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Roadburn 2019


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#1 heavydrum

    sadness will prevail

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Inviato 16 aprile 2019 - 14:07

Volevo condividere qualche mia impressione sull’edizione appena terminata del Roadburn. 

Due parole in generale sull’edizione: rispetto al passato ho trovato meno musica “viva” e un po’ troppa roba “museale”, un po’ troppe band generiche e, purtroppo, anche della roba veramente brutta. Non granché il nuovo palco della Koepelhall mentre assolutamente grandiosa l’idea dello Skatepark dove si svolgevano concerti segreti annunciati poche ore prima su un piccolo palco con ampli tirati a cannone e la gente praticamente sul palco. 

 

Vincitori per me sono stati Lingua Ignota, Sumac e Daughters, seguiti a ruota da The End (Mats Gustafsson) e Grails. Kristin Hayter (Lingua Ignota) alla Green Room praticamente non l’ho vista (era in mezzo al pubblico) ma quello che ho sentito mi è piaciuto così tanto che quando poi ha annunciato un live allo Skatepark sono letteralmente corso: strepitosa, per quanto molto intellettuale riesce ad essere fisica e a mettere a disagio, oltre ad avere un controllo della voce mostruoso.

I Sumac si contendono la palma di suono più pesante del pianeta insieme agli Yob e pochi altri, un macigno nero senza nessuna luce (che personalmente preferisco di gran lunga agli Isis); i Daughters sono un gruppo pazzesco, abrasivi e violenti ma controllati e quasi clinici, con un frontman che pur non essendo un cantante sensazionale ha tenuto il palco forse meglio di chiunque altro al festival.

 

Ho trovato i Cave In orrendi e senza alcuna speranza di salvezza, un suono leccato e inutile e delle voci insopportabili ma ancora peggio è andata con gli At The Gates, una caciottata allucinante aperta con la cover di ‘Red’ dei Crimson e con in mezzo un’agghiacciante quanto fuori luogo ‘Koyaanisqatsi’, non sono rimasto per vedersi riempire le sedie per l’orchestra, non ne ho avuto la forza, ero lì per ’Slaughter Of The Soul’, io illuso. Del resto Tompa Lindberg era curatore di un paio di palchi e non ha chiamato nulla di solleticante a parte i fantastici Grails (un viaggio bellissimo). Anche la scelta dei Thou come resident band ha avuto alti e bassi: deludenti il loro set principale e quello con Emma Ruth Rundle ma il concerto allo Skatepark è stato uno dei momenti più alti dell’anno, 50 minuti di cover dei Misfits con tutti a pogare e surfare e fare un gran casino.

 

In generale un po’ deludente rispetto ad alcune edizioni passate che ho visto (2016 su tutte ma anche il 2014 non scherzava, rivoglio i Magma!); rimane comunque il festival con il miglior impianto audio che abbia mai sentito e una scaletta in ogni caso di tutto rispetto.

 

Qualcuno c’era? Ha visto qualcuno di questi (anche da altre parti)?


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