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Il Gotico Sudista


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63 replies to this topic

#51 Kerzhakov91

    Born too late

  • Redattore OndaRock
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  • LocationSan Pietroburgo, Russia

Inviato 27 marzo 2019 - 11:31

Segnalo due film "minori" di due grandi registi profondamente americani: Anthony Mann e Walter Hill.
 
 
Il piccolo campo (God's Little Acre) [1958] di Anthony Mann
 
Con Robert Ryan, Aldo Ray, Tina Louise, Jack Lord, Fay Spain, Buddy Hackett, Vic Morrow.
 
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Si svolge durante gli anni della Grande Depressione e contiene tutti, ma proprio tutti, gli ingredienti che ci si aspetta di trovare in una pellicola ambientata nel Profondo Sud. Difficilmente deluderà i frequentatori di questo thread, intriso com'è di decadenza, miseria, sporcizia, sudore, superstizioni (fantastica quella sull'albino! asd), morbosità, sesso, religione... È ricordato principalmente (ed è inevitabile che sia così) per la bellezza esplosiva di Tina Louise, qui al debutto cinematografico, protagonista di una scena in particolare davvero osé per l'epoca, misteriosamente scampata alla censura, con le sue tette che sembrano sul punto di esplodere... 

Spoiler
 
Ma degne di nota sono anche la splendida fotografia in bianco e nero e la grande interpretazione di Robert Ryan (per me uno degli attori più dotati e carismatici della sua generazione). Un film folle e delirante, sicuramente imperfetto, ma tremendamente affascinante. Da riscoprire, insomma.

 
 
Mississippi Adventure (Crossroads) [1986] di Walter Hill
 
Con Ralph Macchio, Joe Seneca, Jami Gertz, Joe Morton, Robert Judd, Steve Vai.
 
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Non male, ma avrebbe potuto essere migliore visto l'interessante spunto di partenza (un viaggio nel Mississippi alla ricerca della canzone perduta di Robert Johnson). Peccato per il discutibile finale trash - con tanto di duello riccardone fra il giovane bluesman e... Steve Vai  ashd - e per la presenza di Ralph Macchio e Jami Gertz, due tra gli attori più cani del decennio Ottanta. Suggestive, invece, le scene in flashback. Curiosità: ha ispirato, almeno in parte, una bella storia scritta da Mauro Boselli per Dampyr: "Delta Blues".

  • 5
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#52 Tom

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Inviato 27 marzo 2019 - 12:15

"Il piccolo campo" di Mann mi ricorda un altro titolo molto interessante rientrante, credo, nel topic: "The Red House" di Delmer Daves.

 

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  • 3

#53 Kerzhakov91

    Born too late

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Inviato 27 marzo 2019 - 12:23

Visto pure quello qualche mese fa, molto bello. Ha quelle atmosfere oniriche da racconto di formazione fiabesco che lo avvicinano a "La morte corre sul fiume". 


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#54 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 27 marzo 2019 - 14:41

In realtà sono molti i film sudisti di Walter Hill, dal folgorante esordio Hard Times, con la fantastica accoppiata Bronson/Coburn a Southern Confort sino a Johhny Handsome.
Tutta roba tra il notevole e il capolavoro.
  • 1

#55 bluetrain

    Fourth rule is: eat kosher salamis

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Inviato 27 marzo 2019 - 17:42

Crossroads di Hill per me è un cult assoluto. Da ragazzo lo vidi a palla di fuoco, quale alternativa delta blues a Karate Kid.

E ovviamente la  sfida finale tra il diabolico Steve Vai e il nostro è altrettanto cult e per nulla discutibile, non scherziamo.

Non sarà uno dei film oggettivamente migliori di Walterone, ma per me a livello affettivo vale un Southern comfort o un The Warriors.

L'ho già anche propinato ai miei figli, devo dire con insperato successo.


  • 0

#56 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 28 marzo 2019 - 10:42

 

Segnalo due film "minori" di due grandi registi profondamente americani: Anthony Mann e Walter Hill.
 
 
Il piccolo campo (God's Little Acre) [1958] di Anthony Mann
 
Con Robert Ryan, Aldo Ray, Tina Louise, Jack Lord, Fay Spain, Buddy Hackett, Vic Morrow.
 

 
Si svolge durante gli anni della Grande Depressione e contiene tutti, ma proprio tutti, gli ingredienti che ci si aspetta di trovare in una pellicola ambientata nel Profondo Sud. Difficilmente deluderà i frequentatori di questo thread, intriso com'è di decadenza, miseria, sporcizia, sudore, superstizioni (fantastica quella sull'albino! asd), morbosità, sesso, religione... È ricordato principalmente (ed è inevitabile che sia così) per la bellezza esplosiva di Tina Louise, qui al debutto cinematografico, protagonista di una scena in particolare davvero osé per l'epoca, misteriosamente scampata alla censura, con le sue tette che sembrano sul punto di esplodere... 

Spoiler
 
Ma degne di nota sono anche la splendida fotografia in bianco e nero e la grande interpretazione di Robert Ryan (per me uno degli attori più dotati e carismatici della sua generazione). Un film folle e delirante, sicuramente imperfetto, ma tremendamente affascinante. Da riscoprire, insomma.

 

 

Sempre tratto da Erskine Caldwell da non dimenticare nemmeno La Via del Tabacco di John Ford, film virato più sulla commedia e spurgato degli elementi più scabrosi del romanzo(in Italia usci comunque 8 anni dopo con 14 minuti di tagli) ma con una stupenda Gene Tierney.

