Questa è la copertina del nuovo album, "Terra Firma", appena uscito e subito numero 1 in Australia.
Copertina stupenda (zitti, stupenda ho detto) che da sola mi ha fatto ascoltare il disco. Purtroppo mi ha deluso: c'è un po' troppo cincischiamento indieggiante da un lato e un po' troppe ballatone dall'altro.
Ho visto però che il disco precedente, "Flow State" (2018), suo debutto su lungo formato, aveva brani mediamente più lunghi, sicché mi sono incuriosito. La copertina è ok ma non bella come quella dell'ultimo: il contenuto in compenso è nettamente più originale.
Si mescolano folk psichedelico, dilatazioni zeppe di effettistica, quel tot di elettronica che basta, e alternative soul. Proprio questa serie di deviazioni rende tutto molto più elettrizzante. Anche qui c'è per esempio qualche ballata, ma non eccede mai in saccarosio, non le viene dato tempo di farlo.
E sul finale c'è un brano di nove minuti, "Blackbird", che è un viaggio cosmico. https://www.youtube....h?v=zYZeF26fO68
Dal vivo suona praticamente da sola, sovrapponendo tracce tramite l'elettronica, e mostra doti virtuosistiche mica da ridere. Mi spiace che il nuovo disco l'abbia vista addomesticata verso un indie pop un po' frivolo, una così potrebbe fare tranquillamente suite prog.
Insomma purtroppo non possiamo usarla come hype 2021 perché il disco vecchio è molto superiore, ma almeno quello potete ascoltarlo, tanto la musica non scade, poi è anglofona così non vi fate problemi.
Ci sarebbe anche qui da discutere della critica: Pitchfork infatti non l'ha recensita per niente, nonostante già al debutto fosse entrata subito al numero 2 in Australia e avesse sfiorato la top 50 USA. Sta bene la cecità verso la musica non anglofona (salvo poi interessarsene quando qualcuno la distribuisce sul tuo territorio e fingerti grande esperto della materia), ma qui parliamo di un'astraliana e pure piuttosto famosa (fa più streaming di St. Vincent voglio dire): se manco nel tuo campo riesci più a coprire chi sta facendo qualcosa di rilevante, tanto vale chiudere baracca.
Suppongo peraltro che proprio la mancanza di sostegno da parte della critica anglofona mi abbia impedito di scoprirne il debutto in diretta, essendo lei sbucata fuori tramite Youtube in sostanza.