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La Peste Degli Anni 10: Color Grading


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#51 Twin アメ

    pendolare pre post attilio lombardo

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Inviato 28 dicembre 2019 - 20:49

 

 

twin ovvio non esista una fotografia totalmente neutra, dai non perdiamoci in sottigliezze, sai perfettamente che intendo :D

 

Sì ma alla fine non ho ancora capito cosa ti piace, posta degli esempi, su.

 

Bisognerebbe poi dire un'altra verità, seppur banale, l'80% di un'immagine, che sia fissa o in movimento, la fa la luce.

Regista e direttore della fotografia controllano ogni minimo dettaglio della luce e del colore degli elementi in scena, in questo modo il color grading è già praticamente indirizzato, andrà solamente ad esaltare una scelta già pensata sul set. Ovviamente vale soprattutto per gli interni ma non solo (un sacco di scene si girano all'alba perché c'è una luce morbida fighissima). Tra l'altro nello stesso film ci possono essere moltissimi cambi di registro, The Neon Demon è notevole in questo senso per come passa dagli interni scuri con rossi/blu/verdi acidi, al blu morbidissimo dell'alba, al bianco luminoso e perfettamente neutro dello studio fotografico, al chiarore asettico della sala prove ecc. ecc.

 

P.S. tu fai il pignolo perché forse non hai mai avuto a che fare coi fotografi amatoriali alle prese con photoshop, di fronte a certe immagini anche un film di Wes Anderson ti sembrerà iperrealismo spinto asd


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“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani  - UU)

 


#52 Twin アメ

    pendolare pre post attilio lombardo

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Inviato 28 dicembre 2019 - 21:13

Vado leggermente off-topic ma non troppo.

Nei primi anni 2000 è esplosa la popolarità di un fotografo polacco, Andrzej Dragan, il quale inventò una tecnica per rendere i ritratti ultra drammatici e innaturali.

Tutto il mondo dei fotoamatori italici era ai suoi piedi e tutti cercavano di imitare questo effetto orripilante (ovviamente ci sono cascato anch'io) che ha preso il suo nome, appunto, effetto Dragan.

Scopro ora che non solo se ne parla ancora, ed esistono un sacco di tutorial su come realizzarlo, ma esiste addirittura una pagina wiki in italiano (e il fatto che sia solo in italiano la dice lunga su come fosse una fissazione tutta nostra).

https://it.wikipedia.../Effetto_Dragan

 

Come dice la pagina, il film 300 è un esempio di quell'estetica applicata al cinema (anche se non credo proprio che avessero in mente Dragan, quanto piuttosto il cosiddetto effetto bleach bypass portato all'estremo).


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“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani  - UU)

 


#53 Zpider

    Procrastinatore

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Inviato 29 dicembre 2019 - 00:12

300 a me non piaceva, ma era una scelta estrema in un contesto fumettistico che aveva una sua ragione d'essere. 

 

L'effetto in sè è tremendo, c'è stato un periodo in cui veniva usato anche nel paesaggio... qualche bestia lo fa ancora ma fortunatamente ne vedo sempre meno.

 

joshjsm-1160x500.jpg

 

6315719382_b1c24ea499_b.jpg

 

d6gne6z-94fe7304-4698-4f94-8fc0-1e85433e

 

L'apprezzare cose del genere credo possa essere considerato un disturbo della sfera cognitiva. 


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#54 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 29 dicembre 2019 - 00:41

Di peggio c'è solo la fotografia hdr coi paesaggi iperdrama e i tramonti infuocati asd

 

178.jpg

 

 

Twin mi piacciono mille cose e dirlo mi sembra fin banale, l'altra sera ho rivisto per la milionesima volta 2001, fotografia da lacrime asd l'ultimo che m'ha lasciato di sasso il Nosferatu di Herzog. Boh ma mille davvero... Paris Texas e l'Amico Americano di Wenders? I 70 son quelli che mi danno più soddisfazione, ultimamente. Ci sono anche pellicole che s'avventurano nei territori che ho criticato ma lo fanno con misura e gusto, risultando per nulla fastidiose (ora mi viene in mente Hostiles). Non parlavo dei casi estremi di visione autoriale (à la Fury Road appunto), in Wes Anderson è talmente una scelta personale da non darmi fastidio, è il suo stile che s'è fatto da solo.


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#55 Twin アメ

    pendolare pre post attilio lombardo

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Inviato 29 dicembre 2019 - 10:23

300 a me non piaceva, ma era una scelta estrema in un contesto fumettistico che aveva una sua ragione d'essere. 

 

L'effetto in sè è tremendo, c'è stato un periodo in cui veniva usato anche nel paesaggio... qualche bestia lo fa ancora ma fortunatamente ne vedo sempre meno.

 

joshjsm-1160x500.jpg

 

 

 

 

 

L'apprezzare cose del genere credo possa essere considerato un disturbo della sfera cognitiva. 

 

Ecco, avevo cercato proprio esempi simili senza trovarli, da cavarsi gli occhi con un cucchiaio asd

 

Twin mi piacciono mille cose e dirlo mi sembra fin banale, l'altra sera ho rivisto per la milionesima volta 2001, fotografia da lacrime asd l'ultimo che m'ha lasciato di sasso il Nosferatu di Herzog. Boh ma mille davvero... Paris Texas e l'Amico Americano di Wenders? I 70 son quelli che mi danno più soddisfazione, ultimamente. 

 

Un po' quello che potremmo definire un look "pellicoloso" ma neutro, che è esattamente quello che piace a me in questo periodo (in cui scatto quasi solo a pellicola).
Quello che mi piace della pellicola è che anche se fai un perfetto bilanciamento del bianco, gli altri colori avranno sempre un loro carattere peculiare difficilmente prevedibile, in base all'emulsione, alla sovra o sotto esposizione e alla direzione della luce.


