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Is Ma Anche Isl Oppure Isis Che Poi Sarebbe Daesh


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267 replies to this topic

#1 Disposable Hero

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Inviato 21 settembre 2014 - 00:37

Mi sembra strano che nessuno abbia ancora aperto una discussione su quella che potrebbe essere la nuova guerra per un po' di tempo oppure un grande bluff.
 
I nomi, essendo parole, sono importanti; sottolineano dei dettagli e il fatto che le ammministrazioni di mezzo mondo (occidentale) stiano cercando di trovare un nome comodo da utilizzare in piena epoca di tweet e social, significa che si preparano a un grosso bombardamento da parte di blogger e giornalisti improvvisati, soprattutto durante i bombardamenti di bombe che stanno cominciando.
 
 
Oggi ho avuto la fortuna :ph34r: di beccare il link youtube del film/documentario (55 minuti sfondapalle) di propaganda dal titolo Flames of War (titolo banalotto e anche la regia era abbastanza piatta) che tre giorni fa era stato anticipato dal rilascio del trailer. Ovviamente ora il video è stato rimosso (era un video non indicizzato nel motore e solo copincollando il link si poteva accedere).
 
Il film lascia il tempo che trova: immagini al rallentatore, ricostruzioni di fatti parziali e partigianerie del caso; dichiarazioni che se la prendono con la stampa internazionale e vari esponenti religiosi e televisivi del mondo arabo non allineati alle posizioni di questi qua (appunto questi qua, si torna al problema del nome). Esaltazione del martire nella morte in un conflitto a fuoco, esaltazione del mujaheddin per la conquista di una base radar.
 
Interessante e triste la parte finale in cui soldati di Assad sono costretti a scavarsi la fossa da soli ed uno di essi viene costretto a recitare delle accuse alla Siria e manda un messaggio - che potrebbe essere anche spontaneo visto che è detto da uno che si sta scavando la fossa letteralmente - in cui si invitano i giovani a disertare ed evitare di essere abbandonati come è capitato a loro.
 
Vengono poi fatti mettere in fila ed uccisi fra inquadrature ricercate, fotografia patinata, suono molto curato e immagini al rallentatore.
 
A differenza di altri combattimenti qui la connotazione trans-nazionale del gruppo assume un valore più marcato.
Lo scenario si fa ancora più contorto se si considera che al momento questo conflitto si inserisce in un quadro già molto intricato di alleanze e patti al punto che gli USA hanno bisogno dello spazio aereo siriano e però loro ad Assad ci volevano fare il culo. Credo non ci sia mai stata una situazione così contorta in medio-oriente con una simile stratificazione di conflitti e tensioni.
 
Ultimo appunto: chi foraggeremo oggi per combatterlo domani?
 

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#2 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 21 settembre 2014 - 11:21

Alla tua domanda verrebbe da rispondere che foraggeremo chiunque ci permetterà di non sporcarci le mani con un nuovo intervento militare scellerato, al pari dei precedenti in Afghanistan e Iraq che hanno destabilizzato il Medio Oriente come mai era capitato prima.

 

Quindi: curdi, esercito regolare iracheno, quel che resta della rivoluzione laica siriana e ovviamente Teheran. 

 

Il punto è: sapremo non ripetere gli errori del passato? Se ora armiamo i curdi, siamo consapevoli che con quelle armi loro tra cinque anni rivendicheranno l'indipendenza del Kurdistan? O crediamo che si faranno ammazzare gratis per noi?

E Rohani? Tanto buono, riformista e simpatico, certo. Ma se davvero darà una mano a Baghdad per annientare l'Isis, poi non avrà guadagnato sul campo il diritto a trattare sull'atomica?

 

Insomma, come al solito, la domanda delle domande è: l'Occidente ha finalmente una visione di lungo periodo o siamo ancora alla deriva?


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#3 Disposable Hero

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Inviato 21 settembre 2014 - 11:59

Ieri ho beccato questo articolo del Nyt che dà un po' un quadro indicando alcuni dei fattori.
Ho letto parecchi articoli in questi giorni, ma non ho il tempo di andarli a recuperare ora.

Il quadro può essere interessante, ma secondo me il contenuto degli articoli del Nyt sia su Ebola sia su IS va preso con le pinze.
Ho delle perplessità sulla reale quantità di olio che riescono ad estrarre e ho letto articoli che davano stime al ribasso.

Resta un mistero chi sia l'acquirente di tale petrolio e dove venga raffinato. Quello che ho letto è che mancano le competenze tecniche per gestire alcuni dei pozzi di cui hanno preso possesso (ho letto di uno potenzialmente da 75000 barili al giorno ma che richiede una particolare tecnica di pulizia per essere funzionante e pare che a questi qua manchi l'ABC dell'estrattore). Inoltre, anche fosse una produzione che resta nel territorio, non mi convince l'introito, perché non volendo ipotizzare che lo comprino stesso in paesi che sono nella coalizione contro l'IS, non so chi possa comprare ad un prezzo vantaggioso per i terroristi.

Poi c'è da valutare le armi a disposizione e la loro origine.


http://www.nytimes.c...tw-nytimes&_r=0

La guerra sta già iniziando in effetti, ma è molto blanda. Il territorio controllato da questi, secondo le mappe che mette qui il NYT è abbastanza impalpabile: sembra posseggano avamposti, qualche citttà e strade, ma tutto molto sparso. I curdi stanno già prendendo le armi (tra l'altro c'era un articolo denigratorio sul fatto che alcuni di questi martiri temono che venendo ammazzati dalle donne peshmerga curde potrebbero non avere diritto alle settantadue vergini :asd)


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#4 corrigan

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Inviato 21 settembre 2014 - 12:33

molto interessanti, sia l'articolo che il tuo commento, grazie.

Resta un mistero chi sia l'acquirente di tale petrolio e dove venga raffinato.

già in passato Laurent Fabius aveva detto che Assad faceva affari con l'ISIS per indebolire le forze più moderate, e poi presentarsi come un'unica alternativa. La notizia pare essere nuovamente rimbalzata negli ultimi giorni (per ovvi motivi). Mancano prove evidenti ma mi sembra la cosa più ovvia.
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#5 Disposable Hero

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Inviato 22 settembre 2014 - 19:27

Finalmente ho un po' di tempo per mettermi alla ricerca di link.
Parto da quello che mi lascia molto perplesso:
 
1) La coalizione che si sta creando è funambolica e strana per vari motivi.
 
 

Ghassan Salame, a former Lebanese minister, noted a couple of days ago that "when a disparate set of countries agrees to fight a common enemy, something fishy's going on"

 
qui tra l'altro si fa ancora riferimento al nome non chiaro da dare al nemico e questo secondo me non è un dettaglio marginale, perché sottolinea la confusione e la discrepanza di obiettivi dei membri della stessa coalizione. Il nome da dare al nemico è spesso molto importante perché nel nome si veicola un messaggio. Anche definirlo Stato Islamico potrebbe essere un autogol per taluni. Intanto l'Arabia Saudita si trova a dover sostenere una coalizione in supporto alla maggioranza Sciita al potere in Iraq e anche questa lotta intestina del mondo islamico non va dimenticata quando si cerca di capire chi sta con chi e perché.
 
2) Il territorio dell'IS è come già visto sul NYT e forse un po' più dettagliatamente qui conta sì su aree in cui può ottenere il supporto delle popolazioni locali (che poi il supporto delle popolazioni locali spesso lo ottieni semplicemente mostrandoti il più forte nella zona), ma mostra una natura sfilacciata lungo le strade, come già detto in precedenza, che a me ricorda l'avanzata delle truppe della coalizione abusiva nella seconda guerra del Golfo quando l'obiettivo era arrivare a Baghdad prima possibile e infatti questo ha prodotto la totale perdita di controllo del territorio
 
Sono andato a controllare riferimenti al leader di Isis su WikiLeaks, ma non riesco a trovare niente di utile sulla persona (magari uno più bravo a districarsi fra i cablo può trovare qualcosa).
 
