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The Witch (Eggers, 2016)


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84 replies to this topic

#51 BanalmenteMatteoZucchi

    INGIRUMIMUSNOCTEETCONSUMIMURIGNI

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Inviato 20 novembre 2016 - 20:25

È una guerra che non puoi vincere! asd
Linguaggi diversi, poco altro da dire.

E comunque "teen cinema" e horror sono legati da decenni. Il secondo permette di espandere l'analisi del primo come nessun altro genere, con buona pace di Truffaut e Linklater.
  • 0

"Ok, take me to your goddamn young genious !"

Vincent Price su Michael Reeves  

 

"Ma il lettore di Ondacinema sa che il film lo fa la messa in scena, non la trama."

Alberto Mazzoni                                                                                               :firuli:

 

 

impossibile non citare l'oscuro quanto seminale esordio degli Unnamed
 
(6.5)

 

 

 

chi è stu strunz che lo dirige? BOOOOH. manco sua mamma lo conosce

 

 


#52 Pajje††

    Potere Al Propoli

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Inviato 21 novembre 2016 - 15:04

È una guerra che non puoi vincere! asd
Linguaggi diversi, poco altro da dire.

 

In guerra ci vado per morire, non per vincere!

 

///

 

Yeah you're righ man.

Ma infatti io ero venuto a scassar la minchia riguardo all'intellettualizzazione de 'sto cazzo di The Witch.

Ho molte difficoltá a centralizzare il TEMA rispetto alla FORMA/LINGUAGGIO, quando discorro dei film (e in generale dell'arte).

 

Wes Anderson é il narratore della "Famiglia"? Stica', a me interessa come geometrizza, come dialoga, come colora, come monta e come suona.

I Coen sono i narratori del "Fato"? Stica', a me interessa come dialogano, come montano, come oniricizzano.

Tarantino il poeta bianco della prosa negra? Sti___, ____ ____ _____ ____, ______, _____, ____.

 

Io non so cosa farmene di 5/90 minuti di film dove si intuisce che quel darkettone hipster autolesionista di Robert Eggers abbia una sua idea dell'adolescenza. Sono microspore narrative che non mi danno nulla, non sono Grandi Disegni, non scomodo Lacan e Freud perché vedo una mestruazione e un ragazzino coi primi alzabandiera. Se devo Pensare l'adolescenza, leggo altro.

 

Dall'arte voglio linguaggio, forma, stile, codice (aka metafora), insomma voglio tutte le grandi scene di The Witch.

 

Poi é chiaro, le label (mi) servono per far capire alla gente di cosa sto parlando. Se un amico mi chiede "di cosa parla The Witch?" gli rispondo 1) Beh, il titolo lo leggi! 2) Una famiglia di religiosi che va a vivere di fianco a una foresta "maledetta". Non gli dico "di adolescenza".

Se mi chiedono "di cosa parla Boyhood" rispondo "dell'intera giovinezza di un ragazzino merecano".

Needless to say, all'interno della "trama", si possono trovare infinite sottotrame. Ma d'altra parte io sono convinto che il particolare contenga l'universale: anche a discorrere di una lumaca, possiamo parlare di linguistica e bio-etica e Essere.

 

Senza contare che: Linklater e Truffaut non mi dicono nulla.


  • 2

miamusica
______________

And if I have some kind of need / Maybe the thing I need is the thing I've got
And if I look inside of me / I find the thing that can't be took or bought


Anytime you’re gonna grow, you’re gonna lose something. You’re losing what you’re hanging onto to keep safe. You’re losing habits that you’re comfortable with, you’re losing familiarity.


#53 Gonzo

    Twenty-Three Lubed Up Schizophrenics With Delusions of Grandeur

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Inviato 21 novembre 2016 - 15:40

Che poi boh, nel film ci sono per filo e per segno tutti i (scusate il termine) "tropes" che si riportavano nelle caccie alle streghe del periodo, mancavano giusto i nodi alle criniere dei cavalli. MI sembra un po' che vi stiate autogiustificando del fatto che un film "solo" sulle streghe vi piaccia. Allora via a cercare sottotesti e metafore.

 

Insomma io quando ho visto il film ho pensato a questo quadro

 

300px-GOYA_-_El_aquelarre_(Museo_L%C3%A1

 

mica alla pubertà.


  • 1

the best ever death metal band out of Denton
never settled on a name.
but the top three contenders, after weeks of debate,
were Satan's Fingers, and the Killers, and the Hospital Bombers.


