Vai al contenuto


Foto
* * * * * 2 Voti

The Irishman (Scorsese, 2019)


  • Please log in to reply
98 replies to this topic

#51 piersa

    Megalo-Man

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 20498 Messaggi:
  • Location14-16 Fabrizi Nicola e Aldo

Inviato 28 novembre 2019 - 19:04

Beh era già molto strano per il pubblico di sessant'anni fa? Boh, a me ha fatto più impressione su irishman proprio perché è un film contemporaneo (ma è giusto così, è chiaramente voluto). Al massimo c'era qualcosa di strano nella scena quando De Niro pesta il panettiere davanti la figlia, no?
Comunque ieri l'ho rivisto su Netflix, ma nella versione doppiata (c'è Gullotta).

asd, vero, sembrava impossibile potesse farcela.
  • 0

#52 William Blake

    Titolista ufficiale

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 17708 Messaggi:

Inviato 28 novembre 2019 - 19:27

Anche quando butta la pistola si vede che aveva paura che gli partisse il femore... asd


  • 0
Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#53 lazlotoz

    Enciclopedista

  • Moderators
  • 6739 Messaggi:

Inviato 28 novembre 2019 - 20:43

Non è un cinema per giovani asd
  • 0

#54 Edgewalker

    The storm is upon us

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 2432 Messaggi:
  • LocationWhere the Iron Crosses Grow

Inviato 28 novembre 2019 - 20:51

In giro si sente e si legge di gangster movie parodistico e patetico per via dello scorrere dell'età reso posticcio. Sembra quasi che molti vogliano rifiutarsi di andare oltre, anche inconsciamente, di guardare dentro il film, di ragionare sulla fine, della vita e delle relazioni. Collettivamente magari ci si arriverà fra una decina di anni, capita con alcune opere gigantesche per durata e scenografie e ambizioni, tipo C'era una volta in America, all'epoca denigrato e pure tagliuzzato.

 

Ma dove le leggete queste belle opinioni? Su siti o in home di facebook? Che io fuori dalla sala ho sentito solo cose entusiaste. Mi viene da pensare che siano i pensieri di chi si è ritrovato The Irishman da vedere tra una puntata di The End of The Fucking World e una di Daybreak e ha chiuso prima dell'ora e mezza.


  • 0

The core principle of freedom
Is the only notion to obey


#55 lazlotoz

    Enciclopedista

  • Moderators
  • 6739 Messaggi:

Inviato 28 novembre 2019 - 21:11

 Al massimo c'era qualcosa di strano nella scena quando De Niro pesta il panettiere davanti la figlia, no?

 

Sì, quella* è la prima inquadratura di DeNiro che guida il camion. Lì per lì ti fa pensare, ma come dicevo sopra è talmente una roba marginale rispetto al tutto che è come lamentarsi di un quadro perché la targhetta con la descrizione dello stesso è scritto con un font che non ci piace.

 

 

 

*è molto strano come prende a calci il tipo. 


  • 0

#56 blackwater

    Scaruffiano

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 16112 Messaggi:

Inviato 28 novembre 2019 - 21:32

 

In giro si sente e si legge di gangster movie parodistico e patetico per via dello scorrere dell'età reso posticcio. Sembra quasi che molti vogliano rifiutarsi di andare oltre, anche inconsciamente, di guardare dentro il film, di ragionare sulla fine, della vita e delle relazioni. Collettivamente magari ci si arriverà fra una decina di anni, capita con alcune opere gigantesche per durata e scenografie e ambizioni, tipo C'era una volta in America, all'epoca denigrato e pure tagliuzzato.

 

Ma dove le leggete queste belle opinioni? Su siti o in home di facebook? Che io fuori dalla sala ho sentito solo cose entusiaste. Mi viene da pensare che siano i pensieri di chi si è ritrovato The Irishman da vedere tra una puntata di The End of The Fucking World e una di Daybreak e ha chiuso prima dell'ora e mezza.

 

 

Io in sala non ho sentito volare una mosca e fuori dal cinema erano tutti inebetiti. I primi commenti negativi ho cominciato a leggerli sui social, e da qualche  giorno. Negli ultimi due si sono intensificati. Lode a Netflix per aver finanziato un simile progetto, ma i film si vedono la prima volta in sala, e non quella di casa, altrimenti fai dell'altro e il giudizio ne viene distorto. Soprattutto in questo caso, con 4 ore davanti, a un certo punto ti alzi e ti fai du spaghi.

 

Non si tratta comunque di minoranze, la recensione qui presente non ha colto il senso, per fare un esempio prestigioso


  • 0

... sei solo chiacchiere e Baraghini 

 


#57 blackwater

    Scaruffiano

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 16112 Messaggi:

Inviato 28 novembre 2019 - 21:35

"... sembra un film della Marvel. Ma chi cazzo hanno chiamato per il trucco? Perché? C’è una scena in cui (scena marginale, quindi niente spoiler) De Niro diventa giovane, mentre i soldati tedeschi si scavano la fossa e si muove come se avesse il nervo sciatico infiammato. Ripeto, perché?... "

 

"... Infatti caricaturale tutto. Anche il concetto è caricaturale. E la sera prima mi ero rivisto Quei Bravi Ragazzi... "

 

 

Due esempi, freschissimi


  • 0

... sei solo chiacchiere e Baraghini 

 


#58 geeno

    Pussy Malanga

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 11847 Messaggi:

Inviato 29 novembre 2019 - 10:34

Al massimo c'era qualcosa di strano nella scena quando De Niro pesta il panettiere davanti la figlia, no?
 

