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Strage Piazza Fontana, Anni di Piombo e Terrorismo in Italia


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87 replies to this topic

#1 crocus behemoth

    Roadie

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Inviato 12 dicembre 2006 - 16:03

12 dicembre 1969/12 dicembre 2006.
Sono passati 37 anni dalla strage alla Banca dell??Agricoltura di Piazza Fontana a Milano e per la prima volta non c??è nessun imputato in attesa di giudizio. Sottolineo: imputato non condannato con sentenza definitiva.Tutti gli imputati sono stati assolti dopo anni di inchieste e processi penali.
L??unico condannato fino allo scorso anno era Carlo Digilio, il famoso ??Zio Otto? il bombarolo pentito di Ordine Nuovo.
Per un incredibile scherzo del destino Zio Otto è morto il 12 dicembre 2005.

Non ho nulla da aggiungere a quanto è stato già detto(si sono spesi fiumi di parole su questa strage e ,se non ricordo male, anche su questo forum era stato aperto un thread da gagà) mi permetto solo di ricordare questa brutta pagina della storia italiana linkando un articolo apparso stamattina sul sito Carmilla online che trovo molto interessante e ben scritto.
Questo il link: http://www.carmillao.../12/002060.html

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Le merendine di quand'ero bambino non torneranno più! I pomeriggi di Maggio!

#2 Guest_Number 5_*

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Inviato 12 dicembre 2006 - 17:01

Piazza Fontana è purtroppo la madre di tutte le stragi impunite italiane, di quelle coperte dagli apparati deviati dello Stato, di quelle compiute per fini oscuri che mai troveranno una luce. Bruttissima storia, purtroppo.
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#3 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 12 dicembre 2006 - 18:42

non sono bastati le centinaia di migliaia di pagine processuali, le tante inchieste giornalistiche e televisive, le centinaia di libri per disvelare questa intricata vicenda che ha segnato nel profondo un'intera generazione e segnato un periodo storico d'Italia.
una vicenda che vede(va) coinvolti neo-fascisti, bombaroli, anarchici, apparati statali, servizi segreti italiani ed esteri, ecc. ecc. in pratica quasi tutto il panorama sociale italiano di quegli anni impegnato in una lotta strisciante e fratricida.
dopo tanti anni, se non la verità giudiziaria probabilmente quella storica sembra aver individuato delle responsabilità abbastanza precise a carico di parti dello Stato, impegnati in una sorta di subdolo golpe ispirato da una potenza straniera per arginare una paventata "deriva comunista" che aveva trovato nei movimenti del 68 una nuova linfa sociale prima che politica o partitica; apparati che, pur di perseguire uno scopo tanto folle, non disdegnarono di servirsi di quelle organizzazioni extraparlamentari o terroristiche di estrema destra, gente sanguinaria e senza alcuno scrupolo.
cmq, la cosa che lascia attoniti è vedere i parenti (sopravvissuti al tempo) delle vittime sballottati da una verità all'altra (che spesso nega quella precedente) senza mai ottenere giustizia.
ai funerali delle vittime, funerali di stato, tutta Milano si fermò silenziosa in piazza Duomo, con gli squardi persi nel vuoto verso un futuro che sembrava lontano e invece era arrivato, un futuro che tutti temevano ma di cui nessuno parlava come se il solo nominarlo potesse farlo avverare davvero. i milanesi quel giorno ebbero il battesimo dello stragismo e lo ebbero per tutti gli italiani. gli "anni di piombo" erano arrivati.
pace all'anima loro...

Lucarelli dedicò una puntata bellissima del suo Blu notte a questa vicenda che potete vedere in streaming qua:
http://www.raiclickt...orie&home=false
anche se la migliore inchiesta (seppur inevitabilmente datata) la condusse Sergio Zavoli per La notte della Repubblica e per Storia della prima Repubblica.
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#4 Guest_verdoux_*

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Inviato 12 dicembre 2006 - 19:36

Piazza Fontana è purtroppo la madre di tutte le stragi impunite italiane, di quelle coperte dagli apparati deviati dello Stato, di quelle compiute per fini oscuri che mai troveranno una luce. Bruttissima storia, purtroppo.



la madre è stata portella delle ginestre, 1 maggio 1947;
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#5 Guest_verdoux_*

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Inviato 12 dicembre 2006 - 19:39

 
impegnati in una sorta di subdolo golpe ispirato da una potenza straniera per arginare una paventata "deriva comunista" che aveva trovato nei movimenti del 68 una nuova linfa sociale prima che politica o partitica; 



più che i movimenti del 68, che ci furono quasi ovunque nel mondo occidentale, io focalizzerei l'attenzione sull'autunno caldo del 69;
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#6 Guest_Number 5_*

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Inviato 12 dicembre 2006 - 19:44


Piazza Fontana è purtroppo la madre di tutte le stragi impunite italiane, di quelle coperte dagli apparati deviati dello Stato, di quelle compiute per fini oscuri che mai troveranno una luce. Bruttissima storia, purtroppo.



la madre è stata portella delle ginestre, 1 maggio 1947;

Ma quella è tropo "staccata" dalle altre e poi si sa con certezza almeno chi sono stati gli esecutori materiali, è fuori dal contesto della "strategia della tensione". Non la vedo collegata, insomma.
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#7 virginia wolf

    apota

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Inviato 12 dicembre 2006 - 21:40

E' un po' lungo ma ho pensato valesse la pena postarlo tutto.



