Ondalibri: Classifica 2013
#1
Inviato 15 dicembre 2013 - 10:36
Via alla classifica delle letture ondarockiane degli ultimi 12 mesi, ecco le regole:
- NON sono necessari libri del 2013, l'intento è di scambiarsi due parole su quanto si legge, mica dare un premio della critica,
- è ammesso tutto, saggi, fumetti e poetica compresi
- è gradita anche una spiegazione, specialmente per le prime posizioni. Per il primo posto, se non la mettete siete pessimi.
- non si farà il conteggione finale quindi non c'è nazi-good a controllarvi la formattazione. Comunque se vi volete mantenere al modello classico, ecco un esempio:
1. Piero Calò - La penultima città
2. Boleyn Ground - Juve merda
3. sfos - Le mie pinete
In questo thread si mettono solo le classifiche, per i commenti ne apro uno a parte. Se la modificate fatelo sapere anche tra i commenti.
Se volete, chi prende il maggior numero di + si prende il premio di "Miglior classifica" ma tanto si sa che vince Euripidello...
C'è tempo fino all'anno nuovo
«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico.
consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto
Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.
#2
Inviato 15 dicembre 2013 - 10:49
...
#3
Inviato 15 dicembre 2013 - 14:00
2. Jonathan Franzen - Le Correzioni
3. John Steinbeck - Furore
4. Harold Pinter - Proust
5. Chad Harbach - L'arte di vivere in difesa
6. Emile Zola - Germinale
7. Murakami Haruki - Kafka sulla spiaggia
8. Herman - Melville - Billy Budd
9. Mo Yan - Sorgo Rosso
10. Elie Wiesel - La Notte
Riguardo a Houellebecq, quando l'ho comprato, il mio amico libraio mi ha detto profeticamente: "Dopo averlo letto non sarai più lo stesso".
Non ricordo un libro che mi abbia sconvolto così tanto.
Di lui quest'anno ho letto anche Estensione del domino della lotta, che però mi è piaciuto decisamente meno.
In ogni caso, i primi 5 libri della mia lista sono stati per me veramente
Una menzione speciale per:
Enzo Miccio - L'eleganza del maschio
il libro ideale da regalare se avete amici che non si sanno vestire (io ne ho regalate già tre copie nell'anno solare 2013).
in nineteen sixty-three
Ogni vita ha peso e dimenticanza calcolabili
"What kind of music do you usually have here?"
"Oh, we got both kinds. We got Country, and Western."
#4
Inviato 15 dicembre 2013 - 14:35
- Le fantastiche avventure di Kavalier & Clay - Michael Chabon
- L'assassino cieco - Margaret Atwood
- Wolf Hall - Hilary Mantel
- L'enigma di Finkler - Howard Jacobson
- Vernon God Little - DBC Pierre
- Il senso di una fine - Julian Barnes
- La vedova incinta - Martin Amis
- Avviso ai naviganti - Annie Proulx
#5
Inviato 15 dicembre 2013 - 15:29
1. Raymond Carver - Vuoi star zitta per favore?
2. Raymond Chandler - Vento rosso (racconti)
3. Dino Buzzati - 60 racconti
3. Dino Buzzati - Un amore
3. Dino Buzzati - Il colombre
4. Charles Bukowski - Scrivo poesie solo per portarmi a letto le ragazze (racconti)
5. Ennio Flaiano - Tempo di uccidere
6. Dashiell Hammett - Spari nella notte (racconti)
6. Dashiell Hammett - L'uomo ombra
6. Dashiell Hammett - Piombo e sangue
6. Dashiell Hammett - Il bacio della violenza
7. fantasy pre-nerd...
7. Karl Edgar Wagner - La crociata nera (1976)
7. Norvell W. Page - Venti di fuoco (1939)
7. John Jakes - Sangue di strega (1969)
7. Avram Davidson - La fenice e lo specchio (1969)
7. Henry Kuttner - La maschera di Circe (1948)
7. William Tenn - L'ultima Medusa (1951)
#6
Inviato 15 dicembre 2013 - 15:57
Mi sono piaciuti anche La Storia della Morante, Un Uomo della Fallaci, Roma senza papa di Morselli. Poi ho letto Guerra e pace ma su quello ho fatto un discorso a parte su "costa state leggendo". Poi ci sono stati altri titoli ma questi sono quelli che più mi son rimasti.
Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.
#7
Inviato 15 dicembre 2013 - 16:43
1. S. D'ARRIGO, Horcynus Orca, 1975
[Lo so che è in prima posizione, ma c'è davvero bisogno di dire molto, in questa sede? Un romanzo monumentale - probabilmente il più imponente - del '900 italiano. Un'opera-leviatano, che tra Omero, Melville e Joyce - e non solo - forgia una lingua letteraria siciliana di immensa portata espressiva.]
2. LUCIANO DI SAMOSATA, I dialoghi (trad. it. di Settembrini), 1974
[Traduzione storica per i Millenni, Einaudi. Letteraria, graziosa e scorrevole.]
