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[Monografia] Akira Kurosawa


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74 replies to this topic

#51 William Blake

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Inviato 27 aprile 2009 - 16:10

CANE RANDAGIO (1949)

Chi pensa che i film nipponici siano fatti da scene lunghe, inquadrature fisse, gente col kimono...beh, lo continui pure a pensare, si perderà una cinematografia composta da autori immensi che hanno fatto la Storia, tanto quanto i maestri occidentali.
Uno di questi è naturalmente Akira Kurosawa, forse il più occidentale tra i registi giapponesi o, comunque, quello che ha avuto una più vasta influenza sul cinema occidentale.
"Cane randagio" è un poliziesco con un inizio modernissimo che, tra le tante cose, mi ha ricordato il maestoso "PTU" di Johnnie To (ma non è una novità che il regista di Hong Kong sia influenzato dall'Imperatore e difatti "Throw down" rappresenterà un esplicito omaggio a Kurosawa), uno sviluppo che è un'analisi della società piuttosto cruda (e c'è chi addirittura ha parlato di neorealismo, anche se c'entra ben poco) e conclude con un climax superlativo e una sfida fisica (meravigliosa quell'inquadratura, poi ripresa da Leone) dopo un'estenuante rincorsa a distanza.
Montaggio terribilmente moderno (siamo ancora nel '49), pieno di dissolvenze incrociate e di immagini che si sovrappongono, arguzie visive che saranno poi sfruttate largamente.

Aspetto interessantissimo di "Cane randagio" è anche la rappresentazione della città: fotografata durante un'ondata di caldo sembra un girone infernale, la cinepresa sta incollata a quei corpi che sudano maledettamente, e pur essendo girato anche all'aperto imperano gli spazi stretti, si soffoca, i fisici sono fiaccati, e le psicologie che si costituiscono sono oppresse da risentimenti e sensi di colpa, in una relazione indissolubile.

Grandissimo Toshirô Mifune nel ruolo del poliziotto giovane e idealista e altrettanto bravo Takashi Shimura, archetipo del poliziotto esperto e saggio che non può che beccarsi una pallottola :P
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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#52 Tom

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Inviato 17 gennaio 2010 - 10:36

L??idiota

Solo il genio di Kurosawa poteva trasporre sullo schermo un romanzo come l??idiota e darne una rappresentazione assolutamente fedele a quella che mi ero costruito nella mia immaginazione, dal pacco di soldi che brucia nel caminetto, allo scambio di amuleti tra il principe e Rogozin, allo scontro frontale tra Nastassja e Aglaja fino al deep end. Il cruccio di quando si guarda un film tratto da una opera letteraria è che il film non vuol mai saperne di farsi riconoscere in quello che ciascuno di noi si è costruito nella propria mente. Certo che il principe idiota, che mi ero immaginato biondo e con gli occhi azzurri, qui appare col muso giallo e gli occhi a mandorla; ma è la magia dell??arte di Kurosawa che ci fa aderire alla sua visione del racconto.
Se possibile sarebbe meglio dimenticare Dostoevskij e guardare il film che è splendido e che basta a se stesso; un film pregnante, intenso, dolce e drammatico, un capolavoro incredibilmente sottovalutato e stroncato dalla critica. Idioti!!! C??è tutto lo spirito dell??idiota in questo film e c??è tutto Kurosawa e la sua somma arte di fare cinema.


Reduce da una visione notturna su Fuori Orario, non posso che sottocrivere.
Film di una bellezza e intensità de-va-stan-ti.
Senza parole.

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#53 verdoux

    mainstream Star

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Inviato 19 gennaio 2010 - 18:23

curiosamente un anno dopo Rashomon i due rivali Masayuki Mori (il marito) e Toshirô Mifune (il bandito) sono di nuovo faccia a faccia per contendersi una donna, in un altro contesto; il primo divenne l'attore preferito da Mizoguchi, il secondo da Kurosawa, mentre Setsuko Hara, che fa la parte di Nastasia, era l'attrice preferita di Ozu; c'è tanto Giappone in questo idiota, sia nei modi che nella mentalità delle persone;
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#54 demon

    mainstream Star

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Inviato 19 gennaio 2010 - 19:55

a me piace moltissimo dreams tra le tante cose ed in particolare l'episodio dei corvi
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#55 sokurov

    Bambino Adattato +

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Inviato 19 novembre 2014 - 14:34

Il più leggendario, il più famoso, il più imitato. Viaggio nei 50 anni incredibili della carriera del cineasta giapponese. Ardito sperimentatore e acuto intellettuale, la sua opera ha influenzato generazioni di registi in tutto il mondo

 

 

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#56 pooneil

    Enciclopedista

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Inviato 19 novembre 2014 - 14:55

Non piacendomi molto i film in costume, indico Anatomia di un rapimento e I Cattivi dormono in pace come i miei preferiti.