 

Oh a me quella scena ha messo addosso un disagio difficile da descrivere. Ma forse, come dite voi, e' giusto cosi' e di sicuro io sono uno che di cinema capisce molto poco, di piu', mi interessa proprio pochino. Ciao, sono nuovo!


  • 0

#59 Edgewalker

    The storm is upon us

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 2432 Messaggi:
  • LocationWhere the Iron Crosses Grow

Inviato 29 novembre 2019 - 11:42

 

 

In giro si sente e si legge di gangster movie parodistico e patetico per via dello scorrere dell'età reso posticcio. Sembra quasi che molti vogliano rifiutarsi di andare oltre, anche inconsciamente, di guardare dentro il film, di ragionare sulla fine, della vita e delle relazioni. Collettivamente magari ci si arriverà fra una decina di anni, capita con alcune opere gigantesche per durata e scenografie e ambizioni, tipo C'era una volta in America, all'epoca denigrato e pure tagliuzzato.

 

Ma dove le leggete queste belle opinioni? Su siti o in home di facebook? Che io fuori dalla sala ho sentito solo cose entusiaste. Mi viene da pensare che siano i pensieri di chi si è ritrovato The Irishman da vedere tra una puntata di The End of The Fucking World e una di Daybreak e ha chiuso prima dell'ora e mezza.

 

 

Io in sala non ho sentito volare una mosca e fuori dal cinema erano tutti inebetiti. I primi commenti negativi ho cominciato a leggerli sui social, e da qualche  giorno. Negli ultimi due si sono intensificati. Lode a Netflix per aver finanziato un simile progetto, ma i film si vedono la prima volta in sala, e non quella di casa, altrimenti fai dell'altro e il giudizio ne viene distorto. Soprattutto in questo caso, con 4 ore davanti, a un certo punto ti alzi e ti fai du spaghi.

 

Non si tratta comunque di minoranze, la recensione qui presente non ha colto il senso, per fare un esempio prestigioso

 

 

Da me inebetiti si, ma di quel tipo che hai appena cominciato a metabolizzare la grande opera vista e non sai dove partire. E in sale si son fatti più volte tutti belle risate sui vari momenti comici del film. Che, rivisti ieri, devo dire son proprio ben congegnati. Rimango dell'idea che siano feedback di persone che tengono la notifica sulle nuove uscite di netflix e ne parlano dal giorno successivo fino a massimo una settimana dopo.

 

 

Al massimo c'era qualcosa di strano nella scena quando De Niro pesta il panettiere davanti la figlia, no?
 

 

Oh a me quella scena ha messo addosso un disagio difficile da descrivere. Ma forse, come dite voi, e' giusto cosi' e di sicuro io sono uno che di cinema capisce molto poco, di piu', mi interessa proprio pochino. Ciao, sono nuovo!

 

 

Comunque il personaggio di De Niro di base era un pò obesotto, ciò giustificherebbe delle movenze goffe simili a quelle di De Niro vecchio secondo me.


  • 0

The core principle of freedom
Is the only notion to obey


#60 Jazzbo Brown

    Roadie

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • 915 Messaggi:

Inviato 29 novembre 2019 - 18:52

 

 

 

In giro si sente e si legge di gangster movie parodistico e patetico per via dello scorrere dell'età reso posticcio. Sembra quasi che molti vogliano rifiutarsi di andare oltre, anche inconsciamente, di guardare dentro il film, di ragionare sulla fine, della vita e delle relazioni. Collettivamente magari ci si arriverà fra una decina di anni, capita con alcune opere gigantesche per durata e scenografie e ambizioni, tipo C'era una volta in America, all'epoca denigrato e pure tagliuzzato.

 

Ma dove le leggete queste belle opinioni? Su siti o in home di facebook? Che io fuori dalla sala ho sentito solo cose entusiaste. Mi viene da pensare che siano i pensieri di chi si è ritrovato The Irishman da vedere tra una puntata di The End of The Fucking World e una di Daybreak e ha chiuso prima dell'ora e mezza.

 

 

Io in sala non ho sentito volare una mosca e fuori dal cinema erano tutti inebetiti. I primi commenti negativi ho cominciato a leggerli sui social, e da qualche  giorno. Negli ultimi due si sono intensificati. Lode a Netflix per aver finanziato un simile progetto, ma i film si vedono la prima volta in sala, e non quella di casa, altrimenti fai dell'altro e il giudizio ne viene distorto. Soprattutto in questo caso, con 4 ore davanti, a un certo punto ti alzi e ti fai du spaghi.

 

Non si tratta comunque di minoranze, la recensione qui presente non ha colto il senso, per fare un esempio prestigioso

 

 

Da me inebetiti si, ma di quel tipo che hai appena cominciato a metabolizzare la grande opera vista e non sai dove partire. E in sale si son fatti più volte tutti belle risate sui vari momenti comici del film. Che, rivisti ieri, devo dire son proprio ben congegnati. Rimango dell'idea che siano feedback di persone che tengono la notifica sulle nuove uscite di netflix e ne parlano dal giorno successivo fino a massimo una settimana dopo.

 

 

Al massimo c'era qualcosa di strano nella scena quando De Niro pesta il panettiere davanti la figlia, no?
 

 

Oh a me quella scena ha messo addosso un disagio difficile da descrivere. Ma forse, come dite voi, e' giusto cosi' e di sicuro io sono uno che di cinema capisce molto poco, di piu', mi interessa proprio pochino. Ciao, sono nuovo!

 

 

Comunque il personaggio di De Niro di base era un pò obesotto, ciò giustificherebbe delle movenze goffe simili a quelle di De Niro vecchio secondo me.

