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Steven Spielberg


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235 replies to this topic

#51 Guest_cinemaniaco_*

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Inviato 14 novembre 2012 - 13:28

Ale lo sai che se Jules ci becca a dialogare qui dentro monta su un casino, vero?


Magari tornasse a parlare di cinema! Ormai è una specie di burocrate inacidito asd
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#52 Jules

    Pietra MIliare

  • Redattore OndaCinema
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Inviato 14 novembre 2012 - 13:45

E' la responsabilità, ragazzi.

Ma comunque potete continuare, anche se dovete comportarvi bene altrimenti sono cazzi amari. :unsure:
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#53 Infinite dest

    dolente o nolente

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Inviato 14 novembre 2012 - 13:53

Non meriti la nostra sapienza!
(ma che, t'hanno fatto moderatore pure a te?)
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 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#54 Guest_cinemaniaco_*

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Inviato 14 novembre 2012 - 13:54

E' la responsabilità, ragazzi.


Sei come il Peter Pan di Spielberg: ti sei dimenticato del tuo spensierato passato da semplice utent e sei diventato uno sbirro-moderatore (va bè lui era diventato uno stronzo egoista yuppie, forse gli era andata meglio asd)!

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#55 Jules

    Pietra MIliare

  • Redattore OndaCinema
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Inviato 14 novembre 2012 - 13:54

No no. Tranquillo, io parlo a vanvera solamente. Il costume di moderatore non mi si addice. Preferisco polemizzare!

Neanche una riga sul ritiro di Roth, Dest. Non sei più tu.
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#56 100000

    Enciclopedista

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Inviato 08 marzo 2013 - 11:05

Ieri sera ho visto L'impero del sole, ma mi ha un po' deluso, forse avevo ancora in mente Crash di Cronenberg. In ogni caso, non ho letto il romanzo in questione, ma diversi altri libri di Ballard e mi sono un po' stupito della poca (anche per la vicenda) violenza, sempre edulcorata e quasi fuori dagli schermi. Inoltre ho avuto l'antipatica sensazione che Spielberg riesca a trasformare anche un libro di un inglese a Shangai in un'americanata un po' troppo buonista.
Insomma, poi non è che sia da buttare, ci sono belle scene, l'estetica del volo è curata bene.
Giustamente ho visto un film di Spielberg e non un libro di Ballard, non avrei dovuto aspettarmi qualcosa di così diverso.
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#57 Guest_cinemaniaco_*

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Inviato 19 gennaio 2014 - 10:21

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di solito si parla sempre dei predatori dell'arca perduta e poco di indiana jones e il tempio maledetto. giustamente, del resto. se paragoniamo il tempio maledetto ai predatori, ovviamente il secondo indiana jones ci perde, ci fa la figura del tipico sequel baracconata che ricalca stancamente i punti forti del prototipo mettendoci più spettacolarità e più azione (cioè più soldi, quelli incassati con il primo film)

però secondo me indiana jones e il tempio maledetto ha una sua originalità e segna dei punti a suoi favore, al di là di alcuni momenti cialtroni e di due comprimari messi accanto all'eroe che valgono davvero poco (anche se tipicamente spielberghiano insopportabile la piccola peste cinese e anche se molto buona totalmente inutile l'oca bionda di kate capshaw, che vorrebbe essere uno di quei personaggi femminili ironici da vecchia hollywood e a tal proposito si vedano le punzecchiature e i tira-e-molla con indi che ricalcano proprio le commedie americane anni 30 e 40)

qual è dunque l'aspetto originale del tempio maledetto? l'atmosfera tenebrosa e malefica, la sinfonia di vudù e sacrifici umani dilaganti in ambienti bui e sepolcrali, sinistramente rischiarati da luci di torcia e rossastri bagliori di lava. non di certo delle caratteristiche particolarmente affini ad un sognatore come spielberg che infatti fin da subito decise di alleggerire il tutto con inserti brillanti da commedia. ma seppur restio spielberg accettò la sfida e per prima cosa gli vennero in mente i vetusti film di bela lugosi ed il loro caratteristico blend notturno, vampiresco e spettrale. e non a caso l'80% del film fu girato interamente negli interni degli studi londinesi emi-elstree dove fu ricreato l'interno del tempio

mi chiedo se oggi qualcuno abbia il coraggio di inserire in una megaproduzione sequenze disgustosamente divertenti come il pranzo a base di serpenti, scarafaggi e cervella di scimmie, o peggio ancora scene come la cerimonia in cui viene strappato il cuore ad una persona mentre è ancora in vita. ovviamente nessuno. anche perché in pochi poi riuscirebbero a costruire un congegno perfetto come solo il "bambinone" spielberg sapeva costruire, un crescendo efficace che in questo film culmina nella fuga a bordo di un carrello per i tortuosi cunicoli di una miniera inseguiti prima dai cattivi di turno poi da una violenta valanga d'acqua

oggi indiana jones e il tempio maledetto verrebbe chiamato un "prequel" perché la storia che racconta si colloca prima degli eventi dei predatori dell'arca perduta. ma all'epoca (per fortuna?) non ci faceva caso nessuno ed era semplicemente un nuovo tassello delle avventure dell'archeologo cinematografico più famoso, come un nuovo albo di una serie a fumetti. anche in questo suo non essere un seguito "puro" ha una sua originalità (e pure modernità se andiamo a vedere)

insomma, direi che è non tanto da rivalutare, quanto da valutare meglio, da valutare per quello che è, senza l'incombenza dei predatori dell'arca perduta che resta inarrivabile per chiunque mica solo per spielberg stesso
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#58 Tom

