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Steven Soderbergh


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74 replies to this topic

#1 Guest_vegeta_*

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Inviato 04 marzo 2007 - 09:52

Come succede spesso con Soderbergh i suoi film si segnalano più che per gli effettivi meriti artistici, solo per altri fattori circostanti, e vagamenti bizzarri.
Quasi come se i film fossero per il regista americano un mero contenitore di cui si servirsi per stupire il pubblico (e i critici) a tutti i costi. Se "Bubble" fece parlare di sè essendo il primo film ad uscire contemporaneamente in sala e in dvd, "The Good German" è invece un'altra scommessa rischiosa. E' un film noir girato esattamente come se fosse una pellicola di genere degli anni '40.

I successi commerciali di Soderbergh con il ladro Ocean devono avergli permesso di poter fare qualsiasi cosa, anche realizzare opere di questo tipo, che difficilmente potranno trovare un pubblico interessato (e la scarsa distribuzione in sala è la prova che la Warner ci credeva poco).
Bianco e nero d'ordinanza, audio in presa diretta, riprese totalmente in set precostruiti, interpreti molto "teatrali". Se non guardassimo il calendario crederemmo davvero di trovarci nel 1945.
Il lavoro estetico operato da Soderbergh è un saggio di bravura e cinefilia: dalle musiche di Thomas Newman che ricalcano fedelmente le partiture del grande Miklós Rózsa, a Cate Blanchett che interpreta con perfetta mimesi una femme fatale pari a Marlene Dietrich, i titoli di testa, il formato della pellicola, e le innumerevoli citazioni (come il finale che ricorda da vicino "Casablanca"), tutto è di una cura filologica quasi maniacale.

Peccato che dopo i primi 15 minuti l'effetto sorpresa svanisca, e piano piano cresca la convinzione di trovarsi davanti ad un'opera fine a sè stessa. Qual'è il significato dell'operazione di Soderbergh? Cosa c'è oltre alla dimostrazione di una innegabile perizia tecinca?
L'intreccio di "The Good German" è piuttosto macchinoso, e i personaggi non sono quasi mai credibili, "reali". Tutto è così freddo, calcolato, appunto "ricostruito", da risultare terribilmente freddo, e da frenare la partecipazione emotiva dello spettatore.

La sceneggiatura di Paul Attanasio si districa con difficoltà in un plot degno dei noir dei tempi d'oro: il film può essere suddiviso in tre parti distinte, in cui, in ognuna di esse, assumiamo il punto di vista di uno dei tre personaggi principali (Tobey Maguire che interpreta un viscido soldato americano, George Clooney giornalista USA che torna a Berlino per la conferenza di pace del '45, e Cate Blanchett, ex amante di Clooney, sposata con uno scienziato delle SS ricercato sia da americani che russi), ma che fatica appassionarsi davvero.
E nonostante il pessimismo di fondo, anche questo peculiare di certo cinema di genere americano, pare proprio che le buone intenzioni siano rimaste sulla carta.

Una bizzarria più curiosa che riuscita. Per favore signor Soderbergh, lo sappiamo quanto è bravo. Ma la smetta di fare film solo per sè stesso.

6/10
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#2 Guest_vegeta_*

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Inviato 04 marzo 2007 - 10:01

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#3 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 04 marzo 2007 - 22:35

Una noia...ma una noia di quelle che proprio si salvi chi può..
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#4 Guest_eustache_*

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Inviato 04 marzo 2007 - 22:45

Soderbergh è un cinefilo con i soldi, e i suoi film sulla carta possono essere interessanti, sembra voler realizzare i film che sognano gli studenti di cinema. ma i risultati sono noiosi, pretenziosi e irritanti (kafka, per non parlare dell'orribile solaris). ricordo full frontal un film esplicitamente godardiano tanto da tradirne lo spirito. questo non lo ho visto, ma da quello che ho letto mi incuriosisce parecchio. ho paura di uscire incazzato dalla sala
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#5 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 04 marzo 2007 - 22:49

Stavolta siamo d'accordo...certe volte Soderbergh (e sono le volte che irrita anche me) decide a tavolino il genere da ripercorrere ma si dimentica per strada soggetto e sceneggiatura...così finisce che molti suoi film sono sorta di contenitori vuoti, bella la calligrafia, ingiudicabile tutto il resto (semplicemente perchè non c'è)...in questo Intrigo a Berlino inutile tirare fuori il modello Casablanca per capire come la bella confezione nasconda praticamente nulla..
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#6 Guest_eustache_*

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Inviato 04 marzo 2007 - 23:00

Stavolta siamo d'accordo...certe volte Soderbergh (e sono le volte che irrita anche me) decide a tavolino il genere da ripercorrere ma si dimentica per strada soggetto e sceneggiatura...così finisce che molti suoi film sono sorta di contenitori vuoti, bella la calligrafia, ingiudicabile tutto il resto (semplicemente perchè non c'è)...in questo Intrigo a Berlino inutile tirare fuori il modello Casablanca per capire come la bella confezione nasconda praticamente nulla..

