Mahjonng: Kontpab [K Records, 2008]
#1
Inviato 15 febbraio 2008 - 15:45
Questo è uno dei "what if" che possono venire in mente ascoltando questo disco di... Math-dance? Etno-wave? Funk/Indie/Punk? Una volta avrebbero detto "mutant disco" e risolto la questione.
"Kontpab" è un frullato poliritmico di elettronica e ripetizioni, incastri e schitarramenti trasmutati in sbarrette del meccano. Cervellotico eppure fisiologicamente irresistibile, divertente, giocoso. Qua e la' affiorano sminuzzamenti di, fate voi: LCD Soundsystem, King Crimson, Talking Heads e altra roba varia a cui probabilmente i Mahjonng non avevano alcuna intenzione di somigliare.
Qualcuno tempo fa auspicava i Battles con il cantato rappeggiante. Eccoveli: "Kottbuser Torr".
#2
Inviato 15 febbraio 2008 - 16:34
#3
Inviato 15 febbraio 2008 - 20:21
Che dirti, è stata una sorpresona (?) attesa per tre lunghissimi anni, da quel "Raydoncong 2005" che mi aveva letteralmente messo k.o. Già lì era evidente una netta sterzata etno wave pulsante, freschissima. Questa conferma evoluta evidenzia ulteriormente lo stato di forma di questa comune schizzata, tra credi assurdi e indipendenza assoluta. Un disco che vibra, si contorce, (dis)arma lo spirito alla grande, divertendosi come un nerd avanguardistico nel puzzle odierno dell'elettro-funk più vero. Wow.
"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)
"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)
La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).
#4
Inviato 21 febbraio 2008 - 14:11
#5
Inviato 22 febbraio 2008 - 10:26
#6 Guest_telegram_*
Inviato 28 febbraio 2008 - 01:35
musica poco personale, talking heads con trent'anni di ritardo, e brani che per giunta non ingranano mai (per esempio "teardrops" con quel riff assassino, che ci voleva a mettere una bella batteria propulsiva sotto e tirar fuori una bomba funk-wave come poche? invece il pezzo sì risolve in un cazzeggio di tre minuti che non va da nessuna parte).
certo hanno classe, non sono dei caciottari tipo i battles, però insomma...
e poi alla traccia 5 sinceramente arriva il colpo di grazia, con "those birds are bats" che ruba sfacciatamente la melodia (rovinandola) nientemeno che a "downtown" di petula clark (avranno pensato: "tanto fra gli indie-kid che ci ascoltano chi se la filerà mai petula clark?" ).
6 - -
#7
Inviato 29 febbraio 2008 - 10:58
Non mi stancherò mai di ascoltarlo.
Finalmente un po' di entusiasmo.
#8
Inviato 29 febbraio 2008 - 12:43
Trovo che il paragone con i Battles sia del tutto naturale, quasi inevitabile. I Mahjongg sono però più improvvisatori, i Battles più "pop" (virgolette d'obbligo). Questa è la ragione perché preferisco i secondi ai primi, ma per ora abbiamo un signor disco e un gruppo da tenere attentamente d'occhio. Sarebbe però il caso che non facessero passare così tanto tempo fra un disco e l'altro.
#9
Inviato 29 febbraio 2008 - 16:30
#10 Guest_telegram_*
Inviato 29 febbraio 2008 - 16:59
Un po' di contegno dai!Secondo me sono i figli illegittimi di brianeno
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