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Sintetizzatori


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289 replies to this topic

#1 dick laurent

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Inviato 04 marzo 2021 - 11:23

*
POPOLARE

198_monsterpolyfusion_1.jpg

 

(ma come si arriva ai controlli in alto?)

 

 

Topic ispirato dal recente topic di Gozer sui fiati plasticosi. Non so se semplicemente c'era qualche discussione simile e non l'ho vista, ma non ho stranamente trovato nulla sull'argomento, a parte una vecchissima discussione aperta da Grulletta che però toccava la cosa solo marginalmente. 

Devo dire che pur amando da sempre la musica elettronica le mie conoscenze degli strumenti usati e del magico mondo fatto di oscillatori, filtri, LFO, adsr, modulazione di frequenza e compagnia sintetizzante ho una comprensione abbastanza rudimentale e vaga. Per cui boh, parliamone senza infingimenti e magari ne esce qualcosa.

 

Per cui avete per esempio dei PREFERITI (ciao Greed asd)?

 

Per quanto mi riguarda ho un'assoluta ossessione il leggendario Yamaha VL1 ma forse ancora di più per il Continuum della Haken Audio, due sintoni che ricadono in quella categoria che qualcuno definisce sintetizzatori espressivi perchè permettono una manipolazione di vari parametri del suono in tempo reale in un modo che li avvicina all'espressività degli strumenti "normali", superando un limite abbastanza comune per quel che ne so a tantissimi altri strumenti.

Il vecchio Yamaha era stato creato sostanzialmente per imitare nella maniera più fedele possibile degli strumenti acustici, specialmente a fiato, utilizzando un breath controller e la modellazione acustica (in sostanza delle equazioni per simulare le forma dello strumento, le variazioni dell'imboccatura e cose simili) ma per quanto faccia meglio di tantissimi altri sintetizzatori in questo rimane abbastanza sgamabile, insomma l'imitazione di un sax o di uno shakuhachi è buona ma ci si accorge anche che non è il vero strumento. Ma tutto sommato quella dell'imitazione di strumenti veri è la parte meno interessante, la figata vera è il fatto che si possono creare strumenti che non potrebbero esistere (per esempio che so, un flauto da usare con un'archetto) o ancora oltre suoni completamente fuori dal mondo ma comunque controllati in tempo reale con l'espressività di uno strumento tradizionale. Progettato nei primi anni novanta con poco successo all'epoca (dovuto probabilmente sia alla stranezza e osticità dell'approccio, sia al costo assai elevato) e fuori produzione da un pezzo, uno strumento avantissimo sui tempi e visto da una ristretta cerchia di appassionati come una specie di sacro graal proprio per le sue capacità espressive.

 

pro: quanto ho scritto

contro: prezzo (e attuale introvabilità), polifonia limitata a due note (che è comunque più di sax, un oboe o un flauto), aspetto discutibile wannabe raffinato da cruscotto anni novanta con inserti in radica (a qualcuno piace, a me assai poco)

 

19cea4fb6ac58518c20cd91338268cfc.jpg

 

https://www.youtube....h?v=nQ9rjothqco

https://www.youtube....h?v=HxANu5d9iB8

 

 

Da una prospettiva diversa (non ha un breath controller, non nasce per imitare clarinetti e fagotti) ma con un approccio secondo me tutto sommato simile il forse ancora più meraviglioso Continuum della Haken Sound, che a differenza dello Yamaha permette di avere molti più suoni contemporaneamente come un pianoforte, ma sempre con grandissime capacità di controllo in tempo reale del suono (anche microtonali) che ne aumenta ulteriormente le potenzialità e dei preset già bellissimi (la Haken Sound è praticamente un duo, formato dall'ideatore dello strumento, il geniale Lippold Haken e Edmund Eagan, compositore che appunto si occupa di creare suoni per lo strumento che appunto non sono certi orrendi suonacci che si trovano di fabbrica in molti strumenti ma dei patch già validissimi). Anche suonato da un principiante, e nonostante non sia per nulla semplice da padroneggiare è roba da rimanere incantati per ore a sentirlo. Forse lo strumento più bello mai creato per quanto mi riguarda.

 

pro: vedi sopra

contro: prezzo da automobile, difficoltà di apprendimento da strumento tradizionale, gli manca sopra solo la scritta Milan Squadra Mia

 

haken-audio-continuum.jpg

 

https://www.youtube....h?v=j7_wkJPhEXY

https://www.youtube....h?v=ySbysQtAsBo

 

forse è un'idea mia ma uno dei problemi legati a questi strumenti paradossalmente potrebbe essere proprio l'eccesso di possibilità, mi sa che è facile perdersi indefinitamente nella scultura del suono e perdendo di vista un'idea più strutturata di musica.

 

 

HARMON.jpg

 

artworks-000001045409-el2aiz-t500x500.jp

rehearsal4.png?itok=_sLozFD7

TONTO-3_crBrandonWallis.jpg

 

1.jpg

maxresdefault.jpg

 

yudo-neuman-2-synthesizer-01.jpg


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#2 Dark Mavis

    Snacky Mike’s haircut fan

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Inviato 04 marzo 2021 - 11:46

Mondo interessantissimo quello dei synth. Ho scoperto questo canale in ita con recensioni, prove, spiegazioni che mi sembrano veramente accurate e tecniche.

 

https://www.youtube....7Tuamme9KOI1gWg


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#3 dick laurent

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Inviato 04 marzo 2021 - 11:53

Mondo interessantissimo quello dei synth. Ho scoperto questo canale in ita con recensioni, prove, spiegazioni che mi sembrano veramente accurate e tecniche.

 

https://www.youtube....7Tuamme9KOI1gWg

 

grazie, non lo conoscevo, dopo gli dò un'occhiata di sicuro


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#4 reallytongues

    Pietra MIliare

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Inviato 04 marzo 2021 - 16:18

C'è stato un periodo in cui avevo scambiato una mia chitarra con un moog in prestito. Abbiamo fatto un demo moog, voce e batteria e direi che la cosa funzionava.
Il problema era ricordarsi i suoni usati, i pitch giusti, per uno come me che non uso nemmeno gli effetti x la chitarra era un incubo.
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Caro sig. Bernardus...

Scontro tra Titanic

"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>

#5 dick laurent

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Inviato 04 marzo 2021 - 17:00

C'è stato un periodo in cui avevo scambiato una mia chitarra con un moog in prestito. Abbiamo fatto un demo moog, voce e batteria e direi che la cosa funzionava.
Il problema era ricordarsi i suoni usati, i pitch giusti, per uno come me che non uso nemmeno gli effetti x la chitarra era un incubo.

 

mi sa che è il problema un po' in generale dei synth analogici (almeno quelli vecchi) che hanno dei vantaggi sui digitali ma proprio per quello che dici possono essere abbastanza un incubo.