è l'unica volta ch siamo d'accordo?
un omaggio più dignitoso a casablanca era quello di pollack Havana (anche se un po' noioso).
soderbergh, ci tengo a sottolinearlo, sta dietro a tutta (o quasi) la produzione indie americana (spero che david gordon green sia escluso da questa factory), di conseguenza non sembra ilcaso di parlare di cinema indipendente quando c'è il suo zampino dietro. lo zampino di uno che osa fare un remake di Solaris. sembra che si sia visto il capolavoro di Tarkovsky a doppia velocità per poi farne un film da blockbuster, una totale assenza di etica(non credo di aver usato un parolone a sproposito in questo caso)
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#7 pasquale

    mainstream Star

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Inviato 04 marzo 2007 - 23:08

Una curiosità estemporanea, sto film lo ha girato in digitale o su pellicola?
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#8 Guest_eustache_*

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Inviato 04 marzo 2007 - 23:12

Una curiosità estemporanea, sto film lo ha girato in digitale o su pellicola?

beh la cosa interessante, o perlomeno quella che interessava a me, è che il film è stato girato con stile  e soprattutto gli stessi mezzi dei film anni 40. quindi in pellicola
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#9 Guest_vegeta_*

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Inviato 04 marzo 2007 - 23:18


Una curiosità estemporanea, sto film lo ha girato in digitale o su pellicola?

beh la cosa interessante, o perlomeno quella che interessava a me, è che il film è stato girato con stile  e soprattutto gli stessi mezzi dei film anni 40. quindi in pellicola


vero.
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#10 loulou

    aspirante indie

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Inviato 05 marzo 2007 - 11:20

è un regista che odio, per motivi personali, e se potessi lo gambizzerei senza rimorsi...
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#11 Guest_verdoux_*

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Inviato 05 marzo 2007 - 11:27

è un regista che odio, per motivi personali, e se potessi lo gambizzerei senza rimorsi...



dai, non dire così; solo perchè il suo solaris è migliore di quello di Tarkovskij  :P!
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#12 Maverick

    pivello

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Inviato 05 marzo 2007 - 23:20



Una curiosità estemporanea, sto film lo ha girato in digitale o su pellicola?

beh la cosa interessante, o perlomeno quella che interessava a me, è che il film è stato girato con stile  e soprattutto gli stessi mezzi dei film anni 40. quindi in pellicola


vero.


NO! il film non è stato girato con gli stessi mezzi degli anni Quaranta:

è stato girato su pellicola in bianco e nero probabilmente desaturata e trattata per renderla patinata come i film anni 40, ma le macchine da presa sono della Panavision, società americana fondata negli anni 50 e che il suo esordio lo fece con "Ben-Hur" nel 1958/59 ben un decennio dopo l'ambientazione del film in questione.

Da notare che sono stati usati (visto nel making of su Sky negli scorsi giorni) dei carrelli e dei dolly nonchè delle modernissime steady cam, inesistenti allora.

Il Direttore della Fotografia Peter Andrews, altri non è che Steven Soderbergh, non è nuovo a certe genialate i tre colori di Traffic la macchina a mano in tutti i recenti film.

Da Soderbergh prepariamoci poichè a fine anno usciranno sulla falsa riga del doppio film sulla medesima storia da punti di vista differenti: "Guerrilla" e "The Argentine" la storia e opere di Ernesto "Che" Guevara de la Sorna.
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#13 Guest_vegeta_*

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Inviato 06 marzo 2007 - 00:15




Una curiosità estemporanea, sto film lo ha girato in digitale o su pellicola?

beh la cosa interessante, o perlomeno quella che interessava a me, è che il film è stato girato con stile  e soprattutto gli stessi mezzi dei film anni 40. quindi in pellicola


vero.


NO! il film non è stato girato con gli stessi mezzi degli anni Quaranta:



scusa, ma chi ha detto il contrario? ???

erano così geniali i tre colori in "Traffic"?

