Auguste mi dici che avrebbe ridefinito shining nell'horror? a volte ho l'impressione che perchè è di kubrick debba essere per forza il capolavoro indiscutibile del genere, quando anche se è un film che per me non capisce il genere fino in fondo (soprattutto quel senso di asetticità estetizzante tipico di kubrick per me non si sposa benissimo con l'idea che ho dell'horror)
non c'è niente di riduttivo nel genere horror. Comunque l'ultima risata è davvero molto bello, pure col lieto fine imposto che nel contesto sembra molto ironico. Probabilmente quello che mi è piaciuto di più di Murnau
Vorrei precisare che pur amando molto Kubrick come regista non lo reputo affatto un caso a sé stante nella storia del cinema, né credo di che i suoi film possano essere amati a priori, anche se realisticamente parlando credo che quasi tutti i suoi film siano quantomeno riusciti - tranne forse i primi due(Fear and Desire che non ho visto e in parte Il bacio dell'assassino)e Spartacus(che dovrei rivedere però) -, ma non mi ritengo un fanatico di Kubrick, anche se è stato uno dei due registi che mi hanno iniziato alla passione verso il cinema.
Mi rendo conto che spesse volte si antepone il nome del regista alla qualità del film stesso, però credo che anche a voler essere distaccati Shining sia un ottimo film, con tutta probabilità un capolavoro e sicuramente uno degli horror più influenti della storia del cinema(a partire dal fatto che ha ispirato dozzine di film in seguito anche solo attenendosi alla trama). L'unico film di Kubrick che potrebbe facilmente essere sopravvalutato è Eyes Wide Shut(più che altro sovrainterpretato), anche se personalmente lo reputo tra i miei preferiti.
Questo per dire che non sono affatto un fanatico di Kubrick, non più di quanto non lo sia di altri registi, però credo che la maggior parte dei suoi film sia innegabilmente riuscita.
Shining comunque ha rivoluzionato il genere horror(oltrepassandolo al tempo stesso, eccedendolo)ribaltando quelli che furono i canoni del genere stabiliti dal Nosferatu di Murnau. Con Shining Kubrick rigenerò l'estetica horror tramite un lavoro complesso che partiva dalle luci.
In Nosferatu vi era quasi la manicheistica(ma non semplicistica, visto che comunque vi erano degli espliciti rimandi alla psicanalisi più che ad un'estetica "metafisica")corrispondenza tra l'ombra(come quella del vampiro) e il Male e viceversa tra la luce(come quella diurna che uccide il vampiro) ed il Bene.
Era una concezione chiaramente molto tradizionale, un'idea che già affermatasi nelle altre arti(pittura, letteratura...): Murnau semplicemente tradusse questa forma d'espressione tipicamente letteraria creando un procedimento che agevolasse la rappresentazione attraverso le immagini(e i colori, per quanto si tratti ancora di un film b/n)di concetti altrimenti più difficili da identificare.
Va da sé che in Shining Kubrick tradisce quest'estetica più elementare a favore di una rappresentazione inversa: il processo disambiguante è allora messo da parte per rendere il concetto di follia quasi sullo stesso piano della lucidità(o luccicanza, Shining...)e questo non per complicare la vita allo spettatore o per il semplice gusto dell'innovazione, ma per veicolare concetti molto più complessi, che poi sono sempre gli stessi che ricorrono un po' in tutto il cinema di Kubrick(che era comunque abile a mascherare le proprie ossessioni, in un certo senso).
Siccome ci interessa il lato estetico, stavolta non è più nelle zone d'ombra il pericolo, non c'è possibilità di calarsi nello stereotipo, ma in maniera molto più realistica(perché non vi sono rimandi ad una dimensione simbolica di tipo "metafisico", mentre i concetti psicanalitici alla base dei due film non sono dissimili)il Male(se vogliamo metterla su questi termini, per quanto inadeguati possano sembrare)si annida nelle zone luminose, dove tradizionalmente ci si sente al sicuro. Questo perché Kubrick lavorò sul perturbante.
Tra l'altro sul web c'è un bell'articolo che analizza dettagliatamente proprio quest'aspetto:
http://www.archiviok...contrasti.html.
Inoltre credo che il paragone Nosferatu/Shining sia fattibile anche dal momento che entrambi i film nascono come horror per poi dischiudersi e rivelare la propria molteplice natura, che non può chiaramente essere contenuta nel discorso di genere.
Non è che sono contrario ai film di genere, è proprio l'idea di "genere" che spesse volte è un limite. Un buon film dovrebbe esserlo e basta, a prescindere dal genere.
Io sono personalmente più contrario alle etichette di genere che al genere stesso, però questo non significa che vedendo un buon western di Ford non lo gradisca solo perché funziona esclusivamente in quanto western.
Secondo me quando si parla di un capolavoro o anche di un bel film il genere è meramente indicativo. Io però non valuto un buon film in base alla sua attinenza al genere d'appartenza, ma lo valuto comunque nel complesso. Un western di Ford non è buono solo come western(anche se è un western), ma proprio come film, perché funziona!
Quel che ci tengo a sottolineare è che nonostante tutto Shining nasce come horror e riesce probabilmente benissimo a sviluppare queste sue potenzialità. Lo stesso Kubrick quando ha creato Shining ha sperato innanzitutto di riuscire a creare un film dell'orrore di qualità, quindi l'idea di partenza è quella. Però - e credo che questo distingua un capolavoro da un bel film - è nell'eccedere il genere che un film diviene immortale: si può creare un ottimo film comico, ma nel momento in cui il film funziona solo in base a questo meccanismo è come se partisse con una marcia in meno. O sono semplicemente certi film ad avere una marcia in più! Shining, pur essendo identificabile benissimo con il genere horror(tanto è vero che ha apportato delle innovazioni stilistiche non indifferenti), non è valido solo in base ai meccanismi di genere, ma riesce a svincolarsi abbastanza da questa logica da poter comunque aspirare a qualcosa di più.
Ho scritto di getto e credo di aver fatto un po' di confusione, pardon.