3. G. SCARPAT, Parrhesia greca, parrhesia cristiana, 2001
[Esperto di filologia latina, ma anche acuto studioso e mirabile conoscitore della classicità greca. Un testo del 1964, poi ristampato, ma con varie aggiunte. Con grande attenzione viene analizzato l'utilizzo greco, le varie traduzioni latine e la ricezione cristiana del termine parrhesia, che si configura come una parola-chiave per comprendere il pensiero della politica greco e la grammatica del suo mutamento nei secoli successivi. Non solo per chi è del settore.]
4. M. BULGAKOV, Il Maestro e Margherita, 1967
5. S. BECKETT, Malone muore, 1951
6. T. BERNHARD, Il soccombente, 1983
7. R. KOSELLECK, Critica illuminista e crisi della società borghese, 1959
[Il più bello dell'autore, che, lo riconosco, non è all'altezza degli altri in "classifica". Deve tanto, tantissimo a Carl Schmitt, ovviamente. Ma è un lavoro chiaro e importante]
8. C.L.R. JAMES, I giacobini neri, 1936
[Saggio storico appassionante, scritto da un afroamericano, sulla prima rivolta contro l'uomo bianco, per citare il sottotitolo. Puntuale ricostruzione, in tutte le sue fasi, di quel coacervo di contraddizioni della politica occidentale che è la Rivoluzione di Santo Domingo.]
9. S. HALLIWELL, L'estetica della mimesis. Testi antichi e problemi e moderni, 2002
[Se si è interessanti al concetto di mimesis, in Platone, Aristotele e la filosofia greca in generale, fondamentale per comprendere non solo l'"estetica" antica, ma la filosofia tout court, credo.]
10. A.C. DANTO, La destituzione filosofica dell'arte. 1986
Ciao
E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...
... adesso
e la sua voce il grido di un uccello
sconosciuto,
3Jane che rispondeva con una canzone, tre
note, alte e pure.
Un vero nome.
#8
Inviato 15 dicembre 2013 - 17:53
In generale è stato l'anno di Henry James (e dei romanzi brevi), così ho voluto premiare il suo lavoro che più mi ha colpito. Si tratta di pochi capitoli, una trama esilissima che si regge su un equilibrio precario, ma al tempo stesso miracoloso. Racconto squisitamente psicologico, tutto incentrato sulle fobie di un uomo che dalla nascita vive nell'attesa di un fatto sconvolgente - "la bestia nella giungla", appunto- che cambierà per sempre il corso della sua vita. In questa attesia piena di fobia e ansia, il protagonista affronta un percorso introspettivo in cui riveste un ruolo decisivo una donna conosciuta tempo addietro e reincontrata quasi per caso in un castello che ricorda il palazzo di Marienbad, per il suo isolare nel misto di caos e snobismo di alta società, due anime così simili. Questa donna è l'unica al quale l'uomo abbia confidato il suo segreto (ed è splendido la scavo interiore che fa rinvenire alla mente del protagonista la circostanza in cui rivelo così tanto di sè), e anche la prima a capire cos'era poi questo evento così sconvolgente che lo avrebbe travolto. Finale da brividi.
Qualcosa lo attendeva, alle curve e agli incroci lungo il cammino dei mesi e degli anni, come una bestia feroce in agguato nella giungla. Poco significava che la bestia in agguato fosse destinata a sbranarlo o ad essere abbattuta. Il punto era che sarebbe inevitabilmente balzata fuori.
2. Beppe Fenoglio - Una questione privata
3. Bram Stoker - Dracula
4. Haruki Murakami - La fine del mondo e il paese delle meraviglie
5. Mark Twain - Le avventure di Huckleberry Finn
6. Thomas Mann - La morte a Venezia
7. Joseph Conrad - Tifone
8. Henry James - Il carteggio Aspern
9. Alessandro Piperno - Con le peggiori intenzioni
10. Emile Zola - L'ammazzatoio
#9
Inviato 15 dicembre 2013 - 19:00
e vabbè
1. Anatole France - Taide
2. Albert Camus - Lo straniero
3. Mishima Yukio - Il padiglione d'oro
4. John Fante - Una vita piena
5. Agota Kristof - trilogia della città di K
6. Jorge Amado - Terre del finimondo
7. Luigi Pirandello - I vecchi e i giovani
8. Knut Hamsun - Il risveglio della terra
9. Sinclair Lewis - Babbitt
10. Murakami Haruki - Dance dance dance
#10
Inviato 15 dicembre 2013 - 19:00
Tutti racconti nerissimi, con protagonisti perfettamente umani. Il criminale colpisce spesso per disperazione, perchè spesso è l'unico modo per vedere una luce in fondo al tunnel (come in Stazione centrale ammazzare subito). Non leggevo questo genere di narrativa da anni, ora ho ricominciato.
2. Fruttero & Lucentini - L'amante senza fissa dimora
Non è un giallo, almeno non di quelli convenzionali. Il mistero ruota attorno alla figura di un uomo e finisce quasi nel mito. Meglio forse addirittura questa Venezia (non quella banale, quella dell'interno) che la Torino del più famoso "La donna della domenica".
