Visto ieri sera. Solito concerto torrenziale, finito con il pubblico in delirio sotto il palco, però molto ortodosso e coraggioso nella prima parte, tutta dedicata alle canzoni di Polvere (con qualche incursione anche da Ombra - da "La bestia nel grano", che apre i concerti, a "Il treno", alla fine ne avrà fatte almeno sei). Si vedeva che in tanti non le conoscevano ancora e qualcuno forse è rimasto un po' spiazzato. Naturalmente si sono tutti scaldati quando ha attaccato le varie "Marajà", "Che coss'è l'amor", "Uomo vivo" & C..
Non era particolarmente sbronzo, anzi, sembrava abbastanza rilassato ed è filato tutto liscio, anche se forse c'è ancora qualcosa da perfezionare con la nuova band, molto interessante, costruita tutta su "coppie" di musicisti: due cupa-cupa, due trombe, due chitarre, due voci (eccezionale in particolare quella femminile di Enza Pagliara) etc.
Scenografie tutto sommato più sobrie di altri tour, con ambientazione agreste e spighe di grano a circondare il palco.
Alla fine ha incontrato la stampa in camerino: anche qui molto rilassato, ha conversato amabilmente per una mezz'oretta buona, dispensando battute e riflessioni, anche sulla politica internazionale e su... Bud Spencer! ("l'uomo di frontiera e della polvere per definizione, con i suoi film spaghetti-western" ).
Non ho potuto baciarlo, Piersa, perché alla fine i musicisti l'hanno trascinato via per andare a festeggiare. Però prometto un resoconto integrale dell'incontro su OndaRock tra qualche giorno.