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Autechre


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39 replies to this topic

#1 Señor Shemo

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Inviato 10 maggio 2020 - 20:25

AUTECHRE

/ɔːˈtɛkər/

 

:OR:

 

bcbf8c0b-b7ed-4df7-83d0-f835e603caf5_150

 

Mi piace pensare che il topic ufficiale degli Autechre sia questo

 

Ne creiamo uno?

La cosa che più mi ha infastidito in anni di lurkeraggio sul forum è sempre stata la mancanza di un topic unico di riferimento dedicato alla più grande band di tutti i tempi, gli AUTECHRE. È tutto sparso in diversi topic qui e lì (in disuso anche da molti anni) ed artisti del loro calibro non se lo meritano di certo. Perciò in preparazione dell'uscita dei 2 vociferati nuovi album (che speriamo arrivino quest'anno), e per non trovarsi eventuali discussioni perse chissà dove (come per i recenti live) ho deciso di aprire questo topic.

Colgo anche l'occassione per invitare il Direttore Claudio e/o qualche altra buona anima a rimettere mano alle valutazioni nella loro monografia, inserendo come minimo una stellina d'argento accanto ad ogni album ed un voto numerico a scelta tra tra il 9 e il 10 ( asd), affinchè i lettori siano spronati ad ascoltarsi la discografia in toto e senza saltare nulla (e senza dimenticarsi di inserire i diversi live, EP, e i vari lavori mancanti come Quaristice.Quadrange ed L-event, altrettanto fondamentali), perché per come è messa adesso la sezione dei voti è inguardabile (metà con metà senza poi): Confield voto 6 con roba come Pen Expers e Untitled addirittura da 4,5 con capolavori come Iera non si possono vedere.



Comunque, al di là del discorso voti, votini e votoni che lascia il tempo che trova, che esperienza spirituale e strappalacrime è ascoltarsi il (quasi) inizio
 

 

e la (quasi) fine
 

 

del loro percorso una dietro l'altra? :


  • 7

#2 Narostium

    Groupie

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Inviato 11 maggio 2020 - 21:54

Sean Booth e Robert Brown hanno scavato una vera e propria miniera sonora negli anni, non c'è che dire, hanno fatto la scuola dell'elettronica negli anni'90 seguendo l' Autobahn dei Kraftwerk, e continueranno a farla, poco da dire. E' un integralismo musicale che porta la musica colta in piena era informatica, il loro manifesto (Agitate,educate, Protest) era già tutto in Anti Ep, dove già  espletavano a pieno la loro filosofia in modo incisivo. Insieme a Quaristice il mio preferito.


  • 2

#3 Señor Shemo

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Inviato 11 maggio 2020 - 22:53

il loro manifesto (Agitate,educate, Protest)

 

Non era educate, agitate, organise? Ma è una cosa detta da loro oppure lo consideri tu come tale? E se sì, perché? (senza polemica eh :))

 

Comunque bellissimo Anti EP, la conclusicva Flutter (capolavoro) è uno dei loro pezzi più solari ed è perfetto per approcciarsi alla loro musica

 


  • 0

#4 Señor Shemo

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Inviato 11 maggio 2020 - 23:02

Vi segnalo questo thread che ho letto tempo fa sul forum di We Are The Music Makers (un'ondarock forum IDM asd per chi non conoscesse) risalente al 2013, nel quale Sean e Rob hanno risposto a (tante) domande degli utenti; ci trovate molte chicche e vi consiglio di leggerlo se avete un po' di tempo da perdere/siete fan terminali:

 

https://forum.watmm....d-rob-on-watmm/


  • 0

#5 Narostium

    Groupie

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Inviato 12 maggio 2020 - 16:16

 

il loro manifesto (Agitate,educate, Protest)

 

Non era educate, agitate, organise? Ma è una cosa detta da loro oppure lo consideri tu come tale? E se sì, perché? (senza polemica eh :))

 

Comunque bellissimo Anti EP, la conclusicva Flutter (capolavoro) è uno dei loro pezzi più solari ed è perfetto per approcciarsi alla loro musica

 

 

Anti Ep è superlativo dall'inizio alla fine, un suono come quello di Flutter era decisamente impensabile nel 1994, e ha anticipato un ventennio, dal momento che non sfigurerebbe in qualsiasi disco del genere dal 2010 in poi. Il Criminal Justice Act limitò fortemente l' organizzazione dei party nel Regno Unito in quegli anni, in particolare quelli in cui veniva suonato musica "ripetitiva" (rave, ndr). Flutter fu pensata in modo tale da non avere nessun tipo di ripetizione nel pattern ritmico, e il disco, per chi conosce il genere, è un fondamentale. Poi magari, con tutto rispetto, citare i soliti IncunabulaAmber e Tri Reoetae, mi sembra, appunto, ripetitivo. Adesso, sto cominciando a sentire Quadrange e Move of Ten, ma difficile dire cosa si preferisce.


