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Stephen King


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144 replies to this topic

#51 cinemaniaco

    FЯEAK ON A LEASH

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Inviato 06 ottobre 2014 - 20:11

Qualcuno ha letto Torno a prenderti? Avevo chiesto in giro ma non ho mai trovato nessuno che lo avesse letto...


mi sa che la storia si ripete ashd
 

personalmente mi rimprovero di leggere sempre troppo poco il king dei racconti... verrà il giorno che me li recupererò tutti


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#52 Ganzfeld

    In un certo senso

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Inviato 06 ottobre 2014 - 21:36

Dopo una breve ricerca di trenta secondi sembrerebbe che i commenti degli italiani che lo hanno letto sono piuttosto positiv. Vabbè, lo compro. Poi che altro di King mi prendo? Sempre di lui ho letto: Shining che non mi è piaciuto per niente anche se all' epoca ero solo in prima superiore (ricordo che il giorno in cui lo finii era l' ultimo di scuola nel quale fra l' altro beccai mio fratello a farsi le seghe in bagno asd), Duma Key che non mi era dispiaciuto affatto, e It che ho trovato bellissimo. Vedo qua sopra che L' ombra dello scorpione è tra i suoi più quotati.
Edit: Vedo che King ha fatto un romanzo molto simile (il gioco di Gerald) a quello del quale sono interessato. Aggiungiamoci Misery e mi pare che l' autore sia abbastanza affascinato dal tema dell' immobilità corporea.
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#53 cinemaniaco

    FЯEAK ON A LEASH

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Inviato 06 ottobre 2014 - 22:05

Edit: Vedo che King ha fatto un romanzo molto simile (il gioco di Gerald) a quello del quale sono interessato


è uno dei suoi libri meno citati e più dimenticati, ma a me era piaciuto molto. ne ho parlato giusto nella prima pagina di questo topic
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#54 ucca

    CRM

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Inviato 06 ottobre 2014 - 22:35

Standcomicspromo.jpg

 

dopo la saga della torre nera, molto probabilmente l’ombra dello scorpione è il libro più famoso e più amato di stephen king, quello che ti senti nominare anche da chi magari non ha letto nient’altro del re. il perché non è troppo difficile da individuare: the stand (non ho mai capito il titolo della versione italiana) racconta dell’eterna lotta tra bene e male, e lo fa con la trasparenza che conferisce universalità solo ai più grandi classici della letteratura, dai miti alle favole, ai racconti fantastici dei nostri giorni. partorito sotto la buona stella di uno dei suoi grandi maestri, tolkien, the stand nelle intenzioni di king doveva essere un po’ il suo signore degli anelli ambientato in terra americana e ai giorni nostri. non la terra di mezzo dunque, ma gli stati uniti immersi in uno scenario post-apocallitico in cui al posto di uno hobbit come protagonista c’è un texano, mentre il suo sauron è un emissario del signore delle tenebre nelle vesti di un cowboy che ha il suo quartier generale non a mordor ma a las vegas. non c’è un mago dalla barba grigia ad unire la compagnia che si spingerà verso le terre del nemico, ma bensì una vecchia negra di 100 anni che è la voce di dio in terra. a completare il tutto infatti echi di una guerra più grande combattuta tra dio e satana utilizzando pedine umane. è una storia intrisa di un cristianesimo oscuro, con un dio dalle mani insanguinate che esce direttamente dall’antico testamento e non si pone problemi a sacrificare vite umane per i suoi scopi superiori ed ineffabili

 

in una parola: capolavoro. anzi in due: capolavoro epico. ecco perché in tanti anni (la prima edizione è del 1978) molti lettori sono rimasti folgorati dalla storia e dai personaggi di quest’opera, da stu redman a larry underwood, a frannie goldsmith, ma soprattutto randall flagg, l’antagonista per eccellenza del suo universo letterario. in tutti questi anni il libro ha avuto una riedizione estesa nel 1990 che porta la lunghezza del libro alle 1000 pagine (e che è anche l’unica edizione attualmente in commercio), una miniserie televisiva nel 1994 diretta dal fedele mick garris (e che alcuni dicono non sia neanche da buttare, io francamente non ho mai avuto il coraggio di ripescarla soprattutto dopo aver cercato di vedere lo shining di garris…) e un adattamento a fumetti pubblicato dalla marvel comics dal 2008 al 2012 (un po’ come fatto per la serie della torre nera). ed è proprio di quest’ultimo che volevo parlare