Mah...Soderbergh è un pischello sopravvalutato che continuo a preferire in versione meno snob, come in "Erin Brockovich", "Ocean's Eleven" o "Out Of Sight". Quando prova a fare l'intelettuale come in "Solaris" o "Full Frontal" è solo pietoso.
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#14 Guest_eustache_*

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Inviato 06 marzo 2007 - 02:01


Da Soderbergh prepariamoci poichè a fine anno usciranno sulla falsa riga del doppio film sulla medesima storia da punti di vista differenti: "Guerrilla" e "The Argentine" la storia e opere di Ernesto "Che" Guevara de la Sorna.

oddio non farmici pensare. doveva farlo terrence malick il film sul che e ha passato la mano a soderbergh. come se fossero allo stesso livello. ma scherziamo? malick è uno dei grandi autori del cinema di tutti i tempi, soderbergh è un buffone
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#15 Maverick

    pivello

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Inviato 06 marzo 2007 - 11:47



scusa, ma chi ha detto il contrario? ???

erano così geniali i tre colori in "Traffic"?

Mah...Soderbergh è un pischello sopravvalutato che continuo a preferire in versione meno snob, come in "Erin Brockovich", "Ocean's Eleven" o "Out Of Sight". Quando prova a fare l'intelettuale come in "Solaris" o "Full Frontal" è solo pietoso.
[/quote]

Volevo solo precisare...

I colori di "Traffic" non erano male come idea generale ed il film, a mio modesto avviso, il migliore di Soderbergh fino ad ora.

Certo anch'io come te continuo a preferire il regista nei suoi film mainstream piuttosto che le trovate buffe di alcuni esperimenti: Buble - Full Frontal - Schizopolis e purtroppo molti altri.
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#16 Guest_vegeta_*

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Inviato 06 marzo 2007 - 12:34


I colori di "Traffic" non erano male come idea generale ed il film, a mio modesto avviso, il migliore di Soderbergh fino ad ora.

Certo anch'io come te continuo a preferire il regista nei suoi film mainstream piuttosto che le trovate buffe di alcuni esperimenti: Buble - Full Frontal - Schizopolis e purtroppo molti altri.


a me non è dispiaciuto nemmeno "L'Inglese"...una bella storia di vendetta, con un grande Terence Stamp, e filmata in modo molto raffinato.

Sono l'unico che sopporta a fatica pure "Sesso, Bugie e Videotape"? L'analisi della società USA mi pare furbetta e superficiale alla pari di un "American Beauty".
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#17 Homer

    Classic Rocker

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Inviato 06 marzo 2007 - 18:23

L'analisi della società USA mi pare furbetta e superficiale alla pari di un "American Beauty".


Ogni occasione è buona per fare gli snob e parlare male di American Beauty.
Continuiamo a parlare male di Soderbergh che è più corretto.

:P
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#18 Guest_eustache_*

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Inviato 06 marzo 2007 - 18:54


L'analisi della società USA mi pare furbetta e superficiale alla pari di un "American Beauty".


Ogni occasione è buona per fare gli snob e parlare male di American Beauty.
Continuiamo a parlare male di Soderbergh che è più corretto.

:P


beh soderbergh è la causa scatenante di una malattia del cinema che ha per sintomi: sofia coppola, american beauty, garden state etc. (secondo me)
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#19 Guest_vegeta_*

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Inviato 06 marzo 2007 - 18:59



L'analisi della società USA mi pare furbetta e superficiale alla pari di un "American Beauty".


Ogni occasione è buona per fare gli snob e parlare male di American Beauty.
Continuiamo a parlare male di Soderbergh che è più corretto.

:P


beh soderbergh è la causa scatenante di una malattia del cinema che ha per sintomi: sofia coppola, american beauty, garden state etc. (secondo me)


scusa, ma che cacchio centrano Sofia Coppola e "Garden State" (a mio parere un piccolo grande film) con Soderbergh? Sono serio.
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#20 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 06 marzo 2007 - 19:00

Il nesso fra Soderbergh e la Coppola mi sfugge...a vedere i loro film non sembra manco che l'una abbia mai visto dei film dell'altro..
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#21 Guest_eustache_*

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Inviato 06 marzo 2007 - 23:41

ho sicuramente esagerato con quell'affermazione. parlavo di una tendenza estetica del cinema indipendente americano teso alla carineria anche quando vuole "smascherare l'ipocrisia della profonda provincia" etc. avendo bisogno di capro espiatorio per poterlo accusare di aver rovinato un potenziale immaginativo ed estetico come lo è quello americano (penso alla new hollywood) ho scelto soderbergh che proprio innocente non è stando dietro a molta della produzione indy, quasi la inglobasse a forza (voglio dire che se ne appropria). anche linklater è una delle sue vittime.
e della coppola ho già straparlato a lungo e questo non il luogo per aprofondire (me credo che rientri perfettamente nella categoria estetica enunciata)
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#22 Guest_vegeta_*

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Inviato 07 marzo 2007 - 00:38

ho sicuramente esagerato con quell'affermazione. parlavo di una tendenza estetica del cinema indipendente americano teso alla carineria anche quando vuole "smascherare l'ipocrisia della profonda provincia" etc.


