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[Disco Del Mese] Lana Del Rey - Norman Fucking Rockwell (Polydor, 2019)


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106 replies to this topic

#51 vuvu

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Inviato 09 settembre 2019 - 13:23

 

 

 

magari anche a casa sua durante la stesura di una canzone. In questo caso, sarebbe magnifico a prescindere. asd

vulvu

Qui c'è il copyright di Lassigue. asd
non lo sapevo, voleva essere una risposta all'orrendo "uterina"

cmq potrebbe essere il disco dell'anno di OR?

 

 

Non credo, ci sono svariati pareri contrastanti. 

 

Uterina e vulvu sono simpatici, dai. asd


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"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)

 

"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)

 

La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).


#52 Edgewalker

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Inviato 09 settembre 2019 - 15:08

 

 


 

Credo di aver capito quale fosse il post... stavo per rispondergli io ma poi non ho inoltrato la risposta, non avevo proprio voglia tanto mi sa che davanti a certe convinzioni è inutile provare a far ragionare. Quello che mi stupisce di questi detrattori della Del Rey è che poi tutti pensano che alla fine lei canti sempre le stesse 2-3 canzoni, allora mi chiedo, ma se ognuna delle sue canzoni ha sempre un'impronta melodica così forte e riconoscibile non è che forse è lei a dare al disco quell'impronta nel momento in cui produttori e coautori cambiano sempre ad ogni album?

 

Sarebbe lo stesso discorso da fare per Madonna, Bowie, Janet e altri della cricca - tutta gente storicamente un po' bastonata dalla critica "seria" anche se poi col tempo questi artisti sono andati tutti avanti reinventadosi ed evolvendosi in maniera ben migliore rispetto a tanti ruockers de ferro asd

 

Che poi in qualunque studio di registrazione un minimo professionale ci stanno dentro sempre un nugolo di persone, tra tecnici addetti alla console (che solo loro sanno operare e che costa milioni di $ e col cazzo che le fa fanno toccare), assitenti, musicisti, produttori, discografici e manager, e tutti finiscono col contribuire al prodotto finale. Non solo, ultimamente guardavo documentari sugli Stock Aitken Waterman ai tempi d'oro di fine anni 80, e per quanto chiaramente loro fossero il "prototipo" della catena di montaggio musicale da cima a fondo, quando guardi certi filmati ti rendi conto che spesso il cantante di turno aveva il suo input e che senza quel tassello la canzone non sarebbe mai nata. Il "meccanismo prefabbricato" stava nel modo in cui loro tre selezionavano chi entrava in studio e la strategia di marketing montata ad arte per mandare i propri pupilli al successo, ma la canzone di per se nasceva da uno sforzo abbastanza comune. Senza un duo cockney-speperino come Mel & Kim a sparare rime e cazzate in studio una canzone come Respectable semplicemente non sarebbe mai nata.

 

 

No ma per davvero asd

 

Comunque Lana scrive e co-produce tutto quello che fa, da sempre (e si sente). Poi chiaramente lavora con persone diverse a seconda delle esigenze che ha - una cosa che fanno praticamente TUTTI, nessuno fa tutto da solo. Lo stesso Prince una volta diventato famoso si faceva attorniare della Revolution (un sestetto di musicisti coi controcazzi che hanno gettato idee, linee di basso, ritmiche e quant'altro per far diventare Purple Rain quello che tutti oggi conosciamo). Semmai ci sarebbe da chiedersi sul come mai per certi ascoltatori a una come Lana non viene attribuito direttamente il titolo di autrice, mentre gente come Cave e Springsteen (entrambi eternamente attorniati da una moltitudine di musicisti che da decenni a questa parte non gli lasciano manco aggiustare l'asta del microfono) si prendono questo titolo - titolo che poi, per qualche motivo, diventa indice di una non meglio specificata "superiorita intellettuale" rispetto alla "banale popstar".

 

Poi l'uscita di Lana contro quella recensione pare fuori luogo anche a me. Non c'era davvero bisogno, dal momento che nel campo della musica chiunque per connettersi col pubblico deve creare un'idea, e quest'idea poi diventa un suono che si abbina ad una voce, ad un'immagine, ad un vestito, ad una playlist, ad un cartellone pubblicitario, ad uno scenario per allestire il proprio palco, e via dicendo - insomma, un "prodotto". E pertanto sono prodotti tanto Lana quanto i Pink Floyd (in assoluto gli spendaccioni piu esosi e commerciali della storia dello showbiz), Springsteen e i Sister Of Mercy. Diciamo che posso almeno provare a immaginare la frustrazione che si deve portare dietro lei nel sentirsi definire prontamente come un prodotto, mentre magari Harry Styles viene descritto come l'ultima grande rockstar...

 

Però secondo me qui non è una questione di genere, visto che mi sembra che è come la stai mettendo tu, perchè gente come Joni Mitchell, PJ Harvey, St. Vincent, Erykah Badu e un infinità di altre da chi le conosce sono considerate autori tanto quanto Springsteen, Cave, Cohen e Smith. Quindi, eventualmente, sono i "prodottini" [notare le virgolette] Del Rey, Lovato, Swift e Pia Mia [faccio un mischione di nomi per come possono erroneamente essere viste tutte ammucchiate da un occhio / ascoltatore inesperto] a fare una figura mediocre rispetto alle tipe prima, così come sono i Niall Horan, Ricky Martin, Sandy Marton del caso a fare una figura mediocre rispetto ai signori di prima. Certamente vale pure se incroci i due gruppi di artisti, ma non credo sia una cosa che gioca necessariamente a favore degli uomini rispetto alle donne.


