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It Follows (Mitchell, 2016)


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135 replies to this topic

#51 William Wilson

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Inviato 16 luglio 2015 - 12:05

 

Scelte registiche abbastanza immotivate, come un interminabile giro di camera a 450°, lasciano poi qua e là perplessi.

 

 

va bene tutto, però questo no. al contrario, è un fine uso della grammatica horror, cioè il lavoro sul profilmico, gli angoli di ripresa, i movimenti di macchina etc. Mitchell rielabora il modello carpenteriano (lo slasher di Halloween) e fa un film su uno stato d'assedio semi-invisibile, che può colpire in qualsiasi momento da qualsiasi parte. per questo le lente panoramiche a 360° (con i soggetti che gradatamente entrano a fuoco), perché lo spettatore, in compartecipazione con i protagonisti, si aspettano di essere assaliti 

 

D'accordo, ci può anche stare, e in effetti il mio primo pensiero - elementare - è stato proprio quello della sensazione dell'essere circondati. Subito dopo ho avuto però una sensazione di fastidio nei confronti del procedimento. Il motivo? Non mi ha trasmesso angoscia, come pure era nelle intenzioni (forse è un limite mio; se si può parlare di limiti personali quando un film del terrore non ti trasmette terrore...) La tecnica è andata al di là del suo scopo, è diventata ostentazione.

Comunque ok, poniamo che abbia esagerato, come è possibile, con lo "stiletto". Porterei tuttavia l'attenzione sul fatto che simili finezze possono promuovere solo a metà il film, visto che la storia, complessivamente, non è abbastanza convincente né, lo ripeto ancora una volta, terrificante (e altri hanno avuto la stessa impressione, vedo), ma anzi in taluni episodi è ridicola, poco riuscita.

E' alla luce di queste premesse che il mio voto non poteva che arrestarsi appena sotto la sufficienza.


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#52 William Blake

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Inviato 16 luglio 2015 - 12:57

 

 

Si, forse la regia è la cosa migliore e l'incipit è molto inquietante. Però entrando nel contenuto mi pare un film mediocre, i buchi ci sono e rendono tutto maledettamente kitsch, come l'assalto al personaggio di Greg (li ho riso). Non sono d'accordo con chi chiama in causa il Carpenter di Halloween, quello si capolavoro assoluto, se non per le derive paranoidi ; qui non è questione di slasher (psicopatici che vogliono ucciderti) ma di un'entità soprannaturale che ti stalkera per copulare mortalmente. 

 

Sul finale, è tutt'altro che aperto: l'amichetto sfigato che si bomba jay muore, cosi come la protagonista nell'incipit. Quindi non c'è sentimento che oppone resistenza al MALE 

 

 

 

mah. Carpenter fa film su un male che assedia e poi assale, e  Michael Myers è l'incarnazione di un Male metafisico che compare dal nulla e scompare nel nulla, ma si aggira tra questi viali tranquilli della provincia perbene americana. mi pare che le assonanze ci siano eccome (anche il soffermarsi sui luoghi, sottolinearne lo stato di abbandono e di fatiscenza). il fatto che qui ci sia prima lo stalking mi pare cambi soltanto le modalità dell'omicidio :P

 

il finale è aperto e ambiguo come lo stesso Mitchell ha dichiarato. d'altra parte se fosse finito come dici tu, si sarebbe visto in scena. invece c'è questo ragazzo sullo sfondo che cammina tranquillo e che potrebbe essere anche un passante (esattamente come nella scena sul prato), il finale gioca però sulla consapevolezza che la maledizione aleggia ancora su di loro


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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#53 selva

    mainstream Star

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Inviato 16 luglio 2015 - 13:56

Ma che si sia visto Carpenter è fuor di dubbio, non arriva a quell'intensità di malessere e si ferma al compitino svolto male dove appunto l'elemento disturbante non disturba affatto e per rimpinzare la dose si concentra, furbescamente a mio avviso, nel giochino psicologico-generazionale e il degrado suburbarno. Myers male metafisico però a un certo punto ti squarta.

 

Sul finale ammetto la mia cecità: pensavo che la tizia dell'incipit fosse jay  ashd


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#54 William Blake

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Inviato 16 luglio 2015 - 14:20

a me sembra assolutamente affine a "Babadook", dove questo aspetto è però a fuoco fin dalla premessa: cioè nel film australiano si parla di depressione ed elaborazione del lutto, qui di problemi adolescenziali, tra cui le prime esperienze sessuali, e della paura del "salto di età". infatti i ragazzi, accerchiati dalla maledizione, tornano bambini (si capisce che erano amici d'infanzia ma che si erano allontanati), rifugiandosi nella regressione infantile


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#55 cinemaniaco

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Inviato 16 luglio 2015 - 18:02

mi è persino difficile parlarne di questo film perché non mi ha lasciato nulla, ma proprio niente. ghost story con maledizione alla giappo girata come un horror 70s (con un uso esasperante dello zoom che fa tanto anni 70, per non parlare dei sintetizzatori in colonna sonora... questo non è citazionismo fine a se stesso? necrofilia cinefila? e perché no, fan service?). mi ha ricordato un po' ti west e il suo the house of the devil: stesso cinema passatista che approccia i modelli dell'horror 70/80 con freddezza e distacco, alla fine secondo me tradendo la stessa fonte che era ben più brutale, vitale e creativa. su questa falsariga allora io preferisco il remake di maniac che almeno non tradiva le radici voyeuristiche e sadiche dell'horror di quegli anni

 

per il resto rimango davvero allibito quando leggo di gente che elegge questo it follows a miglior horror degli ultimi 10 o addirittura 20 anni. okay che per i miei gusti questo genere non se la sta passando bene negli ultimi anni, ma che un comunissimo e normale horror come questo diventi una pietra miliare mi fa pensare. soprattutto alla necessità di novità e freschezza che l'horror americano necessiterebbe, ancora troppo ancorato a modelli di 40 anni fa riproposti con la spocchia degli studiosi di cinema


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#56 William Wilson

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Inviato 16 luglio 2015 - 18:36

Mi sento meno solo...  :love6: (Salvo il fatto che metterei la colonna sonora nella lista delle cose che mi sono piaciute del film).

