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Scappa - Get Out (Peele, 2017)


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28 replies to this topic

#1 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 09 giugno 2017 - 11:29

Chris (Daniel Kaluuya), un giovane fotografo e artista afro-americano di New York, accetta di conoscere i genitori della sua fidanzata bianca Rose (Allison Williams), durante un weekend fuori città nella loro tenuta di famiglia. I genitori della ragazza Missy e Dean (Catherine Keener e Bradley Whitford) e il fratello minore Jeremy (Caleb Landry Jones) si dimostrano fin da subito gentili e accomodanti, forse per dissimulare l'imbarazzo generato dal rapporto interraziale della figlia...

 

 

locandina.jpg

 

 

http://www.ondacinem...pa-get-out.html


  • 1

#2 neuro

    king (beyond the wall)

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  • Locationqua

Inviato 09 giugno 2017 - 14:11

a parer mio recensione troppo generosa e mezza delusioe

 

funziona esclusivamente come critica/parodia sociale, mai come horror : pensate a tutta la parte dell'amico cicciombolo.

 

e sì che ce n'era di materiale in cui affondare i denti - io speravo in una sorta di Society interrazziale....


  • 4
apri apri, apri tutto!

#3 piersa

    Megalo-Man

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  • Location14-16 Fabrizi Nicola e Aldo

Inviato 09 giugno 2017 - 14:48

ma c'è anche la boschi?


  • 2

#4 ucca

    CRM

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  • LocationRome

Inviato 09 giugno 2017 - 15:51

Visto con grande interesse, parte molto bene con ironia e una certa suspense, via via crescente. Niente di nuovo, eh. Ma sembrava costruito bene.

Purtroppo nella seconda parte, quella dell'azione, perde completamente lo slancio e diventa cosi prevedibile da addormentarsi. No, non funziona nè come horror perchè non fa paura (al massimo fanno paura le spiegazioni logiche a quello che succede) nè come thriller perchè la tensione cala invece di salire. Peccato, perchè sembrava interessante.


  • 0

www.crm-music.com

 

Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.


#5 The Joker

    mainstream Star

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Inviato 09 giugno 2017 - 18:04

Carino via, a me è piaciucchiato. Non mi aspettavo un vero horror da spaventarsi, più un piacevole thrillerino che intrattenesse bene fino alla fine, e più o meno così è stato. Forse un po' prevedibile in effetti, e ad un certo punto si capisce anche che lei ci è dentro con tutte le scarpe, lo si capisce da come ne parla il giardiniere. Però si ha comunque voglia di capire dove va a parare, e se lui ci lascia le penne oppure no. Lui tra l'altro davvero in parte e credibile, mi è piaciuta parecchio la sua interpretazione. Lei invece l'ho detestata da subito, è la classica tipa che se la guardi poco attentamente ti sembra topa, poi la guardi meglio e ti rendi conto che invece è brutta, ed ha anche la faccia di merda. Quindi perfetta per il ruolo. asd Un bel sei e mezzo e buonanotte al secchio.


  • 0

#6 sokurov

    Bambino Adattato +

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Inviato 12 giugno 2017 - 21:02

funziona esclusivamente come critica/parodia sociale

 

niente di più, niente di meno. Un tantino sopravvalutato.


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#7 Conato

    Roadie

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Inviato 12 giugno 2017 - 22:04

 

funziona esclusivamente come critica/parodia sociale

 

niente di più, niente di meno

Beh, non è che dite poco. A me è piaciuto molto invece, veramente intelligente: mai stucchevole o banale (prevedibile sì, ma di certo non banale), allo stesso tempo ironico e autoironico, spietato e ottimista, surreale e politico. E, appunto, riesce a criticare e parodizzare perfettamente la società contemporanea (o almeno certe sue contraddizioni). Non è un dettaglio che i cellulari rivestano un ruolo così importante, che le reazioni del protagonista siano così verosimili, che si arrivi a citare persino Obama: Get Out parla benissimo del nostro presente. Poi si ha i suoi difetti, ma chissenefrega.

 

Ah e ultima nota: grandissimo casting.