Io so. Io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato golpe (e che in realtà è una serie di golpes istituitasi a sistema di protezione del potere). 
Io so i nomi dei responsabili della strage di Milano del 12 dicembre 1969. 
Io so i nomi dei responsabili delle stragi di Brescia e di Bologna dei primi mesi del 1974. 
Io so i nomi del "vertice" che ha manovrato, dunque, sia i vecchi fascisti ideatori di golpes, sia i neofascisti autori materiali delle prime stragi, sia, infine, gli "ignoti" autori materiali delle stragi più recenti. 
Io so i nomi che hanno gestito le due differenti, anzi opposte, fasi della tensione: una prima fase anticomunista (Milano 1969), e una seconda fase antifascista (Brescia e Bologna 1974). 
Io so i nomi del gruppo di potenti che, con l'aiuto della Cia (e in second'ordine dei colonnelli greci e della mafia), hanno prima creato (del resto miseramente fallendo) una crociata anticomunista, a tamponare il 1968, e, in seguito, sempre con l'aiuto e per ispirazione della Cia, si sono ricostituiti una verginità antifascista, a tamponare il disastro del referendum. 
Io so i nomi di coloro che, tra una messa e l'altra, hanno dato le disposizioni e assicurato la protezione politica a vecchi generali (per tenere in piedi, di riserva, l'organizzazione di un potenziale colpo di Stato), a giovani neofascisti, anzi neonazisti (per creare in concreto la tensione anticomunista) e infine ai criminali comuni, fino a questo momento, e forse per sempre, senza nome (per creare la successiva tensione antifascista). 
Io so i nomi delle persone serie e importanti che stanno dietro a dei personaggi comici come quel generale della Forestale che operava, alquanto operettisticamente, a Città Ducale (mentre i boschi bruciavano), o a dei personaggi grigi e puramente organizzativi come il generale Miceli. 
Io so i nomi delle persone serie e importanti che stanno dietro ai tragici ragazzi che hanno scelto le suicide atrocità fasciste e ai malfattori comuni, siciliani o no, che si sono messi a disposizione, come killers e sicari. 
Io so tutti questi nomi e so tutti questi fatti (attentati alle istituzioni e stragi) di cui si sono resi colpevoli.
Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che rimette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà, la follia e il mistero.
Tutto ciò fa parte del mio mestiere e dell'istinto del mio mestiere. Credo che sia difficile che il "progetto di romanzo" sia sbagliato, che non abbia cioè attinenza con la realtà, e che i suoi riferimenti a fatti e persone reali siano inesatti. Credo inoltre che molti altri intellettuali e romanzieri sappiano ciò che so io in quanto intellettuale e romanziere. Perché la ricostruzione della verità a proposito di ciò che è successo in Italia dopo il 1968 non è poi così difficile. Tale verità - lo si sente con assoluta precisione - sta dietro una  grande quantità di interventi anche giornalistici e politici: cioè  non di immaginazione o di finzione come è per sua natura il mio.  Ultimo esempio: è chiaro che la verità urgeva, con tutti i suoi nomi,  dietro all'editoriale del "Corriere della Sera", del 1° novembre 1974  [L'editoriale di Paolo Meneghini era intitolato "L'ex-capo del Sid,  generale Miceli arrestato per cospirazione politica]. Probabilmente i giornalisti e i politici hanno anche delle prove o,  almeno, degli indizi. Ora il problema è questo: i giornalisti e i politici, pur avendo  forse delle prove e certamente degli indizi, non fanno i nomi. A chi dunque compete fare questi nomi? Evidentemente a chi non solo  ha il necessario coraggio, ma, insieme, non è compromesso nella  pratica col potere, e, inoltre, non ha, per definizione, niente da  perdere: cioè un intellettuale. Un intellettuale dunque potrebbe benissimo fare pubblicamente quei  nomi: ma egli non ha né prove né indizi. Il potere e il mondo che, pur non essendo del potere, tiene rapporti  pratici col potere, ha escluso gli intellettuali liberi - proprio per  il modo in cui è fatto - dalla possibilità di avere prove ed indizi.
Mi si potrebbe obiettare che io, per esempio, come intellettuale, e  inventore di storie, potrei entrare in quel mondo esplicitamente  politico (del potere o intorno al potere), compromettermi con esso, e  quindi partecipare del diritto ad avere, con una certa alta  probabilità, prove ed indizi.
Ma a tale obiezione io risponderei che ciò non è possibile, perché è  proprio la ripugnanza ad entrare in un simile mondo politico che si  identifica col mio potenziale coraggio intellettuale a dire la  verità: cioè a fare i nomi.
Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due  cose inconciliabili in Italia.
All'intellettuale - profondamente e visceralmente disprezzato da  tutta la borghesia italiana - si deferisce un mandato falsamente alto  e nobile, in realtà servile: quello di dibattere i problemi morali e  ideologici. Se egli vien messo a questo mandato viene considerato traditore del  suo ruolo: si grida subito (come se non si aspettasse altro che  questo) al "tradimento dei chierici". Gridare al "tradimento dei  chierici" è un alibi e una gratificazione per i politici e per i  servi del potere. Ma non esiste solo il potere: esiste anche un'opposizione al potere.  In Italia questa opposizione è così vasta e forte da essere un potere  essa stessa: mi riferisco naturalmente al Partito comunista italiano. ? certo che in questo momento la presenza di un grande partito  all'opposizione come è il Partito comunista italiano è la salvezza  dell'Italia e delle sue povere istituzioni democratiche. Il Partito comunista italiano è un paese pulito in un paese sporco, un paese onesto in un paese disonesto, un paese intelligente in un  paese idiota, un paese colto in un paese ignorante, un paese  umanistico in un paese consumistico. 
In questi ultimi anni tra il Partito comunista italiano, inteso in  senso autenticamente unitario - in un compatto "insieme" di  dirigenti, base e votanti - e il resto dell'Italia, si è aperto un  baratto: per cui il Partito comunista italiano è divenuto appunto  un "paese separato", un'isola. Ed è proprio per questo che esso può  oggi avere rapporti stretti come non mai col potere effettivo,  corrotto, inetto, degradato: ma si tratta di rapporti diplomatici,  quasi da nazione a nazione. In realtà le due morali sono  incommensurabili, intese nella loro concretezza, nella loro totalità.  ? possibile, proprio su queste basi, prospettare quel "compromesso", 
realistico, che forse salverebbe l'Italia dal completo  sfacelo: "compromesso" che sarebbe però in realtà una "alleanza" tra  due Stati confinanti, o tra due Stati incastrati uno nell'altro. Ma proprio tutto ciò che di positivo ho detto sul Partito comunista  italiano ne costituisce anche il momento relativamente negativo.
La divisione del paese in due paesi, uno affondato fino al collo  nella degradazione e nella degenerazione, l'altro intatto e non  compromesso, non può essere una ragione di pace e di costruttività. Inoltre, concepita così come io l'ho qui delineata, credo  oggettivamente, cioè come un Paese nel Paese, l'opposizione si 
identifica con un altro potere: che tuttavia è sempre potere. Di conseguenza gli uomini politici di tale opposizione non possono  non comportarsi anch'essi come uomini di potere. Nel caso specifico, che in questo momento così drammaticamente ci  riguarda, anch'essi hanno deferito all'intellettuale un mandato 
stabilito da loro. E, se l'intellettuale viene meno a questo mandato - puramente morale e ideologico - ecco che è, con somma soddisfazione  di tutti, un traditore.
Ora, perché neanche gli uomini politici dell'opposizione, se hanno -  come probabilmente hanno - prove o almeno indizi, non fanno i nomi  dei responsabili reali, cioè politici, dei comici golpes e delle  spaventose stragi di questi anni? ? semplice: essi non li fanno nella  misura in cui distinguono - a differenza di quanto farebbe un  intellettuale - verità politica da pratica politica. E quindi,  naturalmente, neanch'essi mettono al corrente di prove e indizi  l'intellettuale non funzionario: non se lo sognano nemmeno, com'è del  resto normale, data l'oggettiva situazione di fatto. L'intellettuale deve continuare ad attenersi a quello che gli viene  imposto come suo dovere, a iterare il proprio modo codificato di  intervento. Lo so bene che non è il caso - in questo particolare momento della  storia italiana - di fare pubblicamente una mozione di sfiducia  contro l'intera classe politica. Non è diplomatico, non è opportuno.  Ma queste categorie della politica, non della verità politica: quella  che - quando può e come può - l'impotente intellettuale è tenuto a  servire.
Ebbene, proprio perché io non posso fare i nomi dei responsabili dei  tentativi di colpo di Stato e delle stragi (e non al posto di questo)  io non posso pronunciare la mia debole e ideale accusa contro  l'intera classe politica italiana. E io faccio in quanto io credo alla politica, credo nei  principi "formali" della democrazia, credo nel Parlamento e credo nei  partiti. E naturalmente attraverso la mia particolare ottica che è  quella di un comunista. Sono pronto a ritirare la mia mozione di sfiducia (anzi non aspetto  altro che questo) solo quando un uomo politico - non per opportunità,  cioè non perché sia venuto il momento, ma piuttosto per creare la  possibilità di tale momento - deciderà di fare i nomi dei  responsabili dei colpi di Stato e delle stragi, che evidentemente  egli sa, come me, non può non avere prove, o almeno indizi.
Probabilmente - se il potere americano lo consentirà - magari  decidendo "diplomaticamente" di concedere a un'altra democrazia ciò  che la democrazia americana si è concessa a proposito di Nixon -  questi nomi prima o poi saranno detti. Ma a dirli saranno uomini che  hanno condiviso con essi il potere: come minori responsabili contro  maggiori responsabili (e non è detto, come nel caso americano, che  siano migliori). Questo sarebbe in definitiva il vero colpo di Stato.



