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Il film che ho visto (prima di postare leggere le regole in prima pagina)


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5780 replies to this topic

#301 popten

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Inviato 26 marzo 2008 - 10:03

segnalo due film di genere western che forse non sono conosciuti come meriterebbero(spero di essere smentito cioè che siano più conosciuti!)

L'ultima caccia di richard brooks,
1956  con Robert Taylor, Stewart Granger, Debra Paget
che ruota intorno ad indiani, caccia ai bisonti. una certa sensibilità per la natura con una buona regia che fa al caso, alcune riflessioni più o meno interessanti e generalmente non banali, anche se talvolta alcune riflessioni sembrano un po' lasciate lì laddove forse un maggiore approfondimento non avrebbe guastato. ma in generale è davvero un bel film, attori importanti.

Lo sperone insanguinato di (1957) di Robert Parrish con Robert Taylor, John Cassavetes, Julie London, Donald Crisp, western di stampo molto classico che gode di alcuni grandi attori, taylor benissimo così come cassavetes! mi ha incuriosito vederlo come attore! dicevo il film è molto 'classico' ma qui, direi meglio dell'altro che ho segnalato, la caratterizzazione dei personaggi è davvero molto ben fatta e lo rende anche molto solido.

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#302 corey

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Inviato 26 marzo 2008 - 10:36

The Foul King (2000) di Kim Jee-woon, con Song Kang-ho

Impiegato di banca umiliato dal severissimo capo, Dae-ho cerca un riscatto personale nel wrestling. Il manager della palestra lo accoglie a una condizione: deve diventare un "foul king", il re degli imbrogli, un lottatore pagliaccio pronto ad ogni scorrettezza. Dae-ho accetta e inizia ad allenarsi duramente...

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Assolutamente fenomenale il secondo lungometraggio di Kim Jee-woon, un ininterrotto carosello di situazioni funamboliche e divertentissime in cui Song Kang-ho (nel primo ruolo da protagonista della sua sensazionale carriera) sfoggia una fisicità semplicemente strabiliante. Sul ring è proprio lui che mena e incassa colpi all'impazzata, scalcia come un mulo, si lancia dalle corde a volo d'angelo e commette le peggio scorrettezze. Un vero e proprio wrestler con qualche chilo in meno. Portentoso.

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Tutto il film si basa su una gigantesca allegoria, ovviamente: il wrestling enfatizza in chiave caricaturale l'aggressività e la lotta che nella vita di tutti i giorni l'uomo senza qualità è costretto a sorbirsi. Ma la componente metaforica è molto meno banale di quanto sembri: attribuendo ad uno sport d'importazione come il wrestling (di chiara matrice statunitense) un significato apparentemente liberatorio, il film suggerisce una sorta di colonizzazione dell'immaginario, una fantasia di rivincita in cui i sogni di gloria sono irrimediabilmente americanizzati. Senza moralismi, come un semplice dato di fatto.

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Kim Jee-woon gira in modo strepitoso, rovesciando totalmente i parametri spaziali: la città e il posto di lavoro diventano luoghi angusti, oppressivi, incapsulanti, mentre il ring si trasforma in un'arena sconfinata pronta ad accogliere qualsiasi evoluzione e acrobazia i corpi siano capaci di compiere. L’uso della macchina a mano è di una disinvoltura semplicemente inaudita, il montaggio imbastisce un ritmo sostenutissimo e, dulcis in fundo, non mancano forchettate copiosamente gore. Un film che testimonia l'avvenuta maturazione di Kim Jee-woon, che a 35 anni, anche se non lo ostenta, è già un maestro. Letteralmente imprescindibile.

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i periti hanno dimostrato che non vi è alcuna certezza.

#303 Mia

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Inviato 26 marzo 2008 - 20:30

Colpo d'occhio - Sergio Rubini (2008)

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Il film parte bene, e gli attori sono bravi (a parte qualche eccessino di troppo da parte di Vittoria Puccini, che comunque sa recitare). Rubini fa il cattivo che più cattivo non si può, vuole girare un thriller dalle tinte drammatiche, ma a volte rischia di scivolare nel ridicolo e nel già detto. Tutto sommato il film riesce anche a prendere, ma alla fine si ha comunque la certezza di non aver certo visto un capolavoro.
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#304 scirocco

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Inviato 26 marzo 2008 - 22:31

La famiglia Savage con la Jenkins in regia e una coppia di attori mostruosa come Laura Linney & Philip Seymour Hoffman il rischio è uno solo: che diventi una gara sopraffina a chi è più bravo, a chi ha il miglior primo piano, a chi dice la battuta più carina e indy...finisce in pareggio, il film è bello, ma una minor ruffianeria nei confronti del pubblico avrebbe giovato alla commedia..[7]

Recuperato. Sono abbastanza d'accordo: un buon film per tre quarti, un pessimo film nell'ultima frazione. Laura Linney è formidabile (rara eloquenza di sguardi ed emozioni appena accennate) e supera, di un soffio, l'altro sontuoso protagonista. Storia assai delicata, dove il rischio di scivolare nel pietismo era altissimo. Ma la scrittura pungente (molto più british che statunitense) e la gelida, dimessa fotografia mantengono un'adeguata distanza di sicurezza.Spoiler Un vero peccato la sciagurata, inspiegabile deriva consolatoria finale che rovina il pregevole intreccio fin là costruito. (6+)
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#305 Guest_Sickboy_Reducer_*

