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E poi c' è Filippo


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9 replies to this topic

#1 Pasubio

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Inviato 15 giugno 2006 - 22:42

Salve Ondarockers.
Finora ho visto tutte le prime 3 puntate della fiction "E poi c' è Filippo", in onda su Canale 5. Nel suo genere l' ho trovata strepitosa. Bravi gli attori: Giorgio Pasotti, Riccardo Garrone e soprattutto NERI MARCORE'. Qualcuno di voi la stra seguendo? Cosa ne pensate?
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"[...] Si, questa è la verità, la scomoda verità che viene a distruggere il piacevole rapporto del dialogo: Giordano Bruno gridò quando fu bruciato. Il dizionario dice solamente che egli fu bruciato, non dice che gridò. Allora, che dizionario è questo che non informa? Perché dovrei volere una biografia di Giordano Bruno che non parla delle grida che lanciò lì, a Roma, in una piazza o in un cortile, con gente tutt'intorno, alcuni che attizzavano il fuoco, altri che assistevano, altri che serenamente stilavano l'atto di esecuzione? Dimentichiamo troppo spesso che gli uomini sono fatti di carne facilmente rassegnata. E' dall'infanzia che i maestri ci parlano di martiri, che diedero esempi di civiltà e di morale a loro spese, ma non ci dicono quanto doloroso fu il martirio, la tortura. Tutto rimane in astratto, filtrato come se guardassimo, a Roma, la scena attraverso spesse pareti di vetro che ammortizzano i suoni, e le immagini perdessero la violenza del gesto per opera, grazia e potere di rifrazione. E allora possiamo dirci tranquillamente l'un l'altro che Giordano Bruno fu bruciato. Se gridò, non lo sentiamo. E se non lo sentiamo, dove sta il dolore? Ma gridò, amici miei.
E continua a gridare."

(José Saramago,"Le grida di Giordano Bruno")

#2 stregaccia

    Roadie

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Inviato 16 giugno 2006 - 07:32

Salve Ondarockers.
Finora ho visto tutte le prime 3 puntate della fiction "E poi c' è Filippo", in onda su Canale 5. Nel suo genere l' ho trovata strepitosa. Bravi gli attori: Giorgio Pasotti, Riccardo Garrone e soprattutto NERI MARCORE'. Qualcuno di voi la stra seguendo? Cosa ne pensate?


ho visto le prime due puntate.. Non lo trovo eclatante diciamo un po' scontato.. La differenza sostanziale la fa  Neri Marcorè lui è un grande.! L'ho conosciuto prima come presentatore (e lo fa tuttora) della trasmisione su Raitre sui libri..
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#3 Nekokuma

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Inviato 16 giugno 2006 - 08:50

Ho avuto il piacere di vedere la prima puntata di questa fiction che a mio avviso è veramente orripilante. Fa schifo tutto, la storia, gli attori, la disneyanità italiota tipica di ogni fiction nostrana e soprattutto la recitazione di Marcorè che ricalca in modo grottesco quella di Dustin Hoffman in Rain Man risultando ridicolo nella maggior parte delle occasioni quando non fastidioso. Velo pietoso sulla tecnica registica, sulla fotografia, sul montaggio, il peggior regista pubblicitario avrebbe saputo costruire la cosa con più ritmo e dinamicità, ma d'altronde io non ricordo una fiction italiana che sia una degna di questo nome. Roba trita e ritrita, vecchia e per vecchi, a mezzogiorno Centovetrine e la sera Marcorè che fa il mongoloide.
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#4 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 16 giugno 2006 - 09:03

Ho avuto il piacere di vedere la prima puntata di questa fiction che a mio avviso è veramente orripilante. Fa schifo tutto, la storia, gli attori, la disneyanità italiota tipica di ogni fiction nostrana e soprattutto la recitazione di Marcorè che ricalca in modo grottesco quella di Dustin Hoffman in Rain Man risultando ridicolo nella maggior parte delle occasioni quando non fastidioso. Velo pietoso sulla tecnica registica, sulla fotografia, sul montaggio, il peggior regista pubblicitario avrebbe saputo costruire la cosa con più ritmo e dinamicità, ma d'altronde io non ricordo una fiction italiana che sia una degna di questo nome. Roba trita e ritrita, vecchia e per vecchi, a mezzogiorno Centovetrine e la sera Marcorè che fa il mongoloide.


C'hai proprio ragione...ho visto la prima puntata e mi ha irritato alquanto...qui la situazione diventa grave...non solo siamo incapaci a livello tecnico nella lavorazione delle fictions, stiamo cominciando a diventare molto carenti pure come soggettisti se abbiamo bisogno di scopiazzare cinema e tv americana per tirare fuori un nuovo prodotto, per giunta scadente..
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#5 Mr Repetto

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Inviato 17 giugno 2006 - 11:02

...ma d'altronde io non ricordo una fiction italiana che sia una degna di questo nome. Roba trita e ritrita, vecchia e per vecchi, a mezzogiorno Centovetrine e la sera Marcorè che fa il mongoloide.

Secondo me però con "E poi c'è filippo" siamo OLTRE.
La normale, leziosa, fiction italiana ti può provocare al massimo qualche sbuffo, scuotimento di capo, storcimento della bocca.
Questa invece è proprio da mani nei capelli, occhi sbarrati e sorriso isterico e impaurito.
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#6 Pasubio

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Inviato 17 giugno 2006 - 12:42

Ma a voi non è piaciuto neanche "Un medico un famiglia"?
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"[...] Si, questa è la verità, la scomoda verità che viene a distruggere il piacevole rapporto del dialogo: Giordano Bruno gridò quando fu bruciato. Il dizionario dice solamente che egli fu bruciato, non dice che gridò. Allora, che dizionario è questo che non informa? Perché dovrei volere una biografia di Giordano Bruno che non parla delle grida che lanciò lì, a Roma, in una piazza o in un cortile, con gente tutt'intorno, alcuni che attizzavano il fuoco, altri che assistevano, altri che serenamente stilavano l'atto di esecuzione? Dimentichiamo troppo spesso che gli uomini sono fatti di carne facilmente rassegnata. E' dall'infanzia che i maestri ci parlano di martiri, che diedero esempi di civiltà e di morale a loro spese, ma non ci dicono quanto doloroso fu il martirio, la tortura. Tutto rimane in astratto, filtrato come se guardassimo, a Roma, la scena attraverso spesse pareti di vetro che ammortizzano i suoni, e le immagini perdessero la violenza del gesto per opera, grazia e potere di rifrazione. E allora possiamo dirci tranquillamente l'un l'altro che Giordano Bruno fu bruciato. Se gridò, non lo sentiamo. E se non lo sentiamo, dove sta il dolore? Ma gridò, amici miei.
E continua a gridare."

(José Saramago,"Le grida di Giordano Bruno")

#7 Nekokuma

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Inviato 17 giugno 2006 - 12:45

no, anche un medico in famiglia fa schifo per me, pur mantenendosi certamente su un livello superiore a quest'abominio. Ha ragione MrRepetto, questa davvero le supera quasi tutte.
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#8 Pasubio

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Inviato 17 giugno 2006 - 12:53

La differenza sostanziale la fa  Neri Marcorè lui è un grande.! L'ho conosciuto prima come presentatore (e lo fa tuttora) della trasmisione su Raitre sui libri..

Già, bravissimo, anche nelle imitazioni. Fantastiche quelle di Gasparri, Zapatero e Fassino ;D ;) ;D
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"[...] Si, questa è la verità, la scomoda verità che viene a distruggere il piacevole rapporto del dialogo: Giordano Bruno gridò quando fu bruciato. Il dizionario dice solamente che egli fu bruciato, non dice che gridò. Allora, che dizionario è questo che non informa? Perché dovrei volere una biografia di Giordano Bruno che non parla delle grida che lanciò lì, a Roma, in una piazza o in un cortile, con gente tutt'intorno, alcuni che attizzavano il fuoco, altri che assistevano, altri che serenamente stilavano l'atto di esecuzione? Dimentichiamo troppo spesso che gli uomini sono fatti di carne facilmente rassegnata. E' dall'infanzia che i maestri ci parlano di martiri, che diedero esempi di civiltà e di morale a loro spese, ma non ci dicono quanto doloroso fu il martirio, la tortura. Tutto rimane in astratto, filtrato come se guardassimo, a Roma, la scena attraverso spesse pareti di vetro che ammortizzano i suoni, e le immagini perdessero la violenza del gesto per opera, grazia e potere di rifrazione. E allora possiamo dirci tranquillamente l'un l'altro che Giordano Bruno fu bruciato. Se gridò, non lo sentiamo. E se non lo sentiamo, dove sta il dolore? Ma gridò, amici miei.
E continua a gridare."

(José Saramago,"Le grida di Giordano Bruno")

#9 **Sam**

    pivello

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Inviato 03 luglio 2006 - 11:05

io adoro neri marcorè..

lui sì che è davvero troppo forte secondo me..
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#10 Guest_eustache_*

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Inviato 07 luglio 2006 - 16:38

il regista di questo abominio (che ho avuto il piaciere di non seguire) è maurizio ponzi ex critico militante della rivista anni 60' 70' dal titolo pasoliniano "Cinema e film".
ha iniziato come autore di cinema sperimentale di poesia:

A Luci Spente  (regista)  Maurizio Ponzi  2004

Italiani  (regista) Maurizio Ponzi 1996

Anche i commercialisti hanno un'anima  (regista) Maurizio Ponzi 1994

Vietato ai minori  (regista) Maurizio Ponzi 1992

Volevo i pantaloni  (regista) Maurizio Ponzi 1989

Il volpone  (regista) Maurizio Ponzi 1988

Noi uomini duri  (regista) Maurizio Ponzi 1987

Il tenente dei carabinieri  (regista) Maurizio Ponzi 1986

Qualcosa di biondo  (regista) Maurizio Ponzi 1984

Son contento  (regista) Maurizio Ponzi 1983

Madonna che silenzio c'è stasera  (regista) Maurizio Ponzi 1982

Io, Chiara e lo Scuro  (regista) Maurizio Ponzi 1982

Il caso Raoul  (regista) Maurizio Ponzi 1975

Equinozio  (regista) Maurizio Ponzi 1970

I visionari  (regista) Maurizio Ponzi 1968
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