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“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani  - UU)

 


#56 Tom

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Inviato 29 dicembre 2019 - 11:42

O Solaris, grazie al cazzo che Kubrick, Herzog e (il) Wenders (di quegli anni) ti danno soddisfazione.
Pure il color grading qui sotto inquisizione darà soddisfazione a un tuo omologo tra trent'anni, quando questa tecnica sarà storicizzata e probabilmente vedrà solo gli esempi virtuosi selezionati dalla falce del tempo.

Vai a vedere cosa scriveva in diretta quella megera di Pauline Keane sui colori e le immagini di 2001, ed era una di quelle che stabiliva il buon gusto dell'epoca.
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#57 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 29 dicembre 2019 - 11:45

ok ma io parlo per me :D

 

 

non era una classi delle tecniche dei decenni su, solo uno sfogo e una scusa per parlarne


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#58 Tom

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Inviato 29 dicembre 2019 - 12:07

È per fare l'avvocato del diavolo. ;)

E tanto per continuare, ieri ho intravisto in TV "City of Ember", young adult sfigato del 2008, ed era un trionfo del color grading più ignorante in ogni singola fottuta inquadratura. Eppure (per quello che ho seguito) aveva un senso nel dare atmosfera ai vari ambienti di una città sotterranea priva di luci naturali. Non era assolutamente un uso creativo alla George Miller o Wes Anderson (nè Dante, porcodiuncane), era solo un gran trionfo di luoghi comuni cromatici, ma a suo modo funzionava, almeno quanto il flou 70s era congeniale al Superman di Donner.
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#59 tonysuper

    Classic Rocker

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Inviato 11 aprile 2020 - 14:46

I film anni 50 e 60 non li considerei, facevano quello che Kodak e Fuji permetteva loro.

 

I margini per poter "decidere" post erano risicatissimi e molti "difetti" da voi riscontrati erano i limiti della tecnologia dell'epoca.

 

Nel digitale questo "orange & teal" ha fracassato i marroni, ma il color grading è indispensabile, altrimenti è tutto una curva piatta con poco contrasto ed incarnato magenta o arancione a seconda della marca di videocamera o con i colori che cambiano al cambiare di lente.

 

Diciamo che ci vorrebbe un color grading più "discreto".


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#60 thom

    The infrared insert of memory encouragement immersion

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Inviato 02 maggio 2020 - 18:05

Inficia, rovina, svilisce e banalizza tutto. Non risparmia nessuno, dall'indie squattrinato all'autore più prestigioso, dal videoclip modaiolo al direttore della fotografia pluripremiato.

 

stavi pensando al Vittorio Storaro di Wonder Wheel?

 

ok la necessità di ricostruire, più che una Coney Island anni '50, una cartolina di Coney Island anni '50, però lui (o chi per lui) ci è andato troppo pesante per i miei gusti (tonnellate di giallo); peccato perché il lavoro sulle luci è la solita bomba senza eguali e pure il film tra i migliori Woody Allen degli ultimi anni

 

Schermata-2017-12-24-alle-18.55.10-1017x

 

wwwawinslet.jpg

 

wonder-wheel-temple.jpg

 

maxresdefault.jpg


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#61 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 06 gennaio 2022 - 12:08

Passano gli anni e non accenna ad andarsene, anzi.

 

Visto ieri sera The Green Knight.

 

the%20dark%20knight.jpg

 

Bel film, soprattutto a vedersi. C'è proprio manico. Ma quant'è digitale quell'immagine...

 

E chiaramente è una scelta, quasi pittorica. Avrei preferito però che l'intervento fosse live, durante le riprese, non in post su Da Vinci Resolve. Gl'è presa la frenzy del controllo creativo, d'altra parte una volta pagata la licenza del software non vuoi metter le mani ovunque? Non c'è inquadratura in cui i colori non siano pesantemente ritoccati (esaltati, ma di fatto appiattiti) in post.

Lo stesso approccio ovviamente si riflette nella CGI. Il volpino deve fare esattamente i movimenti che vuoi che faccia, entrare da lì e uscire da là, non puoi riprenderne uno vero che fa il cazzo che gli pare e ti fa rigirare la scena 10 volte. Già che sei lì, al castello sullo sfondo mettici un po' di nebbiolina così il matte per farlo più epico si fonde meglio. Quando inquadri il protagonista da dietro metti una luce sullo sfondo e fagli la backlight che sembra Zuckerberg nel metaverso. E anche i giganti annegali in un mare di nebbia in Photoshop, così l'immagine sembra più armoniosa e fantasy.

 

Il risultato è un film indubitabilmente bello a vedersi, ma dove tutto risulta posticcio. Artefatto, ma in modo cheap, affannandosi per aderire al look del tempo.


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#62 simon

    Scaruffiano

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Inviato 06 gennaio 2022 - 14:43

Post molto bello. Da appassionato di fotografia ai tempi di instagram ho iniziato ad avere un rigetto quasi etico verso certi eccessi e scelte facili ma nel contesto cinematografico, come alcuni hanno detto, trovo che in realtà siamo in un periodo di uso consapevole inedito in passato, sia per varietà che per qualità. Fatico a trovare uno standard o un'omologazione nell'ultimo ventennio (semmai esistono canoni di genere) e anche se è vero che esistono scelte palesemente ruffiane, ci sono anche tanti autori che usano la fotografia come elemento narrativo in modo mirato e convincente, e questo lo trovo positivo. 

 

Cioè, alla fine nello stesso periodo troviamo:

 

Fighetteria acido saturata

 

3b414a5b7b85c1bfea1781d106eba539.png

 

 

nicolas_winding_refn_drive.jpg

 

Pastellosi a dinamica ridotta

 

wes_anderson_colour_index-770x513.jpg

 

 

tumblr_o2p1rtcgsK1tvvqeko1_500.jpg

 

4944cb3d05a0d8983e9f327722f28c47.jpg

 

Desaturati più o meno tonalizzati

 

8b9275fa32c4fefe0c7632d084739811.jpg

 

cinema-palettes-famous-movie-colors-the-

 

Naturali crudi

 

Burning-700x430.jpg

 

Lufficiale_e_la_spia_Dujardin.png

 

82847a5f4caf15e08c52e91b8ee54a06.jpg

 

And so on...