 

Mi hai fatto tornare in mente un altro vecchio mostro leggendario, il sintetizzatore Ans

 

ANS-Synthesizer.jpg

 

 

progettato in Russia addirittura negli anni trenta che funzionava praticamente tramite disegni (una roba poi ripresa in seguito anche da Xenakis) ed era capace di tirare fuori robe ultrafuturistiche, soprattutto per l'epoca

https://www.youtube....h?v=KICWUvyHCqU

 

certo fargli fare il tipo di suono che uno aveva in mente in anticipo doveva essere un'impresa


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#6 wago

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Inviato 04 marzo 2021 - 17:19

Figo, volevo anche io aprire un thread (e scrivere un articolo, in realtà) sul tema. Leggo con calma e mi faccio sentire :D


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#7 dick laurent

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Inviato 04 marzo 2021 - 17:27

Figo, volevo anche io aprire un thread (e scrivere un articolo, in realtà) sul tema. Leggo con calma e mi faccio sentire :D

 

si dai che voglio altri contributi, che sono abbastanza un ignorantone in materia


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#8 wago

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Inviato 04 marzo 2021 - 18:59

Per molto tempo mi sono accontentato di conoscenze assai superficiali (per dire: ho scoperto molto tardi che si dice synthesizer e non synthetizer), ma anche io da qualche tempo mi sto appassionando ai synth e alle tastiere in generale, anche se con un approccio direi meno "esplorativo" del tuo e più orientato al puro nerdaggio riconoscitivo. Davanti a un video di una performance d'epoca, appena vedo il rig di un tastierista sono colto dal bisogno fisiologico di conoscere il nome (e il suono) di ogni singolo strumento che utilizza.
Non è tanto facile, perché anche su guide piuttosto ricche come Synthmuseum o Vintage Synth mancano molti modelli, anche di marche di primo piano, e soprattutto scarseggiano le riproduzioni fotografiche. Ma la ricerca compulsiva mi dà quello stesso tipo di soddisfazione un po' malata che sta alla base di passatempo come GeoGuessr (soprattutto se presi con lo spirito sbagliato — ovvero "o punteggio massimo o niente").

Il 90% del giochino è pura maniacalità nello studio dei fotogrammi su YouTube, ma devo dire che ho imparato diverse cose e ho avuto modo di approfondire conoscenze che avevo ma in modo poco concreto. Fino a un paio d'annetti fa, non andavo molto oltre alla dicotomia additivo/sottrattivo. Non mi ero mai soffermato, ad esempio, sulla rivoluzione che fu l'avvento della polifonia — che da sola potrebbe già giustificare l'abbandono di tutta una serie di strumenti elettrici tipici della musica 60-70, e la transizione da melodico a atmosferico del ruolo dei synth nel pop. Né avevo colto come ciascuna piccola innovazione tecnica (dall'introduzione della funzione arpeggiatore all'"aftertouch" di synth come l'ARP Pro Soloist o il Quadra) si sia riflettuta in percepibili vezzi o pilastri stilistici adottati dai musicisti.
Ammetto che a oggi il mio limitato expertise è concentrato soprattutto sull'epoca d'oro del progressive e gli anni immediatamente successivi. Sui modelli più iconici di produttori come Moog, ARP e Oberheim bene o male mi oriento, ma di synth mitologici successivi come il Roland Jupiter-8 o il Yamaha DX7 conosco il nome e poco più (non ne conosco bene le peculiarità tecniche, non ne riconosco il suono e soprattutto non ho presenti una serie di "brani-simbolo" che mi aiutino a fissarne l'impressione acustica).

Il mio interesse, oltre che da puro e semplice appassionato di musica e geekerie, ha anche una valenza professionale. Non ho mai messo le mani su simili gioiellini né saprei bene che farci, ma da insegnante di fisica e matematica li trovo un mondo ricco di potenziale didattico. Di per sé la musica esercita sui ragazzi un suo fascino, soprattutto se la si lega a esempi concreti; il fatto poi che di mio abbia un forte entusiasmo per l'argomento lo rende facilmente accattivante per qualche ora di corredo ai consueti e un po' barbosi discorsi astratti su onde, oscillazioni e funzioni goniometriche. La sintesi, e in particolare quella additiva, è profondamente intrisa di matematica — usualmente non inclusa nei programmi curricolari, ma almeno a livello divulgativo non particolarmente più intricata di tante altre cose che lo sono. Per un laboratorio organizzato anni fa in occasione di una manifestazione scientifica, sono entrato in possesso di tre kit modulari Korg LittleBits — giocattolini da 150 € l'uno, buoni giusto per un po' di tinkering ma capaci di alimentare interesse e creatività anche in chi in genere si sente tutto meno che attratto dalle discipline che insegno (capiamoci, dopo averci smanettato restano capre uguale a prima ma almeno tornano a casa con uno sguardo diverso e più attivo riguardo all'argomento).
 

Mi incuriosisce, ma non lo ho mai davvero esplorato, anche l'ambito della sintesi granulare e della sintesi digitale basata su data flow. Ho un amico ricercatore che si occupa di ste cose e un giorno o l'altro dovrò chiedergli consigli (ora che ha smesso di venerare Mike Portnoy è perfino diventato possibile discuterci di musica in modo un po' ampio). Ha un canale YouTube su cui da qualche tempo crea "lazy tutorial" riguardo a Pure Data. Non ci capisco una mazza ma mi risulta una figata. Però forse sono già OT di brutto :D


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#9 wago

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Inviato 04 marzo 2021 - 19:02

Ah, ecco, ovviamente conoscete tutti l'orribile accento di Doctor Mix e i suoi gusti musicali ancora peggiori: se non è così, consiglio di rimediare, anche se è un minchione patentato che non dice mai nulla di davvero tecnico riguardo ai tastieroni da migliaia di $$$ con cui cazzeggia.


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Inviato 04 marzo 2021 - 19:17

Proporrò cose banalissime per i forumisti ma coi miei studenti cose così fan sempre un certo effetto, ovviamente conditi di pistolotto matematico con bassissimo contenuto di formule:

 



http://kyleforinash..../FourierJS.html

Uso sempre anche il video di Peter Gabriel che tira mazzate in discarica per poi riprodurre i suoni col Fairlight: oltre alla stima incondizionata per l'artista lo trovo anche un reperto molto istruttivo di archeologia musicale:

 

 

A titolo d'esempio buffo riguardo all'idea di "sintesi" sfrutto anche "Partiels" di Grisey, composizione esteticamente orrenda ma molto curiosa nel suo folle spunto di "replicare" il rumore d'attacco d'uno trombone sommando i timbri di un'intera orchestra: 

 

Vabbè ormai sono totalmente OT, ciao.

 

 


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#11 dick laurent

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Inviato 04 marzo 2021 - 20:46

Per molto tempo mi sono accontentato di conoscenze assai superficiali (per dire: ho scoperto molto tardi che si dice synthesizer e non synthetizer), ma anche io da qualche tempo mi sto appassionando ai synth e alle tastiere in generale, anche se con un approccio direi meno "esplorativo" del tuo e più orientato al puro nerdaggio riconoscitivo. Davanti a un video di una performance d'epoca, appena vedo il rig di un tastierista sono colto dal bisogno fisiologico di conoscere il nome (e il suono) di ogni singolo strumento che utilizza.
Non è tanto facile, perché anche su guide piuttosto ricche come Synthmuseum o Vintage Synth mancano molti modelli, anche di marche di primo piano, e soprattutto scarseggiano le riproduzioni fotografiche. Ma la ricerca compulsiva mi dà quello stesso tipo di soddisfazione un po' malata che sta alla base di passatempo come GeoGuessr (soprattutto se presi con lo spirito sbagliato — ovvero "o punteggio massimo o niente").