 

Sperticarsi in elogi per questo film è eccessivo. Meglio di tanta monnezza, ovvio, ma del capolavoro nemmeno l'odore.  


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#57 Onironaut

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Inviato 16 luglio 2015 - 20:29

Certo, se si considera che l'horror attualmente è un continuo proliferare di "torture porn" inutili (ma anche in quel gran contenitore di merda che è il torture porn si possono trovare film pregevoli come "Martyrs"), è naturale che un film ben fatto (ma per me non sensazionale) come "It follows" faccia gridare al miracolo...


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#58 Tom

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Inviato 16 luglio 2015 - 20:51

O magari c'è che a qualche stronzo il film possa davvero piacere molto per quello che è, chissà.


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#59 William Wilson

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Inviato 16 luglio 2015 - 20:57

O magari c'è che a qualche stronzo il film possa davvero piacere molto per quello che è, chissà.

 

In questo caso avremmo una risposta al quesito sul perché sia stronzo.  asd


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#60 Tom

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Inviato 16 luglio 2015 - 21:04

Accidempolina, che provvoggazione... aspetta che adesso ci casco... ehr... uhm... no, peccato. 


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#61 William Wilson

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Inviato 16 luglio 2015 - 21:13

Tranquillo, era solo per riderci sopra... ;)


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#62 lazlotoz

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Inviato 16 luglio 2015 - 21:52

Ognuno è libero di esprimere entusiasmi e passioni, sia chiaro. E in quanto tali vanno rispettati.

 

Rimango comunque allibito da tutta questa enfasi nel descrivere quello che m'è sembrato un buon filmetto, con grandi pregi e soprattutto un devastante difetto. E non è una roba da provocazioni o chissà che altro... proprio non capisco come lo si possa vedere così. Ma va bene uguale.

 

Dicevo...

Da un lato una regia controllatissima, sì troppo citazionista nel mood, che al decimo 360+zoom mi ha un po' innervosito, ma a tratti davvero buona. Sorprendente nel disegnare certe scene, tipo la macchina nell'intro. Una palette di colori con una bella pasta, un po' retrò ma anche molto alla moda: insomma bello cool. Attori credibili con cui si sta bene insieme durante tutto il film.

L'idea di fondo, magari non originalissima, ma vincente: dà un senso al mostro che insegue.

Il fatto che dopo dieci minuti tutto è spiegato.

Il fatto che stia con il piede sulla frizione (gira lentissimo il film ed è un gran bene)

 

MA

 

Evidentemente Mitchell ha dimostrato di saper dirigere ma non di saper scrivere, perché oltre che lento (e ripeto è un pregio) il film a un certo punto gira a vuoto in maniera totale. La scena della piscina m'è sembrata una puttanata enorme. E vorrei che qualcuno me la spiegasse... che cos'è che doveva succedere lì? Per quale motivo fanno quella cosa lì? Cioè non me lo spiego a livello di narrazione e non so se ha un appiglio metaforico... Magari son io che non l'ho capito.

Un buon quarto d'ora di tagli ci stavano, sempre per quel motivo... Dove vuole arrivare? Mi chiedevo, e la risposta era sempre la stessa, negli ultimi venti minuti...

Boh, si parla di metafore, e ci sta, ma non l'ho inquadrata (e sarà colpa mia eh) perché forse la spiegazione letta qui della giovinezza mi piace, ma è una lettura che un pochino forza il contesto.

 

Vi prego, non paragonatelo a Babadook perché di là c'era un lavoro intellettuale molto raffinato. Qui ci sta tutto l'affetto per un certo tipo di cinema, ma quel salto fatto dall'australiana Kent, l'americano Mitchell se lo sogna.

 

Diamo un voto? Ma sì.

 

6,5


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#63 cinemaniaco

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Inviato 16 luglio 2015 - 22:00

Certo, se si considera che l'horror attualmente è un continuo proliferare di "torture porn" inutili

 

ma dove? stai parlando di film ormai di 10 anni fa. io quando mi riferisco a crisi del genere - per i miei gusti - è semmai il cinema anemico modello blumhouse che ha sostituito proprio il torture-porn a livello mainstream, ma la cosa si riflette anche nel circuito indipendente come dimostra questo it follows. horror asettico per quanto mi riguarda, mentre invece io ritengo il genere una forza d'urto. un horror deve far star male


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#64 lazlotoz

    Enciclopedista

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Inviato 16 luglio 2015 - 22:03

E ovviamente scrivendo mi son venute in mente delle cose, per avvalorare la tesi metaforica.

La donna che uccide il ragazzo in casa ha le fattezze di sua madre che non ho capito se sia morta ma comunque è assente, Jay lo vede nudo sul tetto che dovrebbe essere suo padre morto, la prima vittima al telefono con il padre gli dice ti voglio bene... C'è un filo genitore figlio piuttosto intenso a questo punto.

E inizia a dipanarsi un po' la matassa. 

 

Ma la piscina?  :fear:

 

Comunque dopo il sesso ...  :monk:


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#65 John Trent

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Inviato 16 luglio 2015 - 22:30

Rispondo anch'io senza quotare.
 
