è al cinema?
No , ma è dato in uscita...
Inviato 27 giugno 2017 - 07:30
è al cinema?
No , ma è dato in uscita...
Inviato 12 ottobre 2018 - 10:53
Non avevo mai visto Wild Bill, ho finalmente posto rimedio.
Il motivo per cui questo film sia stato dapprima non considerato e poi dimenticato da quasi tutti è un mistero, che rimarrà probabilmente irrisolto.
Si tratta semplicemente di uno dei migliori western degli anni 90, un film antispettacolare e crepuscolare che narra con originalità e attraverso una messa in scena fantastica l’ultimo periodo di vita del celebre pistolero Wild Bill Hickok (interpretato da un Jeff Bridges in stato di grazia).
La vicenda (inframezzata da molti flashback, latori di ricordi onirici, sparati in faccia allo spettatore con un bianco e nero via via sempre più sovraesposto e caratterizzato da neri violentissimi e bianchi accecanti) non è solo il racconto dell’ultimo periodo del celebre avventuriero (morto ammazzato nel 1876), ma è una chiara allegoria sulla fine dell’epopea western. Fine tutt’altro che gloriosa, ma d’altronde lo sguardo cinico di Hill disegna un ritratto di uno degli eroi del west per nulla agiografico, come a voler ridimensionare non solo la fine ma il mito stesso del west, portandolo su un piano agli antipodi rispetto alla mitologia dei classici del genere. Ed è interessante che lo faccia parlando di un personaggio storicamente esistito, ma attraverso un film tutt’altro che realistico, sia per via della sceneggiatura romanzata, sia per via della messa in scena che miscela classicismo con elementi post moderni, aspetto che lo contraddistingue dal western crepuscolare e revisionista degli anni 70.
Paradigmatico in tal senso è il “duello dell’orologio”: seppur girato in un bianco e nero quasi fumettistico è antispettacolare, antiepico, rapido e cruento, al limite dell’assassinio a sangue freddo, nel quale l’unica vera qualità di Wild Bill che emerge è la velocità cui estrae la Colt e spara. Un po’ come a dire: il mito del west è racchiuso tutto lì.
Inviato 12 novembre 2018 - 17:37
Inviato 14 novembre 2018 - 11:10
ragazzi parecchio imbarazzante nemesi (o the assignment)
confesso che non ho capito cosa volesse dirci hill con questa storia. vorrebbe essere una specie di action psicosessuale, ma davvero non ha capo né coda. si salvano due o tre sequenze (compresi ovviamente i nudi di michelle rodriguez), ma anche dal punto di vista formale un po' tendente alla sciatteria da dtv (con i panels da fumetto di cui non si capisce il perché)
Non so cosa vuol dirci ma a me è piaciuto,ottime prove degli attori come al solito con Hill.
Fancamente non ho visto sciatteria ma un ottimo lavoro,non tra i suoi migliori ma molto meglio della media attuale.
Ultimamente ho visto anche i Guerrieri della padule silenziosa ,solito titolo italiano idiota ,e questo è diventato tra i miei preferiti del grande Walter,solita sfilza di attori che in mano ad Hill sono in gran forma con un Keith Carradine fantastico.
Mi mancano da vedere i western e Johnny il bello poi sono a posto.