Il 90% del giochino è pura maniacalità nello studio dei fotogrammi su YouTube, ma devo dire che ho imparato diverse cose e ho avuto modo di approfondire conoscenze che avevo ma in modo poco concreto. Fino a un paio d'annetti fa, non andavo molto oltre alla dicotomia additivo/sottrattivo. Non avevo mi ero mai soffermato, ad esempio, sulla rivoluzione che fu l'avvento della polifonia — che da sola potrebbe già giustificare l'abbandono di tutta una serie di strumenti elettrici tipici della musica 60-70, e la transizione da melodico a atmosferico del ruolo dei synth nel pop. Né avevo colto come ciascuna piccola innovazione tecnica (dall'introduzione della funzione arpeggiatore all'"aftertouch" di synth come l'ARP Pro Soloist o il Quadra) si sia riflettuta in percepibili vezzi o pilastri stilistici adottati dai musicisti.
Ammetto che a oggi il mio limitato expertise è concentrato soprattutto sull'epoca d'oro del progressive e gli anni immediatamente successivi. Sui modelli più iconici di produttori come Moog, ARP e Oberheim bene o male mi oriento, ma di synth mitologici successivi come il Roland Jupiter-8 o il Yamaha DX7 conosco il nome e poco più (non ne conosco bene le peculiarità tecniche, non ne riconosco il suono e soprattutto non ho presenti una serie di "brani-simbolo" che mi aiutino a fissarne l'impressione acustica).

Il mio interesse, oltre che da puro e semplice appassionato di musica e geekerie, ha anche una valenza professionale. Non ho mai messo le mani su simili gioiellini né saprei bene che farci, ma da insegnante di fisica e matematica li trovo un mondo ricco di potenziale didattico. Di per sé la musica esercita sui ragazzi un suo fascino, soprattutto se la si lega a esempi concreti; il fatto poi che di mio abbia un forte entusiasmo per l'argomento lo rende facilmente accattivante per qualche ora di corredo ai consueti e un po' barbosi discorsi astratti su onde, oscillazioni e funzioni goniometriche. La sintesi, e in particolare quella additiva, è profondamente intrisa di matematica — usualmente non inclusa nei programmi curricolari, ma almeno a livello divulgativo non particolarmente più intricata di tante altre cose che lo sono. Per un laboratorio organizzato anni fa in occasione di una manifestazione scientifica, sono entrato in possesso di tre kit modulari Korg LittleBits — giocattolini da 150 € l'uno, buoni giusto per un po' di tinkering ma capaci di alimentare interesse e creatività anche in chi in genere si sente tutto meno che attratto dalle discipline che insegno (capiamoci, dopo averci smanettato restano capre uguale a prima ma almeno tornano a casa con uno sguardo diverso e più attivo riguardo all'argomento).
 

Mi incuriosisce, ma non lo ho mai davvero esplorato, anche l'ambito della sintesi granulare e della sintesi digitale basata su data flow. Ho un amico ricercatore che si occupa di ste cose e un giorno o l'altro dovrò chiedergli consigli (ora che ha smesso di venerare Mike Portnoy è perfino diventato possibile discuterci di musica in modo un po' ampio). Ha un canale YouTube su cui da qualche tempo crea "lazy tutorial" riguardo a Pure Data. Non ci capisco una mazza ma mi risulta una figata. Però forse sono già OT di brutto :D

 

facevo lo stesso errore con synthetizer al posto di synthesizer.

Ecco, io già non ho chiarissima la sintesi additiva (quella sottrattiva dei synth analogici anni settanta per quel che ne so dovrebbe essere basata semplicemente sull'eliminazione di certe frequenze, almeno da quel che ho capito ascoltando Wendy Carlos in qualche video), a parte che è quella usata da strumenti digitali dalllo stilosissimo e orrendamente costoso Synclavier (ci piazzo il video che merita:  https://www.youtube....h?v=CPVuYR0HeVE) al famigerato e popolarissimo Dx7 (Dx7 che è sostanzialmente l'origine dei preset plasticosi di una parte enorme della musica anni ottanta, il tipo di roba di cui parlavamo del topic di Gozer, non credo sia difficile da identificare... senti un suono plasticoso che fa pensare agli anni ottanta, con buona/ottima probabilità è quello... poi però so che ha delle potenzialità molto al di là di quei preset ma boh, la mia conoscenza è limitata).

Una cosa che ho capito anche da profano, che è quello che mi fa preferire i synth espressivi (in realtà il rapporto causa effetto è inverso, è ascoltare quei synth che me l'ha fatto realizzare) è come l'interazione del musicista con lo strumento e la capacità di manipolare il suono in tempo reale, possibilmente con le dita che producono il suono e non con le mani su manopole varie) è forse anche più fondamentale della tecnologia alla base (analogico/digitale/sottrattiva/addittiva eccetera). Per quello robe come il VL1 e ancora di più il Continuum per me sono così straordinari. Poi certo si può fare musica incredibile anche con strumenti limitatissimi e pochissima interazione di quel tipo ma non è quello il punto ovviamente. 

 

Sulla sintesi granulare ricordo cose molto fighe (c'è un topic che è riemerso su Vladislav Delay, mi sa che lui è uno che la usa molto, se non sbaglio è quando si prendono frammenti "microscopici" di suono e li si usa come sorta di mattoncini, una roba del genere se non dico castronerie), l'altra del data flow che dici confesso che manco so cosa sia, dovrò farmi una ricerchina mi sa.

Ah, probabilmente lo conosci già, ma nel caso oltre ai siti che dici per trovare modelli vari c'è anche https://www.gearslutz.com/, dove di solito pure nelle discussioni i nomi dei modelli riportano a una descrizione degli stessi con foto e breve analisi.


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#12 dick laurent

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Inviato 04 marzo 2021 - 20:53

Ah, ecco, ovviamente conoscete tutti l'orribile accento di Doctor Mix e i suoi gusti musicali ancora peggiori: se non è così, consiglio di rimediare, anche se è un minchione patentato che non dice mai nulla di davvero tecnico riguardo ai tastieroni da migliaia di $$$ con cui cazzeggia.

 

no, non conosco manco lui, quindi grazie. Ho notato che youtube comunque è una miniera di profili di esperti di synth, devo dire che spesso anche se non ci sono grandi approfondimenti tecnici mi perdo anche solo ad ascoltare i suoni (che poi è il "problema" che dicevo nel primo post, ci sono strumenti con potenzialità così enormi che uno rischia di perdersi nella lussuria di timbri e suoni e smette di creare musica, che mi sa che è quello che spesso accade)


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#13 dick laurent

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Inviato 04 marzo 2021 - 21:04

 

 

Vabbè ormai sono totalmente OT, ciao.