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Inviato 27 marzo 2008 - 12:03

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Beautiful Sunday
Anno: 2007
Directed by Kwang-kyo Jin
Genere: Thriller


Colpito in pieno da questo film, un thriller-psicologico koreano del cineasta Kwang-kyo Jin; un esordiente che in futuro farà parlare molto di se e delle sue "visioni"... Una storia che ne condensa apparentemente 2, Kang è un poliziotto "corrotto" con una situazione familiare purtroppo grave ed uno stato mentale precario, logorato da vicino si aggiunge ad esso un ulteriore sottotraccia (che esploderà unendosi nel finale)...si contrappone le vicende problematiche di Min-wu, uno stupratore-seriale che (...). Inverosimilmente il film non ha brusche cadute e non batte nessun moralismo pur avendo possibilità "alla mano" in diverse occasioni, il finale resta da urlo, con astuzia e sorpresa tanto da farmi passare "I Soliti Sospetti" questo film è tra le migliori opere in circolazione...Complimenti (7.5/10)


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#306 corey

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Inviato 27 marzo 2008 - 12:53

The Quiet Family (1998) di Kim Jee-woon, con Song Kang-ho, Choi Min-sik

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La famiglia Kang (padre, madre, zio, un figlio e due figlie) si trasferisce in una grande casa in montagna, convertendola in locanda per escursionisti. Inizialmente i clienti scarseggiano, ma è un bene, perché quando cominciano ad arrivare muoiono come mosche, magari con un piccolo aiuto da parte della quieta famiglia.

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Lungometraggio d'esordio di Kim Jee-woon, The Quiet Family è una commedia nerissima magistralmente orchestrata da Kim e splendidamente interpretata da un parco attori in stato di grazia (spiccano le prove del sornione Choi Min-sik e del pasticcione Song Kang-ho). Ma l'autentica protagonista è la casa-locanda: uno spazio penetrabile e percorribile da qualunque parte e in qualsiasi direzione, vero e proprio ricettacolo di sorprese di ogni tipo (da suicidi inaspettati a inopportune ricomparse, da equivoci fatali a sgambetti micidiali) e artefice compiaciuta della catena di morti bizzarre che si accumulano inesorabilmente sotto il suo tetto. E' lei, perfidamente divertita, a fare il soddisfacente body count.

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Un film di ghignante eleganza, in piena black comedy, a un solo passo dal grottesco. Soundtrack ecletticamente trascinante (Delinquent Habits, Stray Cats, Harry Nilsson, Patridge Family).
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#307 corey

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Inviato 27 marzo 2008 - 13:06



Beautiful Sunday
Anno: 2007
Directed by Kwang-kyo Jin
Genere: Thriller



Questo l'ho visto anch'io. A me è piaciuto un filo di meno. L'ho trovato un po' legnoso nel condurre separatamente i due filoni della trama e un po' cervellotico e contorto nella scrittura. Ma visivamente Jin è di una abilità sorprendente. Di fatto la nuova generazione di cineasti coreani (quella successiva al New Korean Cinema per intenderci) possiede una padronanza tecnica  stupefacente. Non c'è regista che non sappia "lavorare" le immagini con brillantezza e raffinatezza. Di questo film basta il vertiginoso incipit, seguito da una sequenza action notturna e furibonda, a mettere le cose in chiaro. Molto interessante, anche se Jin a mio avviso deve ancora perfezionare la scrittura (come la gran parte dei registi coreani contemporanei è anche sceneggiatore).
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#308 debaser

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Inviato 27 marzo 2008 - 13:07

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ma questo è fantozzi  :D
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Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#309 corey

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Inviato 27 marzo 2008 - 13:15

Volendo... Ma soprattutto è il buon Song Kang-ho ;D
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#310 Guest_Sickboy_Reducer_*

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Inviato 27 marzo 2008 - 13:57




Beautiful Sunday
Anno: 2007
Directed by Kwang-kyo Jin
Genere: Thriller



Questo l'ho visto anch'io. A me è piaciuto un filo di meno. L'ho trovato un po' legnoso nel condurre separatamente i due filoni della trama e un po' cervellotico e contorto nella scrittura. Ma visivamente Jin è di una abilità sorprendente. Di fatto la nuova generazione di cineasti coreani (quella successiva al New Korean Cinema per intenderci) possiede una padronanza tecnica  stupefacente. Non c'è regista che non sappia "lavorare" le immagini con brillantezza e raffinatezza. Di questo film basta il vertiginoso incipit, seguito da una sequenza action notturna e furibonda, a mettere le cose in chiaro. Molto interessante, anche se Jin a mio avviso deve ancora perfezionare la scrittura (come la gran parte dei registi coreani contemporanei è anche sceneggiatore).