Sono uno di quelli a cui il film è piaciuto molto e lo considera uno degli horror migliori usciti negli ultimi 15 anni, ma mettiamo un po' d'ordine:
Innanzitutto sostenere quello che ho appena scritto non significa automaticamente considerarlo un capolavoro. Se la media ormai è bassissima, e lo avete detto un po' tutti, anche un film buono diventa il migliore degli ultimi anni.
Il citazionismo: ce n'è, come ce n'è in qualsiasi film, qui non è nemmeno esagerato e mai gratuito. Cine non me lo puoi paragonare ad un remake perché non lo è e non è il seguito di qualcos'altro e di questi tempi è un grosso punto a favore. Non gioca una partita persa in partenza per un confronto diretto in cui parte sconfitto a prescindere e non perché un remake per forza di cose non possa essere meglio del prototipo, ma perché in ambito horror non ne ho ancora visto uno che superi l'originale.
L'unica esplicita citazione stilistica di Carpenter sono i lunghi camera car che inquadrano le villette. Ma non è citazione gratuita è anzi ribaltamento del significato di queste sequenze in Halloween di Carpenter e lo avevo già spiegato in un post precedente. Rileggetelo.
La musica: qui cine fai il furbo; non è che chiunque usi un synth in un film horror stia scopiazzando Carpenter. Qui c'è un'elettronica di tutt'altro genere per stile e melodie.

Altri punti a favore (per me): è un film che viaggia su più strati, alla narrazione letterale corrispondono significati morali e psicologici che mi affascinano ed è sempre stato così nell'horror che amo (Carpenter, Cronenberg, Romero ecc), non è un vezzo cinefilo o, peggio, indie.
Lo stile registico è fatto di lunghe inquadrature e ritmo di montaggio lento e l'ho trovato personale e originale, così come la fotografia e gioca, ribaltandoli, anzi meglio sfidandoli con i cliché del genere. Anche qui citazionismo o meglio fare i conti con il genere affrontandolo in maniera non gratuita. Abbiamo, quindi, ambienti luminosi e spazi aperti in pieno giorno.
Ditemi voi, in ambito horror, dove trovare qualcosa del genere al giorno d'oggi. Mi sembra, comunque, una strada diversa dai film blumhouse che hai citato. Anzi riformulo: ti sembra che questo film sia ascrivibile a questo stile ormai standardizzato e anemico?

Trovo questo film riuscito perché ha quell'atmosfera degli horror (70 e 80) che piacciono a me, perfino quel romanticismo da fine inevitabile, incombente, introvabile nei vari remake per ragazzini di Venerdi' 13, non aprite quella porta ecc e nelle mattanze gratuite dei vari Hostel e Saw (anch'essi, tra l'altro, ricalco di generi e stili passati e senza la stessa forza. In un film dove lo shock, l'estremo e lo splatter sono il fine ultimo il punto di non ritorno è Cannibal Holocaust. Tutto il resto è la versione normalizzata e data in pasto a grosse platee).

Però ok, a te cine i torture porn piacciono e ci sta (qualcuno piace anche a me e mi è piaciuto -altro sottogenere- Pirana 3d moltissimo per esempio), ma vorrei sapere per esempio per Kaplan quale sia un esempio di buon horror girato da un regista nuovo dal 2000 in poi.
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#66 William Wilson

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Inviato 16 luglio 2015 - 22:53

Boh, che ne dici di The Conjuring?

Se con "nuovo" intendi "esordiente" o "semi-esordiente" non mi viene in mente nulla; d'altronde non sono un grande cultore del genere.

 

Comunque se vogliamo premiare l'originalità, certo che è originale. La fotografia il più delle volte è suggestiva. La colonna sonora mi piace, è ipnotica e rimanda in effetti a sonorità di decenni fa.

 

Significati morali e psicologici ce li trovo anch'io, ma restano a un livello astratto e poetico, non riuscirei ancora a tradurli a parole, e forse non mi va nemmeno.

 

Il problema è la trama (che per me è centrale: il discorso sul genere è secondario, anzi fuorviante):

 

Per esempio, perché nessuno va a rompere le scatole alla protagonista dopo la morte di Greg? Eppure lei era in casa, avrà lasciato pur qualche traccia.

 

Perché se l'"Inseguitore", che dovrebbe trombarsi la vittima, con Greg assume le fattezze della madre mentre con la protagonista, anche quando ci viene in contatto, ha sembianze femminili anziché maschili? E che bisogno c'è di fargli cambiare aspetto ogni volta che gira l'angolo, in certe scene?

 

Ma davvero esiste gente così cogliona come Greg, che si scopa la ragazza dopo tutto quel che è successo e gli è stato detto?

 

Scena della piscina. Se un "essere" può capire la trappola e agire di conseguenza, potrà anche togliere di mezzo quel ragazzetto che cerca di farlo fuori sparandogli, no? E invece aspetta che gli si spari alla testa. 

 

Etc. etc.


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#67 cinemaniaco

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Inviato 17 luglio 2015 - 08:03

a me della trama non frega niente anche perché non la ritengo un requisito fondamentale per un horror e francamente sono più gli horror illogici che ho visto di quelli che si fondavano su uno scritp di ferro. l'horror è un cinema di sensazioni principalmente e in questo it follows è sicuramente un horror

 

quello che a me non piace è questo cinema passatista che in questi ultimi anni - soprattutto in ambito indipendente - si sta affermando. fuori dall'horror recentemente ho visto cold in july, un altro film calligrafico che mette sintetizzatori in colonna sonora e rifà carpenter in ogni scena. dal mio punto di vista era più originale e moderno il remake di halloween di rob zombie, che almeno aveva una estetica sua, che questi nipotini ossequiosi. più che altro penso: ma se i grandi registi horror degli anni 70 avessero ricalcato stile e modelli dei loro predecessori, che new wave dell'horror americano avremmo avuto?


