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Franz Kafka


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63 replies to this topic

#51 LM

    Sono un uomo non sono un fake.

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Inviato 10 luglio 2007 - 21:51

Ma Otherside non ha detto che è impegnata, ha detto che si è impegnata a leggere di nuovo il libro (almeno credo).
Otherside, ti ridò 1 punto.
Che però ti ritolgo subito visto che non ti è piaciuto il libro neanche stavolta  asd.
  • 0

#52 Guest_*Otherside*_*

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Inviato 11 luglio 2007 - 17:58

Mi sono ingarbugliata un pò XD Scusate XD
Si, avevo detto che mi sono impegnata nella lettura comunque sono impegnata anche nella vita XD
ma allora a quanti punti sono ?  asd

  • 0

#53 debaser

    utente stocazzo

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Inviato 11 luglio 2007 - 20:09

-10
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Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#54 100000

    Enciclopedista

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Inviato 12 luglio 2007 - 08:07

Mi sono ingarbugliata un pò XD Scusate XD
Si, avevo detto che mi sono impegnata nella lettura comunque sono impegnata anche nella vita XD
ma allora a quanti punti sono ?  asd


-10


no, dai debaser è troppo cattivo.
sei a 1/2 punto
l'altro 1/2 lo guadagni ai 18 anni, anche se impegnata.

però ora basta, se no degradiamo il thread su kafka e non va bene, bisogna postare cose deprimenti...
  • 0

#55 Halesia

    pivello

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Inviato 13 luglio 2007 - 15:35

Finalmente ho letto il processo, era da tempo che ne avevo voglia...
L ho trovato un libro fantastico, molto forte, con un finale che mi sono accorto di avere impresso nella memoria da circa 10 anni, quando il maestro d'italiano delle elementari ci fece leggere l'ultimo capitolo..ne rimasi impressionato, e le emozioni che ho provato ieri, rileggendo quel capitolo, sono le stesse, indescrivibili, di allora...
  • 0

#56 LM

    Sono un uomo non sono un fake.

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Inviato 13 luglio 2007 - 15:54

Finalmente ho letto il processo, era da tempo che ne avevo voglia...

il maestro d'italiano delle elementari ci fece leggere l'ultimo capitolo..


:o
Io leggevo le avventure di Pimpa alle elementari.
  • 0

#57 Halesia

    pivello

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Inviato 14 luglio 2007 - 08:29


Finalmente ho letto il processo, era da tempo che ne avevo voglia...

il maestro d'italiano delle elementari ci fece leggere l'ultimo capitolo..


:o
Io leggevo le avventure di Pimpa alle elementari.


eheh si lo so che è una cosa un po anomala...comunque abbiamo letto solo il capitolo, senza spiegare granchè del libro..anche perché non ci avremmo capito una mazza!!
  • 0

#58 arvic

    Classic Rocker

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Inviato 17 luglio 2007 - 22:10

non so se centra molto, ma sto leggendo Il deserto dei tartari, di buzzati, e le atmosfere mi ricordano tantissimo quelle kafkiane: angoscia, decadenza, colori praticamente assenti (ricordo che lessi il processo dopo la spada di shannara: che contrasto!) e, soprattutto, la totale perdita di sicurezza del protagonista nella fortezza. Cosa ne pensate?

[\OT]
http://www.youtube.c...h?v=QsEyvrXKtvg (giovanni bivona: maestro di vita)
[OT]
  • 0

#59 Kien

    pivello

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Inviato 18 luglio 2007 - 01:41

non so se centra molto, ma sto leggendo Il deserto dei tartari, di buzzati, e le atmosfere mi ricordano tantissimo quelle kafkiane: angoscia, decadenza, colori praticamente assenti (ricordo che lessi il processo dopo la spada di shannara: che contrasto!) e, soprattutto, la totale perdita di sicurezza del protagonista nella fortezza. Cosa ne pensate?