Condivido...in effetti il film ha difficoltà di scrittura, qualche idea ingarbugliata, per meritare appieno credo si richiede una seconda "seduta" e (fidarsi) sarà decisamente migliore rispetto alla prima. E' anche il suo primo lungometraggio. Il film gode di qualità rare nell'attuale cinema "decasanostra", con lo scorrere delle immaggini (raffinatezza e brillantezza) si nota come  l'apparato tecnico supportato fa riequilibrare le "mancanze" in cabina di regia. Oramai sono ben chiare le possibilità del cinema coreano/orientale. Le numerose incognite narrative presenti vengono riequilibrate dall'artigianale abilità di Jin. ;)
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#311 corey

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Inviato 27 marzo 2008 - 14:20

C'hai ragione, alla seconda visione i nodi, come si suol dire, vengono al pettine. A dire il vero l'ho visto anche più di due volte (su un dvd promozionale con logo SHOWBOX sovrimpresso, 'tacci loro!, + 1 volta in sala). Resto comunque dell'idea che la scrittura abbia qualche problema di progressione drammatica e che i due plot facciano molta fatica a dialogare. Peccato, perché con qualche limatina qua e là (il film dura 118', decisamente troppo per come sviluppa la materia) poteva uscire un film molto più serrato e avvincente. Comunque aspettiamo con fiducia la seconda prova di Jin, che con Beautiful Sunday (titolo sibillino) ha dimostrato di essere un cineasta.
Il paragone col cinema nostrano non si pone, il cinema italiano non esiste, noi dobbiamo accontentarci della sottocategoria "film italiano" (fatto salvo Garrone e pochissime altre eccezioni).
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#312 popten

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Inviato 27 marzo 2008 - 15:44

Il paragone col cinema nostrano non si pone, il cinema italiano non esiste, noi dobbiamo accontentarci della sottocategoria "film italiano" (fatto salvo Garrone e pochissime altre eccezioni).

diciamo che è vero, ma qualche buona eccezione c'è. il punto è che poi non interessa a nessuno! posso fare l'esempio di biutiful cauntri ma giusto perchè mi è capitato di vederlo, allo stesso modo con un po' di ottimismo posso pensare che ci sono anche altre opere italiane valide, solo che nessuno se ne interessa, neppure chi è molto appassionato di cinema.
per quanto poi ho una conoscenza davvero limitate del cinema asiatico moderno, da qual poco che ho visto posso ben credere che sia di un livello superiore, se non altro nella quantità maggiore di proposte qualitatitavamente valide.
bisogna però anche dire che, nel leggere ad esempio le preziose indicazioni che tu fornisci, solo raramente ho pensato : sì questo film mi piacerà davvero. questo perchè mi pare di intuire che in molti casi i temi trattati, le scelte stilistiche non siano di mio grande interesse.
naturalmente IO non faccio poi testo! potrebbe essere in effetti un 'problema' prettamente mio e quindi insignificante in generale, ma penso di poter in parte rappresentare una certa fascia di appassionati di cinema più o meno 'classico' e non chiusi verso il cinema dei giorni nostri così per preconcetto - difatti non mi è impossibile apprezzare un film dei giorni nostri!

di certo dovrò cercare di vedere più film dei giorni nostri!
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#313 Guest_Sickboy_Reducer_*

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Inviato 27 marzo 2008 - 15:51

Il paragone col cinema nostrano non si pone, il cinema italiano non esiste, noi dobbiamo accontentarci della sottocategoria "film italiano" (fatto salvo Garrone e pochissime altre eccezioni).

Lungi da me paragonarlo al cinema italiano asd
...come hai detto bene NON ESISTE (da un bel pezzo oramai aggiungo), daccordo recuperare dal water nostrano l'imbalsamatore Garrone; "decasanostra" era riferito alla cultura del cinema europeo/occidentale, non consideravo neppure l'opportunità dell'italia, attualmente in materia di produzione cinematografica abbiamo commedie dementi dei soliti Vanzina e Parenti oppure l'armamentario qualunquista (o di circostanza) che va da Muccino a Moretti (ho detto tutto, anche se riscontro nel secondo quantomeno "professionalità"). Hai denotato esattamente le differenze oramai distinguibili nelle pellicole orientali...un riscontro anche facilmente intuibile da quasi tutti i lavori coreani (almeno oggi sino a quelli visti); si percepisce aldilà dello spessore in sè del film e ben oltre il gusto soggettivo...l'esaltazione degli elementi cinematografici, congeniati quasi sempre in maniera più che buona...razionalmente superiore(sceneggiatura-fotografia-soundtrack-ecc...).
Si va definendo un equazione piuttosto "opprimente" per gli addetti ai lavori che come al solito spesso desta diffidenza...un regista orientale ne vale 10 dei "nostri".
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#314 Guest_Sickboy_Reducer_*

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Inviato 27 marzo 2008 - 15:56

Persino Dario con "LaTerzaMamma" ha tradito le mie (esigue) aspettattative... :(
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#315 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 27 marzo 2008 - 17:07


Il paragone col cinema nostrano non si pone, il cinema italiano non esiste, noi dobbiamo accontentarci della sottocategoria "film italiano" (fatto salvo Garrone e pochissime altre eccezioni).

Lungi da me paragonarlo al cinema italiano asd
...come hai detto bene NON ESISTE (da un bel pezzo oramai aggiungo),


Ma la finite co sta menata del cinema italiano che non esiste?
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#316 Guest_Sickboy_Reducer_*

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Inviato 27 marzo 2008 - 19:50



Il paragone col cinema nostrano non si pone, il cinema italiano non esiste, noi dobbiamo accontentarci della sottocategoria "film italiano" (fatto salvo Garrone e pochissime altre eccezioni).

Lungi da me paragonarlo al cinema italiano asd
...come hai detto bene NON ESISTE (da un bel pezzo oramai aggiungo),


Ma la finite co sta menata del cinema italiano che non esiste?


