se compri strumenti confezionati da un solo emittente, come viene facile fare nel caso di Etf, e poi questo fa la fine di Lehmann Brothers, magari il mercato è andato benissimo, ma i tuoi soldi non li rivedi più perché sono andati a rimpinzare la panza di qualche speculatore, che magari non c'entra nulla con le operazioni che hai posto in essere.
Tre errori in una frase, uno qualsiasi dei quali basta ad invalidare la tua teoria:
1. Lehmann è una banca d'investimento e non ha mai prodotto ETF
2. Gli ETF emessi anche da un gruppo più grande (e.g. iShares/UBS) fanno capo ad un'altra entità legale e sono garantiti. Se UBS tracolla, gli ETF di UBS rimangono isolati.
3. Le possibilità che un'azienda come Vanguard, che fa solo ETF, vale 30 bilioni e ha zero debito tracolli sono un infinitesimo delle possibilità che Azimut o Arca o una qualsiasi SGR gestita tracolli.
4. Anche togliendo le tre robe di cui sopra, basta comprare gli ETF da diversi emittenti ed è fatta.
Poi per carità, può crollare la borsa e allora anche il tuo ETF di borsa crolla (ma quello delle commodities e dei bonds guadagna), a questo punto li mettiamo sotto il materasso.
Per chi non abbia ambizioni di battere il mercato (cioè la gente sana) e abbia un orizzonte di investimento lungo (come una persona sui trent'anni), e non abbia la possibilità di investire in Renaissance o Appaloosa, un paniere di 6-7 ETF con diverse asset classes (domestic stock, foreign stock, emerging, commodities, bonds) è la cosa migliore. Lo dice tutta la letteratura degli ultimi trent'anni, Munger, Malkiel e sa il cazzo, mica io.