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#68 John Trent

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Inviato 17 luglio 2015 - 09:01

Ma davvero esiste gente così cogliona come Greg, che si scopa la ragazza dopo tutto quel che è successo e gli è stato detto?


Mi soffermo su questo perché credo sia esplicativo di molte cose. Allora il film non l'hai visto se non per stare attento ai buchi logici della trama.
Non è che tutti i personaggi devono essere maturi, intelligenti, retti e comportarsi nella maniera più saggia possibile altrimenti non ci sarebbero sfumature.
Davvero esiste gente così cogliona? Certo. Greg è solo un bulletto sicuro di sé che vuole farsi una scopata. Ha un'occasione facile e in fondo crede che siano tutte storielle e che al limite se la cosa comincerà a seguirlo, lui riuscirà a farla fuori, perché è un duro e non una stupida ragazzina adolescente. Non vedo alcun problema in questo passaggio del film.

Poi va beh non ti piace il genere, quindi in pratica alla base il film non ti piace perché è un horror e quindi c'è poco da fare.
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#69 William Wilson

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Inviato 17 luglio 2015 - 09:04

vorrei sapere per esempio per Kaplan quale sia un esempio di buon horror girato da un regista nuovo dal 2000 in poi.

 

dal mio punto di vista era più originale e moderno il remake di halloween di rob zombie, che almeno aveva una estetica sua, che questi nipotini ossequiosi. 

 

Ora che ci penso un grandissimo horror, negli ultimi anni, è stato Le streghe di Salem.

 

Edit:

 

Poi va beh non ti piace il genere, quindi in pratica alla base il film non ti piace perché è un horror e quindi c'è poco da fare.

 

 

Prevedevo questa risposta. Rispondo implicitamente qua sopra. Ho adorato quel film di Rob Zombie.

 

(E ad ogni modo una cosa è non amare gli horror, un'altra non esserne cultori).

 

 

Mi soffermo su questo perché credo sia esplicativo di molte cose. Allora il film non l'hai visto se non per stare attento ai buchi logici della trama.
 

 

In realtà l'ho visto perché leggevo di gente in visibilio, perché qualcuno gli ha dato 9 su 10 e perché mi piace di tanto in tanto spararmi un buon horror.

 

I miei interrogativi sono quelli di un comune spettatore che si aspetta che il patto diegetico non sfoci in un continuo barare dell'autore. Esco mentalmente dal film/gioco se questo succede. Lo perdonerei a Mitchell solo perché è un regista-sceneggiatore alle prime esperienze.


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#70 Seattle Sound

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Inviato 17 luglio 2015 - 11:24

 

vorrei sapere per esempio per Kaplan quale sia un esempio di buon horror girato da un regista nuovo dal 2000 in poi.

 

dal mio punto di vista era più originale e moderno il remake di halloween di rob zombie, che almeno aveva una estetica sua, che questi nipotini ossequiosi.

 
Ora che ci penso un grandissimo horror, negli ultimi anni, è stato Le streghe di Salem.

 


Ha molti buoni spunti ma il Capo vero di Rob Zombie rimane The Devil's rejects


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Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)

 

"simpatico comunque eh" (Fily, Forum Ondarock)

 

"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"

"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)


"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"


#71 Incidente

    Feudo

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Inviato 17 luglio 2015 - 14:23

I tre o quattro, perché il quarto non lo è, grandi horrors degli ultimi anni sono: It Follows, Le streghe di Salem, Sinister, Quella casa del bosco. 


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#72 dick laurent

    ...

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Inviato 17 luglio 2015 - 15:29

quella casa nel bosco It follows se lo magna a colazione, non scherziamo


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dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine


#73 cinemaniaco

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Inviato 17 luglio 2015 - 17:43

quella casa nel bosco It follows se lo magna a colazione, non scherziamo

 

non ero neppure tra quelli che gridarono al capolavoro con quella casa nel bosco, ma l'inventiva e l'originalità di quel film giusto se la può sognare il cinema parassitario di it follows


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#74 Tom

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Inviato 17 luglio 2015 - 19:20

Provando a interrompere questa interessante gara a chi c'ha l'horror più lungo, passerei ad un argomento più serio riguardante il film non ancora sufficientemente dibattuto: Maika Monroe, 22 anni ( :shifty:), una specie di Amber Heard meno aggressiva, musetto da teen malinconica, fisichetto raffinato, due film da protagonista, due centri belli grossi: The Guest e It Follows. Godiamocela prima che finisca nel girone dantesco delle rom-com. Intanto sta girando tre film di fantascienza, tra cui il nuovo (uff) Indipendence Day, di cui secondo IMDb potrebbe essere la protagonista.

 

Maika_Monroe_1.png

argh :wub:

 

Maika_Monroe_3.jpg

 

Maika_Monroe_1.jpg

 

Maika_Monroe_2.jpg


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#75 John Trent

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Inviato 18 luglio 2015 - 09:43

A me ricorda un po' Brittany Murphy. Notevole anche Lili Sepe che interpreta la sua amichetta del cuore nel film, ma siamo in zona pericolo, credo che sia a stento maggiorenne.

Comunque, volevo smetterla ma come si fa? Se questo è cinema parassitario cosa dovrebbe essere quello di Rob Zombie, che è dichiarato ricalco di stile in ogni cosa? E a me piace eh... Prende pari pari addirittura intere inquadrature e le replica. In "Le streghe di Salem" usa i grandangoli di Carpenter e il gusto per interni ed esterni di Dario Argento. Ogni inquadratura dice "Anni '70".

"Quella casa nel bosco". Questo, per me, è proprio sopravvalutato. Una roboante cazzatona da divano e popcorn che per un'ideuzza originale (ma filmata male) ha fatto andare in brodo di giuggiole nerd e gente varia.