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Penso a come contiamo poco, come tutti contino poco; com'è travolgente e frenetica e imperiosa la vita, e come tutte queste moltitudini annaspino per restare a galla.

#8 Guest_verdoux_*

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Inviato 12 dicembre 2006 - 22:42

Ma quella è tropo "staccata" dalle altre e poi si sa con certezza almeno chi sono stati gli esecutori materiali, è fuori dal contesto della "strategia della tensione". Non la vedo collegata, insomma. 

portella delle ginestre 1947 e via dei georgofili 1993 sono entrambe stragi di mafia, entrambe avvenute nell'imminenza di importanti eventi politici; questo non dimostra che un filo le unsice, l'esistenza di un burattinaio, di uno solo, di un "grande vecchio"; ora sono stanco, a domani;
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#9 Guest_Number 5_*

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Inviato 13 dicembre 2006 - 08:05

M<a anche Via Dei Georgofili ha mandanti e esecutori materiali tutti conosciuti e addirittura fortunatamente tutti in galera. Non aveva i moventi che che tu insinui di carattere politico "generale" in senso stretto, di questo personalmente ne sono convinto. Poi tra le due ci sono quasi quarant'anni.
Portella Delle Ginestre invece sfruttò il bandito Giuliano a fini latamente "politici" ma, ripeto, è troppo staccata dalle altre per entrare a far parte della "srategia della tensione", fu un'altra cosa ozza, mal condotta e mal fatta laddove Piazza Fontana, Piazza della Loggia, l'Italicus e altre erano molto più "sottili" nella loro strategia di fondo, più organizzate per quanto riguarda sia la protezione degli autori sia in quella dei mandanti.
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#10 Notker

    Scaruffiano

  • Redattore OndaRock
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Inviato 13 dicembre 2006 - 09:26


Ma quella è tropo "staccata" dalle altre e poi si sa con certezza almeno chi sono stati gli esecutori materiali, è fuori dal contesto della "strategia della tensione". Non la vedo collegata, insomma. 

portella delle ginestre 1947 e via dei georgofili 1993 sono entrambe stragi di mafia, entrambe avvenute nell'imminenza di importanti eventi politici; questo non dimostra che un filo le unsice, l'esistenza di un burattinaio, di uno solo, di un "grande vecchio"; ora sono stanco, a domani;


alla "favola" del burattinaio, dell'eminenza grigia non ci crede più nessuno, è chiaro.
inoltre la strage di Portella non la definirei una strage di mafia, ma una strage e basta.
infatti la banda di Giuliano (l'unica formalmente accusata dell'eccidio) eseguì l'operazione su mandato; mandato probabilmente da parte di un gruppo che operava per conto della CIA in Sicilia, subito dopo lo sbarco alleato.
ciò che è accaduto in Italia dal dopoguerra sino ad oggi, dimostra solo che l'Italia è sempre stata un paese a sovranità limitata; del resto avevamo perso la guerra.
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#11 Guest_verdoux_*

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Inviato 13 dicembre 2006 - 09:59

Il terrorismo semina terrore; parlo del terrorismo che colpisce e non rivendica; quindi non quello dell??IRA, ETA, HAMAS, che si dichiarano ed hanno intenti manifesti.
Raramente si trovano gli esecutori degli atti terroristici e mai i mandanti; l??Italia purtroppo ha una lunga esperienza in merito.
Si va allora alla ricerca del beneficiario dell??attentato e una volta creduto di averlo individuato si costruisce un teorema che ne dimostri la colpevolezza.
La prova logica raramente sta in piedi da sola ed il suo difetto principale è quello di fare tutti più intelligenti di quello in realtà sono. La CIA non è molto intelligence  ;D.
In realtà non si sa cosa voglia chi compie l??atto terroristico e non si sa nemmeno se ottenga gli scopi prefissati. La semina del terrore sembra fine a se stessa.
La mia opinione è che la strategia della tensione provenga da destra e che si proponga di spostare a destra l??asse politico, perché incide sulle paure ancestrali, sullo smarrimento, sul bisogno di ordine e di certezze che sono reazioni tipiche di chi si orienta politicamente a destra.