 

 

Frank dice più volte nel corso del film che soffre di artrite sin dallo sbarco di Anzio, questo dovrebbe spiegare le sue movenze sempre più goffe con il passare degli anni. Per curiosità ho cercato un po' di vecchie foto di Sheeran e sono stati formidabili, era uno che pareva vecchio anche da giovane e De Niro ha fatto un lavoro strepitoso nonostante fosse in difetto di 20 cm e probabilmente 30/40 kg con l'originale. Se i rivali per la statuetta dorata saranno Pitt e Banderas come ho letto credo non ci sarà nemmeno discussione.


  • 0

Запрещено разговаривать с незнакомцами


#61 piersa

    Megalo-Man

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 20498 Messaggi:
  • Location14-16 Fabrizi Nicola e Aldo

Inviato 29 novembre 2019 - 19:15

Mi viene da dire che l'attore protagonista del film è il signor Pesci, in quanto è il ruolo che dà il tono a tutto quanto il film, che Pacino e De Niro, con un timing di molto superiore, declinano anche loro come attori protagonisti.


  • 0

#62 cinemaniaco

    FЯEAK ON A LEASH

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3916 Messaggi:

Inviato 30 novembre 2019 - 11:35

*
POPOLARE

è un film che leggo innanzitutto come una forma di rivisitazione, ripensamento, anche radicale, da parte di scorsese del suo stesso cinema. il cantore del mondo italo-americano di metà-fine 900 con quel misto di simpatia e repulsione, torna in vecchiaia sui propri passi drenando tutta l'energia giovanile (positiva e negativa), negando qualsiasi forma di epica, di spettacolo (anche e soprattutto visivo) e di empatia, dalla rappresentazione di questo mondo e dei suoi protagonisti. qualcuno ha fatto notare come i personaggi siano "vecchi" anche da giovani, e non solo per via del magnifico trucco del de-aging, ma perché dal racconto della loro vita è omesso tutto ciò che rende, o dovrebbe rendere, eccitante una vita giovane, quando ancora si è in forze e in salute. è assente tutta la sbornia di sesso, lusso, musica, divertimento, droga, violenza che aveva contraddistinto la vita dei protagonisti (giovani) di goodfellas e casino. non c'è nulla di eccitante, di provocatorio, di seduttivo nella vita di frank o degli affiliati della mafia: c'è solo un lento incedere verso la propria conclusione, di chi muore in modo violento (i personaggi anche minori vengono presentati con una didascalia che descrive il modo e la data della loro morte) e di chi muore per la propria fine naturale

il ripensamento è anche stilistico: via i jump cuts, le carrellate aggressive, le panoramiche a schiaffo, i pianosequenza virtuosi, la colonna sonora rock e spazio a inquadrature fisse, interni spogli, silenzi, ad un ritmo lento e funereo. uno scorsese così sobrio non si è mai visto. probabilmente è questo il film che rispecchia maggiormente quello che avrebbe voluto fare nella sua vecchiaia registica, piuttosto che film come the wolf of wall street e the departed che in un certo senso "rassicurano" e compiacciono lo spettatore che da scorsese vuole proprio quelle cose lì, vuole i suoi tic stilistici, vuole il ritmo travolgente dei film che lo hanno reso famoso. e difficilmente il pubblico vuole un film così triste, amaro e sconsolato come questo the irishman, che fa i conti con la vecchiaia e l'ineluttabilità della morte senza mai abbassare lo sguardo o fare sconti

ma oltre a tutto questo, il film mi è sembrato anche un monito. da cattolico è sempre interessato alla riflessione su cosa significhi fare il male all'altro e quali conseguenze patire da ciò. il film dice chiaramente che perseguire una vita votata alla violenza porta alla solitudine e alla perdita di tutti gli affetti più cari. morire non è bello per nessuno, ma morire da soli è anche peggio. in un certo senso si interroga anche sul fatto se uomini come frank sheeran abbiano un'anima, che per chi non è credente vuol dire essenzialmente se sono in grado anche loro di provare rimorso, di fare i conti con le proprie azioni e provare una qualche forma di dispiacere, di pentimento, dettati da una coscienza interiore. uccidere a sangue freddo, uccidere a sangue freddo una persona considerata amica, e poi continuare a vivere come nulla fosse. per loro scorsese magari non immagina l'inferno ultraterreno, ma sicuramente immagina l'inferno molto terreno delle figlie perdute e mai ritrovate, del cancro alla prostata, delle residenze per anziani, dell'oblio della storia, dell'ictus e della demenza senile. in fondo alla fine di goodfellas, henry sotto sotto se la rideva ancora perché sì ora era diventato anche lui uno stronzo qualunque, ma prima se l'era goduta un sacco, non faceva mai la coda, non chiedeva mai il permesso e spendeva quello che voleva senza rendere conto a nessuno. i personaggi di the irishman invece sembrano aver vissuto nel limbo della solitudine e della vecchiaia per tutta la vita. la visione di scorsese è diventata ormai cupissima e segnata da un pessimismo religioso totale: la vita nel peccato non porta alcuna gioia, né redenzione. è come se scorsese si fosse pentito di aver anche solo dato l'idea di aver glamourizzato in passato la vita e le gesta di queste persone