 

In definitiva io non trovo una situazione drammatica di appiattimento... anzi. Il cattivo gusto ha sicuramente ampi margini di manovra ma in generale mi pare che abbiamo scavallato il periodo di ubriacatura.

 

Andate a rivedervi in altissima qualità JE VOUS SALUE, MARIE di Godard.. è un esercizio di puro esorcismo contro questa spazzatura.

 

L'uso del colore in GODARD e in GREENAWAY.. quando il cinema dominava esteticamente-intellettualmente il mondo, anche scandalizzando (vedi il secondo).

 

Un utente di cui non ricordo il nome ha sintetizzato perfettamente (parlando di Caravaggio) lo stato dell'arte del "colore" dopo aver visto il film di PEDRO COSTA, ovvero VITALINA VARELA..

 

PS: Non riesco a trovare da nessuna parte i film di LEV DIAZ.. che a priori sento miei.. 


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„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

CARMELO BENE
 

 

 


#63 thom

    The infrared insert of memory encouragement immersion

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Inviato 10 gennaio 2022 - 12:05

Bel film, soprattutto a vedersi.

 
sul serio? per me è un no a tutto campo, dal color grading pigro ed insistito (la prima metà del film con un orange and teal fine anni '90), sino alla mancanza di forza narrativa sufficiente per sostenere il poema, nonché numerosi spunti visivi/narrativi buttati lì a caso senza sviluppo (i giganti e l'orrida volpe su tutti)

 
sintetizzerei la trama che scaturisce da tale pasticcio così: il viaggio di un hipster che diventa uomo imparando a sagomarsi correttamente la folta barba

 

PS: Non riesco a trovare da nessuna parte i film di LAV DIAZ.. che a priori sento miei..
 
è vero si trova poco, ho visto The Woman Who Left su raiplay/fuori oriario anni fa, ma sono quasi certo l'abbiano tolto: quello è il bianco è nero più splendido che abbia mai visto; si trova inoltre The Halt su mubi

 

 


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#64 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 10 gennaio 2022 - 12:15

sul serio? per me è un no a tutto campo, dal color grading pigro ed insistito (la prima metà del film con un orange and teal fine anni '90), sino alla mancanza di forza narrativa sufficiente per sostenere il poema, nonché numerosi spunti visivi/narrativi buttati lì a caso senza sviluppo (i giganti e l'orrida volpe su tutti)
 
sintetizzerei la trama che scaturisce da tale pasticcio così: il viaggio di un hipster che diventa uomo imparando a sagomarsi correttamente la folta barba


 

Il color grading è assassino, così come la pervasività della cgi e l'insistenza con cui cerca l'effetto, però si vede che "ci tiene", ci prova sempre e in qualche caso ci riesce. C'è attenzione su quel fronte, in un genere solitamente appaltato ai grossi budget e al grosso pubblico. Da affamato di immaginario sono grato quando qualcuno contribuisce, pur accusando il doppio ogni sciatteria (ciao Dune), e questo alla fine, pur con tutte le paraculate che mette in campo e tutti i trend a cui s'accoda, finisce con l'essere un'opera con una sua identità e un suo apporto (controverso).

È schiavo di questi anni e li porta all'estremo.


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#65 thom

    The infrared insert of memory encouragement immersion

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Inviato 10 gennaio 2022 - 12:28

È schiavo di questi anni e li porta all'estremo.

 

tendenzialmente mi aspetterei più rigore da te, infatti ho guardato il film pungolato dal tuo giudizio positivo

 

capisco il ragionamento, ma mi pare che quasi tutto ciò che esce dagli amazon studios/netflix sia schiavo di questi anni, nel senso che si sentono i nobili cavalieri investiti di portare avanti un certo immaginario in cui il tratto seduttivo della forma prevale smodatamente su ogni funzione narrativa (credo quest'ultima possa essere una delle definizioni di kitsch)

 

la differenza è che ogni tanto netflix ci imbrocca, mentre non mi viene in mente nulla di decente uscito dagli amazon studios (a braccio direi forse l'immensità della notte, sempre se contestualizzato nella categoria divertissement), per cui ero curioso di vedere il cavaliere hipster


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#66 bluetrain

    Fourth rule is: eat kosher salamis

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Inviato 10 gennaio 2022 - 12:46

 

 

PS: Non riesco a trovare da nessuna parte i film di LAV DIAZ.. che a priori sento miei..
 
è vero si trova poco, ho visto The Woman Who Left su raiplay/fuori oriario anni fa, ma sono quasi certo l'abbiano tolto: quello è il bianco è nero più splendido che abbia mai visto; si trova inoltre The Halt su mubi

 

 

 

 

Su Mubi ce ne sono 6 mi pare, basta avere quelle 800 ore ti tempo per vederli vista la durata media satatanghiana dei suoi film.

 

EDIT: ho controllato, The Halt scade tra un giorno!


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#67 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 10 gennaio 2022 - 12:47

Che poi il senso è l'opposto, quel cavaliere è un mediocre in tutto e per tutto che fallisce ogni prova non in quanto "malvagio", ma in quanto essere comunemente abietto, codardo ed egoista. Pur non essendo una merda tout court cede a ogni singolo vizio.

 

Purtroppo poi l'attore lì è un cane assoluto asd che ok, fa la parte del cane, ma comunque dà noia. Probabilmente il casting perfetto sarebbe stato Adam Driver, che ruoli simili ha già saputo interpretarli (The Last Duel e Star Wars VII).

 

Capisco il tuo disappunto, occhio però perché in mezzo ai trend e al grading ci sono davvero buone inquadrature e belle immagini. Non so a quale "scuola" streaming ti riferisca tu (a parte i colori), per me i prodotti in questo genere che "ci provano" sulle immagini non sono tanti – in genere conservano le energie per il 90% della pellicola per giocarsi l'asso in quelle 3 inquadrature furbe, mentre qua lui ci prova in ogni inquadratura.

