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Philip K. Dick


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40 replies to this topic

#1 Duck

    Professionista della malafede

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Inviato 07 ottobre 2017 - 17:45

*
POPOLARE

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Visto che c'è il seguito di Blade Runner (io di cinema non capisco niente, sfrutto solo l'occasione in modo bieco), magari a qualcuno vien voglia di leggersi Dick o di discuterne, come si fa ogni tanto anche nella nostra tana di cosa state leggendo.

 

Prima di entrare nella mastodontica produzione, qualche punto sulla vita per inquadrare il personaggio:

- diversi matrimoni, alcuni con donne normali, altri (specialmente uno) con donne molto meno normali;

- tantissima paranoia e complotti: Nixon, i servizi segreti, i gruppi cristiani segreti, i satelliti e i messaggi in codice;

- comunità hippy e sbandati vari, ma pochissima droga;

- in compenso, tanti psicofarmaci, finirà anche in un centro di recupero;

- qualche ambizione (sostenuta dalla seconda moglie) di diventare scrittore serio;

- ha avuto un'esperienza mistica che, a quanto pare, gli ha permesso di scoprire la malattia del suo terzo figlio e di salvarlo;

- dopo di quello, una vita a scrivere e analizzare quanto successo;

- è morto nel 1982, a 54 anni.

 

A me non piace parlare troppo di influenza nè in musica nè qua, ci saranno sicuramente altri più competenti e appassionati di me sulla fantascienza pre-post-PhilipDick (e anche Attilio Lombardo). Ormai penso che comunque faccia parte, anche grazie alle numerose trasposizioni per il cinema di romanzi e racconti, dell'immaginario collettivo. Non a caso, siamo ancora dietro con Blade Runner.

 

Piuttosto, qualcosa sulla produzione:

- 44 (!) romanzi, di cui 7-8 di letteratura seria, senza quindi alieni, robot e tanti simpatici mezzi fantascientifici. Di questi tentativi (non troppo fruttuosi economicamente) io non ne ho letti molti, ma Confessioni di un artista di merda, che è un po' al limite col resto della sua produzione, è uno dei miei preferiti;

- un'ottantina di racconti, alcuni con trame che saranno poi riprese e allargate, disponibili in 4 volumi. Io preferisco quelli del periodo centrale, tra metà '50 e inizio '60;

- alcuni lavori molto famosi: Ma gli androidi sognano pecore elettriche?(Blade Runner insomma, con un po' di misticismo in più), La svastica sul sole (i nazisti hanno vinto la guerra), Ubik (un delirio, fate prima voi a leggerlo che io a spiegarvelo), Un oscuro scrutare (un infiltrato in un gruppo di tossici perde progressivamente la sua identità);

- altri riconosciuti ma un po' meno famosi, come Le tre stimmate di Palmer Eldritch (le droghe, l'universo e tutto quanto), Noi marziani (le colonie su Marte, l'autismo e tutto quanto), la trilogia di VALIS (la religione cristiana, l'anima e tutto quanto);

- alcuni temi: l'intelligenza articiale, l'identità e l'empatia, le droghe e la percezione della realtà, qualche guizzo sui mondi post-apocalittici ma poca roba (soprattutto Tempo fuori di sesto), le vere verità e gli strani personaggi che la partecipiscono (La penultima verità), qualche alieno ogni tanto, o innocuo o pericoloso oltre ogni limite.

- con una produzione così vasta, tanti romanzi minori e racconti dimenticabili, ma fa parte del mondo di Dick e forse pure del suo fascino. Qualcosa di veramente brutto non l'ho mai trovato, salvo forse qualche racconto delle origini, anche se non ho letto proprio tutto.


  • 23

«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico. 

consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto

Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.


#2 thom

    The infrared insert of memory encouragement immersion

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Inviato 07 ottobre 2017 - 19:07

il mio contributo fondamentale: ho appena finito Ubik e guardate il mattacchione che ne ha fatto la prefazione

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  • 2

#3 pooneil

    Enciclopedista

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Inviato 08 ottobre 2017 - 06:44

Beh un grandissimo scrittore caratterizzato da una creatività fulminante, come dimostra il saccheggio che ne fece il cinema. Forse le sue intuizioni, sebbene ben sviluppate, non sempre sono però supportate da finali degni delle stesse.

Per quanto riguarda la biografia, io sapevo che si faceva di brutto, non per svago ma per poter mantenere i suoi ritmi folli di scrittura, necessari poiché le royalties gli servivano per pagare gli alimenti alle ex-mogli.