Comunque sto impazzendo nella ricostruzione dei gruppi e provo a mettere un po' d'ordine, ma sembra di scavare nelle biografie delle band black-metal su metal-archives.
 
 
 
Stando a Wikipedia, il leader dell'IS  prende il potere nell'aprile 2010 per quattro anni, prima di fare l'upgrade in autoproclamato califfo. Il suo predecessore era Al.Masri che a sua volta aveva preso il posto di Al-Zarkawhi.
 
 
Il primo cablo che ho trovato cercando "Islamic State e altre cose" è il qui presente
 
Data 14 settembre 2006 (in pratica tre mesi dopo la morte di Al-Zarkawhi) e parla di un attacco con una bomba artigianale IED ad un convoglio militare americano. Nella ricerca sul luogo salta fuori una casa con dentro un tizio che aveva un manualetto del piccolo bombarolo. Il manuale risulta essere un pamphlet diffuso dal gruppo AI (Ansar Al-Islam).
 
Ora AI viene definito nel cablo:

 

AI IS A RADICAL ISLAMIST GROUP OF IRAQI KURDS AND ARABS WHO HAVE VOWED TO ESTABLISH AN INDEPENDENT ISLAMIC STATE IN IRAQ

 

 
ed è stato fondato da Al-Zarkawi con il nome di:
 
Jama'at al-Tawhid wal-Jihad che poi diventerà AI (noto come Alqaeda in Iraq, dopo l'alleanza con Osama nel 2004)
 
Al Zarkawi era giordano, ma il gruppo militare divenne presto un ricettacolo di forze differenti e molti sospettano che ci fosse una ricca componente iraqena. il gruppo si fonderà poi con l'ISIS nel 2010 sotto il comando di Al-Baghdadi.
 
Quindi a parte che sto impazzendo fra tutti 'sti nomi e il fatto che pare che sia tutto riconducibile ad Al-Zarqawi che nel 99 parte dal JTJ e passando per TQJBR fonda AI che si unisce a ISIS, le fonti di wikipedia fanno un loop poco chiaro perché sembra che ISIS fosse già esistente prima della nascita di AI.
 
Inoltre non è chaira la composizione. Sarebbero salafiti e AI nasce in Kurdistan. Il fatto che su WikiLeaks non si trovi alcun cablo che mensioni ISIS o ISIL nonostante ci siano su wikipedia date che fanno presupporre che il gruppo fosse già esistente nel 2004 quando AI venne fondato, mi lascia perplesso.
 
Ora sono fuso fusissimo, qundi se qualcuno vuol provare a mettere insieme i cocci, faccia pure.


EDIT: Qui c'è anche la versione della BBC che credo sia più o meno la stessa tipologia di interconnessioni viste sopra, ma dà anche altri dettagli:

http://www.bbc.com/n...e-east-29052144


In tutto questo: io ho un dubbio sul fatto che AI nasce in Kurdistan e i curdi sono quelli che stiamo armando, fra gli altri. Il Kurdistan cerca l'indipendenza e insomma, a voler pensar male potrebbe star sfruttando un'occasione ghiotta.

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#6 Seattle Sound

    Non sono pigro,è che non me ne frega un cazzo.

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Inviato 22 settembre 2014 - 23:47

Spoiler


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Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)

 

"simpatico comunque eh" (Fily, Forum Ondarock)

 

"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"

"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)


"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"


#7 corrigan

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Inviato 23 settembre 2014 - 04:41

Il primo cablo che ho trovato cercando "Islamic State e altre cose" è il qui presente
 
Data 14 settembre 2006 (in pratica tre mesi dopo la morte di Al-Zarkawhi) e parla di un attacco con una bomba artigianale IED ad un convoglio militare americano. Nella ricerca sul luogo salta fuori una casa con dentro un tizio che aveva un manualetto del piccolo bombarolo. Il manuale risulta essere un pamphlet diffuso dal gruppo AI (Ansar Al-Islam).
 
Ora AI viene definito nel cablo:


AI IS A RADICAL ISLAMIST GROUP OF IRAQI KURDS AND ARABS WHO HAVE VOWED TO ESTABLISH AN INDEPENDENT ISLAMIC STATE IN IRAQ

 

 
ed è stato fondato da Al-Zarkawi con il nome di:
 
Jama'at al-Tawhid wal-Jihad che poi diventerà AI (noto come Alqaeda in Iraq, dopo l'alleanza con Osama nel 2004)
 
Al Zarkawi era giordano, ma il gruppo militare divenne presto un ricettacolo di forze differenti e molti sospettano che ci fosse una ricca componente iraqena. il gruppo si fonderà poi con l'ISIS nel 2010 sotto il comando di Al-Baghdadi.
 
Quindi a parte che sto impazzendo fra tutti 'sti nomi e il fatto che pare che sia tutto riconducibile ad Al-Zarqawi che nel 99 parte dal JTJ e passando per TQJBR fonda AI che si unisce a ISIS, le fonti di wikipedia fanno un loop poco chiaro perché sembra che ISIS fosse già esistente prima della nascita di AI.
 
Inoltre non è chaira la composizione. Sarebbero salafiti e AI nasce in Kurdistan. Il fatto che su WikiLeaks non si trovi alcun cablo che mensioni ISIS o ISIL nonostante ci siano su wikipedia date che fanno presupporre che il gruppo fosse già esistente nel 2004 quando AI venne fondato, mi lascia perplesso.
...
In tutto questo: io ho un dubbio sul fatto che AI nasce in Kurdistan e i curdi sono quelli che stiamo armando, fra gli altri. Il Kurdistan cerca l'indipendenza e insomma, a voler pensar male potrebbe star sfruttando un'occasione ghiotta.


Disposable Hero, credo che hai fatto un errore nella ricerca. Il cablo su Ansar al-Islam ti spunta probabilmente perché hai fatto una ricerca per "Islamic State" e nel cablo c'è un passaggio che dice AI IS A RADICAL ISLAMIST GROUP OF IRAQI KURDS AND ARABS WHO HAVE VOWED TO ESTABLISH AN INDEPENDENT ISLAMIC STATE IN IRAQ. Però dice "uno" stato islamico, non "lo" stato islamico di al-Baghdadi.
oltretutto dalla wiki inglese di Ansar Al-Islam sembra che Al Zarqawi non avesse nulla a che fare col gruppo. AI era un movimento salafita curdo in lotta contro il PUK al potere in Kurdistan: "Krekar became the leader of the merged Ansar al-Islam, which opposed an agreement made between IMK and the dominant Kurdish group in the area, Patriotic Union of Kurdistan (PUK)." Cioè, questi erano-anche-curdi e salafiti ma erano fondamentalmente in lotta contro le forze al potere in Kurdistan adesso. Uno dei fondatori del movimento, Mullah Krekar è in carcere in Norvegia, dove arrivò come rifugiato nel '91, per hate crimes, e la sua estradizione è stata ripetutamente richiesta, ma rifiutata perché c'è il rischio che venga torturato ed ucciso.

per farla breve, non mi sembra ci sia alcuna connessione tra IS e AI. almeno dai link che hai postato.
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#8 geeno

    Pussy Malanga

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Inviato 23 settembre 2014 - 05:50

Tempo fa avevo letto un articolo-riassuntone del Post che mi era sembrato molto utile ("spiegato bene" asd): http://www.ilpost.it...6/19/isis-iraq/

 

Qualche inesattezza ci sarà pure eh, la materia è quella che è, dubito ci sia qualcuno che possa averne la versione definitiva.