3. Aldo Busi - Vendita galline km 2
4. Walter Tevis - Il colore dei soldi
5. Mo Yan - Sorgo rosso
6. Kurt Vonnegut - Dio la benedica, Mr Rosewater
7. Luigi Pirandello - Uno, nessuno e centomila
8. W.S. Burroughs - Pasto nudo
9. Roberto Bolano - La letteratura nazista in America
10. Salman Rushdie - Joseph Anton
Oblo questo è lo spazio per le classifiche, anche se quella di moda ci poteva stare (ma non l'aveva vista al momento del menaggio )
«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico.
consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto
Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.
#11
Inviato 16 dicembre 2013 - 07:13
1. Womack - China and Vietnam: The Politics of Asymmetry
2. Kang - East Asia Before the West
3. Ford - The Mind of Empire: China's History and Modern Foreign Relations
4. Swope - A Dragon's Head and a Serpent's Tail: Ming China and the First Great Asian War, 1592-1598
5. Morgenthau - Politics Among Nations: The Struggle for Power and Peace
6. Suzuki - Civilization and Empire: China and Japan's Encounter with European Western Society
7. Westad - Restless Empire: China and the World Since 1750
8. Johnston - Cultural Realism: Strategic Culture and Grand Strategy in Chinese History
9. Lebow - The Tragic Vision of Politics: Ethics, Interests and Order
10. Wang - Harmony & War: Confucian Culture and Chinese Power Politics
fuori concorso, soliti classici cinesi riletti in lingua originale (con supporto in inglese a vista):
1. 道德經 ("Classico della via e della virtù")
2. 孫子兵法 ("L'arte della guerra di Sunzi")
3. 孟子 ("Mencio")
4. 論語 ("I dialoghi")
5. 资治通鉴 ("Specchio comprensivo per l'aiuto nel governo"-passi scelti)
miglior libro letto in cinese (moderno):
1. Zhao - 天下体系: 世界制度哲学导论 (Il sistema tianxia: introduzione ad una filosofia per le istituzioni mondiali)
I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった。」
#12
Inviato 16 dicembre 2013 - 08:04
#13
Inviato 16 dicembre 2013 - 09:58
2. Joseph Roth - Giobbe
3. Henry Roth - Chiamalo sonno
4. Cormac McCarthy - Meridiano di sangue
5. Jorge Luis Borges - L'Aleph
6. Mario Vargas Llosa - La festa del caprone
7. Gesualdo Bufalino - Diceria dell'untore
8. Jack London - Martin Eden
9. Ennio Flaiano - La solitudine del satiro
10. Graham Greene - Brighton rock
11. Dino Buzzati - Sessanta racconti
12. Georges Perec - W ou le souvenir d'enfance
13. Carlos Fuentes - La morte di Artemio Cruz
14. Italo Calvino - La giornata d'uno scrutatore
15. Saul Bellow - Il dono di Humboldt
#14
Inviato 16 dicembre 2013 - 15:39
primo romanzo di Chandler con il personaggio dell'investigatore Marlowe ed è pieno amore: l'atmosfera malata e disincantata di tutto il libro, il personaggio del cinico investigatore, duro e giusto, ma anche lui con i suoi dubbi e le sue debolezze, gli altri personaggi sono perfetti (soprattutto le sorelle Sternwood), e la trama si dipana chiara senza punti deboli
Il maestro dell'hard boiled al suo massimo (da vedersi pure il film con uno strepitoso Bogarde e una fascinosissima Bacall)
2. Jonathan Coe - La casa del sonno
3. Arthur Conan Doyle - Sherlock Holmes - Uno studio in rosso
4. Kurt Vonnegut - Ghiaccio nove
5. Jonathan Coe - La banda dei brocchi
6. Hanif Kureishi - Il Budda delle periferie
7. Elia Kazan - Gli assassini
8. Kurt Vonnegut - Madre notte
9. J.G. Ballard - Foresta di cristallo
10. Aldoux Huxley - Il mondo nuovo
#15
Inviato 17 dicembre 2013 - 20:55
Il miglior narratore degli ultimi 40 anni senza se e senza ma. Ti cattura regalandoti un piacere che non ha bisogno di razionalizzazioni e spiegazioni, su cui quindi glisso. Faccio solo un'eccezione: magistrali le divagazioni con cui Maruqez ritarda il compimento di un corteggiamento lungo mezzo secolo restituendo la sensazione di un'attesa infinita.
2. Fedor Dostoevskij - Le notti bianche
Romanzo bastardissimo perché ti riporta alla mente tutte le tue delusioni sentimentali e fa affiorare un pessimismo 'esistenziale' anche in chi non lo coltiva. Personalmente sono emerso dalla lettura talmente emozionato che sono dovuto uscire per fare una camminata di mezz'ora a passo svelto. Ed era l'una di notte.
3. Michele Mari - Verderame
Attraverso un'indagine in stile poliziesco condotta da un ragazzino, con un sessantenne smemorato ubriacone e malato come principale interlocutore (assenti le figure genitoriali per entrambi), Mari parte dal giardino di un paesino del varesotto negli anni cinquanta e arriva a romanzare mezzo secolo di storia d'Italia, del costume, dei rapporti di censo, persino delle relazioni internazionali. Immaginazione al potere, saldamente.
