Ange – Les longues nuits d'Isaac (1974)
La più nota band del prog francese, capace di piazzare ben quattro dischi d'oro.
Li ha citati di recente Silent Corner come esempio di grandi melodie vocali, ma non fatevi ingannare: erano bravi per davvero.
5 stelle
Hubert-Félix Thiéfaine – Les dingues et les paumés (1982)
Il miglior pezzo di questo lotto.
Thiéfaine è un grandissimo del lato più oscuro della musica francese. Forte di un culto solidissimo e capace di riempire i palasport senza difficoltà nonostante abbia a stento una canzone entrata nell'immaginario francese, non s'è mai concesso a sonorità commerciali in quasi mezzo secolo di carriera.
Qui lo troviamo nel leggendario album "Soleil cherche futur", cupissimo miscuglio di chanson e post-punk elettronico, uno dei capolavori del cantautorato dell'epoca.
5 stelle
Rita Mitsouko – Andy (1986)
Probabilmente li conoscete già, hanno un pur sotterraneo seguito anche fuori dalla Francia. Il disco qui poi è prodotto da Tony Visconti.
Sarò onesto, non l'ho mai sopportati granché, li trovo piuttosto monotoni a livello compositivo: anche il pezzo in gara come sentirete fa sempre alla stessa maniera, tre note in croce. Certo se siete amanti della new wave più reiterativa e del "less is more" faranno sicuramente per voi.
2 stelle
Négresses Vertes – Zobi la mouche (1988)
Anche loro quasi sicuramente li conoscete già. Gran bel pezzo, con uno dei più cupi utilizzi della fisarmonica che io ricordi in un disco pop rock.
5 stelle (non ero sicurissimo, ma già vedo arrivare gli 1...
)