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#57 Matthew30

    Classic Rocker

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Inviato 21 aprile 2016 - 18:39

Che mi dite di Yojinbo, il film che Leone avrebbe copiato per dare il via alla Trilogia del Dollaro?


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#58 sud afternoon

    Si legge sud afternùn.

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Inviato 21 aprile 2016 - 20:56

Che è un fottutissimo capolavoro, che vuoi che ti si dica? Divertente soprattutto. 

 

Ho notato che a pagina due di questo thread non avevo ancora visto Rashomon, che pulcino tenero che ero.   :wub:


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#59 corrigan

    気持ち悪い

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Inviato 22 aprile 2016 - 05:33

Anatomia di un rapimento

capolavoro gigantesco e assoluto dell'umanita' tutta.


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I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった

 


#60 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

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Inviato 22 aprile 2016 - 13:46

Che mi dite di Yojinbo, il film che Leone avrebbe copiato per dare il via alla Trilogia del Dollaro?


Scene, personaggi e anche molti dialoghi sono tali e quali al film di Leone (che ne fa un vero e proprio remake in carta carbone, scordandosi peraltro di pagare i relativi diritti) però il risultato finale è intrinsecamente diverso: quella di Leone è una favola per adulti intrisa di cinismo e violenza e sorretta da uno stile coreografico e spettacolare, mentre quella di Kurosawa una parabola etica, e spesso ironica e divertita, sulla cupidigia degli uomini.
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#61 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 22 aprile 2016 - 14:12

https://www.youtube....h?v=ar9PF1c0CRo


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#62 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 22 aprile 2016 - 14:12

Ci fu l'accordo
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#63 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 22 aprile 2016 - 14:18

Dopo


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#64 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 22 aprile 2016 - 14:20

Eh, ci ha provato, dopotutto il successo non era preventivato
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#65 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 22 aprile 2016 - 14:24

Se non sbaglio si beccò i diritti per la distribuzione del film di Leone in Giappone e ci fece pure un sacco di soldi.

Quindi alla fine tutti contenti, che è la cosa più importante.


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#66 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 22 aprile 2016 - 14:29

Sí, andó cosí, un happy ending
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#67 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 22 aprile 2016 - 14:32

bud-spencer-b%C5%B1nvad%C3%A1szok-animat


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#68 gwoemul

    GwoemulGPT

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Inviato 21 aprile 2020 - 07:56

redbeard.jpg
 
Barbarossa (1965)
Kurosawa è uno dei miei registi preferiti, ma quando guardo i certi suoi melodrammoni sociali a tesi inevitabilmente finisco per perdere interesse nel suo cinema.
Questa storia di medici e pazienti nel giappone dell'ottocento è permeata da un'ingenuità che farebbe sorridere se il film non durasse più di tre ore. La retorica e il didascalismo con cui si illustrano le motivazioni dei personaggi poteva funzionare per il pubblico degli anni 60, oggi lo fanno malissimo. A salvare parzialmente la baracca il solito Mifune (qui all'ultima collaborazione col regista) e la sua aura potentissima.
 
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Ovviamente di tanto in tanto emergono sprazzi di puro cinema (la visita alla casa di tolleranza con Barbarossa che alla fine mena tutti ( :wub:), i tentativi di dare la medicina alla piccola Otoyo, l'entrata in scena del Topino).

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#69 William Blake

    Titolista ufficiale

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Inviato 21 aprile 2020 - 18:59

 

Questa storia di medici e pazienti nel giappone dell'ottocento è permeata da un'ingenuità che farebbe sorridere se il film non durasse più di tre ore. La retorica e il didascalismo con cui si illustrano le motivazioni dei personaggi poteva funzionare per il pubblico degli anni 60, oggi lo fanno malissimo. A salvare parzialmente la baracca il solito Mifune (qui all'ultima collaborazione col regista) e la sua aura potentissima.
 