I giganti a me, al netto del ritocco del colore e della nebbiolina, son piaciuti. E sono uno degli episodi il cui senso è più facilmente rintracciabile. Più che singoli episodi terribili (volpina a parte) c'è un costante eccesso di digitale davvero stucchevole.


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#68 100000

    Enciclopedista

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Inviato 12 gennaio 2022 - 13:55

Più che singoli episodi terribili (volpina a parte) c'è un costante eccesso di digitale davvero stucchevole.

d'accordo su questo, però d'accordo anche con thom: ultimamente sei meno rigoroso di quanto vorresti farci credere

questo film non è certo il male (dai è inutile girarci intorno: i film per le piattaforme sono i nuovi film per la tv o direct-to-video, ogni tanto c'è anche quello buono ma in generale la mediocrità regna sovrana), però è l'apoteosi di ciò di cui ti lamenti in questo topic

 

comunque ok per me, sempre meglio di dune


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#69 solaris

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Inviato 12 gennaio 2022 - 14:24

Dovessi vedere solo roba immacolata mi rimarrebbero 2 pellicole da festival di Locarno all'anno, di cui nessuna nell'ambito "immaginazione".


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#70 100000

    Enciclopedista

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Inviato 12 gennaio 2022 - 14:36

sad but true


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#71 dick laurent

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Inviato 12 gennaio 2022 - 14:49

Solaris non ricordo se l'ho già detto ma posso dire che la tua crociata la capisco fino a un certo punto? Nel senso che mi ricordano un po' quei discorsi sulla musica tipo "la chitarra va usata senza effetti, altrimenti è come barare", "i sintetizzatori non sono veri strumenti", "i musicisti nei dischi dovrebbero mettere solo quello che poi sono in grado di suonare dal vivo", "registrare parti accelerate o registrare editando varie take su un disco è barare", e roba del genere. Voglio dire, per me conta il caso specifico che magari può essere sciatto/modaiolo/poco efficace ma in generale penso che qualsiasi trucco o tecnologia di per sè vada benissimo, incluse computer grafica e ritocco del colore e che l'importante sia il risultato, comunque venga ottenuto. Mentre ho l'impressione che a te non vada bene proprio il mezzo. Magari ho capito male però ho un po' quell'impressione.


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#72 solaris

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Inviato 12 gennaio 2022 - 17:04

Solaris non ricordo se l'ho già detto ma posso dire che la tua crociata la capisco fino a un certo punto? Nel senso che mi ricordano un po' quei discorsi sulla musica tipo "la chitarra va usata senza effetti, altrimenti è come barare", "i sintetizzatori non sono veri strumenti", "i musicisti nei dischi dovrebbero mettere solo quello che poi sono in grado di suonare dal vivo", "registrare parti accelerate o registrare editando varie take su un disco è barare", e roba del genere. Voglio dire, per me conta il caso specifico che magari può essere sciatto/modaiolo/poco efficace ma in generale penso che qualsiasi trucco o tecnologia di per sè vada benissimo, incluse computer grafica e ritocco del colore e che l'importante sia il risultato, comunque venga ottenuto. Mentre ho l'impressione che a te non vada bene proprio il mezzo. Magari ho capito male però ho un po' quell'impressione.

 

Tutti i film, tutti, stanno abusando dell'autotune, in modo più o meno marcato ma tutti.

Ora, a me piacciono gli utilizzi creativi dell'autotune, ma converrai che vederlo usato adeguandosi allo stesso gusto in qualsiasi tipo di film e scena diventa svilente per il patrimonio d'immagini contemporanee.


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#73 dick laurent

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Inviato 12 gennaio 2022 - 17:44

 

Solaris non ricordo se l'ho già detto ma posso dire che la tua crociata la capisco fino a un certo punto? Nel senso che mi ricordano un po' quei discorsi sulla musica tipo "la chitarra va usata senza effetti, altrimenti è come barare", "i sintetizzatori non sono veri strumenti", "i musicisti nei dischi dovrebbero mettere solo quello che poi sono in grado di suonare dal vivo", "registrare parti accelerate o registrare editando varie take su un disco è barare", e roba del genere. Voglio dire, per me conta il caso specifico che magari può essere sciatto/modaiolo/poco efficace ma in generale penso che qualsiasi trucco o tecnologia di per sè vada benissimo, incluse computer grafica e ritocco del colore e che l'importante sia il risultato, comunque venga ottenuto. Mentre ho l'impressione che a te non vada bene proprio il mezzo. Magari ho capito male però ho un po' quell'impressione.

 

Tutti i film, tutti, stanno abusando dell'autotune, in modo più o meno marcato ma tutti.

Ora, a me piacciono gli utilizzi creativi dell'autotune, ma converrai che vederlo usato adeguandosi allo stesso gusto in qualsiasi tipo di film e scena diventa svilente per il patrimonio d'immagini contemporanee.

 

 

buona analogia in effetti, vabbè se non è il mezzo il problema in generale capisco di più il tuo punto di vista.


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#74 thom

    The infrared insert of memory encouragement immersion

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Inviato 12 gennaio 2022 - 17:44

direi che dopo questa ulteriore apertura di solaris i tempi sono maturi per uno scisma, in un'ottica di essere più realisti del re

sarei onorato di presiedere tale ala estremista: per capirci se solaris è il salvini della lega contro il color grading (paragone che sono certo apprezzerà) io vorrei essere il roberto fiore della situazione

 

penserò ad un nume tutelare che darà il nome a tale movimento di liberazione del colore dal giogo dell'autotune, che direi sta già facendo bei danni nella musica


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#75 solaris

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Inviato 12 gennaio 2022 - 17:56

Camerati! Non fatevi intortare dalle sirene di thom e dei curvapiattisti*! 

