Prima di parlare bisognerebbe a volte mettersi nei panni degli altri. Lavoro in un centro commerciale, nel mio reparto siamo in tre. Quindi una o due volte al mese devo (non "voglio" oppure "posso" DEVO) lavorare la domenica. Da solo e per dieci ore. Da solo perché la domenica all'azienda costiamo di più. In un reparto in cui c'è un'affluenza domenicale di circa 1000 persone. Un reparto tecnico in cui l'80% di persone ha bisogno di aiuti e consigli, in cui la maleducazione dilagante porta la gente a sovrapporre le proprie voci, a non aspettare il proprio turno a prendere roba da uno scaffale per lasciarla in un altro ad aprire confezioni per vedere cosa c'è dentro (quando davanti c'è il campione e la descrizione di tutto) e chi più ne ha più ne metta. Vi dico solo che domenica scorsa alla fine sono tornato a casa con la febbre (passata dopo un'oretta di riposo).
Ma passiamo alla mia vita privata. Ho dei turni che, al di là della domenica, mi vedono impegnato durante la settimana spesso fino alle 21. Convivo. Di conseguenza in media vedo la mia ragazza un paio d'ore al giorno (lei lavora in ambito scolastico) durante la settimana. La domenica mi piacerebbe passarla con lei (o in futuro con i miei figli) e invece no, devo stare dentro il "mio" centro commerciale a dar retta a degli scalmanati che se il negozio apre alle 9, alle otto meno un quarto sono già fuori a fare la fila. Ormai i centri commerciali restano aperti ben oltre l'orario di lavoro (dei comuni mortali), è davvero necessario aprire anche la domenica e nei giorni festivi? Perché? Perché rovinare la vita a chi ci lavora dentro? Finisci di lavorare alle 18? Alle 19 vai al centro commerciale. Lavori la sera? Vieni di mattina. La domenica potete andare in chiesa, allo stadio, a fare una gita fuori porta, al parco, al mare, a casa a vedere un film, dove vi pare, che bisogno c'è del centro commerciale?
lucu, io comprendo benissimo il tuo sfogo; io sono uno di quelli che spesso e volentieri "si riduce" ad andare a far la spesa con la moglie proprio la domanica mattina... e, credimi, guardando a volte certe resse in alcuni reparti "sensibili" piuttosto che alle casse, penso proprio a voi operatori e a tutta la nostra merda che dovete sopportare.
purtroppo, vuoi i ritmi di lavoro, vuoi i turni (se in famiglia si lavora in due, i casini non raddoppiano ma quadruplicano), vuoi i figli da portare a scuola, poi in palestra, poi la piscina, poi le festicciole, ecc. ecc., dev'essere anche comprensibile da parte di voi operatori che anche i clienti arrivano in qualche modo già esasperati nel negozio e "costretti" alla domenica (invece di andare a messa o allo stadio o al parco)...
il problemaè che al datore di lavoro, di tutte questi discorsi non gliene freghi un cazzo, perchè il suo compito è controllare produttività e spese... e se, per contratti, accordi sindacali, regolamenti e altro ancora, un dipendente costa di più la domenica (quindi percepisce di più rispetto agli altri giorni), allora è evidente che tutto finisce come la classica "guerra tra poveri".
tieni duro... meglio così che buttati in mezzo a una strada (come è capitato alla moglie di un mio collega, cassiera all'Iper che, caduta mentre era su uno scaletto perchè era domenica e doveva lavorare per 3 e pure di corsa, si è vista licenziata mentre era in malattia).