 

no per nulla, anzi. Ottimi commenti. Non avevo una direzione precisa in mente, quanto una speranza di scoprire roba sull'argomento, che siano modelli, storia, analisi dei tipi di sintesi, riflessioni o altro


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#14 dick laurent

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Inviato 04 marzo 2021 - 21:32

a proposito di robe che c'entrano molto tangenzialmente, una cosa che mi è venuta in mente a proposito della discussione dell'altro giorno, quando hai detto che l'orchestral hit ti faceva schifo... ecco, non l'ho detto ma sostanzialmente io ho sempre avuto un'allergia per quel suono plasticone anni ottanta in generale e mi chiedevo quale fosse il motivo. Ci sono anche parecchie discussioni sulla rete sul genere "Is the Dx7 cheese-factor universal?" , ma ecco non sono sicuro su quale sia veramente il motivo per cui il cervello ti dice "questo suono è fantastico" o "questo fa cagare". Qualcuno se non sbaglio parlava di povertà di armoniche, ma ecco non ho mai trovato una maledetta sinusoide pacchiana per dire.

Così come mi incuriosce il fattore nostalgia che magari mi fa riapprezzare quegli stessi suoni perchè stavano magari in un videogico che mi piaceva.


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#15 wago

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Inviato 05 marzo 2021 - 00:38

Ecco, io già non ho chiarissima la sintesi additiva (quella sottrattiva dei synth analogici anni settanta per quel che ne so dovrebbe essere basata semplicemente sull'eliminazione di certe frequenze, almeno da quel che ho capito ascoltando Wendy Carlos in qualche video)

Sulla sintesi granulare ricordo cose molto fighe (c'è un topic che è riemerso su Vladislav Delay, mi sa che lui è uno che la usa molto, se non sbaglio è quando si prendono frammenti "microscopici" di suono e li si usa come sorta di mattoncini, una roba del genere se non dico castronerie), l'altra del data flow che dici confesso che manco so cosa sia, dovrò farmi una ricerchina mi sa.

 

Sì, il concetto base della sintesi sottrattiva è generare un gran bordello di frequenze che vengono poi filtrate; la additiva invece si basa sul mix studiato di frequenze pure, andando a creare lo spettro desiderato. I disegnini che si vedono sullo schermetto del Fairlight sono essenzialmente una trasposizione grafica di quella roba lì. Un campionatore alla fin fine è un coso che analizza nel tempo lo spettro in frequenza di un suono con una trasformata di Fourier e poi lo ricrea dando agli oscillatori gli opportuni volumi di ciascuna frequenza.
La sintesi granulare è grossomodo quel che dici, i microframmenti che vanno a costruire il suono sono in genere sample ottenuti come descritto sopra, ma hanno durate minimali e sono percepiti solo nel loro montaggio. In genere ste cose si fanno non tanto con macchine apposite ma con software appositi, su ordinari PC, e con le stesse piattaforme spesso si può fare anche altra roba come creare catene di generatori/filtri numerici da connettere in una rete di elementi/blocchi programmabili. Stringi stringi per dataflow si intende un approccio di questo tipo. Pure Data è abbastanza usato (Brian Eno ci ha fatto la celebre OST di Spore) ma ad esempio gli Autechre han fatto diverse cose con Max in quello che secondo me è il loro periodo più fico, iniziato con Confield.


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#16 wago

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Inviato 05 marzo 2021 - 16:09

Un aspetto su cui non ho le idee chiaro è quello della distinzione tra sintetizzatori e organi elettronici, e invero anche (tendo a sovrapporla, forse erroneamente) tra string synth e synth polifonici.

Se ho ben compreso, strumenti come gli organi combo (es. quello del solo di Light My Fire) non sono considerati sintetizzatori per quanto dal punto di vista circuitale contengano transistor e divisori di frequenza. Non mi è chiara se la ragione sia strutturale (tecnologia sostanzialmente diversa) o di livello di personalizzabilità del suono — con un organo elettronico c'hai il tuo tot di preset e una serie di switch on-off per combinarli e modificarli, mentre con un synth fatto e finito hai libertà di movimento nello spazio timbrico. D'altra parte qualche differenza di fondo deve starci perché fin dal principio gli organi elettronici sono strumenti polifonici mentre ancora a metà anni Settanta coi synth si stava alla monofonia.

Similmente, gli string synthesizer come il Solina String Ensemble o il mitico (e italiano) Logan String Melody nascono da subito come strumenti polifonici capaci di sostituire il Mellotron, e fin dal nome della categoria si pongono in continuità coi sintetizzatori comunemente intesi; epperò non mi è chiaro se siano semplicemente varianti pionieristiche e/o "cheap" dello stesso genere di tecnologia che emergerà a seguire, oppure siano qualcosa di profondamente diverso costruttivamente da un Prophet 5 un Polymoog o un OB-X (comunque piuttosto differenti come stratagemmi per ottenere la polifonia, visto che il primo consentiva solo 5 note alla volta).

Ora come ora poi mi sa che "organo elettronico" è del tutto sovrapponibile con "sintetizzatore folle a più tastiere in grado di fare di tutto di più", tipo quello che usa Cameron Carpenter o quelli giganteschi della Böhm.

 


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#17 dick laurent

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Inviato 05 marzo 2021 - 16:55

penso ci siano sicuramente diversi punti di contatto anche io, non prenderlo per oro colato ma ricordo di aver letto per esempio che l'organo Hammond riprendeva praticamente la tecnologia del Thellarmonium comprimendo le 200 tonnellate del secondo in qualche centinaia di chili del primo. Sospetto che la differenza sia nello scopo delle due cose, l'hammond nasceva come imitazione dello strumento a canne e quindi era pensato per fare quello, quindi tastiera polifonica e suoni da organo, il synth viene anche usato per imitare altri strumenti ma è comunque più orientato alla creazione di timbri e alla manipolazione degli stessi, con le limitazioni (soprattutto al tempo dei synth analogici con gli ingombri relativi ma anche nell'era del digitale specie quando i processori erano molto più lenti di adesso) di polifonia che sappiamo.

L'altro giorno ho visto un video di una tizia giapponese che suonava un organo elettronico, meno pazzesco di quello di Carpenter qua sopra ma comunque notevole che ha per quel ho capito (ma si vede anche nel video) la possibilità per esempio di fare il vibrato sulla tastiera (e infatti ci faceva la solita versione metal del canone di Pachelbel) e il vibrato così è una roba proprio da synth

 

https://www.youtube....h?v=swuMFccFDAs

 

e ora mi è tornato in mente pure lo Yamaha gx-1 usato da Stevie Wonder, che è un organo e un synth analogico polifonico

 

1200px-Yamaha_GX-1_%28clip%29_%40_Yamaha

 

per cui alla fine sostanzialmente si, è probabilmente più questione di differenze di utilizzo che di grandi differenze tecnologiche.


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#18 dick laurent

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Inviato 05 marzo 2021 - 17:10

a proposito della lentezza dei processori, una cosa che mi piacerebbe capire è quanto valga la pena puntare su certi vecchi strumenti digitali. Per esempio leggevo dello Yamaha Ex5 (Yamaha che tra l'altro pur avendo fatto la storia dei sintetizzatori è in crisi nera sugli stessi da tempo a quanto ne so) che ha un sacco di qualità interessanti e si trova a prezzi contenuti ma poi se cominci a creare diverse patch ha dei caricamenti mostruosamente lunghi. Insomma gli analogici avevano le loro scomodità, il fatto di scordarsi (una cosa che mi aveva sorpreso un sacco quando l'ho scoperto che i sintetizzatori si scordano peggio di una chitarra), l'ingombro, il dover trafficare con cavi, la polifonia, la programmabilità, ma anche la rottura delle lentezze da vecchio computer non scherza.