 

stephen-king-the-stand-1-009.jpg

 

ho da fare però un’altra piccola premessa. in italia questa serie a fumetti è stata pubblicata dalla bompiani, che detiene i diritti de l’ombra dello scorpione così come dei primi tre romanzi di king (più l’antologia a volte ritornano). ammetto che mi pareva strano che pure qui nella periferia estrema dell’impero si riuscisse a fare qualcosa di decente, non dico di normale, per una volta (che per noi poi normale equivale a straordinario, cercate l’edizione definitiva americana di questa serie per capire cosa intendo). bene, la bompiani negli ultimi anni ha pubblicato 5 volumi della serie su modello delle collections originali. poi un bel giorno ha deciso che il 6° ed ultimo volume non lo pubblicherà. così chi ha i volumi si ritrova una collezione incompleta ed ammazzata proprio sul più bello, sul finale. ammesso dunque che la bompiani non rinsavisca, ma stento a crederlo, il mio consiglio è di non prenderli questi volumi, o se si vuole farlo (perché comunque sono belli) sappiate che dovrete implementare l’ultimo tassello direttamente con l’originale americano. ma se volete farvi un regalo migliore, compratevi direttamente l’omnibus americano. oppure ve lo leggete sul computer o sul tablet a costo zero. fate voi, le opportunità non mancano

 

fare un adattamento di the stand, a fumetti o in tv o al cinema, non è per niente semplice. tanti personaggi, tanti fili narrativi da seguire, lo stesso romanzo ha un passo “fluviale” tipicamente king-iano ancora di più marcato dalla versione estesa, un mondo che vive per davvero, una storia che sembra non voler concludersi. ovviamente è più difficile fare un film da the stand che un fumetto o una miniserie televisiva, perché anche se uno optasse per un film di 3 ore, i tempi concisi del cinema taglierebbero inevitabilmente qualcosa. e non è un caso che fino ad oggi nessuno abbia tentato di portare the stand sul grande schermo. fatto sta che questa versione a fumetti di roberto aguirre-sacasa (testi) e mike perkins (disegni) più lee bermejo (cover art) è fedele allo spirito e alla visione del libro, e in un certo senso completa l’esperienza di the stand perché dà un volto ai personaggi, porta immagini, paesaggi e colori che prima erano soltanto nella mente di ciascun lettore. lo consiglio ovviamente ai fan del libro e di king, ma anche a chi magari spaventato dalla mole del romanzo non ha mai iniziato a leggerlo, ricordando sempre però che il libro per sua stessa natura è un’altra cosa, un’altra esperienza e prima o poi va fatta

 

TheStand_CT_02Preview6.jpg

 

del rapporto poi tra king e i comics ce ne sarebbe da dire, come dimostra questa pagina del suo sito: http://stephenking.com/library/comic/ , ma alla fine questo mio post è stato una mezza scusa per tornare un po’ a parlare de l’ombra dello scorpione, veramente un classico

 

ottimo lo prendo, grazie!!


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www.crm-music.com

 

Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.


#55 OldfieldReturn

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Inviato 07 ottobre 2014 - 09:42

Qualcuno ha letto Torno a prenderti? Avevo chiesto in giro ma non ho mai trovato nessuno che lo avesse letto...dal riassunto però mi stuzzica non poco e in teoria dovrebbe essere pure un romanzo piuttosto breve.

 

eccomi  :D

se non vuoi prendere il libretto (va beh io sono malato e ce l'ho asd) puoi anche trovarlo all'interno della raccolta di racconti "Al crepuscolo"

 

su altri da leggere,oltre ai già citati Misery e L'ombra dello scorpione,io ti direi Desperation (per cui ho sempre avuto un debole),Le notti di Salem,Cujo,Il talismano e Cose preziose (oddio te ne consiglierei anche altri ma per un'inizio mi pare bastino :P )


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#56 Ganzfeld

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Inviato 08 ottobre 2014 - 11:14

L' ho preso. Sono un po' fesso perchè con 3-4 euro in più potevo comprarmi "Al crepuscolo", ma vabbè. È proprio brevissimo comunque!
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#57 maurox

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Inviato 08 ottobre 2014 - 18:37

E "insomnia" ? lo lessi appena uscito, una decina di anni fa...lo ricordo positivamente.


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#58 cinemaniaco

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Inviato 09 ottobre 2014 - 16:31

E "insomnia" ? lo lessi appena uscito, una decina di anni fa...lo ricordo positivamente.

 

preso fuori dal contesto della torre nera perde sicuramente qualcosa, ma io la prima volta che l'ho letto non sapevo neanche cosa fosse la torre nera ashd però mi piacque, soprattutto la prima parte (non sono ancora riuscito a cancellarmi dalla mente pagine di pura angoscia come quelle iniziali della lenta morte della moglie e quelle durante l'insonnia notturna di ralph che avvista i "dottorini calvi"...). dopo in effetti incominciai a non capirci più nulla della storia

 

è uscito nel 1994 comunque. il tempo passa di corsa, non sono 10 anni ma 20


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#59 Tom

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Inviato 09 ottobre 2014 - 16:35

Insomnia (letto un terzo... il primo romanzo di King che ho piantato lì) ha a che vedere con la Torre Nera?


