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Neo-Western


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25 replies to this topic

#1 Kerzhakov91

    Born too late

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Inviato 05 febbraio 2019 - 17:46

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POPOLARE

Topic dedicato ai western moderni.
 
Breve storia: i primi western contemporanei di un certo rilievo risalgono a cavallo tra la fine degli anni 40 e i primi anni 50, ma l'impennata il genere l'avrà all'inizio del decennio successivo, raggiungendo poi la completa maturità nei primi anni 70, in parallelo con i western revisionisti (con cui sono strettamente imparentati). Dopodiché, un rapido declino e un lungo oblio. A riaccendere i riflettori sul genere hanno contribuito registi come i fratelli Coen, David Lynch, Quentin Tarantino e Robert Rodríguez, che hanno flirtato in più di un'occasione con quell'immaginario, pur senza realizzare magari neo-western veri e propri (pellicole come "Blood Simple - Sangue facile", "Cuore selvaggio" o "Dal tramonto all'alba" comunque, almeno in parte, per me lo sono). Negli ultimi anni, a sorpresa, grazie soprattutto alla trilogia sulla moderna frontiera americana realizzata da Taylor Sheridan, i neo-western sono tornati timidamente alla ribalta.
 
Ritengo sia superfluo sottolineare quanto sia importante l'ambientazione in questo tipo di pellicole, quindi bando alle ciance, passiamo subito al sodo, citando alcuni dei titoli più significativi. 
 
Direi che i film neo-western si possano suddividere in almeno quattro o cinque filoni, tutti caratterizzati da un profondo pessimismo e dall'umanità dei protagonisti. 
 
- film d'avventura e/o western tradizionali che si svolgono in tempi più moderni;
 
Personaggi chiave: cercatori d'oro, fuorilegge, evasi (o semplici ex galeotti). 
 
Tema ricorrente: l'avidità. 
 
Il tesoro della Sierra Madre (The Treasure of the Sierra Madre) [1948] di John Huston
 
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Giorno maledetto (Bad Day at Black Rock) [1955] di John Sturges
 
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L'ultima riva (The River's Edge) [1957] di Allan Dwan
 
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- film ambientati "ai giorni nostri", parecchi anni dopo la fine del Far West, eppure nulla sembra cambiato da allora: la violenza può esplodere da un momento all'altro, anche per i motivi più futili;
 
Personaggi chiave: sceriffi, ricchi rancheri, delinquenti improvvisati, vigilantes.
 
Tema ricorrente: a causa della stupidità umana, la violenza - che nasce spesso come risposta alla noia - diventa incontrollabile.
 
La caccia (The Chase) [1966] di Arthur Penn
 
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Hell or High Water [2016] di David Mackenzie
 
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- road-movie caratterizzati da una massiccia dose di cinismo, ironia, humour nero e violenza;
 
Personaggi chiave: banditi in fuga, spacciatori, sicari, vendicatori.   
 
Temi ricorrenti: il tentativo di arricchirsi e il desiderio di vendetta.
 
Voglio la testa di Garcia (Bring Me the Head of Alfredo Garcia) [1974] di Sam Peckinpah
 
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Non è un paese per vecchi (No Country for Old Men) [2007] di Joel & Ethan Coen
 
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- film crepuscolari in cui apparentemente succede poco o nulla, i giorni sembrano trascorrere tutti uguali, malinconia e nostalgia si fondono a meraviglia, regnano pessimismo e disillusione
 
Personaggi chiave: cowboy solitari, campioni di rodeo in declino, vagabondi, sbandati, nullafacenti, perdigiorno, loser.
 
Tema ricorrente: il tramonto dei cowboy, soggetti sconfitti che non riescono a trovare un posto nella società, dei residui anacronistici di un mondo che non esiste più. 
 