 

*

RGB-curve-.gif

 

 

 

Per il nume tutelare propongo Michelangelo Buonarroti, giovane rivale di Da Vinci (Resolve).

 

61YRVgWGZSS.jpg


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#76 thom

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Inviato 12 gennaio 2022 - 18:16

pensavo più che altro ad un Malick per la pulizia nella fotografia, che dici? (la)GNOSI FOTOGRAFICA


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#77 William Blake

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Inviato 12 gennaio 2022 - 18:25

 

Bel film, soprattutto a vedersi.

 
sul serio? per me è un no a tutto campo, dal color grading pigro ed insistito (la prima metà del film con un orange and teal fine anni '90), sino alla mancanza di forza narrativa sufficiente per sostenere il poema, nonché numerosi spunti visivi/narrativi buttati lì a caso senza sviluppo (i giganti e l'orrida volpe su tutti)

 
sintetizzerei la trama che scaturisce da tale pasticcio così: il viaggio di un hipster che diventa uomo imparando a sagomarsi correttamente la folta barba

 

 

 

mi hai fatto ridere. e in realtà concordo, l'ho trovato davvero inerte.


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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#78 John Trent

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Inviato 12 gennaio 2022 - 20:19

Se per voi the Green Knight è brutto a vedersi non guardate mai l'ultimo di Allen dove si passa da visi costantemente arancioni tipo filtro tramonto all'esterno a visi tutti neon blu negli interni. Mai visto un film di quel livello fotografato così male. E dire che c'è Rotunno alla fotografia ma probabilmente avrà l'Alzheimer.
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#79 William Blake

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Inviato 12 gennaio 2022 - 20:25

Ma non è mica brutto a vedersi il film di Lowery. Per me è un campionario di immagini inerti e ipertrofica color correction, però, la bruttezza è un'altra cosa. Concordo (e l'ho pure sottolineato nella recensione) sul passo indietro visivo di Rifkin's Festival, ma il cinematographer è Storaro. Direi che Rotunno ormai è polvere
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#80 John Trent

    Genio incomprensibile

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Inviato 13 gennaio 2022 - 09:56

Una riflessione che è soprattutto una domanda a chi ne sa di più: il "problema" color grading quanto è conseguenza della mancata rivoluzione digitale? A me sembra che un uso realmente creativo del digitale, che implicava un nuovo modo di filmare e obbligava lo spettatore a un nuovo modo di vedere, si sia esaurito con qualche sparuta sperimentazione iniziale, diciamo a cavallo tra fine anni '90 e primi anni 2000 (il manifesto dogma, 28 giorni dopo, Inland Impire come esempio più tardo). Ma poi c'è stata un'improvvisa marcia indietro, filmare in digitale per ottenere esattamente la stessa estetica rassicurante e riconoscibile della pellicola. Ma il digitale (forse qui sbaglio) non da un'immagine più piatta e meno ricca di dettagli? Un'immagine più "noiosa" per il nostro cervello? Quanto posizionare un'illuminazione live modifica la ripresa digitale se non la vado poi ulteriormente a ritoccare? Da qui credo il ritocco estremo in post produzione per ricreare quelle stratificazioni, quella pasta quasi concreta della pellicola.

Detto questo: quali sono invece gli esempi virtuosi? Certo, e mi ripeto, i film girati consapevolmente in digitale richiedono un certo sforzo per farsi apprezzare di primo impatto, rivisto oggi per esempio proprio Inland Impire lascia una buona mezz'ora di sconcerto tra immagini sgranate e i colori sparati a mille delle scene diurne...Lynch usò addirittura l'autofocus delle cineprese come un amatore qualsiasi.
Mi ricorda un po' l'ingresso del sonoro: da arma in più di creatività a scappatoia per creare più facilmente storielle comprensibili a chiunque, fondamentalmente la lettura dei cartelli di dieci anni prima, così come oggi un modo facile facile di filmare e montare (e ritoccare) due attori che parlano.
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#81 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 13 gennaio 2022 - 10:18

Il digitale è sicuramente più facile da usare e più economico ma la pellicola è ancora superiore secondo me, se a livello di colori ormai lo resa è abbastanza simile rimane piuttosto evidente lo scarto sulla profondità di campo, l'effetto per così dire "schiacciato" dei film in digitale, pur essendo stato molto migliorato, è ancora un limite evidente di questo formato.

Non per nulla registi che la utilizzano molto come Tarantino, Scorsese e soprattutto Spielberg non si smuovono dall'uso della pellicola.


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#82 John Trent

    Genio incomprensibile

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Inviato 13 gennaio 2022 - 10:31

Infatti: appunto si dovrebbe utilizzare il digitale in altro modo, esponendone perfino i difetti, usato così è solo una pallida imitazione. Ho omesso nel post di prima il fatto che molti registi (per lo più ad Hollywood) usano ancora la pellicola per non appesantire il discorso, ma ormai fa poca differenza: questi film sono girati in pellicola ma proiettati in digitale (e quindi riversati in digitale) per cui abusano anch'essi dei soliti trucchetti, evidentemente consapevoli che perderanno l'estetica originaria nel riversamento.

Scusate se giro sempre intorno ai soliti nomi ma per me uno che maneggia bene l'immagine digitale è Boyle, che non ha paura del sole di mezzogiorno che crea quell'effetto "riflesso accecante su vetro" per esempio o non esita a sporcarsi le mani con la messa a fuoco scarsa in alcune circostanze, anzi a volte usa direttamente immagini da telecamere a circuito chiuso.
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#83 Tom

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Inviato 13 gennaio 2022 - 10:54

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#84 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 13 gennaio 2022 - 11:03

Scorsese e soprattutto Spielberg non si smuovono dall'uso della pellicola.

 
Questi due con gli ultimi disastri di color grading che hanno fatto eviterei di metterli fra i virtuosi.
 