Al momento mi sovvengono solo suoi tre romanzi tra quelli che ho letto (credevo di averne letti di più sinceramente): Androidi, Svastica e Valis.

Il secondo non mi piacque molto, e infatti tranne l'introduzione dei personaggi e del contesto non mi ricordo nulla dello svolgimento.

Valis mi piacque moltissimo, ma il non aver proseguito con i restanti due libri della trilogia fa di me un poserone.

Androidi vabbe' è fantastico per il suo essere in definitiva una riflessione su cosa ci renda umani.


  • 0

#4 Fidelio

    mainstream Star

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Inviato 08 ottobre 2017 - 09:56

Ma gli androidi sognano pecore elettriche? è il suo capolavoro. La svastica sul sole straconsigliato. Autore di una contemporaneità quasi imbarazzante, fondamentale per chi vuole fare una sana lettura di fantascienza.


  • 1

#5 Guest_Michele Murolo_*

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Inviato 08 ottobre 2017 - 11:29

Ma leggerlo in lingua originale? Qualcuno ci ha provato? Fattibile?


  • 0

#6 William Wilson

    Doppelgänger

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Inviato 08 ottobre 2017 - 11:30

Libro (MGASPC?) ordinato, ma mi sorge una domanda proprio sul titolo: perché sognano e non contano?


  • 0

#7 Duck

    Professionista della malafede

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Inviato 08 ottobre 2017 - 11:34

Dopo 10 pagine lo scopri. E' una di quelle cose che in Blade Runner non hanno trovato spazio.

Per me comunque non è il suo capolavoro, fa parte dei romanzi "di mezzo".


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«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico. 

consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto

Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.


#8 PDeVo

    Classic Rocker

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Inviato 08 ottobre 2017 - 11:37

ho letto solo Scorrete lacrime disse il poliziotto, è un'opera minore quindi?


  • 0

#9 William Wilson

    Doppelgänger

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Inviato 08 ottobre 2017 - 11:39

Ok.


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#10 Feynman

    Homeless

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Inviato 08 ottobre 2017 - 11:42

Ma leggerlo in lingua originale? Qualcuno ci ha provato? Fattibile?

 

Io....abbastanza simile ad asimov. Comunque autore enorme ma piu' complesso e meno digeribile della norma. Forse insieme a Orwell il piu' importante di tuti.


  • 0
Without examples, without models, I began to believe voices in my head – that I was a freak, that I am broken, that there is something wrong with me, that I will never be lovable… Years later I find the courage to admit that I am transgender and this doesn’t mean that I am unlovable… So that this world that we imagine in this room might be used to gain access to other rooms, to other worlds previously unimaginable.”

#11 Duck

    Professionista della malafede

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Inviato 08 ottobre 2017 - 11:56

ho letto solo Scorrete lacrime disse il poliziotto, è un'opera minore quindi?

 

Per me decisamente no, ma non è una delle più conosciute. Uno dei pochi romanzi distopici di Dick, che di solito il male nella società lo nasconde ben più sotto dello stato di polizia, nonostante la vicenda centrale (il conduttore televisivo di cui tutti si dimenticano da un secondo all'altro) sia roba sua al 100%.

 

Qualche minore che mi viene in mente tra quelli che ho letto: In senso inverso, Mr. Lars sognatore d'armi, E Jones creò il mondo, L'androide Abramo Lincoln...


  • 1

«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico. 

consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto

Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.


#12 pooneil

    Enciclopedista

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Inviato 08 ottobre 2017 - 13:20

Ma leggerlo in lingua originale? Qualcuno ci ha provato? Fattibile?

 

Fattibilissimo direi, non è Delitto e Castigo (che sto cercando di leggere in russo).

(non sapendo il russo).


  • 0

#13 Fidelio

    mainstream Star

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Inviato 08 ottobre 2017 - 14:06

Dopo 10 pagine lo scopri. E' una di quelle cose che in Blade Runner non hanno trovato spazio.

Per me comunque non è il suo capolavoro, fa parte dei romanzi "di mezzo".

Cosa consigli di leggere? Ho letto la svastica e questo.