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#9 Disposable Hero

    Classic Rocker

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Inviato 23 settembre 2014 - 13:08

 

Il primo cablo che ho trovato cercando "Islamic State e altre cose" è il qui presente
 
Data 14 settembre 2006 (in pratica tre mesi dopo la morte di Al-Zarkawhi) e parla di un attacco con una bomba artigianale IED ad un convoglio militare americano. Nella ricerca sul luogo salta fuori una casa con dentro un tizio che aveva un manualetto del piccolo bombarolo. Il manuale risulta essere un pamphlet diffuso dal gruppo AI (Ansar Al-Islam).
 
Ora AI viene definito nel cablo:
 

 


AI IS A RADICAL ISLAMIST GROUP OF IRAQI KURDS AND ARABS WHO HAVE VOWED TO ESTABLISH AN INDEPENDENT ISLAMIC STATE IN IRAQ

 

 
ed è stato fondato da Al-Zarkawi con il nome di:
 
Jama'at al-Tawhid wal-Jihad che poi diventerà AI (noto come Alqaeda in Iraq, dopo l'alleanza con Osama nel 2004)
 
Al Zarkawi era giordano, ma il gruppo militare divenne presto un ricettacolo di forze differenti e molti sospettano che ci fosse una ricca componente iraqena. il gruppo si fonderà poi con l'ISIS nel 2010 sotto il comando di Al-Baghdadi.
 
Quindi a parte che sto impazzendo fra tutti 'sti nomi e il fatto che pare che sia tutto riconducibile ad Al-Zarqawi che nel 99 parte dal JTJ e passando per TQJBR fonda AI che si unisce a ISIS, le fonti di wikipedia fanno un loop poco chiaro perché sembra che ISIS fosse già esistente prima della nascita di AI.
 
Inoltre non è chaira la composizione. Sarebbero salafiti e AI nasce in Kurdistan. Il fatto che su WikiLeaks non si trovi alcun cablo che mensioni ISIS o ISIL nonostante ci siano su wikipedia date che fanno presupporre che il gruppo fosse già esistente nel 2004 quando AI venne fondato, mi lascia perplesso.
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Disposable Hero, credo che hai fatto un errore nella ricerca. Il cablo su Ansar al-Islam ti spunta probabilmente perché hai fatto una ricerca per "Islamic State" e nel cablo c'è un passaggio che dice AI IS A RADICAL ISLAMIST GROUP OF IRAQI KURDS AND ARABS WHO HAVE VOWED TO ESTABLISH AN INDEPENDENT ISLAMIC STATE IN IRAQ. Però dice "uno" stato islamico, non "lo" stato islamico di al-Baghdadi.
oltretutto dalla wiki inglese di Ansar Al-Islam sembra che Al Zarqawi non avesse nulla a che fare col gruppo. AI era un movimento salafita curdo in lotta contro il PUK al potere in Kurdistan: "Krekar became the leader of the merged Ansar al-Islam, which opposed an agreement made between IMK and the dominant Kurdish group in the area, Patriotic Union of Kurdistan (PUK)." Cioè, questi erano-anche-curdi e salafiti ma erano fondamentalmente in lotta contro le forze al potere in Kurdistan adesso. Uno dei fondatori del movimento, Mullah Krekar è in carcere in Norvegia, dove arrivò come rifugiato nel '91, per hate crimes, e la sua estradizione è stata ripetutamente richiesta, ma rifiutata perché c'è il rischio che venga torturato ed ucciso.

per farla breve, non mi sembra ci sia alcuna connessione tra IS e AI. almeno dai link che hai postato.

 

 

 

Ho cercato proprio Islamic State perché ISIS, ISIL, Levant (sembrava la parola più selettiva) non hanno dato risultati.

Ora non so bene dove e devo ricercare di nuovo, ma è proprio questo che mi lasciava perplesso, perché non so bene dove ora, ma ho letto che AI è nato come gruppo fondato da Zarqawi. Fatto sta che il gruppo il gruppo Ansar Al-Islam e il gruppo Al-Qaeda in Iraq sarebbero lo stesso gruppo che cambia da AAI ad AI dopo aver raggiunto gli accordi con Osama.

Potrebbe essere un'omonimia con un altro gruppo AI?

Ci sono di sicuro molti problemi legati al fatto che nel disperato tentativo di Powell di convincere il mondo dei legami fra AQ e Saddam hanno inquinato un po' tutto seminando interviste e minchiate che possono essere finite nelle fonti di chiunque. (se ricordi il primo tentativo di invadere l'Iraq si basò su queste sterili ipotesi e poi virarono sulle armi chimiche)
http://news.bbc.co.u...ast/2730253.stm

Appena ho un attimo di tempo do un'occhiata


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#10 tiresia

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Inviato 23 settembre 2014 - 13:34

Sempre sul post, qualche giorno fa, ma non trovo più il link, avevano tradotto un articolo sulla variante Wahabita dell'Islam, che domina l'arabia saudita, e di come l'Is non fosse che una estremizzazione, ossia una estremizzazione di un fondamentalismo già ben estremizzato. Per questo l'appoggio economico dell'arabia saudita è sempre stato così forte. Ad oggi però sembra che il vero obiettivo dell'Is sia appunto la terra de La Mecca e di Medina, che il califfato stia diventando un'arma strategica dei movimenti di palazzo e di potere che si intensificano sulla dinastia morente in Arabia e sulla successione. Insomma Re Abda Allah e famiglia hanno foraggiato l'Is e ora questi sta diventando un pericolo per la loro dinastia.

Non è solo un problema degli occidentali non sapere chi appoggiare.


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#11 corrigan

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Inviato 23 settembre 2014 - 14:40

Ora non so bene dove e devo ricercare di nuovo, ma è proprio questo che mi lasciava perplesso, perché non so bene dove ora, ma ho letto che AI è nato come gruppo fondato da Zarqawi. Fatto sta che il gruppo il gruppo Ansar Al-Islam e il gruppo Al-Qaeda in Iraq sarebbero lo stesso gruppo che cambia da AAI ad AI dopo aver raggiunto gli accordi con Osama.



Spoiler


EDIT: ecco forse ti riferivi a questo: http://www.trackingt...sar-al-islam-ai
Zarqawi avrebbe assunto il comando di AI dopo che l'organizzazione entrò nel franchise di Al Qaeda.
Ansar al-Islam (AI), formerly known as Ansar al-Sunna (AS), is a Sunni extremist group comprised of mainly Iraqi Kurds intent on establishing a Salafi Islamic state in Iraq. AI was established during December 2001. AI's formation followed an agreement between Osama bin Laden and Kurdish Islamist groups to integrate their presence and activities Iraq. AI's co-founder, Mullah Krekar, lived in Iran for a time before fleeing to Norway. Abu Musab al Zarqawi (deceased leader of al Qaeda in Iraq) assumed a leadership position in AI after fleeing Afghanistan. The formation resulted in the merger of the Islah, al-Tawhid Islamic Front, and Jund al-Islam. Initially the AI was associated with violent clashes with the Patriotic Union of Kurdistan (PUK), but following the USA intervention in Iraq the AI transformed itself into a powerful group within the Sunni insurgency groupings. AI is predominately comprised of Iraqis, some of whom are former intelligence and security personnel. However, AI’s ranks also include Sunni foreign fighters, such as Yemenis and Saudis.
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#12 Garp Buzzy Power

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Inviato 23 settembre 2014 - 14:50

Per il momento vince lui

 

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"Garp sei un pochino troppo monotematico coi gusti secondo me."
 