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#60 cinemaniaco

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Inviato 09 ottobre 2014 - 16:45

Insomnia (letto un terzo... il primo romanzo di King che ho piantato lì) ha a che vedere con la Torre Nera?

 

si, ci sono un bel po' di riferimenti (tipo al ka e al ka-tet, alla torre nera) e dei personaggi della saga presenti (il re rosso, patrick danville)


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#61 100000

    Enciclopedista

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Inviato 09 ottobre 2014 - 18:33

Insomnia non è certo dei miei preferiti, pur avendolo letto in mezzo alla Torre Nera, e quindi cogliendo i riferimenti.
Anzi, oserei dire che è uno dei libri di King che mi è piaciuto di meno.

Poi certo, delle immagini vivide rimangono quasi sempre dai suoi romanzi e racconti, non dico che sia tutto da buttare. Comunque credo abbia senso anche fuori contesto, ma risulti un po' criptico.


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#62 cinemaniaco

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Inviato 11 ottobre 2014 - 17:35

un altro titolo di king poco citato e poco consigliato di solito, ma che io metto tra le mie storie king-iane preferite, è la metà oscura

 

visto che si parlava di riferimenti all'interno delle opere di king, ecco la metà oscura è un libro che andrebbe letto prima del ben più famoso (e consigliato) cose preziose, se proprio uno vuole fare il preciso e il pignolo. infatti gli avvenimenti narrati ne la metà oscura precedono di poco quelli di cose preziose e viene introdotto il personaggio dello sceriffo alan pangborn che sarà il protagonista proprio di cose preziose. ovviamente nulla di grave se non si segue l'ordine, non inficia la lettura. ma obiettivamente si perde diciamo la familiarità con persone, luoghi ed eventi. e questa cosa la si può dire di tutta la serie di libri ambientati a castle rock (oltre alla metà oscura e cose preziose, la zona morta e cujo). anzi, lo si può dire di tutta la produzione king-iana. una delle caratteristiche che fanno di king quello che è, è proprio l'aver creato una specie di sistema solare con tutti i romanzi che ha scritto, un universo letterario in comunicazione in cui lo stesso lettore può vivere con la propria fantasia

 

chiusa la parentesi nerd-fan, la metà oscura si inserisce nel filone dei romanzi con protagonista uno scrittore, quasi sempre una specie di alter-ego dello stesso king. come il titolo evoca, il tema è quello del doppio. il doppio di uno scrittore è lo pseudonimo. lo stesso king si è firmato come richard bachman per alcuni libri usciti tra la fine dei 70 e i primi 80 (poi venuto allo scoperto e riutilizzato in tempi recenti), e il protagonista thad beaumont che usa il nome george stark per scrivere i suoi libri più violenti e di successo rimanda proprio a king stesso (anche se bachman ovviamente non ha mai avuto più successo di king...). come succede spesso con king, si tratta quindi di un romanzo che ha un doppio livello di lettura: quello "letterale", perché è un thriller-horror particolarmente truculento e mozzafiato che intrattiene splendidamente; e quello "metaletterale", affine appunto ad altri libri come shining e misery, con in più degli evidenti rimandi al genere pulp/crime che king ama ed omaggia ad incominciare dal nome george stark ricalcato su quello dello scrittore richard stark (anch'esso uno pseudonimo) e l'altro nome, quello del protagonista dei libri di george stark, alexis machine, che è anche il nome del protagonista del romanzo dead city di shane stevens, scrittore di cui addirittura non si conosce neppure l'identità, e verso cui king fa un vero e proprio atto di sincero apprezzamento nella postfazione del libro

 

i passeri volano di nuovo


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#63 Tom

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Inviato 11 ottobre 2014 - 20:24

In un certo senso La metà oscura è il romanzo che ha chiuso l'età dell'oro di King, i 70 e 80 costellati di romanzi e racconti memorabili o comunque sempre avvincenti e interessanti. Non a caso mi pare che subito dopo King ebbe una crisi d'spirazione durata quasi un paio d'anni; un periodo lunghissimo per lui.

 

Questa discussione mi ha fatto tornare voglia di leggere King dopo secoli. Ieri in libreria sono stato tentato di comprare Joyland la cui apparente classicità mi attira. Ma poi ho pensato che ho in libreria almeno 5 o 6 libri suoi che non ho letto o mai finito, quindi se mai riprenderò uno di quelli.


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#64 An Absent Friend

    We're happening

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Inviato 12 ottobre 2014 - 08:17

Joyland è leggibilissimo, come sempre, ma sconta la classicità confondendola coi clichè (kinghiani e non). Non è un romanzo, comunque, ma una novella gonfiata dagli editori.


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Talmente brutto che e' da considerare 90

 

 
In pratica vogliono il magical negro senza i poteri magici, sai che palle.

