pur ottimamente resaturata con le scene virate con colori molto accesi, mi sembra che le immagini ne escano appiattite e troppo “moderne”: per me meglio togliere il colore e aumentare il contrasto vedendoselo in un piu' classico b/n.

 

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Dr. Mabuse Fritz Lang
Avevo visto i due sequel sonori dello stesso Lang, ma mai il film madre del '22. Il titolo del topic e' una stronzata ironica, ma mai come in questo caso lo si potrebbe prendere seriamente. Madonna, che figata di film. Madonna, che regista della madonna Lang. Un fantastico kolossal "nero", che mescola surrealismo, espressionismo e feuilleton, senza essere esattamente nessuna delle tre cose. Ancora oggi un'appassionante e divertente sarabanda di intrighi, omicidi, travestimenti, ipnotismo, allucinazioni, inseguimenti, attentati, botole segrete e vicoli scuri. Quattro ore e mezza divise in due film che passano via come niente, e che si trovano su youtube magnificamente restaurati e con colonna sonora adeguata. Vedendolo mi sono accorto come il sinistro dottor Mabuse, fratello minore di Fantomas, abbia avuto un'enorme influenza sulla cultura pop italiana vintage, se si tiene conto che da lui discendono direttamente Diabolik e tutti gli anti-eroi del fumetto nero italiano, ma pure il Mefisto di Tex. Vedere, come molti hanno fatto, nell'ipnotista malvagio Mabuse un'ombra e una profezia di Hitler che “ipnotizzera'” il popolo tedesco mi pare forzato, ma il film e' politicamente di una lucidita' sinistra nel dipingere la decadenza intontita della Repubblica di Weimar, incapace di vedere il Male che stava covando.

 

haxan.jpg

Häxan Benjamin Christensen
Non so se anticipandomene la sua natura di "lezione inquietante", piu' ancora che di documentario, mi avete messo nel giusta predisposizione per vederlo o... mi avete fatto lo spoiler! A proposito di isterie moderne. Beh, insomma: impressionante. Al di la' dei dettagli crudi e scabrosi che colpiscono ancora oggi (che esperienza sconvolgente doveva essere vederlo allora?), e' proprio un pezzo di cinema sinistro e inquietante, che mescola sincera denuncia e spirito di ricerca con un certo sensazionalismo e un gusto anche crudele nel mettere in scena cose raccapriccianti e ingiustizie varie. Sembra di entrare in una stanza delle meraviglie, o di sfogliare un tomo impolverato sulla stregoneria, o di assistere a una lezione tenuta da un docente un po' sadico. Lo spirito freak del film pulsa ancora oggi, con i violenti scarti di registro tra rigore documentario, fantasia sfrenata, dramma cupissimo, ironia, pieta' e cinismo. Il gusto surreale della messa in scena fantastica e' modernissimo, coi sabba e le fantasie medievali che dovrebbero fare ancora da lezione su come si mette in scena un universo "fantasy".

 

Su youtube si trova restaurato e con uno splendido commento musicale. Ma anche in questo caso ho trovato fastidioso il viraggio, che immerge quasi tutto in una specie di appiattente gelatina rossa. Molto meglio il b/n.
 

Non scherzo: una metà buona di minutaggio sono didascalie, mai visto niente del genere in nessun altro film muto.


John, senza polemica, non so se eri preso male o hai visto una qualche copia montata in modo diverso da quella che ho visto io, ma a me nelle parti recitate le didascalie sono sembrate addirittura meno della norma. E poi, film bigotto: se mai il film e' fin troppo sbilanciato e virulento nel denunciarlo e condannarlo il bigottismo (cattolico). Non e' un film privo di difetti, c'e' qualche argomento buttato li' in modo sgangherato e la parte sull'inquisizione e' tirata troppo per le lunghe, ma non mi pare siano quelli che dici tu.
 

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The Headless Horseman Edward D. Venturini
Per quel che ricordo una versione molto fedele al classico La leggenda di Sleepy Hollow di Washington Irving. Film che non ha nulla di horror o anche solo di fantastico, ma e' una commedia di costume ancora piuttosto divertente, tutta giocata sul colore storico e il folklore, dove si prende bonariamente per il sedere tanto la grossolanita' dei campagnoli quanto la pusillanimita' dei cittadini. Particolare curioso per noi moderni: e' il cattivo bullo alla fine a vivere per sempre felice e contento alla faccia del buono bullizzato. Il povero Ichabod Crane e' interpretato comicamente da Will Rogers, attore-cowboy di discendenza indiana all'epoca di fama mostruosa (veniva tenuto in conto anche come influencer politico), specializzato nella parte del bonaccione americano. Film arrivato a noi in condizioni abbastanza pietose a giudicare dalle versioni al limite del guardabile che si trovano in rete, pur derivanti da dvd.

La storia del cavaliere senza testa di Sleepy Hollow mi ha sempre affascinato fin da bambino, a causa del celebre corto animato della Disney, ma soprattutto, per i pochi che se lo ricorderanno, del film tv dei primi anni 80 con Jeff Goldblum. Mi piacerebbe rivederlo...
 

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A Blind Bargain film perduto di Wallace Worsley
Ahime', a questo giro il film perduto e' quello dell'affiatata e prolifica coppia Worsley - Chaney. E aveva tutta l'aria di essere uno dei loro melodrammi dark piu' interessanti e sinistri, con questo scienziato pazzo intenzionato a dimostrare la teorie evoluzioniste procedendo al contrario, cioe' trasformando uomini in scimmie. Si puo' immaginare che spettacolo fosse Chaney nella doppia parte del mad doctor e del servo-scimmia, che alla fine si sacrificava per amore uccidendo il proprio padrone.


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#47 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 23 ottobre 2018 - 09:08

Mi rincuori su Haxan, dopo i post di John Trent pensavo di aver visto altro film asd


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#48 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 23 ottobre 2018 - 10:04

Che bello 'sto 3d.

Guardare e scrivere di cinema mutino mi dà pace interiore; dopo Meliès, tra qualche giorno arriva The Great Train Robbery, una roba che interessa a pochi, ma sono i pochi di cui importarsene. Love.


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#49 John Trent

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Inviato 24 ottobre 2018 - 04:13

Ho già anticipato a Tom che riguardero' Haxan perché adesso mi viene il dubbio di avere una qualche demenza neurodegenerativa.
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#50 Earl Bassett

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Inviato 24 ottobre 2018 - 07:07

asd


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