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Revenge (Fargeat, 2018)


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5 replies to this topic

#1 Conato

    Roadie

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Inviato 15 settembre 2018 - 15:48

Jen, sexy e sfacciata, viene invitata dal suo ricco amante alla tradizionale battuta di caccia che l’uomo organizza con due amici. Isolata nel deserto, la ragazza diventa presto preda del desiderio degli uomini e quello che doveva essere un week end di passione si trasforma in un incubo, in una spietata caccia all’uomo. Per la prima volta un “rape & revenge movie” girato da una regista donna. Ricco di virtuose sequenze pulp, Revenge ricrea il classico gioco del gatto con il topo, mostrando come una donna sappia reagire alla violenza, al più vile degli atti maschili.

 

Locandina_Revenge.jpg

 

http://www.ondacinem...ge_fargeat.html


  • 0
Ogni uomo nella culla
succia e sbava il suo dito
ogni uomo seppellito
è il cane del suo nulla

#2 bluetrain

    Fourth rule is: eat kosher salamis

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  • 7478 Messaggi:

Inviato 19 gennaio 2019 - 13:51

A patto di tralasciare alcune forzature della sceneggiatura (guarigioni miracolose, bidimensionalità dei personaggi) e guardarlo in un'ottica fumettistica, è un ottimo rape and revenge in chiave gore-femminista.

Non annoia mai e la messa in scena è davvero eccellente, si capisce che la regista è una che ha dei numeri.
Un b-movie di lusso.

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#3 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

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Inviato 12 febbraio 2019 - 14:33

Non è certo quel capolavoro di cui ho letto mi pare su Nocturno (ma del resto lo distribuiscono loro tramite la Midnight Factory - chapeau comunque a chi ha il coraggio di proporre questi prodotti in sala) però facendo la tara alle mostruose implausibilità della trama e prendendolo come un cartone animato patinato, colorato e ultraviolento ci si diverte e anche parecchio.
Il lato migliore del film è quello visivo in cui la regista, Coralie Fargeat, dimostra di avere dei numeri mentre la presunta lettura di rape & revenge femminista lascia un po’ il tempo che trova: se sul versante rape si può anche evidenziare la mancanza di compiacimento della regista (lasciando lo stupro fuori scena) su quello revenge si scatena con un’autentica orgia di sangue, accodandosi senza troppa fantasia alla scuola horror francese dello scorso decennio (i vari Aja, Laugier, Gens, Bustillo & Maury....).
Il minutaggio, che sfiora le 2 ore, è probabilmente eccessivo vista la trama minimale e i soli quattro personaggi.
La modella italiana Matilda Lutz, protagonista di un’interpretazione che non si può non definire intensa, oltre a un culo imperiale pare avere anche talento.


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#4 Tom

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Inviato 23 febbraio 2019 - 15:33

Poco o nulla da aggiungere ai due interventi qui sopra.

L'implausibilita' di molte situazioni mi sembra voluta per aumentare lo straniamento di avere una protagonista di quel tipo ficcata in situazioni tipicamente maschili, ma in effetti alcune cose sono un po' gratutite. Comunque il film fila via ed e' una gioia per gli occhi, piu' "sporco" di quanto la confezione hipster potrebbe far pensare. Il grottesco e ansiogeno nascondino finale e relativo bagno di sangue sono da antologia.

 

Per uno spettatore maschio e' una visione lievemente ambigua, visto che la Lutz in mutandine per tutto il film e'... "inquietante". 


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#5 William Blake

    Titolista ufficiale

  • Redattore OndaCinema
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  • 17708 Messaggi:

Inviato 23 febbraio 2019 - 15:48

 

Per uno spettatore maschio e' una visione lievemente ambigua, visto che la Luz in mutandine per tutto il film e'... "inquietante". 

 

secondo me il rischio di fare "retorica dell'antiretorica" infatti la Fargeat lo corre e non vince del tutto la partita. ammetto di essermi divertito di più (pur non essendo altro che un film ultra-derivativo) con "Assassination Nation".


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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#6 thom

    The infrared insert of memory encouragement immersion

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Inviato 29 giugno 2019 - 10:09

non so, per me quasi orrendo

 

un film - tra l'altro - incredibilmente anti-femminista (il riscatto della donna che passa attraverso la sua machizzazione); probabilmente la chiave di lettura corretta è quella fumettistica/b-movie da voi citata ma a me sinceramente non ha dato tale impressione: mi pare semplicemente un thriller/survival con una trama totalmente sguaiata e raffazzonata; rimane sempre su un zona ambigua, senza mai affondare il colpo nell'irreale (a parte - forse - nella "resurrezione" iniziale); a me sono venute in mente durante la visione del film - come ispirazione tradita dalla regista - le eroine di Tarantino (Kill Bill/Death Proof)

 

visivamente comunque notevole e formalmente impeccabile (roba alla Refn, veramente), e non sto parlando solo delle - giustamente - celebrate chiappette della Lutz1: il che fa virare il mio voto su in alto verso un pienissimo 4.5

 

1 un po' l'erede di Jessica Alba, no? sia fisicamente che attorialmente (un broncino sexy portato a spasso qua e là)


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