Il temerario (The Lusty Men) [1952] di Nicholas Ray
 
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Gli spostati (The Misfits) [1961] di John Huston
 
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Solo sotto le stelle (Lonely Are the Brave) [1962] di David Miller
 
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Hud il selvaggio (Hud) [1963] di Martin Ritt
 
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L'ultimo spettacolo (The Last Picture Show) [1971] di Peter Bogdanovich
 
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L'ultimo buscadero (Junior Bonner) [1972] di Sam Peckinpah
 
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Texasville [1990] di Peter Bogdanovich
 
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Ci sarebbe anche il filone - tipicamente anni 70 - anarchico e figlio della controcultura, incentrato sulla critica al consumismo americano e sull'elogio del ritorno alla natura ("Il cavaliere elettrico" di Sydney Pollack forse il film-simbolo), ma non l'ho ancora approfondito a dovere.


  • 16
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#2 bluetrain

    Fourth rule is: eat kosher salamis

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Inviato 05 febbraio 2019 - 18:22

Ricercati: ufficialmente morti (Extreme Prejudice) di Walter Hill, un must assoluto. 

 

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  • 9

#3 Tom

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Inviato 05 febbraio 2019 - 18:59

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POPOLARE

L'ultimo filone ha regalato film da urlo.

I piu' belli nel genere li hai gia citati, direi. Dei 70 aggiungerei...

 

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1970 Un uomo senza scampo (I Walk the Line) di John Frankenehimer. Con Gregory Peck, Tuesday Weld

Sceriffo depresso si innamora e viene fregato da una ragazza. Bellissimo e disperato.

 

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1971 J.W. Coop di Cliff Robertson. Con Cliff Robertson, Geraldine Page, Cristina Ferrare

Quasi un film gemello, per tema e per toni, de L'ultimo Buscadero, con il grande e sottovalutato (almeno da noi, in patria credo fosse apprezzato) Cliff Robertson, davanti e dietro la macchina da presa.

 

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1972 Per una manciata di soldi (Pocket Money) di Stuart Rosenberg. Con Paul Newman, Lee Marvin

Due cowboy troppo buoni e troppo ingenui vengono "modernamente" fottuti da tutti. Agrodolce elegia loser con un'accoppiata attoriale esplosiva.

 

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1975 Scandalo al ranch (Rancho Deluxe) di Frank Perry. Con Jeff Bridges, Sam Waterston, Slim Pickens

Pellicola acidamente divetente e lucidamente satirica, vicina a certe cose di Altman.

 

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1978 Arriva un cavaliere libero e selvaggio (Comes a Horseman) di Alan J. Pakula. Con Jane Fonda, James Caan

L'ultimo grande film di Pakula, che ritrare un west ancora mozzafiato a livello paesaggistico, ma con la tragedia dentro.

 

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1979 Il cavaliere elettrico (The Electric Horseman) di Sydney Pollack. Con Robert Redford, Jane Fonda, John Saxon

Sospeso tra dramma, commedia, on the road, anche Pollack chiudeva la sua stagione migliore parlando di cowboy tristi. Un film che chissa' perche' adoravo da bambino, pur privo com'e' di vera azione.

 

 

Nei 90 ci fu il filone sulle riserve indiane e gli indiani moderni, ovviamente disperatissimi

 

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1991 Lupo solitario (The Indian Runner) di Sean Penn. Con Viggo Mortensen, David Morse. Charles Bronson, Dennis Hopper

 

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1992 Cuore di tuono (Thunderheart) di Michael Apted. Con Val Kilmer, Sam Shepard, Graham Greene

 

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1996 Verso il sole (The Sunchaser) di Michael Cimino. Con Woody Harrelson, Jon Seda, Anne Bancroft

 

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1997 Il coraggioso (The Brave) di Johnny Depp. Con Johnny Depp, Marlon Brando

 

E poi c'e' sto capolavorone qua...

 

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2005 Le tre sepolture (The Three Burials of Melquiades Estrada) di Tommy Lee Jones. Con Tommy Lee Jones, Barry Pepper


  • 10

#4 Kerzhakov91

    Born too late

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Inviato 06 febbraio 2019 - 16:50

Consigli preziosissimi, mi stuzzicano soprattutto "Un uomo senza scampo" e "Arriva un cavaliere libero e selvaggio". 