Dimostrami il contrario...ovverosia che il cinema italiano attuale esiste??? Che abbia una "scena"...
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#317 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 28 marzo 2008 - 08:15

Ma guarda che se la cerchi la trovia, sta stramaledetta scena...dipende se ti poni con o senza il pregiudizio che "il cinema italiano non esiste"...semmai fa fatica a venire fuori, ma c'è eccome...rifugiarsi in Corea (che pure ha la migliore industria cinematografica del momento) è un atto di comodità intellettuale da parte di chi vuole necessariamente e forzatamente recitare la parte dell'intenditore..
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#318 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 28 marzo 2008 - 08:24

Chi se ne importa...io contestavo l'affermazione sul cinema italiano poi uno può rifugiarsi dove meglio crede, anche ad arzachena
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#319 Guest_BillyBudapest_*

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Inviato 28 marzo 2008 - 11:42

Non esiste, è solo un'allucinazione.
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#320 RandolphCarter

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Inviato 28 marzo 2008 - 12:16

rifugiarsi in Corea (che pure ha la migliore industria cinematografica del momento) è un atto di comodità intellettuale da parte di chi vuole necessariamente e forzatamente recitare la parte dell'intenditore..


Io voglio recitare la parte di quello che vede dei film fighi  :P
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#321 corey

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Inviato 28 marzo 2008 - 13:05

... Corea (che pure ha la migliore industria cinematografica del momento)...


Non per smentirti - ci mancherebbe! - ma il New Korean Cinema, dopo dieci anni di crescita ininterrotta, sta attraversando il momento peggiore della sua breve storia. Anzi, secondo alcuni (ai quali mi associo) la fortunatissima stagione si è esaurita proprio nel 2007 (a dire il vero è più verosimile che sia finita nel 2001, ma questo è un altro problema). Come al solito è la tendenza alla standardizzazione del cinema mainstream a fare problema: la scena indie, invece e per fortuna, è più viva che mai. E' da lì che stanno arrivando le proposte più interessanti. E, manco a dirlo, molto più vitali e spiazzanti di quelle prodotte ultimamente dal cinema maggiore (Kim Jee-woon escluso, ovvio).
Segnalo un bellissimo film indipendente (purtroppo introvabile, ma al Korea Film Fest è stato proiettato): A Shark di Kim Dong-hyun, regista che si è fatto le ossa sul set di People in White (1995), seconda e ultima pellicola di Bae Yong-kyun, autore di Perché Bodhi Dharma è partito per l'Oriente? (1989), primo film sudcoreano in assoluto, che io sappia, ad essere distribuito in Italia.
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i periti hanno dimostrato che non vi è alcuna certezza.

#322 Guest_Sickboy_Reducer_*

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Inviato 28 marzo 2008 - 13:36

Ma guarda che se la cerchi la trovia, sta stramaledetta scena...dipende se ti poni con o senza il pregiudizio che "il cinema italiano non esiste"...semmai fa fatica a venire fuori, ma c'è eccome...rifugiarsi in Corea (che pure ha la migliore industria cinematografica del momento) è un atto di comodità intellettuale da parte di chi vuole necessariamente e forzatamente recitare la parte dell'intenditore..


Senti Jules io vedo cio che mi pare e dico ovviamente ciò che più mi aggrada a seconda dei miei gusti... :D
Se suscito in te qualche diffidenza il problema è tuo e non mio...a me piace da un paio di anni il cinema orientale e vedo che le pellicole orientali mi "stravolgono" molto ma molto di più delle merdose cacche statunitensi...Tu invece con il tuo spirito ultra-sciovinista e poco obbiettivo ti rifiuti di vedere la realtà, vieni a dire da perfetto politicante del fare simili allo "struzzo" che esiste qualcosa basti cercare.... O_O
Non sei capace di dare un titolo....un regista...ti semplifico la cosa dato che la scena non c'è ( ;D)...invece no! Perchè semplicemente è una tua peripezia mentale.
Poi ha chiuso con una frase "un atto di comodità intellettuale da parte di chi vuole necessariamente e forzatamente recitare la parte dell'intenditore.."
Cioè capisco che un mondo fatto di etichette e post-it ma nn ti passa per la mente che possa piacermi e l'intellettuale-critico mediocre possa esserlo tu che resta diffidente?

Ma guarda che se la cerchi la trovia, sta stramaledetta scena...

Giuro sei il migliore...riesci ad essere così, un seguace dell'utopia e del fantastico

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#323 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 28 marzo 2008 - 13:48

Ma io proprio perchè il cinema coreano lo amo (ma senza farne una bandiera della mia distinzione intellettuale come fai te) dico che ste distinzioni così nette sono stronzate marrone scuro. Ma cosa vuol dire che il cinema italiano non esiste? Ma lo vedi il cinema italiano? O ti limiti alla mammina n. 3 di Dario Argento? Di titoli te ne posso fare se vuoi, ma la funzione ricerca esiste per non doversi ripetere...

Cacche statunitensi? Ma io ci voglio annegare in questo mare di merda! O ancora insistiamo sull'assurdo concetto cinema dell'industria no, ma cinema con i sottotitoli sì?

Se a te piace solo il cinema asiatico benissimo, ma non tirare in mezzo altre realtà che a tuo stesso dire non conosci e non vuoi conoscere..
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#324 {`tmtd`}

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Inviato 28 marzo 2008 - 13:50

boh io non ho mai capito chi si spartisce con forza da una parte o dall'altra..
è così difficile andarsi a vedere i film coerani belli e pure quelli italiani? io ho sempre apprezzato il cinema in tutte le sue sfaccettature, ed anche in questo derelitto cinema italiano continuo a vedere film splendidi.
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#325 Guest_Sickboy_Reducer_*

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Inviato 28 marzo 2008 - 13:58

Ma cosa vuol dire che il cinema italiano non esiste? Ma lo vedi il cinema italiano? O ti limiti alla mammina n. 3 di Dario Argento? Di titoli te ne posso fare se vuoi, ma la funzione ricerca esiste per non doversi ripetere...