  • 0

#6 Señor Shemo

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Inviato 06 settembre 2020 - 14:04

202980.jpg
 
Autechre
SIGN
WARP329

 

 

 

Arriva il 16 ottobre il disco dell'anno: SIGN

 

Lasciando da parte gli ultimi live, con le NTS Sessions si congedarono con uno dei più grandi brani della storia della musica (sì) - "All End" - e quindi le aspettative sono considerabilmente alte; chissà cosa tireranno fuori a sto giro: proseguiranno sulla scia tracciata dagli ultimi album o riprenderenno il filo col passato, magari con brani più "concreti" periodo pre-elseq?

 

Intanto guardando la scaletta si notà già un ritorno ad un formato più contenuto:

 

01    M4 Lema - 8:49*
02    F7 - 5:56
03    si00 - 5:51
04    esc desc - 4:55
05    au14 - 5:03
06    Metaz form8 - 6:00
07    sch.mefd 2 - 5:25
08    gr4 - 3:21
09    th red a - 6:35
10    psin AM - 6:20
11    r cazt - 7:12
 
il che è sicuramente buono dopo due album/raccolte colossali per scopo e durata quali furono elseq e NTSS. Gira docet.
 
*la durata, per tutti i brani, è espressa in minuti asd

  • 1

#7 gallina

    pivello

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Inviato 06 settembre 2020 - 18:42

primo post dedicato agli autechre

 

probabilmente sarà un album incredibile


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#8 Señor Shemo

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Inviato 06 settembre 2020 - 19:28

Benvenuta gallina :)

 

Devo ancora capire se mi piace o no la cover, certo lascia un po' perplessi. Da qualche parte ho letto che ricorda

 

small.png

 

asd

 

Spero che l'utilizzo di quelle tonalità nella copertina preannunci un disco con sonorità più "calde", non dico house ma con suoni meno glaciali (so già che non accadrà).


  • 0

#9 gallina

    pivello

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Inviato 06 settembre 2020 - 19:49

Benvenuta gallina :)

 

Devo ancora capire se mi piace o no la cover, certo lascia un po' perplessi. Da qualche parte ho letto che ricorda

 

small.png

 

asd

 

Spero che l'utilizzo di quelle tonalità nella copertina preannunci un disco con sonorità più "calde", non dico house ma con suoni meno glaciali (so già che non accadrà).

sono uomo! gallo poteva sembrare arrogante allora ho scelto gallina...

 

si in effetti ci assomiglia a quel logo.. ;D

l'arancione anche a me fa immaginare qualcosa di più caldo, ma chissà! gli autechre sono difficili da prevedere.. poi probabilmente ci metterò qualche anno ad assorbire l'opera..

ricordo che il trittico confield draft untitled c'ho messo anni a capirlo.

ora, ogni volta che li ascolto, godo inneggiando a dio stupendomi sempre di quanto ogni traccia sembri nuova dopo ogni ascolto


  • 0

#10 gallina

    pivello

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Inviato 06 settembre 2020 - 19:53

ecco cosa mi ricorda, cover un mix tra vulvaland dei mouse on mars e from the cockpit dei vulva

in effetti il rotondo riporta a loro


  • 0

#11 mingus

    how about no

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Inviato 08 ottobre 2020 - 17:32

Autechre to livestream new album, SIGN, today - 22:00 CEST

https://autechre.warp.net/
https://www.resident....net/news/73699
  • 2

#12 khonnor

    xy

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Inviato 09 ottobre 2020 - 08:47

In giro leggo insanely melodic e Boards of Canada vibes, confermate?

 

ascoltandolo ora - uccellino blu - e direi che è la loro roba meno mental da 20 anni a questa parte. più ferraro, più opn, più boc, direi. 


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noncuranti della fine, del calore, di poterci sciogliere.