quindi "Garden State" è un film che vuole smascherare l'ipocrisia della profonda provincia?
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#23 Guest_eustache_*

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Inviato 07 marzo 2007 - 00:51


ho sicuramente esagerato con quell'affermazione. parlavo di una tendenza estetica del cinema indipendente americano teso alla carineria anche quando vuole "smascherare l'ipocrisia della profonda provincia" etc.


quindi "Garden State" è un film che vuole smascherare l'ipocrisia della profonda provincia?


beh io ho detto "anche quando vuole "smascherare l'ipocrisia della profonda provincia" etc.". non parlavo di schemi assoluti. garden è una versione edulcorata di questa tendenza. tutto qua
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#24 Guest_vegeta_*

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Inviato 07 marzo 2007 - 00:57

garden è una versione edulcorata di questa tendenza. tutto qua


il collegamento con Soderbergh tuttavia mi sfugge ancora...mi verrebbero in mente almeno altri 10 registi a cui accostare il film di Zach Braff, ma con Soderbergh, il suo stile, le sue idee, e il suo cinema, ma pare che non centri proprio nulla...a parte il fatto che è costato poco come "Sesso Bugie e Videotape"

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#25 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 07 marzo 2007 - 09:33

ho sicuramente esagerato con quell'affermazione. parlavo di una tendenza estetica del cinema indipendente americano teso alla carineria anche quando vuole "smascherare l'ipocrisia della profonda provincia" etc. avendo bisogno di capro espiatorio per poterlo accusare di aver rovinato un potenziale immaginativo ed estetico come lo è quello americano (penso alla new hollywood) ho scelto soderbergh che proprio innocente non è stando dietro a molta della produzione indy, quasi la inglobasse a forza (voglio dire che se ne appropria). anche linklater è una delle sue vittime.
e della coppola ho già straparlato a lungo e questo non il luogo per aprofondire (me credo che rientri perfettamente nella categoria estetica enunciata)


In che modo Linklater è una sua vittima?...e attento perchè se non fossi etero a richard gli avrei già mandato una proposta di matrimonio per averlo sempre in casa mia..
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#26 Guest_eustache_*

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Inviato 07 marzo 2007 - 23:25


ho sicuramente esagerato con quell'affermazione. parlavo di una tendenza estetica del cinema indipendente americano teso alla carineria anche quando vuole "smascherare l'ipocrisia della profonda provincia" etc. avendo bisogno di capro espiatorio per poterlo accusare di aver rovinato un potenziale immaginativo ed estetico come lo è quello americano (penso alla new hollywood) ho scelto soderbergh che proprio innocente non è stando dietro a molta della produzione indy, quasi la inglobasse a forza (voglio dire che se ne appropria). anche linklater è una delle sue vittime.
e della coppola ho già straparlato a lungo e questo non il luogo per aprofondire (me credo che rientri perfettamente nella categoria estetica enunciata)


In che modo Linklater è una sua vittima?...e attento perchè se non fossi etero a richard gli avrei già mandato una proposta di matrimonio per averlo sempre in casa mia..


mi piace linllater (sto cercando slaker disperatamente). dietro waking life c'è anche soderbergh che fa un cammeo addirittura (se non sbaglio)
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#27 Guest_verdoux_*

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Inviato 10 marzo 2007 - 08:37

Intrigo a Berlino è un bel film, purché lo si accetti per quello che è; un esercizio di stile fine a se stesso che ripropone nei modi, nei mezzi cinematografici usati, nelle atmosfere, nella storia raccontata, che non si capisce nemmeno benissimo, il noir anni 40 ed il terzo uomo in particolare. Un thriller che si guarda con assoluto distacco e senza alcuna partecipazione emotiva; un film senza contenuto, senza messaggio, fatto per il puro gusto di fare cinema, forse per rendere omaggio al cinema, alla maniera di inland empire, che guarda caso ho vista nella stessa sala, sulla stessa poltroncina, poche settimane fa; due opposti che si elidono, lâ??uno di avanguardia, lâ??altro di retroguardia.
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#28 Guest_vegeta_*

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Inviato 10 marzo 2007 - 09:23

Intrigo a Berlino è un bel film, purché lo si accetti per quello che è; un esercizio di stile fine a se stesso che ripropone nei modi, nei mezzi cinematografici usati, nelle atmosfere, nella storia raccontata, che non si capisce nemmeno benissimo, il noir anni 40 ed il terzo uomo in particolare. Un thriller che si guarda con assoluto distacco e senza alcuna partecipazione emotiva; un film senza contenuto, senza messaggio, fatto per il puro gusto di fare cinema


e questo sarebbe un bel film?
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#29 Guest_verdoux_*