Eh un problema se vedo la "mammina num.3", lo faccio per Dario asd, credo che nessun film uscito attualmente in Italia possa comunque considerarsi alla stregua della 3 mammina, quindi pensa come stanno...

Cacche statunitensi? Ma io ci voglio annegare in questo mare di merda! O ancora insistiamo sull'assurdo concetto cinema dell'industria no, ma cinema con i sottotitoli sì?


Beh qui occorre veramente aprire un topic immenso...io non ho problemi a vedere un film americano o qualunque cosa sia, sono internazionalista, ne ho sempre visti figurati, dico che a mio avviso il cinema che attualmente lavorano in oriente presenta dello spessore qualitativo più elevato...cazzo è un problema questo. Se il cinema italiano (che fra l'altro stimo, ma quello del passato, non come fai tu indistintamente) son 15/20 anni che non da un benchè minimo segno di vita è colpa mia...

Se a te piace solo il cinema asiatico benissimo, ma non tirare in mezzo altre realtà che a tuo stesso dire non conosci e non vuoi conoscere..


Non voglio conoscere???ahahah pieno di humour, sarcasmo a fiumi...
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#326 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 28 marzo 2008 - 14:01

Va be ma che discutiamo a fare? I film prima vedili e poi ne parliamo..
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#327 Guest_Sickboy_Reducer_*

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Inviato 28 marzo 2008 - 14:13

Va be ma che discutiamo a fare? I film prima vedili e poi ne parliamo..

Fai cascare le braccia...

Giri giri intorno, possiedi il dono del politico...francamente mi sto annoiando, finiamola qui infatti. Ostini a non voler comprendere e lungi da me far cambiare la tua idea in proposito...l'arroganza di avere un cinema che se c'è è sottotraccia o autoprodotto, con qualche variante o eccezione; senza "scena" -budget e produzioni consistenti (oltre numero esiguo di registi) trovi un inqualificata quanto spropositata ipotesi di poter veder tricolore...


  • 0

#328 Ian Smith

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Inviato 28 marzo 2008 - 15:40



Il paragone col cinema nostrano non si pone, il cinema italiano non esiste, noi dobbiamo accontentarci della sottocategoria "film italiano" (fatto salvo Garrone e pochissime altre eccezioni).

Lungi da me paragonarlo al cinema italiano asd
...come hai detto bene NON ESISTE (da un bel pezzo oramai aggiungo),


Ma la finite co sta menata del cinema italiano che non esiste?


ma infatti... non concordo con chi tende a paragonare il cinema italiano solo ed esclusivamente con le produzioni commerciali alla Vanzina-Moccia-Muccino-Brizzi e compagnia bella... il cinema italiano esiste, nel bene e nel male, ma esiste anche con bei film e ottime produzioni che magari non incassano come quelli qui sopra ma che vengono unanimemente riconosciuti e sponsorizzati dalla critica (e anche dal pubblico) italiano...
ultimi casi, per quanto mi riguarda: "Giorni e nuvole", "La giusta distanza", "Mio fratello è figlio unico", "Caos calmo".
il cinema italiano d'autore non è solo garrone e sorrentino (citati sempre e comunque, giustamente eh, ma a discapito di altri registi spesso e volentieri snobbati o non considerati proprio perchè il cinema italiano non esiste)

quanto fa bello essere cinematograficamente esterofili in italia...

  • 0

#329 Guest_Sickboy_Reducer_*

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Inviato 28 marzo 2008 - 16:17




Il paragone col cinema nostrano non si pone, il cinema italiano non esiste, noi dobbiamo accontentarci della sottocategoria "film italiano" (fatto salvo Garrone e pochissime altre eccezioni).

Lungi da me paragonarlo al cinema italiano asd
...come hai detto bene NON ESISTE (da un bel pezzo oramai aggiungo),




Ma la finite co sta menata del cinema italiano che non esiste?


ma infatti... non concordo con chi tende a paragonare il cinema italiano solo ed esclusivamente con le produzioni commerciali alla Vanzina-Moccia-Muccino-Brizzi e compagnia bella... il cinema italiano esiste, nel bene e nel male, ma esiste anche con bei film e ottime produzioni che magari non incassano come quelli qui sopra ma che vengono unanimemente riconosciuti e sponsorizzati dalla critica (e anche dal pubblico) italiano...
ultimi casi, per quanto mi riguarda: "Giorni e nuvole", "La giusta distanza", "Mio fratello è figlio unico", "Caos calmo".
il cinema italiano d'autore non è solo garrone e sorrentino (citati sempre e comunque, giustamente eh, ma a discapito di altri registi spesso e volentieri snobbati o non considerati proprio perchè il cinema italiano non esiste)

quanto fa bello essere cinematograficamente esterofili in italia...