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#13 Señor Shemo

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Inviato 09 ottobre 2020 - 10:23

 

In giro leggo insanely melodic e Boards of Canada vibes, confermate?

 

ascoltandolo ora - uccellino blu - e direi che è la loro roba meno mental da 20 anni a questa parte. più ferraro, più opn, più boc, direi. 

 

 

Beh vent'anni fa usciva Confield che era decisamente mental, quindi bisognerebbe andare ancora più a ritroso. Gli album in cui sono stati più "melodici" sono Incunabula+Amber e il periodo Oversteps+Exai, più un paio di EP. Comunque sia - escludendo qualche pezzo più vivace qua e là - non hanno mai pubblicato un album dal tenore così... "chiaro", limpido, con suoni calmi e semplici (almeno all'apparenza). Si sono decisamente avvicinati all'ambient con quest'album.

 

Per quanto riguarda il "boc vibes", capisco da cosa nasce il paragone ma non lo definirei l'album bochiano degli autechre, perché semplicemente alla musica degli autechre manca completamente il carico umano e vitale che danno i boc alla loro. E questo, pur essendo il loro album più "solare", non fa mai dimenticare - anche volutamente - la componente "macchina" della loro musica, che è poi il loro marchio di fabbrica. Anche se, soprattutto metaz form8, lascia trasparire qualche sprazzo di vita... (EDIT ha un qualcosa di Fennesz questo pezzo)

 

Voto a caldo: 8 1/2, che potrebbe diventare un 9; questi non sbagliano un colpo. Spero proseguano su questa strada.


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#14 vuvu

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Inviato 09 ottobre 2020 - 12:18

Al solito abbastanza ansioso, le premesse sembrano buonissime e recensione in arrivo. Più opn per me significa più gioia. 


  • 0

"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)

 

"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)

 

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#15 paloz

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Inviato 14 ottobre 2020 - 17:33

wabbè, io ci ho provato.


  • 6

esoteros

 

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#16 vuvu

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Inviato 16 ottobre 2020 - 10:13

Anch'io, ho giusto aspettato che uscisse il disco:

 

https://www.ondarock...techre-sign.htm


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#17 gallina

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Inviato 16 ottobre 2020 - 19:11

tentare di recensire gli autechre è molto difficile,

come cercare di incasellare in un format qualcosa di non valutabile

che sia questo o nts o elseq o e exai quelli prima (si veda da vergognarsi le recensioni di untilted draft confield qui su ondarock)

 

forse si poteva giusto sino a lp5 (o tra 10 anni)

 

poi trovo che abbia molto poco senso. cioè gran parte delle recensioni suonano veramente sbagliate. come se si tentasse di bere l'acqua con le orecchie

 

se scrivessi qualcosa post lp5 con la pretese di renderlo un minimo commerciabile (le recensioni su ondarock ad esempio, non un blog dunque) sarei frustrato e mi incazzerei un secondo dopo.


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#18 vuvu

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Inviato 17 ottobre 2020 - 11:50

 

se scrivessi qualcosa post lp5 con la pretese di renderlo un minimo commerciabile (le recensioni su ondarock ad esempio, non un blog dunque) sarei frustrato e mi incazzerei un secondo dopo.

 

C'è anche la frustrazione del lettore che ha la pretesa di mangiare con il naso, non dimentichiamolo. Discorso insignificante perché vanno recensiti e per quanto ostici (non sempre, a dire il vero) restano interpretabili in ogni salsa, e a discrezione del recensore. La storiella del commercio poi è da neofiti un po' punk della prima ora, scaduta e irritante come poche altre inclinazioni. 


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#19 unkle

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Inviato 17 ottobre 2020 - 16:32

anche gli Autechre pestano la merda, ma questa volta probabilmente non ha portato fortuna.

ma forse sono anche io che abituato ai caleidoscopi di Exai, Elseq e alle NTS sessions ora con SIGNS rimango interdetto, vediamo come va proseguendo negli ascolti


  • 0

#20 gallina

    pivello

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Inviato 17 ottobre 2020 - 17:21

 

 

se scrivessi qualcosa post lp5 con la pretese di renderlo un minimo commerciabile (le recensioni su ondarock ad esempio, non un blog dunque) sarei frustrato e mi incazzerei un secondo dopo.