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Inviato 10 marzo 2007 - 11:24


Intrigo a Berlino è un bel film, purché lo si accetti per quello che è; un esercizio di stile fine a se stesso che ripropone nei modi, nei mezzi cinematografici usati, nelle atmosfere, nella storia raccontata, che non si capisce nemmeno benissimo, il noir anni 40 ed il terzo uomo in particolare. Un thriller che si guarda con assoluto distacco e senza alcuna partecipazione emotiva; un film senza contenuto, senza messaggio, fatto per il puro gusto di fare cinema


e questo sarebbe un bel film?



non lo so; però lo ho visto con un certo piacere;
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#30 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 10 marzo 2007 - 12:00


Intrigo a Berlino è un bel film, purché lo si accetti per quello che è; un esercizio di stile fine a se stesso che ripropone nei modi, nei mezzi cinematografici usati, nelle atmosfere, nella storia raccontata, che non si capisce nemmeno benissimo, il noir anni 40 ed il terzo uomo in particolare. Un thriller che si guarda con assoluto distacco e senza alcuna partecipazione emotiva; un film senza contenuto, senza messaggio, fatto per il puro gusto di fare cinema


e questo sarebbe un bel film?


Eheh...bel film con descrizione successiva severissima..
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#31 popten

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Inviato 15 marzo 2007 - 13:30

dovevo vederlo ieri con un amico che aveva due biglietti omaggio, ma giunti all'avamposto del male più vicino(il multisala happy cinema in provincia di NA)c'è una bella ragazza alla biglietteria che ci spiega che hanno avuto dei problemi con la pellicola e quindi la proiezione del film di S. era sospesa (il televideo rai3 non lo sapeva).

(di conseguenza, ho pensato bene di comprare Cantando dietro i paraventi,Masculine e feminen,Non uno di meno.
sono riuscito a rinunciare, temporaneamente, a L'amore molesto,Manderlay,L'enfant.)
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#32 Jules

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Inviato 08 giugno 2007 - 14:17

Questa sera mi appresto a vedere Ocean's 13 e spero vivamente di essere divertito al termine del film tanto quanto lo sono stato con gli altri due...ho ascoltato Soderbergh dire che i 3 registri erano volutamente diversi: un primo film di impronta classica, un secondo metacinematografico ed ipercitazionista, un terzo simil-trash...considerando che quando questo irritante regista dimentica le sue aspirazioni autoriali e si concede il lusso (è un lusso perchè in pochi ci riescono) di divertire dimostra che tutto sommato non è un professionista così tanto da buttare...

Staremo a vedere..
  • 0

#33 Guest_vegeta_*

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Inviato 08 giugno 2007 - 15:00

Questa sera mi appresto a vedere Ocean's 13 e spero vivamente di essere divertito al termine del film tanto quanto lo sono stato con gli altri due...ho ascoltato Soderbergh dire che i 3 registri erano volutamente diversi: un primo film di impronta classica, un secondo metacinematografico ed ipercitazionista, un terzo simil-trash...considerando che quando questo irritante regista dimentica le sue aspirazioni autoriali e si concede il lusso (è un lusso perchè in pochi ci riescono) di divertire dimostra che tutto sommato non è un professionista così tanto da buttare...

Staremo a vedere..


io vado domani...

sono praticamente sicuro che ci sarà da divertirsi, già il trailer fa sganasciare dalle risate...e poi c'è Pacino! La scorsa settimana mi sono subito accaparrato la colonna sonora ultra stylish del grande David Holmes.
  • 0

#34 Jules

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Inviato 08 giugno 2007 - 15:19

griesi ti ho scritto un messaggio privato, leggilo..
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#35 Guest_vegeta_*

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Inviato 10 giugno 2007 - 09:16

l'hai visto Jules?....io mi sono divertito!

In molti avevano storto il naso davanti alla sequela di intrighi e colpi di scena del primo sequel, quindi Soderbergh e compagnia tornano a Las Vegas, la città del primo episodio, e tanto per non prendersi troppo sul serio la buttano da subito sulla farsa.

Questa volta la banda di Clooney (tutta al maschile, niente Julia Roberts e Zeta Jones) non deve fare un colpo per aumentare il proprio tornaconto, ma per vendicare l'onore del loro vecchio amico Reuben (il sempre grande Elliot Gould) stroncato da un infarto dopo essere stato fregato in un affare dal viscido Willy Bank (un Pacino a briglia sciolta). Riusciranno a svuotare le tasche del cattivone e a far fallire il suo nuovo lussuosissimo casinò? La risposta è prevedibile. Più divertente scoprire in che modo riusciranno a mettere in pratica il loro incredibile piano.