è un film molto complesso, molto stratificato - e non potrebbe essere altrimenti vista la durata monstre - che a mio giudizio funziona meglio come racconto morale ed esistenziale piuttosto che come racconto storico, sociale e politico - se così si può definire - alla ellroy di american tabloid, che pure vuole essere per il modo in cui mescola finzione e storia soprattutto nella prima metà di film. ma la demitizzazione dei kennedy, degli anni 50 e 60 della storia americana, sanno ormai di già visto e su questo fronte il film è debole. ho come l'impressione che con personaggi inventati e scenari fittizi, avrebbe funzionato molto meglio, ma resta una mia idea. in fondo non ha il coraggio (di ellroy, ma anche di stone) di dire chiaramente chi ha voluto l'omicidio di kennedy. ma qualcuno potrebbe dirmi che non è questo il focus del film e allora torniamo al punto che tutta la cornice da period potevamo farne a meno e che spesso funziona come distrazione e basta

sugli attori: monumentali. è anche il loro requiem. lo avete già scritto, ma è difficile pensare che alla loro età li vedremo ancora in ruoli come questi. è bello vedere come i loro stili identificativi non siano cambiati: pacino è pacino, è energia pura, è shakespeare sotto l'effetto della coca di tony montana; de niro è asciutto, costantemente sotto le righe, quasi nella sua confort zone, ma poi nell'ultima parte del film torna a delle vette irraggiungibili per chiunque confermandosi il più grande attore americano vivente nonostante gli ultimi decenni trascorsi a scorreggiare nella telecamera. poi c'è pesci, quasi sfigurato dalle rughe che solcano il suo volto, che interpreta bufalino come un rettile dalla freddezza omicida, nascosto dietro a degli occhiali oversize o mentre solleva una tazzina di caffè o un bicchiere di vino: la spaventosa normalità della violenza e la totale assenza di ogni emozione umana

un film di 3 ore e mezza meritava un post di altrettanta lunghezza
  • 13

#63 paloz

    Poo-tee-weet?

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 25062 Messaggi:

Inviato 30 novembre 2019 - 12:49

ma oltre a tutto questo, il film mi è sembrato anche un monito. da cattolico è sempre interessato alla riflessione su cosa significhi fare il male all'altro e quali conseguenze patire da ciò. il film dice chiaramente che perseguire una vita votata alla violenza porta alla solitudine e alla perdita di tutti gli affetti più cari. morire non è bello per nessuno, ma morire da soli è anche peggio.

 

 

Come tipo tutti i suoi film su gangster e criminalità.

Io, signori miei, l'ho trovato insostenibile e non ho trovato tanto in forma nemmeno i giganti messi in gioco. Mi stupisco molto di questa ricezione così positiva e non cerco polemica, ma per quanto mi riguarda è il peggior Scorsese che io ricordi.


  • 1

esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#64 cinemaniaco

    FЯEAK ON A LEASH

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3916 Messaggi:

Inviato 30 novembre 2019 - 15:57

non cerco polemica, ma per quanto mi riguarda è il peggior Scorsese che io ricordi.


come fai a non cercare polemica se scrivi una enormità del genere (difficilmente giustificabile anche tramite la posizione relativistica più radicale)?
  • 4

#65 paloz

    Poo-tee-weet?

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 25062 Messaggi:

Inviato 30 novembre 2019 - 16:07

 

non cerco polemica, ma per quanto mi riguarda è il peggior Scorsese che io ricordi.


come fai a non cercare polemica se scrivi una enormità del genere (difficilmente giustificabile anche tramite la posizione relativistica più radicale)?

 

 

 

Dimenticavo Hugo Cabret. Per il resto di suoi film ne ho visti 22 e questo è senz'altro il più debole e "stanco" di tutti i suoi gangster movies. Ho detestato il ringiovanimento posticcio degli attori, anzitutto, c'è poca azione e le riprese sono molto statiche rispetto ai suoi standard. Mi è parsa una kermesse di maschere di cera, e il fatto che siano stati coinvolti tutti i più grandi attori della sua carriera costituisce soltanto un'aggravante, perché meritavano un ultimo (?) affresco molto più intenso di questo.

Nessuno vi impedirà di godervi questo film, io però sono rimasto assai deluso.


  • 0

esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#66 George Kaplan

    Giraghiere a tradimento

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1378 Messaggi:

Inviato 30 novembre 2019 - 16:43

Del ringiovanimento posticcio si è già detto: hanno tutti l'aspetto di salme deambulanti sin da "giovani". Che sia un effetto voluto o meno, è coerente con l'atmosfera mortuaria che abbraccia l'intero film e precipita sin da subito lo spettatore in un disagio che si accumula con progressione ineluttabile. E' il più stanco dei suoi gangster movie perché non è un gangster movie (Tom dixit), per la stessa ragione c'è poca azione. Sulla questione delle riprese statiche, be', mi ripeterò, ma visto il punto di arrivo, vista l'inesorabilità con cui procede questa tremenda processione di morti non vedo come avrebbe potuto essere diverso - curiosa (ma neanche troppo) l'analogia con la secchezza di First Reformed. E' un film asciuttissimo a dispetto della durata. Per me un incredibile capolavoro di un autore che nelle ultime prove mi aveva dato l'impressione di una certa stanchezza.

Ho avuto la fortuna, per motivi vari, di vederlo più volte al cinema e ogni volta l'ultima inquadratura era quasi insostenibile.


  • 7

#67 paloz

    Poo-tee-weet?