  • 0

#14 Dark Mavis

    Snacky Mike’s haircut fan

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Inviato 08 ottobre 2017 - 16:37

Personaggio e autore incredibile, un pazzo visionario. Ho letto per ora Le tre stimmate, ubik, un oscuro scutare e confessioni di Un artista di merda (uno dei romanzi extra fantascienza ma molto bello). Ho anche Valis ma non so quando ci butterò la testa, da quello che ho potuto capire è un viaggio nella follia.
Anche la biografia di Carrere Io sono vivo, voi siete morti per me è ben fatta per capire e conoscere la vita e le opere, e i vari contesti in cui sono state create.
  • 0

#15 Operación Puerto

    Dr. Eufemiano Fuentes

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Inviato 08 ottobre 2017 - 17:17

Anche la biografia di Carrere Io sono vivo, voi siete morti per me è ben fatta per capire e conoscere la vita e le opere, e i vari contesti in cui sono state create.

 

Ecco, questa la punto da diverso tempo, essendo un discreto fan di entrambi, però non mi decido mai per paura di beccarmi spoileroni sui libri di Dick che mi mancano (mi pare di averne letti 5, non ho in programma di arrivare a leggerli tutti ma qualcun altro in futuro sicuramente sì), o semplicemente di non cogliere molte cose su quei libri. Conviene aspettare o me la godo anche così?


  • 0
 

 


#16 Duck

    Professionista della malafede

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Inviato 08 ottobre 2017 - 17:26

Duck risponde.

 

 

Dopo 10 pagine lo scopri. E' una di quelle cose che in Blade Runner non hanno trovato spazio.

Per me comunque non è il suo capolavoro, fa parte dei romanzi "di mezzo".

Cosa consigli di leggere? Ho letto la svastica e questo.

 

Dipende cosa cerchi. Ubik e Le tre stimmate di Palmer Eldritch sono veramente visionari e folli, e un po' anche Noi marziani. Li ho messi in ordine crescente di gradimento (con Ubik c'ho un rapporto conflittuale, per me è pure troppo ma dicono in tanti sia il suo capolavoro).

Se invece vuoi magari restare su cose più normali, vai su Tempo fuor di sesto, I giocatori di Titano o Scorrete lacrime, disse il poliziotto.

Un buon compromesso, e forse il mio preferito alle 18.57 dell'8/10/2017 è Un oscuro scrutare.

 

 

 

Anche la biografia di Carrere Io sono vivo, voi siete morti per me è ben fatta per capire e conoscere la vita e le opere, e i vari contesti in cui sono state create.

 

Ecco, questa la punto da diverso tempo, essendo un discreto fan di entrambi, però non mi decido mai per paura di beccarmi spoileroni sui libri di Dick che mi mancano (mi pare di averne letti 5, non ho in programma di arrivare a leggerli tutti ma qualcun altro in futuro sicuramente sì), o semplicemente di non cogliere molte cose su quei libri. Conviene aspettare o me la godo anche così?

 

L'ho letta da poco, ma vado a memoria e potrei dimenticare/confondere. Ci sono le trame (a volte anche in maniera piuttosto larga) di:

1) Tempo fuor di sesto

2) Labirinto di morte (minore, per la mia modesta opinione)

3) La svastica sul sole

4) Noi marziani

5) Follia per sette clan (che io non ho letto, è forse quello più importante tra quelli che mi mancano)

6) Le tre stimmate di Palmer Eldritch

7) Ubik

 

Vedi tu, a me è piaciuta molto. Non c'è il rischio di non beccare cose perchè a me pare che Carrère volesse raccontare proprio il personaggio ai neofiti, per cui è tutto spiegato.


  • 1

«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico. 

consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto

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#17 hexen

    the nameless uncarved user

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Inviato 08 ottobre 2017 - 19:16

però ricordiamo che La Biografia di dick è divine invasions di sutin, con alla fine una sontuosa rassegna cronologica di tutte le opere dickiane ordinate per ordine di stesura con un commento di sutin [o rimandi ai capitoli del libro] e un bel votino in /10, fondamentale strumento per il fan hardcore che deve leggere tutto.

qui c'è un bell'estratto in cui sutin riporta e commenta una lettera inviata da dick a un altro autore
  • 1

il mistico è soltanto la valvola di sfogo dei tuoi incubi peggiori oggi realizzati

 


#18 veryc

    E i ramo' ?

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Inviato 09 ottobre 2017 - 10:02

Ma leggerlo in lingua originale? Qualcuno ci ha provato? Fattibile?

 

Io ho iniziato alcuni giorni fa e sono abbastanza in difficoltà con la lettura. Tante parole sconosciute e dizionario spesso in mano.

Il mio livello: ho letto pochissimi libri in lingua inglese, mentre di documenti tecnici ne leggo quotidianamente.