 

 

I voti sono sull'attività svolta e sulle iniziative dichiarate o parzialmente avviate

 


#65 Tom

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Inviato 12 ottobre 2014 - 11:18

Buon vecchio zio King.

Saranno tre o quattro anni che riesco a leggere quasi solo racconti o romanzi brevi.

Torno dai lui e senza accorgemene in una sera ho già letto un centinaio di pagine come ridere.

Ho inziato Il talismano, scritto con Straub, che avevo lì da secoli.

Se il livello si mantiene così, romanzo incredibilmente sottovalutato (mi sembra) anche dai fans di King.

 

 Non è un romanzo, comunque, ma una novella gonfiata dagli editori.

 

Sì, ho notato la gigantesca dimensione dei caratteri.


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#66 An Absent Friend

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Inviato 12 ottobre 2014 - 19:34

Buon vecchio zio King.

Saranno tre o quattro anni che riesco a leggere quasi solo racconti o romanzi brevi.

Torno dai lui e senza accorgemene in una sera ho già letto un centinaio di pagine come ridere.

Ho inziato Il talismano, scritto con Straub, che avevo lì da secoli.

Se il livello si mantiene così, romanzo incredibilmente sottovalutato (mi sembra) anche dai fans di King.

 

 Non è un romanzo, comunque, ma una novella gonfiata dagli editori.

 

Sì, ho notato la gigantesca dimensione dei caratteri.

 

Il che non sarebbe un problema, perché il racconto lungo/novella è un genere vhe ha portato a livelli belli alti (ma cosa sono Stagioni Diverse e Cuori in Atlantide?). Il suo potere di page-turning, come giustamente fai notare, ha poi del miracoloso. Al netto dei suoi (non pochi) difetti, è un pregio talmente grande che me lo farà tener sempre caro.


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Talmente brutto che e' da considerare 90

 

 
In pratica vogliono il magical negro senza i poteri magici, sai che palle.

 

 

I voti sono sull'attività svolta e sulle iniziative dichiarate o parzialmente avviate

 


#67 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 13 ottobre 2014 - 08:48

La Metà Oscura è anche il primo King scritto dopo la disintossicazione da alcool e droga di cui il libro può anche essere letto come una metafora.

Di lì in poi il livello delle opera del Re sarà molto altalenante e in generale calo, salvo alcune splendide eccezioni (Il Miglio Verde per esempio o Cuori in Atlantide, una delle sue opere migliori in senso assoluto).

Questa fase della sua vita e della sua scrittura, sospesa tra nuove sperimentazione e  non sempre riusciti ritorni al passato, sarà bruscamente interrotta dall'incidente del 99 che sancirà una nuova ulteriore svolta che dura tutt'ora.


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#68 Tom

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Inviato 13 ottobre 2014 - 09:03

Di lì in poi il livello delle opera del Re sarà molto altalenante e in generale calo, salvo alcune splendide eccezioni (Il Miglio Verde per esempio o Cuori in Atlantide, una delle sue opere migliori in senso assoluto).

 
Concordo (in realtà "Cuori in Atlandide" non l'ho ancora letto, ma do per scontato che mi piacerà parecchio).
Dei 90 per me grandiosi anche "Dolores Claiborne" e "Il gioco di Gerald". Il terzo capitolo della trilogia femminista "Rose Madder" invece non sono mai riuscito a finirlo: inzio realistico folgorante, ma si impantana totalmente nella tematica fantastica.
Godibilissimi "Quattro dopo mezzanotte", "Cose preziose" e "La bambina che amava Tom Gordon".

"Desperation" sarebbe un horror strepitoso, ma tutta la parte cristolgica col bambino ho fatto una fatica inenarrabile a leggerla, e non per questioni ideologiche (la stessa tematica c'è anche "In la bambina che amava Tom Gordon" ma lì non mi ha dato fastidio).

"Mucchio d'ossa" l'ha letto la mia compagna e dice che è un buon King, ma troppo logorroico, anche per i suoi standard.

"Insomnia" è un altro che non sono riuscito a finire.
 


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#69 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 13 ottobre 2014 - 09:08

No, dai cazzo, non puoi esserti perso Cuori in Atlantide, è uno dei King migliori in assoluto, niente horror ma grande letteratura alla ricerca del tempo perduto.

Tra l'altro è anche uno di quelli a cui sono personalmente più legato,

DA RECUPERARE S-U-B-I-T-O!!!! :mattarello: :mattarello:

 

Poi se ti è piaciuto pure 4 dopo mezzanotte (carino I Langolieri, appena passabili gli altri due, terribile il Fotocane) ci andrai a nozze.


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#70 Tom

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Inviato 13 ottobre 2014 - 09:18

Sì beh, "Quattro dopo mezzanotte" l'ho trovato appunto divertente e leggibile, non certo una sua opera maggiore. 