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#19 wago

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Inviato 05 marzo 2021 - 18:50

Eh, ma per dire, ora col fatto che molte (tutte?) le tastiere professionali sono anche midi controller, e che sul PC ci metti sostanzialmente qualsiasi cosa, di preciso in che cosa si distinguono i veri modelli? E a livello di costi/benefici, come van considerati strumenti come il Mellotron M4000D o (molto più potente) il Moog One, rispetto a repliche software di strumenti d'epoca come quelle realizzate da Arturia? Vedo che tantissimi si orientano sul Nord Stage, che se ho ben capito ha una serie di suoni-cartacarbone ed in più è anche un solido midi controller con un sacco di knob (oltre a essere rosso!).


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#20 dick laurent

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Inviato 05 marzo 2021 - 20:22

Eh, ma per dire, ora col fatto che molte (tutte?) le tastiere professionali sono anche midi controller, e che sul PC ci metti sostanzialmente qualsiasi cosa, di preciso in che cosa si distinguono i veri modelli? E a livello di costi/benefici, come van considerati strumenti come il Mellotron M4000D o (molto più potente) il Moog One, rispetto a repliche software di strumenti d'epoca come quelle realizzate da Arturia? Vedo che tantissimi si orientano sul Nord Stage, che se ho ben capito ha una serie di suoni-cartacarbone ed in più è anche un solido midi controller con un sacco di knob (oltre a essere rosso!).

 

non conoscendo quegli strumenti specifici (ho visto varie volte il Nord Stage) non saprei. Così totalmente a naso mi viene da pensare che su nuovi modelli Moog adesso ci siano funzioni che sui modelli storici non c'erano (tipo la possibilità di memorizzare delle patch) unendo certe praticità del digitale al synth analogico, ma davvero è buttata lì. Da ignorante mi viene anche il sospetto che nonostante il fatto che l'analogico non abbia problemi di aliasing e abbia dei suoi vantaggi che ci sia anche una componente purista/nostalgica (un po' come i maniaci del vinile insomma), ma di nuovo, ci vorrebbe qualcuno che ne capisce qualcosa più di me (ci vuole molto poco del resto).

Sui soft synth (ma anche rack) ne so ancora di meno, ho sentito spesso parlare di Reaktor, Kyma, Tassman e roba del genere ma se mi chiedi quali siano vantaggi e svantaggi... bella domanda. L'unica cosa che mi sembra di capire è che con il sintetizzatore normale, magari con tastiera* lo accendi, è pronto all'uso e ha un'immediatezza (vabbè, relativamente a certi modelli, non parlo ovviamente di Moog modulari o robe del genere) che magari il software che pure ha le potenzialità per fare le stesse cose non ha e ti devi sbattere molto di più. Ma di nuovo, impressioni da ignorante.

 

*tra l'altro, giusto per far capire quanto poco ne so, ma perchè molti synth hanno una tastierina del cavolo da due/tre ottave? Voglio dire, pure pianole da due soldi si trovano con almeno 61 tasti e con qualcosa di più gli 88 diventano regolari, e invece coi sintetizzatori no.


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#21 wago

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Inviato 05 marzo 2021 - 21:55

Cercando una risposta al dubbio che formulavo sopra — quello su organi elettronici-string sytnthesizer-sintetizzatori polifonici — mi sono imbattuto in questa serie di articoli pazzesca di Sound on Sound, che in un pezzo apposito sostanzialmente risponde alla domanda, con grande dettaglio tecnico:

https://www.soundons...ucing-polyphony

Stringi stringi, la differenza costruttiva sostanziale tra le diverse categorie commerciali c'è (o c'era), ma ci sono anche diverse categorie intermedie e dispositivi con caratteristiche ibride.

Ammetto però che il primissimo schemino (figura 4) non lo ho capito. I successivi sì, boh.

Bello anche l'articolo immediatamente successivo, sul passaggio da sintesi analogica a sintesi digitale.


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#22 dick laurent

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Inviato 05 marzo 2021 - 22:58

sembra davvero una miniera, mi sa che nei prossimi giorni un po' con calma provo a esplorare tra gli articoli. il primo che hai linkato è interessantissimo, non tutto mi è chiaro ma il disegnino ( ashd ) della figura 9 mi ha fatto capire meglio l'idea della parafonia, o almeno l'effetto acustico. Per la storia per l'organo alla fine mi pare di capire che ero sulla buona strada, nel senso che sono strumenti polifonici con molto in comune col synth ma progettati per fare quel suono lì da organo sostanzialmente, e non per inventare timbri a profusione.

Domani mi leggo il secondo che hai messo

 

la figura 4 è un rebus anche per me sembra che se suoni in sequenza quattro note poi come output hai quattro note con volumi come se fossero suonate assieme, cosa che non ha molto senso quindi probabilmente non ho capito nemmeno io


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#23 wago

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Inviato 05 marzo 2021 - 23:31

Eh, da come la mette sembra che l'output preceda l'input per tre note su quattro, mi pare un po' troppo contrario ad alcuni principi fondamentali per essere possibile  asd

Ecco, forse se il controllo dei trigger fosse affidato a un sequencer e non alla tastiera (a cui rimarrebbe solo in controllo del pitch) si potrebbe avere quell'effetto. Uno abbassa l'accordo e il segnale sequenziato indica (poniamo) di arpeggiarlo, ma all'atto pratico essendo che tutte e quattro le note vanno in pasto alla stessa catena di gate l'effetto è che tutto l'accordo viene suonato con continuità.

 

p.s. mo' sto leggendo la parte sulla sintesi FM, c'è qualche errorino matematico che mi ha fatto ammattire provando a fare due grafici ma sistemato quello direi che è piuttosto istruttivo

p.p.s. scopro con la presente che certe espressioni che compaiono in esercizi del mio libro di testo e che salto sempre, tipo cos(cos(x)), hanno una qualche valenza pratica (continuerò lo stesso a saltarli, ma magari due disegnini e il perché li considererò)


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#24 wago

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Inviato 06 marzo 2021 - 19:21

L'effetto principale di sta discussione (e delle ricerche connesse) comunque è che adesso Facebook mi propone h24 l'acquisto di questa tastiera o quell'altro gingillo midi (tutto molto fico, potrei effettivamente cedere anche se non so bene a che pro).


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#25 dick laurent

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Inviato 06 marzo 2021 - 23:26

:D  nel caso fammi sapere che ti prendi, il mio problema è che il Continuum costa un occhio della testa. Stavo pensando di provare però qualche programma, ho letto che c'è anche qualche software gratuito per iniziare a sporcarsi le mani, che forse è la strada più saggia, mi sa che dovrò iniziare a documentarmi anche su quello.


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#26 wago

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Inviato 07 marzo 2021 - 00:08

Mah più che altro mi scimmiano i midi controller anche abbastanza cheap, non per forza con la tastiera lineare tipo piano, anche roba tipo grid che sia buona eventualmente come drum machine (altra roba con cui periodicamente m'intrippo, soprattutto grazie ai simulatori web-based). Il Launchpaud Mini mi sembra decisamente conveniente, come cazzatella entry-level potrebbe essere adeguata. Ma non ho ben capito con che altro si possa efficamente usare a parte Ableton. Alternativa più finto-vintage (e con tutt'altro focus) è l'Arturia MiniLab, che sta pure lui sui 90 €. O per fare un po' e un po' il classico Akai, tipo l'MPK Mini, pure lui sui 100 $$, o il LaunchKey Mini, stesso prezzo e feature analoghe.