Inviato 14 novembre 2018 - 18:19
Inviato 14 novembre 2018 - 18:35
Inviato 14 dicembre 2018 - 14:04
(con i panels da fumetto di cui non si capisce il perché)
Credo siano tavole tratte dalla versione a fumetti (prima di dirigere il film Hill ne ha realizzato un adattamento a fumetti per il mercato francese). Io le ho trovate molto azzeccate, infatti il film ha un mood molto ‘fumettistico’ (detto ovviamente nel senso positivo del termine)
Gran bella sorpresa per me. Non arrivo a metterlo ai livelli dei capolavori anni 70 e 80 ma film molto buono che non sfigura affatto, ma anzi vi si inserisce in modo molto coerente, nella filmografia di Hill. Regia sciatta proprio no, anzi l’ho trovata al solito classica ed elegante, con le sparatorie stilizzate che sono un marchio di fabbrica di Hill. In pratica come ha detto qualcuno è la stessa storia di Johnny il bello, solo più esagerata (non ci si limita a una semplice plastica facciale, ma a un vero e proprio cambio di sesso), quindi maggiormente a rischio ridicolo, evitato anche grazie all’ottima interpretazione di Michelle Rodriguez che per via dei tratti mascolini del viso (in contrasto con delle tette da competizione) è credibile anche nel ruolo maschile. Molto bello e scritto molto bene anche il personaggio della dottoressa interpretata dalla sempre brava Sigourney Weaver. Peccato che il film sia passato sotto totale silenzio, mi sa che purtroppo molto difficilmente vedremo ancora Hill dietro la macchina da presa
Inviato 14 dicembre 2018 - 17:11
È uscita pure la monografia del Frusciante, io purtroppo non riesco quasi più a seguirlo, l'avete vista?? Pareri in merito??
Si potrebbe aprire pure un thread su di lui
Inviato 14 dicembre 2018 - 20:01
È uscita pure la monografia del Frusciante, io purtroppo non riesco quasi più a seguirlo, l'avete vista?? Pareri in merito??
Si potrebbe aprire pure un thread su di lui
Lui è un superfan di Hill e tutti i film sono dei cult ma recuperando qualche film che mi mancava pure io sono diventato un grande ammiratore di Hill perciò è ok per me.
Mi sembra che del Frusciante se ne sia parlato nel 3d degli Youtubers ma sarei favorevole a un topic personale.
Inviato 15 dicembre 2018 - 18:23
È uscita pure la monografia del Frusciante, io purtroppo non riesco quasi più a seguirlo, l'avete vista?? Pareri in merito??
Si potrebbe aprire pure un thread su di lui
Lui è un superfan di Hill e tutti i film sono dei cult ma recuperando qualche film che mi mancava pure io sono diventato un grande ammiratore di Hill perciò è ok per me.
Mi sembra che del Frusciante se ne sia parlato nel 3d degli Youtubers ma sarei favorevole a un topic personale.
Si a volte è quello che dico anche io. Se vuoi scoprirti un autore le monografie alla frusciante vanno bene perchè lui esalta quasi tutto.
Però essendo io un suo fruitore di lunga data un po' mi sono scocciato, nel senso sono tutti capolavori o cult. Il problema, credo, è che Frusicante fa tutto "a braccio", quindi, non dico che dovrebbe rivedersi tutti i film di un regista prima di fare un mono, però una ripassatina certo non farebbe male, perchè ultimamente le recensioni sono un fiorire di aggettivi superlativi e poco altro.
Quando iniziò con roba tipo Cronenberg o Carpenter si vedeva che quei registi li conosceva meglio e aveva quindi più cose da dire. O forse perchè ai tempi era uno dei pochi se non l'unico a fare recensioni decenti in italiano (ho visto victorlaszlo a volte ma 45/60 minuti per parlare di un film sono troppi, a sto punto mi vedo un altro film!).
Infatti ultimamente guardo solo i titoli dei consigli per vedere se c'è qualcosa di nuovo che mi interessa, le mono nuove ci provo quasi sempre ma chiudo quasi subito.
Inviato 17 aprile 2020 - 21:50
Inviato 16 novembre 2020 - 16:35
top 3 donne walterhilliane per me
Ellen Barkin ottima anche in Johnny Handsome ovviamente ma qui di più. La Rodriguez invece subito dopo, peccato sia arrivata tardissimo.
The core principle of freedom
Is the only notion to obey
Inviato 16 novembre 2020 - 17:35
Oddio, a parte la Alonso*, direi che del cinema di WH ti piacciono le rusticone.
Piu' banalmente io ricordo la Adjani di Driver, la Van Valkenburgh di Warriors e la Diane Lane di Strade di fuoco.
*fatevi un favore, non andate a vedere come si e' mummificata oggi... ma perche'?
