Su Netflix E Le Nuove Frontiere Della Narrazione Audiovisiva
#101
Inviato 11 febbraio 2019 - 16:16
La vecchia regola aurea, segui il comprimario, qui Toni Colette, in questo caso fallisce miseramente.
#104
Inviato 11 febbraio 2019 - 16:37
#105
Inviato 12 febbraio 2019 - 08:18
Ho visto Velvet Buzzsaw e ancora mi domando perché.
La vecchia regola aurea, segui il comprimario, qui Toni Colette, in questo caso fallisce miseramente.
Uno dei film più brutti attualmente su Netflix.
Ma poi spiegatemi una cosa, ma Malcovich ormai sta dappertutto, ogni merda di film che vedo c'è lui...
Anche Gyllenhaal qui è veramente pessimo.
#106
Inviato 12 febbraio 2019 - 10:59
Quoto, Gyllenhaal totalmente fuori ruolo. E direi anche che questo film non conferma il Teorema Tom (ovvero che la bruttezza dei film Netflix risieda in sceneggiature scritte in fretta e furia) ma piuttosto nella mano nel regista, incapace di dare personalità e carattere.
Io non sono certo un VECCHIO STRONZO, ma durante la visione riflettevo continuamente di come questo film avrebbe potuto essere un piccolo gioiello se uscito dal cinema di genere anni '70.
Nightcrawler invece era molto bello, altro regista che floppa su Netflix quindi.
#107
Inviato 12 febbraio 2019 - 11:10
Peró la domanda sul perché rimane: se questo regista (come altri) aveva già fatto film degni di nota (concordo su Nightcrawler) poi perché su Netflix fa cagare (o quantomeno si esprime peggio)?
Sono sinceramente curioso.
L'unico che mi viene in mente che finora si è salvato è Cuaron: niente da dire su Roma, se non: bellissimo.
#108
Inviato 12 febbraio 2019 - 11:29
Peró la domanda sul perché rimane: se questo regista (come altri) aveva già fatto film degni di nota (concordo su Nightcrawler) poi perché su Netflix fa cagare (o quantomeno si esprime peggio)?
Sono sinceramente curioso.
L'unico che mi viene in mente che finora si è salvato è Cuaron: niente da dire su Roma, se non: bellissimo.
soderbergh!!
#109
Inviato 12 febbraio 2019 - 11:47
Suvvia, Gilroy e' un tipico sceneggiatore puttana di Hollywood (no dico ha scritto... Freejack! Me l'ero dimenticato quell'ammasso fumante di merda: ah la fantascienza ad alto budget degli anni 90, uno dei buchi neri della storia del cinema) e un regista modesto. Ok, Nightcawler e' un bel film, ma lo e' perche' 2/3 di film lo facevano Gyllenhaal e la fotografia.
#110
Inviato 16 febbraio 2019 - 19:29
Suvvia, Gilroy e' un tipico sceneggiatore puttana di Hollywood (no dico ha scritto... Freejack! Me l'ero dimenticato quell'ammasso fumante di merda: ah la fantascienza ad alto budget degli anni 90, uno dei buchi neri della storia del cinema) e un regista modesto. Ok, Nightcawler e' un bel film, ma lo e' perche' 2/3 di film lo facevano Gyllenhaal e la fotografia.
Ot ma madonna quant'è vero, ci penso spesso, ma che era?
A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.
il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO
There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play
Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you
#111
Inviato 22 marzo 2019 - 22:27
Commento al documentario sulla scomparsa di Madeleine McCann: se durava la metà era meglio.
Non sapevo nulla della vicenda, se non che fosse successa.
Da come ho capito è un semplice riassunto del tutto. Ho trovato interessanti le dinamiche media-polizia-giustizia che hanno avuto un ruolo grosso nel casino complessivo.
Nonostante il taglio del documentario, che dà spazio a diverse teorie (perdendosi anche nel racconto...), mi pare che di concreto ci sia (fosse ormai) solo una pista.
Ora vado a cercare se trovo qualche intervento in merito nella Capanna dello Zio Michy.
#112
Inviato 28 marzo 2019 - 10:18
Qualcuno che ha visto Apostle di Gareth Evans e conferma la teoria del drop qualitativo di un regista grosso che dirige per Netflix?