"Giorni e nuvole", "La giusta distanza", "Mio fratello è figlio unico", "Caos calmo".
Queste sarebbero opere che rendono florido il nostro "cinema" ? mah... :-\
Io non voglio entrare in merito nei gusti, ma abbiamo forse metodi di valutazione diversi.
Per quanto riguarda ciò: quanto fa bello essere cinematograficamente esterofili in italia... di certo non riguarda me e l'ho ripetuto in diversa sede, forse si parla così perchè non si paragona film italiani di 20 anni fa.
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#330 {`tmtd`}

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Inviato 28 marzo 2008 - 16:20

[i]"Giorni e nuvole", "La giusta distanza"


non voglio darti contro perchè il nostro scambio nell'altro thread è stato adorabile, però vorrei sapere il tuo parere scevro da pregiudizi di questi due film.
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#331 corey

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Inviato 28 marzo 2008 - 16:41

Mi sa che gran parte della questione ha a che fare col significato che si attribuisce al termine "cinema". Per me è legittimo parlare di cinema nazionale solo nel caso in cui ci sia un luogo di elaborazione più o meno comune di un linguaggio, un terreno di confronto e ripensamento dei moduli espressivi. Siccome mi pare che questo luogo in Italia non sia pervenuto, ecco che per trovare un oggetto di cui parlare bisogna scendere di un livello, vale a dire ai film.
Il punto è che la somma dei film non fa il cinema. Non basta la giustapposizione di pellicole prodotte annualmente a fare un cinema che si raccolga più o meno attorno a un paradigma in evoluzione.
Dopo la regionalizzazione degli anni '90 mi pare che il panorama cinematografico italiano non abbia registrato fenomeni macroscopici di aggiornamento, accontentandosi di calare i problemi, anzi le problematiche sociali, politiche e generazionali in contenitori a realismo ricevuto. Per questo, a mio avviso, il "cinema" italiano non esiste. Esistono i film, sottocategoria del cinema.
Ovviamente le eccezioni ci sono. A memoria citerei Pater Familias di Patierno, Il resto di niente della De Lillo, In un altro paese di Marco Turco, Il mio paese di Vicari, Mare nero di Roberta Torre (film tanto imperfetto quanto interessante), Saimir di Francesco Munzi, Nemmeno il destino di Daniele Gaglianone e tanti altri che si potrebbero citare.
Ma il problema non cambia, queste sono tutte pellicole che costituiscono notevoli ma irriducibili eccezioni all'interno di un panorama che ricicla formule, approcci, attori e sensibilità trite. Emblematico il caso di Soldini, che finché ha sviluppato un percorso regionale negli anni '90 ha sfornato un film molto bello L'aria serena dell'Ovest e un film stranissimo (sia detto in positivo) come Un'anima divisa in due. Ma l'ingresso nel circuito nazionale lo ha normalizzato clamorosamente (discorso che vale da Pane e tulipani, compreso, in poi, con Le acrobate a fare da film di transizione).
Spendo un'ultima parola sulla scena indipendente, questa sì esistente, come la nascita del Tentacoli Film Fest testimonia. Teosofia ne è insolente dimostrazione. E' da idee come queste che proviene la spinta al confronto e al ripensamento linguistico, donde il cinema.
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i periti hanno dimostrato che non vi è alcuna certezza.

#332 Guest_Sickboy_Reducer_*

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Inviato 28 marzo 2008 - 16:41


"Giorni e nuvole", "La giusta distanza"


non voglio darti contro perchè il nostro scambio nell'altro thread è stato adorabile, però vorrei sapere il tuo parere scevro da pregiudizi di questi due film.


E' una questione di forma, il prodotto....si tratta di film che possono condiderarsi dignitosi ma che non danno alcunchè se consideriamo la quantità di prodotti esteri, in questo caso specifico quello orientale (personale idea). Ora se si vuole dire che "il cinema italiano blah blah"...ok finiamola qua, nn voglio continuare a sbrodolare con discorsi lunghissimi per giustificare la mia "tesi" al riguardo...
Mi sorge un dubbio comunque se si considera questa scena "la nostra" che presenta esclusivamente episodi estemporanei rispetto ad altri paesi, come riusciamo obbiettivamente a giudicare film senza spirito [i]nazionalista
...
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#333 {`tmtd`}

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Inviato 28 marzo 2008 - 16:53

Mi sa che gran parte della questione ha a che fare col significato che si attribuisce al termine "cinema". Per me è legittimo parlare di cinema nazionale solo nel caso in cui ci sia un luogo di elaborazione più o meno comune di un linguaggio, un terreno di confronto e ripensamento dei moduli espressivi. Siccome mi pare che questo luogo in Italia non sia pervenuto, ecco che per trovare un oggetto di cui parlare bisogna scendere di un livello, vale a dire ai film.
Il punto è che la somma dei film non fa il cinema. Non basta la giustapposizione di pellicole prodotte annualmente a fare un cinema che si raccolga più o meno attorno a un paradigma in evoluzione.
Dopo la regionalizzazione degli anni '90 mi pare che il panorama cinematografico italiano non abbia registrato fenomeni macroscopici di aggiornamento, accontentandosi di calare i problemi, anzi le problematiche sociali, politiche e generazionali in contenitori a realismo ricevuto. Per questo, a mio avviso, il "cinema" italiano non esiste. Esistono i film, sottocategoria del cinema.
Ovviamente le eccezioni ci sono. A memoria citerei Pater Familias di Patierno, Il resto di niente della De Lillo, In un altro paese di Marco Turco, Il mio paese di Vicari, Mare nero di Roberta Torre (film tanto imperfetto quanto interessante), Saimir di Francesco Munzi, Nemmeno il destino di Daniele Gaglianone e tanti altri che si potrebbero citare.
Ma il problema non cambia, queste sono tutte pellicole che costituiscono notevoli ma irriducibili eccezioni all'interno di un panorama che ricicla formule, approcci, attori e sensibilità trite. Emblematico il caso di Soldini, che finché ha sviluppato un percorso regionale negli anni '90 ha sfornato un film molto bello L'aria serena dell'Ovest e un film stranissimo (sia detto in positivo) come Un'anima divisa in due. Ma l'ingresso nel circuito nazionale lo ha normalizzato clamorosamente (discorso che vale da Pane e tulipani, compreso, in poi, con Le acrobate a fare da film di transizione).
Spendo un'ultima parola sulla scena indipendente, questa sì esistente, come la nascita del Tentacoli Film Fest testimonia. Teosofia ne è insolente dimostrazione. E' da idee come queste che proviene la spinta al confronto e al ripensamento linguistico, donde il cinema.


un bel discorso corey, condivido in pieno il tuo modo di esprimerti anche se sono un po' più benevole rispetto a te.
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#334 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 28 marzo 2008 - 16:55

Il punto è che la somma dei film non fa il cinema. Non basta la giustapposizione di pellicole prodotte annualmente a fare un cinema che si raccolga più o meno attorno a un paradigma in evoluzione.


Ma questo è un tuo parere...ma per niente condivisibile (per me)...oppure ok accettiamolo, ma rendiamolo vigente anche quando parliamo dell'estero...l'esplosione del cinema americano nell'ultimo anno perderebbe di significato (che ha in comune Gray con Penn?), così come quella del cinema coreano di qualche anno fa (sono forse assimilabili Kim e Park?)...
Oltre a ciò, gli esempi che fai di cinema italiano sono molto parziali...dalla Marazzi alle strane coppie Rezza-Mastrella e Ciprì-Maresco, fino al mio conterraneo Mereu io il paradigma in evoluzione ce lo vedo eccome...dunque, ammesso e non concesso che sia vera l'affermazione che "somma di film non equivale a un universo cinema", molto dipende dai titoli e dai nomi che si prendono in considerazione...

Detto questo, mi fa piacere che questo thread-discarica abbia smesso di essere un mini-blog per chiunque volesse farsi la minestra e sia servito a una qualche discussione..
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#335 corey

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Inviato 28 marzo 2008 - 17:01

Ma questo è un tuo parere...


Ma perché, avrebbe forse dovuto essere tuo? Roba da matti...
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i periti hanno dimostrato che non vi è alcuna certezza.

#336 Ian Smith

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Inviato 28 marzo 2008 - 18:22

più che altro mi sembra che questo thread stia diventando questo:
"questo lo dici tu, io non sono d'accordo con te, non è vero".
prescindiamo un attimo dai gusti personali, perchè dire il cinema italiano esiste/non esiste non è affatto come dire questo determinato film italiano mi è piaciuto/non mi è piaciuto.
io ho solo portato degli esempi per far capire che, oltre a quello che sineddotticamente viene considerato il cinema italiano in senso lato, e cioè quello più o meno smaccatamente commerciale, esiste comunque anche tutta un'altra tipologia di produzioni che in modo assolutamente dignitoso si sta facendo strada anche in ambito internazionale (per dire, due tra i film che ho citato e cioè quello di lucchetti e quello di grimaldi sono stati apprezzati pure all'estero), e il cui merito viene unanimemente riconosciuto.
in questo senso non si può negare che il cinema italiano esista, nè sostenere l'equazione "il film x non mi è piaciuto, quindi il cinema italiano non esiste".
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#337 corey

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Inviato 28 marzo 2008 - 18:30

Secondo me hai straragione. Soprattutto quando sostieni che non si può fare questo e quello. Oggettività ci vuole, sennò dove andiamo a finire? Ah, questi tuttologi da strapazzo!
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#338 Ian Smith

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Inviato 28 marzo 2008 - 18:32

Ah, questi tuttologi da strapazzo!


Ah, questi critici da strapazzo!
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#339 corey

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Inviato 28 marzo 2008 - 18:40

:o
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#340 scirocco

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Inviato 28 marzo 2008 - 22:17

Dopo la regionalizzazione degli anni '90 mi pare che il panorama cinematografico italiano non abbia registrato fenomeni macroscopici di aggiornamento ...

... scena indipendente, questa sì esistente ... E' da idee come queste che proviene la spinta al confronto e al ripensamento linguistico, donde il cinema

Concordo. Paradossalmente è proprio dal ricchissimo sottobosco 'underground' che sono nate le migliori sinergie. Isolamento e frammentazione non hanno impedito, negli ultimi anni, di intrecciare percorsi in modo più o meno consapevole. Dai vari gruppi documentaristi romani, alla scena fiorentina e genovese dell'attivismo ambientalista fino alle esperienze fortemente sperimentali di vari collettivi bolognesi e milanesi legati alla 'visual art' e al teatro d'avanguardia.
La "regionalizzazione" degli anni Novanta è stato un processo fondamentale per risvegliare energie latenti e ha scritto pagine davvero incredibili (solo pensando alla scena pugliese - Winspeare, Piva, Cirasola... - si potrebbe scrivere un volume). Peccato sia mancato il supporto istituzionale per alimentare un flusso creativo che avrebbe davvero potuto accendere una rinascita culturale. Oggi siamo tornati indietro e, come nella musica, la creatività indipendente è ripiombata nelle cantine.
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#341 RandolphCarter

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Inviato 31 marzo 2008 - 11:34

[si parla di a tale of two sisters]

capolavoro caro corey, un vero capolavoro.  O_O


Visto ieri, a ripensarci mi viene ancora la pelle d'oca, un po' per la paura, un po' per l'infinita tristezza che trasuda dalle giovani protagoniste. Alcune scenografie sono da oscar (vedi la sala da pranzo), e il setting in generale è semplicemente magnifico.
Dal trailer sembra un emulo di The Ring, ma in realtà Two Sisters tutto mi pare fuorchè un "horror" nel senso convenzionale del termine. Certo che di paura ne fa, e tanta!
Bellissimo.