"Io sono tutto ciò che vale. Non sono uno come Garp che ascolta solo un genere."
 
"Che imabarazzante battuta e due cretini ti hanno dato pure i più riparatori. Sei sempre fortunato, prima o poi ti arriverà una mazzata in testa riparatrice spero."
 
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."
 
"Coglione"
 
"Ma basta sto tipo di musica da sfattone finto dai"
 
"vabbeh garp te oltre alla barriera linguistica c'hai pure la barriera monogenere"
 

 


#13 corrigan

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Inviato 23 settembre 2014 - 15:03

in parole povere

"In tutto questo: io ho un dubbio sul fatto che AI nasce in Kurdistan e i curdi sono quelli che stiamo armando, fra gli altri. Il Kurdistan cerca l'indipendenza e insomma, a voler pensar male potrebbe star sfruttando un'occasione ghiotta."

per me qua fai un'errore: questi erano sì curdi-anche se soltanto all'inizio- ma fin dall'inizio erano nemici dei curdi che "stiamo armando." il problema è che in queste cose a "voler pensar male" la maggior parte delle volte si prendono cantonate.


poi, due parole sulla "Guerra all'ISIS." Mi sembra al momento un grave errore. Ovviamente non si può vincere un conflitto del genere senza "boots on the ground;" ovviamente avere aspettative adesso su ribelli "moderati," addestrati in Arabia Saudita è ridicolo, ovviamente si vuole approfittare dell'ISIS per rientrare dalla porta di servizio in Siria (credo che la "window of opportunity" si sia irrimediabilmente chiusa dopo la storia degli attacchi chimici di Assad, probabilmente anche prima).
Inoltre immagino che Obama abbia detto "no boots on the ground" per avere consenso immediato, e ciò ovviamente lascia la porta aperta ad un possibile intervento in futuro.


detto ciò io avrei:
1) non dichiarato "guerra all'ISIS" e promesso di distruggerlo. mi sarei limitato a fare ciò che effettivamente stanno facendo senza grandi proclami, cioè aiutare curdi e iracheni (magari con la collaborazione iraniana)

2) mi sarei tenuto lontano dalla Siria, un conflitto che probabilmente, come aveva visto giusto Luttwak l'anno scorso, è ormai irrecuperabile. Bisognava contenerlo e lasciarlo in autocombustione. L'unica sarebbe aiutare quel brav'uomo di Assad, ma non penso che nessuno si spingerà fin lì.
Certo, si può argomentare che è impossibile combattere efficacemente l'ISIS senza toccare le loro posizioni in Siria (visto che Assad non ha la forza/volontà per combatterli).
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Inviato 23 settembre 2014 - 15:27

Sì, credo anche io che il pensar male sia un errore. 

Il link che hai messo tu non è lo stesso che avevo letto, lì davano una spiegazione meno dettagliata della cronologia. Nel tuo link il nome AI è stato usato due volte 2001-2003 e 2003-2007
Così di passaggio ci sarebbe anche un nuovo gruppo che si becca le bombe così a buffo da parte degli americani affiliato con Al-Qaeda e che forse sta là solo per cogliere al balzo l'occasione di ammazzare un po' di gente.

Ho letto delle statistiche e pare che l'intervento boots on the ground sia ancora supportato da una minoranza di americani, ma l'idea che si debba intervenire militarmente è predominante* e credo che al primo accenno di pericolo interno l'opinione pubblica si muoverà verso l'intervento militare. Ultimamente si diffondono molte notizie su tweet di minaccia, ma ho anche letto che molti di questi tweet non sono assolutamente riconducibili a persone realmente affiliate all' IS.


*come sempre mo' non ricordo dove ho visto il sondaggio


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#15 Disposable Hero

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Inviato 25 settembre 2014 - 19:12

A proposito del nuovo gruppo, il Foglio ne dà una lettura interessante.

http://www.ilfoglio....rd-la-siria.htm


Sul tizio francese che hanno accoppato in Algeria secondo me non c'entra un cazzo con tutta la storia. La Cabilia è una zona notoriamente da evitare e questo se ne va a fare trekking. Lì ci sono indipendentisti, terroristi, bande armate... insomma è sconsigliatissima in tutti i siti dei ministeri degli esteri e questo appena arriva va proprio là a fare la passeggiata.

Ci sono delle cose che non mi quadrano:
1) la stampa internazionale che dice che è stato "scovato" tramite facebook secondo la solita fonte con esperienza: però sulla sua pagina facebook non aveva aggiornato i luoghi, non aveva detto dove andava, non si trova niente di preciso sulla Cabilia e arriva il 20 in Algeria; il giorno dopo è già rapito. Insomma, questi come facevano ad aver la sensazione che arrivasse grazie a facebook?
Accenna al viaggio parlando con amici e dice "per una volta mi lascio guidare" ecco, qui secondo me al massimo ci sono i presupposti per pensare che qualcuno che conosceva i suoi amici l'abbia "adescato" organizzando questa passeggiata in montagna, ma è ben lontana la versione "adescato su facebook"
https://www.facebook...gourdel?fref=ts

2) Il video è strano a partire dal fatto che ha la macchina fotografica ancora appesa al collo dopo essere stato catturato. Veramente un video strampalato.
3) è troppo pacato nei modi e toni per essere un civile rapito da gente che la stampa ha notoriamente dipinto come tagliatori di teste.

In ufficio ho sentito sia che era uno dei servizi, sia che era un video fasullo. In effetti comunque qualcosa non quadra appieno.


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#16 kristofferson

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Inviato 26 settembre 2014 - 12:26

Mah io non vedo molte ombre su questa triste vicenda, sinceramente. Ci sono diversi tour operator anche in Italia che organizzano viaggi diciamo così 'avventurosi' sulle montagne e i deserti dell’Algeria. Probabilmente trattandosi di un viaggio organizzato con guide locali il francese si sentiva abbastanza sicuro, anche perché oltre a qualche rapimento finora nel paese nordafricano non c’erano mai state aggressioni rilevanti a danni di turisti stranieri. L’inasprimento di questi gruppi terroristici è del resto cosa abbastanza recente e probabilmente inaspettata in Algeria, paese che è stato relativamente 'tranquillo' negli ultimi anni (mentre fino a un decennio fa anche se la cosa non faceva notizia le teste tagliate si contavano a migliaia)…


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#17 Disposable Hero

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Inviato 26 settembre 2014 - 17:18

Mah io non vedo molte ombre su questa triste vicenda, sinceramente. Ci sono diversi tour operator anche in Italia che organizzano viaggi diciamo così 'avventurosi' sulle montagne e i deserti dell’Algeria. Probabilmente trattandosi di un viaggio organizzato con guide locali il francese si sentiva abbastanza sicuro, anche perché oltre a qualche rapimento finora nel paese nordafricano non c’erano mai state aggressioni rilevanti a danni di turisti stranieri. L’inasprimento di questi gruppi terroristici è del resto cosa abbastanza recente e probabilmente inaspettata in Algeria, paese che è stato relativamente 'tranquillo' negli ultimi anni (mentre fino a un decennio fa anche se la cosa non faceva notizia le teste tagliate si contavano a migliaia)…

 

Il Djurdjura è una zona dove semplicemente non puoi andare tranquillo se sei europeo (e proprio 2 settimane fa mi hanno invitato a fare trekking là ma ho lasciato cadere l'invito in un "sì, ti faccio sapere"  :firuli: )

Anche prima del Patatrac il sito viaggiare-sicuro della Farnesina diceva:

"È sconsigliato, se non strettamente necessario, recarsi in viaggio: nella regione di Timimoun; nella regione della Cabilia, in particolare nelle province di Tizi Ouzou, Boumerdés, Bouira[...]"

si parla di zone che sono anche a sessanta chilometri da Algeri (tipo Boumerdès).