The core principle of freedom
Is the only notion to obey
#113
Inviato 28 marzo 2019 - 10:41
Se ne' parlato in questo topic, pagine 3 e 4. E si' putropppo e' una conferma.
#114
Inviato 02 aprile 2019 - 12:11
Est sans issue
#115
Inviato 02 aprile 2019 - 12:33
Cosa mi dite di Bloodline?
dico che per me la prima stagione è un gioiello di Southern Gothic "alternativo". non ci sono i classici topoi del genere, ma comunque mi viene da associarlo a quel calderone.
la seconda un po si perde, ma forse perchè l'ho guardata in una fase in cui ero parecchio stanco fisicamente.
la terza si riprende bene, ma non raggiunge i livelli della prima.
#116
Inviato 02 aprile 2019 - 12:57
sono arrivato a meta' della seconda, tutta la carne al fuoco che mettono fa passare la voglia di continuare, diventa un po' una soap
la prima invece è asciutta ed inesorabile
#117
Inviato 02 aprile 2019 - 13:11
Est sans issue
#118
Inviato 05 aprile 2019 - 10:04
Intervista a Kim Jee-woon, dove dice che Netflix attualmente e' l'unico produttore che lascia fare ai registi tutto quello che vogliono...
Che il problema sia quindi il paradosso di un'eccessiva liberta'?
Registi di talento che senza un produttore sul collo che impone dei limiti si allungano troppo, vogliono dire troppo, non gestiscono i budget e si sbrodolano addosso?
#119
Inviato 05 aprile 2019 - 10:06
L'aura da film tv non mi sembra collegata con la troppa libertà.
#120
Inviato 05 aprile 2019 - 10:08
Mi dispiace ma per quelli che ho visto io mi sembrava che dicessero troppo poco o girassero a vuoto, non che dicessero troppo.
L'aura da film tv non mi sembra collegata con la troppa libertà.
esatto.
forse allora il problema diventa che Netflix va dal regista emergente X, gli dice "fai un film per noi". e lui risponde "ma veramente io sono in vacanza, non saprei proprio che film fare". e Netflix: "fa lo stesso, l'importante è che fai qualcosa, eccoti i soldi".
#121
Inviato 05 aprile 2019 - 10:12
Non so, mi colpisce quando dice che se lui, coreano, volesse girare una scena a Roma Netflix lo lascerebbe fare. Cavolo, per un regista il massimo della liberta' o quasi. Quindi boh, budget non all'altezza della liberta' concessa?
#122
Inviato 05 aprile 2019 - 10:23
Forse è troppo facile, alla fine sono le difficoltà che fanno l'arte, in una certa misura almeno.
#123
Inviato 05 aprile 2019 - 10:29
Gia'. Forse al di la' di ogni romanticheria un film e' sempre un'opera collettiva dove anche il produttore stronzo che si impone ha un suo ruolo, nel bene e nel male.
#124
Inviato 05 aprile 2019 - 10:34
Gia'. Forse al di la' di ogni romanticheria un film e' sempre un'opera collettiva dove anche il produttore stronzo che si impone ha un suo ruolo, nel bene e nel male.
Imagine Cimino & Peckinpah in the Netflix Era.
Est sans issue
#125
Inviato 05 aprile 2019 - 10:46
Beh se hanno tutti sti soldi da buttare non capisco perché non vadano da Milius o De Palma e gli finanzino i film.
Magari fanno anche loro una cernita a monte e le persone non grate non vengono neanche tenute in considerazione.
#126
Inviato 05 aprile 2019 - 11:11
Sinceramente secondo me state andando dall'altra parte.
Come imputato della pochezza dei film Netflix, mi sembrava molto più plausibile la tempistica dei suoi prodotti (idea già proposta da Tom): probabilmente non hanno problemi di budget ma hanno bisogno di tutto e subito, per cui forse viene sacrificato quel perfezionismo che rende delle opere mediocri accettabili, o meglio.
#128
Inviato 05 aprile 2019 - 11:42
Bandersnatch è una stronzata atomica utilissima a loro e graditissima da "troppi", Osmosis è palesemente l'aggiustamento di tiro dopo Maniac, adesso scavalcano la critica cinematografica (che mi dice solaris essere in crisi) e il savoir faire dei produttori navigati, un po' di pesca a strascico, ma il fine successivo è dare a ognuno secondo le proprie inclinazioni.