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#12 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 13 dicembre 2006 - 10:30

La mia opinione è che la strategia della tensione provenga da destra e che si proponga di spostare a destra l??asse politico, perché incide sulle paure ancestrali, sullo smarrimento, sul bisogno di ordine e di certezze che sono reazioni tipiche di chi si orienta politicamente a destra.


beh, questa più che una tua opinione è una verità storica; il coinvolgimento della destra estrema nei fatti di strage è una cosa conclamata, come è conclamata la ragione "ideologica" della strategia della tensione.
quella strategia si proponeva come fine il rovesciamento del sistema democratico per bloccare sul nascere qualunque sussulto sociale che potesse sfociare in un governo, anche se democraticamente eletto, legato in qualche modo al PCI.
quello che si tentò di fare in Italia, molto probabilmente grazie al coinvolgimento degli USA, fu quello ripetere l'esperienza della Grecia e che sarebbe di lì a poco avvenuto in Cile.
soprattutto ciò che è accaduto in Cile (dove si sa che Pinochet fu sostenuto militarmebnte ed economicamente dagli americani) è con ogni probabilità ciò che sarebbe dovuto accadere anche in Italia.
Con le stragi si voleva suscitare nel popolo una reazione spontanea che giustificasse l'adozione di un sistema non più democratico pur di porre fine ai disordini.
certi apparati dello Stato, con l'avallo degli USA e sfruttando la manovalanza della destra criminale, faceva esplodere di tanto in tanto una bomba, per poi addebitare la responsabilità a qualche comunista o a qualche anarchico in modo che i cittadini, per difendersi, chiedessero l'intervento di un regime "forte".
con un regime del genere il PCI (e gli altri partiti e movimenti che si rifacevano al marxismo-lelinismo) sarebbe stato liquidato in un paio d'ore, salvaguardando gli interessi, politici ed economici, di una potenza straniera.
una logica semplicissima e spaventosa nel contempo.
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#13 virginia wolf

    apota

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Inviato 13 dicembre 2006 - 10:52

La fortuna, in Italia, fu che in quel momento al capo del PCI ci fosse un uomo saggio come Berlinguer.
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Penso a come contiamo poco, come tutti contino poco; com'è travolgente e frenetica e imperiosa la vita, e come tutte queste moltitudini annaspino per restare a galla.

#14 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 13 dicembre 2006 - 11:40

La fortuna, in Italia, fu che in quel momento al capo del PCI ci fosse un uomo saggio come Berlinguer.


con questo credo che hai detto TUTTO... solo ora ci si rende conto di quanto a questo paese manchi un uomo della statura morale di enrico Berlinguer.
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#15 Guest_Eugenetic Axe_*

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Inviato 13 dicembre 2006 - 12:17

Il pomeriggio del 12 Dicembre
in piazza del Duomo ce l'avete illuminato
ma in via del Corso non ci sono le luci
per l'Autunno caldo il comune le ha levate
In piazza Fontana il traffico è animato
c'è il mercatino degli agricoltori
sull'autobus a Milano in poche ore
la testa nel bavero del cappotto alzato
Bisogna fare tutto molto in fretta
perché la banca chiude gli sportelli
oh come tutto vola così in fretta
risparmi gente tutto così in fretta

No, no, no, non si può più dormire
la luna è rossa e rossa di violenza
bisogna piangere i sogni per capire
che l'unica giustizia borghese si è spenta

Scende Dicembre sopra la sera
sopra la gente che parla di Natale
se questa vita avrà un futuro
metterò casa potrà anche andare
Dice la gente che in piazza Fontana
forse è scoppiata una caldaia
la nella piazza 16 morti
li benediva un cardinale

No, no, no, non si può più dormire
la luna è rossa e rossa di violenza
bisogna piangere i sogni per capire
che l'unica giustizia borghese si è spenta

Notti di sangue e di terrore
scendono a valle sul mio paese
chi pagherà le vittime innocenti?
chi darà vita a Pinelli il ferroviere
Ieri ho sognato il mio padrone
a una riunione confidenziale
si son levati tutti il cappello
prima di fare questo macello

No, no, no, non si può più dormire
la luna è rossa e rossa di violenza
bisogna piangere i sogni per capire
che l'unica giustizia borghese si è spenta

Sulla montagna dei martiri nostri
tanto giurando su Gramsci e Matteotti
sull'operaio caduto in cantiere
su tutti i compagni in carcere sepolti
Come un vecchio discende il fascismo
succhia la vita ad ogni gioventù
ma non sentite l'urlo sulla barricata
la classe operaia continua la sua lotta

No, no, no, non si può più dormire
la luna è rossa e rossa di violenza
bisogna piangere i sogni per capire
che l'unica giustizia borghese si è spenta

No, no, no, non si può più dormire
la luna è rossa e rossa di violenza
bisogna piangere i sogni per capire
che l'unica giustizia borghese si è spenta

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#16 Guest_Eugenetic Axe_*

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Inviato 13 dicembre 2006 - 12:19


La fortuna, in Italia, fu che in quel momento al capo del PCI ci fosse un uomo saggio come Berlinguer.


con questo credo che hai detto TUTTO... solo ora ci si rende conto di quanto a questo paese manchi un uomo della statura morale di Enrico Berlinguer.


Quanti in questi ultimi anni, invece, principalmente gli ex compagni, hanno minimizzato la sua figura o deformato le sue azioni?
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#17 Guest_Sickboy_Reducer_*

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Inviato 13 dicembre 2006 - 13:31

...ciò che è accaduto in Italia dal dopoguerra sino ad oggi, dimostra solo che l'Italia è sempre stata un paese a sovranità limitata; del resto avevamo perso la guerra.