#54 bELLE ELLEish

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Inviato 21 novembre 2016 - 15:52

O magari sono cose "intrinsecamente" connesse, a prescindere dalle intenzioni dell'autore e appercezioni del singolo spettatore.
Non mi ricordo se ho già postato qui, bel film anche per me, fra gli aspetti preferiti il filastroccare dei gemelli. Ragazzino e sua Visione estatica impressionanti
  • 1

A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO

There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play

Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you


#55 Gonzo

    Twenty-Three Lubed Up Schizophrenics With Delusions of Grandeur

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Inviato 21 novembre 2016 - 15:55

O magari sono cose "intrinsecamente" connesse,

 

Ammesso che ciò sia vero, bisogna poi fare proprio un grosso salto interpretativo nel dire che sia un film sugli "orrori della pubertà".


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#56 SuonatoreJones

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Inviato 21 novembre 2016 - 15:57

Dall'arte voglio linguaggio, forma, stile, codice (aka metafora), insomma voglio tutte le grandi scene di The Witch.

Son d'accordo se si analizza il modo in cui la cornice estetica di un film renda il suo significato: anzi è molto più importante un significato misero, ma inserito in un'appropriata cornice tecnica monumentale, che un film dalle mille interpretazioni girato alla cazzo di cane.

Però il cinema non è un'arte puramente formale (come gran parte della musica classica, per intenderci), per cui credo che il significato debba essere analizzato e che non si possa soffermarsi soltanto sul significante. Anche perché dovremmo sempre chiederci: "A cosa serve il cinema?"
Mi pare che l'dea della contemplazione del bello fine a sé stesso sia morta due secoli fa, ora la semplice forma non è più sufficiente. Il bello è interessante se è funzionale a un messaggio, oppure se porta un significato di per se stesso.

 

Quindi certo, se analizziamo un film guardiamo la forografia, la regia, il montaggio, etc. Ma non dimentichiamoci del messaggio.


  • 2

"Nobil natura è quella

che a sollevar s'ardisce

gli occhi mortali incontra

al comun fato"


#57 SuonatoreJones

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Inviato 21 novembre 2016 - 15:58

 

O magari sono cose "intrinsecamente" connesse,

 

Ammesso che ciò sia vero, bisogna poi fare proprio un grosso salto interpretativo nel dire che sia un film sugli "orrori della pubertà".

 

Chiaro. Nemmeno io se mi chiedessero di cosa parla The Witch risponderei "degli orrori della pubertà", ma internamente ad un ragionamento più largo e ampio sulla pellicola è una pista che affronterei, limitatamente al contesto, ovvio.


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"Nobil natura è quella

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#58 pooneil

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Inviato 21 novembre 2016 - 18:06

A me i film interessano solo per i concetti, mi piacciono i concept movies, della forma estetizzante non me ne frega un cazzo (McLuhan stronzooooooooo).


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#59 Pajje††

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Inviato 21 novembre 2016 - 18:48

Son d'accordo se si analizza il modo in cui la cornice estetica di un film renda il suo significato: anzi è molto più importante un significato misero, ma inserito in un'appropriata cornice tecnica monumentale, che un film dalle mille interpretazioni girato alla cazzo di cane.

 

Però il cinema non è un'arte puramente formale (come gran parte della musica classica, per intenderci), per cui credo che il significato debba essere analizzato e che non si possa soffermarsi soltanto sul significante. Anche perché dovremmo sempre chiederci: "A cosa serve il cinema?"
 

Quindi certo, se analizziamo un film guardiamo la forografia, la regia, il montaggio, etc. Ma non dimentichiamoci del messaggio.

 

 

Il cinema non é un'arte puramente formale perché la linguaggia umana, la parola, cela una pre-scrizione, un significato. Se il padre in The Witch dice "Tommasina, non dire alla mamma che le ho preso la tazza e giá che ci sono non mi diventare una strega stronza e troia" stiamo muovendo ETICA in un modo che l'Ouverture N.3 in Re maggiore di Bach non puó fare. Il perché é semplice: nell'O.N3REMAGGIOREDIBACH non c'é nulla da VEDERE e quello che sentiamo non é un verbo umano; non ci puó essere nulla di "prescrittivo", quindi non c'é nulla di cui parlare. No language no party.

É chiaro invece che Eggers ci sta dicendo: "I puritani cristiani fanatici erano contro gli omosessuali e i metallari", mentre Bach non ci dice assolutamente nulla. Ma non ho bisogno di Eggers per sapere che gli omosessuali e i metallari non eran ben visti dai luterani del 1600, giá Piero Angela ce lo faceva capire sulla Rai tanti anni fa.