Inviato 29 novembre 2020 - 15:26
Ho visto Streets of Fire che, giuro, non mi aveva nemmeno mai sfiorato e Dio! Ma come fa a non essere un super cult cresciuto nel tempo come i film di Carpenter o i Joy Division? C'è tutto del revival 80 di questi anni e poi straordinario il fatto che sia un musical dove le canzoni siano videoclip all'interno del film e non momenti cantati e narrativi. Un tripudio estetico con il solitamente sobrio Hill che si concede virtuosismi esaltanti (soprattutto nel montaggio). Unica zanzarina disturbante la faccia da culo di Parè e le sue orecchie, per il resto anche il cast sembra creato apposta per il film talmente è perfetto. So del tremendo fiasco che fu, ma anche qui mi veniva la pelle d'oca dal piacere a pensare a come Hill abbia sperperato palate di milioni per realizzare il suo orgasmo kamikaze estetico cinematografico sfruttando la pioggia di dollari del precedente 48 ore.
Cioè dai:
Questo è il climax medio del film eh... Non c'è un attimo che sia sotto la coolness totale.
Inviato 29 novembre 2020 - 15:30
Inviato 29 novembre 2020 - 15:35
Capolavoro giusto! Una continua salita verso l'apice, non si scende mai e la giostra è sempre più adrenalinica... Tra l'altro la fotografia (intendo proprio l'impasto cromatico) dei film hollywoodiani tra il 79/80 fino all' 87/88 per me è la più bella della storia del cinema.
Inviato 29 novembre 2020 - 15:38
Filmone Streets of fire.
Invece il mese scorso ho rivisto Southern Comfort e l'ho trovato tremendamente obsoleto.
"Tu pensi che la storia abbia le sue eccezioni; invece non ne ha nessuna. Pensi che la razza abbia le sue eccezioni; neanche per sogno.
Non esiste alcun particolare diritto alla felicità, né esiste un diritto alla sventura. Non esiste tragedia, non esiste genio.
La tua sicurezza e i tuoi sogni non hanno fondamento. Se su questa terra appare qualcosa di eccezionale, una particolare bellezza o una particolare
manifestazione del male, la natura lo scova subito e lo estirpa."
"Sei benvenuto come una merda dentro una piscina."
L'intelligenza di cui ero dotato ha suppurato per mancanza di materia a cui applicarsi e ha preso strade diverse.
Inviato 29 novembre 2020 - 15:44
no dai
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
Inviato 29 novembre 2020 - 15:48
No infatti non scherziamo, anche solo per la lunga sequenza finale al villaggio, prima di quella ci potrebbe essere pure un film dei vanzina e ne uscirebbe nobilitato.
Inviato 29 novembre 2020 - 16:32
Filmone Streets of fire.
Invece il mese scorso ho rivisto Southern Comfort e l'ho trovato tremendamente obsoleto.
Inviato 29 novembre 2020 - 17:20
Filmone Streets of fire.
Invece il mese scorso ho rivisto Southern Comfort e l'ho trovato tremendamente obsoleto.
Diosanto
Anche io sento che aver apprezzato il primo e non gradito il secondo sia in qualche modo contraddittorio, ma tant'è.
Si può argomentare.
"Tu pensi che la storia abbia le sue eccezioni; invece non ne ha nessuna. Pensi che la razza abbia le sue eccezioni; neanche per sogno.
Non esiste alcun particolare diritto alla felicità, né esiste un diritto alla sventura. Non esiste tragedia, non esiste genio.
La tua sicurezza e i tuoi sogni non hanno fondamento. Se su questa terra appare qualcosa di eccezionale, una particolare bellezza o una particolare
manifestazione del male, la natura lo scova subito e lo estirpa."
"Sei benvenuto come una merda dentro una piscina."
L'intelligenza di cui ero dotato ha suppurato per mancanza di materia a cui applicarsi e ha preso strade diverse.