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#53 Tom

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Inviato 09 settembre 2019 - 15:37

Per gli uomini credo sia piu' facile la "redenzione".

Basta un disco un attimo piu' personale o su coordinate una virgola piu' alternative che tutti diventano novelli Scott Walker. Viceversa per le donne "pop" una virgola in piu' di ambizione e' quasi sempre catalogata come capriccio. 

 

Immaginate l'avesse fatto Justin Bieber un disco coi Flaming Lips...


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#54 Edgewalker

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Inviato 09 settembre 2019 - 15:50

Per gli uomini credo sia piu' facile la "redenzione".

Basta un disco un attimo piu' personale o su coordinate una virgola piu' alternative che tutti diventano novelli Scott Walker. Viceversa per le donne "pop" una virgola in piu' di ambizione e' quasi sempre catalogata come capriccio. 

 

Immaginate l'avesse fatto Justin Bieber un disco coi Flaming Lips...

 

A me sembra che le novelle Kate Bush o Nina Simone siano "diventate" le varie Swift e Beyoncè con i loro dischi "conscious" una volta visto che lo stardom puro cominciava a calare [in verità il vero acclaim critico dells Swift arrivò con 1989 dove era tutt'altro che in declino], mentre non penso che gente come Puth [o anche la Trainor, per dare un colpo al cerchio ed uno alla botte] sarebbero capaci di altrettanto. Poi ovviamente un grande marasma in queste discussioni lo fa il confondere chi dice cosa, Damy prima citava ad un certo proposito Bowie, Madonna e Janet Jackson tutti insieme ma non credo che quello che lui dice che certe persone dicono viene detto dallo stesso tipo di persone in blocco.

 

[Il disco dei Flaming Lips partiva con l'essere, per certi aspetti, una discreta chiavica in maniera quasi aprioristica, al punto che la semplice sostituzione di una voce con un altra ne avrebbe migliorato davvero di poco la sorte. Poi meglio quello di tante cose della Cyrus successiva eh, tipo il ritorno all'ovile country.]


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#55 Cyclo

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Inviato 09 settembre 2019 - 15:55

Ci ripensavo proprio in questi giorni al dischetto "indie" di Miley Cyrus asd e di come di fatto sia stato così velocemente dimenticato dall'ascoltatore medio (ma anche da lei, se ha sentito il bisogno di riportarsi in territori più standard, per così dire).


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ma che te ne frega dei meno o dei più sei grande ormai, è ora di pensare a una moto di grossa cilindrata.

 

#56 Damy

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Inviato 09 settembre 2019 - 16:57

 

 

 


 

Credo di aver capito quale fosse il post... stavo per rispondergli io ma poi non ho inoltrato la risposta, non avevo proprio voglia tanto mi sa che davanti a certe convinzioni è inutile provare a far ragionare. Quello che mi stupisce di questi detrattori della Del Rey è che poi tutti pensano che alla fine lei canti sempre le stesse 2-3 canzoni, allora mi chiedo, ma se ognuna delle sue canzoni ha sempre un'impronta melodica così forte e riconoscibile non è che forse è lei a dare al disco quell'impronta nel momento in cui produttori e coautori cambiano sempre ad ogni album?

 

Sarebbe lo stesso discorso da fare per Madonna, Bowie, Janet e altri della cricca - tutta gente storicamente un po' bastonata dalla critica "seria" anche se poi col tempo questi artisti sono andati tutti avanti reinventadosi ed evolvendosi in maniera ben migliore rispetto a tanti ruockers de ferro asd

 

Che poi in qualunque studio di registrazione un minimo professionale ci stanno dentro sempre un nugolo di persone, tra tecnici addetti alla console (che solo loro sanno operare e che costa milioni di $ e col cazzo che le fa fanno toccare), assitenti, musicisti, produttori, discografici e manager, e tutti finiscono col contribuire al prodotto finale. Non solo, ultimamente guardavo documentari sugli Stock Aitken Waterman ai tempi d'oro di fine anni 80, e per quanto chiaramente loro fossero il "prototipo" della catena di montaggio musicale da cima a fondo, quando guardi certi filmati ti rendi conto che spesso il cantante di turno aveva il suo input e che senza quel tassello la canzone non sarebbe mai nata. Il "meccanismo prefabbricato" stava nel modo in cui loro tre selezionavano chi entrava in studio e la strategia di marketing montata ad arte per mandare i propri pupilli al successo, ma la canzone di per se nasceva da uno sforzo abbastanza comune. Senza un duo cockney-speperino come Mel & Kim a sparare rime e cazzate in studio una canzone come Respectable semplicemente non sarebbe mai nata.

 

 

No ma per davvero asd

 

Comunque Lana scrive e co-produce tutto quello che fa, da sempre (e si sente). Poi chiaramente lavora con persone diverse a seconda delle esigenze che ha - una cosa che fanno praticamente TUTTI, nessuno fa tutto da solo. Lo stesso Prince una volta diventato famoso si faceva attorniare della Revolution (un sestetto di musicisti coi controcazzi che hanno gettato idee, linee di basso, ritmiche e quant'altro per far diventare Purple Rain quello che tutti oggi conosciamo). Semmai ci sarebbe da chiedersi sul come mai per certi ascoltatori a una come Lana non viene attribuito direttamente il titolo di autrice, mentre gente come Cave e Springsteen (entrambi eternamente attorniati da una moltitudine di musicisti che da decenni a questa parte non gli lasciano manco aggiustare l'asta del microfono) si prendono questo titolo - titolo che poi, per qualche motivo, diventa indice di una non meglio specificata "superiorita intellettuale" rispetto alla "banale popstar".