 

Nel cinema quand'é che non ci viene detto qualcosa? Quale storia non racchiude infiniti mondi tematici? Pensa che pure i film apatici e rarefatti di Sorrentino si prestano a centinaia di sottostorie. Aint that absurd?

 

Per me l'emozione arriva soprattutto dalla forma, perché i temi sono gli stessi che noi umani affrontiamo/tocchiamo/vediamo ogni giorno (e son sempre nietzschanamente gli stessi). La mia vita peró non é un film, quello che sto facendo in questo momento (scriver sul pc) non lo vedo da angolazioni diverse, non é musicato ed é succube della triste lucistica della stanza. Il cinema é quell'arte che potrebbe rendere interessante anche questa attuale scena. And guess what, la renderá interessante privandola della sua realtá e slegandola dall'io cognitivo: la cosa filmata sará (quasi) la stessa, ma con modi diversi.

 

Il cinema é una fottuta finzione e non ci permetterá mai di capire nulla sull'adolescenza, tantomeno lo fará quando si punterá molto (like The Witch) sulla strumentistica e techne cinematografica. Se vogliam capire qualcosa di pubertá, meglio studiarsi un po' di medicina e chimica e vedersi i report e gli esperimenti degli scienziati cognitivi americani del '900

 

In sintesi:

    

Capisco cosa ti spinga a riferir la parola "pubertá" al film in questione, ma non capisco cosa ce ne facciamo poi di questo riferimento se non appunto una gran sequenza di seghini a due dita and pure trivia.

Le tette immature...le mestruazioni...le erezioni imbarazzate..la fragilitá fanciullesca: ok. E quindi?


  • 5

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#60 BanalmenteMatteoZucchi

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Inviato 21 novembre 2016 - 21:34

A me i film interessano solo per i concetti, mi piacciono i concept movies, della forma estetizzante non me ne frega un cazzo (McLuhan stronzooooooooo).


Amen! (Idolo asd)

Comunque l'indecifrabile talento di Bajjo nell'attrarre i + ha un che di leggendario.
Bravi tutti, in ogni caso, e se passate per Bologna vi offro una birra (a un euro e 50, presa dal pakistano). asd
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"Ma il lettore di Ondacinema sa che il film lo fa la messa in scena, non la trama."

Alberto Mazzoni                                                                                               :firuli:

 

 

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(6.5)

 

 

 

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Inviato 21 novembre 2016 - 22:15

 

Comunque l'indecifrabile talento di Bajjo nell'attrarre i + ha un che di leggendario.
Bravi tutti, in ogni caso, e se passate per Bologna vi offro una birra (a un euro e 50, presa dal pakistano). asd

 

 

Redattore ondacinema...Bologna...birretta proletaria a un euro e 50...frasi come "approccio fortemente teorico"...parli di doppiaggio "non malvagio" (quindi o sei cosí flippato che te lo sei visto sia in inglese seicentesco che in italiano, oppure verso la linguistica hai il tipico rispetto dell'universitario pre-erasmico e non hai idea di che cancro si celi dietro il doppiaggio):

 

Studentello del Dams? Stronzeggiatore di scienze della comunicazione?

 

Parla, figliuolo, che ti assolvo.

 

DZkKzeD.jpg


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#62 SuonatoreJones

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Inviato 22 novembre 2016 - 10:35

Però il cinema non è un'arte puramente formale (come gran parte della musica classica, per intenderci), per cui credo che il significato debba essere analizzato e che non si possa soffermarsi soltanto sul significante. Anche perché dovremmo sempre chiederc
Il cinema non é un'arte puramente formale perché la linguaggia umana, la parola, cela una pre-scrizione, un significato. Se il padre in The Witch dice "Tommasina, non dire alla mamma che le ho preso la tazza e giá che ci sono non mi diventare una strega stronza e troia" stiamo muovendo ETICA in un modo che l'Ouverture N.3 in Re maggiore di Bach non puó fare. Il perché é semplice: nell'O.N3REMAGGIOREDIBACH non c'é nulla da VEDERE e quello che sentiamo non é un verbo umano; non ci puó essere nulla di "prescrittivo", quindi non c'é nulla di cui parlare. No language no party.
É chiaro invece che Eggers ci sta dicendo: "I puritani cristiani fanatici erano contro gli omosessuali e i metallari", mentre Bach non ci dice assolutamente nulla. Ma non ho bisogno di Eggers per sapere che gli omosessuali e i metallari non eran ben visti dai luterani del 1600, giá Piero Angela ce lo faceva capire sulla Rai tanti anni fa.
 