 

 

la parte  in grassetto è quasi identica a un commento che avevo letto su "I vitelloni" su letterboxd: in quel caso sono stato bravissimo a trattenermi e a non rispondere asd a parte la visione di questo pubblico di 50 anni fa, composto sostanzialmente da fessi che venivano perculati e manco se ne rendevano conto, mentre noi siamo più furbi e scafati e mica ci facciamo fregare da questi contaballe come Kurosawa (in quel caso era Fellini), mi chiedo - non ce l'ho con te, sia chiaro - se siamo davvero un pubblico migliore o se semplicemente abbiamo una sensibilità diversa in fatto di sospensione dell'incredulità. in che modo un film che voglia raccontare un percorso di formazione in chiave umanitaria e la creazione di un sentimento quale la compassione può non risultare in qualche modo ingenuo, soprattutto oggi? però un film è soprattutto la messa in scena* e ricordo distintamente delle sequenze in cui il giovane assiste uomini moribondi come davvero potenti e tutt'altro che stucchevoli, così come generalmente ricordo il film che scivola via nonostante le tre ore... per quanto sicuramente ci sia a tratti questa tendenza al patetico e alla retorica. 

 

* senza pensare che K. come suo solito ricostruisce puntigliosamente un microcosmo per affrescare un'epoca, e ricostruisce all'interno della grandeur di un'ambientazione da jidai-geki una piccola storia intima


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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#70 gwoemul

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Inviato 21 aprile 2020 - 22:57

Il pubblico di oggi è sicuramente più scafato e più consapevole del mezzo, questo non lo rende necessariamente migliore, al contrario spesso lo rende nolaniano asd. Io per fortuna mi faccio fregare puntualmente da contaballe anche molto meno illustri di Kurosawa. 
 
Detto ciò, mi rendo conto che quel passaggio, per come mi è uscito, è abbastanza fuori fuoco. Semplicemente, per quanto mi riguarda, trovo abbastanza goffo il Kurosawa più sociale di questo film o de "I cattivi dormono in pace", tanto per citare l'altro suo titolo che ho recuperato da poco e che non mi ha convinto. Non è tanto una questione di messa in scena (sempre clamorosa), quanto di scrittura, con sceneggiature troppo programmatiche nel voler seguire i propri intenti educativi o di denuncia. 
Hai ragione quando dici che per un film con tematiche del genere evitare le trappole della retorica è difficilissimo, soprattutto a rivederli oggi. Io ne prendo atto, ma continuo a preferire i film con le spadate  asd (per me K. rimane IL regista del cinema d'azione).

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#71 Perfect Prey

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Inviato 28 aprile 2020 - 12:02

Gwoemul, quindi hai storto il naso anche per Anatomia di un rapimento ashd .
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L'amour physique
Est sans issue

#72 woody

    Classic Rocker

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Inviato 28 aprile 2020 - 17:02

Paul Schrader (per chi non lo sapesse regista e storico sceneggiatore di Taxi Driver, Toro Scatenato, Obsession di De Palma etc) ha scritto pochi giorni fa le seguenti parole su Anatomia di un Rapimento (in inglese High and Low)

 

Tonight's film was HIGH AND LOW. I'd remembered it as a very cool police procedural but hadn't realized how compositionally innovative it was. Kurosawa takes on wide screen and redefines it. Eight, ten or more characters in almost every frame, all posed, all ranked by wardrobe and attitude. A real brilliance. It must have been storyboarded to the nth degreee..


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#73 gwoemul

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Inviato 28 aprile 2020 - 17:22

Anatomia di un Rapimento filmone, non scherziamo! Tutto il primo atto di interni è impressionante, praticamente un manuale di costruzione della tensione e di composizione dell'inquadratura.

A fare il pignolo ricordo di aver trovato un filo meno convincente la descrizione dei tossici verso il finale ma non ricordo nemmeno perchè, immagino fosse più o meno per gli stessi motivi esposti sopra. Dettagli ad ogni modo, il film è un capo.

 

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#74 woody

    Classic Rocker

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Inviato 28 aprile 2020 - 17:27

Anatomia di un Rapimento filmone, non scherziamo! Tutto il primo atto di interni è impressionante, praticamente un manuale di costruzione della tensione e di composizione dell'inquadratura.

A fare il pignolo ricordo di aver trovato un filo meno convincente la descrizione dei tossici verso il finale ma non ricordo nemmeno perchè, immagino fosse più o meno per gli stessi motivi esposti sopra. Dettagli ad ogni modo, il film è un capo.

 

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Boh a me quella specie di ghetto coi tossici che sembrano zombie prima degli zombie di Romero mi sembra uno dei momenti più alti del film, anche una delle descrizioni (senza parole solo immagini) più efficaci dei tossici se si considera il periodo in cui è stato girato


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#75 gwoemul

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Inviato 28 aprile 2020 - 17:33

Boh, in realtà davvero non mi ricordo, il film l'ho visto parecchio tempo fa. Sicuramente mi ricordo la rappresentazione graficamente potentissima del quartiere dei tossici (tipo gli occhiali a specchio, postati sopra). 


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