Apro il mio primo topic (dato che non ho trovato nulla sul forum) su uno dei miei gruppi preferiti, gli Islands da Montreal.
Nati dalle ceneri dei trascurabilissimi Unicorns, per loro la definizione di Gruppo Indie Pop è forse riduttiva per la quantità di "roba" che mettono dentro i loro album. La line-up è cambiata innumerevoli volte ma tutto ruota attorno a Nick Diamonds, autore, cantante, chitarrista, pianista e spesso produttore.
Le due qualità principali che in varia misura si ritrovano in tutti i dischi:
- Melodie meravigliose, a volte geniali a volte telefonatissime ma sempre terribilmente catchy, ogni canzone è un chiodo conficcato in testa e l'unica soluzione è passare alla traccia successiva.
- Una totale assenza di freni inibitori o paure a mischiare stili, alla citazione, a risultare pacchiani, eccessivi o trash. Insomma una voglia di fare canzoni solo per il gusto di fare canzoni, una gioia di suonare e di vivere che emerge in ogni loro nota.
Passiamo ora ai primi due album
Return To The Sea - 2006
Il loro esordio è anche il loro migliore disco ma nello stesso tempo l'unico che contiene anche parecchi passaggi a vuoto. La formula pop non è ancora affinata al 100%, la voglia di sperimentare troppo grande e se da un lato ci stanno le più grandi canzoni dall'altro anche parecchie cadute. Senza ascoltarlo è difficile dire cosa ci sia in questo album, praticamente tutto. Ci stanno i Beatles, i Kinks, l'Indie Rock più standard, il Noise, la musica Caraibica, il Rap, il Dream Pop. Ma non si tratta di una somma delle varie influenze , su una base melodica sempre irresistibile ogni brano esplora qualche stile o qualche possibilità musicale. I pezzi migliori sono l'epica cavalcata con finale noise di Swan, il Twee Pop di Don't Call Me Whitney, Bob e Jogging Gorgeous Summer e le due bombe atomiche Rough Gem e Volcanoes. Insomma un'orgia di suoni, un vero Zibaldone musicale, una specie di White Album senza nessuna volontà di dimostrarsi coerenti o paura di cadere (e cadute ce ne sono eccome).
Voto 9
Arm's Way - 2008
L'album è meno caleidoscopico del precedente ma non ancora come i successivi. La scelta è verso un art/glam rock infarcito di violini, chitarre epicheggianti, musica dance e falsetti. Il confine col trash viene continuamente superato, (basta sentire come J'aime vous voir quitter, una indierocckata molto seriosa che inspiegabilmente a un certo punto si trasforma in una versione caraibica della Bamba). Le melodie sempre il punto di forza e la loro potenza riesce a far apprezzare anche i peggiori (cioè i migliori) momenti fra il patetico e il tamarro. La voce di Diamonds, sensuale, suadente ma ironica è appropriatissima. Album un po' di transizione, la commistione fra generi del primo album non è ancora totalmente sopita ma già si intravede una normalizzazione che sarà portata a compimento negli album successivi. Pezzi Imprescindibili praticamente tutta la prima parte The Arm, Pieces Of You, Abominable Snow e Creeper.
Voto 8,5
Spero ascoltiate e possiate apprezzare. Prossimamente la seconda parte con il loro periodo "classico".
Rough Gem
Volcanoes