  • 4
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succia e sbava il suo dito
ogni uomo seppellito
è il cane del suo nulla

#8 Ganzfeld

    In un certo senso

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Inviato 13 giugno 2017 - 07:17

A proposito, una cosa non mi è chiara:
Spoiler

  • 0

#9 sokurov

    Bambino Adattato +

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Inviato 13 giugno 2017 - 08:36

 

 

funziona esclusivamente come critica/parodia sociale

 

niente di più, niente di meno

Beh, non è che dite poco. A me è piaciuto molto invece, veramente intelligente: mai stucchevole o banale (prevedibile sì, ma di certo non banale), allo stesso tempo ironico e autoironico, spietato e ottimista, surreale e politico. E, appunto, riesce a criticare e parodizzare perfettamente la società contemporanea (o almeno certe sue contraddizioni). Non è un dettaglio che i cellulari rivestano un ruolo così importante, che le reazioni del protagonista siano così verosimili, che si arrivi a citare persino Obama: Get Out parla benissimo del nostro presente. Poi si ha i suoi difetti, ma chissenefrega.

Certamente non è un prodotto scadente, ci mancherebbe. Ha delle buonissime intuizioni, ripeto, soprattutto sul fronte allegorico e metaforico. E devo ammettere che è difficile realizzare un film di genere che possa avere delle valenze sociali e politiche. Romero è Romero.

Anche la sceneggiatura lascia molto a desiderare ma sono d'accordo conte, chissene. Il punto è un altro:
prendi "A l'intérieur", uno dei film manifesto della nouvelle horror francese (tanto presa a calci dalla critica) ad esempio, che riusciva a sottolineare le stesse valenze ma con una piccola differenza: fa paura. Tanto.


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#10 Guest_Resp Into_*

    Maledettooo! Maledetooo! Maledettooo!

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Inviato 13 giugno 2017 - 08:55

Bellissima e tragicomica la scena in cui lui

Spoiler

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raramente ho visto un'immagine più autenticamente devastante dell'inermis dell'uomo contemporaneo occidentale


#11 ravintola

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Inviato 13 giugno 2017 - 09:24

Bellissima e tragicomica la scena in cui lui

Spoiler

 

ma che poi non ci credo che lei tenesse le foto cosi' distrattamente facili da trovare. Quella scena ha distrutto la mia sospensione dell'incredulita'.

 

Un'altra cosa che non ho ben afferrato:

questi tizi volevano usare la superiorita' fisica dei neri togliendo il cervello dai loro parenti bianchi e mettendolo nella testa dei neri.

Perche' poi limitarsi a divenire dei servi nella casa?


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#12 Conato

    Roadie

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Inviato 13 giugno 2017 - 09:27

Certamente non è un prodotto scadente, ci mancherebbe. Ha delle buonissime intuizioni, ripeto, soprattutto sul fronte allegorico e metaforico. E devo ammettere che è difficile realizzare un film di genere che possa avere delle valenze sociali e politiche. Romero è Romero.

 

 

 

 

 

 

Anche la sceneggiatura lascia molto a desiderare ma sono d'accordo conte, chissene. Il punto è un altro:
prendi "A l'intérieur", uno dei film manifesto della nouvelle horror francese (tanto presa a calci dalla critica) ad esempio, che riusciva a sottolineare le stesse valenze ma con una piccola differenza: fa paura. Tanto.

 

Mmmm nì. Il punto è un altro ancora: Get out si serve di alcune dinamiche dell'horror, ma le utilizza in modo personale contaminandole con una fortissima vena satirica e comica (ricordo che il regista è comico di professione). Get out vuole fare paura? Nì: si concentra molto di più sulla satira, filtrata attraverso le coordinate del genere. Se lo si confronta con i capolavori dell'horror è ovvio che esca con le ossa rotta; ciò non toglie che sia un'idea di cinema assolutamente intelligente ed efficace. E, paradossalmente, molto umile e aliena a fuorvianti accuse di pretenziosità (sapete ad esempio quanto mi abbia lasciato perplesso Toni Erdmann, per utilizzare un eufemismo, che invece era mille volte più banalotto e presuntuoso).


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#13 Guest_Resp Into_*

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Inviato 13 giugno 2017 - 09:58

Bellissima e tragicomica la scena in cui lui

Spoiler

 
ma che poi non ci credo che lei tenesse le foto cosi' distrattamente facili da trovare. Quella scena ha distrutto la mia sospensione dell'incredulita'.
 
Un'altra cosa che non ho ben afferrato:
questi tizi volevano usare la superiorita' fisica dei neri togliendo il cervello dai loro parenti bianchi e mettendolo nella testa dei neri.
Perche' poi limitarsi a divenire dei servi nella casa?