  • 0

Ha già fatto tutto Black Mirror

 


#19 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

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Inviato 09 ottobre 2017 - 14:07

- ha avuto un'esperienza mistica che, a quanto pare, gli ha permesso di scoprire la malattia del suo terzo figlio e di salvarlo;
- dopo di quello, una vita a scrivere e analizzare quanto successo;


su quell'esperienza pare ci abbia scritto sopra 8000 pagine, da cui poi ne è stata fatta una selezione di circa 1300 per l'edizione libraria (postuma), che è uscita finalmente l'anno scorso anche in Italia per Fanucci:
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il Dick più 'fuori di testa' è senza dubbio questo qui...


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#20 Duck

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Inviato 09 ottobre 2017 - 16:43

Ne ho l'e-book (c'era la promozione Fanucci a 2 euro o roba simile), ma non mi sono mai azzardato a cominciare :(


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«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico. 

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#21 Araki

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Inviato 12 ottobre 2017 - 16:38

Mi avete convinto, ho iniziato La Svastica Sul Sole.


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Just when they think they've got the answers, I change the questions.

#22 Duck

    Professionista della malafede

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Inviato 12 ottobre 2017 - 16:43

Non t'aspettare Turtledove*, Fatherland (puah) o Il complotto contro l'America di Roth, con tutti i dettagli. Detto questo, ha un grandissimo fascino.

 

*di cui ho solo letto metà del primo romanzo a, boh, 15 anni. Non so se, dieci anni dopo, faccia più ridere la premessa o il fatto che tutto il resto sia calibrato al dettaglio. Comunque mi è simpatico.


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«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico. 

consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto

Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.


#23 Araki

    Utente Tracotante

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Inviato 12 ottobre 2017 - 16:52

Di Turtledove mi pare di aver letto qualcosa di fantasy, ma la mia memoria è traballante.

In realtà ho pure Ma gli androidi sognano pecore elettriche? sulla scrivania, ma quello lo leggerò poi.


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#24 piersa

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Inviato 13 febbraio 2018 - 09:22

Dick, Do androids dream of electric sheep?

  

Facci sapere anche se per me non è poi tutta sta roba, nè in generale nè rapportato a Dick

  

Dick, Do androids dream of electric sheep?


In inglese? Edizione?
  

Dick, Do androids dream of electric sheep?


In inglese? Edizione?
Edizione Pdf trovata su Internet  :unsure:  Al momento per le mie quattro ore di pendolarismo quotidiano gli unici libri che possano accompagnarmi son quelli che mi entrano in una tasca purtroppo - unico motivo per cui aspetto che ricomincino i corsi obbligandomi a portare lo zaino, anche perché per leggerlo fin dove sono arrivato (e lo finirò domani probabilmente) penso di essermi giocato le tre diottrie che mi rimanevano.
Comunque, giudizio parziale, molto carino. Dico carino perché non mi sento di dire di più. Ad ogni modo sicuramente aiuta a rischiarare anche alcune cose su Blade Runner (sì, non si dovrebbe tirare in ballo un film uscito lo stesso anno della morte dell'autore, ma in questo caso è inevitabile dai) ma, ecco, manca un po' di qualcosa, brillantezza narrativa o non so che. Di Dick però non ho letto nient'altro, in caso cosa mi consigliereste?
  

Dick, Do androids dream of electric sheep?


In inglese? Edizione?
Edizione Pdf trovata su Internet  :unsure:  Al momento per le mie quattro ore di pendolarismo quotidiano gli unici libri che possano accompagnarmi son quelli che mi entrano in una tasca purtroppo - unico motivo per cui aspetto che ricomincino i corsi obbligandomi a portare lo zaino, anche perché per leggerlo fin dove sono arrivato (e lo finirò domani probabilmente) penso di essermi giocato le tre diottrie che mi rimanevano.
Comunque, giudizio parziale, molto carino. Dico carino perché non mi sento di dire di più. Ad ogni modo sicuramente aiuta a rischiarare anche alcune cose su Blade Runner (sì, non si dovrebbe tirare in ballo un film uscito lo stesso anno della morte dell'autore, ma in questo caso è inevitabile dai) ma, ecco, manca un po' di qualcosa, brillantezza narrativa o non so che. Di Dick però non ho letto nient'altro, in caso cosa mi consigliereste?
 