4. Cees Nooteboom - Rituali
Romanzo del 1980, olandese e nippofilo, il cui tema fondamentale è l'atteggiamento dell'uomo nei confronti della morte, dello scorrere del tempo e del caos che regola l'umana esistenza (treccani.it), che mi ha ricordato il miglior cinema coevo alla Wim Wenders.
5. Amin Maalouf - I disorientati
Un'opera in constante ricerca dell'equilibrio tra intensità emozionale e profondità intellettuale, in un certo senso tra romanzo e saggio. Tre scene uber alles: il confronto con l'estremista islamico, vertiginosa riflessione autobiografica sull'identità dello stesso Maalouf, filtrata dal protagonista suo alter ego; le pagine dedicate alla signora irachena, emozionante immersione nel ricordo dell'infanzia e della preadolescienza come periodi di formazione culturale e di iniziazione alla sensualità; il finale, che fa virare quella che ormai sembrava una scampagnata tra amici verso la brutale realtà del contemporaneo, e della Storia tutta.
6. Alvaro Mutis - Abdul Bashur sognatore di navi
Un commosso r.i.p al suo grande autore.
7. Ismail Kadare - Chi ha riportato Doruntina?
8. Gesualdo Bufalino - Calende greche
9. Mo Yan - Cambiamenti
10. Romain Gary - La vita davanti a sé
Fuori top-10 a malincuore:
11. Irene Nemirovsky - Jezabel
12. Dacia Maraini - Bagheria
Impossibili da valutare nel bene e nel male:
1. David Foster Wallace - Infinite Jest
2. Aldo Busi - El especialista de Barcelona
Libri letti nel 2013: 31 (grazie Anobii)
http://www.anobii.com/satyajit/books
http://www.goodreads...3893406-claudio
https://twitter.com/EligioAldoVere
#16
Inviato 18 dicembre 2013 - 10:44
Interessante la parte dedicata alla preistoria del ciclismo, al fiorire dell'industria meccanica ad inizio 900. Ho scoperto cose che mi sarei mai immaginato, al di là del fatto che il ciclismo mi affascina.
2. L'eredità (Lilli Gruber)
Qui il coinvolgimento è stato molto personale, io e l'autrice siamo pressoché compaesani e coetanei, ho imparato cose di me e della mia zona di origine che non sapevo, per esempio che sono un “welschen”
3. Fisica e Filosofia (Werner Heisenberg)
4. Il dottor Faust (Christopher Marlowe)
5. Fedra (Jean Racine)
6. Io sono Spartaco (Kirk Douglas)
7. L'ultima tentazione di Cristo (Nikos Kazantzakis)
8. Il bosone di Higgs (Corrrado Lamberti)
9. Il matematico impenitente (Piergiorgio Odifreddi)
10. Storia del primo maggio (Francesco Renda)
#17
Inviato 18 dicembre 2013 - 17:16
La mia classifica:
1. Storia universale dell'infamia (JLBorges, Adelphi)
2. Critica della ragion pratica (Immanuel Kant, BUR)
3. Le due zittelle (Tommaso Landolfi, Adelphi)
4. Un uomo che dorme (Georges Perec, Quodlibet)
5. Lettera di una sconosciuta (Stefan Zweig, Adelphi)
6. Dialogo dei massimi sistemi (Tommaso Landolfi, Adelphi)
7. Cretinismo scientifico (Maurizio Blondet, FdF edizioni)
8. Patologia della vita sociale (Honorè de Balzac, Bollati Boringhieri)
9. Revolver (Andrea Malabaila, Book Salad)
10. Caro scrittore in erba... (Gianluca Mercadante, Las Vegas)
Quella di Borges è una mirabolante raccolta di racconti che ruotano intorno a personaggi spacciati come realmente esistiti ma borgesiani fin nel midollo, in quella centrifuga di ineluttabilità, naturale magia del quotidiano, liste debaseriane e improbabili ellissi che vanno a chiudere cerchi narrativi a distanza di decenni in cui nulla è dato sapere di questi strambi "eroi del nostro tempo".
Composizione giovanile del Nostro, su cui ritorna a varie riprese tra il 1935 e il 1955 potrebbe essere considerato l'esordio di un genere letterario che ebbe numerosi emuli (compreso quel Perec che trovate al IV posto) ma nessuno alla sua altezza.
#18
Inviato 19 dicembre 2013 - 15:19
1. G.W.F. Hegel, Scienza della logica (1830). Si tratta in realtà della cosiddetta "piccola Logica", che sarebbe la prima parte dell'Enciclopedia (non avevo tempo di leggere la "grande Logica"). Hegel è uno degli autori più criticati e meno letti. Io stesso ho fatto fatica ad avvicinarmi ai suoi scritti fino a quando un mio caro amico non mi ha spiegato come vanno letti. Ebbene, per me è stata una sorpresa incredibile: la Scienza della logica è un'opera meravigliosa, anche più bella della Fenomenologia. Lo stile assomiglia a quello dell'Etica spinoziana (tuttavia senza mos geometricus), con brevi paragrafi molto densi, caratterizzati da un'espressività propriamente concettuale, seguiti da scoli esplicativi dal tono più colloquiale, a volte lirico. Si tratta di un libro imprescindibile per chiunque ami la filosofia, una lettura che cambierà inevitabilmente il vostro modo di pensare e, per coloro che vivono appieno la passione del pensiero, persino il vostro modo di essere.