Comunque Afrik.com riprende un giornale online secondo il quale la cellula in questione Djound al Khilafa abbia agito in questo modo come tentativo di convincere l'IS di essere degna di far parte dell'organizzazione e sottolineano che questo potrebbe essere il segnale che IS sta rubando la scena ad Al-Qaeda come esempio per tutte le cellule para-militari islamiche.

"« Daesh vole la vedette à Al Qaïda, d’où l’empressement de Djound Al Khilafa d’annoncer son allégeance à cette organisation criminelle »"

______________________-
EDIT: grazie ad un commento ho scoperto questa espressione bellissima:

Pourquoi chercher midi à quatorze heures - letteralmente perché cercare mezzogiorno alle 14 - riguardo ad un'altra cosa poco chiara: dove è stato rapito? ebbene sì, perché nonostante ci siano varie versioni con 2 o 4 compagni di viaggio (apparentemente rilasciati subito) di vari testimoni, nessuno sa dov'è stato rapito. Allora chi sono questi compagni di viaggio rilasciati? Perché non vengono interrogati?

________________________

Su El Watan invece parlano di personalità politiche che si preoccupano di fare la fine del Pakistan:

Mais ce rôle de partenaire privilégié dans la lutte antiterroriste nous expose au terrorisme international, il engage notre responsabilité et des dépenses qui pourraient être attribuées à l’amélioration du quotidien des Algériens.


La seconda parte della frase mi fa ridere perché da quando i francesi sono stati sconfitti questi non hanno rifatto manco la facciata di un palazzo asd 


 

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#18 Max Stirner

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Inviato 27 settembre 2014 - 16:44

 Il Fronte al Nusra, la branca siriana di Al Qaida, ha diffuso un nuovo video in cui accusa il partito sciita libanese Hezbollah di ostacolare i negoziati per il rilascio di 30 soldati e poliziotti libanesi, presi in ostaggio dai jihadisti dello stesso Al Nusra e dello Stato islamico (Isis) durante un'incursione in Libano all'inizio di agosto. Tre degli ostaggi sono già stati uccisi. Per liberare gli altri, i miliziani vogliono che Hezbollah si ritiri dalla Siria, dove combatte per Assad.

 

è una delle cose piu divertenti degli ultimi anni


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#19 Disposable Hero

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Inviato 27 settembre 2014 - 17:53

E pure il fatto che la Turchia che dopo la liberazione degli ostaggi di Mosul ora cambia strategia e si schiera con la NATO più apertamente (anche se non è ancora certo eh, in italiano solo fonti del cazzo e in inglese ci vanno cauti).

Are they going to invest themselves in a long term battle against this group?

 

Comunque è chiaro che non ci si capisce niente proprio in questo casino fra gruppi religiosi, gruppi etnici, alleanze sbilenche fra sciiti, sunniti, estremismi vari che si ripudiano e però mantengono dei nemici in comune... bah... davvero una roba fuori dall'ordinario scenario di guerra in cui hanno fatto facilmente le distinzioni buoni/cattivi che piacevano a Bush.

Ora l'unico modo per vincere l'opposizione dell'opinione pubblica all'operazione di terra è schiacciare l'acceleratore sulla violenza, continuando a parlare di decapitazioni senza specificare che sono fatte su corpi morti  - già perché nell'opinione pubblica la componente gore fa ancora presa e di sicuro fa alzare la barretta degli interventisti.

Paradossalmente sono i terroristi quelli che nonostante le decapitazioni ed esecuzioni fanno propaganda con i video tipo flames of war in cui abbracciano un'estetica eroica e cercano di mostrare più violenza verso il martire jihadista che verso gli altri mostrando la morte dei Siriani solo come "giusta punizione" per essersi schierati contro il movimento ed aver supportato un leader che non meritava fiducia (Assad). Sono proprio i jihadisti quelli che cercano di rarefare la violenza della loro quotidianità per imporre un messaggio di tipo ideologico in cui la violenza è solo uno strumento necessario.
 


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#20 corrigan

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Inviato 27 settembre 2014 - 18:08

 

Paradossalmente sono i terroristi quelli che nonostante le decapitazioni ed esecuzioni fanno propaganda con i video tipo flames of war in cui abbracciano un'estetica eroica e cercano di mostrare più violenza verso il martire jihadista che verso gli altri mostrando la morte dei Siriani solo come "giusta punizione" per essersi schierati contro il movimento ed aver supportato un leader che non meritava fiducia (Assad). Sono proprio i jihadisti quelli che cercano di rarefare la violenza della loro quotidianità per imporre un messaggio di tipo ideologico in cui la violenza è solo uno strumento necessario.
 

 

 

mah, non sono affatto d'accordo. tempo fa avevo letto questo pezzo che trattava riflessioni simili alle tue con risultati opposti.

 

 

The Pornography of Jihadism

What ISIS videos and X-rated movies have in common
 
lead.jpg?nbsujx

http://www.theatlant...os-porn/380117/

 

 

In both this and the Foley video, the executioner gives a brief explanation for what he is about to do...but the focus is less on the rationale than on the grisly act itself...It is a paradigmatic example of what Mark Juergensmeyer has described, in his book Terror in the Mind of God:The Global Rise of Religious Violence, as “performance violence”: a public, theatrical, “symbolic statement aimed at providing a sense of empowerment,” and not at achieving any strategic goal.


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#21 Disposable Hero

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Inviato 27 settembre 2014 - 18:48

parallelismo simpatico, ma secondo me fuori fuoco per due motivi:

 

1) One of the most striking aspects of the more violent among these videos—especially the beheading videos of journalists James Foley and Steven Sotloff—is their pornographic quality. They are primal and obscene and gratuitous. And, like most modern porn videos, they are instantly accessible at the click of a mouse.

Questo parallelismo basato sull'accessibilità via click mi sembra troppo tirato per i capelli perché siamo nel 2014 e anche un documentario sul grafene è accessibile come un click, senza che sia possibile definirlo pornografico; inoltre questa violenza oscena gratuita e primitiva, proprio nella morte di Foley non c'è visto che il coltello va avanti e indietro senza che esca una singola goccia di sangue.

2) La parola blood è presente solo una volta nelle due pagine di articolo: nell'incipit in cui si cita il titolo del libro Blood and Rage. Per me parlare di violenza pornografica senza sangue non ha senso. Il porno è proprio sperma e sudore e liquidi, se la violenza è privata del sangue (perché finta o perché su un corpo morto che si vuole spacciare per vivo) non è più pornografico dei film che andavano su telecapri dove non si vedeva manco un pelo di fica.



Io continuo a vedere un tentativo di giustificare la violenza come necessaria in generale, senza contare che si deve anche distinguere il video di propaganda che mira a reclutare gente tipo il film Flames of war, dal video che ha lo scopo di inviare un messaggio ai nemici.



 


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#22 corrigan

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Inviato 28 settembre 2014 - 05:19

DH, non voglio aprire un OT enorme e ci sta assolutamente che non sei d'accordo. un unico appunto però: in quell'articolo "pornografia" viene utilizzato in un'accezione comune che non ha direttamente a che fare con "sperma, sudore, liquidi" ma, dizionario alla mano: the depiction of acts in a sensational manner so as to arouse a quick intense emotional reaction <the pornography of violence.>


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#23 Disposable Hero

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Inviato 29 settembre 2014 - 00:38

sì, ma il punto due nasce dal fatto che oltre all'uso di pornografico con accezione di sensazionalistico (che è abbastanza comune), l'autore abbia trovato calzante un paragone con i generi veri e propri del film porno (tipo il gonzo).
Comunque al di là dell'OT oggi ho avuto troppi cazzi sbilenchi e non ho potuto approfondire nulla. Solo un collega mi diceva c'è un bel dossier sul terrorismo e sulla situazione mediorientale sull'ultimo numero di Limes, che mi passerà appena finisce di leggerlo.