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Inviato 19 gennaio 2014 - 10:41

E "I predatori" a ben vedere era forse più violento, anche perché meno fiabesco: gente impalata, schiacciata, travolta dalle ruote dei camion, squartata dalle eliche, pallottole che provocano fiotti di sangue, il celebre finale horror. In fondo anche la famosa gag di Indiana Jones che spara con noncuranza al tizio con la scimitarra era una trovata piuttosto brutale (vuole la leggenda che la scena fu un'iniziativa di Harrison Ford, sfinito come tutta la troupe dopo giorni di dissenteria, per troncare una canonica scena di lotta).

Spielberg e Lucas riesumavano l'avventura esotica degli anni 30 e 40, ma mettevano in conto il fatto che nel frattempo c'erano stati Peckinpah e Aldrich.
  • 1

#59 Limenitis

    sputasentenze

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Inviato 19 gennaio 2014 - 11:07

Rivisto anch'io ieri sera il Tempio. Avercene di film d'avventura così, però insomma paragonato al primo ci fa un po' la figura della baracconata da circo. A volte può essere un pregio a volte un difetto a seconda di cosa si voglia guardare. Io non sottovaluterei L'Ultima Crociata per me al livello dell'Arca.

Tre film mitologici immortali
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Stefano

 

 

Sono stato ad un loro concerto in prima fila, impiedi. Ubriaco fracico ed erano convinte fossi un fan sfegatato, mi dedicavano le canzoni mentre io per quasi due ore urlavo: troieee!

 


#60 zazdarovje

    in realtà sono io Melina Riccio

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Inviato 19 gennaio 2014 - 18:55

Il momento più alto di tutta la trilogia (e ribadisco, TRILOGIA) resta però questo qui.

http://www.youtube.com/watch?v=W2_O3vV1uKw
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#61 Guest_cinemaniaco_*

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Inviato 26 gennaio 2014 - 08:52

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secondo me indiana jones e l'ultima crociata resta il meno riuscito dei tre. gustoso il prologo nel 1912 (anche grazie al giovane river phoenix che mostra già un carisma impressionante) e ovviamente straordinario sean connery e molto divertenti i suoi duetti con harrison ford che sono l'asse portante del film. ma per il resto è un grosso deja-vù, in pratica quasi una sorta di remake dei predatori dell'arca perduta, però meno avvincente e con alcuni momenti improbabili (l'episodio a venezia) ed altri al limite del ridicolo (il crociato di 700 anni che fa da guardia al graal)

volendo approfondire si può però dire che è sicuramente più spielberghiano de il tempio maledetto (che era troppo dark e orripilante per gli standard del suo cinema, e questo non gli era andato giù), soprattutto nel parallelismo molto forte tra indiana jones e lo stesso steven, entrambi con alle spalle una infanzia vissuta nel distacco e/o assenza della figura paterna, una di quelle tematiche su cui il cinema di spielberg è ritornato spesso (pensare anche al successivo hook). l'età adulta però porta padre e figlio a reincontrarsi nuovamente, a recuperare il tempo perduto, a conoscersi meglio, a capirsi meglio e a diventare amici. questa era sicuramente la cosa che spielberg sentiva più sua dell'intero film
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#62 corrigan

    気持ち悪い

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Inviato 26 gennaio 2014 - 09:21

l'ultima crociata>breaking bad
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I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった

 


#63 Limenitis

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Inviato 26 gennaio 2014 - 10:17


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Stefano

 

 

Sono stato ad un loro concerto in prima fila, impiedi. Ubriaco fracico ed erano convinte fossi un fan sfegatato, mi dedicavano le canzoni mentre io per quasi due ore urlavo: troieee!

 


#64 Guest_cinemaniaco_*

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Inviato 26 gennaio 2014 - 10:54

i miei preferiti di spielberg rimangono duel, lo squalo, incontri ravvicinati del terzo tipo (lime sei pessimo asd), i predatori dell'arca perduta, jurassic park, schindler's list e anche salvate il soldato ryan soprattutto per l'impressionante scena dello sbarco in normandia e anche perché molto probabilmente è l'ultimo grande film di guerra americano (si, continua ad essere migliore di the hurt locker)

dovrei decisamente rivedere e.t. che è tipo da quando sono bambino che non lo vedo. poi dell'ultimo spielberg (post-2000) quello più nelle mie corde è minority report ma lo spielberg del nuovo millennio pur confermando la sua grande abilità di spaziare tra tutti i generi hollywoodiani (molto probabilmente l'ultimo regista in grado di farlo con coerenza ed unità di stile/temi) non ha aggiunto secondo me nulla di veramente nuovo o grosso al meglio della sua filmografia