Pensa che "Cuori in Atlantide" ce l'ho lì da anni. L'altra sera ero indeciso tra quello, "Uscita per l'inferno" e "Il talismano". Poi ho scelto quest'ultimo. Tra l'altro è davvero un mistero che io non l'abbia mai letto considerata la mia passione per la guerra del Vietnam.

 

Ah no, adesso ricordo, un motivo c'é: l'orrendo film con Anthony Hopkins.


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#71 cinemaniaco

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Inviato 13 ottobre 2014 - 09:26

i langolieri a me è piaciuto tanto. avevano pure fatto una miniserie televisiva ma non l'ho mai vista

 

finestra segreta, giardino segreto è secondo me un degno corollario delle riflessioni sulla scrittura e sul doppio di la metà oscura - per tornare su quell'argomento - e mi è piaciuto pure questo. pure il film di david koepp a me piace


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#72 Earl Bassett

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Inviato 13 ottobre 2014 - 09:29

Dimentica il film con Hopkins (tremendissimo, dopo mezz'ora ho spento incazzato nero), che è la trasposizione di uno solo dei racconti lunghi del libro cioè "Uomini Bassi in Soprabito Giallo" per l'occasione assurdamente reintitolato Cuori in Atlantide che sarebbe invece il titolo del secondo racconto del libro.

Qui siamo a livello di Stagioni Diverse, anzi per me è forse anche superiore.

Comunque più che un libro sul Vietnam è un libro sugli anni 60.


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#73 cinemaniaco

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Inviato 13 ottobre 2014 - 09:49


"La bambina che amava Tom Gordon".

 

ecco visto che finora ho sempre detto "mi è piaciuto... mi è piaciuto", no, c'è anche qualche libro di king che non mi ha convinto. eccone uno

 

in un certo senso sfrutta la stessa tecnica di soliloquio de il gioco di gerald (ma con meno radicalità). abbiamo un unico protagonista in scena, la sua mente e i suoi pensieri che si attivano e che prendono vita. c'è l'ambiente come altro vero protagonista. gli oggetti (il walk-man radiolina), la natura (il bosco). insomma si possono fare un bel po' di parallelismi tra questi due libri

 

il fatto è che quando ho finito la bambina che amava tom gordon - comunque ottima idea di partenza, almeno a me piacciono queste storie "in solitaria", ed incredibile come king riesca a scrivere libri con un protagonista o con cento con la stessa facilità - bè arrivato alla fine non mi era rimasto quasi niente della storia. se devo quindi parlare di un king minore, per me questo è un esempio


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#74 Earl Bassett

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Inviato 13 ottobre 2014 - 09:58

Cinemaniaco ti devi leggere Pet Sematary, altro che i Langolieri.

E dammi retta per una volta nella vita. asd


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#75 cinemaniaco

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Inviato 13 ottobre 2014 - 10:13

Cinemaniaco ti devi leggere Pet Sematary, altro che i Langolieri.

E dammi retta per una volta nella vita. asd

 

ma perché ce l'hai con i langolieri? ashd

 

l'immagine quasi metafisica di queste creature invisibili di cui si avverte solo il rumore che si "mangiano" la realtà, con questo gruppo di passeggeri che finisce in una specie di limbo dove non esistono suoni, colori, odori, a me aveva colpito molto. mi aveva provocato abbastanza angoscia: la realtà che ti si smaterializza davanti agli occhi

 

pet sematary ora non ce la faccio a recuperarlo, però se lo trovo lo prendo (sbaglio o ci sono alcuni libri di king che non sono più stati ristampati?). di quel periodo tra l'altro mi manca anche the tommyknockers. ma più che altro a me in pratica di king manca tutta la prima parte degli anni 2000: l'acchiappasogni, buick 8, colorado kid, cell, la storia di lisey. dicono che non sia roba granché entusiasmante ma devo verificare di persona


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#76 Earl Bassett

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Inviato 13 ottobre 2014 - 10:32

No, non ce l'ho con i Langolieri, che pur non essendo un capolavoro rimane un racconto molto piacevole, ma col libro "4 dopo mezzanotte" e non escludo che lo ricordi peggio di quello che effettivamente è perché dopo IT, Pet Sematary, Stagioni Diverse, Christine, Carrie e Scheletri è stata per me la prima delusione kinghiana. 

Del King post2000 ho letto solo  Buick 8 che ho trovato, pur con qualche spunto interessante, tedioso e troppo lungo (sarebbe stato un ottimo racconto) e L'Acchiappasogni altro libro dove la logorrea di King è decisamente fuori controllo soprattutto sul finale che non arriva mai.

Ho pure cominciato Duma Key e The Dome ma li ho abbandonati quasi subito perché mi davano la stessa impressione.

Vorrei però leggere 22/11/63 che mi sembra interessante e di cui tutti parlano un gran bene.