 

C'è anche la frustrazione del lettore che ha la pretesa di mangiare con il naso, non dimentichiamolo. Discorso insignificante perché vanno recensiti e per quanto ostici (non sempre, a dire il vero) restano interpretabili in ogni salsa, e a discrezione del recensore. La storiella del commercio poi è da neofiti un po' punk della prima ora, scaduta e irritante come poche altre inclinazioni. 

 

sei un po' arrabbiato?

 

io non volevo sicuramente offendere, ma sembra che tu ti sia offeso. in pratica hai detto "io posso dire quel cazzo che mi pare".

certo che puoi

 

per me non ha senso discutere in questi termini


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#21 paloz

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Inviato 17 ottobre 2020 - 18:02

poi trovo che abbia molto poco senso. cioè gran parte delle recensioni suonano veramente sbagliate. come se si tentasse di bere l'acqua con le orecchie

 

 

Magari hai anche ragione, ma rassegnarsi all'idea che qualcosa non sia interpretabile e/o "trascrivibile", per chi scrive di musica da molti anni, è ancor più frustrante. Anzi ti dirò, spesso sono imprese donchisciottesche come queste a darmi risultati (per me) più soddisfacenti della recensione "di routine": poi non sta a me giudicare, magari scrivo solo enormi cazzate o voli pindarici, ma foss'anche solo una palestra per imparare ad esprimere quel che si prova davanti a montagne apparentemente insormontabili, ne varrebbe di certo la pena.

 

Non sarà comunque una recensione in più o in meno a cambiare la percezione o le sorti di fuoriclasse come gli Autechre. Live and let live, though.


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#22 vuvu

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Inviato 18 ottobre 2020 - 09:19

 

 

 

se scrivessi qualcosa post lp5 con la pretese di renderlo un minimo commerciabile (le recensioni su ondarock ad esempio, non un blog dunque) sarei frustrato e mi incazzerei un secondo dopo.

 

C'è anche la frustrazione del lettore che ha la pretesa di mangiare con il naso, non dimentichiamolo. Discorso insignificante perché vanno recensiti e per quanto ostici (non sempre, a dire il vero) restano interpretabili in ogni salsa, e a discrezione del recensore. La storiella del commercio poi è da neofiti un po' punk della prima ora, scaduta e irritante come poche altre inclinazioni. 

 

sei un po' arrabbiato?

 

io non volevo sicuramente offendere, ma sembra che tu ti sia offeso. in pratica hai detto "io posso dire quel cazzo che mi pare".

certo che puoi

 

per me non ha senso discutere in questi termini

 

 

E perché dovrei? Rispondevo solo alle tue illazioni su frustrazioni, commerciabilità, e altre amenità implicite appunto da "scrivo quel che cazzo mi pare" e poi nascondo la manina, il becco nello specifico. Ti ha risposto paloz comunque, anche se quel post forse non meritava una risposta così buona, ovvio che siano recensibili e che debbano essere recensiti, ognuno come meglio crede. L'ABC che a quanto pare non può essere compreso nei nidi. 


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#23 khonnor

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Inviato 28 ottobre 2020 - 12:53

bis

 

autchre_plus_album.jpg


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#24 paloz

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Inviato 28 ottobre 2020 - 13:17

Stronzi.


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Inviato 28 ottobre 2020 - 14:25

Più che altro insopportabili i deliri sul web e gli articoli contro tutti e nessuno che si scateneranno sicuramente come per il precedente, giusto per fare un po' di moina, darsi un tono e prendere qualche click. Sono sempre più oggetto di discussioni snervanti, non se ne può più. 


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Inviato 28 ottobre 2020 - 15:42

mi piace più (+) di SIGN, rimane lo stile riflessivo, ma ci sono segnali di vita e il cervello può finalmente tornare timidamente a (s)ballare


  • 0

#27 gallina

    pivello

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Inviato 28 ottobre 2020 - 20:06

 

poi trovo che abbia molto poco senso. cioè gran parte delle recensioni suonano veramente sbagliate. come se si tentasse di bere l'acqua con le orecchie

 

 

Magari hai anche ragione, ma rassegnarsi all'idea che qualcosa non sia interpretabile e/o "trascrivibile", per chi scrive di musica da molti anni, è ancor più frustrante. Anzi ti dirò, spesso sono imprese donchisciottesche come queste a darmi risultati (per me) più soddisfacenti della recensione "di routine": poi non sta a me giudicare, magari scrivo solo enormi cazzate o voli pindarici, ma foss'anche solo una palestra per imparare ad esprimere quel che si prova davanti a montagne apparentemente insormontabili, ne varrebbe di certo la pena.

