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It Follows (Mitchell, 2016)


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135 replies to this topic

#101 lazlotoz

    Enciclopedista

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Inviato 22 luglio 2015 - 13:06

Beh, non è che ogni critica meriti una risposta.

Se per te alcune cose sono delle cazzate che risposte vuoi avere?

 

A livello retorico chi schifa ha sempre gioco facile nel porsi ad un livello più alto di chi si entusiasma, ma non è per questo i secondi siano tenuti per forza a dover giustificare qualsiasi critica venga in mente ai primi.

Soprattutto se le critiche sono pretestuose e fuori centro, come tante lette in questo topic.

 

Non vi è piaciuto, non vi ha fatto paura e lo trovate brutto e ridicolo?

Ok. E chi ha detto niente?

L'horror è come il porno, a certi gli si drizza a vedere certe cose ad altri a vederne altre.

Ma una volta ribadito più e più volte che il film non fa paura, che è brutto e ridicolo, cosa altro si vuole ottenere?

Far ammettere a chi lo ha trovato bello e inquietante, che si è sbagliato?

 

Non mi hai capito, non era una critica la mia... proprio non riuscivo a dare un senso a quella scena, e non avevo pensato che aveva quel senso che mi avete detto.

A me il film è piaciuto infatti (non da strapparsi i capelli, ma buono), Tom che è quest'aggressività?  :blink:

Se il film piace tantissimo a qualcuno di cui mi fido nei giudizi allora mi interesso. Seguo quello che scrivi e mi piace in tuo punto di vista, quindi mi sembra il minimo informarsi... altrimenti che ci guadagno dal parlare con chi la pensa come me?

 

La scena di per sé mi rimane comunque indigesta. Ad altri non fa lo stesso effetto evidentemente.

Va bene.

 

La questione Horror e Porno ci sta, in entrambi mi sembra di capire che la trama è secondaria. Forse nell'Horror non si skippa avanti per vedere il "gran finale". Ma non sono un amante del genere (horror intendo)... se avessi voluto stare a sottolineare questioni di logica narrativa del film avrei detto cose tipo: "ma perché la tipa quando scappa va a finire in un parco da sola sull'altalena? Porcozio DA SOLA in UN PARCO di NOTTE... e allora te le cerchi"

Invece no, capisco che quello è pure un topos che va rispettato se lavori in una cornice di genere...


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#102 Tom

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Inviato 22 luglio 2015 - 13:13

No, che aggressività? Anche Cine ha letto aggressività in un mio post precedente, quando in realtà vorrei essere, come dire, "ironicamente polemico". Mi sa che devo ricalibrare il mio modo di scrivere a sto punto. :P  


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#103 William Blake

    Titolista ufficiale

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Inviato 22 luglio 2015 - 13:26

secondo me la risposta di Mitchell di cui si era già ampiamente discusso dimostra che comunque è uno che sa quello che fa, e c'è un disegno dietro. la lettura di secondo livello è stata pure sviscerata e secondo me è solidissima. lazlo, per te "Babadook" ha fatto un salto di qualità, mentre per me ad esempio i due film sono sullo stesso livello. li dovrei rivedere in tempi ravvicinati per fare un distinguo serio ma forse preferirei "It follows" che riflette col piano della messa in scena sugli strumenti del thrilling e del fare paura, mentre il film della Kent ha il "metaforone" sovraesposto. vabè qualcuno non lo potrà capire, però è chiaro e ribattuto più volte durante il film. l'horror ha una sua grammatica che forza le regole della logica: a prescindere, quanti film horror degli anni 70 iniziano con un mero pretesto? tipo la macchina che si ingolfa... d'altra parte il macrogenere del fantastico e della fiaba non rispondono alle logiche narrative di un film drammatico, perché hanno motivazioni e direzioni differenti, c'è un percorso da seguire e un'agnizione da conseguire asd e nemmeno io sono un espertone del genere


  • 1
Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#104 markmus

    cui prodi

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Inviato 22 luglio 2015 - 13:36

E vabbè, non giudichiamo la logica negli Horror.