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#27 dick laurent

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Inviato 07 marzo 2021 - 11:04

si effettivamente il controller a tastiera non è per forza di cose la via maestra, certo è abbastanza pratica specie se sai mettere le mani sul piano ma alla fine ogni interfaccia ha i suoi vantaggi ma pure le sue limitazioni. Io stavo considerando tra le varie opzioni anche un'alternativa chitarristica, il fishman triple play che è abbastanza economico (sta sui 190 per quel che vedo) e si trova anche in una versione wireless un po' più costosa, che pare abbia anche un buon tracking (non so come si dica in italiano, la precisione nella rilevazione delle note sostanzialmente credo) e si può tra l'altro usare anche con un'acustica, come si può vedere dal demo di uno spagnolo che non ha trovato di meglio che provarlo così per fare una versione orrenda alla Gabry Ponte di Geordie di De Andrè. 


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#28 ikenai-rouge-magic

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Inviato 07 marzo 2021 - 11:35

Dodici anni fa mi era venuto il pallino di diventare un araldo dell'acid, ispirato da Railway Raver (in primis, con le sue melodie molto delicate) e altri, e comprai una groovebox Roland MC-307 (quindi un piccolo synth + drum machine poly)

 

Sono durato molto poco, mi rompo il cazzo molto facilmente.

La rivenderò quando varrà fantastilioni.

 

:(


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#29 DeadManDriver

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Inviato 07 marzo 2021 - 20:43

Adoro il synth come strumento con cui spippolare in real time.
Suono(suonavo ormai)la batteria e negli ultimi anni in duo con un chitarrista:facevamo impro totale.
Per arricchire le possibilità sonore usavo 2 iPad con vari strumenti digitali.
Eccellente Animoog e iMini che usavo sia a schermo che con controller midi.
Ah! Non so assolutamente suonare li usavo spesso come drone o in modo rumoristico.

https://youtu.be/72bKngp3SXI

Per chi vuole divertirsi con poco e su iOS ce ne sono a bizzeffe....e non suonano affatto male

https://youtu.be/uxIG0kU41j4
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#30 wago

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Inviato 08 marzo 2021 - 08:16

Sempre parlando di possibili acquisti, ma su tutt'altro genere rispetto a quelli che dicevo prima.
Ci sono sti synthini semi-modulari a prezzo davvero stracciato, un esempio (che è quello che mi pare più sorprendente) è il Behringer Crave, che si trova a 160 € circa:

 

 

Un'alternativa più folle è il Volca Modular della Korg, pure su quel prezzo:

 



Si tratta ovviamente di giocattolini, a meno che uno abbia aspirazioni da retromaniaco acid techno o che ne so. Però han l'aria di essere efficaci nel far capire i ruoli dei diversi elementi, e di offrire un ampia possibilità di divertimento (anche piuttosto old fashioned, grazie ai cavetti) nella combinazione dei moduli.


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Inviato 08 marzo 2021 - 09:20

a proposito di robe che c'entrano molto tangenzialmente, una cosa che mi è venuta in mente a proposito della discussione dell'altro giorno, quando hai detto che l'orchestral hit ti faceva schifo... ecco, non l'ho detto ma sostanzialmente io ho sempre avuto un'allergia per quel suono plasticone anni ottanta in generale e mi chiedevo quale fosse il motivo. Ci sono anche parecchie discussioni sulla rete sul genere "Is the Dx7 cheese-factor universal?" , ma ecco non sono sicuro su quale sia veramente il motivo per cui il cervello ti dice "questo suono è fantastico" o "questo fa cagare". Qualcuno se non sbaglio parlava di povertà di armoniche, ma ecco non ho mai trovato una maledetta sinusoide pacchiana per dire.

Così come mi incuriosce il fattore nostalgia che magari mi fa riapprezzare quegli stessi suoni perchè stavano magari in un videogico che mi piaceva.

 

a me è capitato di non sopportare quei suoni e poi tutto a un tratto sono "switchato"  (fino a 10 anni ascoltavo maggiormente musica anni 70 e 90, poi invece gli 80 hanno preso il sopravvento), un esempio sono i suoni di questo pezzo, anni fa al disco misi 2 stelle su rym, ora ne ha 4 asd


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#32 wago

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Inviato 08 marzo 2021 - 09:34

Io più che coi suoni ho problemi con la composizione :D
Ho jumpato un po' qua e là per sentire i timbri, bello ma non ci vivrei (per via della costruzione del pezzo appunto).
 

Non so davvero riconoscere i sound, ma leggo da discogs che dentro ci stanno MiniMoog (analogico/sottrattivo), Prophet-5 (idem) e Synclavier (additivo/FM). Non ho idea delle proporzioni di utilizzo, credo però che i finti fiati siano Synclavier e probabilmente gli accordazzi di sfondo Prophet-5.


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#33 mongodrone

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Inviato 08 marzo 2021 - 09:43

si, l'esempio era per i suoni molto cheesy, ci sono pezzi migliori in quel disco.


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#34 dick laurent

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Inviato 08 marzo 2021 - 10:41

Adoro il synth come strumento con cui spippolare in real time.
Suono(suonavo ormai)la batteria e negli ultimi anni in duo con un chitarrista:facevamo impro totale.
Per arricchire le possibilità sonore usavo 2 iPad con vari strumenti digitali.
Eccellente Animoog e iMini che usavo sia a schermo che con controller midi.
Ah! Non so assolutamente suonare li usavo spesso come drone o in modo rumoristico.

https://youtu.be/72bKngp3SXI

Per chi vuole divertirsi con poco e su iOS ce ne sono a bizzeffe....e non suonano affatto male

https://youtu.be/uxIG0kU41j4

 

interessante l'Animoog, specie ci fosse pure in versione per tablet android 


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#35 wago

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Inviato 08 marzo 2021 - 10:44

Oggi ho installato sul tablet Android un simulatore di synth, non sembra male e asserisce di essere midi-controllabile ma ammetto di non avere capito come funzioni l'interfaccia con un'eventuale periferica esterna. Basterà pluggare l'usb e tutto funzionerà per magia? (Immagino di sì, ma con quali assegnazioni tra tasti fisici e virtuali?)

https://play.google....drc&hl=it&gl=US


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#36 DeadManDriver

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Inviato 08 marzo 2021 - 11:05

La mia esperienza con le app su Android è pessima,ma negli ultimi anni potrebbe essere migliorato.
Su iOS uso dal 2012 e tuttora su iPad vecchi una moltitudine di app che sono strumenti musicali a tutto tondo,senza latenza apparente.Ipad 2 e mini quindi quasi vintage con l'unica pecca che non reggono 2-3 strumenti in contemporanea, per questo ne usavo due.