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 25062 Messaggi:

Inviato 30 novembre 2019 - 18:55

hanno tutti l'aspetto di salme deambulanti sin da "giovani". Che sia un effetto voluto o meno, è coerente con l'atmosfera mortuaria che abbraccia l'intero film

 

 

Sarà, a me suona come una giustificazione dovuta, perché in fondo è pur sempre Scorsese. Non è che gli attori ringiovaniti digitalmente sembrano comunque vecchi zombi per scelta, è un effetto venuto male e bon. Mica è Roy Andersson, che invece ai cadaveri ambulanti - in ottica palesemente espressionista - ci ha dedicato una filmografia. Morte, irredentismo, vendetta sì, ci sono sempre stati in Scorsese, ma qui non ci vedo il lento scorrere verso l'ineluttabile, solo l'incredibile lentezza e bolsaggine di tutti, dal regista agli attori. Strano perché data la partecipazione di Netflix mi aspettavo un prodotto studiatamente "ammiccante", cool e ipercinetico come The Wolf of Wall Street: facile che l'obiettivo di fondo fosse quello che dici tu come gli altri, ma a me pare ne sia uscito solo un dramma slavato, senza sussulti d'animo e quindi sostanzialmente noioso - di finali come quello se ne è visti a decine, tra parentesi.


  • 2

esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#68 blackwater

    Scaruffiano

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 16112 Messaggi:

Inviato 01 dicembre 2019 - 01:03

Minchiaaa senza sussulti d'anima?!?!

 

Ti faccio chiamare da Gigi Buffon?

 

(Attendevi una roba ammiccante, energetica, ma qui siamo ai saluti finali e raramente sono saltellanti e baldanzosi)


  • 0

... sei solo chiacchiere e Baraghini 

 


#69 lazlotoz

    Enciclopedista

  • Moderators
  • 6739 Messaggi:

Inviato 01 dicembre 2019 - 09:15

 di finali come quello se ne è visti a decine, tra parentesi.

 

 

Capisco benissimo che possa non averti smosso nulla. Ma questa affermazione me la devi spiegare.

Tipo a decine nella storia del cinema? o negli ultimi anni?


  • 0

#70 paloz

    Poo-tee-weet?

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 25062 Messaggi:

Inviato 01 dicembre 2019 - 10:27

 

 di finali come quello se ne è visti a decine, tra parentesi.

 

 

Capisco benissimo che possa non averti smosso nulla. Ma questa affermazione me la devi spiegare.

Tipo a decine nella storia del cinema? o negli ultimi anni?

 

 

In generale, quel tipo di finale con frase alla Carver che dice e non dice - la porta socchiusa, per l'appunto. Non l'ho trovata così lirica e strappacuore, però oh, magari era l'effetto delle interminabili 3 ore prima che me l'ha depotenziata...


  • 0

esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#71 pooneil

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 6106 Messaggi:

Inviato 01 dicembre 2019 - 11:31

io sono con paloz, me lo sono visto senza troppo fastidio ma anche senza molto coinvolgimento, in un ambito di svalutazione generale dei film di Scorsese (quando un tempo Taxi Driver era il mio film preferito, quando però la mia cultura cinematografica era un quinto di adesso) specialmente quelli di stampo criminale, e chissà, forse tra qualche anno guarderemo a queste espressioni di TOXIC MASCULINITY come oggi guardiamo ad un The Birth of a Nation.

 

Ma già oggi, le dinamiche tra i personaggi di questo film (e quindi anche di quelli precedenti dello stesso filone) assomigliano più a beghe da scuola media di qualche istituto del centro-sud Italia.

Manca il lato orrorifico della violenza espresso frequentemente in opere più attuali come ad esempio in Only God Forgives di Refn.

 

Per il resto ripeto concetti già espressi da voi; Joe Pesci straordinario e ogni volta che uno di questi adorabili vecchietti si prodigava in qualche gesto atletico vedevo le rotule che partivano.

 

Mi sto comunque trattenendo dall'essere troppo negativo verso l'opera perché Marty mi sta simpatico, se questo fosse stato il film di un Eastwood o di un Coppola...

 

Per quanto riguarda il tema del film, quoto questo vetusto post, che esprime concetti sottolineati anche nella rece di Ondacinema (snodi lineari e consequenziali; immagini esplicite; dialoghi alimentati da un cinismo ai limiti del non senso):

 

Al solito drama buttato dentro random in un mare di incredibilità, solito modo yankee di gestire profondità e complessità.

 

p.s. prima volta che Scorsese dirige Pacino no?

 

Ma c'è Gimme Shelter, si?

 

asd

 

p. p.s. ma quindi De Niro ha ucciso Kennedy???  :o


  • 0

#72 solaris

    Simmetriade.

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 8265 Messaggi:

Inviato 01 dicembre 2019 - 12:13

A me è piaciuto. Non ha il tono epico da dramma romantico di una vita intera à la C'era una volta in America ma, come han già detto molti prima di me, non vuole averla, è davvero demitizzante e rivelatore di mediocrità. Non c'è nulla di sexy (anche nell'amicizia fra Frank e Hoffa, nessun hook da rievocare a posteriori per commuovere con potenza), c'è pochezza, crudezza e declino. Scelte forti di un autore oltre la sicurezza nei propri mezzi.

 

Il deaging fa un lavoro strano, ma lo fa sull'età percepita e non sulla pasta dell'immagine, che rimane sempre credibile. Per questo non mi ha dato alcun fastidio. Molto di più la solita color correction con la pelle arancio, i bluverdi e i marroni... c'è spazio per una fotografia calda e naturale, persino qualche cielo blu asd ma rimane molto fastidiosa e anni luce da ciò che vorrei vedere da un autore del genere, oramai ho perso le speranze, son seguiti da hipsterini schiavi del demonio.