 

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#57 Spiritchaser

    Classic Rocker

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Inviato 18 luglio 2022 - 13:14

Riesumo solo per segnalare un film quintessenzialmente southern gothic: Eve's Bayou di Kasi Lemmons, un dramma di formazione imbevuto di folklore, vudù, pulsioni edipiche e atmosfere irreali.

 

Eves-Bayou50.png

 

Eve%E2%80%99s-Bayou-LA-Still.jpg

 

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#58 dick laurent

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Inviato 26 ottobre 2022 - 13:21

Ganja & Hess (Bill Gunn, 1973)

 

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ganja1.jpg

 

Nonostante non sia propriamente "sudista", questo è un film che per me rientra tranquillamente nel genere.Titolo per molti versi atipico, doveva essere un film di blaxploitation di vampiri per sfruttare il successo commerciale di Blacula (che non ho visto), finisce per essere un'opera dove si mescolano incubi occultisti e cristianesimo dai tratti sperimentali, dove la trama conta relativamente ed è il trionfo dell'atmosfera torrida, febbrile e allucinata come pochi altri film che ricordo, anche aiutata da una notevole fotografia sgranata e una colonna sonora ossessiva.

Forse non un capolavoro, i difetti ci sono, ma avercene. 


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dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine


#59 Tom

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Inviato 26 ottobre 2022 - 16:05

Mai sentito, sembrerebbe una bomba.

Interessante la figura di questo Bill Gunn.


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#60 Tom

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Inviato 13 febbraio 2023 - 13:11

Ganja & Hess (Bill Gunn, 1973)

 

Nonostante non sia propriamente "sudista", questo è un film che per me rientra tranquillamente nel genere.Titolo per molti versi atipico, doveva essere un film di blaxploitation di vampiri per sfruttare il successo commerciale di Blacula (che non ho visto), finisce per essere un'opera dove si mescolano incubi occultisti e cristianesimo dai tratti sperimentali, dove la trama conta relativamente ed è il trionfo dell'atmosfera torrida, febbrile e allucinata come pochi altri film che ricordo, anche aiutata da una notevole fotografia sgranata e una colonna sonora ossessiva.

Forse non un capolavoro, i difetti ci sono, ma avercene. 

 

Film fotonico. Incredibile non goda di un solido culto (almeno da noi) e non venga regolarmente citato tra i classici dell'horror anni 70, anche se e' sicuramente un prodotto poco inquadrabile. Di exploitation ha solo le tante scene di sesso (almeno un paio delle quali non simulate, occhio e croce), comunque bellissime e molto erotiche, per il resto e' uno dei film piu' riuscitamente "cerimoniali" che abbia mai visto. Sospetto piu' di un un'influenza sul Romero di Martin e l'Alan Parker di Angel Heart. Da sturbo la fotografia sgranatissima, praticamente ogni inquadratura potrebbe essere estrapolata e diventare una la cover di un qualche fighissimo e esoterico disco jazz o soul.
 


  • 1

#61 dick laurent

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Inviato 13 febbraio 2023 - 23:35

Eh mi sa che in parte il fatto che sia poco noto dipenda proprio dal fatto del non essere facilmente incasellabile e per il mescolare un genere commerciale con il film d'autore. Mi sa comunque che io invece mi dovrò recuperare Martin* che non ho visto.

 

 

*per un momento ho pensato fosse Patrick, l'horror australiano.


  • 0

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#62 ucca

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Inviato 14 febbraio 2023 - 08:59

Ganja & Hess (Bill Gunn, 1973)

 

ghess.jpg

ganja1.jpg

 

Nonostante non sia propriamente "sudista", questo è un film che per me rientra tranquillamente nel genere.Titolo per molti versi atipico, doveva essere un film di blaxploitation di vampiri per sfruttare il successo commerciale di Blacula (che non ho visto), finisce per essere un'opera dove si mescolano incubi occultisti e cristianesimo dai tratti sperimentali, dove la trama conta relativamente ed è il trionfo dell'atmosfera torrida, febbrile e allucinata come pochi altri film che ricordo, anche aiutata da una notevole fotografia sgranata e una colonna sonora ossessiva.

Forse non un capolavoro, i difetti ci sono, ma avercene. 

 

lo recupero subito, trovato su archivio libero tra l'altro (quindi posso anche saccheggiarlo)


  • 0

www.crm-music.com

 

Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.


#63 kristofferson

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Inviato 14 febbraio 2023 - 12:07

Eh mi sa che in parte il fatto che sia poco noto dipenda proprio dal fatto del non essere facilmente incasellabile e per il mescolare un genere commerciale con il film d'autore.


è poco noto perché per 40 anni è stato un film-fantasma: venne programmato per 3 sere in unico cinema di New York e poi immediatamente tolto dal cartellone. Il produttore ne assemblò una versione tagliata e rimontata per cercare di renderlo più commerciale, ma con nessun successo. La versione originale si è vista solo nel 2012 grazie al BR della Kino Lorber e all’interessamento di registi come Martin Scorsese e Spike Lee, che nel 2014 ne ha pure fatto un remake (Da Sweet Blood of Jesus).


  • 1

#64 Tom

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Inviato 14 febbraio 2023 - 12:41

Spike Lee, che nel 2014 ne ha pure fatto un remake (Da Sweet Blood of Jesus).

 

Madonna e' vero, neanche mi e' venuto in mente, probabilmente mi ci sono abbioccato su e neanche l'avevo finito. Una roba patinatissima e hipster, che sta all'originale come il The Beguiled della Coppola sta a quello di Siegel.


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