 

 

 

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1979 Il cavaliere elettrico (The Electric Horseman) di Sydney Pollack. Con Robert Redford, Jane Fonda, John Saxon

Sospeso tra dramma, commedia, on the road, anche Pollack chiudeva la sua stagione migliore parlando di cowboy tristi. Un film che chissa' perche' adoravo da bambino, pur privo com'e' di vera azione.

 

Questo peraltro ispirò uno dei personaggi più sfigati (in tutti i sensi asd) della Bonelli, il dimenticatissimo Gil, una sorta di Mister No dei poveri, durato appena 11 numeri. 
 
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#5 bluetrain

    Fourth rule is: eat kosher salamis

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Inviato 06 febbraio 2019 - 18:01

Kerz, hai citato di striscio Taylor Sheridan, per me questo (non solo scritto, ma anche diretto dal nostro) è un filmone e rientra appieno nel genere. Pellicola meravigliosa che richiama, pur prendendo altre traiettorie narrative, le atmosfere dei western crepuscolari e innevati tipo "I compari" di Altman o "Il grande Silenzio" di Corbucci. 

I segreti di Wind River (Wind River, 2017)

 

 

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  • 6

#6 Tom

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Inviato 06 febbraio 2019 - 19:22

Gran film, si'.

Bello anche l'australiano Red Hill, esordio di Patrick Hughes (poi perso a dirigere le peggio puttanate hollywoodiane) che tra l'altro e' un quasi-remake del capolavoro "spaghetti" E Dio disse a Caino, solo visto dal punto di vista opposto.

 

A pensarci il neo-western ai giorni nostri e' faccenda soprattutto televisiva. In questi anni sono uscite una manciata di serie parecchio solide e appassionanti, a mio parere migliori e forse persino piu' "western" delle serie di ambientazione tradizionalmente ottocentesca (che poi me ne vengono in mente giusto due: Hell on Wheels e Godless). Anzi, direi che il tema dell'uomo di legge del profondo "country" americano che perde le coordinate morali del proprio lavoro e' uno dei temi piu' presenti in questi anni 10.

 

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Justified
La mia preferita, che dietro l'aria da noir-western cool tipica di Elmore Leonard e' una serie che parla del peso del passato, del senso dell'amicizia e di solitudine. Come al solito un po' troppe stagioni, anche se ha retto bene, ma il finale e' tra i migliori di sempre.

 

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Longmire

Ottima serie sottovalutata, che come il suo personggio vuole essere classica e fuori moda, anche se il ritmo e' da serie moderna.

 

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Fargo

Beh, alla fine se ci si pensa in tutte e tre le stagioni ci sono uno o piu' sceriffi che devono confrontarsi con una qualche incarnazione del Male.

 

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Banshee

Tanto sono ben scritte le tre sopra citate, tanto questa sembra scritta da un decerebrato con troppo testosterone. Eppure forse per questo la piu' genuina e divertente. Comunque tematicamente rientra perfettamente nel discorso.


  • 0

#7 William Blake

    Titolista ufficiale

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Inviato 06 febbraio 2019 - 19:27

 

A pensarci il neo-western ai giorni nostri e' faccenda soprattutto televisiva. In questi anni sono uscite una manciata di serie parecchie solide e appassionanti, a mio parere migliori e forse persino piu' "western" delle serie di ambientazione tradizionalmente ottocentesca (che poi me ne vengono in mente giusto due: Hell on Wheels e Godless). 

 

 

"Deadwood" è però una delle migliori serie di sempre. Siamo d'accordo su quello?


  • 1
Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#8 Tom

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Inviato 07 febbraio 2019 - 00:57

Si', parlavo di serie 10s.


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#9 Tom

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Inviato 05 marzo 2020 - 16:36

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2017 The Rider Chloé Zhao

Regista cinese gira un film su un giovane cowboy mezzo indiano che dopo un grave incidente si deve abituare all'idea di non poter piu' cavalcare. I non-attori interpretano se stessi e il taglio semi-documentaristico asciuga e fa digerire il desolante panorama sociale di un'America pur orgogliosamente fuori dal tempo, in un Colorado rurale dove l'unico segnale di up-to-date e' che tutti tutti fumano tranquillamente dei gran spinelli. Film doloroso, ma mai piagnone, con una fotografia naturalistica direi toccante in piu' di un momento.