mi piacerebbe rivedere anche always, uno dei suoi film più bistrattati e dimenticati, l'unico suo vero film d'amore. alcuni felici pochi ne parlano come uno dei suoi migliori film, nonché uno dei più personali (e tetri). io non me lo ricordo, non passa neanche mai in televisione

dirò poi una cosa che potrà fare storcere il naso a molti. prima una premessa: per me spielberg è stato con molta probabilità il più grande regista di cinema spettacolare, il modo in cui riusciva ad imprimere ritmo alle sue pellicole continua ad apparire ancora oggi straordinario, la capacità poi di mescolare i registri. usufruendo delle moderne tecnologie (in particolare sperimentando anche nuovi tipi di cinepresa per ottenere movimenti impressionanti) ha portato al potenziale massimo le grandi intuizioni dei registi hollywoodiani del passato e in un certo qual modo si è imposto come l'incarnazione finale e totale del regista hollywoodiano potente macchina da sogni (e da dollari). allo stesso modo sono però tra quelli che sostengono che spielberg fuori dal cinema spettacolare non si sia riuscito ad imporre (facendo film decisamente meno riusciti dei suoi coetanei), lo spielberg definito "impegnato" od "adulto" secondo me è risultato nei momenti meno riusciti banale, stucchevole e superficiale, in quelli più riusciti invece al massimo un grandissimo talento visivo (come confermato anche in pellicole come il colore viola) però ben poco supportato da vere e concrete ambizioni in sede di contenuto, a volte un po' ingenuo e un po' spaventato dal mondo degli adulti e della dura realtà. in questo ambito sono convinto che il frutto migliore sia stato schindler's list, straordinario esempio di comunione di forma e contenuto (molto probabilmente perché spielberg sentiva fortemente come proprio l'argomento trattato), il cinema hollywoodiano alla sua massima potenza

molti hanno parlato dell'ultimo lincoln come di un nuovo vero capolavoro spielberghiano (lo spielberg "adulto"). molto probabilmente è lo spielberg più rigoroso che mi sia capitato di vedere, quasi ascetico nella forma. ma è il tipico film al servizio degli attori, molto verboso e molto didattico che a me non fa impazzire. e due ore e mezza interamente dedicati alla discussione del xiii emendamento metterebbero a dura prova pure il più patriottico degli americani. come munich (altro dei suoi film recenti esaltato) a me non ha convinto e francamente l'ho trovato pure un po' palloso
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#65 Limenitis

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Inviato 26 gennaio 2014 - 11:17

i miei preferiti di spielberg rimangono duel, lo squalo, incontri ravvicinati del terzo tipo (lime sei pessimo asd), i predatori dell'arca perduta, jurassic park, schindler's list e anche salvate il soldato ryan soprattutto per l'impressionante scena dello sbarco in normandia e anche perché molto probabilmente è l'ultimo grande film di guerra americano (si, continua ad essere migliore di the hurt locker)



The Hurt Locker è come le bacche del corbezzolo, appena le metti in bocca sono buonissime ma poi si impastano inesorabilmente e ti tocca berci mezzo litro d'acqua. La prima mezz'ora del Soldato Ryan è una delle più grandi scene mai girate e stop. Lo Squalo il più grandioso e potente film d'avventura di sempre, nemmeno I Predatori regge il confronto per quanto immenso anche quello. Incontri Ravvicinati l'ho sempre trovato noiosissimo, uno di quei film dove fatichi ad arrivare alla fine. Duel è come Gli Uccelli, la paura e la morte senza alcuna spiegazione razionale, un capolavoro di tensione come pochi.


poi dell'ultimo spielberg (post-2000) quello più nelle mie corde è minority report



Concordo, c'ha il suo ricco perchè.
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Stefano

 

 

Sono stato ad un loro concerto in prima fila, impiedi. Ubriaco fracico ed erano convinte fossi un fan sfegatato, mi dedicavano le canzoni mentre io per quasi due ore urlavo: troieee!

 


#66 dick laurent

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Inviato 26 gennaio 2014 - 11:40

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secondo me indiana jones e l'ultima crociata resta il meno riuscito dei tre. gustoso il prologo nel 1912 (anche grazie al giovane river phoenix che mostra già un carisma impressionante) e ovviamente straordinario sean connery e molto divertenti i suoi duetti con harrison ford che sono l'asse portante del film. ma per il resto è un grosso deja-vù, in pratica quasi una sorta di remake dei predatori dell'arca perduta, però meno avvincente e con alcuni momenti improbabili (l'episodio a venezia) ed altri al limite del ridicolo (il crociato di 700 anni che fa da guardia al graal)


questa obiezione però è abbastanza assurda considerando per esempio cosa viene fuori dall'arca dell'alleanza o le scene del thug che cava il cuore con la mano nel secondo, e sto prendendo episodi a caso tra decine, è che una serie di avventura con molte puntate nel fantastico, non è che nel terzo hanno svaccato dopo due episodi realistici e scientificamente rigorosissimi.
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dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine


#67 Guest_cinemaniaco_*

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Inviato 26 gennaio 2014 - 12:11

è che una serie di avventura con molte puntate nel fantastico, non è che nel terzo hanno svaccato dopo due episodi realistici e scientificamente rigorosissimi.


si hai ragione ma non è che faccio l'equazione fantastico = ridicolo. penso però che anche nel fantastico (che ha le sue regole, come tutto) si possa scadere nel ridicolo o nell'improbabile (per quanto possa apparire paradossale, ma qua parliamo di generi cinematografici, comunque di cinema, non di realtà)

ecco, per esempio, la trovata del guardiano eterno a me non piace. insomma il finale dell'arca così come gran parte de il tempio maledetto erano più all'insegna dell'horror (o del semi-horror) che all'insegna della deriva misticheggiante dell'ultima crociata, quasi a voler mettere in scena una metafora fragile sul valore della tradizione religiosa come antidoto contro la violenza nazista. poi va bè senza mettere troppo in croce le intenzioni (è pur sempre un film d'avventura) per me è il meno riuscito perché è troppo forte la sensazione di deja-vù, ed è per me meno avvincente e meno brillante, pure meno originale (in fondo si è sostituito il graal all'arca)

so comunque di criticare uno dei suoi film più apprezzati
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#68 Seattle Sound

    Non sono pigro,è che non me ne frega un cazzo.

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Inviato 26 gennaio 2014 - 15:48

poi dell'ultimo spielberg (post-2000) quello più nelle mie corde è minority report


spezzo una lancia addosso a Spilbe anche per il poco amato La guerra dei mondi,funziona bene a livello strettamente di genere(ovviamente ben fatto a livello tecnico) e riesce a dire qualcosa di interessante sul presente senza uso di metaforoni troppo pedanti. Poi certo si porta il fardello degli ultimi pessimi 15 minuti che tutti ricordano con orrore perchè sono 15 minuti di orrore puro.
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Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)

 

"simpatico comunque eh" (Fily, Forum Ondarock)

 

"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"

"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)


"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"


#69 Guest_cinemaniaco_*

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Inviato 02 febbraio 2014 - 09:29

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io sono dell'idea che per riesumare dopo vent'anni un personaggio iconico che aveva chiuso il suo ciclo occorra avere una serie di buoni motivi. vedendo indiana jones e il regno del teschio di cristallo a stento se ne trova uno di buon motivo. non è solo palesemente inutile (non aggiunge nulla, non ha una idea interessante che sia una), ma è pure piatto e un po' noioso, cosa persino drammatica se si pensa che è un film di spielberg e un episodio di indiana jones. la sceneggiatura di david koepp ha più buchi di un colabrodo e francamente far incontrare indiana con gli alieni ce lo potevamo risparmiare (ma qui la colpa deve essere di lucas...). dire poi qualcosa su shia labeouf e il suo ridicolo personaggio sarebbe un po' come sparare sulla croce rossa, quindi mi limito a dire che neppure il cast brilla. per me semplicemente uno dei film di spielberg meno riusciti e una occasione sprecata per riproporre indiana jones
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#70 Tom

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Inviato 02 febbraio 2014 - 11:26

Per me almeno nella prima ora, diciamo fino alla scena della catacombe peruviane, avevano anche beccato un giusto tono tra esagerazione grottesca e una decadenza funerea neanche troppo tra le righe. Avesse continuato così poteva essere almeno un classico "buon film sbagliato".
Invece tutto crolla miseramente nella seconda parte. A quel punto vorrebbe avere delle parti da commedia brillante e vediamo solo dei vecchi imbarazzati che biticciano e le scene d'azione diventano solo numeri da circo interminabili e soporiferi. Anche le consuete esagerazioni senza essere immerse nella giusta atmosfera diventano solo rodomontate meccaniche e vuote. Gli Ufo nel finale non sono un problema (anzi erano corenti con l'ambientazione anni 50), lo diventano perché sono privi di fascino, buttati lì come tutto il resto, al loro posto potevano esserci fantasmi, stregoni o essere immortali come nei capitoli precedenti e non sarebbe cambiato nulla.

Harrison Ford nel finale col matrimonio sembra avere una faccia da "Machecazzostiamofacendo?".
Fortuna almeno che c'è la gag del cappello.