Ecco credo che si è "pagato" con interessi questo e la riconosciuta "Yalta"...il resto vien da se.
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#18 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 13 dicembre 2006 - 13:32



La fortuna, in Italia, fu che in quel momento al capo del PCI ci fosse un uomo saggio come Berlinguer.


con questo credo che hai detto TUTTO... solo ora ci si rende conto di quanto a questo paese manchi un uomo della statura morale di Enrico Berlinguer.


Quanti in questi ultimi anni, invece, principalmente gli ex compagni, hanno minimizzato la sua figura o deformato le sue azioni?


ma che stai dicendo? ???
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
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#19 Kim Il-sung

    Enciclopedista

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Inviato 14 dicembre 2006 - 00:06

Piazza Fontana e le altre stragi dei primi anni '70 le associerei ad un tentativo di "destabilizzare per stabilizzare" oppure alla preparazione del campo per un possibile golpe di stato.
La strage di Bologna invece non me la spiego proprio: perchè organizzare una strage di quella portata quando gli anni '70 erano finiti e nonostante le precedenti stragi i comunisti erano riusciti a mantenere il consenso?
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#20 Guest_Eugenetic Axe_*

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Inviato 14 dicembre 2006 - 09:37



con questo credo che hai detto TUTTO... solo ora ci si rende conto di quanto a questo paese manchi un uomo della statura morale di Enrico Berlinguer.


Quanti in questi ultimi anni, invece, principalmente gli ex compagni, hanno minimizzato la sua figura o deformato le sue azioni?


ma che stai dicendo? ???


Non posso fare nomi, perché il rischio di subirmi gli strali e le ironie almeno di Number Five e dello Sceicco è concretissimo, però, per fare un esempio 'pesante', un noto esponente del centrosinistra aveva, nemmeno molti anni fa, 'ironizzato' sul tentativo da parte di Berlinguer di trovare la Terza Via nei primi '80... però non ne ho proprio voglia di polemizzare su certi mammasantissima dellla compagine di centrosinistra, quindi per me muore qui.
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#21 virginia wolf

    apota

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Inviato 14 dicembre 2006 - 09:44


La fortuna, in Italia, fu che in quel momento al capo del PCI ci fosse un uomo saggio come Berlinguer.


con questo credo che hai detto TUTTO... solo ora ci si rende conto di quanto a questo paese manchi un uomo della statura morale di enrico Berlinguer.


Pensa, per esempio, la deriva verso la quale è andata la politica italiana dal momento in cui lanciò la ??questione morale?! Da allora dobbiamo ancora fermarci e non si vede tuttora come e chi potrebbe far invertire la rotta.


Nello specifico direi che l??aggettivo più esatto è ??lungimirante?. Berlinguer capì ?? visto il clima golpista, e visti i precedenti della Grecia ma soprattutto del Cile ?? il pericolo che avrebbe corso l??Italia se la sinistra fosse andata al Governo. In questa ottica andrebbe interpretato il ??compromesso storico? con la DC, pensato insieme ad Aldo Moro, altro politico della cui statura morale oggi si sente la mancanza.



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Leggete questa intervista del 1981
http://www.metaforum...tionemorale.htm

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#22 Guest_runciter_*

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Inviato 14 dicembre 2006 - 11:07

Berlinguer capì ?? visto il clima golpista, e visti i precedenti della Grecia ma soprattutto del Cile ?? il pericolo che avrebbe corso l??Italia se la sinistra fosse andata al Governo. In questa ottica andrebbe interpretato il ??compromesso storico? con la DC, pensato insieme ad Aldo Moro, altro politico della cui statura morale oggi si sente la mancanza.


stai dicendo che, se la sinistra fosse andata democraticamente al governo, i democraticissimi americani avrebbero patrocinato un golpe fascista in nome della difesa della libertà?
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#23 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 14 dicembre 2006 - 11:52

stai dicendo che, se la sinistra fosse andata democraticamente al governo, i democraticissimi americani avrebbero patrocinato un golpe fascista in nome della difesa della libertà?


chissà perchè quello che hai scritto è accaduto pari pari in Cile...

http://it.wikipedia....cileno_del_1973
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(Arturo Toscanini)

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#24 Guest_verdoux_*

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Inviato 14 dicembre 2006 - 11:56


Berlinguer capì ?? visto il clima golpista, e visti i precedenti della Grecia ma soprattutto del Cile ?? il pericolo che avrebbe corso l??Italia se la sinistra fosse andata al Governo. In questa ottica andrebbe interpretato il ??compromesso storico? con la DC, pensato insieme ad Aldo Moro, altro politico della cui statura morale oggi si sente la mancanza.


stai dicendo che, se la sinistra fosse andata democraticamente al governo, i democraticissimi americani avrebbero patrocinato un golpe fascista in nome della difesa della libertà?



all'epoca aleggiava il cosiddetto fattore K e la sindrome degli spaghetti in salsa cilena; da qui nacque il compromesso storico, fondato sulla idea della unione delle basi popolari e lavoratrici della democrazia cristiana e del partito comunista; una politica che però metteva a margine il partito socialista, all'epoca di sinistra e che provocò il duro e sciagurato conflitto tra caxi e berlinguer e poi la nascita del famigerato CAF;
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#25 Guest_Eugenetic Axe_*

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Inviato 14 dicembre 2006 - 12:06


stai dicendo che, se la sinistra fosse andata democraticamente al governo, i democraticissimi americani avrebbero patrocinato un golpe fascista in nome della difesa della libertà?


chissà perchè quello che hai scritto è accaduto pari pari in Cile...

http://it.wikipedia....cileno_del_1973


A questo proposito, consiglio sentitamente la lettura del # 60 di Alan Ford, intitolata -appunto- GOLPE, albo uscito nel '74; dice molto ma molto di più che tante rievocazioni a posteriori sui rischi di un colpo di stato in Italia. Anzi, dice cose che all'epoca nessun'altro media ufficiale diceva. Magnus & Bunker erano all'epoca la stessa cosa che è Grillo oggi.
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#26 virginia wolf

    apota

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Inviato 14 dicembre 2006 - 13:10


Berlinguer capì ?? visto il clima golpista, e visti i precedenti della Grecia ma soprattutto del Cile ?? il pericolo che avrebbe corso l??Italia se la sinistra fosse andata al Governo. In questa ottica andrebbe interpretato il ??compromesso storico? con la DC, pensato insieme ad Aldo Moro, altro politico della cui statura morale oggi si sente la mancanza.


stai dicendo che, se la sinistra fosse andata democraticamente al governo, i democraticissimi americani avrebbero patrocinato un golpe fascista in nome della difesa della libertà?