 

Poi l'uscita di Lana contro quella recensione pare fuori luogo anche a me. Non c'era davvero bisogno, dal momento che nel campo della musica chiunque per connettersi col pubblico deve creare un'idea, e quest'idea poi diventa un suono che si abbina ad una voce, ad un'immagine, ad un vestito, ad una playlist, ad un cartellone pubblicitario, ad uno scenario per allestire il proprio palco, e via dicendo - insomma, un "prodotto". E pertanto sono prodotti tanto Lana quanto i Pink Floyd (in assoluto gli spendaccioni piu esosi e commerciali della storia dello showbiz), Springsteen e i Sister Of Mercy. Diciamo che posso almeno provare a immaginare la frustrazione che si deve portare dietro lei nel sentirsi definire prontamente come un prodotto, mentre magari Harry Styles viene descritto come l'ultima grande rockstar...

 

Però secondo me qui non è una questione di genere, visto che mi sembra che è come la stai mettendo tu, perchè gente come Joni Mitchell, PJ Harvey, St. Vincent, Erykah Badu e un infinità di altre da chi le conosce sono considerate autori tanto quanto Springsteen, Cave, Cohen e Smith. Quindi, eventualmente, sono i "prodottini" [notare le virgolette] Del Rey, Lovato, Swift e Pia Mia [faccio un mischione di nomi per come possono erroneamente essere viste tutte ammucchiate da un occhio / ascoltatore inesperto] a fare una figura mediocre rispetto alle tipe prima, così come sono i Niall Horan, Ricky Martin, Sandy Marton del caso a fare una figura mediocre rispetto ai signori di prima. Certamente vale pure se incroci i due gruppi di artisti, ma non credo sia una cosa che gioca necessariamente a favore degli uomini rispetto alle donne.

 

 

No la mia non era una questione di genere m/f, ho citato artisti in campo popular che hanno impiegato look e produzione in maniera accentuata al punto da confondere il povero ascoltatore intransigente che stava ad aspettare l'artista "vero" con la chitarra che si faceva tutto da solo (ci avrei potuto inserire anche Timberlake nella lista per dire, un altro che per farsi accettare dalla critica un po' c'ha messo nonostante un disco come FS/LS sia un bignami miliare del sound anni 00). Ma anche lo scagatissimo Boy George, eh. Poi ovvio che Bowie viene trattato sempre meglio rispetto alla Jackson ci mancherebbe, ma anche lui da Let's Dance in poi ha sempre incontrato un certo ostracismo da parte della critica seria tutte le volte che ha cambiato sound, dal synth-pop alla dance alla drum'n'bass etc.

 

Poi oggi il poptimismo ha invertito la rotta di marcia e Beyonce viene trattata meglio della rock band di turno. La recensione di Indie-rock di cui sopra fa quindi parte di una minoranza rispetto al plauso critico che sta ormai accompagnando gran parte delle uscite della Del Rey, ma anche se si tratta solo di una vecchia scoria di un pensiero minoritario proveniente da un'era passata che fa quasi tenerezza, io la trovo comunque parecchio ottusa.


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#57 Edgewalker

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Inviato 12 settembre 2019 - 11:08

 

 

 

No la mia non era una questione di genere m/f, ho citato artisti in campo popular che hanno impiegato look e produzione in maniera accentuata al punto da confondere il povero ascoltatore intransigente che stava ad aspettare l'artista "vero" con la chitarra che si faceva tutto da solo (ci avrei potuto inserire anche Timberlake nella lista per dire, un altro che per farsi accettare dalla critica un po' c'ha messo nonostante un disco come FS/LS sia un bignami miliare del sound anni 00). Ma anche lo scagatissimo Boy George, eh. Poi ovvio che Bowie viene trattato sempre meglio rispetto alla Jackson ci mancherebbe, ma anche lui da Let's Dance in poi ha sempre incontrato un certo ostracismo da parte della critica seria tutte le volte che ha cambiato sound, dal synth-pop alla dance alla drum'n'bass etc.

 

Poi oggi il poptimismo ha invertito la rotta di marcia e Beyonce viene trattata meglio della rock band di turno. La recensione di Indie-rock di cui sopra fa quindi parte di una minoranza rispetto al plauso critico che sta ormai accompagnando gran parte delle uscite della Del Rey, ma anche se si tratta solo di una vecchia scoria di un pensiero minoritario proveniente da un'era passata che fa quasi tenerezza, io la trovo comunque parecchio ottusa.

 

 

Ma prima hai proprio fatto il paragone tra Lana Del Rey, che non viene riconosciuta come autrice ma al massimo sgualdrina pop in decadenza [da alcuni] e Harry Styles, che con la svolta classic rock [almeno superficialmente] invece ha guadagnato credibilità presso un pubblico diverso da quello degli 1D [ma non necessariamente le stesse persone dell'esempio della Del Rey di sopra]. Idem per il discorso critico: il "plauso critico" che artisti pop si sono oggi faticosamente guadagnati è quello di testate che prima non li trattavano [e stai a vede quante mazzette tirava Beyoncè a The Fader], non di quelle più generaliste o del loro settore o della colonna musica del new york times, i Mollica americani della situazione.

 

Il recensore di indie rock è un babbo perchè dà le "colpe" dell'artista alla sua musica, mentre sta roba andrebbe sempre recensita sapendo da dove proviene. Da qui, poi, farmi passare Taylor Swift per Kate Bush o Cardi B per Lauryn Hill, sinceramente no.