1. I predatori
2. L'ultima crociata
3. Tempio maledetto
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
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15. Teschio di Cristallo
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#71 bluetrain

    Fourth rule is: eat kosher salamis

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Inviato 02 febbraio 2014 - 12:29

L'ho rivisto ieri sera. Ai tempi dell'uscita avevo avuto la brillante idea di andarlo a vedere al cinema e ne ero stato pressoché inorridito, forse perché avevo delle aspettative altissime.
Ieri sera mi ha fatto tutta un'altra impressione, se gli si toglie di dosso il fardello di essere il quarto capitolo della gloriosa saga di Indiana Jones (per me, non amante di Spielberg l'unica cosa veramente degna di nota del regista, salvo qualche altro sparuto film qua e là) è un godibilissimo film d'avventura da vedersi in TV distrattamente svaccati sul divano. Il finale, va da sé, è orrendo, ma insomma solo 5 inutili minuti.
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#72 BillyBudapest

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Inviato 02 febbraio 2014 - 13:14

io sono dell'idea che per riesumare dopo vent'anni un personaggio iconico che aveva chiuso il suo ciclo occorra avere una serie di buoni motivi.


follow the money.
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#73 Seattle Sound

    Non sono pigro,è che non me ne frega un cazzo.

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Inviato 02 febbraio 2014 - 14:39

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Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
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#74 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 03 febbraio 2014 - 20:07

Che ne pensate di Poltergeist (1982), prodotto, scritto e codiretto da Spielberg?

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#75 superfico

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Inviato 09 marzo 2014 - 12:10

Visto "La guerra dei mondi" per la seconda volta, poco dopo aver finito di leggere il romanzo di H.G. Wells. Me lo ricordavo peggio, specie la seconda parte che, a suo tempo e al cinema, mi aveva quasi annoiato. L'ho trovata, con i suoi risvolti dall'incedere più lento e riflessivo, il perfetto e fisiologico contraltare alla prima parte (specie nella pausa in scantinato con tim robbins, che riesce a concentrare il panico di un'invasione apocalittica all'interno di quattro mura...non dico che siamo al livello de "Gli uccelli" di Hitchcock, ma almeno ci prova). Si insomma, mica si possono pretendere botti (che già abbondano lo stesso) per tutto il film. Anche tom cruise andava bene così, col suo faccione quasi monoespressivo, così come andava bene la bimbetta spaccamaroni e le sue insopportabili grida...solo il ragazzo non si poteva vedere, sia l'attore che il personaggio in se. Il vago finale a sfondo familiare, invece, era e rimane la grossa pecca del film.
Così per curiosità ho guardato anche la prima trasposizione del '53, ma quella si, a parte qualche risata per gli effetti speciali che oggi fanno molta simpatia, mi ha annoiato a morte. Niente di peggio degli stereotipi di quegli anni, con un finale in chiesa che, nel dormiveglia, ho trovato quasi imbarazzante.
Il romanzo invece, non pensavo, sta una spanna sopra. Anche se preferisco l'incipit concettuale del film di Spielberg (ovvero l'idea dei tripodi sotterrati dall'alba dei tempi).
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#76 cinemaniaco

    FЯEAK ON A LEASH

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Inviato 21 febbraio 2015 - 10:25

indiana-jones-chris-pratt.jpg

 

Steven Spielberg Wants To Direct Indiana Jones Reboot Starring Chris Pratt

 

http://deadline.com/...oot-1201378113/

 

è soltanto un rumor ma io ormai ho imparato a credere anche ai rumors ashd anche perché non appare per nulla campato in aria: che la disney voglia far ripartire il franchise non è un mistero; chris pratt e steven spielberg hanno appena collaborato per jurassic world - dove spielberg figura come produttore esecutivo - e visto il momento particolarmente "caldo" per pratt, non mi stupirebbe vederlo capeggiare in una nuova megaproduzione

 

in questo ormai un po' sfiancante ritorno dei morti viventi degli anni 80, indiana jones non sarebbe neanche il peggiore, soprattutto se davvero in cabina di regia ci fosse nuovamente spielberg che deve farsi assolutamente perdonare il moscio 4° capitolo. restiamo in attesa


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#77 lazlotoz

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Inviato 22 febbraio 2015 - 17:17

Mi son rivisto Tintin...

Già la prima volta mi era piaciuto, a un secondo sguardo è migliorato ulteriormente. Forse lo Spielberg migliore degli ultimi anni. Non sono un fan del suo cinema, ma sarebbe veramente disonesto non riconoscergli tutti i meriti. La sua capacità di creare intrattenimento, epicità, cazzeggio, e uso della macchina da presa messi insieme sono a tratti meravigliosi.

Va detto che aveva per le mani tre sceneggiatori davvero ottimi.

 

Peccato per la sequenza esagerata nel prefinale, l'inseguimento per le strade in discesa. Non che non sia fichissima da un punto di vista fumettistico-cinematografico... ma m'è sembrato staccasse totalmente (insieme al finale) con il tono di tutto il resto del film.

 

Insomma, io lo consiglierei a chiunque. Amanti o meno del fumetto.


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#78 Tom

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Inviato 23 febbraio 2015 - 13:10

Il capitano Haddock di Tintin è uno dei miglior personaggi visti negli ultimi anni nel cinema di intrattenimento, già politicamente scorretto nel fumetto, ma nella concentrazione del film la sua stupidità e la sua cialtronaggine risaltano alla grande. Peccato che anche in questo film ci debba essere la sequenza di caduta e resurrezione morale del personaggio, un pedaggio che tutti i film animati occidentali sembrano dover pagare ( :mattarello: maledetta Pixar!).

