(ma come si arriva ai controlli in alto?)
Topic ispirato dal recente topic di Gozer sui fiati plasticosi. Non so se semplicemente c'era qualche discussione simile e non l'ho vista, ma non ho stranamente trovato nulla sull'argomento, a parte una vecchissima discussione aperta da Grulletta che però toccava la cosa solo marginalmente.
Devo dire che pur amando da sempre la musica elettronica le mie conoscenze degli strumenti usati e del magico mondo fatto di oscillatori, filtri, LFO, adsr, modulazione di frequenza e compagnia sintetizzante ho una comprensione abbastanza rudimentale e vaga. Per cui boh, parliamone senza infingimenti e magari ne esce qualcosa.
Per cui avete per esempio dei PREFERITI (ciao Greed )?
Per quanto mi riguarda ho un'assoluta ossessione il leggendario Yamaha VL1 ma forse ancora di più per il Continuum della Haken Audio, due sintoni che ricadono in quella categoria che qualcuno definisce sintetizzatori espressivi perchè permettono una manipolazione di vari parametri del suono in tempo reale in un modo che li avvicina all'espressività degli strumenti "normali", superando un limite abbastanza comune per quel che ne so a tantissimi altri strumenti.
Il vecchio Yamaha era stato creato sostanzialmente per imitare nella maniera più fedele possibile degli strumenti acustici, specialmente a fiato, utilizzando un breath controller e la modellazione acustica (in sostanza delle equazioni per simulare le forma dello strumento, le variazioni dell'imboccatura e cose simili) ma per quanto faccia meglio di tantissimi altri sintetizzatori in questo rimane abbastanza sgamabile, insomma l'imitazione di un sax o di uno shakuhachi è buona ma ci si accorge anche che non è il vero strumento. Ma tutto sommato quella dell'imitazione di strumenti veri è la parte meno interessante, la figata vera è il fatto che si possono creare strumenti che non potrebbero esistere (per esempio che so, un flauto da usare con un'archetto) o ancora oltre suoni completamente fuori dal mondo ma comunque controllati in tempo reale con l'espressività di uno strumento tradizionale. Progettato nei primi anni novanta con poco successo all'epoca (dovuto probabilmente sia alla stranezza e osticità dell'approccio, sia al costo assai elevato) e fuori produzione da un pezzo, uno strumento avantissimo sui tempi e visto da una ristretta cerchia di appassionati come una specie di sacro graal proprio per le sue capacità espressive.
pro: quanto ho scritto
contro: prezzo (e attuale introvabilità), polifonia limitata a due note (che è comunque più di sax, un oboe o un flauto), aspetto discutibile wannabe raffinato da cruscotto anni novanta con inserti in radica (a qualcuno piace, a me assai poco)
https://www.youtube....h?v=nQ9rjothqco
https://www.youtube....h?v=HxANu5d9iB8
Da una prospettiva diversa (non ha un breath controller, non nasce per imitare clarinetti e fagotti) ma con un approccio secondo me tutto sommato simile il forse ancora più meraviglioso Continuum della Haken Sound, che a differenza dello Yamaha permette di avere molti più suoni contemporaneamente come un pianoforte, ma sempre con grandissime capacità di controllo in tempo reale del suono (anche microtonali) che ne aumenta ulteriormente le potenzialità e dei preset già bellissimi (la Haken Sound è praticamente un duo, formato dall'ideatore dello strumento, il geniale Lippold Haken e Edmund Eagan, compositore che appunto si occupa di creare suoni per lo strumento che appunto non sono certi orrendi suonacci che si trovano di fabbrica in molti strumenti ma dei patch già validissimi). Anche suonato da un principiante, e nonostante non sia per nulla semplice da padroneggiare è roba da rimanere incantati per ore a sentirlo. Forse lo strumento più bello mai creato per quanto mi riguarda.
pro: vedi sopra
contro: prezzo da automobile, difficoltà di apprendimento da strumento tradizionale, gli manca sopra solo la scritta Milan Squadra Mia
https://www.youtube....h?v=j7_wkJPhEXY
https://www.youtube....h?v=ySbysQtAsBo
forse è un'idea mia ma uno dei problemi legati a questi strumenti paradossalmente potrebbe essere proprio l'eccesso di possibilità, mi sa che è facile perdersi indefinitamente nella scultura del suono e perdendo di vista un'idea più strutturata di musica.