 

Non sarà comunque una recensione in più o in meno a cambiare la percezione o le sorti di fuoriclasse come gli Autechre. Live and let live, though.

 

A me l'impresa donchisciottesca piace un casino, soprattutto quando si erge come tale. Tra l'altro la tua recensione è molto interessante.

 

Con PLUS vola tutto! Mi riservo domani il primo ascolto in macchina

 

(non so se se leggete il forum watmm sugli autechre, sono folli, ganzissimi)


  • 0

#28 vuvu

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Inviato 30 ottobre 2020 - 06:28

Gira voce che debbano suonare in contemporanea, e qualcuno li ha uniti: https://www.dropbox....p/SIGN+PLUS.wav. Non ho ancora avuto tempo per ascoltarlo.
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#29 paloz

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Inviato 30 ottobre 2020 - 08:50

Oh cazzo.

Ho fatto un po' di skip qua e là e tutto torna. E non vengano a dirmi che è perché è free-form e quindi livello più, livello meno non fa differenza: tutti i beat cadono giusti, c'è più sostanza e suono a 360 gradi. Geniacci maledetti.


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#30 gallina

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Inviato 30 ottobre 2020 - 14:01

uau!

 

incredibile

e io mi meraviglio ancora quando riascolto una loro pezzo mi sembra nuovo

come se ci fossero mille narrazioni intrecciate e risalta l'uno o l'altra dipendenza di chissà quale variabile

 

tra un po' me lo ascolterò anche io, non subito però, ho bisogno di tempo se no svalvolo :-X


  • 0

#31 lazlotoz

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Inviato 30 ottobre 2020 - 15:27

Bel trick, chiedo una delucidazione che non ho sentito ancora nulla... È una roba tipo Zaireeka o non c'erntra nulla? (il processo intendo, non il risultato musicale)


  • 0

#32 gallina

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Inviato 02 novembre 2020 - 18:32

per adesso PLUS mi ha afferrato di più rispetto a SIGN, come dici tu è più melodico, più accessibile. pezzi che ti mandano fuori al primo ascolto

un pezzo come Marhide? Cos'è? intensissimo


  • 0

#33 vuvu

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Inviato 05 novembre 2020 - 13:15

Anche a me è piaciuto di più e "marhide" bomba assoluta:

 

https://www.ondarock...techre-plus.htm


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#34 paloz

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Inviato 08 novembre 2020 - 11:24

Dopo un po' di indecisione ho buttato due cents anch'io per PLUS.

Nel complesso comunque ho preferito SIGN, più brillante e dinamico rispetto al sound un po' "ottuso" di quest'ultimo.


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#35 Señor Shemo

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Inviato 15 febbraio 2021 - 21:10

Ho scoperto ora l'esistenza di questo remix di BIPP della recentemente scomparsa SOPHIE uscito il 14 gennaio, davvero molto bello:

 

 

Back in 2015, when SOPHIE put out her landmark compilation, PRODUCT (via Glasgow label Numbers), they approached her asking about potential remixes. They were met with a sharp "NO remixes," which was followed by a long pause: "...unless it's Autechre."

 

 


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#36 simon

    Scaruffiano

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Inviato 26 novembre 2021 - 01:10

Credo che in questo pianeta, abbiamo uno o più gemelli spirituali. Come minimo, posso considerare chi ha scritto questa cosa come un mio amico, forse un fratello.

 

 

 

Autechre are an outstanding phenomenon within (or not) the realm of "music". After listening to all of their albums (which presents a certain feat), I have developed a particular theory concerning this phenomenon. My theory applies only to their post-tri-repetae body of work, as the first three albums are still (pop) music. The fundamental idea goes as follows: in their entire huge output after tri repetae, which represents a kind of Gesamtkunstwerk, Autechre manifest the total entropy of electronic sound - white noise as seen through a microscope. White noise, if you look at it closely enough, shows seemingly non-random colour and texture, but as soon as you zoom out, the random nature of the whole thing appears. What is this musical, rhythmic and sound entropy of Autechre about? It is a reflection of the drifting into entropy and meaninglessness of our entire culture. The oeuvre of Autechre is thus a great work of anti-art representing the end of electronic music. That's also why it has to be so irritatingly massive, in order to form a cosmos of its own of sufficient dimensions to weigh out, as far as possible, the cosmos of all earlier and other electronic music. In this view, it would be mistaken to listen to particular pieces of Autechre as you would to a pop song. Rather, it would be appropriate to play all Autechre records at once using a room full of record players all plugged into one single PA. I have tried it with my two record players: no matter which two records you play at once, it always sounds like a new Autechre album. There is no conflict, no real collision, the sounds just interweave. The more records you would play together, the closer it would get to actual white noise (which is NOT true in the same way for other electronic music artists!), thus providing a proof of the underlying theoretical idea. I encourage everyone to try it out. Might also be a good art project.

