Beh oggi per la prima volta nella mia vita ho letto, nel mio nuovo dizionario della musica rock a cura di un diplomato al conservatorio in pianoforte, che il primo disco dei Velvet Underground è buono ma ampiamente sopravvalutato e che il secondo è pessimo. Questo a ulteriore conferma della relatività delle considerazioni critiche (anche se compiute da una persona preparatissima dal punto di vista musicale), nonchè dell'ancora attuale validità del rapporto fra "romanticismo" e "classicismo" : la propria concezione della musica ,nel suo complesso, alla fine prevale su qualunque considerazione di carattere tecnico.
Pensi davvero che un diplomato al conservatorio in pianoforte possa essere un buon critico rock ?
Certo il fatto di essere diplomato al conservatorio non rende automaticamente un buon critico rock, ma non vedo perche' dovrebbe fare il contrario!
Guarda è un discorso già affrontato numerose volte che forse non è il caso di riprendere, ma in genere chi frequenta il conservatorio (e ne conosco parecchi...) ha una mentalità distante anni luce da quella che è la mia concezione di musica rock. Chiaramente questa non è una regola fissa (vedi per esempio Notker/Gagà), semlicemente non mi fiderei mai un' "enclicopedia del rock" scritta da un diplomato al conservatorio.