Ma certo, figurati. Te lo chiedevo perché ho trovato l'introduzione del volume Fanucci (ce l'ho per il kindle) interessante e piena di stimoli per capire pienamente il romanzo. Ad esempio c'è tutto un discorso su cosa poteva significare l'androide per Dick all'epoca, con un'ottica storica diversa da quella che possiamo avere noi; forse è anche per questo che, come segnalava Duck, oggi quel romanzo risulta invecchiato peggio di altri e comunque si fatica a considerarlo il miglior Dick. Se ho tempo, ti trascrivo domani quel passaggio dell'introduzione. In ogni caso, tirare in ballo il film ci sta benissimo proprio per fare un raffronto con la lettura che ne fece all'epoca (che non era già più quella della stesura) il regista. Voglio dire: al netto delle letture personali, il mondo in cui Scott vive e immagina il futuro distopico di Blade Runner non è più quello di Dick (se suona macchinoso, provo a spiegarmi meglio).
 
Consigli... Boh, tutti. D'altra parte ne ha scritti tanti e molto vari, pesca un po' dove vuoi. In ordine sparso il primo Valis, Ubik (anche se Duck non sarà d'accordo), Cronache dal dopobomba, La svastica sul sole, Un oscuro scrutare (bellissimo e il meno fantascientifico dei romanzi di fantascienza di Dick), In senso inverso (uno dei miei preferiti anche se considerato minore), tra i primi direi Redenzione immorale, i quattro volumi che raccolgono tutti i racconti brevi. Auguri e buona lettura, in ogni caso trovi parecchie discussioni in merito se scorri il topic all'indietro.
  

Facci sapere anche se per me non è poi tutta sta roba, nè in generale nè rapportato a Dick

 
Quoto, purtroppo nonostante la fama cinematografica è Dick di serie B.
 
Il meglio per me Ubik e Le tre stimmate di Palmer Eldritch. Poi a parte l'autore che mi sta sui coglioni obiettivamente la biografia di Carrére merita.
  

Dick, Do androids dream of electric sheep?


In inglese? Edizione?
Edizione Pdf trovata su Internet  :unsure:  Al momento per le mie quattro ore di pendolarismo quotidiano gli unici libri che possano accompagnarmi son quelli che mi entrano in una tasca purtroppo - unico motivo per cui aspetto che ricomincino i corsi obbligandomi a portare lo zaino, anche perché per leggerlo fin dove sono arrivato (e lo finirò domani probabilmente) penso di essermi giocato le tre diottrie che mi rimanevano.
Comunque, giudizio parziale, molto carino. Dico carino perché non mi sento di dire di più. Ad ogni modo sicuramente aiuta a rischiarare anche alcune cose su Blade Runner (sì, non si dovrebbe tirare in ballo un film uscito lo stesso anno della morte dell'autore, ma in questo caso è inevitabile dai) ma, ecco, manca un po' di qualcosa, brillantezza narrativa o non so che. Di Dick però non ho letto nient'altro, in caso cosa mi consigliereste?
 
Ma certo, figurati. Te lo chiedevo perché ho trovato l'introduzione del volume Fanucci (ce l'ho per il kindle) interessante e piena di stimoli per capire pienamente il romanzo. Ad esempio c'è tutto un discorso su cosa poteva significare l'androide per Dick all'epoca, con un'ottica storica diversa da quella che possiamo avere noi; forse è anche per questo che, come segnalava Duck, oggi quel romanzo risulta invecchiato peggio di altri e comunque si fatica a considerarlo il miglior Dick. Se ho tempo, ti trascrivo domani quel passaggio dell'introduzione. In ogni caso, tirare in ballo il film ci sta benissimo proprio per fare un raffronto con la lettura che ne fece all'epoca (che non era già più quella della stesura) il regista. Voglio dire: al netto delle letture personali, il mondo in cui Scott vive e immagina il futuro distopico di Blade Runner non è più quello di Dick (se suona macchinoso, provo a spiegarmi meglio).
 
Consigli... Boh, tutti. D'altra parte ne ha scritti tanti e molto vari, pesca un po' dove vuoi. In ordine sparso il primo Valis, Ubik (anche se Duck non sarà d'accordo), Cronache dal dopobomba, La svastica sul sole, Un oscuro scrutare (bellissimo e il meno fantascientifico dei romanzi di fantascienza di Dick), In senso inverso (uno dei miei preferiti anche se considerato minore), tra i primi direi Redenzione immorale, i quattro volumi che raccolgono tutti i racconti brevi. Auguri e buona lettura, in ogni caso trovi parecchie discussioni in merito se scorri il topic all'indietro.
 
 
Sì purtroppo l'idea che sia l'empatia a dividerci dagli esseri artificiali oggi suona quasi infantile. Meglio lo spiraglio che si apre sul rapporto con la religione, anche se nel libro è corollario delle reazioni empatiche.

