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Ricky Nelson: Da Teen Idol Del Rock 'n' Roll A Profeta Del Country Rock


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6 replies to this topic

#1 Kerzhakov91

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Inviato 11 febbraio 2019 - 11:57

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Ricky Nelson è passato alla storia come il teen idol del rock 'n' roll. All'apice del successo, a cavallo tra la fine degli anni 50 e i primi anni 60, negli USA era famoso quasi quanto Elvis. Bob Dylan lo idolatrava, Quentin Tarantino lo avrebbe omaggiato in "Pulp Fiction". Importanti attestati di stima che tuttavia non sono bastati per riaccendere l'interesse nei confronti di un artista, da troppo tempo, colpevolmente dimenticato.
 
Eppure il buon Rick(y), a differenza di quasi tutti i suoi colleghi negli anni ruggenti del r'n'r, era persino riuscito a reinventarsi: nella seconda parte della sua carriera, infatti, si era avvicinato alle sonorità country con uno spirito rock, gettando le basi per quello che sarebbe poi stato definito California Sound (Eagles e compagnia cantante gli devono parecchio). Una seconda vita artistica sconosciuta ai più, spesso addirittura ignorata dai suoi stessi fan, che lo ricordano prevalentemente per il suo fortunato periodo adolescenziale.
 
Per la rubrica Juke-Box ho scritto un approfondimento sulle frustrazioni di un rock'n'roller che ebbe la faccia tosta di rimanere al passo coi tempi, soffermandomi sul brano (e sulla sua particolare genesi) che - nei primi anni 70 - lo riportò clamorosamente ai primi posti delle classifiche americane.
 
 
Un piccolo antipasto in vista di una possibile futura monografia.
 
 
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#2 veryc

    E i ramo' ?

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Inviato 13 febbraio 2019 - 11:54

Bravo Kerzha. Qualche altro link musicale (spotify?) avrebbe reso la lettura ancor più piacevole


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Ha già fatto tutto Black Mirror

 


#3 Tom

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Inviato 13 febbraio 2019 - 21:08

Argomento e personaggio che ovviamente mi attirano tantissimo, ma sono proprio uno di quelli che di Nelson conosce solo la roba degli anni 50. E come al solito in ambito rock'n'roll/country la sterminata mole di titoli che ti trovi davanti consultando la sua discografa ti fa perdere coraggio. Va beh, aspettero' l'eventuale monografia per scoprire altre perle come in effetti la slendida "Garden Party".

 

Stavo guardando alcuni suoi ultimi show in tv degli anni 80 e c'e' da dire che portava benissimo i suoi anni, quando i rocker degli anni 50 tedevano a sembrare dei cinquantenni appena arrivavano ai 30.

Certo che morire in aereo esattamente come Buddy Holly & co e' stato davvero beffardo.


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#4 Tom

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Inviato 13 febbraio 2019 - 21:20

 

Carina questa, non l'avevo mai vista: il trailer originale di Un dollaro d'onore con Nelson che dopo "My Rifle My Pony and Me", con stile indolente ed elegante, presenta il cast e su imbeccata di Dean Martin se stesso (dopo 2.15).


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#5 Kerzhakov91

    Born too late

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Inviato 13 febbraio 2019 - 23:15

Nel blu-ray (edizione tedesca) di "Un dollaro d'onore" che posseggo ci sono un paio di interessanti documentari - uno sul making-of del film e l'altro su Howard Hawks - in cui si scopre un particolare che in realtà avevo sempre notato, ovvero che l'esordiente Nelson, proprio su consiglio del regista, si ispirò al Monty Clift de "Il fiume rosso" per il suo Colorado, copiandone letteralmente diversi gesti / tic (tipo toccarsi il naso, mettersi a posto il cappello, etc). E Angie Dickinson ammette chiaramente che, durante le riprese, la star assoluta era proprio Ricky Nelson: i riflettori erano tutti accesi su di lui. Questo la dice lunga sulla popolarità raggiunta in quel momento dal cantante. 

 

 



E come al solito in ambito rock'n'roll/country la sterminata mole di titoli che ti trovi davanti consultando la sua discografa ti fa perdere coraggio. Va beh, aspettero' l'eventuale monografia per scoprire altre perle come in effetti la slendida "Garden Party".

 

Il periodo rock 'n' roll è sintetizzato in diverse complete raccolte; bastano quelle, credo. Occhio però che alcuni dei suoi singoli più interessanti risalgono ai primi anni 60. 

 

Gli album country rock che finora ho ascoltato sono tutti ottimi. Manca il capolavoro (*), ma il livello medio è di tutto rispetto, impreziosito da diverse grandi canzoni (tutte firmate da Nelson) sparse qua e là. Inoltre, anche lo stile è piuttosto vario, tra malinconiche ballate beatlesiane (questa forse la mia preferita), brani folk rock in cui si sente l'influenza di Dylan (si stimavano reciprocamente), country rock più tradizionali (ma anche atipici: la chitarra di questo pezzo mi manda fuori di testa), trascinanti boogie rock (per esempio questo brano d'apertura), improvvise scariche elettriche (lo accompagna una band coi controcazzi, gente che poi finirà a suonare con Eagles, Poco & C.). "Rick Sings Nelson", "Rudy The Fifth", "Garden Party" e "Windfall" meriterebbero quindi di essere riscoperti.  :nod:

 

Interessante anche il suo ultimo album in studio, "Playing to Win" del 1981, una versione aggiornata (ma non sputtanata, copertina piaciona a parte) del rockabilly degli esordi. Consigliato pure questo.

 

* quello per me è "In Concert", uno dei miei dischi dal vivo preferiti.  :ossequi:


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#6 Kerzhakov91

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Inviato 14 febbraio 2019 - 12:33



Certo che morire in aereo esattamente come Buddy Holly & co e' stato davvero beffardo.

 

La cosa piuttosto inquietante è che l'aveva quasi "previsto" in questo (bel) pezzo elettrico che scrisse nel 1971 e che parla di un aereo che perde quota, si blocca e precipita...  :unsure:

 

"When they claim my body/ They won't have much to say/ Except that he lived a good life/ He lived everyday/ You know he saw the sunshine/ You know he felt the rain/  He loved everybody/ And he hopes you do the same"  :fear: 

 


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#7 Tom

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Inviato 14 febbraio 2019 - 12:38

Cavolo, pezzo bomba anche questo.


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