Giusto per citare una parte di ciò che si trova online:
 

Nelle Divisioni Corazzate di un tempo si usava ricordare come "il carro fosse il peggior nemico del carro posto in crisi da elementi di arresto". Il che indicava come, perchè il carro fosse in crisi, l'elemento di arresto dovesse esserci. La stessa regola vale ora per i bombardamenti, specie per i bombardamenti contro forze mobili come quelle dell'Is che fondano la loro forza su improvvisi concentramenti di pick-up armati con mitragliere che spuntano dal nulla e nel nulla rapidamente spariscono se non hanno di fronte una solida fanteria - l'elemento d'arresto - capace di mantenerli inchiodati e costringerli a subire il fuoco che viene dall'alto.

 

 

Evviva i boots on the ground, dunque... anche se a volte si tratta di una merce estremamente difficile da reperire nei mercati locali!

 

 

È proprio questo il problema che gli americani e tutti i membridella tanto numerosa quanto inefficace coalizione che essi hanno messo in piedi contro l'Is si trovano di fronte sia in Siria sia in Iraq. In quest'ultimo il problema è relativamente più semplice, almeno sino a quando il fuoco della coalizione servirà a fermare ulteriori avanzate verso l'area curda e quella sciita del paese. Ma quando si tratterà dell'area sunnita da quale cappello di prestigiatore dovranno uscire i fanti necessari? Ai suoi tempi Petraeus era riuscito a convincere le tribù sunnite irachene ad appoggiare l'azione americana. Ma i miracoli avvengono solo una volta, e se non li si usa bene anche i miracoli durano lo spazio di un mattino!

 

 

In Siria la situazione è anche peggiore, al punto che nella sua disperazione Washington ventila due soluzioni - una più assurda dell'altra. La prima consisterebbe nell'armare e rinforzare i "movimenti islamici sunniti più moderati", idea che ricorda molto anche nell'uso dei termini l'affannosa ricerca dei "talibani moderati" che avrebbero dovuto appoggiare il nuovo corso afghano e che non sono mai stai reperiti. La seconda vagheggia di un esercito di esuli e rifugiati, come se fossimo all'epoca della Rivoluzione francese, con tutte le difficoltà di reclutamento e i tempi lunghi di addestramento che ciò comporterebbe.

 

Soluzioni che non sono soluzioni, dunque, ma solo fantasie!

 

 

L'unico discorso serio che si potrebbe e dovrebbe fare a questo punto è quello di accettare una svolta radicale dei nostri orientamenti politici e cercare le fanterie tra chi nell'area le possiede, cioè gli sciiti. Anche se ciò vorrebbe dire riabilitare l'Iran e far comprendere agli alawiti di Siria che saremmo ansiosi di aprire un dialogo con ogni eventuale successore del presidente Assad.

 

 

È troppo? Beh, allora di fanteria mandiamo la nostra. Combatterà e morirà, ma permetterà all'azione di fuoco della coalizione di essere efficace. E forse col tempo di distruggere l'Is. Poor Bloody Infantry!
 

fonte: Boots on the ground contro lo stato islamico


(a scrivere è Giuseppe Cucchi che come riporta il suo CV in coda all'articolo:
*Generale della riserva dell’Esercito. Già direttore del Centro militare di studi strategici, consigliere militare del presidente del Consiglio, rappresentante militare permanente dell’Italia presso Nato, Ue e Ueo. Consigliere scientifico di Limes.)


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#24 Farzan

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Inviato 29 settembre 2014 - 06:45

Credo che in tutta questa situazione l'Iran sia imprescindibile e andrà sia aiutato che difeso e sostenuto
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#25 Achille

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Inviato 29 settembre 2014 - 07:36

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#26 Disposable Hero

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Inviato 29 settembre 2014 - 09:58

SImpatico ma molto impreciso. La pista terrorismo per spostare il conflitto da Estasia a Eurasia  dall'Afghanistan all'Iraq fallì miseramente dietro sberleffi e cuppetielli.

Allora Colin ci disse che Saddam usava i scii kimiki!!!1!!!1!

Nessuno gli credette perché Hans Blix e i suoi avevano già detto che non c'era manco l'aulin in Iraq. Però ci andammo.


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#27 coltivatore di amicizie

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Inviato 30 settembre 2014 - 15:04

ne giovasse qualcuno da sti crimini dell'isis: pura delinquenza terrorista e senza senso, senza causa, se non quella di annichilire tutto ciò che non sia islam radicale 

 

l'europa e anche l'america soft di obama stanno dando una grossa a mano a questa gente, pascendola sul proprio territorio ed evitando di intraprendere una seria manovra bellica risolutiva (solo per ragioni di comodo, ossia evitare di essere accostati ai vari bush, blair etc...)

 

alcuni complottisti arabi sostengono che l'isis sia formato da ebrei  :facepalm:

 

se è vera quella storia del medico inglese che si è arruolato nell'isis, c'è veramente da tagliarsi le palle  :sexhands:


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#28 soul crew

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Inviato 30 settembre 2014 - 16:09

 

se è vera quella storia del medico inglese che si è arruolato nell'isis, c'è veramente da tagliarsi le palle  :sexhands:

prendi pure il bisturi e posta il video come prova, che di europei nell'isis ce ne sono un bel po' asd

 

concordo con il facepalm eh, ci mancherebbe, è solo che di esaltati idioti pronti a seguire le peggiori cause della terra, ce ne sono anche qua


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#29 coltivatore di amicizie

    utente rancoroso

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Inviato 30 settembre 2014 - 16:31

appunto, la situazione è drammatica: è la sconfitta dell'occidente, della democrazia, della tolleranza, in ultima analisi della civiltà "razionalista" scaturita prima dall'umanesimo 500esco, poi soprattutto dall'illuminismo 700esco

 

cioè, se a un medico che becca i suoi bei soldini per curare le malattie e quindi salvare vite umane nel paese che lo ha accolto, deve venire in mente di mollare tutto per andare a sgozzare giornalisti o far saltare bombe in nome del corano (porcodio il corano!!!!!!!!), vuol dire che deve morì male, poche storie dai


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#30 Disposable Hero

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Inviato 30 settembre 2014 - 17:48

Qui c'è un'analisi che si ricollega al post iniziale sullo sfruttamento dei pozzi e il mercato nero del petrolio.

http://www.brookings...rror-alkhatteeb

Per quanto riguarda le ultime impressioni, personalmente credo che credere al movente religioso come reale obiettivo di qualsiasi gruppo terroristico sia sbagliato. Ok, usano la religione come strumento di propaganda perché non trovi gente disposta ad andare al massacro per farti arricchire se non fai leva su ideologie o sentimenti comuni, ma la questione è banalmente politica dal punto di vista della leadership del movimento. Infatti proprio la corsa ai pozzi denota un piano economico ben preciso.

