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Lady Macbeth (Oldroyd, 2017)


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9 replies to this topic

#1 Jules

    Pietra MIliare

  • Redattore OndaCinema
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  • 23089 Messaggi:

Inviato 16 luglio 2017 - 11:59

Inghilterrra, 1865. Se la moda dell'epoca imprigiona la donna dentro minuscoli corsetti e pesanti crinoline, le convezioni sociali la vogliono incatenata a un marito padrone e prepotente, senza slanci di passione o indipendenza. Abnegazione e modi compassati sono gli insegnamenti impartiti alle giovani fanciulle in età da marito, e le fondamenta solide su cui poggia un matrimonio resistente. La giovane Lady Macbeth rifiuta di vivere un'esistenza misera alle dipendenze di un marito negligente, e imbocca una strada di egoismo e violenza nel tentativo di affrancarsi dal vincolo tanto detestato...

 

 

lady-macbeth-trailer-italiano-foto-e-pos

 

 

http://www.ondacinem...dy-macbeth.html


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#2 vuvu

    الرجل المكرسة لقضية المرأة ويقع في

  • Redattore OndaRock
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  • 18569 Messaggi:

Inviato 18 ottobre 2017 - 15:52

Bellissimo, e stupenda interpretazione di Florence Pugh. Incredibile come sia riuscita a rendere suggestivo un cinismo in partenza figlio di una palese mancanza. Inoltre regista abilissimo nel calibrare al meglio i diversi tempi. Definirlo come una sorta di Cime Tempestose diretto da Alfred Hitchcock mi pare comunque fuori fuoco, soprattutto se si pensa al quadro delle tensioni. Gran film, ma per altri motivi. 


  • 1

"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)

 

"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)

 

La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).


#3 Tom

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Inviato 05 maggio 2019 - 12:29

Davvero bello. Incredibile sia passato senza quasi lasciare segno.

L'ho visto ieri sera di seguito a Wonder Wheel di Allen, altro filmone, ma doppietta da invito al suicidio in quanto a visione senza speranza della vita.

Visivamente una roba mostruosa. In genere non amo i film dalle immagini cosi' staticamente pittoriche, ma qui c'era da togliersi il cappello quasi davanti ad ogni inquadratura. Lei e' una bomba, magari non bellissima cinematograficamente parlando, ma magnetica e sexi. Allo stesso livello il resto del cast. A parte forse l'amante interpretato da un cantautore... in queste storie di passioni sessuali femminili i cineasti sembrano spesso avere un problema con la figura dell'oggetto del desiderio, scegliendo spesso bellocci un po' insipidi. Succede anche alle registe donne. A livello di immaginario sembra esserci una difficolta' ad inquadrare la figura del "manzo".

 

Mi ha messo tristezza il non aver collegato il tutto, fino alla scritta finale, all'omonimo racconto di Leskov da cui e' tratto. Ne' il titolo ne' la visione mi hanno risvegliato nulla. Eppure, poi, mi sono ricordato che il racconto mi era piaciuto tantissimo. Pero': niente, totalmente cancellato. Mi deprime pensare a quanto poco mi resta di tutto quello che leggo. 

Per altro la Siberia zarista di Leskov sarebbe stata un'ambientazione sicuramente piu' originale del solito ottocento inglese, sia pure reso in questa caso con grande potenza.  


  • 1

#4 lazlotoz

    Enciclopedista

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Inviato 12 maggio 2019 - 19:18

In effetti non se l'è cacato quasi nessuno. 

Manco io non l'avessi beccato qui.

 

Son un po' in dubbio. Perché è uno di quei film che dovrebbe piacermi un sacco e invece mi ha lasciato in parte molto freddo. 

Di certo tra le cose più riuscite ci sono le immagini (inquadratura + colori) che compongono il film. Dei quadri, cercati insistentemente, ma efficaci. Forse più negli interni austeri che negli esterni selvaggi ma davvero altissimo livello. Soprattutto quando azzarda un po' di più, come nell'inquadratura ripetuta del bosco fitto con la strada sullo sfondo. Un piccolo azzardo difficile da leggere ma fichissima.

Ottima lei, gioca con lo sguardo visto che il corpo se non utilizzato per uccidere è immobilizzato.

Ottima la scenografia e la scrittura.

 

Ma.

 

C'è un ma che non riesco a inquadrare. Credo sia dovuto un po' alla scarsa profondità del racconto. O forse ancora di più al fatto che c'è una contemporaneità in certi gesti (certi sguardi di lei per esempio sono sguardi di oggi) che pare far uscire un pizzico di furbizia. Forse pure l'eccesso di cinismo.

 

Comunque sia, ci ripenso.


  • 0

#5 100000

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Inviato 13 maggio 2019 - 08:25

Da cell faccio l'userina e dico anch'io gran bel film. Rigoroso.
@laz: l'atemporalità della messinscena per me è un + non un -
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#6 lazlotoz

    Enciclopedista

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Inviato 13 maggio 2019 - 11:46

100K ci sta, forse è un po' averlo tradotto come furbizia che non mi ha fatto apprezzare quel fatto lì. Ma è un'interpretazione di sentimento, non razionale quindi.

Anche perché un pochino io mi infastidisco quando vedo qualcosa che non mi pare rigoroso ma che vuol sembrarlo.

 

Comunque dettagli.

 

Ah un particolare interessante per me è pure la durata del film. Star sotto l'ora e mezza è quasi miracoloso oggigiorno. E questo film qui, doveva essere proprio fatto così, se allungava rischiava di innervosire. Invece così riesce a essere dilatato nei silenzi ma secchissimo nel montaggio. Ottima scelta.


  • 1

#7 100000

    Enciclopedista

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Inviato 13 maggio 2019 - 17:28

Concordissimo sulla durata.
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#8 William Blake

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Inviato 14 maggio 2019 - 16:17

a me non era piaciuto per i dubbi sollevati da lazlo. adesso l'ho pure praticamente dimenticato (che non è un buon segno, visto che ho buona memoria), ma ricordo che mi era parso un esercizio un po' vacuo il cui stile - riprendendo lazlo - proponeva un rigore più presupposto che realmente costruito.


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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#9 lazlotoz

    Enciclopedista

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Inviato 16 maggio 2019 - 10:17

William, io a differenza tua ho ormai una memoria che non tiene più nulla. Quindi mi dimentico quasi tutto.

 

Ecco, mi intriga però l'ultima cosa che dici (riprendendo da me): come lo definiamo questo rigore presupposto? Perché per me è più una sensazione, non ho nulla in mano per poterlo definire tale (e infatti essendo l'unico a pensarlo, prima, lo mettevo in dubbio io stesso).

 

Comunque rimane un buon film a prescindere dal rigore.


  • 0

#10 William Blake

    Titolista ufficiale

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Inviato 17 maggio 2019 - 15:13

provo a spiegarmi, visto che buon film non lo ritengo: il regista aderisce a questo modello di stampo teatrale senza reinvetare alcunché (quadro fisso, silenzi, fuori campo). mette in scena personaggi che sono praticamente archetipi e l'unico che un minimo vibra è la protagonista. in apparenza, poiché se comincia nel ruolo di rivendicatrice protofemminista (alla base c'è un conflitto di classe), alla fine cede il posto alla sola vendicatrice, ossessionata da una passione che è poco più che un capriccio. la dinamica tra i personaggi è meccanicamente elementare e alla fine nulla di ciò mi colpì. mi sa che l'unico grande film di questo filone (adattamento di una novella, film in costume etc) negli ultimi tempi è stato "Une vie" di Brizé.


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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"




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