  • 0

#73 William Blake

    Titolista ufficiale

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 17708 Messaggi:

Inviato 01 dicembre 2019 - 13:03

Ho letto davvero che l'espressione della "toxic masculinity" di "Taxi Driver" sarà vista come il razzismo di Griffith? O_o A parte che per la critica americana la toxic masculinity è ormai una categoria ombrello buona per tutte le stagioni e per tutti i generi, così da poter distinguere l'illuminata woke culture, la differenza è evidente: Travis non è un eroe, mentre il KKK sono gli eroi che salvano le povere ragazze dagli scimmieschi neri. Una enormità del genere potrei aspettarmela da un americano ma non di leggerla qui sul forum.
  • 4
Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#74 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 9654 Messaggi:

Inviato 01 dicembre 2019 - 13:10

in un ambito di svalutazione generale dei film di Scorsese (quando un tempo Taxi Driver era il mio film preferito, quando però la mia cultura cinematografica era un quinto di adesso) specialmente quelli di stampo criminale, e chissà, forse tra qualche anno guarderemo a queste espressioni di TOXIC MASCULINITY come oggi guardiamo ad un The Birth of a Nation.
 


Ma siete seri quando scrivete ste robe?
  • 6

#75 pooneil

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 6106 Messaggi:

Inviato 01 dicembre 2019 - 13:13

Ho letto davvero che l'espressione della "toxic masculinity" di "Taxi Driver" sarà vista come il razzismo di Griffith?

 

Mi riferivo ad altri suoi film, quelli di stampo criminale come Goodfellas e Casino.


  • 0

#76 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 9654 Messaggi:

Inviato 01 dicembre 2019 - 13:28

Probabilmente sono le inutili sovrastrutture pseudoprogressiste che vi mandano in cortocircuito la mente, come ai bei tempi quando si giudicavano i film da un'ottica marxista, ma mi sembra che in questi giudizi ci sia proprio una grossa difficoltà di base a capire il testo, che si tratti di Taxi Driver o di Goodfellas poco cambia.
Desolante direi.
  • 5

#77 piersa

    Megalo-Man

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 20498 Messaggi:
  • Location14-16 Fabrizi Nicola e Aldo

Inviato 01 dicembre 2019 - 16:01

Probabilmente sono le inutili sovrastrutture pseudoprogressiste che vi mandano in cortocircuito la mente, come ai bei tempi quando si giudicavano i film da un'ottica marxista, ma mi sembra che in questi giudizi ci sia proprio una grossa difficoltà di base a capire il testo, che si tratti di Taxi Driver o di Goodfellas poco cambia.
Desolante direi.

 

Sì, houston, abbiamo un problema..


  • 0

#78 lazlotoz

    Enciclopedista

  • Moderators
  • 6739 Messaggi:

Inviato 01 dicembre 2019 - 16:13

 

 

 di finali come quello se ne è visti a decine, tra parentesi.

 

 

Capisco benissimo che possa non averti smosso nulla. Ma questa affermazione me la devi spiegare.

Tipo a decine nella storia del cinema? o negli ultimi anni?

 

 

In generale, quel tipo di finale con frase alla Carver che dice e non dice - la porta socchiusa, per l'appunto. Non l'ho trovata così lirica e strappacuore, però oh, magari era l'effetto delle interminabili 3 ore prima che me l'ha depotenziata...

 

 

Più che leggittimo, evidentemente il film non ti ha preso. Dagli tempo.

Però fatico a pensare alle decine di finali di cui parli.

 

A me della frase alla Carver non mi interessa, infatti manco ricordo cosa dice di preciso. È proprio quell'immagine, la porta socchiusa: un manifesto a tutti gli effetti. Che piaccia o meno. 

 

 

 

Invece delle "riflessioni" di Toxic Masculinity forse è meglio lasciar perdere. Se pure Scorsese deve entrare in quel frullatore lì, è evidente che i metodi di analisi son davvero sbilenchi in partenza.  


  • 0

#79 George Kaplan

    Giraghiere a tradimento

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1378 Messaggi:

Inviato 01 dicembre 2019 - 17:02

Ok, però un finale è anche come ci si arriva. E la potenza di quello di The Irishman è l'essere così com'è appunto dopo quelle tre ore micidiali (in positivo, beninteso). Confesso di non ricordare nemmeno io cosa dica, però mi ricordo chiaramente lo stacco porta socchiusa/inquadratura dal basso/porta socchiusa. Francamente film che mi abbiano dato così intensamente la percezione della fine, della desolazione, della perdita di tutto - tenuto conto, ripeto, di chi quel personaggio/attore è e cosa ha fatto - non ne ricordo molti.

Torno un attimo sul ringiovanimento: il punto è che vedendo il film quell'effetto non m'è parso fuori luogo, semplicemente ho avvertito un disagio che a posteriori si è perfettamente inquadrato nel contesto dell'opera. Poi, può essere che gli sia venuto male l'effetto e per caso questo fatto si sia integrato (bene, per me) con il resto del film. In definitiva mi pare davvero una cosa irrilevante, un po' come quando si facevano le pulci agli errori di montaggio della Schoonmaker in The Wolf... La questione è che si tratta di elementi che così come, se voluti, non migliorerebbero un film debole, di certo non compromettono, pur eventualmente casuali, un grande film - grande, secondo me, per le ragioni già dette.


  • 2

#80 blackwater

    Scaruffiano

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 16112 Messaggi:

Inviato 01 dicembre 2019 - 17:56

Dalle ultime critiche lette sui social, sorge un'altra questione: non pochi approcciano il film come se fosse il "solito" racconto mafioso e non cambiano idea. E la durata facilita la polemica. Quindi: argomento trito e ritrito. E in più, eccessivamente lungo. Lode a Netflix per il finanziamento, ma la prima visione dovrebbe essere solo al cinema


  • 0

... sei solo chiacchiere e Baraghini 

 


#81 lazlotoz

    Enciclopedista

  • Moderators
  • 6739 Messaggi:

Inviato 01 dicembre 2019 - 18:11

No no, aspetta che questo film come tanti altri non piacciano o che vengano trattati male da un certo pubblico è un bene cazzo!