Ma io non sono un gran esperto del genere... quindi chiedo a voi: non dobbiamo fare caso alle sceneggiature nei film horror? Perché è un film horror e va bene così? Cioè mi devo sucare qualunque cazzata?

Comunque, la spiegazione della piscina così assume un senso narrativo che non riuscivo a focalizzare, rimane a mio avviso girata maluccio. 

 

per me non e' un discorso di horror o non horror, lo giudico come giudicherei qualsiasi altro film (anche perche' di horror ne vedo pochini in generale e non mi spavento mai molto).

 

la sceneggiatura per me e' molto importante, soprattutto nel delineare le personalita' dei protagonisti e renderci partecipi della storia. solo che in questo caso a me e' piaciuta. le obiezioni che sono state portate finora mi sembrano piu' frutto di congetture personali che non veri e proprie leggerezze dell'autore. 

 

tipo per prendere l'esempio di merlo:

 la polizia che indaga su Hugh non ha perquisito la casa fatiscente? Ci lascia gli psicofarmaci e non trova la foto? ecco questo e' un tipo di dubbio che per me ha influenza zero nell'apprezzamento del film. e' una leggerezza di sceneggiatura, un buco logico? per me no. poi la motivazione e' probabilmente che in caso di scomparsa di una persona (maggiorenne mi sembra), a meno che non ci siano motivi seri di preoccupazione non e' che fanno una perquisizione tipo sezione omicidi, in cui mettono tutto in una bustina e lo portano via. per farne che poi? ma anche fosse che in generale lo fanno, chissene, no?

 

Oppure: nessuno che pensa a provare ad imprigionare la cosa in qualche modo, tipo in una gabbia, o a farla a pezzi? Se anche gli altri possono “sentirla” fisicamente la prima cosa che farei io è tirarle addosso della vernice ad esempio). si' alla fine sono tutte idee fattibili. magari non avevano una gabbia sottomano e gli e' venuto piu' naturale pensare alla piscina e la pistola. ma anche qui la cosa mi interessa fino ad un certo punto. cioe' non e' che devo giudicare se la loro reazione e' efficace o meno, mi interessa di piu' il modo in cui reagiscono emotivamente e ad un secondo giro magari le considerazioni simboliche/metatestuali che possono starci dietro. se uno invece vuole una storia super-robusta a livello di logica narrativa allora le lamentele ci stanno, ma per me e' un aspetto secondario, in qualsiasi genere. a meno che il regista non faccia di questa narrazione "logica" il punto di forza del racconto, che ne so, in un memento o un ritorno al futuro magari mi girerebbero di piu' delle incongruenze, ma in parecchi altri film soprassiederei. a maggior ragione in questo, che mi sembra molto piu' incentrato sul feeling, l'atmosfera, l'interiorita' dei personaggi, piuttosto che sull'azione.

 

ho preso l'esempio di merlo giusto perche' rappresenta altre critiche lette nel thread e per chiarire meglio il mio punto di vista.

 

che poi capisco che l'approccio un po' ironico del regista, che traspare anche dall'intervista, possa dare un po' fastidio, perche' sembra quasi voler togliere profondita' al contenuto. pero' io nel modo in cui i personaggi vengono tratteggiati ci sento calore umano e forse per questo alla fine l'ironia di fondo non la sento come una cosa che toglie al film. lui mi sembra mettersi sullo stesso livello dei protagonisti e non volerli utilizzare semplicemente come espedienti narrativi.


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#105 dick laurent

    ...

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Inviato 22 luglio 2015 - 13:41

Beh, non è che ogni critica meriti una risposta.

Se per te alcune cose sono delle cazzate che risposte vuoi avere?

 

A livello retorico chi schifa ha sempre gioco facile nel porsi nelle discussioni ad un livello più alto di chi si entusiasma, ma non è per questo i secondi siano tenuti per forza a dover giustificare qualsiasi critica venga in mente ai primi.

