American Football - American Football (Polyvinyl, 2016)

Beh, esce il seguito dell'album più di culto del midwest emo anni '90 e nessuno ne parla?! Sogno, son desto oppure ho semplicemente perso di vista il topic?

Su internet ho letto pareri parecchio discordanti in merito: c'è chi lo definisce un album inutile e fuori tempo massimo e chi, invece, ne tesse le lodi. In mezzo, chi lo ritiene un album buono e nulla più. 

Qui trovate la recensione di Ondarock, nettamente tra i sostenitori dell'ultima fatica dell'eterno giovane - ormai quasi quarantenne - Mike Kinsella. Autore, tra le tante, di un progetto interessantissimo - Owen - che vi consiglio di andarvi a cercare.

Voi cosa ne pensate? 

PS. Una curiosità: la copertina del disco non è altro che una foto dell'interno della casa che si vede nella copertina del primo LP. 

Come scrittura l'ho trovato forse anche peggio degli ultimi album di Owen, certo formalmente sembra diverso, a volte anche emozionante. Nessun miracolo per chi ha seguito Kinsella dopo gli AF, comunque.

Come sempre, quel che c'era da dire da par mio è nella recensione.

Aggiungo che dopo 17 anni non osavo sperare in un album così carico di feels, e infatti ha rinnovato l'ossessione scatenata dal primo quando mi sono accorto di che disco era.

Diversi i pezzi e i testi spaccacuore: l'incipit mi distrugge sempre, così come le due successive – "Home is where the haunt is" è una delle più tristi e confortanti al tempo stesso.

Metteteci pure che l'esordio è legato al ricordo di una persona importante che non fa più parte della mia vita: LP2 arriva dopo l'elaborazione del "lutto sentimentale" e necessariamente ora mi risulta quantomai necessario per continuare sulla mia strada senza dimenticare davvero quel che è stato.

L'intro è meravigliosa, ha ragione Paloz. Quanta delicatezza nello sfiorare la chitarra, sembrano le lucine di natale o le luci della città, fioche, dietro un vetro appannato d'inverno. Un altro momento spaccacuore è quando appaiono i fiati per la prima volta, all'inizio di I Need A Drink. Meravigliosa anche la canzone finale, forse la migliore del lotto. Certo, momenti un po' monocordi non mancano, come non mancavano nel primo disco. Ma ad un suono dell'anima come questo qualche carenza in fase scrittoria gliela si perdona. 

al primo giro direi che musicalmente e' irreprensibile come un albertazzi. l'unico problema e' che lui con gli anni si e' stimidito, ha preso confidenza e canta troppo. e purtroppo canta sempre la stessa melodia su ogni pezzo che fa, quindi owenizza un po' troppo la purezza degli american football. comunque promosso, io alla calma placida di questi intrecci di chitarra non so resistere.

Gli AF che non (ti) aspetti.

Che ne dicono gli esperti?

Al primo ascolto ho pensato che la formula, per quanto un po' rimaneggiata nei suoni camuffata nell'intro, è sempre la stessa.

Al secondo m'è piaciuto di più. Ma il senso di filone esaurito c'è.

io l'ho trovato la solita solfa, condita dai campanellini alla tortoise, non ho gran voglia di ascoltare il disco. anche se il ritorno del 2016 non era male.

LA SMETTETE DI FARMI PIANGERE CAZZO

Forever has to wait

The clock on my wall stuck on yesterday

And all the ballads you sing to me

One by one, slip into a minor key

Direi decisamente meglio del secondo album, che rimane più raffazzonato/improvvisato (scopro che anche RYM la mette giù così, pensavo di no). Il songwriting è cambiato e si sapeva (con qualche guizzo giovanile in più, in generale diciamo un disco Owen medio almeno questa volta), ma gli arrangiamenti mi sembrano più a fuoco. Tutto un po' più manierato, comprese le seconde voci femminili, però si fa ascoltare più che dignitosamente.

<3 

forse andava in migliori cover

<3 

 

 

forse andava in migliori cover

Sono diventati i Chvrches [anzi gli piacerebbe ai Chvrches essere così].

sono un paio di giorni che sto letteralmente a rota con il gruppo in questione ed a Mike Kinsella comincio a volere bene come ad un fratello del midwest americano.

tutti e tre belli, con il primo che ovviamente svetta principalmente grazie all'impianto vocale molto affascinante, dove sembra di assistere a casuali squarci di una conversazione interiore.

Nuovo singolo a sorpresa, Rare Symmetry (molto nello stile di LP3). Sul lato B una cover di Fade Into You dei Mazzy Star!

:3