Lo scorso concerto ha visto Bosforo perdere ben due treni, a questo qui sono arrivato con una serie di mezzi presi all'ultimo secondo, parcheggi pagati al telefono un millisecondo prima di entrare in galleria, e metropolitane in cui sono saltato dentro con le porte che chiudevano: un'impresa degna di un Jason Bourne.
Aprono i Tuff Love, due ragazze e un ragazzo scozzesi (?) che suonano un grintoso jangle pop mischiato all'indie primi anni Novanta, tipo Throwing Muses e Breeders. Carine e dal suono potente ma niente di che, le canzoni non si ficcano in testa, le voci sono anonime e che palle il basso tutto "arpeggiato".
Ride: non nascondo di aver avuto paura fino all'ultimo visto i video degli show live negli studi delle radio e al Coachella, dove hanno suonato piano con le voci alte nel mix. Il concerto e' stato come un loro disco, voci ben immerse nel marasma di chitarre e strumenti a palla - gli scoppi di Dreams Burn Down mi hanno fatto tremare il corpo da quanto erano potenti. Ben differenziati i suoni dei dischi: belli squillanti e rumorosi i pezzi di Nowhere, taglienti e quadrati quelli di Going Blank Again e muscolari e fuzzosi quelli di Smile.
Pubblico molto vario, con tantissime cinesi (sapevo che lo shoegaze fosse popolare nell'estremo oriente ma mi ha sorpreso vederne cosi' tante) e eta' media altina, spostata verso l'eta' dei Ride. Molti di questi seppure attempati hanno pero' reso il concerto veramente violento, su Like a Daydream e' partito il pogo e su Seagull e' diventato un'arena di gladiatori: nuovi record di interazione tra band e pubblico quando mentre Mark cantava il verso "my eyes are sore" mi e' arrivato un gomito in un occhio. Dopo che mi hanno stritolato (erano tutti belli grossi), uno ha pure provato a prendermi di mira, io gli ho urlato "piss off, you cunt!" e mi sono ritirato sul lato del bassista, dove mi sono gustato il suo strumento che inondava la stanza durante "OX4". Comportamento inaspettato e ridicolo visto la musica che fanno i Ride, rumorosa ma dolce, e non mi sono potuto trattenere dallo scrivere alla venue stamattina.
Momenti migliori: Polar Bear con Andy che suona l'ebow, Leave them all behind che ha aperto il concerto e mandato tutti in estasi, Mouse Trap, Paralysed che pensavo non avessero fatto, Taste e Vapour Trail che hanno fatto ballare chiunque, Close My Eyes e soprattutto Drive Blind con 5 minuti di rumore assordante nell'intermezzo, ho l'orecchio destro che tuttora non ci sente. La migliore in assoluto? Forse Time of her time. L'unica che un po' mi ha deluso e' stata Twisterella, un po' appiattita rispetto alla versione in studio.
Un pezzo dietro l'altro senza quasi interruzioni, tutto suonato molto meglio di quanto avrebbero potuto fare all'epoca in cui i loro dischi sono usciti. Li ho ringraziati con due ore di sudore e ho agitato il mio ciuffo senza saltare un colpo di batteria. Ci rivediamo tra due settimane. <3