Gli attori ammiccano di continuo allo spettatore (esilaranti i duetti tra Brad Pitt e Clooney, che si commuovono guardando Oprah!), dialoghi a ruota libera che spaziano tra il brillante e il non sense, il ritmo non cede mai e Soderbergh (grazie al cielo) limita virtuosismi e ricercatezze fotografiche (anche qui ha curato la fotografia).

Clooney e Pitt nel film vengono definiti "personaggi analogici in un mondo digitale": la definizione calza a pennello. Tra gli strabordanti effettivi visivi di "Spider Man 3" e "I pirati dei Caraibi", questo "Ocean's Thirteen" rischia quasi di sembrare un prodotto demodè, che guarda al passato, e si diverte a mettere in scena un'affiatata compagnia di ladri dal cuore tenero, bravissimi a fregare il prossimo, ma disposti a tutto per riscattare l'onore dei loro amici e fermamente legati al proprio codice morale (non tutti possono vantarsi di aver stretto la mano a Sinatra!).

Musiche funk-psichedeliche, come sempre, di David Holmes (che ripesca pure Isao Tomita, Sinatra e i Motherhood).

6,5-7

ps: cambio il titolo del thread va...
  • 0

#36 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 10 giugno 2007 - 10:31

Cosa mi è piaciuto:

1) L'idea di partenza: un film fatto per divertire, nessuna pretesa di senso compiuto, nessuna voglia di coerenza, sembrano quattro cazzoni che davanti a una birra si sono detti "Dai, facciamo un film bello allegro" "Sì, ma la storia chi la scrive" "No ma che storia, improvvisiamo!"...

2) George Clooney, vero erede dei migliori esemplari di attori brillanti del passato hollywoodiano...

3) Lo stile registico (!) che non si prende mai sul serio, anzi gioca ad imitare un qualche prodotto trash...mitiche le didascalie a grandezza monstre che spiegano alcuni dettagli della scena...


Cosa non mi è piaciuto:

1) Il punto 1 precedente ha, ovviamente, il suo lato negativo: per quanto sia godibile la messa in scena improvvisata, l'idea di un film "di attori", in cui l'istrionismo degli interpreti conta più di tutto il resto, la sensazione che abbiano veramente cazzeggiato per settimane su un set, sprecando soldi che altri non possono permettersi, limitandosi a fare i divi non è che mi garbi...

2) Brad Pitt...

3) La confusione dei ruoli e la pigrizia con cui si è lavorato per affastellare una marea di personaggi, alcuni dei quali si sono ridotti a delle parti demenziali, basti vedere la fine che ha fatto Andy Garcia, alla fine l'unico vero protagonista del film rimane Al Pacino...

La sufficienza, comunque, gliela do..
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#37 Guest_vegeta_*

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Inviato 10 giugno 2007 - 11:55


2) Brad Pitt...

3) La confusione dei ruoli e la pigrizia con cui si è lavorato per affastellare una marea di personaggi, alcuni dei quali si sono ridotti a delle parti demenziali, basti vedere la fine che ha fatto Andy Garcia, alla fine l'unico vero protagonista del film rimane Al Pacino...

La sufficienza, comunque, gliela do..


concordo sul punto 1.

2)Brad Pitt? Mah...a me non è che piaccia molto come attore, ma in questi film è sempre simpatico, e in coppia con Clooney Funziona.

3)Più che Garcia a me è sembrato Cassel quello infilato a casaccio, ma per il resto mi è parso molto più dispersivo il "Twelve", anzi mi ha fatto piacere che abbiano eliminato il personaggio di Julia Roberts per dare più spazio al simpatico Elliot Gould e ad altri comprimari gustosi come Casey Affleck e Scott Caan (esilaranti le parti in Messico).

Comunque si, due ore in allegria e nulla più.
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#38 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 10 giugno 2007 - 12:01

Per farti capire quanto l'autocitazionismo di questa saga stia cominciando ad essere esagerato ti prego di ricordare lo scambio di battute Clooney-Pitt in aeroporto nell'ultima scena (che non ripeto per non spoilerare alcunchè)..
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#39 Guest_vegeta_*

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Inviato 10 giugno 2007 - 12:04

Per farti capire quanto l'autocitazionismo di questa saga stia cominciando ad essere esagerato ti prego di ricordare lo scambio di battute Clooney-Pitt in aeroporto nell'ultima scena (che non ripeto per non spoilerare alcunchè)..


eh si, hai proprio ragione! Però per me quello scambio di battute è stato molto simpatico, in linea con il tono "casereccio" della serie.

Comunque è meglio che si fermino al terzo film, sennò rischiano di strafare.