 

Per me dell'ultimo Spielberg è molto bello anche War Horse, una magistrale lezione di eleganza cinematografica e invenzioni registiche d'altri tempi.


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#79 Matthew30

    Classic Rocker

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Inviato 23 febbraio 2015 - 17:56

A me piacerebbe di nuovo vedere Spielberg alle prese con un tema politico-storico contemporaneo.

 

L'ultimo lavoro di questo genere, Munich, è stato un gran bel lavoro e, probabilmente, l'ultimo film "tematicamente importante" che ha fatto.

 

Ah, che imbecille, dimenticavo Lincoln:vocab:


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#80 John Trent

    Genio incomprensibile

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Inviato 23 febbraio 2015 - 22:35

Per me dell'ultimo Spielberg è molto bello anche War Horse, una magistrale lezione di eleganza cinematografica e invenzioni registiche d'altri tempi.


Vero, non gli davo un centesimo, quasi quasi mi son messo a piangere. Poi di un vintage coraggioso non certo ammiccante al grande pubblico.
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#81 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 21 aprile 2015 - 10:38

War Horse l'ho preferisco di gran lunga a Lincoln che risulta troppo ingessato e moraleggiante.

Sono forse i due film tematicamente e soprattutto esteticamente più fordiani di Spielberg, il primo sulla linea di How Green Was My Valley, il secondo ovviamente su quella di Young Mr Lincoln di cui sembra quasi un (poco riuscito) seguito.


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#82 cinemaniaco

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Inviato 12 maggio 2015 - 21:06

MV5BMTYzMDg5ODIyNF5BMl5BanBnXkFtZTcwNjc0
 
intelligenza artificiale è il film più ingiustamente sottovalutato di spielberg. spielberg-iano al 100% (nonostante l'ascendenza kubrickiana del progetto, di cui è sicuramente tangibile l'eredità), questa rilettura fantascientifica di pinocchio è una favola triste e pessimista (contrariamente a quanto sostengono i suoi detrattori). è la storia di un robot che aspira all'umanità, che richiede di essere umano, in un mondo in cui l'umanità o è "fredda" e calcolatrice (gli scienziati) o è barbara (le fiere della carne) o è semplicemente estinta (la parte finale ambientata in una terra nuovamente vittima di una glaciazione). i temi sono sicuramente molti e stimolanti, a partire dalla domanda su quale sia il confine tra umano ed artificiale, ma si capisce che spielberg - che scrive anche la sceneggiatura - è fondamentalmente interessato al triste peregrinare del suo piccolo automa
 
come vorrebbe farci credere un nefasto luogo comune della critica, spielberg non è un buonista. spielberg è un misantropo. intelligenza artificiale ne è l'ennesima conferma. spielberg lascia che gli uomini escano di scena senza redenzione e senza neanche esserci mai entrati troppo nell'inquadratura, e affida tutto il suo amore a delle macchine e agli alieni pacifici di incontri ravvicinati (è comunque un film ricco di autoriferimenti). spielberg vive nello stesso luogo mentale, nel sogno ad occhi aperti, in cui david trascorre le sue ultime ore (ma potrebbe essere l'eternità stessa): l'antro materno, il luogo sicuro, familiare e caldo, in cui si riparerebbe un bambino spaventato dal mondo. c'è qualcosa di profondamente drammatico nella poetica spielberg-iana e in intelligenza artificiale emerge questa componente triste e pessimista a discapito del lato più solare presente in altri suoi film. è la consapevolezza di un uomo troppo adulto e maturo, alieno nella sua condizione, che comprende che non riavrà più il tempo trascorso, l'infanzia perduta ed anche traumaticamente vissuta (il divorzio dei genitori è qualcosa che lo ha profondamente segnato per tutta la vita)
 
spielberg profonde tutto se stesso anche nella messinscena. coadiuvato dal fedele kaminski alla fotografia, il talento visivo fuori dal comune di spielberg straripa da ogni inquadratura, da ogni emozionante movimento di macchina. l'utilizzo pionieristico degli effetti digitali è ancora oggi mirabile e creazioni come rogue city e una manhattan sommersa dalle acque (l'alba del giorno dopo uscirà nel 2004) sono sempre potenti e visionarie. se proprio devo trovare dei difetti in questo film, li trovo a livello di scrittura: ci sono qua e là alcune forzature narrative abbastanza palesi ed illogiche, che sarebbe potute essere risolte in maniera differente. ma intelligenza artificiale resta l'ennesima straordinaria tappa della carriera di uno dei più grandi registi viventi, in grado di unire una tecnica cinematografica senza pari con una coerenza tematica e una visione poetica veramente personali
  • 6

#83 Merlo

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Inviato 12 maggio 2015 - 21:14

La parte finale mi fa sempre piangere come una fontana...  :


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"Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace"


#84 Tom

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Inviato 12 maggio 2015 - 21:34

Grande Cine. D'accordissimo su tutto.