La parte finale, quando compare la Weaver a fare la cattivona sovrannaturale c'è da scompisciarsi dalle risate.
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#76 cinemaniaco

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Inviato 18 luglio 2015 - 10:40

Comunque, volevo smetterla ma come si fa? Se questo è cinema parassitario cosa dovrebbe essere quello di Rob Zombie, che è dichiarato ricalco di stile in ogni cosa? E a me piace eh... Prende pari pari addirittura intere inquadrature e le replica. In "Le streghe di Salem" usa i grandangoli di Carpenter e il gusto per interni ed esterni di Dario Argento. Ogni inquadratura dice "Anni '70".

 

a parte il fatto che le streghe di salem è il suo unico film che non mi piace asd e a posteriori lo inserisco tranquillamente in questo filone di revival calligrafico dell'horror 70/80

 

rob zombie secondo me è un regista affine ai vari tarantino, rodriguez, roth... e non solo perché era in grindhouse, ma insomma è quel tipico regista-cinefilo che lavora con amore e passione sul film rielaborando un background comune (nel suo caso il cinema horror). però è innegabile che abbia creato una estetica sua propria che riconosci dopo un minuto, un'estetica white trash metallara che appartiene solo a lui. i suoi halloween secondo me sono esplicativi di questo, soprattutto dimostrano che è un regista con personalità perché ha riletto e riproposto il mito carpenteriano in una ottica personale che rende nuovi e diversi, pur nel rispetto, questi film. insomma quello che dovrebbero fare i remake

 

questo mitchell invece non saprei distinguerlo da un ti west o qualunque altro di questi giovani revivalisti senza personalità


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#77 Tom

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Inviato 18 luglio 2015 - 12:10

Però scusa Cine, a me pare che questa roba del "parassitario" sia una specie di replica del "derivativo" della sezione musica. Una cosa che vuol dire tutto e niente (quindi niente), in quanto applicabile sostanzialmete a tutto.

Magari si può dire la stessa cosa di film con protagonisti personaggi dei fumetti nati 82 e 76 anni fa, o no?

 

Alle solite in questo forum mi pare diventi "nuovo e originale" quello che piace e "parassitario e derivativo" ciò che non piace. Fermo restando che è un facile espediente retorico che ho usato anch'io, vedi quando paragonavo, per denigrarlo, "Apocalypto" di Gibson ai mondo movie italiani. Ma un conto è una battuta, un conto è trarne uno schema e dare i giudizi per partito preso: tipo che Rob Zombie è originale perché è "metal", Mitchell, West, Wingard & Co sono parassitari perché sono "indie".

 

Per dire, uno come Ti West potrà fare cagare, ma dire che non ha personalità è una forzatura retorica, visto che con una manciata di film ha imposto tutta una serie di caratteristiche sue che infatti tutti gli appassionati conoscono.

 

Che "It Follows" debba moltissimo ad un certo tipo di estica anni 70 e 80 è innegabile, spacciarlo come ricalco e fan service è pura fantascienza, visto che è un figlio di una cultura e di un'estetica assolutamente "digitale" e post 2000. Il minimalismo prosciugato è ormai l'unico modo che il cinema no-budget ha per dire qualcosa di interessante e per sopravvivere alla mancanza di investimenti, soldi e risorse che il digitale ha portato nel cinema di genere (io ingenuamente ero uno di quelli che 15 anni fa pensava che sarebbe accaduto il contrario). Una tendenza infatti riscontrabile in tutti i generi, in particolare nell'horror in quanto praticamente unico genere classico e autonomo ancora esistente. Può piacere o non piacere, ma è un segno dei tempi.  

 

In generale a me le discussioni sui film horror fanno un po' cadere le braccia, perché invariabilmente saltano fuori quelli del "non mi ha fatto paura/impressionato = cacca" che annienta ogni altro argomento.

Recentemente ho visto due film come "Kill List" e "L'evocazione". Il primo non mi ha fatto un cazzo di paura, il secondo mi ha fatto prendere quei quattro o cinque bei strizzoni. Eppure il primo per me è un film geniale che rivedrei anche subito, il secondo solo un onesto prodotto d'intrattenimento.

 

Ah, "Quella casa nel bosco" per me è un gran bel film fantastico, ma non mi ha dato un decimo dell'inquietudine di "It Follows", è che però non vedo proprio il senso di paragonarli, non più di paragonare un disco degli Stooges a uno dei Kraftwerk.


  • 4

#78 William Wilson

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Inviato 18 luglio 2015 - 12:23

Per me era più inquietante Final Destination.

 

Questo invece poggia la sua forza sul carattere "da leggenda metropolitana" del suo soggetto e sui turbamenti legati al sesso come perdita d'innocenza o come veicolo per la contrazione di malattie veneree.

 

Il discorso sul citazionismo è marginale. Poi, è vero, l'importanza delle citazioni sta nell'avere una coerenza rispetto al film e ai suoi intenti. Sennò è semplice esercizio di stile. Le inquadrature kubrickianeggianti di Hooper nel Discorso del re non trovano nessuna giustificazione (ciò non toglie che quello fosse un film gradevole, certo).

 

Ma se un horror non fa paura, sulla base di cosa si dovrebbe valutare la sua riuscita complessiva? Su una panoramica alla Carpenter, su una secchiata di viola alla Bava?


  • -1

#79 An Absent Friend

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Inviato 18 luglio 2015 - 12:23

Ah, "Quella casa nel bosco" per me è un gran bel film fantastico, ma non mi ha dato un decimo dell'inquietudine di "It Follows", è che però non vedo proprio il senso di paragonarli, non più di paragonare un disco degli Stooges a uno dei Kraftwerk.