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#40 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 10 giugno 2007 - 12:05

Sono d'accordo...ma il "ti darò la caccia" pronunciato da Pacino non fa presagire nulla di buono..
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#41 Guest_Stipe_*

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Inviato 10 giugno 2007 - 12:09

Sono d'accordo...ma il "ti darò la caccia" pronunciato da Pacino non fa presagire nulla di buono..


Tra l'altro lo stesso Cheadle in un'intervista ha detto che è molto probabile che ci sarà il "fourteen". Non so se fosse una battuta o meno.
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#42 Guest_vegeta_*

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Inviato 10 giugno 2007 - 12:11

Sono d'accordo...ma il "ti darò la caccia" pronunciato da Pacino non fa presagire nulla di buono..


oddio, spero di no....mi pare che a Cannes Damon abbia detto che "con il terzo ho chiuso", o qualcosa del genere. Poi non saprei che trama potrebbero inventarsi.

Comunque dipende tutto da come andrà questo film al box office...se fa successo sarebbero anche capaci di fare un nuovo film senza Clooney e Brad Pitt!
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#43 nim

    Roadie

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Inviato 10 giugno 2007 - 13:22

Sarà questioni di gusti ma a me di Soderbergh piacciono proprio gli altri film: Sesso, bugie e videotape lo trovo ottimo, considerato che è un esordio; Erin Brokovich un film molto riuscito; Traffic idem; e Solaris non sarà certo neanche lontanamente paragonabile all'originale ma a me è piaciuto. Proprio Ocean's eleven mi è sembrato molto al di sotto degli altri, è un film leggero, senza pretesa, ma io ho a malapena sorriso in 2/3 scene. Non ho visto il seguito e non vedrò certo il terzo.
Gli altri mi mancano.
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#44 Guest_Mia_*

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Inviato 10 giugno 2007 - 15:15

Non ho letto tutto il thread quindi è possibile che qualcuno ne abbia già parlato, ma il primo vero film di Soderbergh non è stato "Schizopolis"? Me lo fece vedere ai tempi del liceo un amico e so per certo che è di Soderbergh, ma perchè nessuno ne parla? Era un film praticamente folle.
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#45 (( Mamunia ))

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Inviato 29 giugno 2007 - 18:10

Vicino al Soderbergh tutto luccichii e lustrini degli undici, dodici e tredici di Ocean, ce n'è uno che fotografa la triste realtà degli esseri umani. Una realtà molto diversa da quella che osserviamo vivere a Brad Pitt e George Clooney mentre pianificano ed eseguono il colpo del secolo.
Loro sono brillanti, belli, divertenti, solari.
Noi siamo soli, tristi, brutti, poco intelligenti.
Eppure, mentre sullo schermo scorre l'ennesima parata di star hollywoodiane, ci illudiamo di far parte dello stesso mondo di quella cerchia di eroi. In fondo, George ammicca verso la camera da presa, sembra guardare proprio noi, sembra sorridere CON noi, non DI noi.

Poi finisci per noleggiare Full Frontal o Bubble, in videoteca classificati sotto "commedie". Probabilmente ti aspetti qualcosa di molto simile o quantomeno vagamente somigliante a Ocean's Eleven e resti fregato.
Da una parte la fregatura sta nella rottura della speranza di vivere la tua vita nello stesso mondo scintillante di quello che sembra vivere Julia Roberts nelle prime due pellicole della trilogia (presto saga).
Dall'altra, perchè vedi quella stessa Julia Roberts vivere sullo schermo lo stesso ruolo di attrice che vive quotidianamente (Full Frontal); ma senza la minima grazia che la avvolge in quelle pellicole patinate. Resti fregato perchè paghi il noleggio del dvd aspettandoti di vedere attori che recitano, non di trovare te stesso negli occhi vitrei di qualcuno che altro non è che il tuo specchio.

Su Full Frontal potrei spendere ore di chiacchiere fumose.
Ma non ho voglia di affaticare gli occhi nè dei pochi amici che bazzicano queste pagine, nè degli eventuali visitatori di passaggio.
Mi sentivo di scrivere due righe su Bubble, perchè ho finito di vederlo poco fa e so che se non butto fuori la sequela di riflessioni che ha generato nel mio cervellino, passerò i prossimi giorni a pensarci (e devo preparare l'ultimo esame della sessione estiva).

Il film inizia con l'avviso: l'audio è stato settato a 3.0 per accontentare le richieste del regista.
Inutile dire che non ho notato la minima differenza.