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#77 Tom

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Inviato 13 ottobre 2014 - 10:34

i langolieri a me è piaciuto tanto. avevano pure fatto una miniserie televisiva ma non l'ho mai vista

 

Una fetecchiona indecorosa. Tra le altre tre ore per una storia che ne richiedeva al massimo la metà.

L'unica miniserie degna di King che ho visto è La tempesta perfetta.

 

Comunque "I langolieri" piace molto anche a me, come pure "Il poliziotto della biblioteca".

Con "Finestra segreta, giardino segreto" King mi aveva dato l'impressione di voler far sua una delle due migliorie dello Shining di Kubrick rispetto al suo romanzo (secondo lui): il matto che scrive a ripetizione la stessa frase. L'altra per la cronaca è l'idea del labirinto. "Il fotocane" parte da un'idea geniale e ha uno sviluppo trashone, ma me lo ricordo divertente.

 

Dimentica il film con Hopkins (tremendissimo, dopo mezz'ora ho spento incazzato nero), che è la trasposizione di uno solo dei racconti lunghi del libro cioè "Uomini Bassi in Soprabito Giallo" per l'occasione assurdamente reintitolato Cuori in Atlantide che sarebbe invece il titolo del secondo racconto del libro.

 

Sì sì, lo so. Il fatto è che è appunto il primo racconto, quindi avendo in mente quella merdaccia di film ho difficoltà ad iniziare proprio da quello.


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#78 Earl Bassett

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Inviato 13 ottobre 2014 - 10:38

Il racconto è stupendo, fidati e il secondo che da il titolo al libro è ancora meglio, tra le cose più emozionanti mai scritte da King.


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#79 cinemaniaco

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Inviato 13 ottobre 2014 - 12:49

Una fetecchiona indecorosa. Tra le altre tre ore per una storia che ne richiedeva al massimo la metà.
L'unica miniserie degna di King che ho visto è La tempesta perfetta.


si, bellissima la tempesta del secolo. invece un mezzo furto il libro-sceneggiatura buttato fuori poco dopo (a meno che uno non voglia imparare a scrivere una sceneggiatura)

tom ma la miniserie de l'ombra dello scorpione l'hai vista?
  • 0

#80 Tom

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Inviato 13 ottobre 2014 - 13:57

tom ma la miniserie de l'ombra dello scorpione l'hai vista?

 

Mah, forse mezz'ora qualche secolo fa su Italia 1, abbastanza inguardabile da quel che (non) ricordo.

Lo so che c'è chi non ne parla male. Per me è uno dei capolavori più infilmabili di King. Senza essere sorretta della sua scrittura la materia narrativa è veramente roba da catastrofico di serie C, con parecchi momenti a rischio opuscolo dei Testimoni di Geova.


  • 1

#81 An Absent Friend

    We're happening

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Inviato 13 ottobre 2014 - 15:17

Il racconto è stupendo, fidati e il secondo che da il titolo al libro è ancora meglio, tra le cose più emozionanti mai scritte da King.

 

Bellissimo il secondo, ho un affetto particolare anche per il terzo: "Willie il cieco".


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Talmente brutto che e' da considerare 90

 

 
In pratica vogliono il magical negro senza i poteri magici, sai che palle.

 

 

I voti sono sull'attività svolta e sulle iniziative dichiarate o parzialmente avviate

 


#82 Earl Bassett

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Inviato 13 ottobre 2014 - 15:44

Willi il cieco è un altro capolavoro ma anche "Come siamo finiti in Vietnam" non è da meno secondo me.


  • 0

#83 Seb

    Esperto del "Cinema di menare"

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Inviato 20 ottobre 2014 - 19:39

Ho appena finito di leggere La lunga marcia, il secondo romanzo scritto con lo pseudonimo di Bachman.
Il re mi ha fatto percorreremo molte miglia e girare velocemente le pagine.

Per me King è lo scrittore delle comunità. Che siano cittadine del Maine o bande di superstiti all'apocalisse, o classi di liceo o un gruppo di marciatori, il re li tratteggia come se fossero tutti suoi vicini di casa, come se ci vivesse con loro.
  • 2

#84 Tom

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Inviato 20 ottobre 2014 - 19:55

Ho appena finito di leggere La lunga marcia, il secondo romanzo scritto con lo pseudonimo di Bachman.


Capolavorone distopico.
Gran parte dei romanzi usciti con lo pseudonimo di Bachman mi pare siano opere che King aveva già scritto o comunque iniziato a scrivere prima della pubblicazione e il successo di "Carrie". La prima stesura de "La lunga marcia" pare risalga addirittura al 1967. Io lo lessi da ragazzino su un Urania di mio padre, uscito quando ancora non si sapeva che Bachman fosse King, o comunque io non lo sapevo, e mi sconvolse letteralmente. Come anche quando lo rilessi da adulto molti anni dopo.