I sostenitori europei o americani dell'IS invece sono strumento di propaganda nostrana. Dire che aumentano è un "errore" comune dei nostri giornali per due motivi:
1 i dati si basano sui flussi di persone e pochi giorni fa ho visto dei dati totalmente infondati visto che si faceva riferimento alla percentuale relativamente alta di finlandesi salvo poi mettere una piccola nota in cui si diceva che non era stato possibile scindere quelli che si andavano ad arruolare da quelli che andavano per motivi umanitari
2 viene monitorato il flusso in ingresso non come portata ma come addizione delle persone. Questo si traduce in un errore di valutazione perché il numero di simpatizzanti dell'organizzazione è un certo numero x attualmente non ancora colmato e totalmente ignorato da chi fa la stima. Dire quindi che se oggi arriva un volo ci sono più terroristi in Europa solo perché non sono arrivati tutti col volo di ieri è fuorviante (perdonatemi la forma piuttosto grezza)

Comunque se vanno là fanno un favore notevole visto che lo spauracchio è quello degli attentati su territorio occidentale, mentre là vanno a fare i bersagli per i missili alleati


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#31 tiresia

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Inviato 01 ottobre 2014 - 11:53

L'Is è a un'ora di macchina da Baghdad, l'esercito iraqeno si trova senza rifornimenti di cibo e armi.

Intanto sono quasi sul confine turco


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#32 kristofferson

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Inviato 03 ottobre 2014 - 12:38

è la sconfitta dell'occidente, della democrazia, della tolleranza, in ultima analisi della civiltà "razionalista" scaturita prima dall'umanesimo 500esco, poi soprattutto dall'illuminismo 700esco

 

Più che altro è la sconfitta di quei poveracci di siriani, curdi e iracheni che devono scegliere se farsi tagliare la gola da dei pazzoidi o bombardare (in maniera intelligente, beninteso) dai portatori di civiltà. Che quelli dell'ISIS siano gente che va spazzata via dalla faccia della terra non v'è dubbio, ma se sotto il suolo del Medio Oriente non scorressero fiumi di petrolio mi sa che non ci sarebbe nessuna guerra in nome della democrazia e dell’illuminismo e finirebbe come in Ruanda…


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#33 coltivatore di amicizie

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Inviato 03 ottobre 2014 - 12:52

vero anche questo


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#34 corrigan

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Inviato 03 ottobre 2014 - 13:13

come in Ruanda…

 

OT Ruanda dove pare continuino ad ammazzarsi senza tanti problemi anche sotto (e grazie a) il poster boy della riconciliazione Kagame:

http://blog.foreignp...campaign=buffer


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#35 bluetrain

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Inviato 03 ottobre 2014 - 15:12

Tempo fa avevo letto un articolo-riassuntone del Post che mi era sembrato molto utile ("spiegato bene" asd): http://www.ilpost.it...6/19/isis-iraq/

 

Qualche inesattezza ci sarà pure eh, la materia è quella che è, dubito ci sia qualcuno che possa averne la versione definitiva.

 

Come dici tu la materia è vasta e complessissima, per cui molte cose devono essere prese col beneficio di inventario, comunque articolo utilissimo.

In compenso, tra i commenti all’articolo ho trovato questo link, che mi ha fatto sbellicare. Per carità, magari c’è pure qualcosa di vero, però vette di dietrologia e complottismo a questi livelli danno sempre soddisfazione notevole in chiave umoristica.

Tutta la parte sul gangsta rap poi 10/10 o top mondo, che dir si voglia. asd

 

http://informazionec...amista-e-i.html


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#36 Disposable Hero

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Inviato 05 ottobre 2014 - 18:54

intanto una combattente curda s'è fatta saltare in aria contro una postazione dell'IS
http://www.repubblic...obane-97404468/


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#37 volontario laico

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Inviato 06 ottobre 2014 - 20:54

Il doppio gioco della Turchia è un qualcosa di estremamente pericoloso, il secondo esercito più potente della nato che sta a guardare quando il nemico (ma è veramente un nemico per la turchia?) assedia praticamente il confine ed anzi impedisce ai curdi turchi di unirsi in aiuto ai curdi in siriani e  tutto ciò per  impedire una vittora ed una eventuale rinascita della nazione curda, speriamo siano bravi a giocare a risiko.


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#38 kristofferson

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Inviato 08 ottobre 2014 - 09:09

Il doppio gioco della Turchia è un qualcosa di estremamente pericoloso, il secondo esercito più potente della nato che sta a guardare quando il nemico (ma è veramente un nemico per la turchia?) assedia praticamente il confine ed anzi impedisce ai curdi turchi di unirsi in aiuto ai curdi in siriani e  tutto ciò per  impedire una vittora ed una eventuale rinascita della nazione curda, speriamo siano bravi a giocare a risiko.

 

 

A meno che si voglia pretendere sia Ankara a mandare i suoi soldati al macello mentre il resto della fantomatica 'coalizione' (composta dagli Stati Uniti e basta, in pratica) continua dal comodo dei suoi aerei bombardamenti mirati che finora si sono rivelati perfettamente inutili, se non a fare strage di civili (e quindi indirettamente il gioco dei miliziani), l’inerzia della Turchia mi pare quella di tutta la comunità internazionale… non certo una novità per i curdi, comunque…


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#39 corrigan

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Inviato 08 ottobre 2014 - 09:38

 

Il doppio gioco della Turchia è un qualcosa di estremamente pericoloso, il secondo esercito più potente della nato che sta a guardare quando il nemico (ma è veramente un nemico per la turchia?) assedia praticamente il confine ed anzi impedisce ai curdi turchi di unirsi in aiuto ai curdi in siriani e  tutto ciò per  impedire una vittora ed una eventuale rinascita della nazione curda, speriamo siano bravi a giocare a risiko.

 

 

A meno che si voglia pretendere sia Ankara a mandare i suoi soldati al macello mentre il resto della fantomatica 'coalizione' (composta dagli Stati Uniti e basta, in pratica) continua dal comodo dei suoi aerei bombardamenti mirati che finora si sono rivelati perfettamente inutili, se non a fare strage di civili (e quindi indirettamente il gioco dei miliziani), l’inerzia della Turchia mi pare quella di tutta la comunità internazionale… non certo una novità per i curdi, comunque…

 

 

Mi sembra l'equivalente degli interventi in zona calcio di Legolas.

Gli interventi aerei sono stati fondamentali nel fermare l'assedio del Monte Sinjar che avrebbe portato al massacro della comunità yazida, hanno fermato l'avanzata dell'IS verso la diga di Mosul (inimmaginabili le conseguenze se fosse caduta in mano agli islamisti) e hanno supportato la riconquista di Barwana da parte dell'esercito iracheno. 

Sulle "stragi di civili", mi sembra che al momento si tratti esclusivamente del bombardamento di un silos (in una zona controllata dall'IS) in Manjibi, l'unica fonte è l'osservatorio per i diritti umani in Siria basato in UK, ancora non ci sono notizie certe. Il governo di Damasco (!) però si è detto soddisfatto dell'attacco americano nella zona.

Detto ciò, sono d'accordo con te che gli interventi aerei non bastano da soli, ma questa è una cosa detta da tutti fin dall'inizio. Se ci sarà un massacro a Kobane sarà colpa innanzitutto della Turchia, che aveva le capacità e l'interesse per fermare l'avanzata dell'IS. Invece stanno giocando un gioco pericoloso per controllare i curdi, dopo aver supportato i ribelli contro Assad. Ora rischiano (giustamente) di prenderla nel culo.


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#40 volontario laico

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Inviato 08 ottobre 2014 - 12:29

secondo quanto riportato da questo articolo del post gli interventi aerei si stanno dimostrando fondamentali anche a Kobane;

 BzU8sOfIYAAEqE7.pnget

Interessante notare quale sia la effettiva distanza dal confine turco, e data la potenza militare turca già schierata al confine credo che difficilmente un intervento armato si rivelerebbe in un massacro turco

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#41 soul crew

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Inviato 08 ottobre 2014 - 13:00

invece pare che kobane sia praticamente perduta

http://www.corriere....ef8141370.shtml


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#42 kristofferson

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Inviato 08 ottobre 2014 - 17:15

Mi sembra l'equivalente degli interventi in zona calcio di Legolas.


