Atteggiamento dello scrivere o del parlare, o anche dell'agire, improntato a una vana e artificiosa ricerca dell'effetto con manifestazioni di ostentata adesione ai più banali luoghi comuni.
ma anche
L'eloquenza come disciplina del parlare o dello scrivere, fondamento di gran parte dell'educazione letteraria dall'antichità classica fino a un'età molto recente
questa forse meno convincente sul populismo
Qualsiasi movimento politico diretto all'esaltazione demagogica delle qualità e capacità delle classi popolari
Approfitto della grande attenzione rivolta verso questo fenomeno per fomentare 4 punti di domande per voi:
1. Il populismo è uno solo?
2. Esiste un populismo di sinistra (Chavez, Morales, Castro, Obama, etc) e uno di destra? (Trump, Bolsonaro, etc.)
3. Esistono gradi di populismo? per esempio, appurato che sia quello di Obama, Renzi, Merkel e anche Zingaretti ("il popolo italiano è meglio di chi lo governa") sia de facto populismo, possiamo differenziare tra diverse forme di populismo? nella scala: estremo/moderato
4. Esiste una differenza di stile? Dentro un qualsiasi populismo (sia di destra, sinistra, moderata, estremista, etc) cioè si può differenziare tra populismo banale-brutto (ripetizione?) e populismo di stile?
Naomi Klein scrive per esempio in uno dei suoi saggi che Carter magari avrebbe vinto contro Reagan con un po' di populismo in più. Sanders un po' più populista della Clinton avrebbe battuto Trump? Il populismo è inevitabile per vincere?