Ma i due servi sono
Spoiler
per questo restano in casa, probabilmente fanno i servi quando ci sono altri che non sanno il loro segreto.
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raramente ho visto un'immagine più autenticamente devastante dell'inermis dell'uomo contemporaneo occidentale


#14 Bandit

    Lorenzo Righetto

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Inviato 13 giugno 2017 - 10:11

Pretenzioso no, ma a me è sembrato nella seconda parte che si sentisse troppo intelligente per anche solo provare a fare paura (che è altrettanto difficile quanto metter su una satira convincente o ficcante, cosa che non fa allo stesso modo del resto). Poi starò io probabilmente diventando reazionario, ma mi è sembrata la classica satira "inside joke" che accontenta tutti ma non sposta lo spettatore (e di conseguenza l'universo) di un millimetro. Oltre a non far paura, poi, non fa neanche ridere. Detto questo, non è una schifezza, figuriamoci, una delusione sì però.


  • 0

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#15 sokurov

    Bambino Adattato +

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Inviato 13 giugno 2017 - 10:16

 

Certamente non è un prodotto scadente, ci mancherebbe. Ha delle buonissime intuizioni, ripeto, soprattutto sul fronte allegorico e metaforico. E devo ammettere che è difficile realizzare un film di genere che possa avere delle valenze sociali e politiche. Romero è Romero.

 

 

 

 

 

 

Anche la sceneggiatura lascia molto a desiderare ma sono d'accordo conte, chissene. Il punto è un altro:
prendi "A l'intérieur", uno dei film manifesto della nouvelle horror francese (tanto presa a calci dalla critica) ad esempio, che riusciva a sottolineare le stesse valenze ma con una piccola differenza: fa paura. Tanto.

 

Mmmm nì. Il punto è un altro ancora: Get out si serve di alcune dinamiche dell'horror, ma le utilizza in modo personale contaminandole con una fortissima vena satirica e comica (ricordo che il regista è comico di professione). Get out vuole fare paura? Nì: si concentra molto di più sulla satira, filtrata attraverso le coordinate del genere.

Capisco perfettamente il tuo punto di vista. Lo appoggio anche. Però non puoi negare che il regista nella seconda parte del film non voglia entrare a gambe tese sull'horror, quello puro.


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#16 Infinite dest

    dolente o nolente

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Inviato 13 giugno 2017 - 11:00

 

Bellissima e tragicomica la scena in cui lui

Spoiler

 

ma che poi non ci credo che lei tenesse le foto cosi' distrattamente facili da trovare. Quella scena ha distrutto la mia sospensione dell'incredulita'.

 

Un'altra cosa che non ho ben afferrato:

questi tizi volevano usare la superiorita' fisica dei neri togliendo il cervello dai loro parenti bianchi e mettendolo nella testa dei neri.

Perche' poi limitarsi a divenire dei servi nella casa?

 

 

Più che altro l'impasse di scrittura è lì:

Spoiler

Capisco la licenza poetica, ma mi sembra che ce ne siano un po' troppe per un minimo sindacale di verosimiglianza che rende il castello capace di stare in piedi da solo.

 

Comunque a conti fatti e col sedime del senno di poi, a me ha ricordato parecchio certi vezzi Landis-iani di voler coniugare l'horror, il nonsense, la satira con il ritmo della commedia tout court. 


  • 1

 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#17 bELLE ELLEish

    TOPAZIO

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Inviato 17 giugno 2017 - 16:29

Eccomi.
Bello, ho finito i + ma erano tutti per Conato, non colgo il problema di scrittura nelle foto ritrovate né nei domestici né nella permanenza dei ricordi etc [o meglio, c'è ed è di fantascienza ma non è al problema in cui lo ravvisa dEST].
Non penso sia un film che chieda la sospensione dell'incredulità e la natura "autocosciente" può dare fastidio, ma a me non è parso pretenzioso. C'è da dire che non l'ho guardato per avere paura o considerando la possibilità di avere paura (non me ne può fregar di meno dell'horror come genere, ho quindi visto The VVitch l'anno scorso ;) ), e ho riso d'altra parte, quindi 7.5 va bene.
Non saprei dare una risposta a Ganzfeld più articolata di "Men in black, all'incontrario".
Molto bello il momento in cui Chris usa scacchi/jujitsu e poi rifà American History X.
Molto bella la voce della suocera, il cognato è un facciadimerda clamoroso, mi ha turbato nel profondo, mi ricorda almeno 3 persone di cui almeno 1 ragazza.

Adesso posso leggere la rece asd c'è altro che vale la pena leggere sul film?

[...] difficile quanto metter su una satira convincente o ficcante, cosa che non fa allo stesso modo del resto). Poi starò io probabilmente diventando reazionario, ma mi è sembrata la classica satira "inside joke" che accontenta tutti ma non sposta lo spettatore (e di conseguenza l'universo) di un millimetro. Oltre a non far paura, poi, non fa neanche ridere.