  • 2

#10 Edgewalker

    The storm is upon us

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Inviato 05 marzo 2020 - 16:48

Logan è un neo western?


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#11 Reynard

    No OGM

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Inviato 05 marzo 2020 - 17:24

Kerz, hai citato di striscio Taylor Sheridan, per me questo (non solo scritto, ma anche diretto dal nostro) è un filmone e rientra appieno nel genere. Pellicola meravigliosa che richiama, pur prendendo altre traiettorie narrative, le atmosfere dei western crepuscolari e innevati tipo "I compari" di Altman o "Il grande Silenzio" di Corbucci. 

I segreti di Wind River (Wind River, 2017)

 

 

 

Di recente l'ho visto e concordo col 'filmone'.


  • 2
La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#12 bluetrain

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Inviato 29 marzo 2020 - 13:23

Nel filone neo-western, seppur contaminato da tematiche non proprio tipiche del genere, può rientrare anche Stella solitaria (Lone star) di John Sayles del 1996.

Gigantesco Kris Kristofferson che impersona il vecchio sceriffo bastardo nelle parti ambientate negli anni 50.

 

charlie_wade_01.jpg?w=584&h=237


  • 3

#13 signora di una certa età

    old signorona

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Inviato 10 aprile 2020 - 16:36

tò, vi dedico questa

 


  • 1

In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle


#14 Edgewalker

    The storm is upon us

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Inviato 20 aprile 2020 - 10:00

Rambo: Last Blood, buon neo western, gore tranquillo e bello il build up per la battaglia finale in stile Home Alone. Penso sia addirittura il più bello dopo il primo, per l'ambientazione casalinga in comune e per il finale metafilmico [non cè più nulla per John Rambo nel mondo - non cè più nulla per John Rambo / Stallone al cinema].


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#15 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

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Inviato 21 aprile 2020 - 10:32

Per una manciata di soldi (Pocket Money) 
di Stuart Rosenberg (1972)

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Uno dei pochissimi titoli con Paul Newman che ancora non conoscevo, ma dopo averlo visto capisco perché abbia avuto così poca fortuna.
Film dal ritmo strambo e stralunato, ma in cui quasi niente funziona.
Nonostante la regia di Stuart Rosenberg (che con Newman aveva fatto Nick mano fredda, uno dei suoi ruoli più iconici), la sceneggiatura (addirittura) di Terrence Malick, la fotografia di Laszlo Kowacs, Carole King che scrive appositamente una canzone e due grandi star del tempo come Newman e Lee Marvin, il film è una commedia che non fa mai ridere, un road-movie picaresco piatto e noioso, un western sconclusionato che spreca colpevolmente tutte le location messicane.
Le scene del film danno l’impressione di essere state improvvisate lì per lì senza seguire la sceneggiatura, oppure di essere riprese di raccordo che invece di venire scartate sono state messe nel film, o ancora - come ha scritto un critico - che siano il risultato di un filmino amatoriale in 35 mm girato durante una vacanza in Messico di Newman e Marvin tra una sbronza e l'altra.
Newman è davvero sprecato in un ruolo che non gli addice, quella dello stupido campagnolo, e tra lui e Marvin non nasce mai l’alchimia (come invece c’era con Redford).
Poi magari sono io che non sono riuscito ad entrare nel mood nel film, e invece a qualcuno è piaciuto (mi sa che sono pochi però)...