Il piglio è quasi documentarista; sensazione rafforzata dalle scelte del tipo di doppiaggio.
Scorre veloce, non indugia su riflessioni particolari, si limita a fotografare un'umanità (e un'America) che ho percepito fin troppo familiari.
La protagonista è una donna che si avvia alla mezza età, molto grassa, con un padre non più autosufficiente, sola, operaia di giorno e sarta di sera, senza particolari ambizioni e passioni (a parte il cibo). Abita e lavora in un sobborgo povero. Non sembra avere via di scampo.
Eppure tira a campà in un modo tutto suo. L'unica gioia sembra essere l'amicizia che la vede legata a un collega di qualche anno più giovane di lei.

A un brutto momento, quando sembra intenzionata a fare qualche passo verso il suo giovane amico, arriva una nuova operaia: povera e triste anche lei, ma più carina e più scaltra.
La trama continua a scorrere nella sua prevedibilità.
Il giovanotto si invaghisce della nuova arrivata e cominciano ad uscire insieme.

Ho già detto che i risvolti narrativi sono tutti molto prevedibili? Beh, se non avete capito come si concluderà questa triste e banale vicenda, non sarò certo io a dirvelo.

Soderbergh non è un coglione.
Non è un caso che tutto ci suoni già visto e sentito.
Siamo noi, i nostri amici, i nostri conoscenti.
Certo, normalmente sopravviviamo alla piccola tragedia di vederci soffiare sotto il naso la persona che ci interessa. Ma non deve essere semplice quando sei una donna che si avvia alla mezza età, molto grassa, con un padre non più autosufficiente, sola, operaia di giorno e sarta di sera, senza particolari ambizioni e passioni (a parte il cibo), che abita e lavora in un sobborgo povero e non sembra avere via di scampo.
Il tragico epilogo non si fa attendere.
E ancora una volta, proprio come Full Frontal, nessuno vince, si riscatta o semplicemente arriva alla fine del film con qualcosa che ha girato per il verso giusto.
Tutti siamo soli, il mondo è un deserto popolato di sconosciuti che ti passano accanto senza lasciare traccia.

Personalmente non mi sento ancora sconfitta dalla vita. Manco mi ci percepisco vicina.
Però...
Ho intorno troppe persone simili a questa protagonista.
Alcune caratteristiche variano (peso, sesso, occupazione), ma la solitudine e l'assenza di prospettive no... quelle restano e opprimono.

Chissà se sono molti quelli che riescono a sfuggire all'alienazione.
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#46 popten

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Inviato 23 novembre 2009 - 16:49



Da Soderbergh prepariamoci poichè a fine anno usciranno sulla falsa riga del doppio film sulla medesima storia da punti di vista differenti: "Guerrilla" e "The Argentine" la storia e opere di Ernesto "Che" Guevara de la Sorna.

oddio non farmici pensare. doveva farlo terrence malick il film sul che e ha passato la mano a soderbergh. come se fossero allo stesso livello. ma scherziamo? malick è uno dei grandi autori del cinema di tutti i tempi, soderbergh è un buffone


qualcuno ha poi visto The Argentine?
Se sì che ne pensa?
grazie!
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#47 vegeta851

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Inviato 23 novembre 2009 - 17:46




Da Soderbergh prepariamoci poichè a fine anno usciranno sulla falsa riga del doppio film sulla medesima storia da punti di vista differenti: "Guerrilla" e "The Argentine" la storia e opere di Ernesto "Che" Guevara de la Sorna.

oddio non farmici pensare. doveva farlo terrence malick il film sul che e ha passato la mano a soderbergh. come se fossero allo stesso livello. ma scherziamo? malick è uno dei grandi autori del cinema di tutti i tempi, soderbergh è un buffone


qualcuno ha poi visto The Argentine?
Se sì che ne pensa?
grazie!


"Gerriglia" è più bello, emozionante e a fuoco. Ma comunque il dittico di Soderbergh non è affatto male
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#48 wong73

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Inviato 23 luglio 2011 - 08:00

http://www.youtube.c...h?v=S5a-Ln5bHMc

Il trailer del nuovo film di Soderbergh, praticamente un BOURNE IDENTITY in gonnella

http://www.youtube.c...h?v=4sYSyuuLk5g

Il trailer dell'altro nuovo film di Soderbergh, praticamente un OCEAN'S ELEVEN in versione seria

Che castoni che mette su Steven! spiace per l'annunciato ritiro...
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#49 nicholas_angel

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Inviato 23 luglio 2011 - 08:22

Sarà a Venezia quest'anno? Lo spero proprio (magari con tutti e due i film)
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#50 wong73

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Inviato 23 luglio 2011 - 08:59

HAYWIRE dovrebbe uscire a gennaio, forse per Venezia è presto...magari CONTAGION...probabilmente giovedì sapremo tutto :indahaus:
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