anche questa potrebbe stare in piedi:
dopo lo shock iniziale gli e-book diventano la forma definitiva di minimalismo estetico culturale
Scherzi (forse) a parte, io mi ritengo fortunato nel senso che, leggendo, riesco a fare una certa astrazione rispetto all'oggetto. Insomma, gli Adelphi piacciono pure a me, ma non direi mai che ogni loro libro sia imperdibile.
Idem per la musica: la confezione potrebbe anche essere impeccabile (il mercato abbonda di edizioni deluxe, vinili "gatefold", etc.etc.), ma se il disco non mi piace, non mi piace e basta. E se invece mi piace, mi piace anche in formato digitale di buona qualità. Tanto meglio se poi il vinile/cd sono graficamente all'altezza.
Comunque interessante l'idea di "astrazione" menzionata da Paloz, io credo di averla raggiunta andando in biblioteca e quindi azzerando le spese per gli acquisti: è un modo anche questo per mettere tutti i libri su di un medesimo livello.
In generale, il discorso libro cartaceo vs. ebook (questi ultimi recentemente in perdita di velocità, negli Stati Uniti - ma è anche vero che hanno alle spalle anni di forte crescita) è molto interessante, chissà dove ci condurrebbe una tale discussione ...