2. R.W. Emerson, The Transcendentalist (1842). Questo brevissimo testo semi-sconosciuto è un vero gioiellino nascosto del trascendentalismo americano. Melville ne trasse l'ispirazione per il suo Bartleby. Si tratta di un discorso in cui il tono edificante si mescola a quello filosofico per sfociare infine in un vero e proprio ritratto letterario della figura del "trascendentalista". Se vi è piaciuto il racconto di Melville questo scritto di Emerson vi commuoverà.
3. H.D. Thoreau, Walden ovvero Vita nei boschi (1854). Questo libro è unico, indimenticabile. Thoreau alterna capitoli di grande forza intellettuale, come il primo, a momenti descrittivi in cui la raffinatezza della prosa naturalistica si mescola superbamente con l'analisi spirituale. Il suo stile fermo ma al tempo stesso dolce rende giustizia alla sottigliezza del suo pensiero. Si consideri ad esempio con quale amore Thoreau descrive le infinite sfumature di colore delle acque del suo lago. Quello incarnato da Thoreau è lo spirito americano che amo di più. Consiglio anche altri scritti meno noti come Camminare, Life Without Principles e Letters to a Spiritual Seeker.
4. G.W.F. Hegel, Fenomenologia dello spirito (1807). Lo stile è oscuro e brachilogico, ma il contenuto non può essere ignorato. Ignorare questo libro sarebbe quasi un delitto.
5. H. Melville, Billy Budd (1891) e Benito Cereno (1855). Melville era un grande. Non ho altro da dire.
6. F. Dostoevskij, Umiliati e offesi (1861), Il sosia (1846) e Il giocatore (1866). Dostoevskij è il mio scrittore preferito. Anche qui non ho molto da dire, perché i suoi romanzi dicono così tanto da soli.
7. S. Kierkegaard, Enten-Eller (1843). L'insostituibile affresco della soggettività contemporanea.
8. M. Heidegger, Essere e tempo (1927). La parte migliore secondo me è quella sulla storicità dell'esserci, senza la quale tutta l'analitica esistenziale risulterebbe un po' formale e, quindi, ambigua.
9. H. Marcuse, L'uomo a una dimensione (1964). Un libro che oggi risulta un po' scontato, per il semplice motivo che il suo contenuto è troppo attuale: le contraddizioni che vi sono mirabilmente descritte sono sotto gli occhi di tutti. Un motivo in più per fare tesoro di questo saggio.
10. P. Sorrentino, Tony Pagoda e i suoi amici (2012). A proposito di Sorrentino, figura molto interessante nell'attuale panorama italiano, posso dire che preferisco lo scrittore al regista. Hanno tutti ragione era un libro discreto, questo è forse un po' meno valido ma vale comunque la pena di leggerlo. Divertente, lirico, intelligente.
#19
Inviato 24 dicembre 2013 - 13:50
Non avevo mai letto nulla di Franzen prima, ma sono rimasto colpito dalla capacità chirurgica con cui è riuscito ad individuare e descrivere tutte le sfumature di un rapporto tra i due protagonisti maschili. Naturalmente il resto non è solo contorno: è tutto quello che è rimasto del sogno americano nel nuovo millennio, cioè poco, molto poco.
2. John Williams - Stoner (Fazi Editore, 1963)
Una storia ordinaria scritta in maniera straordinaria, citando Peter Cameron.
Che fa generare rabbia per come descrive un uomo incastrato dentro la vita, completamente inerme.
3. Italo Calvino - Lezioni americane (Mondadori, 1988)
"La mia fiducia nel futuro della letteratura consiste nel sapere che ci sono cose che solo la letteratura può dare con i suoi mezzi specifici."
4. Ennio Flaiano - Diario notturno (Adelphi, 1956)
5. Pier Paolo Pasolini - Lettere luterane (Garzanti, 1976)
6. Junot Diaz - La breve favolosa vita di Oscar Wao (Mondadori, 2007)
7. Cormac Mc Carthy - Sunset Limited (Einaudi, 2006)
8. Paolo Nori - Si chiama Francesca, questo romanzo (Marcos Y Marcos, 2002)
9. Raymond Carver - Principianti (Einaudi, 2009)
10. Jennifer Egan - Il tempo è un bastardo (Minimum Fax, 2010)
#20
Inviato 24 dicembre 2013 - 19:11
Un libro bellissimo e scorrevole, attuale come non mai, sulla crudeltà dei bambini e dell'essere umano tutto. Mi è venuto in mente Stephen King più volte, non fosse che questo romanzo fa più male e paura di quelli di Stephen King. Un must-read per tutti, in particolare per i misantropi di qualunque epoca.