 

Ma sì, l'unico difetto forse grave di Quella casa nel bosco è che non riesce (non mi sembra neanche che ci provi più di tanto) a giocare sul doppuio registro horror/parodia come poteva fare uno Scream.  Un film anche per chi come me si gode tantissimo gli horror senza spaventarsi mai asd


  • 0

 

Talmente brutto che e' da considerare 90

 

 
In pratica vogliono il magical negro senza i poteri magici, sai che palle.

 

 

I voti sono sull'attività svolta e sulle iniziative dichiarate o parzialmente avviate

 


#80 William Wilson

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Inviato 18 luglio 2015 - 12:33

Il finale fantascientifico di Quella casa nel bosco l'ho trovato imbarazzante... Certo, forse a quel punto era un esito inevitabile, però dai, che boiata.


  • -1

#81 cinemaniaco

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Inviato 18 luglio 2015 - 12:36

Alle solite in questo forum mi pare diventi "nuovo e originale" quello che piace e "parassitario e derivativo" ciò che non piace. Fermo restando che è un facile espediente retorico che ho usato anch'io, vedi quando paragonavo, per denigrarlo, "Apocalypto" di Gibson ai mondo movie italiani. Ma un conto è una battuta, un conto è trarne uno schema e dare i giudizi per partito preso: tipo che Rob Zombie è originale perché è "metal", Mitchell, West, Wingard & Co sono parassitari perché sono "indie".

 

io non faccio mai mistero delle mie idiosincrasie e delle mie preferenze. ed ovviamente parlo basandomi sui miei gusti. uso termini forti come "parassitario" ma mi riferisco a dei film, non sto insultando la mamma di nessuno asd spero che non ci sia nessuno così geloso dei propri film preferiti da offendersi

 

a me piacciono le estetiche "forti", i registi che nel bene e nel male si dimostrano "ingombranti". quindi si, l'estetica minimal degli indie mi fa cagare. lo dico senza mezzi termini. ma volevo anche fare un discorso più ampio su una certa tendenza al revival calligrafico che riscontro nell'horror ma anche in altri film di genere (lo hai visto cold in july? molto probabilmente ti piacerebbe conoscendo un minimo i tuoi gusti). è vero che il "derivativo" è ovunque, è persino connaturato nelle opere pop. ma il "parassitario" è diverso, secondo me. è quando ricalchi senza aggiungere, quando ti limiti a fare il compitino


  • 0

#82 John Trent

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Inviato 18 luglio 2015 - 13:15

Kaplan una sola cosa però: quello che fa paura a te può non far paura ad un altro e viceversa, aldilà della qualità del film. Anzi ti dirò di più: lo stesso film se l'avessi visto in un altro contesto e in un altro stato d'animo magari l'avresti trovato molto più pauroso. Non può essere questo un metro di giudizio poetico-estetico. Altrimenti sugli horror non dovremmo proprio discutere, ma limitarci a "mi fa paura bellissimo" "non mi fa paura merda" e non dovrebbero reggere ad una seconda visione, come fossero robetta usa e getta.

Come corollario: bisognerebbe aver rispetto per il cinema, perlomeno per la propria passione cinematografica quando si guarda un film. Bisognerebbe mettersi nel contesto ideale per poterlo apprezzare. Perché a me sembra di vedervi* che scaricate questo film tanto per togliervi il peso, magari in una versione di bassa qualità e ve lo guardate sul pc in pieno giorno mentre magari fate anche qualcos'altro. Come la tipa di un mio amico che si è scaricata Jurassic park 3 ore prima che andassimo a vedere Jurassic World e l'ha guardato sullo smartphone (!) mentre cenavamo. Ovviamente all'uscita del cinema ha detto che secondo lei JW era più bello di JP. Le era sembrato più spettacolare (ma va?).

*Ovviamente questa la dico a sensazione, può essere una cazzata. Vale comunque come discorso in generale.
  • 1

#83 William Wilson

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Inviato 18 luglio 2015 - 13:35

Certo, anche il mio è un punto di vista personale. Poi purtroppo quando si parla di queste cose tutto rientra nel giudizio estetico, e nel giudizio personale, e ci si dimentica di quanto e l'uno e l'altro siano non assoluti. Quanto alla paura, come hai ricordato giustamente tu, c'è un livello di soggettività supplementare. C'è anche gente cui fanno paura le banane, per dire. 

Si parla di opere artistiche, ma più spesso pseudoartistiche, si fanno lunghe conversazioni accantonando per un attimo il "de gustibus". Però trovo che confrontare i punti di vista arricchisca. Sono lieto, infatti, che la discussione sia sfociata in una specie di ricerca di un "canone" del genere horror degli ultimi anni. Di qualche utilità mi sembra l'interrogarsi sull'efficacia di un prodotto horror, su cosa ne caratterizzi la bellezza e l'effetto. Forse parlo solo per me: ma anche in questo caso una piccola, modesta, utilità c'è nel parlarne; ci si chiarisce le idee a forza di dialogo.

Un appunto sul "citazionismo" e il "parassitismo": come si può pretendere che oggi, dopo tutto quel che c'è stato prima, qualcuno prenda la macchina da presa e si metta a girare "innocentemente"? Non mi sembra che il problema stia tanto là, francamente. Anche perché, se si va a scavare, tutti si sono rifatti a qualcuno, aggiungendovi un piccolo tocco personale. E' così dai tempi di Méliès, il quale comprendeva in sé Verne, gli spettacoli di prestidigitazione, etc.


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#84 cinemaniaco

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Inviato 18 luglio 2015 - 13:44

Come corollario: bisognerebbe aver rispetto per il cinema, perlomeno per la propria passione cinematografica quando si guarda un film. Bisognerebbe mettersi nel contesto ideale per poterlo apprezzare. Perché a me sembra di vedervi* che scaricate questo film tanto per togliervi il peso, magari in una versione di bassa qualità e ve lo guardate sul pc in pieno giorno mentre magari fate anche qualcos'altro.