Con Bachman King da sfogo alla sua parte più politica, misantropa e anarchica. Ed è più asciutto, cattivo, concentrato. A volte mi è quasi più simpatico Bachman di King.

Certo da da pensare che se King non avesse mai avuto successo come scrittore horror non avremmo mai visti pubblicare romanzi come "La lunga marcia", "L'occhio del male", "Ossessione", "Uscita per l'inferno"...
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#85 Seb

    Esperto del "Cinema di menare"

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Inviato 21 ottobre 2014 - 08:35

Degli altri di Bachman ho letto solo Ossessione, che magari adesso può sembrare un po' banalotto, ma, se si pensa che il Re ha iniziato a scriverlo 33 anni prima della Columbine, si capisce che fottuta mente geniale abbia!

Ps. Tom, ad ogni tuo post, il mio culto di te si fa più profondo! 😊
  • 0

#86 100000

    Enciclopedista

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Inviato 21 ottobre 2014 - 08:46

Anch´io ho preferito alcuni libri di Bachman a quelli a nome King. Contiamo poi che anche Misery (uno dei miei suoi preferiti) doveva uscire sotto pseudonimo, se solo il gioco non fosse stato scoperto prima della pubblicazione.

In generale, devo dire che preferisco il King meno horror possibile, o quantomeno quello che sfocia meno nel sovrannaturale. Vedi appunto i vari Bachman, vedi Stagioni diverse (di cui il quarto racconto, l´unico horror, voluto dall´editore, è decisamente il più debole).

Con le dovute eccezioni che It è sempre It.

 

A proposito, ho letto di recente Uomo in fuga, sempre di Bachman. Pur trovandolo più debole di altri già citati (o forse sono io che ormai leggo altre cose), ho trovato un´altra distopia interessante e centrata, anche a molti anni di distanza (1984). Contando poi che il gran finale è un aereo che si schianta contro il grattacielo del potere.


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#87 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 21 ottobre 2014 - 10:43

Misery non Carrie. ;)


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#88 100000

    Enciclopedista

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Inviato 21 ottobre 2014 - 10:56

Sí, sorry.


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#89 debaser

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Inviato 28 ottobre 2014 - 12:27

Ho letto "Hearts in Atlantis", grazie del consiglio. E' il King che preferisco, e che mi lascia qualcosa -- quasi Salingeriano per temi e modi, emozionante e molto americano. I due racconti lunghi sono forse le sue cose più belle che abbia letto, con "The body".
  • 1

Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#90 ucca

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Inviato 28 ottobre 2014 - 12:36

Ma è sullo stile di Stand by Me? A me piaceva tantissimo quel tipo di storia..quali libri di King mi consigliereste in questo senso?

Il film anche era bellissimo.


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#91 debaser

    utente stocazzo

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Inviato 28 ottobre 2014 - 12:46

E' su quello stile. America anni 60 (e seguire), ragazzini (che crescono), Vietnam sullo sfondo. Soprannaturale ridotto al minimo sindacale.
  • 0

Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
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#92 ucca

    CRM

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Inviato 28 ottobre 2014 - 13:33

Ottimo, ha appena compratutto tutto L'Ombra dello Scorpione della Bompiani (la versione a fumetto) mi sta piacendo un casino.


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#93 cinemaniaco

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Inviato 02 novembre 2014 - 21:54

intervista di rolling stones al re: http://www.rollingst...20141031?page=4

le sue interviste sono sempre interessanti e simpatiche, anche se i topic sono sempre gli stessi: "stephen, raccontaci un po' di quando eri un alcolizzato e un cocainomane", "stephen, come mai non ti è piaciuto shining di kubrick?", "stephen, la serie della torre nera è finita?", "stephen, da dove viene la tua ispirazione?", "stephen, quando e quanto scrivi al giorno?... per inciso: ormai tutti sanno che king scrive tutti i giorni, non fategliela più questa domanda! che poi i suoi consigli e la sua etica lavorativa sono illuminanti: se scrivi 10 pagine al giorno, alla fine dell'anno ti ritroverai un romanzo finito. è vero, cazzo! ma la cosa più dura è scrivere quelle 10 pagine asd

comunque qualche spunto sempre gustoso c'è anche in questa intervista. per esempio, king svela qual è il suo romanzo ("suo", nel senso scritto da lui) preferito. credo che non lo indovinerete mai ashd ora vi tocca leggere tutta l'intervista per sapere titolo e motivazione

 

interessante anche il passaggio sul post incidente del 1999: king racconta di quando era imbottito di antidolorifici durante la stesura de l'acchiappasogni, il primo libro che ha scritto dopo l'incidente. in un certo senso si era ricreata la situazione che aveva vissuto per otto anni quando la droga influenzava la sua scrittura, in positivo (misery) e in negativo (the tommyknockers) - sono gli esempi che fa lui. per la cronaca: l'acchiappasogni però non gli piace. su misery: "Misery is a book about cocaine. Annie Wilkes is cocaine. She was my number-one fan"


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#94 cinemaniaco

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Inviato 21 gennaio 2015 - 10:30

nessuno ha letto il nuovo mr. mercedes?