 
 
Io non sono del giro quindi non saprei bene. A me sembra una conseguenza della rivoluzione digitale nel cinema, cioè dovendo tutto passare prima o poi dal digitale tutto fa quel passaggio in quei software.
Sicuramente una parte della colpa ce l'ha instagram coi suoi filtrini. Un'altra, i software dedicati che, ok, rispondono solo a una domanda già esistente, ma migliorando e diffondendosi contribuiscono ad alimentarla. Un po' come le copertine degli album anni 90. Da qui si sono create nuove figure professionali che gli studi hanno assunto, che si formano tutte sulle stesse basi e che devono giustificare il loro stipendio. A me sembra che addirittura a volte possano influenzare in post il lavoro del direttore della fotografia, e nel caso di Netflix sembrano quasi obbedire alle stesse linee guida. Menzione anche per tutte le varie teorie del colore for dummies che han preso piede come un cancro in questi anni.
In generale, credo che alla gente quel look faccia molto "cinema", e faccia percepire uno stacco maggiore fra la ripresa professionale e i filmatini della gita in montagna che tutti oramai possono agilmente fare coi cellulari.


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#85 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 13 gennaio 2022 - 11:17

A discolpa di Scorsese mi sembra che The Irishman a causa della necessità del lavoro sul ringiovanimento degli attori sia stato girato per la maggior parte in digitale...


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#86 John Trent

    Genio incomprensibile

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Inviato 13 gennaio 2022 - 11:19

Sì, stiamo dicendo la stessa cosa, in pratica si applica al digitale il filtro cinema per fare capire alla gente che sta vedendo un film, solo che è dura andare in senso opposto perché in automatico si creano altre critiche (sembra il filmino di natale o peggio una fiction di Rai uno) e credo che lo spettatore generalista sarebbe un attimo in difficoltà se tutto fosse girato come Festen o The Blair Witch Project (faccina che ride).

Solaris: l'hai visto l'ultimo Allen? In effetti questi grandi vecchi col color grading sembrano mio padre quando prova ad usare lo smartphone (altra faccina che ride).

P.S. perché non apriamo un topic su The Green Knight che mi sembra piuttosto emblematico dei tempi sia a livello stilistico che tematico? Metto le mani avanti: a me è piaciuto moltissimo.
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#87 John Trent

    Genio incomprensibile

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Inviato 13 gennaio 2022 - 11:29

Ella Madonna perché? Dai l'ultimo di Allen visivamente è tremendo davvero. Comunque spiegati meglio, ho spiegato che sono teorie mie sul ricorso estremo al colore grading ma che esprimevo soprattutto dubbi e domande.

Ah forse ho capito, ne contesto l'abuso e un po' mi spiace che la forza punk e di rottura dell'immagine digitale abbia avuto pochi sbocchi, non è un discorso "ah oggi fa tutto schifo..." Anzi come detto: The Green Knight (anche esteticamente) per me è quasi un capolavoro.
Un altro film che mi aveva colpito a livello estetico è "Midsommar", mi sembrava anzi che non ci fosse per niente color grading soprattutto nelle scene diurne all'aperto.

Edit: mi ricordo Tom di un tuo intervento in cui dicevi che ogni epoca ha le sue caratteristiche estetiche peculiari coi suoi abusi e i suoi difetti e che questa è un'estetica come un'altra e sono assolutamente d'accordo e infatti io sono qui per discuterne l'abuso, non considero il color grading la peste come da titolo e il termine "problema" nel primo post infatti l'ho virgolettato.

Confermo però che un uso diverso del digitale, per creare altro è limitatissimo e un po' mi dispiace.
  • 0

#88 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

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Inviato 13 gennaio 2022 - 11:47

Detto questo: quali sono invece gli esempi virtuosi?


Villeneuve-asldkfjljdfaljsd-600x251.jpg

ovvero come usare la correzione del colore in modo tanto aggressivo quanto geniale (e soprattutto funzionale alla narrazione)


  • 2

#89 thom

    The infrared insert of memory encouragement immersion

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Inviato 13 gennaio 2022 - 12:30

Detto questo: quali sono invece gli esempi virtuosi?


il primo nome che mi viene in mente, di uso intelligente del digitale tout court, anche come nuovo linguaggio narrativo è Soderbergh (tanto che alcune sue scelte di oltre vent'anni fa, penso a Traffic, sono divenute poi autentici clichè per i meno dotati)


  • 0

#90 dick laurent

    ...

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Inviato 13 gennaio 2022 - 13:24

sarò ignorante io ma che vuol dire "come nuovo linguaggio narrativo"? Il passaggio da pellicola a digitale non è stato dettato da ragioni economiche?

 

Tra l'altro Thom, tu che dici di essere estremista sull'uso del colore, per esempio i faretti colorati usati da un Bava in ogni dove nei suoi film come li vedi?


  • 0

dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine


#91 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

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Inviato 13 gennaio 2022 - 14:08

Se per voi the Green Knight è brutto a vedersi non guardate mai l'ultimo di Allen dove si passa da visi costantemente arancioni tipo filtro tramonto all'esterno a visi tutti neon blu negli interni. Mai visto un film di quel livello fotografato così male. E dire che c'è Rotunno alla fotografia ma probabilmente avrà l'Alzheimer.

 

E' Vittorio Storaro (Rotunno è morto lo scorso anno). Non ho ancora visto l'ultimo, ma il lavoro fatto nei precedenti di Allen era (come sempre) eccezionale...


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#92 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 13 gennaio 2022 - 15:30

il discorso mi sembra essere che il color grading non va bene perche' cosi' "sono buoni tutti".


Per me il punto non è mai stato quello, anzi non mi interessa tanto il discorso "scorciatoia" in generale.
La cosa più grave per me è l'appiattimento dell'immaginario e della rappresentazione del mondo (reale o meno). Per ricorrere a una banalità, i paesi del Sud del mondo offrono immagini e bellissime di per sé, senza dovermi sottolineare che siano caldi col filtro giallone (che, anzi, le mortifica a fini di "comprensione" – del pubblico occidentale). Le ombre sono belle per come sono, senza che sian tutte blu-verdi. Le luci sono son tutte arancio. Ecc ecc.
Fosse il singolo film ad adottare queste scelte sarebbe più che legittimo, quando a farlo è tutta un'industria in modo uniforme diventa un problema, per me.