Non so in che senso tu intenda satira e rispetto a quali parti della rappresentazione. Non è poi così #satira come la si intende ormai, eh. Forse la cosa più satirica sta nel lato horror e nel fatto che l'uso sistematico di involucri neri nasca non solo da un piano ma dalle fisse personali (che però a loro volta etc etc.). Magari pure nel vedere le cose che non sono satiriche in una situazione che finge di esserlo.
Che poi possa uscirne un "inside joke", non posso escluderlo

Messaggio modificato da ElleFanTin il 17 giugno 2017 - 21:06

  • 0

A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO

There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play

Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you


#18 Ganzfeld

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Inviato 17 giugno 2017 - 17:06

Non saprei dare una risposta a Ganzfeld più articolata di "Men in black, all'incontrario".

L'hai fatto apposta? ashd


  • 0

#19 bELLE ELLEish

    TOPAZIO

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Inviato 17 giugno 2017 - 17:21

Non saprei dare una risposta a Ganzfeld più articolata di "Men in black, all'incontrario".

L'hai fatto apposta? ashd
L'avrà fatto apposta Jordan Peel, se mai
  • 0

A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO

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#20 eastwood

    Groupie

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Inviato 11 settembre 2017 - 18:48

Recuperato tempo fa. Sopravvalutato, sezione finale insufficiente, peccato perché l'idea di fondo c'era. Non male nell'insieme, comunque
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#21 cinemaniaco

    FЯEAK ON A LEASH

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Inviato 08 dicembre 2017 - 18:19

per essere un esordio alla regia a me sembra di tutto rispetto, mostra una personalità che raramente si trova negli horror mainstream. rinverdisce un filone abbastanza sparito negli ultimi decenni, cioè il cosiddetto "horror sociale". ma non nasconde debiti con la fantascienza paranoica (rigorosamente di serie b) degli anni 50, 60 e 70. non è un caso che faccia venire in mente pure carpenter, che con film come essi vivono si rifà proprio a quell'immaginario

poi è vero, ci sono degli scarti di tono parecchio bruschi. non parlo tanto dei momenti comici, che in verità ho trovato gustosi e politicamente scorrettissimi (il dialogo su dahmer è bellissimo asd ), quanto semmai nel finale, quando improvvisamente si trasforma in una mattanza. per come era stato costruito il film e per come era stato disegnato il personaggio, l'ho trovata una soluzione un po' "facile" ed anche ingiustificata. mi aspettavo un finale diverso e più cattivo

perché la radiografia che fa dell'america è davvero cattiva e spietata. riesce a rispecchiare bene il momento di transizione in cui è uscito, il passaggio dall'epoca obama a quella trump. e il suo bersaglio non sono i suprematisti bianchi dell'alt-right - in effetti sarebbe stato troppo scontato ... o è ancora troppo presto? - ma la borghesia liberal bianca che orgogliosamente rivendica di aver votato obama ("se si fosse candidato una terza volta, lo avrei rivotato" confessa il padre della fidanzata a chris) ma poi nei fatti esprime lo stesso razzismo del bifolco di paese, filtrato però da quegli imbarazzanti atteggiamenti dettati dall'ipocrita politicamente corretto (l'utilizzo dello slang afroamericano per entrare in "empatia"... che ricorda gli aristocratici dell'età vittoriana che compativano le prostitute chiamandole "sventurate"... del resto il background culturale è lo stesso: il puritanesimo... o i riferimenti allo sport e alle celebrità black), atteggiamenti che il film mostra e mette alla berlina con una precisione da trattato sociologico. possiamo in fondo inserirlo nel filone del revisionismo obamiano di questi anni, però da sponda afroamericana, che è qualcosa di inedito e che ci dice molto sull'america. un paese forse mai diviso come oggi, dove la pacificazione sembra impossibile e il malcontento è generale
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#22 gwoemul

    GwoemulGPT

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Inviato 07 marzo 2018 - 20:39

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#23 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 05 febbraio 2019 - 08:58

Visto ieri, ok, sopravvalutato, ok un risultato al box office sin troppo lusinghiero (ma se un film costato 5 milioni ne incassa 150 io sinceramente son contento, magari vuol dire che la Marvel non ci ha fritto del tutto il cervello), ok premi e candidature esagerate ma aldilà di tutto rimane un buon film.