[\OT]
http://www.youtube.c...h?v=QsEyvrXKtvg (giovanni bivona: maestro di vita)
[OT]


Sicuramente nel panorama italiano Dino Buzzati è lo scrittore più vicino a Kafka, insieme a Tommaso Landolfi, tanto da essere stato accusato spesso dalla critica di essere un epigono e la sua scrittura una sorta di manierismo forzato, soprattutto per quanto riguarda Il Deserto dei Tartari.
Ma la visione di Buzzati sebbene sia comunque tragica riserva una tenue speranza, come ne "Il deserto dei tartari", dove il protagonista accetta con lieve serenità il proprio assurdo destino.
Invece in Franz Kafka e nei suoi personaggi la speranza lascia sempre spazio alla sconfitta, all'incapacità di comprendere il reale.
Inoltre io credo che Franz Kafka sia la sua scrittura e che le sue pagine siano davvero frutto di un trasumanare, di uno stillare sangue riservato davvero a pochi scrittori e che lo allontana da coloro che gli vengono accostati, come Buzzati o Camus.
Buzzati inoltre fu artista a tutto tondo, si cimentò in fantascienza, favole e altro con esiti di alto valore poetico confermandosi uno degli scrittori migliori del nostro novecento, anche se purtroppo un po' dimenticato, oltreche ottimo pittore e disegnatore, mentre l'immenso genio di Kafka si è dedicato a racconti e romanzi che percorrono sempre un'unica strada.

  • 0

#60 arvic

    Classic Rocker

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Inviato 18 luglio 2007 - 13:55


non so se centra molto, ma sto leggendo Il deserto dei tartari, di buzzati, e le atmosfere mi ricordano tantissimo quelle kafkiane: angoscia, decadenza, colori praticamente assenti (ricordo che lessi il processo dopo la spada di shannara: che contrasto!) e, soprattutto, la totale perdita di sicurezza del protagonista nella fortezza. Cosa ne pensate?

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Sicuramente nel panorama italiano Dino Buzzati è lo scrittore più vicino a Kafka, insieme a Tommaso Landolfi, tanto da essere stato accusato spesso dalla critica di essere un epigono e la sua scrittura una sorta di manierismo forzato, soprattutto per quanto riguarda Il Deserto dei Tartari.
Ma la visione di Buzzati sebbene sia comunque tragica riserva una tenue speranza, come ne "Il deserto dei tartari", dove il protagonista accetta con lieve serenità il proprio assurdo destino.
Invece in Franz Kafka e nei suoi personaggi la speranza lascia sempre spazio alla sconfitta, all'incapacità di comprendere il reale.
Inoltre io credo che Franz Kafka sia la sua scrittura e che le sue pagine siano davvero frutto di un trasumanare, di uno stillare sangue riservato davvero a pochi scrittori e che lo allontana da coloro che gli vengono accostati, come Buzzati o Camus.
Buzzati inoltre fu artista a tutto tondo, si cimentò in fantascienza, favole e altro con esiti di alto valore poetico confermandosi uno degli scrittori migliori del nostro novecento, anche se purtroppo un po' dimenticato, oltreche ottimo pittore e disegnatore, mentre l'immenso genio di Kafka si è dedicato a racconti e romanzi che percorrono sempre un'unica strada.


SPOILER
Attenzione: Giovanni Drogo rimane nella fortezza solo per forza di abitudine, quando invece per quattro mesi non aveva fatto altro che vederci noia e piattume. L'abitudine al niente, come bene espresso nel capitolo corrispondente (alzarsi ogni giorno alla stessa ora, vedere le solite persone e fare con loro gli stessi discorsi (addirittura con il quadrato Tronk), vedere paesaggi piatti e sempre uguali: tutte cose di cui si lamentava).

Mi riprometto di correggermi se alla fine del libro le cose cambiano radicalmente
  • 0

#61 Mr telefax

    dendrite

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Inviato 18 luglio 2007 - 16:35


non so se centra molto, ma sto leggendo Il deserto dei tartari, di buzzati, e le atmosfere mi ricordano tantissimo quelle kafkiane: angoscia, decadenza, colori praticamente assenti (ricordo che lessi il processo dopo la spada di shannara: che contrasto!) e, soprattutto, la totale perdita di sicurezza del protagonista nella fortezza. Cosa ne pensate?

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Sicuramente nel panorama italiano Dino Buzzati è lo scrittore più vicino a Kafka, insieme a Tommaso Landolfi, tanto da essere stato accusato spesso dalla critica di essere un epigono e la sua scrittura una sorta di manierismo forzato, soprattutto per quanto riguarda Il Deserto dei Tartari.
Ma la visione di Buzzati sebbene sia comunque tragica riserva una tenue speranza, come ne "Il deserto dei tartari", dove il protagonista accetta con lieve serenità il proprio assurdo destino.
Invece in Franz Kafka e nei suoi personaggi la speranza lascia sempre spazio alla sconfitta, all'incapacità di comprendere il reale.
Inoltre io credo che Franz Kafka sia la sua scrittura e che le sue pagine siano davvero frutto di un trasumanare, di uno stillare sangue riservato davvero a pochi scrittori e che lo allontana da coloro che gli vengono accostati, come Buzzati o Camus.
Buzzati inoltre fu artista a tutto tondo, si cimentò in fantascienza, favole e altro con esiti di alto valore poetico confermandosi uno degli scrittori migliori del nostro novecento, anche se purtroppo un po' dimenticato, oltreche ottimo pittore e disegnatore, mentre l'immenso genio di Kafka si è dedicato a racconti e romanzi che percorrono sempre un'unica strada.