Inviato 02 dicembre 2020 - 08:30
Ho visto Streets of Fire che, giuro, non mi aveva nemmeno mai sfiorato e Dio! Ma come fa a non essere un super cult cresciuto nel tempo come i film di Carpenter o i Joy Division? C'è tutto del revival 80 di questi anni e poi straordinario il fatto che sia un musical dove le canzoni siano videoclip all'interno del film e non momenti cantati e narrativi. Un tripudio estetico con il solitamente sobrio Hill che si concede virtuosismi esaltanti (soprattutto nel montaggio). Unica zanzarina disturbante la faccia da culo di Parè e le sue orecchie, per il resto anche il cast sembra creato apposta per il film talmente è perfetto. So del tremendo fiasco che fu, ma anche qui mi veniva la pelle d'oca dal piacere a pensare a come Hill abbia sperperato palate di milioni per realizzare il suo orgasmo kamikaze estetico cinematografico sfruttando la pioggia di dollari del precedente 48 ore.
Cioè dai:
Questo è il climax medio del film eh... Non c'è un attimo che sia sotto la coolness totale.
Secondo me l'unica zanzarina non è Parè [che Hill riesce ad utilizzare bene nonostante tutto], ma le musiche, che non erano quelle che voleva il regista e sono state imposte in produzione per essere più ottantiane. Poi comunque sono buone e aggiungono un elemento al mix stilistico di generi e epoche.
The core principle of freedom
Is the only notion to obey
Inviato 14 gennaio 2022 - 08:23
Inviato 14 gennaio 2022 - 08:37
Ma come, Walter Hill ha girato un western con Christoph Waltz e Willem Dafoe (ma anche l'ottima Rachel Brosnahan del buon "I'm Your Woman") e nessuno mi dice niente? "Dead for a Dollar", 2022: un famoso cacciatore di taglie incontra il suo nemico giurato, un giocatore professionista e fuorilegge che aveva mandato in prigione anni prima. Sara' la per lui ormai solita produzione carbonara, ma spero che ritrovando il "suo" genere Superwalter riacquisti grinta e simpatica verve.
Siamo già apposto per il miglior film del 2022.
Inviato 27 luglio 2022 - 10:34
Breaking news: Dead for a dollar verrà presentato al prossimo Festival del Cinema di Venezia
Nell'attesa, bellissima masterclass di Walter Hill al Cinema Ritrovato di Bologna dello scorso mese (avevo anche acquistato i biglietti per andarci ma poi il lavoro, il caldo, i treni che non c’erano, le cavallette mi hanno fatto desistere).
Lui risponde in inglese ma anche per i non anglofoni con i sottotitoli automatici di youtube si capisce benissimo
Aneddoti molto gustosi su Sam Peckinpah, John Milius, Steve McQueen, Jeff Bridges e altri, e poi un regista che nel 2022 dichiara che per il suo ultimo film si è ispirato a Bud Boetticher dove lo trovate?
L’ultimo dei grandi classici è ancora vivo e lotta insieme a noi
Inviato 28 luglio 2022 - 13:16
Inviato 06 settembre 2022 - 13:51
Presentato oggi a Venezia
Inviato 06 settembre 2022 - 14:32
Trailer terribile e raffazzonato, con tanto di musica (credo o spero) posticcia.
Il film e' un low-budget molto low e lo si sapeva, ovviamente si spera che Hill abbia saputo fare stile di tale poverta'.
Inviato 06 settembre 2022 - 14:38
Si infatti, molto deserto che non costa nulla e fa sempre la sua porca figura
Speriamo abbia tenuto bene a mente la lezione di Monte Hellman.
Inviato 06 settembre 2022 - 16:42
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
Inviato 26 ottobre 2022 - 18:44
Presentato oggi a Venezia
Un pò ammansuetito in certi tratti ma è valsa l'attesa. Si "vede" come un film contemporaneo ma è girato il più possibile come un film più vecchio, e questa cosa paga ma non sempre. Comunque fa un bel dittico vecchio western low budget con Terror on the Prairie quest'anno.
The core principle of freedom
Is the only notion to obey
0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi