Netmage 2011 [Bologna, 20-22 gennaio]
#51
Inviato 23 gennaio 2011 - 21:05
per il resto non sopporto i visuals, e non sopporto il pubblico del netmage e l'aria di intellettualismo artificioso-modaiolo che si respira.
io sono andato via prima, c'è stato persino il dj set dopo prince rama?
#52
Inviato 23 gennaio 2011 - 21:28
#53
Inviato 23 gennaio 2011 - 22:31
il visual sulla musica koner era tecnicamente molto ben fatto e godibile, ma sinceramente il completo astrattismo mi lascia sempre insoddisfatto nel suo voler essere parallelo alla musica. a mio parere la musica in genere necessità di un accompagnamento visivo non così astratto, non ha senso perdersi nell'astrazione alla seconda, basta già la musica.
#54
Inviato 24 gennaio 2011 - 08:16
#55
Inviato 24 gennaio 2011 - 08:56
(anche se il nastro che mi son poi comprato non ha le sue musiche, è solo un'accozzaglia di trailer di film di merda anni '90, comunque ha un suo fascino)
O_O
#56
Inviato 24 gennaio 2011 - 16:07
In definitiva: Ferraro idolo.
M.
M.
#57
Inviato 24 gennaio 2011 - 16:10
#58
Inviato 24 gennaio 2011 - 16:17
una posa o una grossa ingenuità.
In realtà sono entrambi gli elementi, e sono anche quelli che caratterizzavano gran parte del pubblico. Mi è parso di essere attorniato da persone inconsapevoli di quanto fossero scontate e superate certe cose, persone che però si sentivano in dovere di apprezzarle per non rischiare di apparire insensibili a certe espressioni artistiche. E questo non è solo irritante, ma pericoloso per la qualità del festival in sé. Se io organizzatore mi rendo conto che quasiasi cosa di questo genere viene apprezzata comunque dalle persone (che in realtà, secondo me, nel loro intimo erano disgustate) mi sento autorizzato a chiamare altri pseudo-avanguardisti dilettanti per la stagione successiva, risparmiando in denaro ma ottenendo il medesimo risultato finale. Quest'anno gli unici NOMI alla fine erano Köner, Rowe e Ferraro.
M.
M.
#59
Inviato 24 gennaio 2011 - 16:19
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#60
Inviato 24 gennaio 2011 - 16:24
Di sicuro quella di McClure non era una genialata da far gridare al miracolo, però a livello di suono non mi dispiaceva. Certo che se lo abbini a una durata di tre quarti d'ora (forse anche più) e quelle lucette quadrate del cazzo, ovvio che tutto perde di senso. Per fortuna la sera dopo Koner ha risollevato le sorti.
Ma all'inizio è andato bene anche a me, mi stavo pure rincoglionendo davanti a quelle "lucette quadrate del cazzo". Poi però la mia testa desiderava (e si immaginava) altro mentre andava avanti quel rumoraccio (stavo per scrivere "musica"), e quando è così è male male molto male.
M.
M.
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