Ma quella bella sensazione di far parte di un mondo migliore dove la mettiamo? asd

 

 

(che poi mi sa che in generale è piaciuto molto a tutti quindi la mia è una battuta, vorrei fosse piaciuto solo a me per dire a tutti che non capiscono una mazza*)


  • 1

#82 pooneil

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 6106 Messaggi:

Inviato 01 dicembre 2019 - 19:00

Probabilmente sono le inutili sovrastrutture pseudoprogressiste che vi mandano in cortocircuito la mente, come ai bei tempi quando si giudicavano i film da un'ottica marxista, ma mi sembra che in questi giudizi ci sia proprio una grossa difficoltà di base a capire il testo, che si tratti di Taxi Driver o di Goodfellas poco cambia.
Desolante direi.

 

la mia era un'ipotesi su una possibilità, che non è detto che condivida (forse non avrei dovuto usare la prima persona plurale)


  • 0

#83 Twin アメ

    pendolare pre post attilio lombardo

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 11052 Messaggi:
  • Location1991

Inviato 01 dicembre 2019 - 20:00

come ai bei tempi quando si giudicavano i film da un'ottica marxista, 

 

Ah perché, non si fa più?

Non toccarmi l'ottica marxista :)


  • 3

“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani  - UU)

 


#84 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 9654 Messaggi:

Inviato 01 dicembre 2019 - 20:17

Probabilmente sono le inutili sovrastrutture pseudoprogressiste che vi mandano in cortocircuito la mente, come ai bei tempi quando si giudicavano i film da un'ottica marxista, ma mi sembra che in questi giudizi ci sia proprio una grossa difficoltà di base a capire il testo, che si tratti di Taxi Driver o di Goodfellas poco cambia.
Desolante direi.

 
la mia era un'ipotesi su una possibilità, che non è detto che condivida (forse non avrei dovuto usare la prima persona plurale)

Guarda aldilà della mia idiosincrasia per questi ragionamenti e schematizzazioni potrei ancora capire se sta accusa di toxic masculinity venisse applicata per film come quelli di Clint Eastwood, per fare un esempio alto, o per gli Arma Letale e polizieschi consimili per restare sull'intrattenimento, ma per i gangster movie di Scorsese è così fuori fuoco da risultare ridicola.
Non so come si possa vedere la pur minima condiscendenza del regista per personaggi che si ammazzano di botte, a coltellate, a revolverate e nel cui mondo è normale bastonare selvaggiamente qualcuno e seppellirlo vivo....mi risulta veramente difficile ipotizzare una qualunque società futura in cui si sia perso cosi totalmente la capacità di discernimento da non essere più capaci di valutare correttamente le opere del regista italoamericano.
Anche se devo dire che tra te e Feyman state cercando in tutti i modi di farmi venire dei grossi dubbi in proposito...
  • 0

#85 William Blake

    Titolista ufficiale

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 17708 Messaggi:

Inviato 01 dicembre 2019 - 20:55

Harry, quella società è adesso. Diciamo che il riesame delll canone secondo gli strumenti dei gender studies può pure essere interessante, finché non diventa giudizio assolutista di merito. Come sta diventando ora che quei termini sono traghettati dall'università a quella che è sempre più critica di costume e non critica cinematografica.

Detto ciò, che si parli di Taxi Driver o dei gangster movie scorsesiani il parallelo rimaneva poco azzeccato: il motivo l'ha spiegato Harry, ma lo scriveva anche Paloz. Poi pooneil non lo pensava, amen.
  • 1
Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#86 piersa

    Megalo-Man

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 20498 Messaggi:
  • Location14-16 Fabrizi Nicola e Aldo

Inviato 01 dicembre 2019 - 21:04

Penso a un mio amico-collega (Zimmer sul forum) che ha appena scritto un libro su Peckinpah.

Forse lo arresteranno.


  • 0

#87 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 9654 Messaggi:

Inviato 01 dicembre 2019 - 21:27

Harry, quella società è adesso. Diciamo che il riesame delll canone secondo gli strumenti dei gender studies può pure essere interessante, finché non diventa giudizio assolutista di merito. Come sta diventando ora che quei termini sono traghettati dall'università a quella che è sempre più critica di costume e non critica cinematografica

Spero (mi illudo) che non sia ancora così o che comunque sia una moda passeggera come molte altre prima, così magari in futuro non sarà la presunta toxic masculinity di Scorsese a essere messa all'indice ma l'approccio stupidamente moraleggiante odierno con buona pace di coloro che ci son caduti.

Penso a un mio amico-collega (Zimmer sul forum) che ha appena scritto un libro su Peckinpah.
Forse lo arresteranno.

Ahia
  • 0

#88 pooneil

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 6106 Messaggi:

Inviato 02 dicembre 2019 - 18:53

sono exciting times to be alive, exciting times (cit.), in cui molti paradigmi stanno cambiando, ed è quindi difficile dire cosa riserverà il futuro.

 

per quanto riguarda l'eccesso di revisionismo, potremmo fare un parallelo con la rivoluzione sessuale degli anni '60, compiutasi, semplificando, grazie agli hippy che facevano le orge nel fango.

ora, oggi nessuno di noi fa le orge nel fango abitualmente (credo) ma viviamo comunque in un contesto diverso da quando i rapporti sessuali erano ratificati da un officiante religioso e lo facciamo proprio come conseguenza di quegli atteggiamenti estremi, sempre ultra-semplificando.


