io ho visto una sua intervista in cui parlava del film che stava facendo (non ricordo se fosse "Watchmen" o "Sucker Punch") nei termini secondo cui aveva avuto una certa idea perché la scena era "più figa così
ma è ovvio che è un regista che ragiona in termini di "coolness", se no non potrebbe girare quelle scene fighe
quando dico che ha un gusto antihollywoodiano ed antimainstream lo dico in relazione a ciò che porta nei suoi film. e lo si vede bene in watchmen e in questo bvs, osa molto sotto il profilo del sesso e della violenza, due componenti ormai assenti nel cinema mainstream dei blockbusters. a te sembrerà puro cattivo gusto la scena di sesso in watchmen, ma è una delle scene di sesso più spinte che abbia mai visto in un film di fumetti o blockbusters perlomeno degli ultimi anni. anche la preferenza per una estetica dark e seriosa, se si esclude nolan, è ben poco mainstream e infatti gran parte delle critiche al film vengono per l'assenza del tono goliardico tipico degli altri cinecomics. a me fa abbastanza venire in mente paul verhoeven - paragone non troppo campato per aria visto che robocop è uno dei suoi film preferiti - anche per il fatto che è odiato dalla critica, poco di successo presso il pubblico (non sbanca i botteghini come nolan o abrams) e sottostimato dagli appassionati di cinema
il luogo comune che non porta nulla di personale ai suoi film tratti dai fumetti ho già cercato di sfatarlo tempo fa in una recensione di watchmen... in questo caso dico solo che ad esempio il lavoro fatto su batman non è un mero ricalco da miller. l'ho già scritto questo, ma sotto certi aspetti sono antitetici i due personaggi. questo è il batman di snyder, chiaramente ispirato a quello di miller, ma non è il batman di miller 1:1. questo batman cinematografico non è vecchio, non si è ritirato, è arrivato ad un punto della sua carriera che si domanda a cosa sia servito spendere 20 anni di vita per combattere i criminali, è talmente disilluso che ha perso ogni fiducia nella propria crociata anticrimine, questo lo ha reso cinico e crudele. è un batman che si impasticca e che si crogiola nel suo cinismo dicendo "siamo criminali alfred, lo siamo sempre stati". ad un certo punto il batman di snyder sfiora il nichilismo, quando incontra alfred nella villa ormai abbandonata e distrutta prima di affrontare superman: è un uomo che sa di andare incontro alla morte, esattamente come gli spartani di 300. oltretutto non c'è alcuna lettura politica del personaggio, centrale invece in miller, l'interesse di snyder è a livello esistenziale
snyder è uno che semina qua e là nel film citazioni e momenti fan-service, ma alla fine fa sempre di testa sua (infatti leggiti i commenti ai film dei fan hardcore della dc). perché in watchmen i protagonisti esprimono una forza sovrumana anche se in moore sono persone normali e non superumani? solo spettacolarizzazione tamarra? no, snyder è ossessionato dalle potenzialità del corpo umano ed è influenzato a livello visivo da frank frazetta, per questo i suoi personaggi presentano sempre fisici scolpiti (e gli allenamenti a cui sottopone gli attori sono massacranti) e fisicità superumana. c'è più dell'estetica, o almeno questa è un'altra delle caratteristiche fisse del suo cinema, un "marchio di fabbrica"
nolan è un grande regista e solo il forum sa quante volte l'ho elogiato. ma sotto certi aspetti è stato più conformista di snyder. snyder è un regista barocco, e come tale non avrà mai nella sua filmografia un film equilibrato e coeso. non ha paura di strafare e di autoridicolizzarsi (come la scena di "martha"). tutte queste cose le paga a un prezzo ancora più caro di un altro regista magari più disciplinato ed educatamente hollywoodiano (perché anche nolan ha infilato qualche cazzatona nei suoi batman)
p.s: quando mi riferivo ai supereroi nei fumetti come figure edulcorate ed innocue non mi riferivo di certo al batman di miller... tutta quella stagione di fumetti ha semmai mostrato che era possibile una interpretazione adulta del supereroismo. il problema è che è stata soltanto una stagione, una parentesi e perlopiù i fumetti canonici di supereroi sono prodotti alquanto convenzionali e pensati per un pubblico di bambini e ragazzini