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#58 floods

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Inviato 12 settembre 2019 - 14:32

Qualche giorno fa Billboard ha postato una lista con tutte le canzoni delle Dal Rey recensite e in ordine di preferenza.

Premesso che quasi tutte le mie preferite stavano a ridosso della cinquantesima posizione (asd) al primo posto di questa lista c'era... rullo di tamburi... no, lo so che stavate pensando alla coda di Venice Bitch ma non è lei (comunque ben piazzata in settima posizione mi pare)...  Hope Is A Dangerous Thing!

L'ho trovata una scelta curiosa, il pezzo è obbiettivamente bello ma forse un po' troppo tenue e understated, mi sarei aspettato una Video Games o una Shades Of Cool!


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#59 vuvu

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Inviato 12 settembre 2019 - 15:16

E' un pezzo clamoroso, e secondo me ci sta pure. Siamo dinanzi a una melodia genuina, che affonda il cuore e tutto il resto. Un'immediatezza e una bontà melodica che mancano, ad esempio, in tante ballate super luccicanti dell'ultimo di Natasha Khan. asd


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#60 floods

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Inviato 12 settembre 2019 - 15:19

Pffff non si era capito che ormai per te è tutto un affondare Natasha per far risaltare Lana asd


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Inviato 12 settembre 2019 - 15:20

Pffff non si era capito che ormai per te è tutto un affondare Natasha per far risaltare Lana asd

 

Ma no, è che le preferisco meno acchittate e più carnali. asd


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Inviato 12 settembre 2019 - 15:22

più carnali. asd

 

Ma se in Hope Is A Dangerous Thing è talmente esangue che le cucinerei volentieri una bistecca di cavallo al sangue asd


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#63 floods

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Inviato 12 settembre 2019 - 15:26

Ecco la lista di cui parlavo prima!

 

https://www.billboar...jZFKkAnZXw_ZtyU


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#64 vuvu

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Inviato 12 settembre 2019 - 15:40

 

più carnali. asd

 

Ma se in Hope Is A Dangerous Thing è talmente esangue che le cucinerei volentieri una bistecca di cavallo al sangue asd

 

 

Non mi riferivo solo alla canzone. asd

 

Comunque, listone gustoso e operazione apprezzabile. Certo, non hanno messo "Ultraviolence" o "Venice Bitch" al primo posto, e questo non va bene. 


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#65 floods

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Inviato 12 settembre 2019 - 16:06

Per me aveva già perso credibilità quando ho scorto Bel Air, When The World Was At War e Million Dollar Man in posizioni bassissime :mattarello:


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#66 Seattle Sound

    Non sono pigro,è che non me ne frega un cazzo.

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Inviato 12 settembre 2019 - 16:49

Per me aveva già perso credibilità quando ho scorto Bel Air, When The World Was At War e Million Dollar Man in posizioni bassissime :mattarello:

 

 In my feelings in posizione più bassa di Salvatore grida vendetta 

 

tenor.gif


  • 1

Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)

 

"simpatico comunque eh" (Fily, Forum Ondarock)

 

"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"

"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)


"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"


#67 floods

    l'utente main$tream

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Inviato 12 settembre 2019 - 17:33

E soprattutto tutte dietro la cover di You Must Love Me :facepalm:


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#68 Damy

    pophead

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Inviato 12 settembre 2019 - 20:18

(Salvatore è inascoltabile).


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#69 Kerzhakov91

    Born too late

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Inviato 18 settembre 2019 - 13:42

Un passaggio a vuoto ("Doin' Time", guarda caso l'unico pezzo moderno del lotto) e qualche lungaggine (la coda strumentale di "Venice Bitch" non la trovo così memorabile), ma certamente un gran bel disco con tante belle canzoni, forse davvero il suo lavoro migliore - se la gioca con "Ultraviolence", per quanto mi riguarda. Per una volta, l'abusatissima definizione di "album della maturità" mi sembra più che condivisibile. E brava Lana!


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#70 Cyclo

    Palmen am balkon

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Inviato 07 ottobre 2019 - 17:50

Sono arrivato alla conclusione che NFR! è un gran bell'album, per quanto imperfetto (qualche lungaggine di troppo e Doin' Time bella ma un po' fuori contesto).

Si sposa molto bene con queste giornate di timido sole e prime brume autunnali, o per lo meno io me lo vivo così.


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#71 Cyclo

    Palmen am balkon

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Inviato 23 dicembre 2019 - 20:48

Videino nuovo nuovo per la title track + Bartender + Happiness is A Butterfly.

 

 

Le Tre Grazie  :cool2:


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#72 Tom

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Inviato 23 dicembre 2019 - 21:49

Mi fa morire quando fa bart-T-T-T-tender.

Una trovata da canzonettina country da basso impero del 45 giri, roba da juke box per roadhouse dispersi nel nulla dove viene canticchiata da cameriere sfiorite, eppure... anzi no, nessun "eppure", e' micidiale proprio per quello.


  • 3

#73 kingsleadhat

    कगलु विपश्यना बाद वैश्व

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Inviato 24 dicembre 2019 - 00:48

Per la prima volta ho inserito un disco della Del Rey in una classifica di fine anno. Banalmente, il motivo è che ha messo insieme un gruppetto di pezzi davvero ben confezionati - oltre alle solite, una menzione per la meno citata "California", dal hook lungo e cattivello - e che soprattutto fluisce coerentemente e senza intoppo alcuno. Ascoltando alcune tracce mi sono trovato a sperare che non finissero lì dove l'outro pareva iniziare, che è sempre un buon segnale.