 

suvvia non facciamo i santarellini che 3/4 della gente che ha scritto qua se lo è guardato a casa visto che al torino film festival ci sono andati in 4 utenti :rolleyes:


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#85 William Wilson

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Inviato 18 luglio 2015 - 13:46

Trent, sì, ma l'abbiamo visto o non lo abbiamo visto, It Follows, nelle stesse condizioni? In questo si riconferma semplicemente il fatto noto che un'identica premessa può dare esiti opposti.


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#86 John Trent

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Inviato 18 luglio 2015 - 13:52

Come corollario: bisognerebbe aver rispetto per il cinema, perlomeno per la propria passione cinematografica quando si guarda un film. Bisognerebbe mettersi nel contesto ideale per poterlo apprezzare. Perché a me sembra di vedervi* che scaricate questo film tanto per togliervi il peso, magari in una versione di bassa qualità e ve lo guardate sul pc in pieno giorno mentre magari fate anche qualcos'altro.

 
suvvia non facciamo i santarellini che 3/4 della gente che ha scritto qua se lo è guardato a casa visto che al torino film festival ci sono andati in 4 utenti :rolleyes:


Ma certo Cine, dai non mi mettere addosso la parte dello snob o peggio dell'indie, avrai intuito che non lo sono. Anch'io l'ho scaricato. Però dato che è un horror e dato che ho 30 anni, mi sono creato l'atmosfera giusta: ho aspettato di essere a casa da solo e l'ho guardato sulla tv principale in piena notte. Mettici poi che abito in aperta campagna... Intendo queste cose qui... Anche solo per concentrarmi. Crearsi uno spazio intimo insomma.

P.S. certo che son contento che ci sia una discussione, siamo qui per questo.
  • 0

#87 cinemaniaco

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Inviato 18 luglio 2015 - 14:00

Ma certo Cine, dai non mi mettere addosso la parte dello snob o peggio dell'indie

 

 

ma no! certo che siete terrorizzati ormai da ste etichette asd

 

p.s: anche io collego il pc alla tv


  • 0

#88 dick laurent

    ...

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Inviato 18 luglio 2015 - 15:59

 

a me piacciono le estetiche "forti", i registi che nel bene e nel male si dimostrano "ingombranti". quindi si, l'estetica minimal degli indie mi fa cagare.

 

non ho ben capito però questo passaggio. Detto che semplicemente sia nel cinema mainstream sia nel cinema indipendente ci sono sia cose bellissime che cagate orrende, è proprio il cinema mainstream quello dove per ragioni economiche si fanno più compromessi e maggiormente si segue la formula di successo, che è più o meno l'esatto opposto delle condizioni ideali per far venire fuori opere dalla forte personalità.

.


  • 0

dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine


#89 cinemaniaco

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Inviato 18 luglio 2015 - 16:17

è proprio il cinema mainstream quello dove per ragioni economiche si fanno più compromessi e maggiormente si segue la formula di successo, che è più o meno l'esatto opposto delle condizioni ideali per far venire fuori opere dalla forte personalità.

 

 

a parte che considero questo un luogo comune, vorrei chiarire una cosa: non sono un nemico del cinema indipendente. non mi piace l'estetica indie, che è una cosa diversa. goodfellas, capolavoro di uno dei miei registi preferiti in assoluto, con un budget di 20 milioni di dollari era una produzione indipendente. ma non c'entrava nulla con la patina indie, l'estetica indie, che da 15-20 anni a questa parte ammorba gran parte del cinema indipendente americano (e in alcuni casi è stata vampirizzata anche dal mainstream). il problema è sorto quando il cinema indie è diventato un genere a se stante


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#90 lazlotoz

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Inviato 18 luglio 2015 - 17:26

Cine chiami "cinema indie" quello che io chiamo "cinema da Sundance"?

O almeno capisci cosa intendo?

 

Nel caso, ti do ragione su quasi tutta la linea, per quanto questo It Follows mi sia piaciuto. Ma è un cazzo di film Sundance... 


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#91 Incidente

    Feudo

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Inviato 18 luglio 2015 - 18:10

Ahahahahaha, grande Lazlo. Anche io chiamo cinema Sundance tutti i film con protagonisti adolescenti con gli occhioni smarriti, con peculiari situazioni familiari, con la fotografia un po'scarica e la critica sociale velata ma un po' male. A It Follows per rientrare nella categoria a pieno manca solo la proverbiale verbositá.
  • 1

#92 John Trent

    Genio incomprensibile

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Inviato 18 luglio 2015 - 18:53

Però a me It Follows è piaciuto perché rientra solo per piccole cose in questo "genere". Di solito i film indie parlano di storie comuni, tutte basate su dialoghi logorroici e macchina a mano, senza impennate estetiche o surreali.
It Follows va in tutt'altre direzioni.
  • 0

#93 William Blake

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Inviato 18 luglio 2015 - 18:58

A It Follows per rientrare nella categoria a pieno manca solo la proverbiale verbositá.

 

esatto. in questo Linklater è stato un cattivo maestro


  • 0
Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#94 Merlo

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Inviato 22 luglio 2015 - 08:01

Visto ieri sera: date le aspettative create dal voto di OR sono deluso.   :unsure:

 
Mi è sembrato un film carino, molto ben confezionato e con alcune belle scene ma anche con dei grossi buchi logici
(tipo: la polizia che indaga su Hugh non ha perquisito la casa fatiscente? Ci lascia gli psicofarmaci e non trova la foto? Oppure: nessuno che pensa a provare ad imprigionare la cosa in qualche modo, tipo in una gabbia, o a farla a pezzi? Se anche gli altri possono “sentirla” fisicamente la prima cosa che farei io è tirarle addosso della vernice ad esempio).
 