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Per me l'emozione arriva soprattutto dalla forma, perché i temi sono gli stessi che noi umani affrontiamo/tocchiamo/vediamo ogni giorno (e son sempre nietzschanamente gli stessi). La mia vita peró non é un film, quello che sto facendo in questo momento (scriver sul pc) non lo vedo da angolazioni diverse, non é musicato ed é succube della triste lucistica della stanza. Il cinema é quell'arte che potrebbe rendere interessante anche questa attuale scena. And guess what, la renderá interessante privandola della sua realtá e slegandola dall'io cognitivo: la cosa filmata sará (quasi) la stessa, ma con modi diversi.
 
Il cinema é una fottuta finzione e non ci permetterá mai di capire nulla sull'adolescenza, tantomeno lo fará quando si punterá molto (like The Witch) sulla strumentistica e techne cinematografica. Se vogliam capire qualcosa di pubertá, meglio studiarsi un po' di medicina e chimica e vedersi i report e gli esperimenti degli scienziati cognitivi americani del '900
 
In sintesi:
    
Capisco cosa ti spinga a riferir la parola "pubertá" al film in questione, ma non capisco cosa ce ne facciamo poi di questo riferimento se non appunto una gran sequenza di seghini a due dita and pure trivia.
Le tette immature...le mestruazioni...le erezioni imbarazzate..la fragilitá fanciullesca: ok. E quindi?


Son quasi d'accordo, ma mi pare che non si consideri una cosa: è vero che un trattato di psicologia pieno di linguaggio tecnico e di relazioni di esperimenti ci istruisce molto di più di un film. Nessuno negherebbe questo. Però un film comunica un significato in una maniera diversa rispetto ad un libro, ovvero fornisce esempi. Racconta storie, costruisce trame che colpiscono l'aspetto emotivo (e qui, son d'accordo, la cornice tecnica è l'aspetto decisivo) anziché l'aspetto razionale. "The Witch" mette in scena l'angoscia e il timore che facevano da sfondo al puritanesimo seicentesco, creando la storia di una possessione demoniaca, e facendo ciò comunica quel timore allo spettatore più di quanto un documentario di Piero Angela sia mai capace di fare.
È chiaro che se uno è interessato allo studio di un fenomeno va a studiarselo su libri e manuali, l'arte colpisce la parte emotiva e forse nel far ciò spiega in modo ancora migliore. Come diceva Wittgenstein: "Delle cose importanti della vita non si può parlare, ma solo dare esempi".

È chiaro che l'aspetto formale è una parte preminente di ciò, ma è pur sempre utilizzato per fornire l'esempio di qualcosa, di un concetto concreto. Non si potrebbe fare un film puramente formale, senza messaggi, perché dovrebbe girarlo una mente non umana.
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#63 Pajje††

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Inviato 22 novembre 2016 - 10:40

Suonatore Jones, quotami il passaggio di Wittgenstein. (poi ti rispondo sul resto)

 

Io il passajjo esatto lo ricordo mas o menos cosí:

 

"the most serious and profound questions and issues can be discussed only in the form of jokes".

 

Con "jokes" penso intendesse "paradossi", ma questa é una mia interpretazione.


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#64 bELLE ELLEish

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Inviato 22 novembre 2016 - 10:46


Non si potrebbe fare un film puramente formale, senza messaggi, perché dovrebbe girarlo una mente non umana.

Ero quasi d'accordo anche io. Su questa frase, però, a nessun titolo, ci tengo a fare un commento: secondo me si può pure fare e lo sforzo "disumano" sarebbe più nello spettatore, che senza esplicita segnalazione non andrebbe mai a pensare non ci sia un messaggio, un'analogia o una connessione con altro, semplicemente perché that's what we people tend to do, per dirla rompibajjescamente
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A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
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Inviato 22 novembre 2016 - 10:55

Comunque Jones mi pare che siamo d'accordo, non c'é in realtá bisogno che ti risponda.

É ovvio che nel cinema cerco anche le storie. Giusto un mesetto fa spensi "La Casa" bollandolo con un "Non c'é storia, cazzomenefaccio?".

 

Adoro gli sceneggiatori e adoro gli script, adoro le storie e j'adore la vie.