 

* seguono commenti sparsi, non richiesti e poco articolati *

 

Eppure continuo ad avere un problema con lei, ed ha a che fare forse alla lontana con quella storia autentico/artificio di prima. Il problema of course non è l'artificio - altrimenti si dovrebbe buttare a mare buona parte della compagine pop, inclusi Prince e Bowie - ma il suo artificio, che a mio avviso è poco credibile.

La Del Rey non si re-inventa insegnante spirituale e ci parla della kundalini, né si rinomina Dita e passa in rassegna le sue perversioni erotiche. Al contrario, lei gioca con emozioni personali, storie, stralci presumibilmente (auto)biografici e confidenzialità, cioè contenuti cui solitamente affibieremmo l'etichetta di cantautorale, etichetta basata molto spesso su una piattaforma di autenticità (illusoria, d'accordo, ma questa è un'altra storia).

 

Lana Del Rey è una 35enne newyorkese, molto middle class, dichiaratamente cattolica e che ha frequentato le solite scuole bene, che poi è quello che sembra trasparire dalla sua immagine pulita e distaccata. La stessa Del Rey, o un suo costrutto, ci parla poi da quasi un decennio del mondo di una giovane donna dalla biografia vissuta, localizzata in un orientalizzato sud statunitense o alternativamente in un'altrettanto idealizzata e stilizzata versione della west coast. I riferimenti sono quanto di più cliché si possa associare all'America di periferia in senso largo - quella di Boys Don't Cry, per dire un film tra mille. Cliché forse necessari se l'intento è aumentare il proprio appeal presso audience che, o per geografia o per anagrafica, poco conoscono dell'America ma molto dell'immaginario associatovi.

 

A farmi storcere il naso non è tanto il fatto che la DelRey probabilmente sulla LBC non ci sia mai neanche stata, ma la generale superficialità d'immagine con cui il progetto è messo insieme. Dei testi in primis - abbastanza ribolliti e immancabilmente pieni di frasi fatte - e dell'aura decisamente aristocratica e posata della sua estetica per il personaggio Otis Redding, karaoke e trucco sfatto che vuole dipingere. Una dissonanza che provo in tutti i modi a scacciare via quando metto su il disco per non rovinarne la goduria, ma che è sempre lì dietro l'angolo ogni volta che la faccia della Lana mi compare su spotify.


  • 2

#74 Seattle Sound

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Inviato 24 dicembre 2019 - 02:09

 Cliché forse necessari se l'intento è aumentare il proprio appeal presso audience che, o per geografia o per anagrafica, poco conoscono dell'America ma molto dell'immaginario associatovi.

 

 

direi che il punto sta qui,(soprattutto) la prima Lana è uno sfacciato e a suo modo onesto monumento nostalgico all'America costruito a Las Vegas accanto alla torre eiffel di plastica. 

 

source.gif


  • 2

Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)

 

"simpatico comunque eh" (Fily, Forum Ondarock)

 

"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"

"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)


"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"


#75 Damy

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Inviato 24 dicembre 2019 - 12:38

E comunque il prossimo anno arriverà il disco di spoken word...
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#76 Tom

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Inviato 24 dicembre 2019 - 15:24

A farmi storcere il naso non è tanto il fatto che la DelRey probabilmente sulla LBC non ci sia mai neanche stata, ma la generale superficialità d'immagine con cui il progetto è messo insieme. Dei testi in primis - abbastanza ribolliti e immancabilmente pieni di frasi fatte - e dell'aura decisamente aristocratica e posata della sua estetica per il personaggio Otis Redding, karaoke e trucco sfatto che vuole dipingere. Una dissonanza che provo in tutti i modi a scacciare via quando metto su il disco per non rovinarne la goduria, ma che è sempre lì dietro l'angolo ogni volta che la faccia della Lana mi compare su spotify.

 

La finzione del personaggio mi sembra palese e parte del gioco.

Anzi direi che la messinscena della mitomania e' una delle possibili chiavi di lettura della sua opera.

Che lei sia una specie di attrice che interpreta un personaggio, e che attraverso quello reciti una sorta di fiction musicale in cui esplora i luoghi mitici dell'immaginario collettivo musical/cine/tele/letterario e' una premessa indispensabile del suo discorso. Idem che lo faccia attraverso i luoghi comuni piu' cartolineschi e posterizzati, e quindi piu' "pop".

La Long Beach dei suoi dischi e' come la Via Veneto tutta ricostruita in studio de "La dolce vita", perche' la Via Veneto vera non era all'altezza della Via Veneto che tutti si immaginavano. E come le illustrazioni totalmente finte e idealizzate di Norman Rockwell finiscono per descrivere perfettamente l'idea che l'America aveva di se stessa nella prima meta' del 900, le canzoni della Del Rey nella loro finzione al cubo rischiano in futuro di avere da dire piu' di una verita' sulla dolce vita dei 10s.

 

L'esempio piu' stupido e banale che mi viene in mente: quando tra non molto quella moltitudine di splendide ragazze che in questi anni si sono fatte allegramente umiliare in ogni orofizio su youporn e xvideos piangeranno sulle loro giovinezze e innocenze perdute, le canzoni da lost girl della Del Rey saranno la' e saranno la perfetta colonna sonora dei loro rimpianti (magari persino salvandone qualcuna dal trovare Gesu' asd). Lo sono gia', eventualmente, perche' nella musica della Del Rey il presente e' gia' passato e lei gia' lo canta dorandolo di nostalgia. Pur senza negare l'amarezza di fondo, come si vede dalla lucidita' con cui ha sviluppato il suo personaggio di disco in disco: dall'immersione nello spleen decadente di "Born to Die", alla nitida desolazione di "Ultraviolence", dalla stasi sensuale e ofuscante di "Honeymoon", alla presa di coscienza pur senza sbocco di "Lust for Life", fino alla malinconia matura e fatalista di "Norman Fucking Rockwell".