 

In A.I. di momenti che mettono in pericolo il mio contegno virile commuovendomi a bestia ce ne sono davvero tanti: l'abbandono nel bosco, l'addio di Jude Law, il salto dal grattacielo, la preghiera alla fata turchina. :

Poi lo vidi pochi giorni dopo l'11 settembre e in quella tetra atomsfera mi ricordo che uscì dal cinema abbastanza scosso per la sua visione tanto pessimista dell'umanità. Faccio notare che non solo nel film TUTTI gli umani sono negativi, con anche i pochi "buoni" che involontariamete  finiscono per fare del male, ma è un film di Spielberg in cui personaggi più cattivi e odiosi sono i bambini. Gli unici innocenti e incapaci di fare del male sono appunto i robot, più "umani" degli umani.

 

Squilibratissimo, imperfettissimo, ma per me uno dei film simbolo dello scorso decennio.


  • 1

#85 cinemaniaco

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Inviato 12 maggio 2015 - 21:58

Faccio notare che non solo nel film TUTTI gli umani sono negativi, con anche i pochi "buoni" che involontariamete  finiscono per fare del male, ma è un film di Spielberg in cui personaggi più cattivi e odiosi sono i bambini. Gli unici innocenti e incapaci di fare del male sono appunto i robot, più "umani" degli umani.

 

verissimo. hai sintetizzato perfettamente il cuore del film


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#86 cinemaniaco

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Inviato 06 giugno 2015 - 11:09

 

sceneggiatura dei fratelli coen (che si stanno specializzando in period drama a quanto pare, visto anche unbroken), regia di steven spielberg, tom hanks attore protagonista... i nomi coinvolti fanno di questo film sicuramente un titolo di punta del prossimo autunno

 

eppure. eppure questo immaginario spionistico da guerra fredda mi sembra ormai logoro. spielberg trasformerà il canovaccio spy sicuramente in una emozionante e spettacolare predica progressista in un'epoca che fu sicuramente fatta più di ombre che di luci per l'america. ma dal trailer non mi esalta: spero di essere smentito


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#87 Tom

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Inviato 06 giugno 2015 - 11:50

Sì, boh, dal trailer non attira molto neanche me.

Certo l'accoppiata Spielberg - Coen garantisce quanto meno uno spettacolo interessante e una visione nera e pessimista del mondo dello spionaggio (a Spielberg può partire il peana per il soldato che muore in battaglia, ma lo spionaggio è sempre un gioco infame nei suoi film).

Poi sugli stessi temi e periodo due o tre anni fa "La talpa" di Tomas Alfredson per me è stato un vero gioiello.


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#88 neuro

    king (beyond the wall)

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Inviato 06 giugno 2015 - 13:00

Tom siamo ai confini della telepatia


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apri apri, apri tutto!

#89 cinemaniaco

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Inviato 06 giugno 2015 - 15:33

la talpa io l'ho trovato pallosissimo, stracolmo di stereotipi del cinema antispettacolare europeo (dagli interni polverosi al protagonista grigio burocrate con zero appeal in antitesi alle fascinose spie di hollywood, dal modo di narrare al modo di montare, ecc)

 

va bè lo sapete gente che a me piace un altro tipo di cinema :)


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#90 Earl Bassett

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Inviato 06 giugno 2015 - 16:25

La Talpa è un capalovoro dai, regia eccelsa e attori fenomenali.

Il finale poi è tra i migliori degli ultimi anni.

 

https://www.youtube....h?v=3SSIp2J3YHM


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#91 debaser

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Inviato 06 giugno 2015 - 16:29

quel finale è clamoroso.


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Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#92 Earl Bassett

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Inviato 06 giugno 2015 - 18:09

Ma che fine ha fatto Alfredson?

Con due film come Lasciami entrare e La Talpa girati di seguito era tra i nuovi registi più interessanti invece son 5 anni che è fermo ai box.


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#93 Mr. Atomic

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Inviato 08 giugno 2015 - 14:39

si è già citato la versione che vede nella lista di Schindler un Jurassic Park II? :D 


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#94 StuntmanMike

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Inviato 09 giugno 2015 - 10:53

Ma che fine ha fatto Alfredson?

Con due film come Lasciami entrare e La Talpa girati di seguito era tra i nuovi registi più interessanti invece son 5 anni che è fermo ai box.

 

Alfredson s'è perso nei labirinti produttivi del più costoso film scandinavo di sempre: The brothers lionheart, adattamento del romanzo fantasy di Astrid Lindgren. L'esausto Tomas ci lavora dal 2012.


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Quello che se ne fotte dei punti sulla patente.

#95 Earl Bassett

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Inviato 09 giugno 2015 - 13:12

Uh, grazie per la dritta.

Avevo sentito qualcosa del genere subito dopo la Talpa ma pensavo fosse una cosa abbandonata da tempo.


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#96 Tom

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Inviato 09 giugno 2015 - 13:21

Probabilmente lo è, su IMDb danno come "annunciato" (quindi ancora in alto mare) solo la trasposizione di un giallo di Jo Nesbo.