2. Italo Svevo - La coscienza di Zeno
Sempre per la serie "i classici che non avevo mai letto", un romanzone che appare un po' più datato del precedente, ma che mi è piaciuto moltissimo, sia per tematiche che per lo svolgimento originale e ironico. Non parliamo poi del finale apocalittico e visionario.
3. Samuel Beckett - In nessun modo ancora
Raccolta di scritti, "le due trilogie minori" o come diavolo si chiamano: Compagnia, Mal visto mal detto, Peggio tutta, Né l'uno né l'altro, Fremiti fermi, Qual è la parola. Splendidi il primo e l'ultimo di questi racconti (per quanto possano essere definiti racconti, come d'altronde fatico a definire romanzi i precedenti scritti di Beckett), ma tutti si leggono anche (se non soprattutto, a volte) per la bellezza della prosa.
4. T.S.Eliot - Four Quartets
5. J.L. Borges, Silvina Ocampo, Adolfo Bioy Casares - Antologia della letteratura fantastica
6. David Grossman - Vedi alla voce: amore
7. Imre Kertész - Essere senza destino
8. Lewis Carroll - Alice nel paese delle meraviglie
9. Kurt Vonnegut - Piano meccanico
10. Roberto Recchioni, Massimo Carnevale - Mater Morbi
Questo è un fumetto, per lo più seriale essendo un episodio di Dylan Dog, ma potrebbe essere letto benissimo come graphic novel a sé stante e nell'edizione deluxe della Bao i fantastici disegni di Carnevale vengono valorizzati al massimo, compresa l'introduzione aggiunta e dipinta. In realtà però questo fumetto mi colpisce per i temi trattati, a me molto cari, quindi giudizio più fazioso che mai.
#21
Inviato 25 dicembre 2013 - 19:14
1. Mikhail Bulgakov - Il Maestro e Margherita
Bello, bello, bello. Il miglior discepolo che Gogol potesse augurarsi. Magico
2. Louis-Ferdinand Celine - Mea Culpa
Venti pagine a dir tanto e Louis mette in chiaro tutto. Spietato.
3. Emil M. Cioran - Al Culmine della Disperazione
Neanche il tempo di superare l'adolescenza e già si decide di aver chiuso con questo mondo. Tragico.
4. Mikhail Bulgakov - La Guardia Bianca
5. Knut Hamsun - Fame
6. Gustave Flaubert - L'Educazione Sentimentale
7. Louis-Ferdinand Celine - Morte a Credito
8. J. D. Salinger - Franny e Zooey
9. Lev Nikolaevič Tolstoj - Resurrezione
10. Stendhal - Il Rosso e il Nero
Tra le riletture:
- Joseph Conrad - Cuore di Tenebra
- Albert Camus - La Peste e Lo Straniero
- Jean-Paul Sartre - La Nausea
Tra gli autori non citati: Conrad e Turgenev.
Tra le cantonate: Dumas, Bukowski e (perdonatemi) Hemingway.
"Скучно на этом свете, господа!"
RYM RYM RYM
ANOBII ANOBII
#22
Inviato 25 dicembre 2013 - 20:29
1. Italo Calvino - Le cittá invisibili
2. Marcel Proust - Alla ricerca del tempo perduto: Swann's Way
3. William Burroughs - The Wild Boys
4. F. M. Dostoevskij - Memorie dal Sottosuolo
5. C. Levy Strauss - Mitologiche
poi molte riletture e saggi sparsi alcuni dei quali ancora inconclusi.
| LarsenEffect | lastfm | fb | RYM
#23
Inviato 25 dicembre 2013 - 22:13
http://forum.ondaroc...60#entry1448132
2. James Joyce - Finnegans Wake. Libro primo, 1-4
http://forum.ondaroc...20#entry1519413
3. Vasco Pratolini – Metello
http://forum.ondaroc...20#entry1584896
4. Edgar Allan Poe - Il crollo della Casa Usher e altri racconti
http://forum.ondaroc...40#entry1595592
5. Karl Bruckner - Il gran sole di Hiroscima
http://forum.ondaroc...80#entry1559382
6. Jules Verne - Il giro del mondo in ottanta giorni
http://forum.ondaroc...00#entry1623721
7. Fernando Pessoa - Il banchiere anarchico e altri racconti
http://forum.ondaroc...60#entry1493901
8. Marcel Proust - La prigioniera
http://forum.ondaroc...60#entry1551287
9. Marcel Proust - Albertine scomparsa
http://forum.ondaroc...80#entry1669743
10. Eugenio Scalfari - Per l'alto mare aperto
http://forum.ondaroc...00#entry1650144
#24
Inviato 31 dicembre 2013 - 15:37
1) Friedrich Dürrenmatt - Il minotauro
Una delle riletture di Dürrenmatt della mitologia greca, un gioco di specchi che colpisce per una scrittura viva, danzante come l'innocente minotauro. Il mostro, nato dal rapporto fra Parsifae e un toro e rinchiuso nel famoso labirinto, diventa vittima della crudeltà umana.