 

Persino l'esordio poi disconosciuto e' un prologo perfetto. Lo riascoltavo tempo fa e, a parte accorgermi che pure quello era gia' un gioiello (e pure di un pop  sorprendetemente "fattone"), ho fatto caso per la prima volta al titolo, "Lana Del Ray A.K.A. Lizzy Grant". Talmente didascalico e simbolico da chiedermi se tutta la storia della pubblicazione poi ritirata non faccia parte di un'elaborata messinscena in previsione di una futura cultizzazione della sua discografia. Cioe', immaginiamo se i dischi d'esordio di due celebri artisti/maschere come Bowie e Dylan si fossero intitolati "David Bowie A.K.A. David Jones" e "Bob Dylan A.K.A. Robert Allen Zimmermam", i fiumi di inchiostro che si sarebbero versati su titoli gia' cosi' autoconsapevoli.


  • 4

#77 kingsleadhat

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Inviato 25 dicembre 2019 - 15:59

...

 

Spoiler

 

A parte le (mie) stupidate, tutto bellissimo, però se davvero le ambizioni sono quelle che sembrano, mi aspetterei un personaggio ben più consumato e sfrontato, invece lei mi pare sempre abbastanza pallida e trattenuta, tutt'al più dispensa sguardi in modalità duck face. Anche quando molla un "motherfucker" qui e lì, il tono mi sembra più da educanda che da lost girl sfatta.

Poi sono d'accordo sull'ultima parte, probabilmente un background teatrale o performativo (come ce l'aveva Bowie per dirne uno tra i citati) avrebbe fatto la differenza qui.


  • 0

#78 Tom

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Inviato 25 dicembre 2019 - 16:46

Spoiler

 

Piu' da AGeG, sarebbe una perfetta sostituta della Massironi...

Spoiler

 


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#79 Seattle Sound

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Inviato 25 dicembre 2019 - 18:02

 

...

 

Spoiler

 

 

ricorda siadl: anatalesiamotuttipiùbuonianatalesiamotuttipiùbuonianatalesiamotuttipiùbuonianatalesiamotuttipiùbuoni

 

Spoiler


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#80 kingsleadhat

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Inviato 26 dicembre 2019 - 16:23

comunque, va dato credito alla DelRey di aver scritto un pezzo del genere - portato ovviamente su tutt'altra dimensione dalla Lange <3

 

 


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#81 floods

    l'utente main$tream

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Inviato 26 dicembre 2019 - 18:54

L'ultimo videoclippone è veramente inutile... peccato perchè per un pezzo come Bartender avrei voluto un video più memorabile (come quello di Doin' Time che forse è il mio preferito di quest'anno).


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#82 Edgewalker

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Inviato 27 dicembre 2019 - 14:30

È passato un pò dall'uscita, quindi posso dirlo con ragionevole certezza: mi è sempre piaciuta in passato in ogni sua incarnazione, mi sembra di capire che qui l'ultimo è quasi la sua opera magna sia per chi l'ha sempre apprezzata che per chi invece la considerava molto meno. Ora, non riesco proprio a capacitarmi dell'acclaim per un disco che, nei frangenti migliori mi sembra proponga un usato sicuro ma inferiore al passato [tra superiorità del repertorio precedente e suo effetto sorpresa], e, nei peggiori, un ammasso informe di progressioni armoniche e linee vocali telefonatissime. Alla fine Doin' Time per me resta la migliore, anche se a malincuore.


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#83 reallytongues

    Pietra MIliare

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Inviato 27 dicembre 2019 - 23:19

Mi fa morire quando fa bart-T-T-T-tender.
Una trovata da canzonettina country da basso impero del 45 giri, roba da juke box per roadhouse dispersi nel nulla dove viene canticchiata da cameriere sfiorite, eppure... anzi no, nessun "eppure", e' micidiale proprio per quello.

È proprio come dico io, questa la seguite solo perchè è gnocca e vi fa le moine. Quante seghe mentali, quante seghe.
Continuate pure se vi fa felice. 

Per me quello che doveva dire lo ha già detto qualche disco fa, ora direi che ha proprio rotto, in tutti i sensi, dalla svenevole musica, ai video 8mm e freak show vari.


  • 1

Caro sig. Bernardus...

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#84 xtc

    Gianfranco Marmoro

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Inviato 27 dicembre 2019 - 23:45

 

Mi fa morire quando fa bart-T-T-T-tender.
Una trovata da canzonettina country da basso impero del 45 giri, roba da juke box per roadhouse dispersi nel nulla dove viene canticchiata da cameriere sfiorite, eppure... anzi no, nessun "eppure", e' micidiale proprio per quello.

È proprio come dico io, questa la seguite solo perchè è gnocca e vi fa le moine. Quante seghe mentali, quante seghe.
Continuate pure se vi fa felice. 

Per me quello che doveva dire lo ha già detto qualche disco fa, ora direi che ha proprio rotto, in tutti i sensi, dalla svenevole musica, ai video 8mm e freak show vari.

 

mi spiace smentire questa tua idea sessista, il colpevole di tutte le recensioni di LANA è il sottoscritto, che essendo sposato da tre anni con un UOMO  difficilmente darebbe 8 ad un disco per delle semplici moine da star, se lana ti ha stufato e non ti piace puoi lecitamente ribadirlo in qualsiasi momento e sede, ma non banalizzare le tue argomentazioni gettandola sul personale, 


  • 0

#85 reallytongues

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Inviato 27 dicembre 2019 - 23:54

Ma guarda che il sessista potresti essere tu, pensando che i sessi siano come compartimenti stagni. La presenza fisica della cantante qui discussa penso sia palpabile pure da donne e omosessuali, anzi direi che il suo immaginario proposto calzi a pennello proprio in personalità più femminee.