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#97 cinemaniaco

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Inviato 17 novembre 2015 - 12:39

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credo di averlo già scritte molte volte, ma fa sempre bene rivedere i film a distanza di anni. non vorrei esagerare, ma mi pare che minority report non lo rivedessi più o meno dall'epoca in cui uscì o al massimo qualche anno dopo. alla sua uscita colpì, inutile negarlo: rimase nell'immaginario comune soprattutto tom cruise che manipolava le immagini interfacciandosi con lo schermo soltanto con l'uso delle dita (la tecnologia touch non era ancora arrivata ma era nell'aria). era un film di fantascienza che postulava un futuro non troppo remoto e non troppo irrealistico (macchine volanti a parte), si ricollegava idealmente all'eredità di blade runner (ovviamente per via di dick, ma non solo), insomma non lasciò indifferenti. ovviamente non lasciò indifferente neppure il sottoscritto e per tutti questi anni mi sono portato dietro il ricordo più o meno intatto di un buon film, uno dei migliori spielberg degli anni 2000
 
rivisto ora mi ha dato l'impressione invece di un film per nulla riuscito, il classico esempio di film che parte da delle ottime premesse e le spreca malamente. l'inizio è infatti ottimo: idealmente minority report si ricollega alla fantascienza pessimista del film precedente di spielberg, il sottovalutato intelligenza artificiale. abbiamo questo futuro prossimo inquietante, in cui un mezzo totalitario come la precognizione dei crimini viene salutato come il più efficace dei mezzi per salvaguardare l'ordine sociale. prevedere ed impedire crimini che devono ancora commettersi, vuol dire negare radicalmente il libero arbitrio ed applicare la giustizia in una maniera paradossale. se un crimine viene impedito prima ancora che accada, si può ancora dire che quel crimine sarebbe stato commesso? è stato commesso (magari in un futuro alternativo)? un mezzo del genere, se facilmente manipolabile, può diventare uno strumento di controllo totalitario che modifica ed inibisce le azioni umane. come si capisce le tematiche erano complesse e molto interessanti. a ciò si aggiunga la cornice da noir sconsolato (di blade runner-iana memoria, come la città notturna e piovosa) con un protagonista drogato e distrutto dalla morte del figlio che suo malgrado si trova a provare sulla propria pelle le storture del sistema
 
invece il film dopo circa mezz'ora prende un'altra strada. tenta prima la carta del film d'azione con tom cruise che si mette in mostra in numeri da circo che neanche indiana jones. poi segue il più classico binario da thriller abusando costantemente dello stratagemma narrativo del colpo di scena e sviando il film dalle sue premesse iniziali, spostando il focus dal "cosa" al "chi": l'unica domanda che interessa allo spettatore diventa quella banale del chi è il colpevole? e tutti gli spunti di riflessione iniziali finiscono in secondo piano. a ciò si aggiunga un finale forzato e consolatorio che deve unire tutti i puntini della sottotrama thriller (diventata "la" trama) per chiudere la vicenda
 
i pezzi di bravura di spielberg non mancano - c'è un pianosequenza vertiginoso che sarebbe piaciuto a de palma - e la fotografia di kaminski, ancora una volta, ha fatto storia e ha dato al film un tocco unico. dal punto di vista tecnico è chiaramente un film al di sopra della media dei prodotti analoghi hollywoodiani, ma in sede di scrittura ha invece tutti i difetti di un film convenzionale e supino alle regole di un certo tipo di cinema. e per un film come questo che parte con delle significative ambizioni è ovviamente un problema
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#98 piersa

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Inviato 17 novembre 2015 - 12:45

eh ma così rischi di rileggere al ribasso tutti i film di Spielberg; questo perché avendo lui in dono quella capacità di colpire al cuore, a distanza ti accorgi dei trucchetti che gli sono necessari. Non entro nel merito del film che non rivedo proprio per non incappare nella tua stessa delusione ma altre volte con lui è andata così (non mi tirate in ballo Duel eh)


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#99 cinemaniaco

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Inviato 17 novembre 2015 - 13:14

eh ma così rischi di rileggere al ribasso tutti i film di Spielberg

 

ma non sono per nulla d'accordo. per me generalizzi troppo, confondi il tutto con la parte. ho revisionato un film che secondo me non è neppure granché esplicativo del cinema di spielberg (al di là della perizia tecnica), ma i suoi film li rivedo e li ho rivisti e di molti ho mantenuto l'entusiasmo (e spielberg continua a rimanere uno dei miei registi preferiti). poi ha deluso me, magari per te o qualcun'altro resta un bel film ^_^


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#100 Earl Bassett

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Inviato 17 novembre 2015 - 14:36

Fosse finito mezz'ora prima con Cruise che non uccide l'assassino della figlia facendo così crollare tutto il sistema degli arresti preventivi  sarebbe stato un (ennesimo) capolavoro.

Ma purtroppo è una difetto abbastanza generale dell'ultimo Spielberg il tirarla per le lunghe quando sarebbe preferibile invece un chiusura secca.


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