idealmente la quoto completamente. ma come posso esprimermi in modo ancora più chiaro?
vi è una mancanza di valori morali che mi spaventano, paperine sui quindici anni che sull'autobus ti fissano il Polifemo con una disinvoltura agghiacciante e se tu non ricambi o meglio non dimostri di essere capace di PROVARE una reazione almeno contraendo un muscolo del viso, vieni preso per frocio completamente. ho una certa età, pensa la stessa situazione con i marmocchi ingenui e complessati di quindici anni, violentati psicologicamente dall'abietta e costretti dopo una recita al soggetto a un isolamento precoce e assolutamente non fenomenologico.
i professori più anziani hanno l'età di mio padre che gira con la maglia di un famoso complesso industriale metal con una certa predisposizione per l'anarchia, e i più giovani hanno la mia età, quella del fallimento globale, figli bastardi della primissima Unione Europea e il cannone da condividere in cesso con gli altri scolari che era solamente una chimera.
non credo più in nessun tipo di investimento nella scuola pubblica, non credo nella legge elettorale, vorrei veramente che venissero aboliti tutti i licei e istituiti solo nuove corporazioni, nuove scuole dove si insegna l'arte della difesa e del contrattacco dialettico, ma soprattutto vorrei, essendo un cittadino italiano, uno stato sociale, una democrazia, una democrazia reazionaria con il male invasivo e buono con il buon cittadino cattolico.
la malattia mentale di questi bulli è apodittica ed evidente alla Cartesio, e costoro dovrebbero essere corretti non dico da neurologi ma psichiatri che sanno il fatto loro. Trieste non è più la città della mia ingenua adolescenza, è un coacervo che si morde la coda, una babele di dialetti insistiti, larvati, cannibali che non offrono altro che una sincronia differita di odio e assenza di Dio.
alcuni minuti fa mi sono sentito al telefono fisso con la mia ex, anche lei stupefatta dal fatto che nessuno stia facendo un cavolo: se ne esce dalla Chiesa di San Antonio alle undici della sera e quattro marocchini le saltano addosso, non la palpano non la sfiorano, ma quando stanno scappando da quel che resta di un bel corpicino, la guardano le sorridono con i denti d'oro e le dicono: GOLIARDIA. FELICE NO?
ma si sta divagando, ma la violenza sta demolendo questa città.
„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
CARMELO BENE