Movie song: Pocket Money di Carole King

  • 2

#16 bluetrain

    Fourth rule is: eat kosher salamis

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Inviato 21 aprile 2020 - 10:37

Ce l'avevo tra i film da vedere, ma mi hai fatto passare la voglia...  ashd


  • 0

#17 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

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Inviato 23 aprile 2020 - 10:40

Il cavaliere elettrico
di Sydney Pollack (1979)

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Film che fa parte di quel mini-filone prettamente anni settanta di film ambientati nel mondo del rodeo e con protagonisti i moderni cowboys, che in periodo di New Hollywood costituivano la metafora ideale per raccontare un mondo ormai scomparso schiacciato dall’avanzare della società capitalistica.
E’ una pellicola che avevo visto un’unica volta tantissimi anni fa (non mi metto neanche a fare il conto di quanti) ma che ricordavo ancora benissimo (curioso che i film visti tra i 10 e i 20 anni li abbia ancora fissati bene nella memoria, mentre magari di quelli visti il mese scorso non ricordo niente).
Comunque, ricordavo bene le cose sia le cose che mi erano piaciute - il personaggio di Redford, i paesaggi dello Utah, la contrapposizione tra individualismo e società organizzata, la grande scena d’inseguimento tra le macchine della polizia e il cavallo a metà film - che quelle che mi erano piaciute di meno, in pratica la love story con Jane Fonda (Pollack nei suoi film le storie d’amore ce le infilava sempre, anche quando non servivano).
Quello che non ricordavo affatto era la grande colonna di Willie Nelson, che fa anche una parte del film (ed è pure molto bravo).
 
Movie song: My Heroes Have Always Been Cowboys di Willie Nelson


  • 4

#18 geeno

    Pussy Malanga

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Inviato 23 aprile 2020 - 11:05

Già quel fotogramma mi fa venir voglia di guardarlo.


  • 0

#19 signora di una certa età

    old signorona

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Inviato 02 giugno 2020 - 19:51

In tv c'è un western con Ethan Hawke e John Travolta, si intitola Nella valle della violenza, ne sapete niente?
  • 0

In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle


#20 signora di una certa età

    old signorona

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Inviato 02 giugno 2020 - 22:02

Mah, però Ethan Hawke mi è simpatico
  • 0

In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle


#21 Signor Armando

    Groupie

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Inviato 09 giugno 2020 - 11:48

The Chase meraviglia vera.


  • 0

"Tu pensi che la storia abbia le sue eccezioni; invece non ne ha nessuna. Pensi che la razza abbia le sue eccezioni; neanche per sogno.

  Non esiste alcun particolare diritto alla felicità, né esiste un diritto alla sventura. Non esiste tragedia, non esiste genio.

  La tua sicurezza e i tuoi sogni non hanno fondamento. Se su questa terra appare qualcosa di eccezionale, una particolare bellezza o una particolare

  manifestazione del male, la natura lo scova subito e lo estirpa."

 

"Sei benvenuto come una merda dentro una piscina."

 

L'intelligenza di cui ero dotato ha suppurato per mancanza di materia a cui applicarsi e ha preso strade diverse.


#22 Edgewalker

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Inviato 03 ottobre 2020 - 08:49

locandina.jpg

 

Floppino all'uscita, e da allora dimenticato, nonostante il cast e il tema attuale. Ecco forse proprio per via del tema, qualche momento un pò piagnone di troppo, compensato però da delle belle morti violente. Grande Nicholson, grande Keitel ma soprattutto grande Oates, che in quei suoi ultimi anni era diventato uno dei caratteristi militari per eccellenza [Sleeping Dogs, 1941, Stripes, questo The Border e infine Blue Thunder].


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#23 Edgewalker

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Inviato 23 ottobre 2020 - 08:07

 

 

Ritengo sia superfluo sottolineare quanto sia importante l'ambientazione in questo tipo di pellicole

 

Dice l'OP in apertura, però mi chiedevo quanto basti questo o se l'ambientazione deve andare di pari passo con altri stilemi tecnici, contenutistici e narrativi. Non che l'etichettare assolutamente un film come neo western sia questione di vita o di morte, però nonostante il suo essere praticamente coevo dei western classici, non mi pare sia un genere così istituzionalizzato. Faccio qualche esempio

 

- Brokeback Mountain è probabilmente uno dei neo-western più popolari degli ultimi 20 anni, ma tolta l'ambientazione è un film di tutt'altro tipo rispetto a molti citati qui

 