  • 0

#25 Bugskull

    Been going to bed early

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Inviato 13 febbraio 2018 - 19:50

Finito. Come diceva Stephen, effettivamente, il divario col film è davvero ampio, e penso si scorga soprattutto verso la fine: fino all'ultimo ti aspetteresti che Roy faccia qualcosa per cambiare lo statuto degli androidi, e invece... Sicuramente tutto il fatto di Mercer dà alla storia un certo spessore per quanto riguarda la differenza dagli umani, anche se l'aspetto religioso non viene esplicitato quanto quello relativo all'empatia (che non è proprio quello più interessante, ecco). Ad ogni modo, restando detto che i paragoni tra libro e film lasciano il tempo che trovano, la sceneggiatura di Blade Runner credo ad oggi sia di gran lunga più interessante e ricca di spunti: Rachel e Roy nel libro sono androidi - come nel film, ma nel libro sono solo androidi. Non c'è davvero commensurabilità con gli umani, e qualcosa come l'Io ho visto cose... è impensabile (non come scena, come esibizione di umanità proprio). Resta valido il fatto che certamente il libro aiuta a riflettere sui già ricchi spunti del film: i personaggi di Deckard (del libro), Isidore e Resch, soprattutto, credo siano quelle che hanno più da dire, insieme all'ossessione del protagonista per il possedere un animale: forse il bisogno di una certezza sull'essere diverso da un androide, capace di empatia?


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#26 simon

    Scaruffiano

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Inviato 14 febbraio 2018 - 01:58

Era completamente schizofrenico mi basta questo: non ho mai avuto la possibilità di leggerlo in lingua originale. Mi piace ma giustamente non ha vinto il Nobel, se parliamo delle distonie percettive del Tempo Interiore nonnino Bergson giustamente ha catturato il prestigioso premio. La mia concezione di romanzo è avulsa completamente da questi abili scrittori, penso non a una scrittura psico-dinamica, che ci informa dei fatti, ma a una sorta di eterno Auto da fé canettiano a cui ambisco umilmente in una strage illusoria del meta pensiero filosofico che converge nelle memorie del sottosuolo del Fedor.


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„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

CARMELO BENE
 

 

 


#27 pasquale

    mainstream Star

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Inviato 14 febbraio 2018 - 02:16

Non ho letto il libro, ma solo un'intervista in cui Dick parlava del film. Ebbene, lui che era entusiasta del lavoro di Scott ("Ma come avete fatto? Avete cablato il mio cervello, questo è quello che io vedevo!"), disse che la grossa differenza fra le due opere risiedeva nel rapporto umani-androidi. Ovvero.. mentre nel film gli androidi erano più umani degli umani, per cui la morale era che in fondo doveva arrivare qualcuno di non umano per insegnare ad un umano il vero significato della parola, nel libro l'autore si era invece soffermato su come gli esseri umani avessero assunto ormai i tratti degli androidi, e fossero diventati freddi, distaccati e incapaci di amare.


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#28 Bandit

    Lorenzo Righetto

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Inviato 14 febbraio 2018 - 10:57

Qualcuno ha visto o sta vedendo Electric Dreams, la serie di Amazon Prime basata sui suoi racconti? E' abbastanza di serie B purtroppo, anche se sembra che ci abbiano speso dei soldi (in un episodio c'è Cranston, per dire).


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#29 combatrock

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Inviato 14 febbraio 2018 - 11:54

 

Ma certo, figurati. Te lo chiedevo perché ho trovato l'introduzione del volume Fanucci (ce l'ho per il kindle) interessante e piena di stimoli per capire pienamente il romanzo. Ad esempio c'è tutto un discorso su cosa poteva significare l'androide per Dick all'epoca, con un'ottica storica diversa da quella che possiamo avere noi; forse è anche per questo che, come segnalava Duck, oggi quel romanzo risulta invecchiato peggio di altri e comunque si fatica a considerarlo il miglior Dick. Se ho tempo, ti trascrivo domani quel passaggio dell'introduzione.

  

Ecco qua, finalmente. Sbagliavo: è la postfazione al volume, scritta da Gabriele Frasca. La trovi qui, a me è parsa interessante perché suggerisce in che modo può aver percepito il romanzo un lettore coevo.