Sono d'accordo praticamente su tutto, anche perché mi piacciono molto sia  Buzzati che Kafka. Per quanto riguarda quest'ultimo, ho un po' di fatica a riprenderlo, mi infastidisce l'angoscia totale che riesce a trasmettere senza alcun artifizio retorico, è purtroppo per me grande davvero, e riesce anche troppo bene a penetrare nella mia scorza. Aspetto tempi e voglie migliori per leggere/rileggere qualcosa.

Di Buzzati vorrei ricordare uno stupendo racconto a fumetti "per bambini" che ho letto millanta anni fa, La famosa invasione degli orsi in Sicilia, un gioiello senza mezzi termini!
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I personaggi e i fatti narrati sono immaginari, è autentica invece la realtà sociale e ambientale che li produce

#62 Guest_charliesantiago_*

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Inviato 18 luglio 2007 - 21:28

Fra gli scrittori italiani secondo me quello piu' vicino a Kafka non e' ne' Buzzati ne' Landolfi, ma il Federigo Tozzi di "Con gli occhi chiusi" (se si ha la pazienza di grattare sotto la superficie vernacolare). Qui sono presenti due temi  che mi sembrano essenziali nell'economia kafkiana: la presenza/assenza del Padre e la distorsione della realta' attuata tramite una radicalizzazione dell'oggettivita' e del 'realismo' narrativo. Temi che ad esempio in Buzzati non si trovano: quello che si trova e' solo una allegoria banale (anche se a volte condotta con grande classe) sul mistero della vita.
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#63 Kien

    pivello

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Inviato 19 luglio 2007 - 02:16

Fra gli scrittori italiani secondo me quello piu' vicino a Kafka non e' ne' Buzzati ne' Landolfi, ma il Federigo Tozzi di "Con gli occhi chiusi" (se si ha la pazienza di grattare sotto la superficie vernacolare). Qui sono presenti due temi  che mi sembrano essenziali nell'economia kafkiana: la presenza/assenza del Padre e la distorsione della realta' attuata tramite una radicalizzazione dell'oggettivita' e del 'realismo' narrativo. Temi che ad esempio in Buzzati non si trovano: quello che si trova e' solo una allegoria banale (anche se a volte condotta con grande classe) sul mistero della vita.


Non sono completamente d'accordo.
Federigò Tozzi sicuramente ebbe il merito di segnare con il suo romanzo più famoso "Con gli occhi chiusi" un allontanamento dai canoni naturalisti e proprio grazie a ciò che tu, giustamente, gli ascrivi.
Quindi per questo ebbe in Italia un ruolo fondamentale paragonabile a quello di Kafka, Joyce, Proust, Pirandello, Svevo, per la nascita di un romanzo moderno.
Però, a mio avviso, in "Con gli occhi chiusi", romanzo dai forti cenni autobiografici, il rapporto padre/figlio non ha la stessa agghiacciante e diretta potenza della "Lettera al padre" kafkiana, perchè è sempre sospeso appunto tra autobiografia e abilità dell'autore di confondersi tra gli altri personaggi.
In sostanza credo che Tozzi più si accosti ai grandi scrittori dell'ottocento russo e i suoi personaggi ai molti personaggi in disgrazia naturale o sentimentale che ne affollano i romanzi; Kafka rimane tuttora un capitolo a parte della letteratura mondiale, forse il "Deserto dei Tartari" è quello che secondo me potrebbe essere più vicino per tematiche all'opera kafkiana, ma resta un episodio un po'isolato nella variegata produzione di Buzzati laddove invece in Kafka tutti i romanzi sembrerebbero collimare,  scontrarsi, stridere con armonia, battere lo stesso chiodo.

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#64 debaser

    utente stocazzo

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Inviato 19 luglio 2007 - 08:52

direi che il paragone ci può stare, con il deserto dei tartari, davvero bellissimo.

landolfi... capisco, ma non mi piace.
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Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia





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