Buoni e marxisti, e voi a protestare ()
A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.
il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO
There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play
Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you
#129
Inviato 05 aprile 2019 - 13:06
produrranno il nuovo film di Coppola, Megalopolix
Questa se confermata è una buona notizia.
Magari alla fine sono solo ancora un po' acerbi, diamogli tempo dai.
#130
Inviato 05 aprile 2019 - 16:10
Gia'. Forse al di la' di ogni romanticheria un film e' sempre un'opera collettiva dove anche il produttore stronzo che si impone ha un suo ruolo, nel bene e nel male.
Mah forse perché alcuni vecchi produttori erano stronzi ma se ne intendevano di cinema. Su Netflix mi pare che sia proprio assente la "storia del cinema".
OBIETTIVO MEDIA DI ALMENO UN + A POST RAGGIUNTO
raramente ho visto un'immagine più autenticamente devastante dell'inermis dell'uomo contemporaneo occidentale
#131
Inviato 05 aprile 2019 - 16:44
Gia'. Forse al di la' di ogni romanticheria un film e' sempre un'opera collettiva dove anche il produttore stronzo che si impone ha un suo ruolo, nel bene e nel male.
beh in una discussione di qualche tempo parlavamo infatti di come il produttore di cinema inteso classicamente che, nel bene e nel male, era un uomo di cinema, ormai sia scomparso. ormai i produttori sono dirigenti d'azienda, manager che hanno come fondamentale obiettivo il fatturato. vi consiglio di leggere "Il cervello di Alberto Sordi" di Tatti Sanguinetti, sulla vita e le opere di Rodolfo Sonego, uno degli sceneggiatori chiave della commedia all'italiana che poi ebbe questo duraturo sodalizio con Sordi. c'è tutta una sezione di aneddoti meravigliosi in cui Sonego racconta delle storie sui vari personaggi che ha incontrato lungo la sua vita. alcuni scorci abbozzano le peripezie dei produttori italiani che insieme agli autori andavano in giro a raccattare il denaro per la realizzazione dei film, a volte inguaiando brave ragazze o le loro famiglie, a volte bruciando eredità etc. insomma, quella che è stata la stagione più fertile del nostro cinema è stato frutto anche di gente che andava un po' all'avventura, di cialtroni di genio. e Sonego faceva il confronto con il professionalismo aziendale che aveva trovato in America e a causa del quale, dopo un po', preferì tornarsene a Roma. questo tra anni 60 e 70...
#132
Inviato 05 aprile 2019 - 17:21
Boh però ad esempio una casa come la A24 è quasi un marchio di qualità, o comunque di un certo tipo di film.
Quindi c'è il modo. E allo stesso tempo Netflix non è neanche neutra, ma proprio una garanzia di mediocrità (con le dovute eccezioni eh). Insomma, secondo me si deraglia sempre perché non si arriva a una risposta esatta al quesito (non ce l'ho neanch'io eh, anzi insisto perché sarei curioso di capire).
#133
Inviato 05 aprile 2019 - 17:39
ci vorrebbe un bell'articolo sul sito al riguardo
#135
Inviato 22 aprile 2019 - 19:02
sapreste consigliarmi un bel filmetto (o serie tv) merdoso ma non troppo per passare la domenica* sera a grattarmi la pancia sul divano?
ceno e poi mi aspetto delle risposte, quindi RAUS!
*anche se è lunedì
#136
Inviato 22 aprile 2019 - 19:25
I don't feel at home in this world anymore.
Una roba che se non fosse stata targata Netflix sarebbe potuta diventare anche una cosa bella.
#137
Inviato 22 aprile 2019 - 19:36
Purtroppo l'avevo già cominciato a vedere ma poi la noia ha avuto la meglio.
#138
Inviato 23 aprile 2019 - 09:27
Rispondere alle richieste di consigli di Pooneil e' un esercizio di umilta'. Ti va male quando segue il consiglio, ti va bene quando ti fa sapere che se n'e' fregato e ha visto qualcosa d'altro a caso.