 

E noi qui a parlare dei danni alla civilta' fatti da qualche filtrino colorato e un +10 di saturazione o un -30 di contrasto.


Dai Diodiddio che discorsi Tom, noi siam qua pure a decidere i Talk Talk giusti mentre laffuori c'è Sferaebbasta, ma che è sto populismo :D


  • 6

#93 Twin アメ

    pendolare pre post attilio lombardo

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Inviato 13 gennaio 2022 - 22:20

 

Detto questo: quali sono invece gli esempi virtuosi?


il primo nome che mi viene in mente, di uso intelligente del digitale tout court, anche come nuovo linguaggio narrativo è 

 

Lynch.

Fu uno dei primi entusiasti sperimentatori con INLAND EMPIRE.


  • 0

“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani  - UU)

 


#94 Twin アメ

    pendolare pre post attilio lombardo

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Inviato 13 gennaio 2022 - 22:45

 

il discorso mi sembra essere che il color grading non va bene perche' cosi' "sono buoni tutti".


Per me il punto non è mai stato quello, anzi non mi interessa tanto il discorso "scorciatoia" in generale.
La cosa più grave per me è l'appiattimento dell'immaginario e della rappresentazione del mondo (reale o meno). Per ricorrere a una banalità, i paesi del Sud del mondo offrono immagini e bellissime di per sé, senza dovermi sottolineare che siano caldi col filtro giallone (che, anzi, le mortifica a fini di "comprensione" – del pubblico occidentale). Le ombre sono belle per come sono, senza che sian tutte blu-verdi. Le luci sono son tutte arancio. Ecc ecc.
Fosse il singolo film ad adottare queste scelte sarebbe più che legittimo, quando a farlo è tutta un'industria in modo uniforme diventa un problema, per me.

 

 

 

Sbaglio o non avevi mai risposto a Zpider che portava una serie di esempi di come lo spettro di scelte artistiche sia in realtà molto ampio?

Ed è anche ovvio, sia per la comodità del digitale sia perché viviamo un'epoca eclettica e frammentaria, che è l'opposto dell'appiattimento. Magari nascono mode ma vengono anche centrifugate e superate rapidamente.

Se poi uno guarda 10 serie Netflix a settimana può anche darsi che trovi tutto piatto e uguale, ma allora bisogna anche capire di cosa stiamo parlando.


  • -1

“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani  - UU)

 


#95 royaltyfree

    pivello

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Inviato 13 gennaio 2022 - 23:21

Non vi riesco a seguire. Non capisco perché vi buttate giù così. Su con la vita

 

Si tratta di una delle più grandi innovazioni tecniche della storia del cinema ... Oggi - se sai cosa vuoi e perché - puoi ottenere di tutto. Cosa che prima non si poteva. E si compiono delle magie.

https://www.instagram.com/movieluts/

 

E poi a iniziare il color grading al cinema non è stato Er Cipolla, ma il Maradona della direzione della fotografia, Roger Deakins in "Fratello dove sei". E' considerato tale anche per quello che ha fatto con la cinematografia digitale.

Un reperto storico:

https://www.youtube....h?v=w56rFxPyZno

E giusto per piangere, sul suo stile in generale (c'è anche una parte sulla post):

https://www.youtube....v=Pb4J-KoV7HU

 

La direzione della fotografia cinematografica è una delle arti più vicina alla scienza che esistono, e siamo nel pieno di una rivoluzione della conoscenza.

I ragionamenti artistici restano gli stessi di prima, ma ora possono spaziare in un'universo più grande e facile da controllare.

Negli esempi della seconda parte del video si vede l'ovvia differenza rispetto a quelli della prima parte:

https://www.youtube....v=lINVnA3rVIE

 

P.s.: io capisco che il color grading usato male porti a scorciatoie e ad appiattimento, ma questo non accade perché il mezzo lo consente. Direi in modo molto generico che il problema è che si è dato un grande potere produttivo a chi non lo voleva usare creativamente. Sul perché sia successo questo ci metterei anche il digitale in mezzo, come uno dei tanti fattori, ma non penso sarebbe il più importante.

Questo comporta dei problemi non solo per il color grading, e nemmeno solo per la fotografia.

E tuttavia si è creato un modo di esagerare che ha dato, in modo irrazionale, dei frutti.

Anche i film della Marvel - l'emblema di questa tendenza - hanno creato delle innovazioni, sia tecniche che narrative, e sono essi stessi progrediti strada facendo.

Non penso dunque che il color grading sarà una moda passeggera. Il suo uso incosciente decisamente si.


  • 0

#96 dick laurent

    ...

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Inviato 14 gennaio 2022 - 07:43

Non vi riesco a seguire. Non capisco perché vi buttate giù così. Su con la vita

 

Si tratta di una delle più grandi innovazioni tecniche della storia del cinema ... Oggi - se sai cosa vuoi e perché - puoi ottenere di tutto. Cosa che prima non si poteva. E si compiono delle magie.

https://www.instagram.com/movieluts/

 

E poi a iniziare il color grading al cinema non è stato Er Cipolla, ma il Maradona della direzione della fotografia, Roger Deakins in "Fratello dove sei". E' considerato tale anche per quello che ha fatto con la cinematografia digitale.

 

 

magari col digitale è vero (che poi mi chiedo se Solaris quando parla di giallone e paesaggi del sud non si riferisca a quel film), in generale tornerei un po' più indietro, per dire

 

intolerance-rocking-cradle-shot-griffith

 

intolerance.jpg

 

intolerance_loves_struggle_throughout_th

 

(lo so che Intolerance non fu realizzato con un software ma mi pare che concettualmente siamo sempre lì)

 

 

P.s.: io capisco che il color grading usato male porti a scorciatoie e ad appiattimento, ma questo non accade perché il mezzo lo consente. Direi in modo molto generico che il problema è che si è dato un grande potere produttivo a chi non lo voleva usare creativamente. Sul perché sia successo questo ci metterei anche il digitale in mezzo, come uno dei tanti fattori, ma non penso sarebbe il più importante.