Soprattutto se le critiche sono pretestuose e fuori centro, come tante lette in questo topic.

 

 

però permettimi, questa non è una risposta a "Perché è un film horror e va bene così? Cioè mi devo sucare qualunque cazzata?"

Comunque la si pensi sul film questo argomento che siccome è un horror (cioè cinema di merda? Sembra quasi si voglia dire questo) gli si concedono le attenuanti mi sembra una sciocchezza.

Per me ci sta che ogni film vada giudicato nel complesso, e che quindi a seconda dei casi stare a badare troppo alla verosimiglianza scientifica nei film di fantascienza o alla coerenza della trama nei film horror per fare due esempi voglia dire non volere vedere il buono del film. Però dipende dal contesto. Per esempio anche la tesi che la soluzione della piscina sia una cazzata perchè sono ragazzi qualunque e non dei geni fa comunque a pugni col fatto che porca miseria, prima di quella scena gli hanno sparato numerose volte a questa entità.

Poi che il passare più o meno sopra a certi dettagli dipenda anche dal livello di coinvolgimento ci sta (per dire a me erano piaciuti Alta tensione e il secondo Rec, nonostante avessero degli errori nella sceneggiatura a dir poco madornali), però c'è ancora una differenza tra il rilevare un errore logico e il dire "ma come fa a volare il galaxy express".


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dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine


#106 Tom

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Inviato 22 luglio 2015 - 15:36

 

Beh, non è che ogni critica meriti una risposta.

Se per te alcune cose sono delle cazzate che risposte vuoi avere?

 

A livello retorico chi schifa ha sempre gioco facile nel porsi nelle discussioni ad un livello più alto di chi si entusiasma, ma non è per questo i secondi siano tenuti per forza a dover giustificare qualsiasi critica venga in mente ai primi.

Soprattutto se le critiche sono pretestuose e fuori centro, come tante lette in questo topic.

 

 

però permettimi, questa non è una risposta a "Perché è un film horror e va bene così? Cioè mi devo sucare qualunque cazzata?"

Comunque la si pensi sul film questo argomento che siccome è un horror (cioè cinema di merda? Sembra quasi si voglia dire questo) gli si concedono le attenuanti mi sembra una sciocchezza.

 

Guarda, sul film in oggetto ha già risposto ampiamente Markmus qui sopra per me.

 

Io intendevo che ogni genere ha le sue regole e i suoi presupposti. Se non si accettano tutto diventa automaticamente una cazzata.

L'horror in particolare è un genere che forza continuamente le reazioni dei personaggi, che altrimenti non potrebbero che impazzire e farsi immediatamente uccidere appena messi di fronte al fantasma, demone o mostro di turno (cosa che succede ad esempio nei "Ju-on" giapponesi: e infatti sono film senza trama e protagonisti, perché tutti impazziscono o muoiono all'istante).

 

Solo in un film horror puoi vedere gente che di notte con la lampadina fulminata e da sola scende nella cantina, in cui dieci anni prima era stato commesso un orribile delitto, perché ha sentito qualcuno piangere. Ho usato un cliché talmente banale che non ci facciamo quasi più caso a quanto sia assurdo, ma col filtro della logica sarebbe ogni volta da mandare a fare in culo il film.

 

Questo non significa giustificare ogni cazzata, ma come dice appunto se Markmus vedere se la cazzata, che c'è sempre e non può non esserci, funziona o meno nell'economia del film. E qui entrano in gioco per forza di cose i gusti soggettivi.

 

L'esempio più lampante in questo senso è quello di Dario Argento. Al di là dei buchi logici grandi come case delle sue trame, i personaggi dei suoi film hanno fatto sempre cose assolutamente assurde: in "Profondo rosso" la tizia che ha trovato la bambola impiccata in casa riesce a scappare, ma poi RIENTRA in casa, in "Inferno" per recuperare una chiave una tizia si immerge in un sotterraneo allagato, in "Suspiria" abbiamo delle streghe praticamente onnipotenti che non si capisce perché non uccidano la protagonista in un qualsiasi momento del film, e via così. Questo succede in tutti i suoi film. Ma nei primi non ci fai caso perché i film funzionavano alla grande, negli ultimi tutte le stronzate ti saltano agli occhi perché i film non funzionano più (ad usare un eufemismo). Oppure ci fai caso sempre e detesti anche il miglior Argento, che infatti ha plotoni di detrattori tra i seguaci della sceneggiatura di ferro.