 

Forse nel cinema e nell'arte (penso alla musica, alla letteratura, all'arte visiva) butto peró molta piú attenzione alla forma (->ragion per cui riesco ad adorare un film vuoto come Tree Of Life).

 

Ho solo un'attitude piú nazi della tua nell'esporre la cosa.


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Inviato 22 novembre 2016 - 11:05

Comunque Jones mi pare che siamo d'accordo, non c'é in realtá bisogno che ti risponda.
É ovvio che nel cinema cerco anche le storie. Giusto un mesetto fa spensi "La Casa" bollandolo con un "Non c'é storia, cazzomenefaccio?".
 
Adoro gli sceneggiatori e adoro gli script, adoro le storie e j'adore la vie.
 
Forse nel cinema e nell'arte (penso alla musica, alla letteratura, all'arte visiva) butto peró molta piú attenzione alla forma (->ragion per cui riesco ad adorare un film vuoto come Tree Of Life).
 
Ho solo un'attitude piú nazi della tua nell'esporre la cosa.

Eh allora siamo sì essenzialmente d'accordo. Anch'io reputo la forma ciò che fa del cinema il cinema. Solo non le do il 100% del merito. In ogni caso se di the Witch si considerasse solo la storia, senza la bellissima tecnica che ci sta dietro sarebbe un filmettino da 6.5...

Riguardo a Wittgenstein quel "jokes" l'ho visto tradotto in maniere diversissime. Io più che sul paradosso starei sul "gioco", sul'"esempio". Però non mi sento di bocciare una possibile interpretazione in quel verso.
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#67 Reynard

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Inviato 22 novembre 2016 - 19:29

Secondo me vuol dire proprio 'barzellette'. 

 

Spoiler

 

By the way, mi sono incuriosito, dovrò vedere questo film e capire se parla di stregoneria, di adolescenza, di religione, di Wittgenstein o della preparazione della polenta.


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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#68 Wattimo Fuggente

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Inviato 02 gennaio 2017 - 10:40

visto ieri in preparazione alla classifica 2016

 

un regista che riesce a disturbare inquadrando un coniglio (possibile citazione di Carroll?) 

non può che avere la mia stima

 

stregoneria come capacità di vedere oltre dogmi e paraocchi, come accettazione del male insito e costituente di ogni cosa


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#69 solaris

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Inviato 01 novembre 2019 - 10:54

Mi è piaciuto, senza eccessivi entusiasmi. Il suo essere austero rispetto agli altri esponenti del genere me l'ha reso digeribile. I temi son chiari ma la confusione fra strega e satana mi sembra irrisolta e sa di buttata un po' lì. Ed è troppo indagata negli eventi puntuali per prenderla solo come una serie di vaghi riferimenti al male e ciò che importa son solo le percezioni dei personaggi.

Razionalizzando potrebbe essere che la strega volesse tornare bella e giovane per poter partecipare al sabba?

 

Unica altra nota: ma con tutte le inquadrature che butti lì ma un vaghissimo riferimento al cambio di continente per mare? Io stupido quale sono non ci ero arrivato, sembravano nel campo affianco. Questa tendenza a fare i fighetti dando moltissima importanza a cose quotidiane e zero ai big events dandoli per scontati mi stà dando un po' noia ultimamente. Andate giù più dritti per Dio, anche Kubrick lo faceva, non passerete per dozzinali per questo.


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#70 100000

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Inviato 01 novembre 2019 - 11:19

Quella del cambio di continente devo ammetterla che l'ho pensata anch'io pari pari, e anch'io non ci ero arrivato subito.

Però per il resto niente da dire, e non mi interessa neanche troppo cercare la spiegazione "razionale".

Mi sembra che uno dei punti migliori sia proprio l'incapacità di accettare razionalmente il male che accade a questi poveri disgraziati.


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#71 Tom

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Inviato 01 novembre 2019 - 11:50

Non ci avevo pensato e non ricordo come nel film venga raccontato lo spostamento.
Ma che non venga proprio raccontato mi sembra coerente con l'impianto del film e la condizione psicologica e storica dei personaggi.
Mi ricorda una battuta di Eddie Izzard, una cosa tipo: "I padri pellegrini attraversavano l'oceano partendo da Plymuth per arrivare a... Plymuth. Che culo!"

E poi ricordiamoci che è un film a basso costo (cosa già inusuale per i film in costume), probabilmente non c'era propio la possibilità di girare una scena di viaggio e di mare.