#139
Inviato 23 aprile 2019 - 09:50
Est sans issue
#140
Inviato 23 aprile 2019 - 11:39
Rispondere alle richieste di consigli di Pooneil e' un esercizio di umilta'. Ti va male quando segue il consiglio, ti va bene quando ti fa sapere che se n'e' fregato e ha visto qualcosa d'altro a caso.
alla fine ho cominciato River, serie tv inglese con Stellan Skarsgaard nel ruolo di detective psicotico.
Sulla falsariga di Marcella direi; una serie potabile.
#141
Inviato 23 aprile 2019 - 12:34
collateral l'avevi visto, poo?
#142
Inviato 23 aprile 2019 - 17:43
sì, mi era piaciuta ma non mi ricordo un cacchio se non Carey Mulligan incinta.
questo di cui stiamo parlando (UKsbirri) è comunque un filone prolifico e per niente male
#143
Inviato 23 aprile 2019 - 19:38
Approfitto della riesumazione del topic su Annihilation da parte di Tom per proseguire nella mia indagine personale, mettendo a confronto due film secondo me esemplari del marchio Netflix: Annihilation appunto e Triple Frontier.
Entrambi hanno registi quotati (forse più il secondo del primo), entrambi hanno una regia valida, capace di scelte interessanti (forse Garland più alti e bassi, Chandor più solido), entrambi partono da un soggetto interessante (più il primo del secondo) per poi scadere in personaggi apparentemente usciti da una rete neurale alimentata a film indecenti degli anni '90 e cliché simili.
Alla fine, il limite per entrambi mi pare sia nella sceneggiatura, nello sviluppo di quella prima idea forte, una sciatteria da sceneggiatori democratici che contrasta con una produzione spesso più che degna. Probabilmente è proprio questo che mi manda ai matti e mi fa tormentare su queste "occasioni sprecate".
#144
Inviato 23 aprile 2019 - 19:57
sì, mi era piaciuta ma non mi ricordo un cacchio se non Carey Mulligan incinta.
questo di cui stiamo parlando (UKsbirri) è comunque un filone prolifico e per niente male
Il tipo di Marcella in realtà poi non è neanche troppo UK. È lo stesso di bron bröni e si nota, si fa prendere sempre un po’ la mano con gli intrecci e tutti conoscono tutti, pure gli scippatori casuali sono parenti di qualcuno
Di collateral ho grossomodo gli stessi ricordi, e la sensazione che alla fine era occappa.
#145
Inviato 31 luglio 2019 - 11:29
Riguardando qualche puntata di NGE su Netflix, coi sottotitoli italiani, ho avuto l'ennesima conferma di come manchi qualunque livello di controllo della qualità: refusi, incoerenze, errori di italiano, non siamo al livello dell'adattamento di Cannarsi, ma comunque rimane un lavoro fatto col culo e revisionato MAI.
A questo punto non metto in dubbio che sia il modus operandi un po' per tutte le produzioni e per tutti i livelli di produzione, di modo che o viene per caso* un prodotto perfetto oppure amen.
*per controllo totale da parte di un ente altro, che sia il regista o meno
#146
Inviato 09 dicembre 2019 - 18:52
Non male il documentario sul Fyre Festival.
Scopro che pure HULU ne ha fatto uno, forse un giorno mi recupero pure quello.
Ho visto ieri quello di HULU e l'ho trovato meno bello di quello Netflix, che era al tempo stesso più demenziale e più drammatico.
Ad ogni modo un evento (il Fyre Festival) che definisce una generazione.
#147
Inviato 18 dicembre 2019 - 11:50
#148
Inviato 19 dicembre 2019 - 10:37
Visto Nanette, molto bello.
Lo avevo commentato subito dopo averlo visto nel thread sulla stand up.
Il succo è che non è teatro e non è stand-up e infatti citavo Neal Brennan che aveva fatto una cosa simile e pure lui mi aveva lasciato freddino, per le stesse ragioni, solo un po' meglio perchè Brennan ha avuto l'intelligenza di non dimenticarsi del tutto la parte stand-up e di non vomitare odio sul pubblico.
Partiamo dalle cose ovvie, vista la vita che la poveretta ha fatto ha tutto il diritto di essere incazzata e depressa, da questo punto di vista ovviamente sono con lei al 100% (sono cose scontate ma vorrei evitare risposte come "se Bohemian Rhapsody ti ha fatto cacare è perchè sei omofobo").