Poi un film come "Profondo rosso" può non piacere per tanti validi motivi, ma se si cavilla su scene come quella della tipa che rientra in una casa dove sa che c'è un pazzo assassino che la vuole uccidere, io non posso che pensare che chi lo fa ha preso il film per il verso sbagliato e non è stato al gioco del regista.


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#107 William Wilson

    Doppelgänger

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Inviato 23 luglio 2015 - 10:53

Beh, non è che ogni critica meriti una risposta.

Se per te alcune cose sono delle cazzate che risposte vuoi avere?

 

A livello retorico chi schifa ha sempre gioco facile nel porsi nelle discussioni ad un livello più alto di chi si entusiasma, ma non è per questo i secondi siano tenuti per forza a dover giustificare qualsiasi critica venga in mente ai primi.

Soprattutto se le critiche sono pretestuose e fuori centro, come tante lette in questo topic.

 

Non vi è piaciuto, non vi ha fatto paura e lo trovate brutto e ridicolo?

Ok. E chi ha detto niente?

L'horror è come il porno, a certi gli si drizza a vedere certe cose ad altri a vederne altre.

Ma una volta ribadito più e più volte che il film non fa paura, che è brutto e ridicolo, cosa altro si vuole ottenere?

Far ammettere a chi lo ha trovato bello e inquietante, che si è sbagliato?

Beh, anche mi fossi sbagliato, ammè sto filme demmerda mi ha fatto paura (in realtà no, ma inquietato parecchio sì), ma non per questo me ne vergogno.

 

Evidentemente c'è chi non separa il grano dal loglio e chi sì. Chi paragona il film al genere nel suo complesso e chi ai suoi capolavori. Chi salva un film nonostante alcuni difetti (che lo accecano) e chi per questi lo condanna (accecato dalle sue qualità). Chi non è per la trama di ferro nel genere horror e chi sì.

Per parte mia, ho provato ad argomentare cosa non va secondo me in questo film (e riducendo il tutto a una scelta tra il 'sì' e il 'no' ho deciso che nel mio caso la bilancia propendeva per il no; ma questo solo per via della mia forte selettività); ho visto come altri abbiano fatto il contrario, a volte in maniera anche molto eloquente; ho compreso perché piace a chi piace. La gente ha gusti diversi: nulla di nuovo sotto il sole.

Ora, alla domanda "a che serve parlare di 'estetica'?" risponderei in tre modi: a parlare di sé stessi, a difendere la propria idea di "arte", di "cinema", etc., o viceversa a migliorarla. Poi è vero anche che quando ci sono opinioni così contrastanti il dibattito si fa ancora più divertente e curioso...


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#108 Jack DiSpade

    Critico proto-punk

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Inviato 10 agosto 2015 - 08:09

Visto ieri, ormai è troppo tardi per entrare nella discussione, ma mi associo con chi urla al miracolo. Con 30milalire fanno un horror che funziona benissimo, giocando con i momenti di stasi e il cambio di prospettiva. Un film lento dove la minaccia non è frenetica, ma costante e inesorabile. Metaforone chiaro che consente una lettura più profonda senza ricorrere ad acrobazie interpretative e permette di godersi le magnifiche atmosfere senza lambiccarsi il cervello. Viene ripreso l'impianto carpenteriano, ma in un'ottica molto più intima e introspettiva, dove si mostra soprattutto la reazione all'orrore (e, cosa non banale, all'altrui orrore) e non tanto l'orrore in sé. E questo lo dico avendolo visto sul pc, di giorno, coi muratori vicino e senza capire alcuni dialoghi (i sottotili qui secondo me sono veramente un pugno in un occhio).