- Convoy, per stessa descrizione di Peckinpah [uno che di western e e neo western belli ne ha girati diciamo] è un western moderno coi camion al posto dei cavalli, quindi neo; è però anche essenzialmente la sua versione di Smokey and the Bandit, che nel filone neo western non credo venga mai messo o menzionato. Ed è un discorso estendibile a molti altri road movie di macchine precedenti e successivi, almeno Vanishing Point ad esempio, o The Hitcher [e sul filone tensione e suspanse, coevo a esso, Near Dark della Bigelow]

 

- sul disimpegnato andante: Il Messicano di Verbinski

 

- Sicario e Soldado [soprattutto Sicario] sono un pò i The Border del loro tempo, ma passano meno per neo western rispetto ad altri anche contemporanei, come gli altri due di Sheridan ad esempio

 

- Tre Manifesti conta?


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#24 Tom

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Inviato 23 ottobre 2020 - 09:06

Western e' quando arbitro fischia.

 

Boh, grosso modo credo che sia un mix di fattori: ci deve essere la risoluzione violenta, lo scontro tra individuo e societa', l'atmosfera rustica da profonda America. Mi rendo conto pero' che un Convoy quei fattori ce li ha tutti, ma non mi viene da considerarlo un neo-western, immagino perche' in quel caso prendono il sopravvento altri generi: la commedia, la satira, l'On the road su ruota.

Anche Tre manifesti, si', a tutti gli effetti e' una rivisitazione moderna di un campionario western, ma alla fine il succo e' appunto quella rivisitazione, che trasforma la materia in qualcosa d'altro, cioe' un dramma civile ben piantato nell'oggi. All'inverso, muovendosi su temi simili, Wind River riesce quasi ad essere un western puro, neanche troppo "neo".

Alla fine credo sia un banale questione di dosaggio di generi. Per quanto simili come tematiche e identici nelle ambientazioni Sicario e Soldado alla fine lasciano in bocca il sapore del noir, The Border quello del western.


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#25 Edgewalker

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Inviato 23 ottobre 2020 - 14:37

Ho capito e globalmente sarei d'accordo, ma con dei però che in ogni caso non credo siano mutualmente esclusivi:

 

- il sapore noir: mi sembra che molti neo western, soprattutto "recenti", lo abbiano. Di fatto vengono più spesso presentati come neo-noir che neo-western. Esempio facile, i Coen, ma anche i coeniani come Red Rock West

 

- va bene che è il dosaggio di generi / ingredienti a fare la differenza, ma allora mi sembra che il western almeno classico avesse molta più carta bianca rimanendo sempre western classico, visto che c'erano anche commedie, comici, non solo televisivi. Mentre il neo a confronto pare quasi che ha da essere più pessimista [e qui la logica vicinanza più col revisionista che col classico], ma l'ottimo listone di Kerzakhov parte con "Il Tesoro della Sierra Madre" sotto la categoria più vicina ai classici, e che infatti alla fine è neo western giusto per pochi dettagli di ambientazione


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#26 Edgewalker

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Inviato 05 giugno 2021 - 10:07

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Spulciavo la filmografia dei Tangerine Dream e mi sono imbattuto in questo Flashpoint. Da un lato si percepisce la condanna al girone dei b movie al quale Kristofferson fu condannato dopo Heaven's Gate, dall'altro però, da complottaro sul caso HG/Cimino, dico: se un'industria del genere ha deciso di farne a meno, allora non se lo meritavano e ben venga un b-movie neo western sgangherato ma gustoso nel toccare [o tentare di] anche il thriller tecnologico [la griglia elettronica per mappare il territorio presentata a inizio film] e quello politico [si arriva a tirare in ballo Kennedy persino]. Contributo dei tedeschi magari sotto ai soliti classici ma comunque funzionale, sempre meglio delle musiche non loro nel film. Insomma per tornare a cose già citate un simpatico incrocio tra The Border e Blue Thunder, e infatti penso sarebbe stata la casa ideale proprio di un Oates in qualche particina, magari al posto del comunque ottimo Kurtwood Smith


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