Ridicola la scena finale in piscina, di cui tra l’altro non ho capito molto il senso: passi la simbologia legata all’acqua - che un po’ per tutto il film comunica libertà e sicurezza - ma su che basi Paul propone questa soluzione? Blatera qualcosa sul cloro…

  • 1

"Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace"


#95 lazlotoz

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Inviato 22 luglio 2015 - 08:40

Ma 'sta cazzo di scena della piscina? Qualcuno me la spiega?? ?_?


  • 0

#96 Tom

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Inviato 22 luglio 2015 - 09:04

Senza voler spiegare niente (per me le discussioni sulla logica dei comportamenti dei personaggi nei film horror sono un controsenso), mi limito a copiare e incollare un mio scambio di commenti sull'argomento con altri utenti sui 400 Calci:
 

"Sul da molte parti criticato finale della piscina (quindi SPOILER):
Certo che è un “piano” cretinissimo. E’ il tipo di piano cretino che potrebbe ideare un gruppo di normali adolescenti che non sanno che cacchio fare. Sì lo so, a volte è facile giustificare le presunte mancanze di un film giocando su un punto di vista interno all’opera, ma appunto per me una scena come quella è coerente anche da un punto di vista esterno, che è quello di raccontare un horror mettendo in scena degli adolescenti che non hanno assolutamente nulla di speciale e particolare. (Ok, non proprio normalissimi, tutto sommato conservano sempre un sangue freddo inviadiabile, è pur sempre un horror non un film neoralista.) Sarebbe stato molto più incoerente vedere quel gruppo di ragazzi che improvvisamente mette su un piano ingegnoso per fregare il bau bau come succedeva nei vari Nightmare. A guidarli in quella piscina, come lasciato intendere nei dialoghi, è più la voglia confusa di tornare alle atmosfere ovattate dell’infanzia. Eh lo so, poco calcistica come cosa. ;)"

 

Risposta di Darkskywriter
"Sono d’accordo anch’io, ho scritto “sbraca un po’ nel finale” non tanto come idea narrativa ma perché la sovrabbondanza di effettazzi da jhorror nella sequenza della piscina guasta un po’ tutto l’equilibrio precedente. Cioè più com’è girata che per la trovata in sé, secondo me molto migliore delle alternative (se avessero chiesto aiuto a uno scienziato/poliziotto/esorcista/satanista avrebbe ammazzato tutto il mondo senza adulti del film, oltre a essere le solite soluzioni del cazzo a prescindere da questo. Meglio la piscina)."

 

Replica mai:
"Su quello sono d’accordo. Pure la scena dell’assalto sulla spiaggia quando il ragazzo viene spinto via dall’entità ha qualcosina di stonato in quel senso. D’altra parte è pur sempre un b-movie girato con due spicci, si vede bene che non avevano manco i soldi per far sparare a salve la pistola."

 


  • 0

#97 markmus

    cui prodi

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Inviato 22 luglio 2015 - 09:06

Ma 'sta cazzo di scena della piscina? Qualcuno me la spiega?? ?_?

 

http://www.vulture.c...-interview.html

 

Spoiler

 

boh, semplicemente speravano di seguirne meglio i movimenti in acqua penso. ma e' volutamente un piano un po' impacciato.

 
edit: ah ecco, m'ha anticipato tom. pure per me 'ste discussioni sulla logica lasciano un po' il tempo che trovano... succedono tante cose illogiche anche nella realta' asd.

  • 1

#98 Bandit

    Lorenzo Righetto

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Inviato 22 luglio 2015 - 09:21

Sono d'accordo che sia ridicolo giudicare i comportamenti dei personaggi in un film horror. Poi si capisce benissimo nel film che si tratta di un confronto finale nato da un'idea infantile per combattere appunto una paura infantile (ricorda It o altri romanzi adolescenziali-infantili di King). Ciò però non obbliga il regista a far sembrare la scena in sé ridicola o da Scooby-Doo - come del resto le scene di maggior tensione, in teoria, tipo quella sulla spiaggia...


  • 0

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#99 lazlotoz

    Enciclopedista

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Inviato 22 luglio 2015 - 09:48

E vabbè, non giudichiamo la logica negli Horror.

Ma io non sono un gran esperto del genere... quindi chiedo a voi: non dobbiamo fare caso alle sceneggiature nei film horror? Perché è un film horror e va bene così? Cioè mi devo sucare qualunque cazzata?

Comunque, la spiegazione della piscina così assume un senso narrativo che non riuscivo a focalizzare, rimane a mio avviso girata maluccio. 


  • 1

#100 Tom

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Inviato 22 luglio 2015 - 12:55

Beh, non è che ogni critica meriti una risposta.

Se per te alcune cose sono delle cazzate che risposte vuoi avere?

 

A livello retorico chi schifa ha sempre gioco facile nel porsi nelle discussioni ad un livello più alto di chi si entusiasma, ma non è per questo i secondi siano tenuti per forza a dover giustificare qualsiasi critica venga in mente ai primi.

Soprattutto se le critiche sono pretestuose e fuori centro, come tante lette in questo topic.

 

Non vi è piaciuto, non vi ha fatto paura e lo trovate brutto e ridicolo?

Ok. E chi ha detto niente?

L'horror è come il porno, a certi gli si drizza a vedere certe cose ad altri a vederne altre.

Ma una volta ribadito più e più volte che il film non fa paura, che è brutto e ridicolo, cosa altro si vuole ottenere?

Far ammettere a chi lo ha trovato bello e inquietante, che si è sbagliato?

Beh, anche mi fossi sbagliato, ammè sto filme demmerda mi ha fatto paura (in realtà no, ma inquietato parecchio sì), ma non per questo me ne vergogno.


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