L'unico punto debole è la poca "commerciabilità": mi pare il tipico film con cui ci tiriamo tanti segoni ai festival, ma deluderebbe un ipotetico adolescente che va al cinema a vedersi un horror (e infatti non è distribuito).


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#109 Reynard

    No OGM

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Inviato 20 agosto 2015 - 17:08

M'è piaciuto alquanto, anche se non griderei al capolavoro. Mi pare che parti col botto, si mantenga ad altissimo livello per buona parte, ma poi diventi man mano più arruffato e un po' meno a fuoco. Rimane solo la tensione stilistica, ineccepibile fino alla fine.

 

Nelle pagine precedenti si sono sviscerati pregi e difetti, non ho quindi molto da aggiungere. Ma c'è un elemento che mi è piaciuto moltissimo e non mi pare sia stato messo in luce: le reazioni di terrore, almeno per la prima parte, sono tra le più credibili che mi sia mai capitato di vedere. Un terrore paralizzante e irrazionale, che spegne d'un tratto le capacità di pensiero della protagonista e la portano a reagire e a fuggire quasi d'istinto, senza neppure preoccupazioni per la propria incolumità. Quando si ha paura sul serio, pur di scappare ci si getterebbe anche dal decimo piano.

(Poi cominciano ad 'accettare' l'elemento soprannaturale e le reazioni si fanno, a mio avviso, meno credibili e più pretestuose).


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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#110 100000

    Enciclopedista

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Inviato 26 settembre 2015 - 11:49

A me la scena in piscina è piaciuta, sia per la costruzione quasi bambinesca (tutte le lampade e gli elettrodomestici sul bordo della vasca, i cavi stesi e arrotolati), sia per l'attesa trepidante del mostro, sia per la disillusione (lo scontro col mostro che non va come previsto).

L'inutilità del piano finale, e il loro credere di poter davvero fare qualcosa, è parte della bellezza di questo film.


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#111 Zimmer

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Inviato 11 luglio 2016 - 19:26

Dopo essere andata a letto con un ragazzo, Jay scopre che gli è stata trasmessa una misteriosa maledizione: una o molte entità malvagie, che assumono di volta in volta le sembianze di una delle vittime, la insegue per ucciderla. La ragazza, con l'aiuto degli amici, cercherà in ogni modo di sfuggire alla minaccia e di sconfiggerla.

 

poster_ITFOLLOWS_OC.jpg

 

http://www.ondacinem...s_mitchell.html


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#112 William Wilson

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Inviato 11 luglio 2016 - 19:34

Qui se n'era già discusso: http://forum.ondaroc...-mitchell-2014/


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#113 ucca

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Inviato 11 luglio 2016 - 19:39

film carino, si. Molto carino. 


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#114 William Wilson

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Inviato 11 luglio 2016 - 19:43

Il finale è ca-ccarino, come ebbi già modo di balbettare.


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#115 gwoemul

    GwoemulGPT

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Inviato 11 luglio 2016 - 20:34

Mi ha inquietato parecchio e col tempo ne penso sempre meglio, ormai ho superato anche il finale che non mi aveva così convinto.

Ho avuto pure un incubo dove ero seguito (senza aver scopato però :().


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#116 MilleLire

    IL MORALIZZATORE

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Inviato 11 luglio 2016 - 20:49

Il finale secondo me non è stato capito.
In sostanza il montaggio potrebbe aver volutamente tagliato per pudore l'atto sessuale liberatorio compiuto dal ragazzo con una delle donne di strada inquadrate. La soluzione migliore e più ovvia se ci pensate: rende maggiore la possibilità di allontanarti dal "male" il prima possibile. E l'ultima inquadratura ribadisce il dilemma che ci ha accompagnato durante tutto il film: "sono seguiti oppure no?". Titoli di coda.
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#117 William Wilson

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Inviato 11 luglio 2016 - 21:04

Il finale secondo me non è stato capito.
In sostanza il montaggio potrebbe aver volutamente tagliato per pudore l'atto sessuale liberatorio compiuto dal ragazzo con una delle donne di strada inquadrate. La soluzione migliore e più ovvia se ci pensate: rende maggiore la possibilità di allontanarti dal "male" il prima possibile. E l'ultima inquadratura ribadisce il dilemma che ci ha accompagnato durante tutto il film: "sono seguiti oppure no?". Titoli di coda.