Vi faccio un breve elenco,magari vi è utile

Animoog che ha possibilità infinite
iMini:emulazione del mini moog

Cassini:synth polifonico con arpeggiatore

TC 11 un generatore gestuale,una sorta di teremin più evoluto
https://youtu.be/_lAdKR-y1XU

Iterator:anche qui una sorta di Looper touch

Il mai troppo incensato GarageBand:si fa di tutto

Tante altre di cui ora non ricordo il nome.
Su Android ho provato Caustica non male ma non siamo al livello di iOS(nessun fanboysmo ,ho solo constatato con le orecchie)
Come interfaccia ho usato l'arturia minilab e Korg minikey ma non sono mai riuscito ad usarli bene e programmare tutti i cursori(ma era un problema mío di interfacce)
Gli iPad li usavo anche con l'alesis e focusrite che facevano da docking station.
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#37 DeadManDriver

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Inviato 08 marzo 2021 - 11:09

Wago: sul mio android avevo collegato una tastiera USB ma non ricordo se la riconosceva.....forse bisogna installare qualche plug-in.
Da quello che ho provato su Samsung e Xiaomi ho avuto sempre un suono sporco(con dei crack di fondo)e latenza.Ma credo che insistendo si possano ottenere dei risultati che in iOS sono di default
Se la tastiera viene riconosciuta come modello,nelle impostazioni dell'app ci sono le configurazioni possibili.
Con la minilab potevo assegnare i vari potenziometri ai diversi controlli del synth ed era possibile giocarci appieno.
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#38 dick laurent

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Inviato 08 marzo 2021 - 11:41

Sempre parlando di possibili acquisti, ma su tutt'altro genere rispetto a quelli che dicevo prima.
Ci sono sti synthini semi-modulari a prezzo davvero stracciato, un esempio (che è quello che mi pare più sorprendente) è il Behringer Crave, che si trova a 160 € circa:

 

 

Un'alternativa più folle è il Volca Modular della Korg, pure su quel prezzo:

 



Si tratta ovviamente di giocattolini, a meno che uno abbia aspirazioni da retromaniaco acid techno o che ne so. Però han l'aria di essere efficaci nel far capire i ruoli dei diversi elementi, e di offrire un ampia possibilità di divertimento (anche piuttosto old fashioned, grazie ai cavetti) nella combinazione dei moduli.

 

guardando i due video (stavo cominciando a vedere una recensione più lunga del Behringer) il Volca mi incuriosisce decisamente di più, anche se come oggetto il Behringer è molto più bellino. Tra l'altro nel video parla di "west coast style" e non ho la più pallida idea di cosa stia parlando, e dando un'occhiata su google mi è apparso questo articolo (non l'ho ancora letto, ma lo piazzo così ce l'ho pronto):

 

https://reverb.com/n...coast-synthesis


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#39 wago

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Inviato 08 marzo 2021 - 11:46

Per la cronaca, ho da circa dieci minuti fatto clic sul pulsante "acquista" della pagina del Behringer sopra segnalato. Concordo che il Volca sia più buffo e curioso, ma mi sa che per imparare i rudimenti di cosa faccia cosa il primo sia più funzionale.
Sempre della serie Volca interessante anche questo, sul versante FM (130 carte):

 


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#40 dick laurent

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Inviato 08 marzo 2021 - 11:56

 

a proposito di robe che c'entrano molto tangenzialmente, una cosa che mi è venuta in mente a proposito della discussione dell'altro giorno, quando hai detto che l'orchestral hit ti faceva schifo... ecco, non l'ho detto ma sostanzialmente io ho sempre avuto un'allergia per quel suono plasticone anni ottanta in generale e mi chiedevo quale fosse il motivo. Ci sono anche parecchie discussioni sulla rete sul genere "Is the Dx7 cheese-factor universal?" , ma ecco non sono sicuro su quale sia veramente il motivo per cui il cervello ti dice "questo suono è fantastico" o "questo fa cagare". Qualcuno se non sbaglio parlava di povertà di armoniche, ma ecco non ho mai trovato una maledetta sinusoide pacchiana per dire.

Così come mi incuriosce il fattore nostalgia che magari mi fa riapprezzare quegli stessi suoni perchè stavano magari in un videogico che mi piaceva.

 

a me è capitato di non sopportare quei suoni e poi tutto a un tratto sono "switchato"  (fino a 10 anni ascoltavo maggiormente musica anni 70 e 90, poi invece gli 80 hanno preso il sopravvento), un esempio sono i suoni di questo pezzo, anni fa al disco misi 2 stelle su rym, ora ne ha 4 asd

 

 

forse è una banalità alla fine credo che il contesto musicale conti molto, nel senso che un certo suono che sembra brutto in un brano può essere appropriato in un altro. O a volte un pezzo ha delle qualità tali che a furia di sentirlo cominci a tollerare maggiormente quei suoni che ti facevano storcere il naso. Non dico che succeda necessariamente eh, ma anche quello è un fattore. Di quel disco di Badarou di tra l'altro l'idea della copertina mi piace un sacco (senza la foto di lui) forse l'unica cosa che trovo meno gradevole (comunque c'è di infinitamente peggio dai) è quel flauto dal timbro più alto che Wago dice essere di Synclavier (probabile anche per me, e il Synclavier mi piace tantissimo)

 

continuo a leggere più tardi che ora non posso


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#41 dick laurent

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Inviato 08 marzo 2021 - 18:25

La mia esperienza con le app su Android è pessima,ma negli ultimi anni potrebbe essere migliorato.
Su iOS uso dal 2012 e tuttora su iPad vecchi una moltitudine di app che sono strumenti musicali a tutto tondo,senza latenza apparente.Ipad 2 e mini quindi quasi vintage con l'unica pecca che non reggono 2-3 strumenti in contemporanea, per questo ne usavo due.

Vi faccio un breve elenco,magari vi è utile

Animoog che ha possibilità infinite
iMini:emulazione del mini moog

Cassini:synth polifonico con arpeggiatore

TC 11 un generatore gestuale,una sorta di teremin più evoluto
https://youtu.be/_lAdKR-y1XU

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Il mai troppo incensato GarageBand:si fa di tutto

Tante altre di cui ora non ricordo il nome.
Su Android ho provato Caustica non male ma non siamo al livello di iOS(nessun fanboysmo ,ho solo constatato con le orecchie)
Come interfaccia ho usato l'arturia minilab e Korg minikey ma non sono mai riuscito ad usarli bene e programmare tutti i cursori(ma era un problema mío di interfacce)
Gli iPad li usavo anche con l'alesis e focusrite che facevano da docking station.

 

Ma quindi garageband è anche un synth? Pensavo fosse un software per fare registrazioni multitraccia. Mi interessa perchè da poco ho comprato un piano digitale con bluetooth midi e ho letto che potevo usare tra gli altri garageband, ma praticamente non ne so nulla. Grazie per la lista, proverò a dare un'occhiata per capire qualcosa anche degli altri programmi


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#42 dick laurent

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Inviato 08 marzo 2021 - 18:28

Per la cronaca, ho da circa dieci minuti fatto clic sul pulsante "acquista" della pagina del Behringer sopra segnalato. Concordo che il Volca sia più buffo e curioso, ma mi sa che per imparare i rudimenti di cosa faccia cosa il primo sia più funzionale.
Sempre della serie Volca interessante anche questo, sul versante FM (130 carte):

 

 

allora alla fine hai ceduto, fammi sapere ovviamente come va. Si il Behringer a vedere anche la recensione che ho visto sembra decisamente più accessibile a un profano. E con l'altro software sei riuscito a capirci qualcosa?