E chi cazzo sarebbe?
 

Gli interventi aerei sono stati fondamentali nel fermare l'assedio del Monte Sinjar che avrebbe portato al massacro della comunità yazida, hanno fermato l'avanzata dell'IS verso la diga di Mosul (inimmaginabili le conseguenze se fosse caduta in mano agli islamisti) e hanno supportato la riconquista di Barwana da parte dell'esercito iracheno.


Si, ma è ormai evidente che la strategia di Obama, senza intervento né coordinamento a terra, alla lunga non potrà che rivelarsi fallimentare, tant’è che se Kobane non è ancora stata conquistata dopo 3 settimane di assedio è per la strenua difesa dei peshmerga non certo per i ripetuti bombardamenti americani, nonostante John Kerry una decina di giorni proclamasse "li abbiamo fermati"; al massimo hanno contribuito a fare scappare verso la Turchia qualche decina di migliaia di profughi che oltre che trovarsi alla mercé di una banda di fanatici rischiavano di rimanere sotto le macerie di qualche casa scambiata per covo di jihadisti (che, come ormai si è capito, si nascondono tra la popolazione civile). E’ ormai chiaro che la guerra in modalità videogioco - premo un bottone da casa e uccido cento nemici - che va ora di moda in questo caso non funziona e che se vorranno ottenere qualche risultato gli americani dovranno sporcarsi le mani, ma io dubito molto che vorranno trovarsi impantanati in un altro Vietnam. 
 

Il governo di Damasco (!) però si è detto soddisfatto dell'attacco americano nella zona.


Il governo di Damasco ha anche dichiarato che considererà un eventuale intervento turco come un’aggressione alla sovranità siriana, se è per questo...
 

Detto ciò, sono d'accordo con te che gli interventi aerei non bastano da soli, ma questa è una cosa detta da tutti fin dall'inizio. Se ci sarà un massacro a Kobane sarà colpa innanzitutto della Turchia, che aveva le capacità e l'interesse per fermare l'avanzata dell'IS. Invece stanno giocando un gioco pericoloso per controllare i curdi, dopo aver supportato i ribelli contro Assad. Ora rischiano (giustamente) di prenderla nel culo.


Certo, se Kobane cadrà, come pare probabile, la fila di carri armati schierati senza intervenire sul confine rimarrà come un’altra pagina nerissima nei rapporti tra turchi e curdi e avrà conseguenze nefaste sulle loro future relazioni, ma l’ignavia di Ankara è la stessa di tutta la comunità internazionale: dei curdi di Siria al momento non interessa né ai turchi né a nessun altro...
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#43 Disposable Hero

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Inviato 08 ottobre 2014 - 19:07

La coalizione per ora non funziona appieno ed il fatto che solo il 10% degli attacchi aerei sia stato fatto da paesi arabi che ne fanno parte la dice, secondo me, lunga su quanto culocacati siano a dover appoggiare tizio o caio 'sti paesi che anche al loro interno vivono fortissime divisioni fra gli stessi gruppi etnici/religiosi che sono in guerra in Siria.

I turchi aspettano e la comunità curda e/o pro-intervento contava, all'ultimo aggiornamento che ho visto,14 morti ad Istanbul negli scontri con la polizia che teoricamente fra gas lacrimogeno e proiettili di gomma dovrebbe aver usato roba non letale... bah.

I curdi a Kobane sono spacciati da quando quella tizia s'è fatta saltare in aria, perché significa che il livello di disperazione era già al limite.

 

Ad Amburgo i manifestanti pro-intervento si sono scontrati con una comunità salafita del luogo che è sotto stretta osservazione dei servizi segreti tedeschi perché salafita=integralista=merda. 14 feriti fra i curdi colpiti con varie armi da taglio.

Erdogan non interviene via terra e Kobane cade e lui continua a dire "servono truppe di terra" "dobbiamo salvarla", ma a quanto pare i curdi in Turchia non credono molto alla reale volontà di entrare su territorio Siriano da parte del governo.

Per il famigerato boots on the ground chi ci può andare se non i turchi che sono già là? Di sicuro Kobane non è un pericolo per la Turchia se cade in mano all'ISIS, perché in questo immobilismo turco io ci leggo la volontà di non intervenire sia perché in quella regione il territorio è in mano ad Assad (e all'ISIS) sia perché ISIS secondo me sta valutando di poter guadagnare tempo prima che la città venga attaccata dai turchi e non faranno mai loro il primo passo nel bombardare oltre confine.

Obama ha le palle tagliate dall'opinione pubblica americana che ancora è fortemente contraria all'intervento di terra di truppe USA e lo sa che se entra in Siria con le truppe ne usciranno troppe bare ammantate e sarà nella merda.

EDIT: a proposito, ma Assad? Al momento non capisco se sta guardando o sotto-sotto si muove per aiutare tizio o caio. Per lui non potrebbe essere comodo aiutare i curdi e creare ancora più casini alla Turchia e alla "coalizione"?


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#44 Max Stirner

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Inviato 08 ottobre 2014 - 22:01

La coalizione per ora non funziona appieno ed il fatto che solo il 10% degli attacchi aerei sia stato fatto da paesi arabi che ne fanno parte la dice, secondo me, lunga su quanto culocacati siano a dover appoggiare tizio o caio 'sti paesi che anche al loro interno vivono fortissime divisioni fra gli stessi gruppi etnici/religiosi che sono in guerra in Siria.

in effetti gli americani se ne potrebbero andare e lasciare arabi e turchi con sto problema, così vediam quali son le loro vere intenzioni

facile no? mmm


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"Ho abituato i miei occhi al sangue." Georg Büchner


"Caedite eos! Novit enim Dominus qui sunt eius"

#45 Merlo

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Inviato 12 ottobre 2014 - 11:00

Questa storia bellissima l'avete già postata?

 

http://www.huffingto...tm_hp_ref=italy


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"Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace"


#46 atlas

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Inviato 12 ottobre 2014 - 11:17

severi ma giusti.
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il faut se radicaliser. 


#47 Max Stirner

    Scaruffiano

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Inviato 12 ottobre 2014 - 13:55

“Non cercateci. Andremo a servire Allah e moriremo per lui”

 

che ci muoiano


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#48 Seattle Sound

    Non sono pigro,è che non me ne frega un cazzo.

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Inviato 12 ottobre 2014 - 15:02

BzwF9xjCEAYOJNi.png

 

i titoli del Huffington post sempre al top 


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Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)

 

"simpatico comunque eh" (Fily, Forum Ondarock)

 

"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"

"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)


"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"


#49 corrigan

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Inviato 14 ottobre 2014 - 07:59

a little nice place:

 

http://www.bbc.com/n...e-east-29603272

Shia militias in Iraq have kidnapped and killed scores of Sunni civilians in recent months, a report by campaign group Amnesty International has said. The killings were in apparent revenge for attacks by Islamic State (IS).


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I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった

 


#50 joseph K.

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Inviato 14 ottobre 2014 - 13:25

A propò di sta cosa. Se ho capito bene Isis e compagnia di strani personaggi ce l'avrebbero tanto con questi yazidi per profondissime ragioni teologiche.

Riassumendo: gli yazidi credono in questo angelo-pavone che prima si era ribellato a Dio e poi si è pentito piangendo per X mila anni e diventando in seguito una delle manifestazioni di Dio sotto forma di angelo. Sunniti e wahabiti identificherebbero tale angelo con Iblis, cioè il loro satana e dunque accuserebbero gli yazidi di apostasia/adorazione del demonio.

Da qui il fatto che se non si pentono possono eliminarli etc. etc.

 

L'unico commento che mi viene è: cazzo.


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Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.





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