Quindi l'avete ascoltato?
A essere proprio onesti, al momento non lo sto vivendo come un grandissimo ritorno - perlomeno non dopo ventiquattro anni d'attesa. La voce roca e le atmosfere mature e intristite fanno un certo effetto, la veste elettronica che era stata esplorata sulla penultima doppietta di album qui perde quasi ogni sintomo ballabile in favore di un'indietronica da ascolto nostalgico e sofisticato. Ma ci sono troppi momenti muti e uniformi che girano a vuoto, la produzione è moderna e curata ma senza guizzi, e alcune scelte stilistiche, soprattutto attorno ai filtri applicati alla voce, non hanno molto senso di esistere su un album del genere. Era molto più avvincente l'ultimo album solista della sola Tracey, per dire, non solo come produzione ma anche come songwriting. Ai primi ascolti svettano "No one knows we're dancing", che sembra una ballata dei Blue Nile prodotta dai Paradis, e "Forever". Mi riservo comunque di tornarci sopra con calma.