Mi fa specie che questa divetta dalle occhiaie finte adottando metodi di marketing degni di una popstar riesca ad abbindolare ascoltatori abituati ad un certo tipo di musica vissuta con un prodotto ruffiano stavolta pure mediocre o almeno non particolarmente meritevole di primati.

Ma all'amore non si comanda e l'amore non ha età e sessi. Beati voi.
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#86 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 28 dicembre 2019 - 01:04

Birillo non te l'ho mai detto ma ti amo
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#87 Seattle Sound

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Inviato 28 dicembre 2019 - 01:56

renzo_ulivieri_incatenato.jpg


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#88 xtc

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Inviato 28 dicembre 2019 - 08:57

Ma guarda che il sessista potresti essere tu, pensando che i sessi siano come compartimenti stagni. La presenza fisica della cantante qui discussa penso sia palpabile pure da donne e omosessuali, anzi direi che il suo immaginario proposto calzi a pennello proprio in personalità più femminee.

Mi fa specie che questa divetta dalle occhiaie finte adottando metodi di marketing degni di una popstar riesca ad abbindolare ascoltatori abituati ad un certo tipo di musica vissuta con un prodotto ruffiano stavolta pure mediocre o almeno non particolarmente meritevole di primati.

Ma all'amore non si comanda e l'amore non ha età e sessi. Beati voi.

ci ricadi nell'inganno, parli degli omosessuali come se fossero femminelle, e poi affermi che sono io a ragionare per compartimenti stagni, oltretutto non hai capito cosa volevo dire e quindi buonanotte, tanto nessuno voleva convincerti di avere altre idee su LANA (legittima quella di pensare che sia un prodotto di marketing, ma non è necessariamente una verità) quanto di non scadere in luoghi comuni sulle attitudini sessuali che portano un ascoltatore ad amare od odiare un artista, Beata i.....


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#89 reallytongues

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Inviato 28 dicembre 2019 - 10:45

Non ho scritto femminnelle e pure io ho una parte femminea. Si forse hai ragione tu, ma non perchè io non abbia ragione, ma perchè hai sollevato giuste critiche ad una mia impressione che dovrebbe essere spiegata meglio e con più semplicità senza entrare in discorsi scivolosissimi e facilmente travisabili (ma anche tu sei travisabile quando affermi che essendo sposato con UOMO sei immune dalle moine da star di una cantante) quindi rilancio in altro modo:
lei è una gnocca con il fisique du role adatto per l'immaginario che porta avanti, a prescindere dagli orientamenti sessuali degli ascoltatori ciò aiuta a creare un prodotto accattivante.
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Caro sig. Bernardus...

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#90 Tom

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Inviato 28 dicembre 2019 - 10:55

Continuate pure se vi fa felice.


Ma pure mi facesse infelice sarebbero cazzi miei.

E comunque il prossimo anno arriverà il disco di spoken word...


Ah, non è una battuta, esce davvero. ashd
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#91 floods

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Inviato 28 dicembre 2019 - 11:01

È passato un pò dall'uscita, quindi posso dirlo con ragionevole certezza: mi è sempre piaciuta in passato in ogni sua incarnazione, mi sembra di capire che qui l'ultimo è quasi la sua opera magna sia per chi l'ha sempre apprezzata che per chi invece la considerava molto meno. Ora, non riesco proprio a capacitarmi dell'acclaim per un disco che, nei frangenti migliori mi sembra proponga un usato sicuro ma inferiore al passato [tra superiorità del repertorio precedente e suo effetto sorpresa], e, nei peggiori, un ammasso informe di progressioni armoniche e linee vocali telefonatissime. Alla fine Doin' Time per me resta la migliore, anche se a malincuore.

Sei un po' troppo severo e disfattista ma in un certo senso non me la sento di contraddirti troppo (anche su Doin' Time)... per me resta un bel disco ma sopravvalutato.


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#92 LM

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Inviato 28 dicembre 2019 - 12:18

Anch'io sono un po' sorpreso dal successo che ha riscontrato questo album, che trovo sicuramente inferiore ad Ultraviolence e forse anche a Lust for Life (di cui avrei certamente capito di più un successo come quello di NFR).

Certo lei continua a sembrarmi molto lontana da certe logiche di marketing sospettate da Succo, basti pensare ai quasi 10 minuti di Venice Bitch e al fatto che se solo volesse potrebbe fare featuring con chiunque per piazzarsi costantemente nelle top chart di tutto il mondo.
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#93 xtc

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Inviato 28 dicembre 2019 - 12:20

Non ho scritto femminnelle e pure io ho una parte femminea. Si forse hai ragione tu, ma non perchè io non abbia ragione, ma perchè hai sollevato giuste critiche ad una mia impressione che dovrebbe essere spiegata meglio e con più semplicità senza entrare in discorsi scivolosissimi e facilmente travisabili (ma anche tu sei travisabile quando affermi che essendo sposato con UOMO sei immune dalle moine da star di una cantante) quindi rilancio in altro modo:
lei è una gnocca con il fisique du role adatto per l'immaginario che porta avanti, a prescindere dagli orientamenti sessuali degli ascoltatori ciò aiuta a creare un prodotto accattivante.

