Nuovo album (colonna sonora per un crime/thriller francese) a gennaio: Iris
Inviato 07 novembre 2016 - 19:29
Nuovo album (colonna sonora per un crime/thriller francese) a gennaio: Iris
Inviato 07 novembre 2016 - 20:44
Inviato 11 novembre 2016 - 21:52
Inviato 16 novembre 2016 - 22:03
Già leakatoNuovo album (colonna sonora per un crime/thriller francese) a gennaio: Iris
la notizia e un assaggio
Inviato 17 novembre 2016 - 11:18
Già leakatoNuovo album (colonna sonora per un crime/thriller francese) a gennaio: Iris
la notizia e un assaggio
Quindi posso metterlo in classifica
Non l'ho mica sentito eh
Inviato 17 novembre 2016 - 11:46
Check PVT :-)
Inviato 29 dicembre 2016 - 09:06
Iris paga un po' il fatto di essere musica "su commissione" (per la soundtrack di un noir francese), la durata dei pezzi è ridotta e magari non hanno tutto il tempo per dipanarsi nella loro soave e montante, avvolgente, levitante lentezza.
OK, anche Atomos era - se non erro - musica composta per uno spettacolo di danza ma lì i pezzi erano comunque più ariosi e non pagavano questo pegno. Detto ciò Iris è comunque la loro musica, assai in continuità con quanto fatto in Atomos, e quindi per me non può che essere un sì e un ascolto molto frequente in questi giorni.
http://youtu.be/SD7BejSAlvw
Inviato 06 novembre 2019 - 08:33
Inviato 06 novembre 2019 - 08:39
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 06 novembre 2019 - 08:50
Inviato 06 novembre 2019 - 10:54
ordinato ieri su Boomkat.
come dice Paloz, è musica tutt'altro che di sottofondo: è molto complessa sia a livello compositivo che a livello di progressione dei brani. è musica che dona pace, ma solo se si parte avendo già quel minimo di pace interiore tale per cui possiamo dedicarci in tutto e per tutto all'ascolto.
se siamo tormentati, quindi dedicando un ascolto disattento, è musica che non da niente. in questo è l'opposto della background music, che invece risulta piacevole se e solo se tenuta in sottofondo.
Inviato 06 novembre 2019 - 11:02
Per me invece è musica tanto placidamente potente che è capace di mettere l'animo in pace anche e proprio nei momenti più tormentati (aka periodi di merda). Un toccasana.
Inviato 06 novembre 2019 - 13:19
Il disco è veramente bello e quel mio 7 potrebbe essere anche un 7,5 - sebbene non mi risulti nuovo il talento del duo (già dal bellissimo esordio), e quindi sia stato un po' severo.
Ai più pigri però consiglio di ascoltare almeno il brano iniziale, una vera gemma.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 06 novembre 2019 - 21:20
Ascoltata, è bella ma non ci sento nulla di particolarmente diverso dai loro standard, il lavoro sul suono come al solito è potente. La composizione boh, mi sembra abbastanza semplice.
Statisticamente parlando, non lo so.
Inviato 21 novembre 2019 - 17:23
A me sta piacendo molto.
Inizialmente - come mi succede spesso - l'avevo trovato interessante ma monocorde e scolastco, gli archi mi parevano abbastanza uguali a se stessi, perlomeno a livello ritmico.
Ma è un disco che richiede il suo tempo, pazienza e ascolti mirati. E' ovviamente un cliché dirlo, ma è un disco che si rivela nei dettagli. Gli intarsi tra linee di archi e piano balzano all'orecchio subito, ma sotto c'è un rigoglio di pad e synth che si mescolano bene con gli strumenti acustici,
E' questa mescolanza che rende interessante il tutto, più per il modo in cui viene fatta che non per la mescolanza in sé. Le parti si intersecano insieme e si rivelano ssolo per pochi attimi, la fusione tra acustico ed elettronico è talmente calibrata che non capisci dove inizia uno e dove parte l'altro.
Cosa che è pregio ma anche limite.
Non è un disco che sconvolge, le progressioni sono abbastanza basilari, ma è fatto con una tale cura che proprio non puoi, dopo un po', perdertici dentro..
I suoni sono spettacolari, la ricerca dei riverberi naturali e da studio pure, ma vabbè, ci mancherebbe altro.
Comunque, nonostante quanto ho detto qui sopra, dei guizzi compositivi ci sono: gli archi del primo pezzo (secondo me il migliore), i bozzetti stile Satie della terza e ultima traccia, l'epica di Adios Florida...
Bella cosa.
Inviato 26 febbraio 2021 - 10:18
Inviato 07 marzo 2021 - 10:27
Riesce nell'impresa dove fallì "Iris": un album a sé stante, oltre che una colonna sonora. Ascoltato due volte, mi è parso molto bello, con fortissimi echi di Johann Johannsson (la rece di OR cita tutti tranne lui, tirando invece in mezzo Hauschka e Tim Hecker...)
Starò invecchiando, o sarò il solito nostalgico, ma anche solo il primo accordo di pianoforte per me è un tuffo al cuore pazzesco.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 07 marzo 2021 - 13:16
Inviato 26 marzo 2021 - 02:25
io, con gli AWVFTS, fatico sempre nelle interpretazioni più classicheggianti
se tutto l'album fosse in stile The Dead Outnumber The Living
https://www.youtube....h?v=_3zXyzSaEQc
con forti aggiunte space-celestiali quindi, probabilmente mi piacerebbe di più
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