No, quello è abbastanza chiaro: è la scena della piscina che mi lasciò perplesso, però non ricordo bene, mi pare ci fosse un goffo "dénouement"...
  • 0

#118 MilleLire

    IL MORALIZZATORE

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Inviato 11 luglio 2016 - 21:17

Ah si, non ho letto tutto il 3d mea culpa. Ed ho visto una settimana fa il film. Si la scena della piscina è infantile. Magari anche volutamente, ma di sicuro infantile.
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#119 Guest_Resp Into_*

    Maledettooo! Maledetooo! Maledettooo!

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Inviato 11 luglio 2016 - 22:51

Com'è il doppiaggio italiano?
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OBIETTIVO MEDIA DI ALMENO UN + A POST RAGGIUNTO ;)

 

 

raramente ho visto un'immagine più autenticamente devastante dell'inermis dell'uomo contemporaneo occidentale


#120 BanalmenteMatteoZucchi

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Inviato 11 luglio 2016 - 23:31

Migliore di quanto pensassi. Nel senso che non fa fuggire dalla sala all'improvviso. Resta un'aggiunta che un po' riduce (per scelte di toni/accenti e volume) il valore realistico della patina del film che così bene si contrapponeva ai suoi numerosi e vasti simbolismi.

 

 

Ah si, non ho letto tutto il 3d mea culpa. Ed ho visto una settimana fa il film. Si la scena della piscina è infantile. Magari anche volutamente, ma di sicuro infantile.

 

Lo è in maniera totalmente voluta. Quindi, piaccia o no, non può essere respinto se non in base ad argomentazioni valide e non a pure "sensazioni".

Mitchell ha parlato di "generazione Scooby Doo" (infatti i ragazzi sono 4+1) e di un tentativo immaturo di respingere la disgrazia imminente. Prima della tragica e più "matura" accettazione (ma anche qui è ambiguo) del finale.


  • 0

"Ok, take me to your goddamn young genious !"

Vincent Price su Michael Reeves  

 

"Ma il lettore di Ondacinema sa che il film lo fa la messa in scena, non la trama."

Alberto Mazzoni                                                                                               :firuli:

 

 

impossibile non citare l'oscuro quanto seminale esordio degli Unnamed
 
(6.5)

 

 

 

chi è stu strunz che lo dirige? BOOOOH. manco sua mamma lo conosce

 

 


#121 Giubbo

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Inviato 14 luglio 2016 - 10:44

visto ieri sera. non so se ripeterò qualcosa di già detto, ma non riesco a leggere 6 pagine di commenti, scusate.

mi è sembrata un'ottima carpenterata, aggiornata però all'intimismo indie post millennium bug.

quindi più empatia, meno "orrore".

lo vogliamo dire però chi è la vera protagonista del film? non è la ragazza, non è la "cosa" (vedi Carpenter, appunto), ma la città di Detroit dell'ultimo decennio. Lo stesso film in un'altra città sarebbe stato un film diverso.

ah, io è da quando sono piccolo che ho pensato come concetto a questo tipo di orrore, ossia una cosa che ti segue sempre e comunque, una condanna a cui tu puoi facilmente scappare, ma che non ha fine. Tremendamente angosciante.

Belilissimo il piano sequenza del campus, con rotazione a 360° a mostrare la vita del contesto, in cui l'elemento di disturbo e tensione viene inquadrato esattamente come gli altri elementi, senza focalizzarsi su di esso.

 

Momenti "NO", che fanno si che il film non raggiunga l'eccellenza (metto sotto spoiler):

Spoiler

 

Ottima la musica, carpenterianissima anche quella.