"Contemporaneamente seppe, sognando, di essere un anormale cui non sarebbe mai stato concesso un linguaggio, mai fratellanza, mai amicizia, mai amore, mai vicinanza, mai calore, sognò come gli esseri umani sognano degli dei, con tristezza d'animale il minotauro".
2) Agota Kristof - L'analfabeta
La Kristof racconta sé stessa: dalla guerra alla fuga in Ungheria, dalla solitudine in collegio alla battaglia con una nuova lingua (la brevitas che diventa necessità). Undici brevi capitoli per ripercorrere la vita dell'autrice de La trilogia della città di K.
3) Pier Vittorio Tondelli - Altri libertini
4) Arthur Schnitzler - Doppio sogno
5) Carlo Petrini - Nel fango del dio pallone
L'autobiografia, mai auto assolutaria, di chi nel fango è caduto spesso. Petrini, una carriera fra A e B vissuta spesso al limite, tra partite vendute, doping e troppe relazioni con donne sempre diverse, racconta senza filtri il marcio del calcio degli anni '60 e '70.
6) Henrik Ibsen - Gli spettri
7) Giorgio Scerbanenco - Il centodelitti
8) Jorge Amado - Gabriella garofano e cannella
9) Gabriel Garcia Marquez - Foglie morte
10) Friedrich Dürrenmatt - Giustizia
#25
Inviato 04 gennaio 2014 - 13:46
Praticamente questi sono tutti quelli che ho letto:
The Machine Stops - E.M. Forster
Ottimo racconto di fantascienza del maestro Forster (del 1909).
Tenth of December: Stories - George Saunders
Senza dubbio miglior libro dell'anno 2013 (anche perché è l'unico che ho letto )
As She Climbed Across the Table - Jonathan Lethem
Follia. Uno dei migliori Lethem che abbia letto.
Axiomatic - Greg Egan
Hard-SF del millenovecentonovantacinque: non ci credevo. Sembra scritto domani. Brevi racconti con idee folgoranti.
The Perks of Being a Wallflower - Stephen Chbosky
Molto meglio del film.
Super Sad True Love Story - Gary Shteyngart
The Black Swan: The Impact of the Highly Improbable - Nassim Nicholas Taleb
The White People and Other Weird Stories - Arthur Machen
The Player of Games - Iain M. Banks
Smut: Stories - Alan Bennett
Burning Chrome - William Gibson
Use of Weapons - Iain M. Banks
Into the Wild - Jon Krakauer
Cyberiade - Stanislaw Lem
La leggenda del santo bevitore/Fuga senza fine - Joseph Roth
L'ile des pingouins - Anatole France (abbandonato: simpatico all'inizio, poi mi sono rotto i coglioni. il fatto che tentassi di leggerlo in francese non ha aiutato)
+ qualche fumetto
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#26
Inviato 04 gennaio 2014 - 15:07
due tre libri li ho letti dopo aver spulciato il forum di letteratura per sbaglio!
ecco, faccio la classifica come per il cinema
imprescindibili
- Bartleby lo scrivano di Herman Melville (1853) 8,5
- Mastro-don Gesualdo di Giovanni Verga (1889) 8,5
- I malavoglia di Giovanni Verga (1881) 9,5
- I demoni di Fëdor Dostoevskij (1873) 10
apprezzabili
- Red Dragon di Thomas Harris (1981) 7,5
deludenti
- Il mito di Sisifo di Albert Camus (1942) s.v.
- Il condominio di James G. Ballard (1975) s.v.
imprescindibili
- Ichi the killer di Hideo Yamamoto (1998) in corso
- Kagemaru den di Sanpei Shirato (1959) in corso
- Morti di sonno di Davide Reviati (2009) 8,5
- Cronache birmane di Guy Delisle (2007) 8,5
- Gorazde di Joe Sacco (2000) 8,5
- LMVDM di Gipi (2008) 8,5
- Verso la tempesta di Will Eisner (1991) 9
- Persepolis di Marjane Satrapi (2000/03) 9
- Asterios Polyp di David Mazzucchelli (2009) 9
- Jojo - Diamond is unbreakable di Hiroiko Araki (1992/95) 9,5
- In una lontana città di Jiro Taniguchi (1998) 9,5
- Dylan Dog n. 10 (9), 19 (8,5), 43 (9,5), 46 (10), 61 (8,5), 76 (9,5), 97 (9,5) di Tiziano Sclavi (1987/94)
apprezzabili
- Castro di Reinhard Kleist (2010) 7
- No Pasaran! di Vittorio Giardino (2000/08) 7
- Zahra's Paradise di Amir e Khalil 7
- Lo sconosciuto di Magnus (1975/82) 7,5
- Cronache di Gerusalemme di Guy Delisle (2012) 7,5
- Pyongyang di Guy Delisle (2003) 7,5
- Shenzhen di Guy Delisle (2000) 8
- Palestina di Joe Sacco (1993/95) 8
- Marzì di Marzena Sowa e Sylvain Savoia (2008) 8
- Quaderni ucraini di Igort (2010) 8
- Diario italiano di David B. (2010) 8
- Dylan Dog n. 1 (8), 9 (7,5), 18 (8), 41 (8), 45 (7,5), 51 (8), 59 (7,5) di Tiziano Sclavi (1986/91)
#27
Inviato 06 gennaio 2014 - 12:50
Melville - Moby Dick
Edgar Allan Poe - Racconti del terrore
Tragici greci
Murakami - Dance Dance Dance
Murakami - L'uccello che girava le viti del mondo
Murakami - Kafka sulla spiaggia
Nunziante - lo spirito naturalizzato
David Byrne - Come funziona la musica
Mi hanno regalato questo libro di Byrne convinti, anche leggendo l'indice, che il contenuto rispettasse il titolo, cosa che avviene solo in parte. Più della metà del libro è infatti un'autobiografia dei Talking Heads e si hanno più che altro impressioni dal mondo della musica. Cercando difetti si può dire che è troppo squilibrato tra elenchi di dati tecnici e ricostruzioni fanta/storiche. Al di là di questo l'ho apprezzato molto, mi è rimasto addosso un bel modo di intendere la musica, privo di pregiudizi anche dal punto di vista commerciale economico.