 

http://scrapsfromthe...abriele-frasca/

 

 

A tener conto delle date di questa ‘rilettura’ (1982, e 1991 in seconda battuta), appare fin troppo facile rintracciare in tale sostanziale modificazione di uno dei temi più aspri del paesaggio con rovine dickiano il manifestarsi di quell’intensa «emozione culturale» (Jurij M. Lotman) sortita dalla diffusione domestica, e friendly, dei computer, strumenti questi ultimi nati per l’interazione faccia a faccia e progressivi dispensatori di ‘mondi interiori’, programmati non a caso sempre di più (da cui la stessa ‘estetica’ cyberpunk) per lasciarsi penetrare. Ma nel ‘68 di Ma gli androidi… le macchine, gli elettrodomestici in verità, per quanto forma umana possano assumere, restano ancora quello che sono: una propaggine ‘stupida’ di chi le ha programmate per ripetere il ‘destino’ stampigliato nei loro circuiti, un ‘falso di vita’ insomma fornito dalle grandi concentrazioni capitalistiche (la Rosen di questo mondo sta alla Ford del nostro, e non ancora alla Microsoft) per arredare confortevolmente la vita divenuta falsa, e dunque un prodotto di serie (Pris e Rachael sono identiche, perché sono lo stesso modello; circostanza che costringerà gli sceneggiatori di Blade Runner dare a Pris le connotazioni di Irmgard, non a caso eliminata dalla storia). E quando Rick Deckard giungerà riluttante e frastornato a fare l’amore con una cosa-non-viva, con un’interfaccia in poche parole capace di simulare risposte emotive in base al proprio specifico programma (perché è in verità la Rosen, in un ultimo tentativo di ‘corruzione’, che gli sta offrendo il corpo di Rachael), il ‘lettore ideale’ di Ma gli androidi…, che è naturalmente un ‘alternativo’ americano di quegli anni (uno di quelli in lotta ‘contro il sistema’, la ‘società dei consumi’ e bla bla bla), avrebbe dovuto provare un intenso brivido di disgusto (emozione che nessun lettore di oggi potrà mai richiamare in sé), come se Deckard si fosse fatto convincere, nel fondo di quella sua disperazione sociale che lo sta trasformando, a sua stessa detta, in «an unnatural self», a scoparsi il frigorifero. La scena di sesso fra Deckard e Rachael portava dunque a compimento, nel ‘68, quella lunga teoria di scivolamento verso l’inorganico e l’inanimato descritta lucidamente da McLuhan già in The Mechanical Bride (La sposa meccanica, del 1951 !), e cantata con il suo cipiglio da storiografo espressionista da Thomas Pynchon in V. (1963), dove, non a caso, l’incunearsi della materia morta nella viva (evento posto alla base di tutto l’incubo della storia novecentesca) viene prefigurato, nelle primissime pagine del romanzo, dal rapporto stabilito dalla ragazza a suo modo amata da Benny Profane con un’elegante e potente MG. Profane, che è già solito pensare a lei (in cui si è imbattuto giusto nel momento in cui stava per essere investito dalla sua MG) come un «inanimate object», capace di usare nella sua conversazione solo «inanimate-words», una notte scorge non visto questa seducente ragazza lavare appassionatamente la sua auto, e rivolgerle nel contempo parole d’intenso desiderio, per poi infine scivolarle dentro, e lì prendere a carezzarle delicatamente la strumentazione, fino ad afferrarle il cambio, e masturbarlo, dolcemente.


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Rodotà beato te che sei morto


A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.


Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 


#30 Duck

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Inviato 14 febbraio 2018 - 12:34

Qualcuno ha visto o sta vedendo Electric Dreams, la serie di Amazon Prime basata sui suoi racconti? E' abbastanza di serie B purtroppo, anche se sembra che ci abbiano speso dei soldi (in un episodio c'è Cranston, per dire).

 

solaris diceva nell'apposito thread che non era granchè


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«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico. 

consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto

Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.


#31 Bandit

    Lorenzo Righetto

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Inviato 14 febbraio 2018 - 13:59

Sinceramente non conosco i racconti originali, per cui non so giudicare fino in fondo. A volte si percepisce che l'idea di fondo è meglio della realizzazione televisiva (Autofac per chi conosce la storia), a volte non è molto chiara, l'idea di fondo, a volte lo è troppo. Insomma assomiglia molto alla sigla (orrenda), un po' un guazzabuglio, un po' scarsa qualità (soprattutto sugli effetti digitali, sui quali hanno speso davvero poco mi sembra, siamo ai livelli di Battlestar Galactica).

 

I primi due episodi comunque si guardano senza problemi.