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#43 DeadManDriver

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Inviato 08 marzo 2021 - 18:37

Garage band ha all'interno vari synth abbastanza duttili(*),tutta una serie di effetti,pianoforte,archi,loop,percussioni in punta di dita ecc

Praticamente ci si può fare musica a 360°e la qualità sonora non è neanche da buttare.
Ho un controller Korg che va perfettamente in bluetooth con ottima latenza.
(*Abbastanza considerando che è un'app amatoriale)
NB GarageBand va solo in ambiente
Macintosh
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#44 wago

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Inviato 08 marzo 2021 - 18:49

allora alla fine hai ceduto, fammi sapere ovviamente come va. Si il Behringer a vedere anche la recensione che ho visto sembra decisamente più accessibile a un profano. E con l'altro software sei riuscito a capirci qualcosa?

 

 

Ho visto che i controller Arturia vengono venduti con il pacchetto Lite della loro suite, che significa poter accedere a una vasta gamma di sonorità-replica di questo o quell'altro tastierone famoso (oltre ai vari Moog, Prophet, ARP, Yamaha, Roland, Oberheim, Synclavier, Fairlight ecc. ci stanno anche cosi elettromeccanici come Clavinet, Mellotron, Wurlitzer — niente Rhodes, almeno mi pare). Il problema è che sono tutti preset, e le versioni colle impostazioni modificabili vanno acquistate una per una cacciando i $$$.
Comunque il problema mi si porrà later on, se e quando terminato di giocare colle manopoline sentirò l'esigenza di un controller midi, che a quel punto potrà fare da input sia all'aggeggio Behringer che al synth Android (ammesso che funga) sia a eventuale roba sul PC. Ma diamo tempo al tempo...


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#45 DeadManDriver

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Inviato 08 marzo 2021 - 19:23

Si la suite in uso al minilab non è malvagia,io la usavo sul Mac,con tutti i potenziometri,slide e pad funzionanti perfettamente.
Ma io preferivo portarmi in giro l'iPad e li avevo qualche intoppo nella configurazione.
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#46 wago

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Inviato 13 marzo 2021 - 19:25

Ho letto l'articolo postato da dick su East Coast vs. West Coast Synthesis: interessante, anche io ignoravo la dicotomia. Se ho ben compreso, circa tutta la roba che ha dominato nel pop, nel rock e nel jazz (ma probabilmente anche in altri generi di successo più intensamente elettronici) rientra nella discendenza "East Coast", mentre l'approccio West Coast non ha generato offshoot di largo mercato (tecnologico e musicale). Ma probabilmente mi baso su una semplificazione eccessiva, tipo "East Coast = tastiera, West Coast = cavetti e manopole". Ho cercato di afferrare la distinzione in termini di generazione del suono (basata su filtri nell'East Coast Style, e su operatori differenti come i "waveshaper" nel West Coast Style), ma ammetto di averci capito poco: si tratta ancora di sintesi sottrattiva? O è uno schema diverso?
Mi piacerebbe capire poi se e quali sono i prodotti e gli artisti, sperimentali ma anche più popolari, che negli anni hanno dato seguito a quell'impostazione: leggo che il progenitore sarebbe Don Buchla (certamente meno noto di Bob Moog) e che l'epitome a livello strumentale sarebbe rappresentata dai Buchla 100 e Buchla 200. Chi li ha usati? E la storia come continua?
L'altra cosa che non ho capito è quando siano emerse queste categorizzazioni: sono terminologie d'epoca o sono state coniate decenni dopo, magari per dare visibilità a strumenti che cercassero di rifarsi apertamente alle possibilità della linea "West Coast"?

Comunque sia, nei link in calce all'articolo si cita Suzanne Ciani, che figura tra le intervistate di un interessante documentario del 2020 in cerca di distribuzione: "Sisters with Transistors", di Lisa Rovner, dedicato alle donne pioniere della ricerca e della sperimentazione sui sintetizzatori. L'ho guardato a seguito di una segnalazione su FB da un utente del forum che se vorrà potrà palesarsi, e trovato piuttosto interessante. Tra le altre protagoniste, figure che già avevo incontrato (Eliane Radigue, Bebe Barron, Delia Derbyshire) e altre che ignoravo come Pauline Oliveros e Laurie Spiegel.

 

Segnalo poi un libro che ho lì da leggere da un po' (in ebook), "Analog Days", che ricostruisce la storia dei primi sintetizzatori analogici (fin grosso modo all'affermarsi del MiniMoog e dei primi ARP di successo, se ho ben compreso). Si tratta di un testo vecchiotto (è uscito nel 2002) ma sembra ancora quotato. Qui un commento piuttosto succinto e incisivo. Mi sa che nelle prossime settimane quantomeno ci provo.

51-sZHnxdjL.jpg

 

Sia per il libro che per il film, volendo, sono disponibili roselline.


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#47 wago

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Inviato 13 marzo 2021 - 20:26

COMUNQUE su wiki ci stanno un paio di sample dell'orchestra hit, e passandoli in rassegna si arriva all'ultimo e... ECCALLÀ, è proprio lui, il suono di merda della mia tastiera Yamaha anni Novanta! Non era proprio una PSS-31 mi sa, ma il timbro è inconfondibilmente lui. Confrontandolo cogli altri della pagina, direi che è inequivocabile sia che si tratta del peggiore come fedeltà rispetto all'acustico, sia di un suono oggettivamente irricevibile. Non è che mi sono abituato cogli anni di esposizione a Owner of a Lonely Heart, è proprio che quello di Owner of a Lonely Heart è bello mentre quello della mia vecchia tastiera faceva schifo a Satana.

https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/f3/Orchestra_hit_-_PSS31.ogg


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#48 DeadManDriver

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Inviato 13 marzo 2021 - 21:14

Mai sentito parlare delle correnti west/ east coastma ammetto di essere poco attento.
Segnalo questo sito
https://www.synthtopia.com/

Da parte mia cerco musica improvvisata,gruppi,solisti ecc che abbiano dei synth nell'organico.
Conosco gente dell'avant jazz come whayne Horvitz,Craig Taborn oppure Cluster che ne fanno uso,ma è più come estensione del piano che come strumento di generazione sonora.
https://youtu.be/SSpB_wKjbuU
L'orchestra hit in effetti è presente in tutte le tasrierine da poco,molto semplificato rispetto al suono originario,tutto attacco e nessun release ne fanno un suono di plastica per i miei gusti
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#49 wago

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Inviato 14 marzo 2021 - 07:47

Dico una cosa banale ma nei Supersilent Ståle Storløkken ed Helge Sten AKA Deathprod hanno sempre avuto un approccio piuttosto creativo all'elettronica. In alcuni segmenti del videoconcerto "7" ad esempio li si vede smanettare costantemente su tastiere da cui tirano fuori suoni timbricamente alieni e spesso assai poco riconducibile a un "pianoforte potenziato".
Esempio:

 

Anche negli svizzeri Trio Heinz Herbert i synth hanno un ruolo piuttosto casinaro:

Ho preso un frammento breve non troppo entusiasmante ma su YT si trovano molti loro live completi, io li ho scoperti e apprezzati così.


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#50 DeadManDriver

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Inviato 14 marzo 2021 - 10:47

Ok grazie la direzione è quella.
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