In nome dell??anticomunismo, ed era già avvento in Cile.
Negli Usa governava la coppia Nixon-Kissinger (che nulla aveva da invidiare alla coppia Bush/Rumsfeld) e il clima era quello della guerra fredda.
Il Time nel 1973 dedicò una copertina a Berlinguer e la titolò THE RED THREAT.
Oggi sappiamo che il golpe in Cile doveva essere un avvertimento anche per l??Italia. Kissinger  scrisse, subito dopo l??elezione di Allende, in un documento desecretato da poco, ??L??esempio di un governo marxista eletto con successo in Cile avrebbe di sicuro un impatto su altre parti del mondo e costituirebbe un precedente, specialmente per l??Italia.?

Senza dimenticare che in Italia alla fine del 1970 un golpe di destra era già stato tentato, il ??Golpe Borghese?, annullato all??ultimo momento non si sa ancora per quale motivo e di cui si era venuti a conoscenza nel 1971, e in più operava la Loggia Massonica P2.

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#27 Notker

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Inviato 14 dicembre 2006 - 13:28

guardate che il golpe in Cile è avvenuto dopo Piazza Fontana, eh.
quello che, per vari motivi, non è riuscito in Italia è accaduto dopo in Cile, con pieno successo (se così si può dire).
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#28 virginia wolf

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Inviato 14 dicembre 2006 - 13:41

guardate che il golpe in Cile è avvenuto dopo Piazza Fontana, eh.
quello che, per vari motivi, non è riuscito in Italia è accaduto dopo in Cile, con pieno successo (se così si può dire).


Ma avrebbe potuto accadere dopo il golpe in Cile.
Infatti la strage di Piazza della Loggia a Brescia e quella dell'Italicus sono del 1974.
E proprio nel 1974 la Loggia P2 era a pieno regime.
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#29 Guest_Eugenetic Axe_*

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Inviato 16 dicembre 2006 - 13:29


guardate che il golpe in Cile è avvenuto dopo Piazza Fontana, eh.
quello che, per vari motivi, non è riuscito in Italia è accaduto dopo in Cile, con pieno successo (se così si può dire).


Ma avrebbe potuto accadere dopo il golpe in Cile.
Infatti la strage di Piazza della Loggia a Brescia e quella dell'Italicus sono del 1974.
E proprio nel 1974 la Loggia P2 era a pieno regime.


Ma nel '74 ci sono anche le prime crepe, l'empeachment di Nixon e il crollo dell'impero finanziario di Sindona.

A presto,
EA
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#30 Notker

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Inviato 16 dicembre 2006 - 13:32



guardate che il golpe in Cile è avvenuto dopo Piazza Fontana, eh.
quello che, per vari motivi, non è riuscito in Italia è accaduto dopo in Cile, con pieno successo (se così si può dire).


Ma avrebbe potuto accadere dopo il golpe in Cile.
Infatti la strage di Piazza della Loggia a Brescia e quella dell'Italicus sono del 1974.
E proprio nel 1974 la Loggia P2 era a pieno regime.


Ma nel '74 ci sono anche le prime crepe, l'empeachment di Nixon e il crollo dell'impero finanziario di Sindona.

A presto,
EA


vabè. negli anni 70 sono accadute tante cose degne di nota e sicuramente esiste, anche se non è dimostrabile, un specie di filo conduttore che lega i tanti "misteri" avvenuti in Italia in quel periodo.
se, però, mettiamo nel calderone tutto questo si rischia, uno, di non capirci granché e, secondo, di andare clamorosamente OT.
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#31 astrodomini

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Inviato 16 dicembre 2006 - 13:46

all'epoca di sinistra


Ora è di destra (quello che ne rimane)?
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#32 virginia wolf

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Inviato 16 dicembre 2006 - 14:40

all'epoca di sinistra


Ora è di destra (quello che ne rimane)?


Il Psi si è spaccato.

Il "Nuovo PSI" di De Michelis è dal 2001 nella Casa delle Libertà.

Lo Sdi di Boselli invece è nel centro-sinistra, prima nell'Ulivo e ora con i Radicali nella "Rosa nel Pugno".


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#33 astrodomini

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Inviato 16 dicembre 2006 - 14:46


all'epoca di sinistra


Ora è di destra (quello che ne rimane)?


Il Psi si è spaccato.

Il "Nuovo PSI" di De Michelis è dal 2001 nella Casa delle Libertà.

Lo Sdi di Boselli invece è nel centro-sinistra, prima nell'Ulivo e ora con i Radicali nella "Rosa nel Pugno".



Lo so bene, volevo solo dire appunto che esiste una parte che di sinistra lo è restato.
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#34 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 16 dicembre 2006 - 14:50

Il "Nuovo PSI" di De Michelis è dal 2001 nella Casa delle Libertà.


un partito che si chiama "socialista" che è parte di una coalizione di liberisti (almeno così si dichiarano), secessionisti (almeno così si dichiaravano) e post-fascisti... roba da far vomitare persino le ceneri di Nenni, Pertini e Saragat.
vabè, che si tratta di De Michelis, colui che ha portato un contributo fonamentale alla cultira italiana con il libro... "Le cento discoteche più belle d'Italia"... :-X

FINE OT
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(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
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#35 virginia wolf

    apota

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Inviato 16 dicembre 2006 - 14:58


Il "Nuovo PSI" di De Michelis è dal 2001 nella Casa delle Libertà.


un partito che si chiama "socialista" che è parte di una coalizione di liberisti (almeno così si dichiarano), secessionisti (almeno così si dichiaravano) e post-fascisti... roba da far vomitare persino le ceneri di Nenni, Pertini e Saragat.
vabè, che si tratta di De Michelis, colui che ha portato un contributo fonamentale alla cultira italiana con il libro... "Le cento discoteche più belle d'Italia"... :-X

FINE OT


Infatti, è veramente squallida la fine che ha fatto un partito glorioso come il PSI.
Ritornando a De Michelis, si è attaccato al carro di Berlusconi, noto craxiano.