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#32 Ganzfeld

    In un certo senso

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Inviato 07 marzo 2022 - 11:54

Con cosa comincio per approciarmi all'autore? Ho già chiesto questa cosa altrove e mi sono state date risposte diverse, quindi ora ho le idee ancora più confuse asd La mia idea comunque era quella di seguire l'ordine cronologico del mondo di Dick.


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#33 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

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Inviato 07 marzo 2022 - 12:03

Con cosa comincio per approciarmi all'autore? Ho già chiesto questa cosa altrove e mi sono state date risposte diverse, quindi ora ho le idee ancora più confuse asd La mia idea comunque era quella di seguire l'ordine cronologico del mondo di Dick.

 

Consiglio personale: comincia con i racconti.

 

Se proprio vuoi partire dai romanzi inizia con i capolavori degli anni '60 e '70: non ha senso partire nè con le prime opere degli anni '50 nè con la roba più estrema e visionaria degli '80


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#34 Ganzfeld

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Inviato 07 marzo 2022 - 12:06

Eh, stavo proprio pensando di prendermi le raccolte della Fanucci.


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#35 Bernardus

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Inviato 07 marzo 2022 - 14:42

Solo a me "La svastica sul sole" è sembrato un flop?. Ottima idea di partenza ma sviluppata assai male.


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#36 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

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Inviato 07 marzo 2022 - 15:44

Solo a me "La svastica sul sole" è sembrato un flop?. Ottima idea di partenza ma sviluppata assai male.


Oddio, flop direi proprio di no, è probabilmente il suo romanzo più famoso e quello che gli diede la notorietà, il vero punto di svolta della sua carriera (vinse anche quello che è il suo unico Premio Hugo se non sbaglio). Però onestamente non è nemmeno tra i miei preferiti, in seguito secondo me ha fatto molto di meglio…


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#37 Ganzfeld

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Inviato 07 marzo 2022 - 16:07

La mia idea comunque era quella di seguire l'ordine cronologico del mondo di Dick.

Mi sono confuso con Asimov (di cui pure non ho letto nulla). Con Dick i collegamenti tra le opere sono molto meno importanti/presenti che in Asimov, no?


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#38 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

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Inviato 07 marzo 2022 - 16:10

diciamo pure che le opere di Dick sono tutte slegate tra di loro


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#39 hexen

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Inviato 07 marzo 2022 - 16:32

Con cosa comincio per approciarmi all'autore? Ho già chiesto questa cosa altrove e mi sono state date risposte diverse, quindi ora ho le idee ancora più confuse asd La mia idea comunque era quella di seguire l'ordine cronologico del mondo di Dick.

 

pure secondo me conviene iniziare da uno dei romanzi maggiori evitando le primissime e le ultimissime cose, se ti interessa ci torni in futuro, personalmente ti consiglio ubik come romanzo e come racconto-assaggio faith of our fathers che è stato pubblicato per la prima volta nell'antologia-manifesto della new wave dangerous visions (in cui ci sono tanti altri scrittori simili a dick che potrebbero interessarti) ma che trovi sicuramente dentro una delle raccoltone fanucci


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il mistico è soltanto la valvola di sfogo dei tuoi incubi peggiori oggi realizzati

 


#40 Dudley

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Inviato 07 marzo 2022 - 21:53

Tra l'altro, i suoi romanzi principali sono in via di pubblicazione (con nuove traduzioni) dalla Mondadori nella collana "Oscar Moderni":

https://www.oscarmon...-philip-k-dick/

 

978880473148HIG-313x480.jpg?x73591          978880473149HIG-313x480.jpg?x73591

 

Inoltre, e questa è una notizia per certi versi clamorosa, entro fine anno uscirà un volume dei Meridiani curato da Emanuele Trevi dedicato alla sua opera (se ben capisco raccoglierà queste nuove traduzioni dei suoi 3-4 romanzi principali, oltre a un paio di opere "giovanili" così come già conosciute in Italia).

https://www.fantasci...i-philip-k-dick


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#41 Bernardus

    Roadie

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Inviato 07 marzo 2022 - 23:44

 

Solo a me "La svastica sul sole" è sembrato un flop?. Ottima idea di partenza ma sviluppata assai male.


Oddio, flop direi proprio di no, è probabilmente il suo romanzo più famoso e quello che gli diede la notorietà, il vero punto di svolta della sua carriera (vinse anche quello che è il suo unico Premio Hugo se non sbaglio). Però onestamente non è nemmeno tra i miei preferiti, in seguito secondo me ha fatto molto di meglio…

 

Per me ha avuto una grande idea ma l'ha sviluppata male. Mi aspettavo fuochi di artificio e non una storia che per me è sciatta.


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