Avevo qualche perplessità su questo film dopo la visione che forse ho espresso all'epoca, ma con gli anni mi è cresciuto parecchio nel ricordo, sedimentandosi per bene. Ora lo metto tranquillamente tra i miei horror (e non solo) preferiti del post-2000.
  • 0

#72 Merlo

    Classic Rocker

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Inviato 01 novembre 2019 - 11:56

Ma di quale viaggio in mare parlate?

 

Io ricordo che il film comincia con loro che sono scacciati da una comunità di coloni puritani del New England, quindi sono già in Nord America...


  • 3

"Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace"


#73 Tom

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Inviato 01 novembre 2019 - 11:58

Ah ecco asd


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#74 100000

    Enciclopedista

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Inviato 01 novembre 2019 - 12:03

Ahah, ok allora solar ha confuso tutti (me) e basta :D


  • 1

#75 solaris

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Inviato 01 novembre 2019 - 12:04

Ok, è un misunderstanding. Nel dialogo fra Tommasina e Caleb in riva al fiume lei dice che non ha più trovato mele da quando son andati via da "England", che nei miei sub ita hanno tradotto come "Inghilterra". Che ok, è corretto, ma probabilmente in inglese la troncatura di New England è più ovvia. Accidenti a loro asd

 

00:23:56,806 --> 00:24:00,310
Non ho piu' visto mele, da quando
siamo venuti dall'Inghilterra.

 

00:23:56,520 --> 00:24:00,229
I've seen no apples
since we went from England.

  • 0

#76 Sandor

    Enciclopedista

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Inviato 01 novembre 2019 - 12:04

Va bene che l'arteriosclerosi galoppa ma di questo viaggio in mare non ricordavo nulla e leggevo stupito.
  • 0

#77 John Trent

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Inviato 01 novembre 2019 - 13:40

No beh un attimo, riferimenti all'Inghilterra (quella vera) ci sono nei dialoghi, anzi io gli avevo dato grande importanza per giustificare tutto il senso del film: di solito si emigra per andare a star meglio, questo lasciano l'Inghilterra borghese per ritrovarsi a fare i primitivi in mezzo alla natura ostile, da qui giù di paranoie, depressioni e oltranzismo religioso come unica fonte di illusoria (e allucinata) speranza.
  • 0

#78 debaser

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Inviato 01 novembre 2019 - 15:01

Dai su non diciamo minchiate asd io ricordo che vengono mandati via da un villaggio del New England, U S A
  • 0

Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#79 Spiritchaser

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Inviato 01 novembre 2019 - 15:27

Un villaggio del New England di coloni inglesi, eh, i riferimenti espliciti all'Inghilterra li ricordo anche io.
  • 0

#80 100000

    Enciclopedista

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Inviato 01 novembre 2019 - 16:39

Basta, me lo devo rivedere.


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#81 John Trent

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Inviato 01 novembre 2019 - 17:14

Ma certo debaser che se ne vanno via da un viaggio in New England, ma in New England ci erano arrivati dall'England vera. Cioè mica m'ero convinto che avevano attraversato l'oceano sul carretto.

Vediamo se su 'sta roba raggiungiamo le 3000 pagine del joker, ci vorrebbe lassi che elucubra su quale sia la vera Inghilterra.
  • 0

#82 debaser

    utente stocazzo

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Inviato 01 novembre 2019 - 23:27

ah ok quello può essere, me lo rivedrò pure io e farò un'attenta esegesi
  • 0

Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
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#83 Ganzfeld

    In un certo senso

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Inviato 10 novembre 2019 - 11:30

Le recensioni su The Lighthouse sono entusiaste.


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#84 Pajje††

    Potere Al Propoli

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Inviato 03 dicembre 2019 - 22:05

New England, Seicento. L'accento inglese c'è perché è il New England nel Seicento anglo-coloniale, guarda un po'. 

 

Secondo voi una famiglia di agricoltori parte in barchetta e si fa l'Atlantico a remi? 

Datemi il numero di chi vi procura il peyote. 


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miamusica
______________

And if I have some kind of need / Maybe the thing I need is the thing I've got
And if I look inside of me / I find the thing that can't be took or bought


Anytime you’re gonna grow, you’re gonna lose something. You’re losing what you’re hanging onto to keep safe. You’re losing habits that you’re comfortable with, you’re losing familiarity.


#85 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

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Inviato 04 dicembre 2019 - 13:53

Del viaggio in mare non viene accennato, ma che la famiglia provenga dall'Inghiterra mi pare sia detto molto chiaramente nel film...


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