proponendo in parallelo questo articolo di Jacobin Italia, "L'eccezione democratica".
Ma bastava riciclare verbatim anche il post di 6 settimane fa
Nel caso in cui siete tra coloro che leggono Jacobin, l'articolo recentemente pubblicato su Taiwan (scritto da una persona che non ha alcuna qualifica per scrivere su questo argomento) contiene un tale coacervo di mistificazioni della realtà che difficilmente ho incontrato in 7 anni di studio serio sull'argomento e in anni di insegnamento di storia cinese e taiwanese.
Il problema principale, però, rimane quello di leggere Jacobin.
In generale oltre al discorso lapalissiano (ma nel mondo di Fantasia dove vive molta utenza forse no) per cui l'Italia è da mo' un Paese a sovranità estremamente limitata per via del debito sproporzionato al PIL corrente e ancora di più a quello futuro (produttività/demografia), per cui, anche volendo, qualche cambio di regime vuoi fare? facciamo finta di essere un Paese del primo mondo ma siamo ad un'alzata di sopracciglio dal rimanere letteralmente al buio. Che poi appunto non vogliamo e ci venderemmo anche le mamme pur di tenersi aggrappati alle supply chain globali facendo finta di arrabbiarci contro Rutte ed esultando per l'emendamento salva-Motor Valley.
Ma a parte questo, andrebbe fatto un discorso su quanto meno conti oggi il governo, la forma di stato, o le elezioni politiche sui destini individuali delle persone, non solo in Italia, ovvero molto meno e sempre meno. Le forme di stato delle democrazie moderne sono state comunque pensate per:
1. Nazioni 100% sovrane dal punto di vista fiscale, monetario, e militare. 0/3 di queste sono vere, oggi.
2. Il 99.9% dei cittadini che nasce, vive e muore nella stessa nazione. Basta vedere qui sopra come tra nati all'estero ed emigrati all'estero questo non sia più vero.
3. Il 99.9% dei cittadini il cui patrimonio è al 100% nella stessa nazione di cui sono cittadini, e nella più parte (spesso oltre il 100%, ovvero con il mutuo) immobile. Stessa cosa persino in Italia ove fortunatamente nella nuova generazione (che per una gerontocrazia sono i millennial) si parla di mutual funds, index funds, crypto, etc.
4. La più parte della vita comunitaria e professionale che è dettata dalla prossimità geografica e si svolge sempre nella stessa nazione. Nella realtà anche questa è stata mediata dalla tecnologia ed è molto più facile oggi trovare una propria nicchia (con effetti talora devastanti sullo sviluppo personale tipo incel, hikikomori, etc) ed un proprio lavoro di natura globale, anche non altamente qualificato, specialmente post-covid.
5. La più parte degli asset industriali e territoriali essere appannaggio esclusivo dello stato, mentre oggi tramite completa reingegnerizzazione dei processi gli investimenti e le barriere in entrata per l'iniziativa privata e a volte anche individuale o semi-individuale sono tre ordini di grandezza minori.
Morale: cento/cinquanta/trent'anni fa le elezioni determinavano se tuo figlio partiva per il fronte, se le tasse si alzavano o facevamo più debito, se svalutavamo la lira, il tuo prossimo contratto (collettivo) di lavoro, il prelievo nottetempo dal tuo conto corrente, il tasso di rendimento dei tuoi risparmi e della tua posizione previdenziale, i tuoi diritti o meno, i destini dei tuoi amici. Affluenza 95%.
Oggi? Se non va bene il contratto sociale offerto da un Paese è facile/facilissimo trasferirsi in un altro, tasse/debito/guerre non saranno decise dal governo se non per un marginale 0.x%, se non piacciono le condizioni dell'economia italiana si può investire in un ETF polacco come ho fatto stamane, il lavoro se non è già multinazionale lo è 1 o 2 steps removed da una persona, il cambiamento climatico verrà sconfitto non certo da un'azione coordinata di governi, che è impossibile, ma da qualche nerd che sta lavorando in questo momento alla ricattura di CO2 piuttosto che alla sintesi di carburanti sintetici tramite fotovoltaico—discorso simile per la colonizzazione dello spazio etc.
Certo, questo è vero oggi solo nel primo mondo e in maniera diversa a seconda delle persone (se fai il cameriere e hai la terza media, vivi di più nel passato): ma il trend è questo e parte dalla fascia di popolazione che conta molto di più percentualmente rispetto ai propri numeri. Morale: in un mondo fatto sempre più di individui transnazionali e svincolati dalla propria geografica del momento, il governo o il Parlamento contano come il sei di briscola a dire tanto. Il che tutto sommato è un gran bene, perché la latitudine individuale a costruirsi la vita che si vuole è molto maggiore.
Il presente e futuro è: più sforzo individuale, più policies concrete che non hanno dependencies sul comportamento di altri, meno LARPing sulle magnifiche sorti e progressive (o loro contrario) della nazione X. Le nazioni del novecento esistono a malapena oggi e non esistevano più nello spazio di una generazione.