Pig di Michael Sarnosky
Bello, una piacevole sorpresa. Consiglio a tutti di non leggere niente e non guardare trailer per evitare spoiler, una cosa interessante del film (ma non l'unico motivo per vederlo ovviamente) è proprio il continuo disattendere le aspettative dello spettatore. Buona la fotografia, bravo Cage, storia originale e interessante che mantiene viva l'attenzione raccontando il minimo necessario che dobbiamo sapere sui personaggi, ritmo rilassato e durata del film consona alla storia trattata (90 minuti scarsi, la metto nelle note positive che di questi tempi sembra difficile fare un film che duri meno di 120-130 minuti).
Una donna promettente di Emerald Fennell
Portare il mee-too al cinema in maniera totalmente riuscita. SEGUONO SPOILER. Anche per questo film, come per quello con Cage, mi è piaciuto il fatto che sembri un revenge movie ma poi lentamente scopriamo che le cose non stanno esattamente così. Cioè c'è sempre la vendetta ma la nostra eroina non uccide i colpevoli (che siano gli uomini meschini molestatori e approfittatori o le donne ipocrite e menefreghiste) ma cerca di insegnare loro una lezione. Vediamo che la protagonista, una bella donna sulla trentina che vive ancora con i genitori in una stanza rimasta arredata come quella di un adolescente, sembra avere una vita congelata alla fase pre-trauma, una ragazza un tempo promettente che si rifiuta di andare avanti. Scopriamo che non è stata lei a subire violenza (nel film la parola stupro non viene mai usata, i colpevoli tentano sempre di girarci intorno con le parole) ai tempi del college ma la sua migliore amica, in seguito suicidatasi. La parte visiva del film è sicuramente riuscita, mi sono piaciute le immagini che tentano di raffigurarla come una madonna, una specie di angelo sacro della vendetta. Bello il quasi-finale, mentre il finale-finale era a quel punto prevedibile ma completamente funzionale alla narrazione.
Giusto un paio di difettucci minori, a un certo punto mi sembrava si esagerasse un po' con le sfighe della protagonista, praticamente ogni maschio che incontra cerca di violentarla, la tratta male, gli da della troia etcetc. Fortunatamente quando sembrava diventare eccessivo arrivano altri personaggi e il film cambia direzione. Ora ho visto un video su youtube in cui una youtuber (tra l'altro la sua analisi sembrava pure interessante) diceva "se per voi i maschi del film sono eccessivi allora siete parte del problema". Purtroppo ste cose mi fanno un po' incazzare e ho smesso di vedere il video, ma non posso essere accusato di maschilismo se penso che un film che mi è piaciuto non poco a un certo punto zoppicasse un po' narrativamente (come quando dicevano che se non ti è piaciuto Bohemian Rapsody allora sei omofobo, cristo che palle). Il cattivo finale mi è sembrato troppo anonimo ma forse quella era una scelta voluta, il più "cattivo" di tutti aveva un aspetto pressochè normale (la famosa banalità del male) che mi può pure andare bene, ma visto che da come ne parlavano gli altri/e doveva essere il giovane superfigo che tutti ammirano, il ragazzo che ci troviamo davanti poi non sembra essere quello che al college si becca sempre le donne più belle. Ma appunto questo è un difettuccio secondario e il film è bello, avvincente, intelligente, commuovente e quindi a mio avviso un'ottima sorpresa.
Mondocane di Alessandro Celli
Altro film che mi era sfuggito, recuperato grazie al meglio e peggio del Frusciante. Una specie di post-atomico politico-ambientalista fatto con du spicci e con qualche richiamo oltre ai soliti noti pure ai film di Castellari. Sono più o meno d'accordo col Frusciante, film nel complesso riuscito anche con qualche difettuccio. Narrativamente non scorre benissimo, c'è una parte centrale che gira un po' a vuoto, non si capisce dove il film voglia andare e cosa ci voglia dire e anche il personaggio della poliziotta, che poteva essere interessante, è sicuramente sviluppato male. La durata di due ore piene è eccessiva, o lo asciughi un po' o lo scrivi meglio. Per il resto mi sembra una riuscita storia di amicizia pre-adolescenziale, i due ragazzini protagonisti sono piuttosto bravi, Borghi perfetto nella parte del cattivo, ambientazione e atmosfera azzeccate nonostante i limiti evidenti di budget.
They Talk di Giorgio Bruno
Altro prodotto italiano, stavolta horror, con interpreti internazionali e credo girato originariamente in inglese. Anche questo recuperato grazie al Frusciante, anzi oserei dire per colpa del...
Ora io capisco un minimo di campanilismo e il voler aiutare un certo tipo di cinema indipendente che non può contare su grossi budget e sul supporto di produttori che gli assicurino una distribuzione capillare, ma a me sto film è sembrato 'na merda noiosa, che non fa paura e non riesce minimamente a coinvolgerti nella narrazione, a farti sentire il pericolo che il protagonista dovrebbe provare (registra delle voci in un bosco e questo dovrebbe farmi paura, invece è un continuo sticazzi dall'inizio alla fine). Dopo 45-50 minuti ho in parte disconnesso il cervello, non ho idea del motivo per cui ho continuato a vederlo.
Seriamente se qualcuno lo ha visto e lo ha capito me lo spieghi, io non gli darò mai una seconda chance per cercare di capire cosa il film ci volesse dire, mi ci sono annoiato troppo.
Pure peggio di quell'altra cocente delusione che è stato Il mostro della cripta.