Melville - Moby Dick
Uno dei classici che mi mancava, un libro a suo modo fatto male, scritto in maniera disomogenea e a volte noiosa, con un finale davvero troppo repentino. Non voglio spoilerare ma cazzo moby dick si vede per due pagine! Al di là di questo un vero capolavoro, si respira l'aria delle baleniere, dei porti infestati da marinai ubriachi, del timore e rispetto per il mare, della paranoia di centinaia di persone buttate in capo al mondo senza un dio sicuro a proteggerli, e si respira tanta biologia carlona che fa sorridere. Fantastico.
Poe - Racconti del terrore
Ho riletto il mio libro preferito di quando ero piccino, e avevo davvero degli ottimi gusti. Come in Moby Dick le sensazioni trasudano dalle pagine, sono così piene di nero, paranoie, desolazione e chissà cosa che sembrano vive, il mio nickname deriva da questo libro.
Tragici greci
Sempre leggiucchiati al volo, una volta per un esame, un'altra per tirarmela con le amiche, mi son deciso a farmi tutta la discografia di Sofocle, Eschilo ed Euripide. Non c'è molto da commentare, si sa che sono tra gli apici della letteratura umana, la cosa che più mi ha sorpreso e che non avevo notato è la loro freschezza, la maggiorparte delle tragedie sono proprio "divertenti", non annoiano mai, pesate tutte al punto giusto, e con spesso una trama spettacolare. Al di là delle grandi metafore e potenza lirica, certi passaggi andrebbero bene pure per i film di genere, pensando anche solo ad Edipo, una trama e dei dialoghi così chiari e potenti da piacere sia a Cacciari che a Bombolo. Diciamo che è la cosa più completa che io abbia mai letto.
Murakami
Volevo leggere un autore contemporaneo che si ritiene importante, che fa successo sia dal punto di vista commerciale (in Giappone da quel che ho capito non ha rivali) che dalla critica più snob. Confrontandolo con autori come Melville o Poe sembra proprio una formichina, la prima reazione quando ho preso in mano il suo libro è stata: "beh ste cose son capace a scriverle anch'io", e per assurdo mi son messo a scrivere davvero, se diventava così famoso uno che scriveva tali baggianate potevo farlo anch'io senza vergognarmi troppo. La cosa che più mi ha confuso all'inizio è la totale assenza di trama, non che non succeda nulla, ma sembra davvero che abbia scritto pagina per pagina senza sapere cosa sarebbe capitato dopo, e da quando ho cominciato a fare sti pensieri ho trovato una grandezza in Murakami, l'autore si sta davvero avventurando con noi nel libro, ogni pagina non è frutto di una programmazione, ma di cosa provava nel momento in cui scriveva, è un modo di vedere la scrittura molto diretto e libero, e ha una sua grande forza. Poi magari ho interpretato male ed è tutto programmato e misurato nei dettagli.
Nunziante - Lo spirito naturalizzato
Un breve ma densissimo saggio filosico scritto da un mio professore. Un'indagine su di un tema tanto importante quanto poco studiato: il naturalismo, ossia i presupposti con i quali la scienza vede il mondo, e di conseguenza di come l'intera cultura attuale si rapporta al mondo. L'eliminazione del trascendente, il superamento sia di idealismo che materialismo, in altre parole l'eliminazione di ogni metafisica. Ma dei presupposti rimangono sempre: la scienza può conoscere tutto, non c'è alcun dualismo (mente/corpo, materia/spirito) e quindi un universo causalmente chiuso. Un modo di vedere il mondo che non ha radici filosofiche, non è il frutto del pensiero di un grande filosofo (com'è invece capitato sempre in Europa), ma nasce solo da contesti storici e politici dell'America di fine '800, dal pragmatismo e realismo visti non come filosofie ma come metodi di indagine. Un tema davvero importante che spero divverà sempre più centrale nell'attuale discussione filosofica: scoprire il punto di vista dell'uomo contemporaneo e anche sapere che posto rimane alla filosofia, che sembra non servire più a nulla. Prezioso.
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