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#36 sud afternoon

    Si legge sud afternùn.

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Inviato 16 dicembre 2006 - 17:10


Il Time nel 1973 dedicò una copertina a Berlinguer e la titolò THE RED THREAT.


Tra l'altro sfido chiunque a trovare una copertina più bella ed evocativa

Immagine inserita

(buahahahaah non avevo notato inside sex scandal in washington...)


Quanti in questi ultimi anni, invece, principalmente gli ex compagni, hanno minimizzato la sua figura o deformato le sue azioni?


Qui Bocca su Fassino. Nell'introduzione della biografia di Berlinguer di Chiara Valentini che sto leggicchiando in questi giorni si fa riferimento a critiche alla politica del defunto Segretario da parte di altri dirigenti diessini, da Violante a D'Alema, ma a detta dell'autrice il ritratto più revisionista di Berlinguer (scritto da qualcuno d'area post-comunista) è "Dimenticare Berlinguer" di Miriam Mafai.
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#37 crocus behemoth

    Roadie

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Inviato 17 dicembre 2006 - 09:48

Ringrazio Wirginiawolf per aver opportunamente postato il bellissimo articolo di Pier Paolo Pasolini



Io so.

Io so i nomi dei responsabili della strage di Milano del 12 dicembre 1969. 

Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.

Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò
che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che rimette
insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà, la follia e il mistero.


In queste parole si sintetizza il dramma  e l’amarezza che l’Italia civile  e democratica ha vissuto e sta ancora vivendo: la verità storica non si accompagna alla verità giudiziaria.
Si sapeva già allora la matrice fascista di quella strage (e Pasolini non era l’unico a saperlo) e questa è l’unica certezza che hanno fornito i processi che si sono celebrati per trent’anni. Ma lo Stato non è ancora riuscito a trovare alcun colpevole né ad assicurare una condanna definitiva(Carlo Digilio a parte,che tra l’altro era “pentito”).

Comunque la cosa che mi amareggia ancora di più è leggere notizie come questa:
http://www3.provinci...manifestazioni/
altresedi/memoria_giovanile_06/

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Le merendine di quand'ero bambino non torneranno più! I pomeriggi di Maggio!

#38 astrodomini

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Inviato 17 dicembre 2006 - 10:23

Io penso che Pasolini pensasse al di là della strage fascista e molto probabilmente se dobbiamo cercare i (veri) colpevoli si andrebbe molto al di là della manovalanza del terrorismo eversivo. Questa è la cosa che più rattrista.
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#39 astrodomini

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Inviato 18 dicembre 2006 - 19:33

Ho cambiato il titolo del thread per aumentarne le possibilità di discussione e raccogliere in un singolo pentolone le varie discussioni su questo importante periodo della nostra storia recente.

Mi chiedo se le vittime di queste stragi possano vivere la propria vita in pace o debbano anche essere prese per il culo dallo Stato (che in molti casi probabilmente ha molte ma molte colpe):

La donna, braccio destro di Mario Moretti, condannata a diversi ergastoli
Quasi tutti i parenti delle vittime si erano detti contrari alla scarcerazione
Br, libertà condizionata alla Balzerani
partecipò al commando che sequestrò Moro


In sostanza prima di disporre della libertà condizionata per la Balzerani si era deciso di ascoltare il parere delle vittime dei vari attentati e rapimenti in modo da decidere poi il da farsi. Procedimento del tutto nuovo e innovativo da quello che ho sentito su Radio 24 dove interveniva un esperto di diritto.
Procedimento beffardo perchè nonostante quasi tutti si siano espressi in maniera negativa la Balzerani ha comunque ottenuto quello che voleva.
Mi chiedo se fosse meglio tener fuori i parenti dalla decisione piuttosto che darli un contentino che si è poi trasformato in una beffa molto amara.

Qui una scheda su Barbara Balzerani.
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#40 arancino

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Inviato 18 dicembre 2006 - 19:47

ma cavolo.. come si fa ad uscire nonostante i diversi ergastoli?
Con quale faccia tosta li mettono fuori? (già dopo 10 anni ha avuto i primi permessi per poter uscire di giorno per lavorare per poi far ritorno la sera in carcere).

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#41 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 19 dicembre 2006 - 21:43

quando in questo paese non ci sarà uno straccio di certezza della pena, tutte le chiacchiere dei nostri beneamati politici del cazzo non serviranno a niente.
avrei potuto capire persino un Curcio (che sconta ergastoli senza mai essere stato accusato di nessun omicidio) ma vedere una come la Balzerani libera fa davvero cadere le braccia
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#42 alcatr4z

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Inviato 16 febbraio 2007 - 12:40

Ho appena visto studio aperto....Sembrerebbe che Padova (forse tutto il Veneto, e forse ancora tutto il Nord/EST) sia in mano alle nuove BR!!! E ancora, toni apocalittici per la manifestazione di domani a Vicenza (che con le br dovrebbe c'entrarci poco e niente), potrebbe succedere di tutto, brigatisti, black bloc, disobbedienti, freak, sono pronti tutti assieme a mettere a ferro e fuoco la città!!!

Le nuove BR sono dei pivellini in confronto a questi professionisti del terrore!!
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#43 astrodomini

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Inviato 16 febbraio 2007 - 12:46

Ma è Studio Aperto, io mi chiedo che cazzo lo guardiate a fare.

::)
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#44 alcatr4z

    utente provinciale

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Inviato 16 febbraio 2007 - 13:25

Ma è Studio Aperto, io mi chiedo che cazzo lo guardiate a fare.

::)


Infatti, ma il problema non è il mio e di chi riesce a distinguere una buona informazione e una campagna atta a seminare terrore e odio.

Il problema oggi è dei vicentini che andranno a manifestare domani, perchè non vogliono che nella loro città un presidio così imponente e scomodo di una potenza straniera! il problema è di tutti gli italiani che sognano un paese sempre più integrato in una realtà europea indipendente dalle mire di egemonia degli States, che domani vogliono dire no all'allargamento della base USa senza essere schifati e tacciati da una parte consistende dell'opinione pubblica di un qualcosa che forse manco esiste!!