Però la Gatsby a un certo punto dice che la sua storia è triste e disperata e che lei non ha risolto molti dei suoi problemi personali perchè invece di affrontarli li utilizzava come materiale per la stand-up. Quindi è piena di astio nei confronti del pubblico, perchè il pubblico alla fine dei suoi spettacoli torna a casa felice perchè è stato intrattenuto mentre lei torna a casa miserabile. Quindi attua la sua vendetta dando al pubblico una storia triste e facendolo, per una sera, tornare a casa triste e lo ripete pure più volte, discorsi del tipo "no questa sera non vi farò ridere, troppo facile, questa sera torniamo a casa tutti tristi". Scordandosi che quello è il suo "lavoro" che lei si è scelta e che se non avesse avuto un pubblico sarebbe stata pure più depressa probabilmente.
Dimenticandosi anche una cosa non da poco, che il pubblico va li pagando e che lei viene pagata.
IO lavoro in un albergo, se domani pretendessi di prendere regolarmente il mio stipendio e utilizzare le camere che i clienti hanno pagato perchè "è l'ora di finirla che i clienti sempre in ferie e io a lavorare" sarei come minimo trattato da schizofrenico e a ragione. Come minimo visto che quella è stata la rivincita della Gatsby avrebbe dovuto pagare lei il biglietto e dare l'incasso al pubblico, se voleva essere coerente.
Ma non solo, per me il peccato più grande, come nel caso di Neal Brennan, è che questi non sono attori e che il loro monologo è una lunga chiacchierata qiundi non recitatata e non infarcita di battute, la stessa cosa di un caso umano ospite di un talk show stile Barbara D'Urso.
NIente che abbia a che vedere con creatività, arte o intrattenimento, solo uno che sale sul palco e parla di se stesso (e sti cazzi).
Altro grossissimo problema è l'astio e il razzismo al contrario (non a caso lei dice a un certo punto che è importante che noi capiamo che non vuole diffondere rabbia nel mondo), c'è differenza fra essere taglienti e/o scomodi ed essere solo acidi e dire cattiverie gratuite (poi lei come dicevo vista la vita che ha fatto ha tutte le ragioni per essere depressa e arrabbiata ci mancherebbe), la sensazione che mi ha lasciato è che fosse li esclusivamente per vendicarsi degli uomini e del mondo in generale e per me questo è lo spartiacque tra la buona stand-up e quella non buona (si può partire dai problemi personali per far ridere la gente ma se parti dai problemi personali per ""offendere"" il tuo pubblico hai capito male).
PS: ho sbagliato a scrivere il suo nome ma ormai mi fa fatica correggerlo, la Gadsby mi perdonerà che in questi giorni sono piuttosto depresso pure io.
#149
Inviato 19 dicembre 2019 - 11:02
Volevo aggiungere che in linea di massima entrambi gli spettacoli avevano ricevuto critiche di alcuni colleghi che dicevano appunto che impostando uno spettacolo in questo modo si sceglieva la via facile, in generale il pubblico tende a empatizzare con te vista la tua vita triste e tu non devi far altro che raccontare le tue miserie, prenderti applasusi e l'incasso della serata e tornare a casa.
NOn hai dovuto pensare a niente per crearti uno spettacolo, non devi aver imparato a recitare come fa un monologhista di teatro e non devi scervellarti su battute che facciano ridere. È una specie di ricatto morale, poi il pubblico si sente in dovere di non criticare quello che ha appena visto perchè sono storie realmente drammatiche, diciamo che è un grande fratello per persone un pochino più sensibili, ormai palchi, cinema e tv sono invasi da vita vera, storie vere, biopic etc etc
#150
Inviato 19 dicembre 2019 - 11:08
Nella seconda parte lei porta avanti la sua tesi, tolgo lo scioglimento della tensione, non vi farò ridere, non di questo (e recita anche in questo caso).Si può non condividerlo, ma è efficace. È ricattatoria? Mi è sembrato meno che a te, è disturbante, ok, ma lei non rinuncia al comico in fondo neppure terminato lo sfogo (chiamiamolo così). Sul diffondere odio: mi sembra un filo eccessivo, davvero.
Non conosco Brennan, non saprei che dire.
(D’altronde non condivido mica tutto quello che dice, tipo la sua opinione su Allen)
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