Questo comporta dei problemi non solo per il color grading, e nemmeno solo per la fotografia.

E tuttavia si è creato un modo di esagerare che ha dato, in modo irrazionale, dei frutti.

 

 

Ecco, mi trovo d'accordo con questo.

Anche se mi viene da chiedere perchè se vedo ad esempio l'INLAND EMPIRE nominato sopra il digitale mi dà una sensazione di mancanza di calore, in pratica esattamente lo stesso argomento che i patiti del vinile usano contro i cd, per restare al discorso analogico/digitale.


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#97 John Trent

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Inviato 14 gennaio 2022 - 08:47

Comunque riformulo perché la paternità evidentemente mi ha tolto anche la capacità di scrivere in maniera comprensibile, dato che da un post innocuo, in cui più che altro esprimevo curiosità e invece sono stato accusato addirittura di essere un negazionista no vax di estrema destra (sì Tom* questa mi ha fatto male tipo "pallonata nel ventre")...
Insomma, posto che il color grading è magnifico e la fotografia di ogni film contemporaneo è splendida (nell'ultimo di Allen** poi quei visi arancione pennarello trasportano la commedia in territori fantascientifici inediti), semplicemente: esiste un modo diverso dallo standard di usare il digitale oggi?

Per me è la stessa questione degli effetti speciali digitali: c'è qualcuno che usa la cgi non inseguendo il realismo? Anche perché poi le tecnologie invecchiano e il realismo di oggi è il ridicolo di domani...

*Scherzo Tom, che sei uno degli utenti che leggo più volentieri.

**Fotografia di Storaro e non Rotunno come mi avete fatto notare, Sorry.
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#98 lazlotoz

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Inviato 14 gennaio 2022 - 08:58

Una delle robe del digitale è che il girato è sempre più "flat" proprio per aprire più possibilità a chi lavora in post. 

E allora davvero quel processo lì di colorazione diventa uno strumento della creatività, una possibilità in più per il regista/direttore della fotografia per dare un senso alle immagini.

Pensavo a questo thread l'altro giorno che ho visto Breve film sull'uccidere. Beh, lì è tutto filtri (diegetici ed extradiegetici, ma quando uno è un fenomeno come Kieslowski non c'è da stupirsi) e lavoro incredibile sull'immagine, che è trattata in maniera pittorica.

E allora il lavoro pittorico digitale è quello che più dovrebbe venire fuori in questi anni, forse dovrebbe già esser venuto fuori. Ma in realtà non si è davvero sviluppato come avrebbe potuto. C'è mediamente un appiattimento, tutto è banalizzato perché si tratta di dare un cazzo di colore (il link instagram sopra secondo me spiega bene il dramma).

Perché dall'altra fare il corrispettivo di Kieslowski in digitale non è una roba facile.


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#99 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 14 gennaio 2022 - 09:34

Sì però questa contrapposizione luddisti - progressisti è un po' agé, è ovvio che l'innovazione in sé non sia malvagia e che le responsabilità sian sempre delle persone, però ecco rendetevi conto che è la stessa argomentazione della lobby delle armi USA. Quando una tecnologia semplifica di molto un processo di fatto lo amplifica di suo.

E non si sta proponendo di mettere al bando una tecnologia, si stan solo discutendo le ragioni di un fenomeno.

 

 

Visto che qualcuno citava le luci di Bava: per me qualsiasi effetto "in presa diretta" è lecito. Il problema del ricolorare in digitale è che agisce in modo piatto su un'immagine, quando invece inserire una luce fisica ha un effetto del tutto diverso (backlight, luce su un'area e basta, ecc). Toglierei dal discorso le colorazioni su film sostanzialmente in bn.

 

 

Poi per gusto personale io non reggo molto le immagini su una sola scala, trovo il tono su tono svilente e cheap (anche nelle illustrazioni).


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#100 bluetrain

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Inviato 14 gennaio 2022 - 10:04

Se Breve film sull'uccidere uscisse oggi fatto in digitale + CG, Kieslo temo verrebbe preso a pallonate in faccia per la fotografia.

 

 

 

Visto che qualcuno citava le luci di Bava: per me qualsiasi effetto "in presa diretta" è lecito. Il problema del ricolorare in digitale è che agisce in modo piatto su un'immagine, quando invece inserire una luce fisica ha un effetto del tutto diverso (backlight, luce su un'area e basta, ecc). Toglierei dal discorso le colorazioni su film sostanzialmente in bn.

 

 

Poi per gusto personale io non reggo molto le immagini su una sola scala, trovo il tono su tono svilente e cheap (anche nelle illustrazioni).

 

Hai sicuramente ragione, però ti chiedo una cosa: quanti spettatori sono in grado di cogliere questi elementi? Anche qua dentro eh, non a caso tu sei specialista del settore. Lo so che qua dobbiamo decidere quali siano i Talk Talk migliori (sopravvalutati in entrambe le vesti ovviamente), ma in fin dei conti il discorso che fai è analogo a quello dei synth che "imitavano" i fiati (ad esempio) negli anni 80 in maniera del tutto innaturale (quasi volgare tanto erano posticci) ma hanno dato via a un uso artistico di quei suoni che ha generato un marchio di fabbrica.

Era tutta musica bella? No, anzi per la maggior parte era orrenda anche per l'uso spregiudicato di quel sound (ok, qua su OR non la si pensa così, ma io mi riferisco al mondo reale asd), ma è innegabile che ce ne sia stata anche di bella e che abbia marchiato indelebilmente l'evoluzione della musica pop. 

 

Va beh che ti sta sul cazzo, ma paragonare il CG alle armi come strumento non è un po' forzatino? ashd


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