Il problema quindi non è dare credito a Studio Aperto perchè cmq Studio Aperto ha abbastanza credito e seguito a dispetto delle panzate che spara! Il problema è che Studio Aperto da allarmismi ingiustificati, e molti ci credono!

Fermiamo Studio Aperto con pene certe e severe contro i TERRORISTI!!!
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#45 del piero

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Inviato 16 febbraio 2007 - 13:31

di sicuro le bandiere americane ed israeliane bruciate non mancheranno,come non mancheranno i soliti cori sui morti di nassirya.
se poi succederanno anche scontri con le forze dell'ordine non ne rimarro' stupito anche perche' forse il centro sociale piu' duro,radicale e piu' di sinistra di tutto il veneto ossia il gramigna qualche casino lo fa.
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#46 astrodomini

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Inviato 16 febbraio 2007 - 13:53

Infatti, ma il problema non è il mio e di chi riesce a distinguere una buona informazione e una campagna atta a seminare terrore e odio.


Ognuno in uno Stato libero penso possa decidere il tipo di informazione che vuole , Studio Aperto calca la mano praticamente su ogni cosa (dal terrorismo all'alpino ciccione che è stato licenziato e vuole un risarcimento dallo Stato) ed è per questo che non riesco assolutamente a vederlo.

Che semini terrore non lo so, certo è che queste nuove BR erano armate e volevano colpire come hanno già colpito negli ultimi anni, io questa gente la odio (anche perchè girano dove giro io, le armi erano a pochi kilometri da dove vivo etc.) e non sarà certo un TG che come sempre calca un pò la mano a farmi impietosire.

Su Vicenza spero che si esprima il dissenso in maniera pacifica perchè un movimento cittadino (ed è questo che stimo, il resto mi sa del solito frusto antiamericanismo) così vasto deve essere ascoltato, purtroppo però la storia recente ci ha insegnato che esistono personaggi che non si fanno sfuggire queste occasioni per mettere in bella mostra la propria stupidità. Eventuali casini farebbero male in primis ai cittadini di Vicenza, speriamo tutto si svolga con calma.
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#47 Notker

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Inviato 17 febbraio 2007 - 08:23

i commenti sulla manifestazione che si terrà a vicenza vanno dal ridicolo (ad esempio qualche riga letta in questo topic) al criminale (i titoli di Libero).
confondere la manifestazione di vicenza con gli anni di piombo e con i fatti recenti legati alle BR dimostra solo l'enorme ignoranza di chi dice e scrive certe cose nei riguardi della recente storia del nostro paese.

per tornare IT... pochi giorni fa sono stato in piazza Fontana; ci sono passato per caso, visto che da quando sono a Milano non avevo mai avuto il coraggio di andarci.
tornando a casa ho pensato un po' alla vicenda giudiziaria di quella tragedia, al fatto che le vittime non hanno mai avuto (e mai avranno, a questo punto) giustizia, così come i loro parenti, alcuni dei quali sono pure trapassati.
pensavo che per l'omicidio Calabresi la giustizia è riuscita quanto meno a individuare i responsabili, almeno politici, di quell'omicidio (nonostante le tante contraddizioni insite anche in quella vicenda).
invece sono note le responsabilità politiche di gente come Pino Rauti nella pianificazione della strage di piazza Fontana eppure quel maiale è ancora in libertà...
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#48 virginia wolf

    apota

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Inviato 17 febbraio 2007 - 15:47

pensavo che per l'omicidio Calabresi la giustizia è riuscita quanto meno a individuare i responsabili, almeno politici, di quell'omicidio (nonostante le tante contraddizioni insite anche in quella vicenda).
invece sono note le responsabilità politiche di gente come Pino Rauti nella pianificazione della strage di piazza Fontana eppure quel maiale è ancora in libertà...

Pino Rauti, all'epoca fondatore di Ordine Nuovo, istruito alla scuola della Gracia dei colonnelli e protetto dall'ampio ombrello del Msi dell??ex repubblichino Almirante, non solo è ancora in libertà ma continua, vergognosamente, a fare politica  :-X

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#49 Notker

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Inviato 17 febbraio 2007 - 16:21

Pino Rauti, all'epoca fondatore di Ordine Nuovo, istruito alla scuola della Gracia dei colonnelli e protetto dall'ampio ombrello del Msi dell??ex repubblichino Almirante, non solo è ancora in libertà ma continua, vergognosamente, a fare politica  :-X


e se pensiamo che Delfo Zorzi (probabilmente l'autore materiale della strage) è in Giappone ed è diventato pure miliardario... a pensare queste cose c'è da diventare dei br (prendetela come una battuta, eh).
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Inviato 17 febbraio 2007 - 16:55

Il problema è che in Italia c'è stata secondo me una connivenza fra eversione politica e Stato, non so quanto profonda o quanto compresa da parte dei protagonisti dei vari gruppi terroristici (secondo me lo Stato o comunque qualche istituzione è entrata in tutte queste realtà) ma qualcosa sotto che ha protetto e paraculato terroristi di tutte le risme (Moretti è in libertà con 6 e dico 6 ergastoli) durante e dopo gli anni di piombo. Tutto questo aggiunto a un sistema giudiziario da terzo mondo (che veramente fa venir voglia di diventare a favore della forca) e a una politica completamente succube di un sistema che non si è cancellato certo con i primi anni novanta ma anzi resta più vivo (ma più dormiente) che mai fatto di connivenze nei confronti dei poteri forti davanti ai quali al cittadino che ama il suo ruolo di membro di una comunità è pressochè inerme quando completamente disinteressato* e ignorante.

Sono passati ormai più di tre decenni e non si sa ancora niente di quelle stragi tranne in qualche caso gli esecutori materiali (che francamente mi interessano molto poco), il sistema non è stato smascherato e anzi siede bello e paffuto fra i seggi dei senatori a vita in Parlamento riverito un pò da tutti.

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Qualcuno ha visto la trasmissione Niente Di Personale dedicata al terrorismo? Per me è stata davvero commovente è interessante.
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