:)  si ha il fisique du role ma personalmente mi ha sempre convinto per l'immaginario sonoro non sessuale, anche se devo ammettere che su molti estimatori questo elemento glamour ha avuto il suo indiscutibile fascino, ma tutta la storia della musica è legata all'appeal sessuale , Beatles in primis....quindi nulla di nuovo   


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#94 PinkFreud

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Inviato 28 dicembre 2019 - 12:45

Anch'io sono un po' sorpreso dal successo che ha riscontrato questo album, che trovo sicuramente inferiore ad Ultraviolence e forse anche a Lust for Life (di cui avrei certamente capito di più un successo come quello di NFR).

Certo lei continua a sembrarmi molto lontana da certe logiche di marketing sospettate da Succo, basti pensare ai quasi 10 minuti di Venice Bitch e al fatto che se solo volesse potrebbe fare featuring con chiunque per piazzarsi costantemente nelle top chart di tutto il mondo.

 

riporto quello che ho scritto nel thread delle classifiche

 

 

su Lana del Rey c'è da sottolineare l'ottimo lavoro di marketing e cioè fare uscire due singoli a quasi un anno di distanza dall'album , in modo da tenere caldo il terreno e come reminder per gli ascoltatori più distratti.

 

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Ja196z8.jpg

superstereo!

*lastfm*

 

 


#95 Piper

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Inviato 28 dicembre 2019 - 12:52

non ho mai amato lana nelle sue precedenti uscite discografiche, anzi mi ha sempre lasciato freddino. questo invece è il suo primo album che mi è piaciuto davvero, che riesco a sentire dal'inizio alla fine.

penso anche di aver capito il motivo: ha smesso di cazzeggiare musicalmente.

i suoi lavori precedenti mi son sempre sembrati posticci, con quelle musiche che mi sembravano appiccicate dietro alla voce in modo maldestro. tanto per poter portare avanti il personaggio "hey faccio la tipa vintage ma ci metto sotto l'elettronica", finendo però per annacquare un pò tutto alle mie orecchie.

 

adesso no, adesso ha dismesso questa impalcatura, adesso è andata all'osso della sua poetica comunicativa. la musica si accompagna meglio con le linee vocali, diventando il giusto scenario dove raccontarci questo immaginario adolescenziale malinconico (pur finto che sia). paradossalmente ha fatto un album che mi suona meglio centrato riducendo, smussando, semplificando e persino banalizzando se vogliamo. 

 

*sono cosciente che potrebbe essere solo l'effetto di un album che si avvicina all'immagine che avevo io di lei, un banale gioco di profezia che si autoadempie.


  • 0
<< Poi ce la prestiamo... Insomma la patonza deve girare>>

Aurelio De Laurentiis ha lasciato la sede dove si stanno svolgendo i sorteggi dei calendari fermando uno sconosciuto che passava su un motorino dicendogli: "Portami via da questo posto". Ed è andato via come passeggero del motorino di uno sconosciuto

 
 Song 'e Ondarock - web Radio|

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Inviato 28 dicembre 2019 - 12:53

Esistono anche tope assurde che però fanno letteralmente cacare e cessi indiscutibili che provocano emozioni infinite. Il collegamento ormonale è un po' banale, dai.  E' un discorso molto superficiale, che potrebbe attecchire al bar, ma fino a un certo punto. Poi se vogliamo confondere i mesi del calendario del meccanico con le canzoni, che dirvi: fate pure, ma scoppio soltanto a ridere.  


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"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)

 

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#97 Seattle Sound

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Inviato 28 dicembre 2019 - 13:10

Anch'io sono un po' sorpreso dal successo che ha riscontrato questo album, che trovo sicuramente inferiore ad Ultraviolence e forse anche a Lust for Life (di cui avrei certamente capito di più un successo come quello di NFR)..

 

L'ultimo musicalmente suona più come un Classico cosa che in certa critica può avere più appeal,molto probabilmente se Ultraviolence (anche per me il suo migliore) fosse uscito oggi avrebbe avuto uguale fortuna ma hai tempi era ancora troppo divisiva, in molti tra critica e pubblico avevano l'idea post born to die di non-artista artificiosa (cosa che in parte ha ancora oggi ma in maniera minoritaria e quasi tutti concentrati tra i commentatori del sito su fb)


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Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
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#98 reallytongues

    Pietra MIliare

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Inviato 28 dicembre 2019 - 13:18

Esistono anche tope assurde che però fanno letteralmente cacare e cessi indiscutibili che provocano emozioni infinite.

Ci sono pure tope assurde che ad alcuni musicalnente fanno cacare ma ad alcuni piacciono e viceversa. Mi pare banale come osservazione

Il collegamento ormonale è un po' banale, dai.

Dal punto di vista razionale, ma non dal punto di vista psicoanalitico,
Non credere che tu abbia tutto sotto controllo è la prima regola della vita.
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Inviato 28 dicembre 2019 - 13:19

 

 

Esistono anche tope assurde che però fanno letteralmente cacare e cessi indiscutibili che provocano emozioni infinite.

Ci sono pure tope assurde che ad alcuni musicalnente fanno cacare ma ad alcuni piacciono e viceversa. Mi pare banale come osservazione

quote name="vuvu" post="2523950" timestamp="1577536110"]Il collegamento ormonale è un po' banale, dai. 
[/quote]
Dal punto di vista razionale, ma non dal punto di vista psicoanalitico,
Non credere che tu abbia tutto sotto controllo è la prima regola della vita.

 

Certo, ma le note musicali combinate non sono di certo vulve da sfondare, suvvia! 


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    Pietra MIliare

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Ne sei sicuro? Rock'n'roll baby!
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