  • 2

#122 ucca

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Inviato 14 luglio 2016 - 11:29

Si ha delle qualità, ma quei momenti "no" Carpenter non li avrebbe proprio concessi..per me è più un'occasione sprecata che altro.

L'idea di base era proprio forte.


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#123 BanalmenteMatteoZucchi

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Inviato 14 luglio 2016 - 12:24

 ma la città di Detroit dell'ultimo decennio. Lo stesso film in un'altra città sarebbe stato un film diverso.

 

Motivo in più per essere considerato un vero e proprio seguito del precedente film di Mitchell. La città che si fa contenitore dei protagonisti e della loro odissea e come tale diventa il vero protagonista, nel senso di "persona" fondamentale e che "è prima" di ogni altra cosa. Ma diviene anche "It" da quanto è informe e indefinita nel suo apparire.

 

Non discuto che il film sia ricc(hissim)o di difetti ma (quasi) tutti sono giustificabili in virtù di convenzioni di genere, iperellettismo (quasi sempre), sia della regia che  della sceneggiatura, e delle esplicazioni del regista. E il Linguaggio "è" del regista, non del fruitore.

 

Carpenter è solo uno dei modelli, il più scoperto, certo, ma forse neppure il principale. Nulla togliendo a C che è uno dei cineasti che prediligo.


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impossibile non citare l'oscuro quanto seminale esordio degli Unnamed
 
(6.5)

 

 

 

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#124 Guest_Resp Into_*

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Inviato 14 luglio 2016 - 22:10

Non avevo capito che fosse ambientato a Detroit, questo spiega la desolazione del sobborgo... mi è piaciuta tantissimo la scelta di non far vedere praticamente mai i genitori e di lasciare tutto nel mondo dei ragazzi. Splendide alcune inquadrature tipo la piscina da fuori col temporale.

I commenti sulla pagina ufficiale sono da eccidio. Gente che dice che non è un horror perché non fa paura :facepalm:


  • 1

OBIETTIVO MEDIA DI ALMENO UN + A POST RAGGIUNTO ;)

 

 

raramente ho visto un'immagine più autenticamente devastante dell'inermis dell'uomo contemporaneo occidentale


#125 MilleLire

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Inviato 15 luglio 2016 - 21:35

Vuol dire veramente non capire una mazza,eh
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#126 Guest_Resp Into_*

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Inviato 16 luglio 2016 - 10:02

Vuol dire veramente non capire una mazza,eh

 

cosa? Non capire che si tratta di Detroit o i commenti?


  • 0

OBIETTIVO MEDIA DI ALMENO UN + A POST RAGGIUNTO ;)

 

 

raramente ho visto un'immagine più autenticamente devastante dell'inermis dell'uomo contemporaneo occidentale


#127 MilleLire

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Inviato 16 luglio 2016 - 10:35

I commenti della gente, scusa l'eccesso sintesi, colpa della scrittura da cellulare.

I momenti di paura ci sono eccome: sono semplicemente ben dosati e calibrati nei momenti giusti, alcuni sono proprio da farti saltare sulla sedia proprio perchè il regista non ne abusa.

C'è poi l'elemento suspance, dovuto all'inseguimento continuo ed estenuantemente lento che induce tensione costante e crescente. Al netto di alcune "licenze poetiche" che dobbiamo concedere al regista dal momento che il genere le impone si tratta di un signor horror.

A queste persone credo sia mancato l'elemento "splatter", che è quello che a me personalmente invece fa calare la tensione e sposta l'ago della bilancia verso il ridicolo molte volte.


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#128 BanalmenteMatteoZucchi

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Inviato 16 luglio 2016 - 10:48

Credo che a molta gente non sia piaciuto neanche l'utilizzo molto libero degli stereotipi, quasi straniante (faccio un raffronto anche con la molto positiva recezione di "The Conjuring"). Si potrebbe parlare di uso quasi "brechtiano" dei topoi del genere ma forse è ancora presto. asd
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"Ok, take me to your goddamn young genious !"