E' praticamente un rifacimento black de La Fabbrica delle Mogli, la prima parte in cui mischia satira (a tratti anche abbastanza feroce) e tensione sotterranea è molto riuscita e fila via liscia che è un piacere, poi va beh lo scioglimento del mistero è sicuramente macchinoso e la parte horror molto, troppo educata ma in ogni caso il regista non perde quasi mai il bandolo della matassa e riesce a portare a casa un prodotto tutto sommato riuscito e intrigante.

Un plauso a Daniel Kaluuya, probabilmente l'unica nomination veramente meritata, se il film è credibile e funziona gran parte è merito suo.

Per me è un 6,5.


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#24 Fox la testa parlante

    Mr. Alphabet says

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Inviato 05 febbraio 2019 - 14:45

Una delusione. Efficace (non epocale) la parte iniziale, con il suo ritratto - a dire il vero più realistico che satirico- della borghesia liberal (impeccabile cinemaniaco).

Davvero poca cosa dalla rivelazione della vera natura della famiglia Armitage in poi, con una lunga serie di trovate (che non starò a elencare per non passare per pedante) che mettono alla prova in ogni modo possibile la sospensione dell'incredulità e l'intelligenza dello spettatore: in questo senso quasi offensiva la spiegazione data al protagonista prigioniero da uno schermo televisivo, classico espediente per illustrare per bene le cose al pubblico con un sussidiario narrativo che ci riporta subito con la memoria ai banchi della scuola elementare (e per di più con un aggancio alla trama clamorosamente pretestuoso).

L'insignificanza della regia unita ai continui cambi di registro disperde qualunque tensione, anche se le divagazioni comiche strappano qualche risata. Anche io mi sarei aspettato un finale più cattivo e disperato, che sarebbe stato persino scontato (e d'altronde aveva fatto già tutto Romero). Anzi, visto il genere forse è l'happy ending ad essere paradossalmente sorprendente.


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"Give me all your money just to cover you
Cover you in honey"

 

(Don't be afraid

There's no marmalade)


#25 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 05 febbraio 2019 - 14:59

Se lo guardi come il capolavoro che è stato spacciato in America la delusione è abbastanza inevitabile, se lo guardi come B movie con qualcosa da dire però è piuttosto gustoso secondo me, manca della visionarietà e probabilmente anche della perizia tecnica per mettere su una seconda parte horror di livello ma alla fine centra comunque i bersagli che si era prefisso.


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#26 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

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Inviato 03 giugno 2019 - 13:44

Date le aspettative (recensioni, incassi, perfino l’oscar alla sceneggiatura, cosa mai successa per un film horror) una bella delusione. Il climax di attesa e la metafora sociale funzionano bene fino a metà film, poi il finale ridicolo manda in vacca sia il primo che la seconda. Non è brutto né diretto male, ma certo mi pare il film sia stato venduto ben oltre le sue reali qualità. Pecca proprio di troppo poca cattiveria alla fine, peccato grave per un horror e ancora più grave per chi pretende di ispirarsi a Romero .


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#27 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 03 giugno 2019 - 15:49

Non ricordavo dell'oscar effettivamente abbastanza scandaloso alla sceneggiatura (non è il primo horror a vincerlo comunque o almeno è il primo come sceneggiatura originale, come non- ci sono già stati L'Esorcista e Il silenzio degli Innocenti) ma si sa che è un ambito in cui contano soprattutto le virtù politiche e produttive e questo film aveva tutti i crismi "progressisti ma fondamentalmente innocui" per piacere all'accademy.
Poi però se si toglie il contorno (appunto i premi, gli incassi e le recensioni entusiaste) che fanno gridare a squarciagola "sopravvalutato" alla fine abbiamo comunque un buon episodio di Ai confini della realtà, socialmente interessante e narrativamente intrigante, e se ovviamente quel finalino anemico per qualunque amante dell'horror con gusti appena un po' radicali è abbastanza imperdonabile a ben vedere è anche vero che non è assolutamente quello il campo in cui gioca il regista.
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#28 William Blake

    Titolista ufficiale

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Inviato 03 giugno 2019 - 19:28

Secondo me "Noi", il secondo lungometraggio di Peele, è più horror. Questo flirta col genere ma è un mélange che ha come obiettivo l'apologo satirico, non a caso Harry Caul cita "Ai confini della realtà", mentre a me ha ricordato prepotentemente il "Black Mirror" pre-Netflix.
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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#29 razzledazzle

    Classic Rocker

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Inviato 05 novembre 2020 - 09:52

Un gioiellino fino alla 

Spoiler
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La costruzione della tensione mi ha ricordato le macrosequenze tarantiniane, con un'ironia meno sfacciata.

 

Purtroppo sbraca

Spoiler
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