This does not mean that I dislike Autechre, not at all. I greatly admire their capacity at sound production. In addition, it can sometimes feel good to listen to some highly elaborate "music" in which any "intrusive", emotional dimensions are completely absent, as is the case with Autechre - just intriguing but otherwise absolutely "neutral" sound patterns. I just can't listen to them very much, as their "music" tends to destroy my ears, viz. the ability of my brain to process and enjoy "real" music (as compared to their skillfully executed anti-music). This is due to the accumulating overload of random sound. By listening to enough of Autechre's music, every nerve cell in the auditory part of my brain seems to get connected, over time, to every other cell, thus finally erasing any meanigful pattern of distinction. To my mind, you can either enjoy electronic music in general or Autechre only. I choose electronic music. I would hypothesize that many of their die-hard fans might have lost the ability to enjoy any other music, at least electronic music. It would all sound outdated, clichéd and boring to them. Maybe they can still listen to rock (as that is far enough away)? I'm a big fan of ("experimental") electronic music, I have a big collection and I do often play rather audacious combinations, but I am totally unable to integrate Autechre. It breaks the flow and destroys everything. What other artist could you combine them with, except maybe "things" like Roland Kayns cybernetic machine sound? Asmus Tietchens? Nope. Anything by Gerald Donald? Nope. Parmegiani? Nope. Even Aphex Twin or other "IDM" artists? Nope. You name it, really...

Overall, I thus perceive Autechre as a great, if somewhat "dangerous-for-ears" parody on a dying culture - as a kind of final statement.


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„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

CARMELO BENE
 

 

 


#37 mingus

    how about no

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Inviato 05 gennaio 2023 - 14:33

"In celebration of Warp's re-release of (Artificial Intelligence) — a mix of some of the stuff that was floating around us at the time."

 

Cinque ore e mezza di Autechre.

 

https://autechre.mix...ordings/1977679


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#38 Nijinsky

    Señorito en escasez

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Inviato 05 gennaio 2023 - 14:47

Sembra un discreto treno.


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Siamo vittime di una trovata retorica.


#39 mingus

    how about no

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Inviato 14 agosto 2023 - 09:38

Autechre release seven live sets from 2022

 

Up now on the AE_STORE, the sets range between 60 and 80 minutes and were recorded in six European cities: Milan, Athens, Helsinki, London (twice), Bergen and Turin.

 

https://ra.co/news/79415

https://autechre.warp.net/ae_live


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#40 simon is back

    aspirante indie

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Inviato 14 agosto 2023 - 11:20

Abbiamo un problema!

 

Vorrei scrivere qualche cosa di definitivo su queste due leggende.. ho letto un libercolo italico che comunque ha cercato in qualche modo di descrivere l'estetica del dolore dei due fenomeni inglese. SEAN dai video fiume che sono apparsi su una piattaforma digitale, EFFETTIVAMENTE dichiara il suo autismo e subito dopo inizia a parlare dei ZOVIET FRANCE..

 

 

L'unico paragone che regge con l'opera di AUTECHRE è con quella (elettronica) di IANNIS XENAKIS. La meravigliosa collaborazione con THE HAFLER TRIO ci fa capire diverse cose, tra cui la filosofia musicale del riduzionismo (cari anni novanta.. cara ASH INTERNATIONAL) sta riprendendo piede.

 

 

Ecco: se LEIBNIZ fosse nostro contemporaneo, farebbe esattamente questa musica.

 

 

Purtroppo mi è arrivata la collezione completa di ALTER LINUS (1974-1983) e CORTO MALTESE proprio in questo momento.. sono troppo emozionato per scrivere sulla mia band preferita. 


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