Non ho ben capito se è stato distribuito in Italia ...  ::)
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#342 corey

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Inviato 31 marzo 2008 - 12:44

[si parla di a tale of two sisters]

Non ho ben capito se è stato distribuito in Italia ...  ::)


Sì, è stato distribuito. E anche più che decorosamente, direi. Film sublime.
In qusti giorni ho rivisto Memories (l'episodio di Kim Jee-woon dell'horror collettivo Three). Più lo rivedo più mi sembra imprescindibile: non soltanto è paradigmatico della poetica identitaria di Kim, ma è forse il capitolo più pessimista e "esatto" della sua fenomenale filmografia.
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#343 RandolphCarter

    life is cool

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Inviato 31 marzo 2008 - 12:55


[si parla di a tale of two sisters]
Non ho ben capito se è stato distribuito in Italia ...


uscì nelle sale a inizio settembre con tanto di manifesti in città..
a proposito di perfezione, ricordo i titoli di testa e colonna sonora...condivido le vostre opinioni, la vicenda non può non intenerire, oltre che inquietare..


Stolto io che non andai a vederlo (la versione che ho visto ieri era in lingua originale) .. dvd, a me!
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#344 nicholas_angel

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Inviato 31 marzo 2008 - 13:05

Mi sa che se lo trovo sotto i 15 â?¬, questo Two sisters me lo accatto.
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#345 RandolphCarter

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Inviato 31 marzo 2008 - 13:14

9.99 su dvd.it. Domani lo ordino  ;)
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#346 RandolphCarter

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Inviato 01 aprile 2008 - 10:38

9.99 su dvd.it. Domani lo ordino  ;)


A chi ce l'ha: come traccia audio c'è solo l'italiano? Mi fido sempre poco dei doppiaggi...
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#347 corey

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Inviato 02 aprile 2008 - 08:06

No Mercy For The Rude (2006) di Park Chul-hee

Immagine inserita

Il mandato: Un uomo muto e senza nome, abile manipolatore di armi da taglio e golosissimo di frutti di mare, decide di diventare un killer per permettersi la costosa operazione alla lingua.

La performance: Con pugnalate al cuore, infilando la lama nel torace fino al manico, il killer colpisce le vittime designate. Ma a una condizione: che queste siano feccia.

L'interferenza: All'improvviso nella vita solitaria del sicario fanno irruzione due personaggi che la scombussolano irrimediabilmente: una bellissima donna dai modi assai brutali e un ragazzino in disperata cerca d'affetto.

Killer movie tra il grottesco e il caricaturale, No Mercy For The Rude è il film d'esordio di Park Chul-hee (già assistant director di registi importanti negli anni '80 e '90 quali Lee Jang-ho e Jang Sun-woo). Vincitore dell'Audience Award alla scorsa edizione del Far East Film Fest di Udine, il film di Park non brilla certo per originalità o fantasia (come la trama esplicita programmaticamente), ma ha dalla sua un'indubbia capacità di creare atmosfere e situazioni pregne di disperato romanticismo e pugnace fisicità. Mélo, sangue e disordinata coreografia della violenza triangolano con sicurezza dando a No Mercy For The Rude un passo tra l'elegante e il caracollante, non privo di un suo fascino bislacco.

Di fatto il film punta moltissimo sulla caratterizzazione dei personaggi. Questi, benché tratteggiati sulla base di stereotipi (il killer solitario, la prostituta sentimentale, il ragazzino abbandonato), si arricchiscono di sfumature inedite marcando il film con le loro strampalate psicologie. Arricchisce infine il film un soundtrack di chiara matrice europeizzante, imperniato su uno struggentissimo bolero e su una versione altrettanto commovente di Anita Lane della nostra "Bella ciao". Interpretazioni semplicemente ineccepibili: Shin Ah-kyun (già protagonista di Save the Green Planet) immalinconisce la sua figura di killer "wannabe cool" al punto giusto e Yoon Ji-hye sembra nata coi panni del maschiaccio addosso. Non una pellicola epocale, ma un noir/mélo/comedy pregevolmente confezionato. Anche se l'ombra di Park Chan-wook incombe minacciosa...
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#348 corey

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Inviato 02 aprile 2008 - 08:21

questo lo devo vedere!


buongustaio!  ;)
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#349 Ian Smith

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Inviato 02 aprile 2008 - 18:57

No Mercy For The Rude (2006) di Park Chul-hee


Non una pellicola epocale, ma un noir/mélo/comedy pregevolmente confezionato. Anche se l'ombra di Park Chan-wook incombe minacciosa...


hai detto niente...
;)
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#350 corey

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Inviato 02 aprile 2008 - 19:20

Era un'espressione eufemistica per dire che è un tantino derivativo. Park Chan-wook, per quanto non straveda per il suo cinema, è davvero tutta un'altra storia, no questions about it.
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