Vincent Price su Michael Reeves  

 

"Ma il lettore di Ondacinema sa che il film lo fa la messa in scena, non la trama."

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#129 Ganzfeld

    In un certo senso

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Inviato 19 luglio 2016 - 10:54

Ma era già successo che nel trailer di un film citassero una recensione di ondacinema come per It Follows? asd


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#130 BanalmenteMatteoZucchi

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Inviato 19 luglio 2016 - 11:51

Ma era già successo che nel trailer di un film citassero una recensione di ondacinema come per It Follows? asd


Pare di no, stando almeno a ciò che affermano i miei colleghi più anziani.
Citazione proditoria, ovviamente. ashd
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#131 cool as kim deal

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Inviato 22 luglio 2016 - 09:05

Se mi dite che non c'è sangue lo guardo


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#132 Tom

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Inviato 22 luglio 2016 - 10:01

L'unica immagine "forte" del film ce l'ha in avatar l'utente sopra di te. ;)


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#133 BanalmenteMatteoZucchi

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Inviato 22 luglio 2016 - 10:47

Presente!

Poi in realtà vi è qualche altra scena moderatamente violenta, ma la presenza di ben poco sangue, niente frattaglie, la regia quasi sempre distante e lo stile perennemente onirico e sospeso (soprattutto) fanno sì che impressionarsi sia praticamente impossibile. (Molto più facile tediarsi, direi)
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#134 xtc

    Gianfranco Marmoro

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Inviato 23 luglio 2016 - 18:02

Visto ieri

mi è piaciuto molto, nonostante qualche sbavatura, molto belle le musiche, eccellente le inquadrature, bravi i protagonisti liberi dal cliché della fuga perenne dietro una porta e dal grido con la testa tra le mani. Oltre che Carpenter ci ho intravisto molta filmografia horror anni 60.70 tipo Il Villaggio Dei Dannati, ma anche qualche momento cinematografico alla THe Kingdom. Ho una mia chiave di lettura un pò particolare, l'assenza dei genitori e degli adulti ha un senso, il film sembra voler sottolineare il passaggio dall'adolescenza alla maturità sessuale con tutto ciò che fa seguito alla perdita dell'innocenza, una verginità morale che è il vero spauracchio dei protagonisti, sempre tesi al ricordo del primo bacio della prima emozione e dei sentimenti e dei luoghi del passato. Quello che insegue i protagonisti sembra essere più la paura del giudizio dei grandi (non a caso il mostro della piscina nel finale è il padre, mentre greg prima di essere eliminato dalla cosa vede la madre nuda e voluttuosa) che infatti non sono mai presenti anche quando la loro presenza sarebbe logica (la morte di greg), Il finale vede i due ragazzi tenersi per mano con un candore leggermente beffardo, vestiti come due bambini innocenti eppure oramai consapevoli del piacere della sessualità, forse del tutto esorcizzata con l'accenno alla prostituzione del pre-finale.        


  • 3

#135 BanalmenteMatteoZucchi

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Inviato 23 luglio 2016 - 19:18

Se il tema della crisi del passaggio tra adolescenza e età adulta è di certo la chiave interpretativa (o meglio, le chiavi interpretative) principale(i) e quindi la scoperta della sessualità ha un ruolo centrale in essa(e) (e nella poetica del regista, azzarderei) le ultime due annotazioni che hai fatto nello specifico sono piuttosto originali. Indice di quanto quest'opera sia stratificata e dalla libertà interpretativa, pur con tutti i difetti che ha.
Da notare, ad esempio, come la maggioranza delle verbi usati dai protagonisti siano coniugati al passato. Mentre ci si sta a lamentare delle incongruenze della sceneggiatura, che poi sono quasi totalmente giustificate dal personale ordine simbolico adottato da Mitchell, non ci si rende conto di queste finezze. Vabbeh.
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Vincent Price su Michael Reeves  

 

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#136 xtc

    Gianfranco Marmoro

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Inviato 23 luglio 2016 - 21:13

infatti è ricco di finezze


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