 

220px-Mrmercedes.jpg

 

credo che in altri tempi king avrebbe fatto uscire questo libro sotto uno pseudonimo. e non solo perché è la sua prima vera e propria crime story, ma anche e soprattutto per via dello stile. mr. mercedes ha una prosa differente rispetto ai suoi libri: è asciutta, ci sono molti dialoghi, periodi brevi, una certa brutalità del linguaggio che non è di certo frequentissima nei suoi romanzi. king infatti lo ha detto: la sua fonte di ispirazione per questo libro è stata la letteratura hard-boiled, che si sa ama da sempre. lungo tutto il romanzo si diverte a giocare con gli stereotipi del genere, ad incominciare dalla figura del poliziotto in pensione che si mette ad indagare in proprio scimmiottando i detective privati del passato. ma in realtà mr. mercedes è più figlio dei thriller moderni che degli hard-boiled classici, questo va detto

 

se dovessero chiedermi se mi è piaciuto risponderei: si e no. king è un maestro, lo sappiamo tutti, quindi la zampata ce l'ha sempre e riesce a tenere la barra dritta anche quando è un po' più appannato. in particolare è stato bravo a non tirare fuori un thrillerino anonimo che si sarebbe confuso tra i mille altri che si trovano sugli scaffali delle librerie. non è la solita caccia al serial-killer - anche se gioca con questo tipo di storia - non è neanche il "giallo" alla indovina chi è il colpevole? perché sappiamo benissimo chi sia dopo una ventina di pagine. è una classicissima storia del gatto e del topo, mi viene da dire. è la storia di una sfida, tra un poliziotto in pensione e un giovane assassino. l'elemento thrilling sta tutto nell'attesa di sapere che cosa succederà nella pagina successiva, se hodges - il detective - riuscirà ad avvicinarsi un po' di più a brady - l'assassino - o se brady compierà la sua nuova strage prima che hodges lo trovi

 

molto buona anche la caratterizzazione di brady: non è il tipico serial-killer da thriller americano dicevo, ha più la mentalità da stragista. direi che è un tipico figlio di questi tempi di kamikaze e terroristi, e qui king si dimostra ancora una volta uno scrittore con un fiuto infallibile per riportare gli umori del presente su carta. meno a fuoco secondo me la controparte "buona", il detective hodges, e gli altri personaggi che gli ruotano attorno (persino degli imbrobabili aiutanti...). non so poi perché, ma king forse per rendere più attuale la storia, l'ha un po' infarcita di fuffa tecnologica: brady è uno smanettone dei pc e pure uno degli aiutanti di hodgens, quindi c'è anche una sorta di sottotrama da - prendetela con le pinze come definizione - cyber-thriller all'acqua di rose, ma comunque i pc e i telefonini rivestono un ruolo decisamente importante nella vicenda. come nella nostra vita di tutti i giorni, qualcuno potrebbe legittimamente dire. si, però si vede che è un libro scritto da un quasi 70enne (e lui infatti lo dice nella postfazione) asd

 

ma il vero problema secondo me è che il libro dopo una prima parte ottima, si "siede" un po' nella parte centrale per riprendersi solo nel finale che lascia ovviamente aperta la porta al seguito, finders keepers, che king ha già pronto e che in america verrà pubblicato a giugno di quest'anno. nelle intenzioni di king ci sarà anche un terzo libro con protagonista il detective hodges, chissà che poi alla fine non ci faccia anche qui una serie


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#95 cinemaniaco

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Inviato 21 gennaio 2015 - 11:45

misery


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#96 OldfieldReturn

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Inviato 18 marzo 2015 - 21:58

intanto ieri è uscito Revival...


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#97 OldfieldReturn

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Inviato 19 marzo 2015 - 17:31

comprato stamattina


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#98 murphy

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Inviato 10 maggio 2015 - 11:13

Comprato Under the Dome, oggi lo comincio  :fear:

Non leggo nulla di King da sei o sette anni, anche se uno dei miei romanzi preferiti, "Lunar Park", gli deve moltissimo.


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#99 OldfieldReturn

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Inviato 10 maggio 2015 - 14:26

intanto per novembre è prevista,in america,l'uscita di The bazaar of bad dreams,raccolta con una ventina di storie


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#100 OldfieldReturn

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Inviato 13 maggio 2015 - 09:41

come scritto nell'altro thread oggi inizio questa cosina qui (l'immagine è della versione kindle ma io ho il cartaceo,reperibile solo tramite amazon),fondamentale per ogni vero Kinghiano

 

51xbG268zBL._BO2,204,203,200_PIsitb-stic


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