  • 1

#89 bluetrain

    Fourth rule is: eat kosher salamis

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 7478 Messaggi:

Inviato 09 dicembre 2019 - 11:50

Boh ragazzi, avete già scritto tutto e bene, non starò a ripetermi (o forse sì asd). Per me forse capolavoro.
 
Incipit smaccatamente scorsesiano* (o, meglio, tipico dello Scorsese gangsteristico di Goodfellas e Casino), che se da un lato ci fa capire che partita si sta giocando (il terzo capitolo della trilogia), dall'altro è uno specchietto per le allodole, attesi la piega sempre più funerea, lugubre e antiepica che prende la narrazione e lo stile via via più statico che prende la messa in scena.
 
I personaggi della trilogia di Scorsese sono sempre stati negativi, ma è fuor di dubbio che se nei primi due capitoli Martinone ne ha in qualche modo celebrato la vitalità e ha cercato di scovare l'eziologia del crimine, pur senza mai compiacere le scelte dei protagonisti (anche se molti hanno erroneamente scambiato la sua messa in scena ipercinetica per uno sdoganamento), qua quella modalità di operare è appena accennata nei primi minuti del film, per lasciare poi spazio alla desolazione totale, alla desaturazione del gangster movie, reso  de facto crepuscolare come mai nessuno aveva fatto, spostando al limite la lancetta del film di genere verso l'universalità di un messaggio ineluttabile (applicabile a tutto il genere umano, non certo solo ai gangster, in merito ai quali si sottolinea per lo più la vita fallimentare o la morte prematura e violenta), non a caso lanciato da un gruppo di ultrasettantenni con l'inevitabile fuoco al culo di falce e mantello (sic).
 
 
* Musiche anni 50/60, montaggio scoppiettante, voce fuori campo che nel ripercorrere gli inizi della storia dell'"Irishman" fa trasparire, se non proprio la joie de vivre di un ventenne, quanto meno la matura e vitale consapevolezza di un 45/50nne.

  • 2

#90 Edgewalker

    The storm is upon us

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 2432 Messaggi:
  • LocationWhere the Iron Crosses Grow

Inviato 10 dicembre 2019 - 14:25

Ragazzi voglio fare quella cosa col pane e col vino[?] che fanno spesso Pesci e De Niro durante il film, solo che non capisco bene di che si tratti, o se esistano qualità e tipologie specifiche necessarie per gli ingredienti. Avete consigli in merito?


  • 0

The core principle of freedom
Is the only notion to obey


#91 pooneil

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 6106 Messaggi:

Inviato 10 dicembre 2019 - 15:01

anche Marcellino pane e vino


  • 0

#92 Twin アメ

    pendolare pre post attilio lombardo

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 11052 Messaggi:
  • Location1991

Inviato 10 dicembre 2019 - 20:05

Ragazzi voglio fare quella cosa col pane e col vino[?] che fanno spesso Pesci e De Niro durante il film, solo che non capisco bene di che si tratti, o se esistano qualità e tipologie specifiche necessarie per gli ingredienti. Avete consigli in merito?

 

ah non è semplicemente pane nel vino? mio papà e mio nonno l'hanno sempre fatto.


  • 0

“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani  - UU)

 


#93 geeno

    Pussy Malanga

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 11847 Messaggi:

Inviato 11 dicembre 2019 - 14:35

Avete visto quella specie di making of con Scorsese, de Niro, Pacino e Joe Pesci che parlano del film attorno a un tavolo? C'è la color correction anche lì <3 <3


  • 1

#94 pooneil

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 6106 Messaggi:

Inviato 11 dicembre 2019 - 14:42

e Joe Pesci con dei baffoni da antologia (non so se aggiunti in digitale)


  • 0

#95 bluetrain

    Fourth rule is: eat kosher salamis

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 7478 Messaggi:

Inviato 11 dicembre 2019 - 15:09

Anche il capello medio-lungo e verosimilmente unto di De Niro ha il suo bel perché.


  • 0

#96 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 9654 Messaggi:

Inviato 11 dicembre 2019 - 15:29

Eppure quando parla lui si zittiscono ancora tutti

 

 

Notevole comunque come nel film riesca a essere fisicamente minaccioso, con quell'andatura scimmiesca e sgraziata, mentre qui sembra invece un vecchietto minuto e fragile asd


  • 0

#97 tiresia

    Sue Ellen

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 4571 Messaggi:

Inviato 23 dicembre 2019 - 11:54

direi Joe Pesci. E' davvero gigantesco in questo film, misurato e onnipresente come un'ombra, pietrificato in un ruolo da gran mogul che incarna in maniera sublime. D’altronde Hoffa lo definisce il rabbino di Frank, avrebbe dovuto capire da questo che un rabbino non si tradisce, c’è in campo la questione della fede, non vi é scelta.

La cosa che mi ha colpito è come Scorsese descrive l’efficacia “naturale” del mestiere da Killer di Frank, una linea continua fra violenza istituzionalizzata (la guerra, la guerra giusta per altro, e l’esercito ti insegnano ad essere il killer perfetto) e violenza criminale.
  • 0

#98 Spiritchaser

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3177 Messaggi:

Inviato 01 gennaio 2020 - 17:45


  • 0

#99 Wattimo Fuggente

    chi semina vento raccoglie scureggia

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1313 Messaggi:

Inviato 06 gennaio 2020 - 19:03

vesto ieri. che classe


  • 0




0 utente(i) stanno leggendo questa discussione

0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi